Visualizza articoli per tag: benessere

Botulino nella zuppa scaduta da tre settimane, paralizzato. Negligenza della vittima o responsabilità del marchio?

Intossicazione da botulino. Un uomo francese di Essonne, riporta Le Parisien, è ricoverato in gravi condizioni, al reparto di rianimazione dell'ospedale parigino, quasi completamente paralizzato,con pochissime speranze di guarigione. I medici hanno accertato che la tossina era contenuta nella zuppa che l'uomo ha consumato la fine di agosto dopo la scadenza in evidenza in etichetta del 4 agosto. I primi sintomi sono comparsi il giorno dopo: pupille dilatate, secchezza delle mucose, paralisi muscolare progressiva. L'uomo è stato ricovero in ospedale ed è stato trattato con siero antibotulinico. L'ospedale ha immediatamente attivato l'autorità sanitaria che ha condotto l'inchiesta epidemiologia che è stata effettuata direttamente con il paziente. Il giovane ha riferito di aver mangiato una confezione di zuppa precotta contenuta in una ciotola di plastica prodotta da un'azienda alimentare francese.

Analizzata anche la ciotola con i residui del minestrone e inviata all'Istituto zooprofilattico di Parigi che ha evidenziato la presenza della tossina botulinica di B. Il grave caso di botulino è stato reso noto anche dal Ministero della Salute sul sito internet istituzionale. Negligenza della vittima o responsabilità del marchio?

Le tossine negli alimenti non supportano il calore o l'esposizione prolungata all'ossigeno. Ma non cambiano né gusto né odore. Gli investigatori hanno trovato la zuppa di verdure nel frigorifero della vittima. "Nessun altro problema è stato segnalato sulle 630 confezioni del lotto che sono state vendute e consumate da allora", afferma l'autorità competente. La società del marchio incolpa la vittima. "Dato il periodo di incubazione (tre giorni), la data di ricovero del paziente (fine agosto) e la data di scadenza del prodotto (4 agosto), è dimostrato che il paziente ha consumato un prodotto scaduto ", spiega il marchio. Il botulismo è una forma rara di neuro-intossicazione in grado di provocare complicazioni molto serie e gravi all’organismo. La patologia non è contagiosa. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, questo ennesimo fatto di cronaca evidenzia la necessità di prestare la massima attenzione ai termini di scadenza dei prodotti alimentari, poichè i rischi sono dietro l'angolo con possibili conseguente persino letali.

botulino_in-Zuppa.jpg

(18 settembre 2019)

Domenica 1 settembre intera giornata dedicata al benessere. Tante le attività in programma dalle 8.00 alle 21.00

Domenica 1 settembre torna a La Caplèrà in strada Costa Garibalda,11 a Medesano, Salute & Benessere, rassegna curata dalla giornalista Francesca Caggiati, con il patrocinio della Provincia di Parma e del Comune di Medesano.


L’iniziativa, organizzata in collaborazione con l’Associazione La Caplèra e con Parma Da Vivere, si svilupperà nell’arco dell’intera giornata con attività esperienziali e di informazione dedicate al benessere psico-fisico.


Il programma della giornata si svilupperà come segue:
- ore 8.00: lezione di yoga (Erika Ferrari – yogi trainer e coach)
- ore 9.00: colazione con prodotti artigianali e miniworkshop di aromaterapia (Katia Bottioni di Pan di Zenzero e Elisabetta Paolini – chiniesologa, armoaterapeuta e naturopata)
- ore 10.00: conferenza introduttiva e trattamenti Reiki (Elisa Tosi – Master Reiki Usui Shiki Ryoho – e Simona Mazzoni – operatrice Reiki di primo livello)
- ore 12.00: workshop sul “rifiuto” (Francesco Ballarini – counselor umanista)
- ore 13.00: degustazione con prodotti a base di ganoderma (Rosanna Gaudino – operatrice del benessere)
- ore 14.00: test individuali di biorisonanza energetica (Paolo Valli – maestro, istruttore e operatore olistico)
- ore 15.00: conferenza introduttiva e trattamenti individuali Shiatsu (Cecilia Bonazzi – operatrice diplomata IRTE – Katia Asti e Melissa Lamanna Shiatsu practitioner)
- ore 17.00: seminario su “L’amore in età matura” (Alessandra Giovanelli – pedagogista, consulente e mediatrice familiare)
- ore 18.00: consulti individuali di medicina estetica e antiaging (dr. Naser Jabbarpour – medico estetico) con aperitivo e degustazione (Katia Bottioni – Rosanna Gaudino)
- ore 20.00: miniworkshop esperienziale sull’equilibrio mente-corpo attraverso la voce con il metodo brevettato soul voice (Anna Marchesani – vocal coach, musicoterapeuta e Soul Voice practitioner)
Si consigliano abiti comodi e un materassino o stuoia.


