Regione Emilia Romagna
Sito Ufficiale: http://www.regione.emilia-romagna.it/
Domande entro il 13 novembre 2015. Caselli: le api presidio fondamentale della biodiversità
Bologna - Oltre 467 mila euro dalla Regione per sostenere l'apicoltura emiliano-romagnola. E' la terza ed ultima annualità del Programma 2014-2016, cofinanziato dalla UE nell'ambito dell' Organizzazione comune di mercato e dallo Stato italiano, che assegna complessivamente all'Emilia-Romagna circa 1 milione 400 mila euro per migliorare la produzione e la commercializzazione del miele e degli altri prodotti dell'apicoltura.
Il bando scade il 13 novembre 2015 e le domande vanno presentate attraverso la piattaforma informatica di Agrea.
"Sono risorse che servono a qualificare un settore importante da un punto di vista economico, ma anche ambientale – spiega l'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli - le api sono un importante presidio della biodiversità, insetti fondamentali per l'impollinazione e oggi sappiamo che la loro presenza è minacciata". Verranno finanziati l'acquisto di arnie anti varroa (un acaro che provoca la distruzione delle famiglie di api) e di arnie ed attrezzature per la razionalizzazione della transumanza (lo spostamento delle arnie sul territorio per seguire le fioriture). Risorse anche per l'assistenza tecnica e l' aggiornamento degli operatori, l'acquisto di sciami per il ripopolamento del patrimonio apistico, le analisi del miele, la ricerca. Potranno presentare domanda: gli apicoltori, singoli o associati, comprese le Associazioni dei produttori, l'Osservatorio Nazionale Miele ed il CREA-API, Unità di ricerca di apicoltura e bachicoltura.
I contributi andranno dal 20 al 100% in relazione alla tipologia di intervento, così come stabilisce il Programma regionale ed il bando di attuazione.
Il bando (determina n. 1154 del 3 agosto 2015) è pubblicato sul BUR n. 214 (parte seconda) del 13 agosto 2015.
(Fonte regione emilia romagna 17 agosto 2015)
"Solidarietà al direttore di Telereggio, contro ogni intimidazione". L'assessore alla Legalità, Massimo Mezzetti, al fianco di Gabriele Franzini minacciato da esponenti criminali coinvolti nell'inchiesta Aemilia
Bologna – "Apprendiamo di questo ulteriore tentativo di intimidazione nei confronti di un rappresentante dell'informazione, ancora una volta di Reggio Emilia come nel caso della redattrice del Resto del Carlino Sabrina Pignedoli: voglio esprimere a Gabriele Franzini la mia più decisa solidarietà, anche a nome di un'istituzione che sarà sempre al fianco di chi si batta per la legalità e contro ogni tentativo di infiltrazione nel tessuto sano della comunità emiliano-romagnola".
Così l'assessore regionale alle Politiche per la Legalità, Massimo Mezzetti, ha voluto portare la vicinanza a nome proprio e della Giunta regionale al direttore di Telereggio che, oggi si apprende, è stato nel passato fatto oggetto di minacce criminali da parte di personaggi indagati nell'inchiesta "Aemilia bis".
Ai primi di settembre la firma di un protocollo condiviso. Gualmini: "Un patto di convivenza civile con i nostri cittadini". L'attività di volontariato è legata a obiettivi di pubblica utilità e non è prevista alcuna remunerazione. Reciprocità e scambo di esperienze per promuovere l'integrazione.
Bologna – La Giunta regionale ha definito un protocollo d'intesa sulle attività di volontariato che i richiedenti asilo possono svolgere nelle comunità dell'Emilia-Romagna. Il documento, che verrà sottoscritto e presentato ufficialmente ai primi di settembre, è stato preparato insieme ai Comuni, ai Prefetti e alle forze sociali più rappresentative, sindacati e Terzo settore.
Le linee guida della Regione si basano su alcuni punti molto chiari: primo, l'attività di volontariato è legata a obiettivi di pubblica utilità (pulizia strade e sentieri, cura di parchi e giardini pubblici, etc.) a favore dell'intera comunità dei diversi territori; secondo, non è prevista nessuna forma di lavoro retribuito che non sia legalmente realizzabile in assenza dei permessi di soggiorno; terzo, reciprocità e scambio di esperienze per promuovere un'integrazione efficace e quanto più possibile priva di tensioni.
"Abbiamo giocato di anticipo e ora i Comuni sono pronti a partire in una logica di reciprocità e di positiva convivenza civile – commenta l'assessore al Welfare e vicepresidente della Regione, Elisabetta Gualmini -. Avevamo ben chiaro che nel periodo in cui i migranti aspettano la conclusione dell'iter di rilascio dei permessi è opportuno e persino consigliabile predisporre iniziative di integrazione sociale e di effettivo inserimento nelle comunità di cittadini emiliano-romagnoli, che si trovano a convivere da un giorno all'altro con le persone che sbarcano sulle nostre coste".
"Abbiamo detto più volte che noi non rinunciamo ad accogliere e che non sbattiamo le porte in faccia a chi rischia di morire nei nostri mari – continua l'assessore Gualmini -. Sia chiaro che la vita umana ha lo stesso valore indipendentemente da dove si nasce. Questo non vuol dire accogliere tutti ma mettere in piedi con senso di responsabilità e spirito pragmatico un sistema di accoglienza serio, quanto più possibile privo di ricadute insostenibili per sindaci e cittadini".