Oggi, Lunedì 21 Aprile alle ore 16.30 si svolgerà a Corniglio, presso i locali (limitrofi alla sede del Parco dei Cento Laghi) dell'Ex Colonia Montana, l'inaugurazione dell'allestimento che ha permesso di esporre, valorizzare e rendere fruibile la collezione pubblica dell'artista Elena Samperi.
Parma, 21 aprile 2014 -
Elena Samperi (1951-1987), originaria, da parte della madre, della frazione cornigliese di Mossale Superiore, nel suo percorso formativo ha affiancato allo studio ed al conseguimento della laurea in Lettere Moderne l'interesse per l'arte ed in particolare la pittura, formandosi e collaborando con artisti parmensi e con personalità quali Arnaldo Bartoli e Cesare Zavattini e frequentando corsi di pittura in Francia ed in Inghilterra. Dal 1975 ha vissuto a Londra, inserendosi e spiccando nel panorama artistico londinese di quegli anni, emergendo, in particolare, nel filone artistico del movimento femminista inglese, con una produzione particolarmente interessante che indaga la complessità della condizione femminile, del rapporto di coppia e delle relazioni uomo-donna analizzando, nelle dinamiche dei rapporti privati, le corrispondenze esistenti con l'organizzazione e la struttura dei rapporti sociali e politici. Le sue opere sono state esposte in mostre ed esposizioni di rilievo internazionale e due suoi dipinti di questo periodo sono oggi custoditi presso il Victoria & Albert Museum di Londra ("Madonna" -1979 - e "Tango" -1980-).
Il suo trasferimento in Brasile, dettato dal forte interesse che l'artista maturò verso le problematiche ambientali e sociali di quelle realtà intrise di contraddizioni, trasformano la sua produzione in un appello per la sopravvivenza delle foreste tropicali ed in un incisivo commento sul sistema politico latino americano. L'artista morì in un incidente stradale in Brasile a soli 36 anni.
Nel 2011 la famiglia dell'artista ha donato parte delle opere al Comune di Corniglio. A seguito della donazione, grazie alle risorse messe in campo dall'Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentaleall'interno del programma Investimenti Aree Protette Regionali 2009/2011, è stato possibile realizzare il progetto per l'esposizione e la fruizione delle opere, che ha saputo unire la parte critica e di ricerca dell'artista, alla parte progettuale, tecnica e grafica dell'allestimento realizzato.
Il progetto è stato condotto dall'Ente Parchi, in collaborazione con Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano, Comune di Corniglio e Associazione Amici di Elena Samperi.
L'inaugurazione sarà l'occasione per visitare l'esposizione ed effettuare una visita guidata alle sale e alle opere, condotta dalla Dott.ssa Stefania Provinciali, critico d'arte e curatrice della collezione, ma anche per ascoltare testimonianze di vita, racconti e ricordi.
La giornata sarà accompagnata, anche, dalla presentazione di una videoproiezione sull'artista, la vita, le opere.
(Fonte: Parchi del Ducato)
Janine Tagliante Saracino ricevuta in Municipio dal Commissario Straordinario, Adriana Cogode all'inaugurazione della mostra "Il collante", personale dell'artista ivoriano Joachim Silue, organizzata dal Museo "Il Correggio" -
Correggio, 14 aprile 2014 -
È stata l’Ambasciatrice a Roma della Costa d’Avorio, Janine Tagliante Saracino, la madrina d’eccezione, sabato 12 aprile, all’inaugurazione della mostra “Il collante”, personale dell’artista ivoriano Joachim Silue, organizzata dal Museo “Il Correggio”, in collaborazione con il circolo artistico correggese “Angolo Arte”. Prima dell’apertura dell’esposizione, l’Ambasciatrice è stata ricevuta in Municipio dal Commissario Straordinario del Comune di Correggio, Adriana Cogode che, nel porgerle i saluti a nome della città e dell’amministrazione, le ha espresso “gratitudine per aver contribuito con la sua presenza a rendere ancora più importante un’iniziativa culturale. Correggio respira arte e, ancora di più in un momento di grave crisi economica e apprensione per il futuro, può e deve trovare nella creazione e nel valore artistico della bellezza i propri punti di riferimento”.