Ulteriori informazioni sono disponibili sul gruppo Fb “Salute & Benessere Parma” e sulla pagina Parma Da Vivere.


Per partecipare – fino ad esaurimento posti - è necessario prenotarsi al numero 338 5219408 o inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

wellness.jpg

 

 

 

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Inaugurato sabato il via Farini 48, a due passi dal Palazzo Ducale, è suddiviso su due piani. Al secondo piano si possono prenotare i trattamenti personalizzati scegliendo persino la musica. E l’arredamento, curato da Maletti Group, consente di vivere un’esperienza di completo relax, sentendosi come a casa o in una suite di un Grand Hotel.

MODENA -

Luci soffuse, atmosfere vintage abbinate a un design moderno, studiato nei minimi dettagli per far sentire il cliente, o meglio, l’ospite, a proprio agio, in completo relax, coccolato come se fosse a casa propria, o persino al Grand Hotel, mentre personale specializzato si prende cura della sua immagine.

vetrina.jpg

È questa la filosofia di Identity Mood, il salone che ha inaugurato lo scorso sabato a Modena, in via Farini 48, a pochi passi dal Palazzo Ducale e da Piazza Roma, tra i luoghi più belli della città. 

Il concept è completamente nuovo e innovativo, come ci ha raccontato Rino Matta, fondatore di Identity Mood, che ha studiato per undici anni a Londra e che proprio dalla capitale inglese ha “importato” sotto la Ghirlandina un nuovo concetto di bellezza.

“Identity Mood, che è un marchio registrato, è nato nel 2011 in via Campanella. Allora, era un salottino molto intimo, dove volevamo dare però il nostro imprinting fin da subito”. Nel 2014, Rino Matta entra in società con Andrea Stefanelli, e inizia a prendere forma il loro sogno.

taglio_del_nasto.jpg

“Volevamo realizzare qualcosa di più grande, con spazi dedicati all’estetica e più aree, con personale specializzato e qualificato per ogni zona. Un anno e mezzo fa abbiamo avuto la fortuna di trovare questo immobile, che è stato prima oggetto di un restauro conservativo. E oggi, finalmente, il sogno si realizza”.

Identity Mood non offre solamente un servizio per i capelli, ma una vera e propria consulenza d’immagine, che può guidare il cliente in un’esperienza di relax affidandosi alle mani esperte e al gusto degli operatori del salone. Un’attenta analisi del capello e della pelle precede il lavoro che viene svolto dagli esperti, attenti a ogni esigenza di stile e di look. 

“Il valore aggiunto è l’ambiente, che è unico e speciale, perché a Identity Mood non si tagliano solo i capelli, ma si fa moda, arte, stile. E il cliente deve sentirsi a casa. Abbiamo suddiviso gli spazi su due piani. Al primo ci sono la reception e le postazioni per i servizi da parrucchiere, al secondo ci sono spazi dedicati e personalizzati, dalle postazioni business ai servizi esclusivi della Suite Spa, che è un privé con servizio bar e possibilità di scegliere anche la musica”.

 sala_primo_piano.jpg

 

UN AMBIENTE TRA DESIGN E RICERCATEZZA 

Il valore aggiunto all’esperienza di benessere è dato proprio dall’ambiente progettato sia a livello estetico che di comfort all’insegna del design e della ricercatezza. I due piani di Identity Mood sono stati progettati da dall’interior designer Chiara Silvetri e arredato da Maletti Group, leader internazionale nella produzione di arredi per hair stylist.

