durante il logo soggiorno a bordo mapperanno la diffusione delle plastiche, studieranno gli effetti sugli animali marini e progetteranno metodi di riduzione di questi rifiuti. L'imbarcazione è stata voluta dal dipartimento di Scienze fisiche, della terra e dell'ambiente dell'Università di Siena, diretto dalla professoressa Maria Cristina Fossi. Al progetto aderiscono 30 enti di ricerca ed istituzioni internazionali.
La plastica nei mari è decisamente troppa: per fare un'esempio, nello stomaco di una tartaruga sono stati trovati fino a 143 frammenti di plastiche di tutti i tipi. Quasi l'80% di rifiuti presenti nel Mediterraneo è costituito da plastiche che contaminano la fauna marina e la catena alimentare, fino al pesce che arriva sulle nostre tavole.
Buona raccolta agli scienziati impegati al progetto.