Janine Tagliante Saracino si è detta “orgogliosa, a nome di tutta la Repubblica della Costa d’Avorio, che un proprio figlio sia stato accolto in questo modo in una terra ricca d’arte e di tradizioni com’è l’Emilia Romagna. Sono anche sicura che la bellezza e l’approfondimento delle opere di Joachim Silue sapranno tracciare un legame di continuità tra l’arte occidentale, che a Correggio trova la sublimazione nell’esempio dell’insigne Antonio Allegri, e quella africana, di cui Silue è portatore”.
Studiata e prodotta dallo stesso Silue per il museo “Il Correggio”, “Il collante” raccoglie la sua ricerca pluriennale sul linguaggio e il concetto di natura morta.
“È proprio questa contaminazione”, conferma Joachim Suilue, “il tratto che sta alla base della mia ricerca artistica, con particolare attenzione alla natura morta, dove forza e debolezza si intrecciano in un legame vitale inscondibile”.
La mostra, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, della Repubblica della Costa d’Avorio,
della Provincia di Reggio Emilia e del Comune di Correggio, rimarrà aperta fino al prossimo 4 maggio.
Ingresso libero.
Orari di apertura: martedì, mercoledì, giovedì 15 - 18,30; sabato 15 - 18; domenica 10 - 12,30 e 15,30 - 18,30.
Catalogo in mostra.
Info: Museo Il Correggio, tel. 0522.691806.
(Fonte: Ufficio stampa Comune di Correggio)
Nani Tedeschi torna a Montechiarugolo con una mostra dedicata a Pinocchio, con il commento di Mario Pancera. Sabato 12 aprile alle ore 17,30 l'inaugurazione al Palazzo Civico di Montechiarugolo -
Montecchio, 11 aprile 2014 -
Dal 12 aprile all’8 giugno il mondo fantastico di Nani Tedeschi torna a Montechiarugolo con una mostra dedicata a Pinocchio, con il commento di Mario Pancera. A corredo dell’evento la mostra fotografica “La casa immersa nell’arte” a cura del Circolo Fotografico Renato Brozzi.
Nelle sale al primo piano del Palazzo Civico di Montechiarugolo, che lo scorso anno aveva ospitato le tavole dell’Apocalisse, verranno collocate 65 tavole che illustrano le avventure del Pinocchio di Carlo Collodi, un classico della letteratura per ragazzi pubblicato a Firenze nel 1881 ed entrato a pieno titolo nella storia della letteratura mondiale: la Fondazione Nazionale Carlo Collodi annovera oltre 240 traduzioni. A corredo delle tavole la trascrizione in versi dell'opera di Collodi a cura di Mario Pancera.
Il romanzo narra le vicende di Pinocchio, burattino umanizzato che tende a nascondersi dietro facili menzogne, una vicenda fatta propria nel tempo anche dal cinema e dai fumetti e ritenuta da alcuni critici una libera rilettura del romanzo di formazione (il monello che piano piano diventa ragazzo maturo). L’ambientazione fantastica lascia spazio anche ad altre interpretazioni: per alcuni infatti Pinocchio non rappresenta una semplice favola per ragazzi, quanto un'allegoria della società di fine Ottocento (estremamente attenta all’aspetto formale), che getta uno sguardo impietoso sui contrasti tra rispettabilità e libero istinto.
Forse Nani Tedeschi ha scelto Pinocchio per il tratto tristemente ironico, a volte addirittura satirico, o forse per la collocazione fantastica delle sue avventure; come suo solito propone innovazioni e variazioni sul tema, prendendo a prestito le sembianze di famosi pittori del Novecento per raffigurare alcuni dei personaggi che popolano la vicenda di Pinocchio. In Italia non si conta il numero di illustratori che si sono cimentati nell’interpretazione del burattino, da Enrico Mazzanti a Carlo Chiostri fino a Leonardo Mattioli, Benito Jacovitti e Ferec Pintér, per citare solo alcuni.
Nella sua interpretazione di Pinocchio Nani Tedeschi parte da una rilettura e messa in versi dell’opera collodiana affidata a Mario Pancera. Le 65 tavole esposte sono eseguite con tecniche miste: inchiostro, collage, acquarello.
