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Bologna, 7 novembre 2013
 
Ulteriori 7,9 milioni di euro per 156 interventi nelle aree colpite dal sisma. Lo definisce l'ordinanza 137 del 6 novembre 2013 varata dal presidente della Regione e Commissario delegato alla Ricostruzione, Vasco Errani che autorizza gli interventi e la spesa (esattamente 7 milioni e 952 mila euro) a valere sulle risorse provenienti dal Fondo per la ricostruzione (art. 2, comma 1, del Dl 74/2012 convertito con modificazioni dalla legge 122/2012).

Con il provvedimento, vengono autorizzati interventi provvisionali indifferibili e urgenti di messa in sicurezza e la conseguente spesa prevista per ciascuno di essi nelle province di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia.

L'ordinanza è consultabile sul sito www.regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione "Atti per la ricostruzione", e sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-Romagna (Burert).

Tra i 156 interventi, un numero consistente riguarda: la messa in sicurezza e ripristino della rete elettrica e della rete di distribuzione del gas, la sistemazione degli impianti di pubblica illuminazione e della rete fognaria, lavori di ripristino nei cimiteri, nelle chiese e negli impianti sportivi nonché la demolizione totale di fabbricati e demolizioni di edifici. Per circa 437 mila euro, la messa in sicurezza del Corpo H piano secondo del Policlinico di Modena, mediante riparazione e ripristino delle parti strutturali, non strutturali ed impiantistiche danneggiate dal sisma, finalizzato alla funzionalità della struttura sanitaria.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)


Lunedì 4 novembre (h 20.45) presso il Nuovo Municipio di Concordia.
Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia


Cna e Lapam chiedono un chiarimento urgente

Modena, 26 ottobre 2013 - -

Un'interpretazione, che potrebbe essere giudicata pretestuosa, delle banche sulle procedure di compilazione delle domande di rifinanziamento delle imposte nei territori colpiti dal sisma sta mettendo a rischio la possibilità dei contribuenti di avere accesso a questa agevolazione.

Il problema è legato alle richieste già presentate a giugno per usufruire del finanziamento dei versamenti in scadenza sino a settembre. L'interpretazione data dall'Agenzia delle Entrate e dalla relativa procedura di compilazione delle domande, lascia intendere che una nuova domanda debba essere presentata solo qualora si intenda usufruire della possibilità di accedere al rifinanziamento delle imposte in scadenza dal 1 ottobre al 15 novembre, in caso contrario sarebbe sufficiente ripresentare in banca il modello già presentato a giugno, con la ricevuta dell'Agenzia delle Entrate.

Secondo diversi istituti di credito, invece, il modello dovrebbe essere assolutamente reinviato all'Agenzia evidenziando esclusivamente i mesi (da luglio in poi) oggetto del "nuovo" finanziamento. In caso contrario gli istituti dovrebbero (?) rifinanziare anche la parte già finanziata.

Un problema che Cna e Lapam avevano già sollevato con largo anticipo per evitare che sorgessero problemi, che si sono palesati all'ultimo momento.

Questo atteggiamento costringerebbe i contribuenti ad un'affannosa corsa alla compilazione delle domande, da presentare entro il 1 novembre, con la complicazione dello sciopero bancario previsto per il 31 ottobre.

Le Associazioni ritengono immotivato questo atteggiamento, derivante esclusivamente dalle disposizioni decise dall'Abi e Cassa Depositi e Prestiti, considerato che né le ordinanze, né l'Agenzia delle Entrate afferma nulla in merito.

Cna e Lapam, pertanto, chiedono fermamente un chiarimento urgente su questa vicenda, per arrivare ad un intervento semplificativo in questo senso, affinché a pagare sulla propria pelle questo ennesimo cavillo burocratico non siano i contribuenti.

