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Qualche giorno fa due equipaggi della Squadra Volante della Questura di Parma, impegnate nell'ordinario servizio di controllo del territorio, venivano inviate dalla locale Sala Operativa in via Trento per la segnalazione da parte di un cittadino di una donna in strada che riferiva di aver subito un’aggressione fisica da parte del compagno convivente.

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Il giorno 25 maggio gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Parma hanno tratto in arresto un cittadino italiano, FRIYIO Giuseppe, parmigiano classe 1978, per la detenzione di arma corta comune da sparo con matricola abrasa.

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Un 58 pluripregiudicato residente a Modena ha seminato ha seminato il panico nel centro storico di Modena rompendo i vetri delle auto in sosta. Con sé aveva anche un coltello da cucina.

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Nella serata del 15.05.2020 u.s. personale del Commissariato di Pubblica di Sicurezza di Mirandola ha deferito all’autorità giudiziaria 2 persone per porto abusivo di armi.

Durante i servizi finalizzati al rispetto delle misure di contenimento in materia di Covid-19, gli agenti procedevano al controllo di due autovetture e dei relativi occupanti in via Agnini nei pressi del Mc Donald’s.

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Alle ore 09.30 odierne, davanti alla lapide commemorativa ai Caduti della Polizia di Stato situata all’ingresso della Questura di Modena, è stato deposto un cuscino di fiori alla presenza del Vicario del Questore della Provincia di Modena Raffaele Gargiulo, dei Funzionari e di una rappresentanza degli agenti delle “Volanti” in ricordo dell’Agente Scelto della Polizia di Stato APICELLA Pasquale, in servizio presso la Questura di Napoli, deceduto la notte del 27 aprile durante l’espletamento del proprio dovere in un servizio di controllo del territorio.

Alla cerimonia ha presenziato il Cappellano della Polizia di Stato Don Gabriele Semprebon che ha proceduto alla benedizione e alla preghiera.

Il personale della Squadra Volante ha voluto salutare il “ Collega Pasquale Apicella” azionando le sirene.

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Esplode colpi sulla pubblica via con la propria carabina: individuato e denunciato.

Parma – La sera del 19 aprile 2020 due equipaggi della Squadra Volante della Questura di Parma intervengono in zona sud per la segnalazione di un uomo intento ad esplodere colpi sulla pubblica via con la propria carabina.

Gli Operatori giungevano prontamente sul posto considerata la gravità della situazione e prendevano contatti con la richiedente l’intervento. Appreso il fatto si portavano presso l’abitazione del sospettato senza ricevere alcuna risposta ai continui solleciti di aprire la porta. Situazione che costringeva gli Agenti a richiedere l’intervento di personale del VV.FF., poi rivelatosi non necessario.

Apriva infatti la porta un uomo, che si mostrava sin da subito poco collaborativo, il quale con forza strattonava gli operatori stringendoli verso la porta d’ingresso, circostanza che ha determinato la richiesta di ausilio di ulteriori equipaggi.

Il soggetto, un insegnante, dichiarava di non essere responsabile di alcunché e tantomeno di aver esploso colpi dalla propria abitazione. Considerate le circostanze e il fondato sospetto che il soggetto possedesse armi, munizioni o altre materie esplodenti, gli Operatori procedevano a perquisire l’appartamento, rinvenendo quanto segue:
• 1 pistola marca Mauser calibro 7,65;
• 1 carabina marca Weihrauch, calibro 22;
• 1 carabina marca Diana, modello 27, calibro 4,5;
• 18 cartucce calibro 7,65;
oltre a 1892 pallini in piombo di vario calibro.

Il tutto illegalmente detenuto. Durante la perquisizione venivano trovati altri 4 soggetti, che si trovavano lì per un festino a casa dell’amico. Per via della loro illegittima presenza in quel luogo, in relazione alla normativa emergenziale per il contenimento dell’epidemia, questi ultimi sono stati sanzionati amministrativamente con 4 multe.

La perquisizione determinava altresì il rinvenimento di sostanza stupefacente del tipo Marijuana dal peso di grammi 13,65.

Consapevole della posizione scomoda e illegale in cui si trovava, l’uomo confermava l’utilizzo della carabina marca Diana calibro 4,5 per esplodere dei colpi in aria per pura goliardia.

Considerato quanto emerso gli Agenti deferivano l’uomo alla competente Autorità Giudiziaria per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale, detenzione abusiva di armi e getto di cose pericolose, oltre alla contestazione amministrativa per possesso di sostanza stupefacente.

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Lunedì, 20 Aprile 2020 11:58

Rapina a mano armata

La Polizia di Stato esegue ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un pregiudicato per il reato di rapina a mano armata.

Nei giorni scorsi personale del Commissariato di Carpi ha proceduto all’esecuzione della misura cautelare in carcere nei confronti di un cittadino di 29 anni, residente in Campania, per il reato di rapina a mano armata in concorso.

In data 30 maggio 2018 l’uomo, unitamente a due complici, si era introdotto all’interno del negozio “Oro in Euro” sito a Carpi in via Nicolò Biondo e, dopo aver minacciato la commessa, le puntava una pistola alla tempia e si faceva consegnare la somma di 40.000 Euro custoditi nella cassaforte.