Nella sala matrimoni posta al piano terreno del palazzo Civico sarà inoltre possibile visitare la mostra fotografica “La casa immersa nell’arte” a cura del Circolo Fotografico Renato Brozzi. Si tratta di un reportage fotografico realizzato nella casa-museo dell’artista da alcuni soci del circolo Brozzi lo scorso anno.
Siamo particolarmente felici del ritorno a Montechiarugolo di Nani Tedeschi, dopo il grande successo della mostra dedicata l’anno scorso al Rigoletto, al Cantico dei Cantici e all’Apocalisse. Siamo grati a Nani Tedeschi per aver scelto Montechiarugolo per questa nuova mostra monografica dedicata ad uno dei protagonisti della letteratura mondiale per ragazzi, Pinocchio - dichiara Valerio Fontanesi, Assessore alla Cultura del Comune di Montechiarugolo. - Un grazie particolare all’artista e alla moglie, signora Manuela Tedeschi, per aver idealmente aperto le porte della loro casa-museo a tutti coloro che vorranno visitare la mostra fotografica allestita in Sala Matrimoni a cura del circolo fotografico Renato Brozzi.
La mostra di Nani Tedeschi sarà inaugurata sabato 12 aprile alle ore 17,30.
La mostra sarà aperta fino all’8 giugno con i seguenti orari:
La mostra è organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Montechiarugolo con il patrocinio della Provincia di Parma e dell’Unione Pedemontana Parmense e con il contributo del Circolo Rugantino di Basilicanova.
Domenico (Nani) Tedeschi nasce nel 1938 in provincia di Reggio Emilia, dove vive tuttora con la moglie Manuela, sua insostituibile collaboratrice.
Inizia a disegnare giovanissimo, anche se la famiglia non appoggia la sua naturale inclinazione e lo spinge verso gli studi di medicina. Esercita la professione di medico legale fino agli anni 80, quando abbraccia completamente l’attività artistica. Inizia una intensa attività di illustratore per quotidiani come Il Corriere della Sera, Il Sole 24 ore, Il Giornale Nuovo. Ama tradurre i libri in immagini, raccontare attraverso i suoi disegni le emozioni che prova leggendo: da Il Signore delle mosche all’Orlando Furioso, L’Amante di Lady Chatterly, l’Eneide, Don Chisciotte, Pinocchio...
Prettamente autodidatta, studia incisione a Urbino; ama sperimentare tecniche miste, inchiostro su carta, acquerello, collage, incisione su linoleum, acrilico.Ha esposto in tutta Europa, New York, Tokio e San Paolo del Brasile.
(Fonte: ufficio stampa Comune di Montechiarugolo (PR))
“Il collante”: inaugura oggi, sabato 12 aprile a Correggio, alla presenza dell’ambasciatrice della Costa d’Avorio in Italia, la personale dell’artista ivoriano Joachim Siluè.
Correggio, 12 aprile 2014 -
Oggi, alle ore 17, inaugura a Correggio, nella Sala Putti di Palazzo Principi, “Il collante”, la personale dell’artista ivoriano Joachim Silue, organizzata in collaborazione con il circolo artistico correggese “Angolo Arte”. Madrina dell’inaugurazione, Janine Tagliante Saracino, Ambasciatrice della Costa d’Avorio in Italia, che, prima dell’apertura della mostra, sarà ricevuta in Municipio dal Commissario Straordinario del Comune di Correggio, Adriana Cogode.
Studiata e prodotta dallo stesso Silue per il museo “Il Correggio”, raccoglie la sua ricerca pluriennale sul linguaggio e il concetto di natura morta. Joachim Silue, ivoriano di nascita e modenese di adozione, con il suo sguardo artistico sempre in bilico tra Occidente e Africa, passato e presente, immediatezza e storia, presenta a Correggio una ricerca-ponte che intende mescolare e unire le due diverse civiltà e le loro realtà esistenziali. L’artista mette infatti a confronto due mondi apparentemente così distanti in un momento storico e sociale caratterizzato però da una comune e profonda crisi economica, dove tante famiglie fanno fatica ad arrivare alla fine del mese e dove le persone sono costrette a frugare nella spazzatura dei mercati alla ricerca di cibo da mettere in tavola o a trovare oggetti da poter barattare per provvedere ai bisogni della famiglia.