Sono stati creati ad hoc i piani di lavoro in marmo e ottone, il mobile retrolavaggio e la colour bar nell’area lavaggio. Al primo piano, dopo la reception, spiccano le nove poltrone Green Hug progettate da Giovannoni Design, girevoli e con lo schienale in legno multistrato e struttura in poliuretano espanso e rivestimento in skay per esaltarne il comfort. 

La zona uomo, invece, include due poltrone Elvis firmate Beauty Star, reclinabili e girevoli, con poggiatesta e poggiapiedi. Nella zona lavaggio spicca invece il lavatesta Noa dell’esclusiva linea Maison Sarah Lavoine, presentata per la prima volta da Maletti Group al Cosmoprof 2019. Di colore verde con bordatura oro, è caratterizzato da rifiniture eleganti che donano un tocco raffinato all’area lavaggio. 

poltroncine_primo_piano.jpg 

lavatesta.jpg

IL SECONDO PIANO E LA SUITE SPA

Salendo al secondo piano, si entra invece nella zona più esclusiva, dove i clienti possono ricevere i trattamenti personalizzati in completa privacy, acquistando gli spazi per un’esperienza di benessere esclusiva e distaccata dal resto del salone.

C’è, per esempio, la cabina Eden con una seduta con massaggio integrato e alza gambe elettrico e sistema Vapomist, grazie al quale il vapore regala un’esperienza di relax impareggiabile. Il tutto con la possibilità di scegliere musica personalizzata e di guardare serie TV da un tablet. 

Accanto alla cabina Eden si può vivere la stessa esperienza nell’area arredata da poltrone Musette, firmate Maletti e progettate da Elisa Giovannoni. Nell’area “privé” troviamo anche il lettino All in one, multifunzione e a tre motori per i trattamenti di viso, corpo, massaggi, manicure, pedicure e riflessologia. Infine, il lettino Iris Luxury, multifunzione e a quattro motori, rende ancora più rilassante i massaggi.

lettino_massaggi.jpg

Pubblicato in Cronaca Modena

Lo strano caso dei topi suicidi in Olanda. A centinaia precipitano da un ponte a Hommerts per morire. Il 'suicido di massa' potrebbe essere correlato all'uso massiccio di fertilizzanti in agricoltura

La scena è da film apocalittico: centinaia di topi che si suicidano precipitando da un ponte fino alla morte nella città di Hommerts. I biologi olandesi si stanno scervellando per cercare di capire le cause del "suicidio di massa" tra gli animali che sta inquietando i 659 abitanti di un piccolo villaggio olandese. La sensazione che sia accaduto qualcosa, perchè i topi solitamente sono furbi, molto cauti e non escono alla scoperto sotto le luci.

Secondo gli esperti, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", una spiegazione potrebbe essere collegata all'uso massiccio di fertilizzanti in agricoltura che ha lasciato molti roditori senza un habitat vergine.

Un biologo sospetta che stiano morendo perché la competizione per la sopravvivenza è così dura. Per il momento la causa del misterioso "suicidio di massa" dei roditori rimane irrisolta.

(29 giugno 2019)

Pubblicato in Ambiente Emilia

Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo alimentare per rischio epatite A

Il Ministero della salute venerdì 24 maggio ha diramato un comunicato rivolto ai consumatori dove è stato ritirato un lotto di "Frutti di bosco congelati". La confezione sottoposta a richiamo venduta in busta da 300 grammi, è stata prodotta dall'Azienda Danti, di Danti Giampiero e C. Srl con sede dello stabilimento in provincia di Pistoia, alla via Brennero I Tratto n° 62, in località Abetone Cutigliano.

