La Chiesa cattolica post-conciliare, in nome del nuovo modo di trasmettere la dottrina cattolica attraverso le "parole nuove" di giovannea memoria, ha portato sempre di più ad una prevalenza della prassi pastorale rispetto alla trasmissione della fede autentica, legittimando in questo modo errori, equivoci, fraintendimenti e il primato del soggettivismo etico sulla lex naturalis accessibile alla ragione umana.