La mostra, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, della Repubblica della Costa d’Avorio,
della Provincia di Reggio Emilia e del Comune di Correggio, rimarrà aperta fino al prossimo 4 maggio.
Ingresso libero.
Orari di apertura: martedì, mercoledì, giovedì 15 - 18,30; sabato 15 - 18; domenica 10 - 12,30 e 15,30 - 18,30.
Catalogo in mostra.
Info: Museo Il Correggio, tel. 0522.691806.
(Fonte: Ufficio stampa Comune di Correggio)
L’esposizione aprirà i battenti domenica 13 aprile alle ore 11,00. Un nuovo progetto che si inserisce nel 2014 dello spazio espositivo, tutto dedicato a una rilettura del secondo Novecento-
Boretto, 12 aprile 2014
S’intitola “Bepi Marino. Frammenti di Novecento da una collezione privata” la nuova mostra in programma da domenica 13 aprile 2014 presso la Galleria Napoleone Cacciani. Un nuovo progetto che si inserisce nel 2014 dello spazio espositivo, tutto dedicato a una rilettura del secondo Novecento, secolo delle avanguardie e dell’origine del concettuale, attraverso autori che hanno coltivato la pittura nell’era della sua morte ufficiale.
«Dal 13 aprile la nuova mostra proporrà al pubblico un gruppo di opere dimenticate da decenni, probabilmente inedite. Un collezionista le ha acquistate, ne ha intuito la bellezza e ha accettato di esporle» spiega Ivan cantoni, curatore della mostra. «Si delinea così la figura di un pittore veneziano poco conosciuto, Bepi (Giuseppe) Marino che dipinge la propria città con una sensibilità raffinata e malinconica. Maturato nel periodo fra le due guerre (è nato nel 1903 e morto nel 1975), questo artista porta nel dopoguerra il tonalismo novecentista, veicolato da una pennellata vibrante di matrice post impressionista. Senza preoccuparsi di aggiornare il proprio linguaggio pittorico su moduli neocubisti e neosurrealisti (ormai invecchiati già negli anni Cinquanta) egli interpreta la realtà affidandosi semplicemente agli strumenti del proprio mestiere, che domina senza incertezze».
La mostra sarà visitabile a partire dal 13 aprile e fino al 27, il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle19.00: l’ingresso è libero.
L’inaugurazione si svolgerà domenica 13 aprile, ore 11.00.
(Fonte: ufficio stampa Kaiti expansion)
Il progetto rientra nel percorso Areale, attivato da Locatelli nel 1997, che si sviluppa attraverso un metodo orientato a trasformare le percezioni in esperienza.
Piacenza, 8 aprile 2014 -
Si terrà giovedì 10 aprile alle 17, nelle sale del Museo di Storia naturale in via Scalabrini 107, alla presenza dell’assessore alla Cultura Tiziana Albasi, l’inaugurazione della mostra di Ugo Locatelli “Rilucere, oltre l’apparenza”, a cura di Carlo Francou e Maria Teresa Crosta, astrofisica presso l'Osservatorio Astronomico di Torino - Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Il progetto rientra nel percorso Areale, attivato da Locatelli nel 1997, che si sviluppa attraverso un metodo orientato a trasformare le percezioni in esperienza. Una sperimentazione che trova nel campo artistico, scientifico, antropologico e filosofico il proprio luogo di azione e interazione, oltre le abitudini di pensiero. Alcuni ricercatori dell’Osservatorio Astronomico di Torino, interessati all’idea-guida della mostra, forniranno supporto scientifico all’interno dell’evento dedicato al satellite Gaia. La videoinstallazione sarà visibile dal 10 aprile al 30 maggio 2014.
(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)
In occasione di Cosmoprof – la più importante manifestazione fieristica dedicata al mondo della bellezza e dell'estetica – BODY WORLDS presenta dal 4 aprile Cosmo Beauty Monsters: vignette e illustrazioni semiserie, tratteggiate dai giovani illustratori dello IED Milano racconteranno l'altra faccia dell'ossessione contemporanea per l'aspetto esteriore e per la cura del corpo.