Il provvedimento, disposto in via del tutto precauzionale, riguarda il lotto BZ_015FB, data di scadenza 30-12-2021. A rendere necessario il provvedimento è la possibile "Contaminazione da virus Epatite A". Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", associazione ormai punto di riferimento per la sicurezza alimentare in Italia, raccomanda ai consumatori che fossero in possesso di una o più confezioni appartenenti al lotto sottoposto a richiamo, di restituirla al punto vendita in cui è stata acquistata. L'avviso di richiamo del lotto è stato pubblicato sul nuovo portale dedicato alle allerte alimentari del Ministero della salute.

(24 maggio 2019)

FarmRun 2019, SAVE THE DATE. Giovedi 16 maggio alle 11,00 conferenza stampa di presentazione della quinta edizione e delle novità connesse.

Noceto, 13 maggio 2019 - la quinta edizione della Farm Run edizione 2019 sarà presentata

GIOVEDI 16 MAGGIO alle ore 11,00 al CENTRO SPORTIVO "IL NOCE" di Noceto in Via Alberto Sordi, 1.

Molte le novità che riguardano l'edizione 2019 che quest'anno, per la prima volta, la tradizionale Farm Run sarà affiancata da due eventi collaterali aperti a tutti: la Farm JUNIOR e la Farm DOG.

Saranno circa 1.000 gli atleti, provenienti da tutta Italia, attesi per la quinta edizione della corsa nel fango più apprezzata a livello nazionale, e 400 dei quali correranno i 12 km del percorso, cosparso di 40 fantaostacoli, per conquistare la vittoria finale o la qualificazione per il Campionato Europeo OCR o per il Campionato Mondiale OCR per i quali Farm Run è una delle due gare del Campionato Italiano OCR (Obstacle Course Race) autorizzata a qualificare.

Sin dalla prima edizione gli organizzatori hanno puntato sull'aspetto educativo e di aggregazione della manifestazione con l'intenzione di comunicare gli aspetti positivi di una sana, corretta e personalizzata attività all'aria aperta per restare in salute, fisica e mentale.

E' per questa ragione che alla quota competitiva sono sempre stati affiancati due eventi non competitivi di 12 e 5 km a disposizione di tutti coloro che intendano misurarsi con sé stessi nel tentativo di misurare e quindi superare i suoi personali traguardi.

Ma da questa edizione due nuovi marchi entreranno in gioco:
- Farm Junior dedicata a ragazze e ragazzi tra 12 e 15 anni accompagnati da un adulto e anche non accompagnati con età superiore a 15. Un modo per vivere un'esperienza unica con i figli o nipoti. Farm Junior (12-15 anni) è l'emozione di superare insieme più divertenti Ostacoli Fantagricoli della Farm Run di 5 km, la Fattoria del Fango più entusiasmante d'Italia!
Per maggiori informazioni: www.FarmRun.it/farm-junior

- Farm Dog la prima corsa ad ostacoli nel fango in Italia alla quale è possibile iscrivere con il proprio cane, di qualsiasi taglia, razza e attitudine purché "ben educato" e volenteroso di divertirsi. Farm Dog è un raduno non competitivo, sviluppato su un percorso di 5 km, all'insegna del divertimento e utile a misurare l'affiatamento tra il cane e il suo fedele accompagnatore. Una sfida che non è contro il cronometro, ma tra i limiti condivisi all'insegna del divertimento e all'inseguimento della forma fisica della "strana coppia".

Alla Farm Run del 22 giugno 2019  è possibile iscriversi ( https://www.farmrun.it/iscrizioni/ ) singolarmente o in Team.