(Cna Modena)
Bologna, 22 ottobre 2013
 
I 549,5 milioni di euro stanziati dall'Unione europea per la ricostruzione in Emilia dopo il terremoto del 20 e 29 maggio 2012, "saranno liquidati ai 97 enti attuatori per l'80% del totale entro il 7 novembre prossimo", mentre "l'obiettivo del 100% delle liquidazioni complessive è pianificato al 29 novembre 2013 con i corrispondenti pagamenti finali al 6 dicembre 2013".
A renderlo noto è l'assessore alla Protezione civile, Paola Gazzolo, rispondendo in Aula ad una interrogazione di Andrea Defranceschi (M5s) che chiedeva conto del rischio di non stanziamento dei fondi comunitari in caso di mancato utilizzo entro il 30 novembre 2013.
"Il termine non prorogabile entro cui effettuare i pagamenti al beneficiario finale è fissato al 19 dicembre - chiarisce Gazzolo -. Nell'impostazione pianificatoria sono individuati 97 enti attuatori, di cui 54 Comuni, attraverso i quali effettuare gli interventi. Per accelerare le procedure - prosegue l'assessore-, il Commissario delegato per la ricostruzione, il presidente Vasco Errani, ha adottato una ordinanza sulla base della quale viene anticipata la somma del 90% dei lavori autorizzati, per procedere al pagamento degli interventi provvisionali, il cui numero, 1861, e la cui entità finanziaria, 192 milioni di euro, costituiscono una delle voci più significative dell'intero intervento". Inoltre, Gazzolo annuncia l'intenzione di "raggiungere un ulteriore obiettivo pari al 10% in più dell'obiettivo primario al fine di avere un margine di sicurezza utile a sostenere con tranquillità l'esame analitico dei commissari europei".
Defranceschi, rispedendo al mittente le accuse di "toni polemici", auspicato che "l'ottimismo della Giunta sul programma sia fondato" e ricorda che come consigliere d'opposizione sarà suo compito "vigilare al meglio su ogni singolo intervento".
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Giovedì, 17 Ottobre 2013 17:13

A scuola di terremoto

Reggio Emilia, 17 ottobre 2013
 
Da domani mattina, con il primo appuntamento alla "Giovanni XXIII" di Castellarano, nelle scuole medie di ben 20 comuni reggiani si studierà una materia in più: il terremoto (e, soprattutto, i corretti comportamenti da tenere quando la terra inizia a tremare e nella delicata fase dell'evacuazione). Il merito è della Provincia di Reggio Emilia che ha proposto a tutte le scuole secondarie di primo grado "Conosciamo il terremoto", un interessante progetto didattico che fino ai primi di febbraio prevede ben 23 incontri da parte di tecnici della Protezione civile provinciale, un esperto di sismica e rappresentanti delle associazioni di volontariato.

L'iniziativa è stata presentata questa mattina in Provincia dalla presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini, dall'assessore provinciale all'Istruzione Ilenia Malavasi, dalla responsabile della Protezione civile della Provincia Federica Manenti e dall'esperto di rischio sismico, il toscano Giuliano Pardini, che si è aggiudicato il bando per le attività formative.

"Da tempo la Provincia di Reggio Emilia è impegnata non solo nella gestione delle varie emergenze e nella messa in sicurezza di edifici scolastici e opere pubbliche, ma anche in attività informative tese a diffondere una adeguata cultura di protezione civile, che significa spiegare ai cittadini quali sono i rischi presenti sul nostro territorio, i buoni comportamenti da osservare, le modalità e le misure di autoprotezione da adottare in situazioni di pericolo", ha detto la presidente Sonia Masini, ricordando il ciclo di assemblee pubbliche in corso proprio in queste settimane in tutti i comuni del Crinale e sottolineando come "anche queste competenze, per altro riconosciute dalla stessa Regione alle Province con la Legge 1/2005, dimostrino l'utilità dell'ente".

Corsia preferenziale, per diffondere una sempre maggiore conoscenza, è ovviamente la scuola, "ambiente privilegiato in cui far crescere questa cultura di Protezione civile, tanto che proprio il comparto scolastico è quello in cui si è sempre concentrata in maniera prioritaria l'attività della Provincia dal punto di vista della prevenzione, sia in termini di verifica della sicurezza degli edifici sia dell'informazione sui rischi", ha aggiunto l'assessore all'Istruzione, Ilenia Malavasi.

"Sensibilizzare i ragazzi in età scolare è fondamentale soprattutto per ciò che concerne le tematiche riguardanti il rischio sismico, al fine di creare una cultura della sicurezza basata sulla prevenzione e sull'autoprotezione", ha detto Federica Manenti, responsabile della Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia, ricordando "come le scuole abbiano sempre risposto con grande entusiasmo alle nostre iniziative" e come "questo progetto didattico ci consentirà anche di fornire consulenza nella progettazione e nell'esecuzione delle periodiche prove di evacuazione che, per legge, gli istituti scolastici sono tenuti a svolgere".