Parma, 3 aprile 2014 -
Bologna, Sala Maggiore (Ex GAM) 4 – 8 aprile 2014
In occasione di Cosmoprof – la più importante manifestazione fieristica dedicata al mondo della bellezza e dell’estetica – BODY WORLDS presenta dal 4 aprile Cosmo Beauty Monsters: vignette e illustrazioni semiserie, tratteggiate dai giovani illustratori dello IED Milano racconteranno l’altra faccia dell’ossessione contemporanea per l’aspetto esteriore e per la cura del corpo.
Nella hall della Sala Maggiore (Ex GAM), allestiti su un’unica parete, i disegni dei ragazzi dello IED – Valentina Biasi, Eleonora Bonanzinga, Benedetta Fiore, Maddalena Gerli, Roberto Grasso, Alexandra Grosse, Alessia Magda Lenzi, Lara Orrico, Diego Paparelle, Martina Pennesi, Susanna Rumiz e Andrea Taiocchi - offriranno ai visitatori un ironico divertissement su vizi e debolezze degli uomini e delle donne di oggi, inclini a cercare sicurezze e conferme nella propria immagine: dall’acconciatura, al pesoforma, dal trucco, al mito dell’eterna giovinezza conquistato con creme e trattamenti “miracolosi”.
Venerdì 4 e sabato 5 aprile, dalle 18 alle 20, Armenia presenterà, all’interno di BODY WORLDS, Rebis – Il risveglio dell’androgino rosso. Realizzata sottoforma di tableaux vivant e ispirata al testo poetico The Tyger di William Blake, la performance della giovane artista dialogherà con l’allestimento della mostra, celebrando la dualità che descrive l’esistenza umana: dalla contrapposizione vita-morte al mito dell’androgino e dell’unità originaria tra maschile e femminile.
Con oltre 38 milioni di visitatori in tutto il mondo, BODY WORLDS è considerata la mostra itinerante di maggior successo di tutti i tempi. A grande richiesta, dopo il primo mese di estensione, è stata ulteriormente prorogata: resterà a Bologna solo fino al 27 aprile 2014.
Gunther von Hagens’BODY WORLDS
Fino al 27 aprile 2014
dal 4 all’8 aprile 2014
Cosmo Beauty Monsters
Coordinamento progetto Alexandra Grosse
Dipartimento di illustrazione IED Milano
4 e 5 aprile 2014 ore 18 – 20
Rebis – Il risveglio dell’androgino rosso
Performance di Armenia
Con Armenia e Alessio Todde
Bologna, Sala Maggiore (Ex GAM)
Piazza della Costituzione 3
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aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
venerdì e sabato dalle 10 alle 23
domenica dalle 10 alle 21
(ultimo ingresso un’ora prima della chiusura della mostra)
Cosmo Beauty Monsters è stato realizzato in collaborazione con IED
(Fonte: ufficio stampa Body Worlds)
L'UCAI sezione di Parma è lieta di presentare la mostra: L'ARTE DELLA TRASPARENZA dipinti di Luigi e Pier Paolo Ridolfi dalla collezione privata del sig. Luciano Vita presso lo spazio espositivo Galleria S.Andrea -
Parma, 29 marzo 2014 -
INAUGURAZIONE SABATO 5 APRILE 2014 alle ore 17.30
La mostra rimarrà aperta fino al 17 aprile con i seguenti orari:
da martedì a sabato 10-12 e 16-19; domenica 16-19; lunedì chiusura
I TESTIMONI DEL NUOVO REALISMO
I capolavori dipinti dal maestro Luigi Ridolfi e la sua spettacolare “arte della trasparenza”, evidente in particolare nelle nature morte con oggetti in vetro e rame, hanno meritato numerosi riconoscimenti a livello Nazionale: viene nominato “Accademico dell’ Accademie di G. Marconi e della Tiberina a Roma” e “Membro honoris causa dell’Accademia di scienze, lettere, arti, nella classe Accademica Nobel di Milano”. Alcune sue opere più prestigiose sono state commissionate direttamente da personaggi famosi tra cui anche il Marchese P. Antinori, proprietario delle omonime Cantine sui colli fiorentini, che ha scelto il Maestro più volte per rappresentare le proprie bottiglie con particolari giochi di luce e contrasti.