____________

LINK utili

farmrun:http://www.farmrun.it 

https://www.facebook.com/farmrun.noceto 

Video Promo: https://youtu.be/BM1WRMidVOw 

Video Promo FarmDog: https://youtu.be/5CRwzQkYA54 

 

Farm_RUN_Comp-IMG_7088.jpg

 

Farm_Junior-IMG_1009.jpg

 

FarmDOG-30mar19-IPhone-IMG_9625.jpg

 

Pubblicato in Sport Emilia

Antibiotici: AIFA, divieto d'utilizzo farmaco ACIDO PIPEMIDICO EG contro le infezioni delle vie urinarie. Il Comitato europeo dei medicinali per uso umano ha confermato le restrizioni d'uso o la sospensione della commercializzazione di antibiotici spesso usati per il trattamento di infezioni delle vie urinarie. La motivazione? Possono avere effetti indesiderati gravi e di lunga durata.

In attuazione della decisione di esecuzione della Commissione Europea n. 2050 dell'11 marzo 2019 e a seguito della comunicazione della sospensione dell'autorizzazione all'immissione in commercio della specialità medicinale ACIDO PIPEMIDICO EG*20CPS400MG – AIC, la Società EG prega le farmacie di voler interrompere, con effetto immediato, la vendita del suddetto medicinale e dispone il divieto di utilizzo dei seguenti lotti in corso di validità:

AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1601scad. 12-2020

AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1602scad. 12-2020

AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1603scad. 12-2020

AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1604scad. 12-2020

AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1605scad. 01-2021

AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1606scad. 01-2021

AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1607scad. 01-2021

AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1608scad. 01-2021

AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1609scad. 02-2021

AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1610scad. 02-2021

AcidoPipemidieoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1611scad. 02-2021

AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1612scad. 02-2021

AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1613scad. 10-2021

AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1614scad. 10-2021

AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1615scad. 10-2021

AcidoPipemidicoEG"400MGCAPSULERIGIDE"20CAPSULElotton.1616 scad. 10-2021

Nello specifico, gli antibiotici della classe dei chinoloni e dei fluorochinoloni, come la ciprofloxacina, la levofloxacina, la moxifloxacina o l'acido pipemidico, presenti in farmaci come Ciproxin, Avalox, Pipemid (per citarne alcuni), possono dare effetti indesiderati gravi e potenzialmente persistenti a carico dell'apparato muscoloscheletrico e nervoso. Per questo il loro uso per via orale, intravenoso e per via inalatoria dovrebbe essere limitato o non più consentito. Queste sono le conclusioni del Comitato dei Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'Agenzia europea del farmaco (EMA), che ha confermato la raccomandazione emessa dal Comitato di Valutazione dei Rischi per la Farmacovigilanza (PRAC), a seguito di una revisione degli effetti indesiderati riportati con questi medicinali. Fluorochinoloni e chinoloni sono una classe di antibiotici ad ampio spettro e molto prescritti. Vengono utilizzati per il trattamento di infezioni delle vie urinarie e delle vie respiratorie, come sinusiti, otiti e broncopneumopatie croniche. La revisione delle segnalazioni di farmacovigilanza ha interessato i vari principi attivi di questa classe, vale a dire: ciprofloxacina (ad es. Ciproxin), flumechina, levofloxacina (ad es. Levoxacin o Tavanic), lomefloxacina (ad es. Chimono o Uniquin), moxifloxacina (ad es. Avalox), norfloxacina (ad es. Norflox o Noroxin), ofloxacina, pefloxacina (ad es. Peflox), prulifloxacina e rufloxacina (antibiotici fluorochinolonici); cinoxacina, acido nalidixico e acido pipemidico (ad es. Pipemid o Urotractin) (antibiotici chinolonici). Le raccomandazioni interessano solo le formulazioni assunte per bocca, per iniezione e i medicinali somministrati per via inalatoria.