Gli Agenti intervenuti sul posto hanno potuto quindi raccogliere preziosi elementi di indagine quali testimonianze oculari e analisi delle telecamere di sorveglianza cittadine, mentre la Polizia Scientifica ha repertato elementi specifici quali frammenti papillari e sostanza ematica del malvivente dal cui esame è stato possibile individuare il suo DNA.

Le indagini in argomento, della durata di oltre un anno e coordinate in modo esemplare dalla locale Procura della Repubblica, hanno permesso l’individuazione in un primo momento dell’auto utilizzata dai rapinatori, per compiere l’atto criminoso. Si tratta di un furgone Fiat Fiorino rubato tre ore prima nel comune di Soliera. In un secondo momento si risaliva all’individuazione di uno dei tre autori della rapina.

Dagli accertamenti condotti sul malfattore emergeva che lo stesso era un “professionista del crimine”, specializzato nelle rapine presso oreficerie del nord Italia. Nel 2018 era stato arrestato in flagranza di reato per una rapina in provincia di Fermo e sottoposto nel 2019 a provvedimenti di custodia cautelare in carcere per tre rapine ai danni di gioiellerie a Grosseto e Milano e per una rapina a mano armata presso un istituto di credito di Ascoli Piceno.

L’uomo, pendolare del crimine, si spostava dal capoluogo campano verso le città del nord Italia, unitamente ad altri complici, rendendo così più difficili le indagini.

 

 

 

 

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Oggi 10 aprile, si celebra il 168° Anniversario della fondazione della Polizia di Stato. 

Quest’anno per salvaguardare la salute della nostra comunità e dei nostri poliziotti l’Anniversario della nostra Fondazione verrà celebrato in forma simbolica, con la sola deposizione della corona in memoria dei nostri caduti.

In allegato:
• Comunicato Capo della Polizia Direttore Generale della P.S.
• Dati statistici nazionali


• VIDEO ISTITUZIONALE
http://www.poliziadistato.tv/c_EX9vA4E3qu


• VIDEO CON VOCE DI RENATO ZERO
http://www.poliziadistato.tv/c_d5kjTSFO2N

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Mercoledì, 01 Aprile 2020 14:39

Moldavo esibisce un documento falso, arrestato.

Esibisce una carta di identità falsa durante il controllo. La polizia di Stato arresta cittadino moldavo.

In data 30 marzo u.s. personale della Squadra Volante ha proceduto all’arresto in flagranza di un cittadino Moldavo, di anni 32 per il reato di possesso o fabbricazione di documenti di identificazione falsi.

Durante l’espletamento del servizio di controllo del territorio, con particolare attenzione al rispetto delle misure in materia di contenimento del COVID-19, gli operatori transitando in largo Garibaldi angolo viale Reiter, effettuavano un controllo di tre persone a bordo di biciclette.
Alla richiesta di fornire un documento idoneo, due dei fermati esibivano carte di identità italiane mentre il terzo mostrava una carta di identità romena.

Da un immediato controllo visivo gli agenti notavano che la carta di identità Romena esibita riportava fedelmente la foto dell’uomo, mentre la foto secondaria stampata con tecnologia digitale laser risultava sbiadita.

Dagli accertamenti esperiti risultava che l’uomo era già stato arrestato in data 15.07.2019 per il reato di possesso o fabbricazione di documenti falsi e condannato alla pena di anni 1 e mesi 2 con sospensione della pena.

Accertato che la carta di identità era un clone di quella sequestrata nel 2019 si procedeva all’arresto in flagranza dello straniero.
Lo stesso veniva altresì denunciato in stato per il reato di inosservanza delle norme sugli stranieri poichè l’uomo non risulta essere cittadino romeno e quindi comunitario.

 

 

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Parma – Nei giorni scorsi due equipaggi della Squadra Volante della Questura di Parma traevano in salvo una donna che, sulla linea ferroviaria Parma-Fidenza, voleva porre fine alla propria vita.

La donna, veniva in un primo momento notata da un attento concittadino intenta a ripercorrere i binari della linea ferroviaria Parma-Fidenza. Circostanza questa che ha determinato l’uomo a richiedere l’intervento immediato delle forze dell’ordine.

Giunti celermente sul posto gli operatori della Squadra Volante prendevano contatti con il richiedente e subito si precipitavano sull’esatto punto in cui per l’ultima volta la donna era stata vista, consci che di li a poco sarebbe transitato un convoglio proveniente da Fidenza e diretto a Parma.
Consapevoli del rischio ma con il primario obiettivo di distogliere la donna dal folle gesto, gli operatori percorrevano le banchine costeggianti i binari, tenendosi in costante collegamento con la Sala Operativa che li aggiornava in ordine all’esatta posizione della donna e al tempo di arrivo del convoglio.
Dopo aver percorso circa un chilometro correndo lungo i binari della linea ferroviaria, poco prima che sopraggiungesse il convoglio, gli operatori individuavano la signora e la traevano in salvo.

La donna si presentava disorientata, stremata per le forti emozioni e alla vista del convoglio esclamava che quello sarebbe dovuto essere il suo treno. La stessa aveva problemi pregressi e per questo aveva deciso di porre fine alla propria vita.

Date le circostanze gli operatoti richiedevano l’intervento di personale sanitario per affidare la donna alle cure necessarie.

Pubblicato in Cronaca Parma
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