Cara Redazione,
il caso di Simone Strozzi/Svoltare si è “arricchito” della presenza di avvoltoi e sciacalli dopo che le anime belle e benpensanti della politica parmigiana cattolica e di sinistra, tra rigoristi, associazioni cattoliche e laiche, consorzi di solidarietà e associazioni antimafia, hanno con assoluta certezza lanciato la loro fatwa e la loro condanna.
Un mondo che deborda spesso nella retorica e nel facile moralismo e pietismo caro Direttore, l’invidia offusca il giudizio ma al netto dello sconforto che provo ogni qualvolta rileggo le dichiarazioni delle suddette associazioni, ciò che più mi preoccupa è che lo spirito con cui Simone ha interpretato la funzione di Svoltare in città venga stravolto dagli opportunisti, avvoltoi e sciacalli dell’ultima ora, tutti interessati a rilevare l’attività di Svoltare ma che negli anni mai si sono presentati ai bandi.
Resto convinto che non un solo centesimo di euro sia mai stato utilizzato da Simone in modo improprio ad uso personale e che gli errori amministrativi – mi domando quale mai fosse il bisogno di avere un pezzo di carta vidimato rispetto alla realtà dell’attività sul territorio - e contabili siano figli di una costante emergenza ed una ingenua ma genuina voglia di fare, al netto degli amministrativismi.
C’è un punto che alle belle anime rigoriste, cattoliche e di sinistra sembra sfuggire – o meglio fan finta di non sapere – e che per dignità e onestà intellettuale dovrebbero evidenziare nelle loro dichiarazioni accusatorie: Svoltare è una delle poche se non l’unica realtà cittadina che da sempre si prende cura degli ultimi, degli ultimi di cui nessuno vuole prendersi cura e che c’è stata quando altri non c’erano.
Questo non giustifica i cosiddetti “errori amministrativi” trasformati in reati penali ma chi ha conosciuto l’esperienza di Simone non può che non riconoscersi nelle parole di Papa Francesco.
Simone ha educato il cuore di tanti, cuori educati alla cura, cuori educati ad avere care le persone, Simone si è preso cura degli altri, del mondo, del creato, di quei poveri che nessun’altra benpensante associazione di Parma si era mai fatta carico.
Sono un convinto apologeta dell’operato di Simone, ho conosciuto un uomo che nonostante un cosiddetto errore amministrativo di un pezzo di carta di iscrizione ad un albo regionale ha raggiunto il più alto livello di raggiunta autonomia e inserimento al lavoro dopo i percorsi di integrazione e tanto, tantissimo altro di cui la città dovrebbe andarne fiera, e che si è fatto carico in tanti anni di attività sul territorio, degli ultimi senza attendere le necessarie coperture, l’unica realtà del territorio che prima di tutto ha guardato alla sofferenza e ai bisogni delle persone.
Spero la giustizia faccia il suo corso celermente, gli ultimi hanno bisogno dell’intuito, della capacità organizzativa, imprenditoriale ma soprattutto del cuore di Simone e sperando che gli avvoltoi non stravolgano lo spirito di Svoltare, auguro la rinascita dei cuori di tutti noi in nuove capacità di cura che solo da cuori come quello di Simone possono nascere.
MarcoMaria Freddi
Radicale