Gli effetti indesiderati

Anche se raramente, i pazienti trattati con antibiotici fluorochinoloni e chinoloni possono subire effetti indesiderati di lunga durata e invalidanti, la maggior parte dei quali interessano principalmente muscoli, tendini, ossa e sistema nervoso. Su richiesta dall'autorità dei medicinali tedesca (BfArM) nel febbraio 2017 è stata avviata una revisione della sicurezza di questi medicinali, a seguito della quale, il Comitato di Valutazione dei Rischi per la Farmacovigilanza dell'Ema ha raccomandato il ritiro dal commercio di alcuni farmaci contenenti alcuni principi attivi e al contempo limitare fortemente l'utilizzo dei restanti. Queste raccomandazioni sono state recentemente accolte dal Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell'EMA, che ha adottato un parere definitivo. Questa decisione potrà anche avere un impatto su un altro problema: quello della crescente resistenza dei batteri al trattamento con questi antibiotici. I fluorochinoloni sono gli antibiotici che hanno perso più rapidamente efficacia per colpa del fenomeno dell'antibioticoresistenza che in Europa risulta in allarmante crescita.

Le restrizioni d'uso raccomandate

Secondo il parere dell'Agenzia europea del farmaco, gli antibiotici fluorochinolonici e chinolonici che rimarranno in commercio non dovranno essere più utilizzati per:

- la cura di infezioni non gravi o che potrebbero migliorare senza trattamento, come ad esempio le infezioni alla gola. Come detto anche da noi in più occasioni, raramente le infezioni alla gola hanno bisogno di essere trattate con gli antibiotici;

- per prevenire la diarrea del viaggiatore o le infezioni delle vie urinarie inferiori;

- trattare infezioni di origine non batterica, come la prostatite (cronica) non batterica.

A questo, si aggiunge la raccomandazione di evitare l'utilizzo nelle persone che hanno già avuto esperienza di gravi effetti collaterali con un antibiotico fluorochinolonico o chinolonico, così come se ne sconsiglia il ricorso nel caso in cui infezioni lievi o moderatamente gravi possano essere trattate con altri antibiotici più sicuri e meno gravati da una diffusa antibioticoresistenza. Si raccomanda cautela nell'utilizzo di questi farmaci nei pazienti con alto rischio di lesioni ai tendini come gli anziani, ma anche in pazienti con problemi ai reni, quelli che hanno avuto un trapianto di organo o quelli che sono stati trattati con un corticosteroide sistemico. Le nuove restrizioni sull'uso dei fluorochinoloni e la sospensione della commercializzazione di alcuni chinoloni saranno però applicate solo dopo la decisione da parte della Commissione Europea, che adotterà una decisione giuridicamente vincolante e applicabile in tutti gli Stati membri. Il Comitato annuncia poi che le informazioni dei singoli antibiotici fluorochinolonici e chinolonici saranno aggiornate per riportare le restrizioni dell'uso.

Cosa fare in caso di effetti indesiderati

Il Comitato ha inoltre raccomandato agli operatori sanitari di avvisare i pazienti di interrompere il trattamento con un antibiotico chinolonico o fluorochinolonico al primo segno di un effetto collaterale che coinvolga muscoli, tendini o ossa (come tendini infiammati, dolore o debolezza muscolare e dolore o gonfiore alle articolazioni), oppure il sistema nervoso (come la sensazione di spilli e aghi, stanchezza, depressione, confusione, pensieri suicidi, disturbi del sonno, problemi della vista e dell'udito e alterazione del gusto e dell'olfatto).

Contatta il tuo medico

Per questo motivo, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", ti invita a contattare al più presto il tuo medico nel caso in cui questi effetti indesiderati dovessero presentarsi in contemporanea o a seguito di una terapia con questi antibiotici.

(28 marzo 2019)

Relax e benessere: non c'è davvero nulla di meglio che un po' di riposo nelle vasche idromassaggio. Il problema, chiaramente, è che non si può pensare di andare in un centro benessere ogni giorno e allora pensare di installare una vasca idromassaggio all'interno o all'esterno della propria abitazione può essere un'ottima soluzione. Su www.bagnoitalia.it  ci sono tante opzioni che permettono di installare una vasca idromassaggio all'interno del proprio ambiente bagno.