Nella sua pittura gli oggetti non sembrano quasi mai colti in una naturalezza quotidiana, in una dimensione familiare, ma si compongono in strutture di lapidaria staticità, di attesa perenne, senza che la polvere del tempo possa tuttavia intaccare le superfici sempre di un nitore nuovo, quasi che, appena tirati a lucido, fossero stati posti lì, da soli, con tutta la forza di arcane significazioni.
La perfezione artistica raggiunta dal Maestro si ritrova anche nelle splendide opere iperrealistiche del figlio PierPaolo Ridolfi: artista autodidatta, da sempre affascinato dall’ Arte realista si dedica alle tecniche dell’ olio su tela e dell’acrilico oltre che alla sua passione per tecnica della matita. Egli attraversa varie esperienze e diverse fasi creative che lo conducono dall’ illustrazione, all’aerografo, alla poesia, donandogli quella sensibilità che gli consente di realizzare le sue molteplici opere.
BREVE BIOGRAFIA ARTISTICA
Luigi Ridolfi nasce a Massa il 23.03.1927; vedovo di Maria Teresa Bugliani ha tre figli, uno dei quali a sua volta dipinge. Ex partigiano, combattente scampato all’eccidio di Forno di Massa (MS), ha iniziato la sua carriera di pittore alla giovane età di 20 anni. Nel 1949 era collocato a Parigi dove ha studiato al Louvre i Maestri dell’ Impressionismo. Successivamente si è recato in Normandia dove, per necessità, ha lavorato anche come minatore. Nel 1950 si trova a Marsiglia, poi a Le Havre e poi nuovamente a Marsiglia dove viene arruolato nella legione straniera. Una volta rilasciato, è tornato in Italia e ha iniziato a frequentare l’ Istituto Statale d’Arte di Massa, sua città natale, dove poi si stabilirà definitivamente.
Pier Paolo Ridolfi: seguendo le orme del padre, Luigi Ridolfi, nel 1995 ha frequentato degli stages per tecnici pubblicitari a Firenze, nel 1997 ha vinto il premio letterario “Superprestige Hemingway” a Roma e nel 2000 il premio “Passaporto 2000” sempre a Roma. Successivamente ha lavorato come designer creativo per un’ azienda produttrice di aerografie artistiche per caschi di motociclisti che ricevono molto successo all’ esposizione, sia alla fiera di Milano che a quella di Monaco. Ha lavorato anche per delle Case italiane di moda traendo, da questa esperienza, una più vasta conoscenza della colorazione e delle tecniche pittoriche che gli sono poi servite per ampliare il suo percorso artistico che proseguirà ininterrottamente fino a portarlo a realizzare molte opere che fanno parte di collezioni private di nobili famiglie italiane.
(Fonte: ufficio stampa Coordinamento UCAI-Galleria S.Andrea)
L'associazione UCAI di Parma è lieta di presentare la mostra personale di Francesca Dosi dal 22 marzo al 3 aprile 2014. Inaugurazione domani sabato 22 marzo 2014 alle ore 17.30 presso Galleria S.Andrea via G. Cavestro 6, Parma -
Parma, 21 marzo 2014 -
Nello spazio espositvo dell' ex chiesa tardomedievale una serie di dipinti, dalle icone del cinema a nudi maschili e femmenili che simbolicamente rimandano ad un percorso sia artistico dell'autrice che interiore dell'essere umano, accompagnano il visitatore ad un abbandono delle sovrastrutture per ritrovare l'essenza e la fragilità della vita. E' un omaggio agli archetipi senza tempo di uomo e donna.
Memoria trascritta sulla tela, la pittura di Francesca Dosi celebra un sogno di armonia, di grazia e di persistenza, ma lascia affluire le ferite e la fragilità di un’umanità malinconica, occultata dietro veli d’ombra, luci polverose e pigmenti liquidi, evanescenti. E’ traccia, movimento e organica trasparenza.
“Francesca Dosi è un artista generosa, energica e appassionata. Qualità che si ritrovano nella sua pittura. La sua pennellata larga, l'apertura che prende il movimento e la tecnica immemoriale dell'affresco applicata al lavoro sull'immagine fotografica e sull'astrazione pura ci riportano a una sorta di caos primordiale dove gli ocra della terra e le trasparenze acquose sono ancora confusi.