Gli incontri nelle scuole - che sono stati preceduti dall'invio di materiale didattico e illustrativo, utilizzabile direttamente dai docenti per introdurre l'argomento – dureranno un paio d'ore e, come ha spiegato Giuliano Pardini (esperto di sismica e coordinatore della Protezione civile di Viareggio), saranno finalizzati a "far conoscere ad alunni e insegnanti che cos'è un terremoto, perché si verifica e quali effetti provoca, qual è la realtà del rischio sismico nella provincia di Reggio Emilia, quali sono le corrette norme di comportamento da seguire prima, durante e dopo una scossa, iniziare a conoscere il sistema di Protezione civile".
 
In allegato l' elenco delle scuole aderenti

(Fonte: Provincia di Reggio Emilia)
Bologna, 17 ottobre 2013
 
Modifica del decreto di concessione dei fondi Inail, ampliamento a cinque anni dei termini per la restituzione delle somme dovute dalle imprese per tributi, contributi e premi nelle aree colpite dal sisma in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. Sono alcune delle misure urgenti richiamate dal presidente della Regione e commissario per la Ricostruzione, Vasco Errani, in una lettera scritta al presidente del Consiglio, Enrico Letta.
"Le imprese della zona – scrive Errani -, le associazioni di categoria e le stesse banche segnalano la difficoltà, per non dire l'impossibilità di restituire in soli due anni la quota capitale del prestito concesso per il pagamento di tributi, contributi e premi. Per risolvere tale crisi di liquidità – dice ancora il presidente – si rende necessaria una norma di legge che consenta la restituzione delle somme dovute nell'arco di cinque anni".
Errani, inoltre, sempre per ciò che concerne le imprese richiama quanto già segnalato al presidente Letta in una precedente lettera dello scorso 13 settembre, ovvero la necessità di "una modifica del decreto di concessione dei fondi Inail per la sicurezza", estendendo il beneficio anche agli artigiani e imprenditori senza dipendenti e agli impresari agricoli.
Infine, per quanto riguarda il recupero delle abitazioni, il commissario per la Ricostruzione chiede "una norma per concedere il contributo pieno ai proprietari di alloggi concessi a uso foresteria e per consentire l'acquisto di alloggi esistenti, al fine di agevolare la delocalizzazione di edifici incongrui e la riqualificazione dei centri storici".
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Bologna, 16 ottobre 2013 -
 