Vasche idromassaggio, gli effetti positivi

La balneoterapia che si può sfruttare mediante questo tipo di vasche offre la possibilità di ricavare notevole beneficio. Un vantaggio soprattutto per tutti coloro che soffrono di dolori e altre problematiche alle articolazioni oppure alla schiena. Tra rilassamento e benessere, l'idromassaggio offre la possibilità di togliere un bel po' di stress e donare una sensazione di calma, svolgere un'azione rilassante sui muscoli, rimuovendo le tossine, stimolando e tonificando il corpo. Inoltre, favorisce la circolazione del sangue, aiuta a migliorare la dilatazione dei pori e a contrastare efficacemente sia i dolori cronici che le emicranie.

Le varie tipologie di vasche idromassaggio

La vasca idromassaggio a incasso
La peculiarità di questa vasca è quella di avere un'installazione fissa. Di conseguenza, serve effettuare dei lavori e predisporre un'apposita zona in uno spazio esterno per tale operazione. Questo tipo di vasca idromassaggio può essere ad incasso in terra oppure semi incassato. Volendo, c'è l'opportunità anche di optare per una versione con struttura di sostegno esterna. Diversi modelli di idromassaggio ad incasso possono contare su un meccanismo anti-debordamento che offre la possibilità di recuperare l'acqua, garantendo anche un miglior controllo rispetto a potenziali perdite e allagamenti.

La vasca idromassaggio fuori terra
Si tratta di una vasca ad installazione mobile: per farla breve, dopo che viene svuotata, si può spostare abbastanza facilmente in un altro luogo. Le caratteristiche sono simili rispetto a quella ad incasso, ma le vasche fuori terra hanno bisogno di sfruttare una base solida e al 100% piana. Sono essenzialmente due le tipologie di vasche fuori terra maggiormente diffuse in commercio.
- Il primo modello è quello rigido a scocca singola, che viene costruito in acrilico, con un rivestimento in composito piuttosto che in legno. Una delle principali caratteristiche è una certa pesantezza: quindi, sarebbe meglio optare per un'installazione fissa; inoltre, può vantare maggiore qualità sia nelle bocchette idromassaggianti che nell'ergonomia della vasca stessa. Questo tipo di vasche fuori terra rigide, può "ospitare" fino ad un massimo di cinque persone e, a vuoto, raggiungono un peso all'incirca di 250 chilogrammi, con un volume d'acqua che tocca, al massimo, la soglia di 1200 litri.
- Il modello gonfiabile, invece, viene realizzato, il più delle volte, in PVC laminato e si può considerare un'alternativa a tutti gli effetti alle versioni rigide e ad incasso. Dopo che viene completamente svuotata, questa vasca ha un peso molto limitato e, di conseguenza, si può spostare con grande semplicità.

La vasca idromassaggio per nuoto controcorrente
Questo tipo di vasche presenta una caratteristica ben precisa che la differenzia in confronto a tutti gli altri modelli. In poche parole, consentono agli atleti di allenarsi a nuotare controcorrente. Chiaramente, si tratta di una vasca molto più grande rispetto alle altre e viene realizzata in un variante a semi incasso.

 

Richiamati integratori alimentari GINKGO SIMUL CPS e BIOGIN CPS per presenza di idrocarburi policiclici aromatici oltre i limiti. L'allerta segnalata dal ministero della salute per rischio chimico

Il Ministero della salute ha diffuso il richiamo di due lotti di integratori alimentari a marchio GINKGO SIMUL CPS e BIOGIN CPS per il superamento dei limiti di idrocarburi policiclici aromatici (Ipa).

Nel prodotto è stata rilevata una quantità di Ipa pari a 70,9 mcg/kg, invece dei 50 mcg/kg di idrocarburi totali ammessi. I prodotti interessati sono venduti in confezioni da 17,5 grammi pari a 40 capsule con i numeri di lotto 1827801 e 1827802, con la data di scadenza 12/2023.

Gli integratori alimentari sono stati prodotti dall'azienda NATURSIMUL DI DOSSI RICCARDO & C. SNC nello stabilimento di Predappio (FC).