Da questo magma indistinto emergono a malapena i volti sublimi delle star dell'esistenza mitica e reale insieme. Queste icone della settima arte, entrate ancora in vita nella leggenda, appaiono in questi schizzi di celluloide come delle creazioni assolutamente originali e al contempo come le vestigia di di un'età dell'oro per sempre scomparsa.
L'artista soffre accanto a loro della brevità della vita e della gloria, sente della fragilità del mondo, ma assume questa tragica condizione, ridando loro la vita e facendosi scoprire una bellezza ancor più commovente per il suo destino fugace.
Come se solo la condizione mortale potesse offrire al mito la propria eternità.”
Testo a cura di A.M.Baron
Autodidatta, Francesca s’ispira inizialmente alle affiches di Mimmo Rotella e realizza ritratti d’ icone cinematografiche che espone al Centro Cinema Lino Ventura di Parma, all’ Espace Moselle di Bruxelles e allo storico Studio 28 di Montmartre. A Parigi prosegue in questa direzione con i cicli dedicati a Fabrizio de Andrè e a Guillaume Depardieu, attore e amico precocemente scomparso, in onore del quale ha di recente presentato un romanzo. In parallelo lavora sull’astrazione realizzando con tecniche miste schizzi e tele di grandi dimensioni che espone in una serie di “personali” all’atelier Moto 777 di Parigi. I nudi maschili esposti alla Galerie Chappe di Montmartre sono l’inizio di una ricerca in cui la ritrattistica si piega ad effetti sottili di cromatismo e ad un lavoro di progressiva erosione della materia pittorica.
La mostra rimarrà aperta ad ingresso gratuito fino al 3 aprile 2014 con i seguenti orari:
da martedì a sabato 10-12 e 16-19 ;domenica 16-19
lunedì chiusura
www.ucai-parma.it e www.fradosi.com
(Fonte:UCAI-Galleria S.Andrea)
Elisa Bertaglia, Gabriele Grones, Giordano Montorsi, Sandra Moss in una collettiva a Palazzo Principi curata da Francesca Baboni e Stefano Taddei.
Correggio, 22 marzo 2014 -
Oggi, Sabato 22 marzo, alle ore 16,30, inaugura nella Galleria Espositiva di Palazzo Principi a Correggio la mostra "The detachment", a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei, realizzata con il patrocinio del Comune di Correggio e con il contributo di CCPL Group.
Il progetto mostra "The detachment - il distacco" intende presentare il lavoro di quattro artisti già affermati in ambito nazionale, Giordano Montorsi (Scandiano, 1951), docente all'Accademia di Brera, l'artista americana Sandra Moss (Ohio, 1954), Elisa Bertaglia (Rovigo, 1983) e Gabriele Grones (Arabba, 1983) ex allievi under trentacinque, in un confronto di indubbio interesse.
Il progetto espositivo si sviluppa sulle coordinate di un rapporto, non soltanto generazionale, che intende mostrare appunto il distacco necessario e inevitabile tra maestro e allievo e le strade che hanno portato i quattro artisti ad esiti sorprendenti e completamente differenti, dall'iperrealismo più spinto alla pittura incentrata sulla linea e il disegno, fino all'astrattismo al limite tra iconico e aniconico.
"I rapporti personali possono essere aspri come la solitudine", commentano Francesca Baboni e Stefano Taddei. "Si dipanano in diverse maniere, sovente creando una dipendenza tra esseri. Ogni talento si esprime primariamente nella notte scura e solitaria della creatività. In questi momenti ci si distacca dai rapporti consolidati e consolidanti per spiccare in modo indolore il volo del distacco. Ciò non significa abbandono, al contrario comunica personalità e la ricerca di una volontà individuale. In questa esposizione, in cui i rapporti professionali si mischiano indubitabilmente a quelli personali, un gruppo di autori mostra il proprio singolare lavoro".
Catalogo in mostra con testi dei curatori.
"The detachment" - 22 marzo/18 maggio 2014
Galleria Espositiva di Palazzo Principi, corso Cavour 7, Correggio.
Orari: sabato 15,30 - 18,30; domenica e festivi 10 - 12,30 e 15,30 -18,30.
Ingresso libero
Info: tel. 0522.691806 - www.museoilcorreggio.org
(Fonte: Ufficio stampa Comune di Correggio )