A scopo precauzionale, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", raccomanda di non consumare il prodotto con il numero di lotto e la data di scadenza indicata e di restituirlo al punto vendita d'acquisto.

 

integratore_ginkgo_f6c42adcde0cd739163287598df32d66.png

integratore_ginkgo_richiamo_ministero-d21493c1865275e86d39ba7edd3f2a60.png

(18 febbraio 2019)

Giovedì, 07 Febbraio 2019 11:02

Lo stress da lavoro fa ingrassare

Lo stress da lavoro fa ingrassare, lo sostiene uno studio. Il corpo, in particolare quello delle donne, tende ad accumulare grasso se sotto pressione legato all'attività lavorativa

Pressione, agitazione, ansia da prestazione sono solo alcune delle sensazioni spiacevoli che possono manifestarsi nella vita quotidiana di un lavoratore. A volte si pensa che questi disagi nascano da cause di tipo fisico, ma in molti casi il responsabile è semplicemente lo stress.

Scadenze, ritardi, pressioni dai capi, screzi con i colleghi possono infatti portare a quello che viene definito stress da lavoro correlato o, semplicemente, stress da lavoro.

Quando la pressione sul posto di lavoro si fa sentire, il corpo, in particolare quello delle donne, tende ad accumulare grasso. Dunque, se abbiamo un lavoro particolarmente stressante, aspettiamoci di vedere qualche chiletto in più sulla bilancia. Secondo i ricercatori della University of Gothenburg, in Svezia, infatti, esiste un forte legame tra un impiego che mette sotto pressione, anche dal punto di vista psicologico, dove spesso non abbiamo abbastanza tempo per portare a termine tutti i compiti, e l'aumento di peso corporeo.

Il team ha preso come campione un gruppo di individui di 30 e 40 anni per un periodo di tempo pari a 20 anni, riprendendo dunque lo studio quando i partecipanti avevano rispettivamente 50 e 60 anni.

Le persone con un lavoro più stressante avevano aumentato di peso in modo considerevole, di circa il 10%, durante il corso della ricerca. Un risultato rilevato in particolare tra le donne, dove la percentuale ha raggiunto anche il 20%.«Siamo stati in grado di osservare l'impatto di una professione stressante nel peso corporeo delle donne, mentre negli uomini non abbiamo notato nessuna associazione tra la tensione sul posto di lavoro e l'aumento di peso», ha dichiarato Sofia Klingberg, leader dello studio. «Non abbiamo esplorato le cause di ciò, ma siamo convinti si tratti di una combinazione di problemi al lavoro e un maggiore livello di responsabilità anche a casa, da parte dell'universo femminile. Questa combinazione rende difficile alle donne trovare il tempo di fare attività fisica e vivere una vita salutare».

I ricercatori non hanno trovato nessuna associazione con altri fattori come l'educazione accademica, la qualità dell'alimentazione e altri elementi dello stile di vita. La ricerca, è stata pubblicata nella rivista scientifica International Archives of Occupational and Environmental Health.

Lo stress da lavoro, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", viene sperimentato da quelle persone che sentono le richieste del mondo lavorativo superiori a quello che sono le loro capacità di fronteggiarle con conseguenze nell'ambito psicofisico e sociale.

In Europa questa condizione sembra interessare almeno un lavoratore su quattro e una delle conseguenze più negative per le aziende è l'assenteismo che provoca ritardi nello svolgimento quotidiano delle mansioni e ovviamente perdite economiche ingenti. Ma il vero e grande problema sono le persone con stress da lavoro correlato che stanno male sia a livello fisico che a livello psichico. Molto spesso preferiscono ricorrere a negazione o psicofarmaci pur di non ammettere che il problema va affrontato e risolto.Uno studio dell'Università Bocconi di Milano ha dimostrato che per le donne c'è anche un problema ulteriore: lo stress è provocato dalla difficoltà di conciliare l'impegno professionale con la vita familiare nel 50% dei casi. Ricordiamo che anche fare la mamma è un lavoro a tempo pieno...

(5 febbraio 2019)

È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"