Studenti, insegnanti, ricercatori e amministratori dell'Emilia colpita dal terremoto a Bruxelles per condividere con i parlamentari europei l'esperienza della ricostruzione delle scuole dopo il sisma del maggio 2012.
L'incontro, dal titolo "Act. React. Rebuild. Le scuole dell'Emilia-Romagna dopo il terremoto" si è svolto questa mattina nella sede del Parlamento europeo. Della delegazione, invitata dall'onorevole Luigi Berlinguer assieme all'assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi, hanno fatto parte una ventina di studenti e insegnanti degli istituti "Calvi-Morandi" di Finale Emilia (Mo), "Luosi" e "Galilei" di Mirandola (Mo), "Bassi-Burgatti" di Cento (Fe) e "Malpighi" di Crevalcore (Bo), quattro dottorandi di ricerca con borse di studio finanziate dal Fondo sociale europeo in rappresentanza degli atenei dell'area terremotata e Antonella Baldini, sindaco di Camposanto e delegato all'Istruzione dei Comuni dell'area nord modenese.
Il momento di riflessione è stato aperto con la proiezione del documentario "Il battito della comunità", realizzato dalla Regione Emilia-Romagna con la regia di Claudia Tosi, un racconto a più voci per documentare la ricostruzione e i primi mesi di scuola nell'area colpita dal sisma. All'iniziativa hanno partecipato, oltre all'onorevole Berlinguer, i parlamentari europei Silvia Costa, Franco Frigo, Rita Borsellino e Vittorio Prodi. Erano inoltre presenti Marco Peronaci, rappresentante permanente aggiunto, e Beatrice Gianani, rappresentante permanente del Senato.
"L'Emilia ha saputo cogliere le opportunità offerte dall'Europa - ha spiegato l'assessore Patrizio Bianchi -. Un risultato importante per la comunità ed una chiara testimonianza di cosa significa essere cittadini europei. Non solo abbiamo sentito l'Europa vicina, ma ci siamo sentiti parte di questa Europa attiva e solidale".
"L'Europa dei fatti, della concretezza e della buona amministrazione è il modello che occorre diffondere e rafforzare per riavvicinare i cittadini al progetto comunitario - ha aggiunto Luigi Berlinguer -. É anche per questo che abbiamo pensato di usare, come forma di comunicazione, lo slogan della campagna istituzionale del Parlamento europeo; l'azione concreta e rapida delle istituzioni comunitarie è il segno tangibile di un impegno per la ricostruzione materiale e per la coesione delle nostre comunità".
In Emilia sono state oltre 500 le scuole danneggiate dal terremoto, frequentate da 70 mila studenti. La risposta delle istituzioni è stata immediata e nella ricostruzione si è deciso di dare priorità alla scuola: in brevissimo tempo, in media nell'arco di 50 giorni, con risorse dell'Unione europea e nazionali sono state costruite 58 nuove scuole e centinaia sono state riparate con miglioramento antisismico. Il primo giorno di scuola, il 17 settembre 2012, le lezioni sono ricominciate anche nei comuni più colpiti dal terremoto.
La delegazione di studenti e insegnanti nel pomeriggio avrà l'opportunità di visitare il Parlamento e di assistere ad una lezione sul funzionamento delle istituzioni europee. Alle 17,30 la delegazione seguirà l'incontro "A Maastricht for Research", organizzato dai parlamentari europei Amalia Sartori e Luigi Berlinguer, con l'intervento di Màire Gheoghegan-Quinn, della Commissione europea per la Ricerca, l'Innovazione e la Scienza. /BM
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Bologna, 16 ottobre 2013 
 
Posticipata a lunedì 21 ottobre 2013 la presentazione della documentazione per accedere ai finanziamenti agevolati garantiti dallo Stato senza applicazione di sanzioni e interessi per il pagamento di tributi, contributi previdenziali e assistenziali, premi per l'assicurazione obbligatoria per i titolari di reddito di impresa industriale e commerciale, per gli esercenti di attività agricole e per i titolari di reddito di lavoro autonomo che abbiano subito danni economici diretti in relazione agli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012.

Lo definisce l'ordinanza del presidente della Regione Emilia-Romagna e Commissario delegato per la Ricostruzione, Vasco Errani, la numero 123 del 15 ottobre 2013, che modifica l'Ordinanza 97 del 9 agosto 2013 (già modificata dall'Ordinanza n. 103 del'11 settembre 2013).

Inoltre l'ordinanza prevede la possibilità che la domanda sia firmata digitalmente da un incaricato, tramite procura speciale, anziché dal soggetto richiedente.

L'ordinanza, consultabile sul sito della regione www.regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione "Atti per la ricostruzione", sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-Romagna (Burert).

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Bologna, 2 ottobre 2013
 
Terremoto - La Giunta vara il Piano annuale 2013-2014 per la riparazione e il ripristino delle opere pubbliche, dei beni culturali e dell'edilizia scolastica e universitaria danneggiati. Previsti 656 interventi per un importo 530 milioni di euro -

Varato il Piano annuale 2013-2014 per la riparazione e il ripristino delle opere pubbliche, dei beni culturali e dell’edilizia scolastica e universitaria  danneggiati dal sisma del maggio 2012: 656 gli interventi finanziati  per un importo complessivo di 530 milioni di euro.
Il provvedimento è stato oggi a Bologna dagli assessori regionali Alfredo Peri (Programmazione territoriale ed urbanistica) e Gian Carlo Muzzarelli (Attività produttive), da Enrico Cocchi (Direttore generale Regione Emilia-Romagna) e Alfiero Moretti (tecnico struttura del Commissario delegato alla ricostruzione).
I Piani annuali 2013-2014 riguardano le opere pubbliche per un importo complessivo di circa 134 milioni di euro (pari a circa il 25% del totale, per 180 interventi), e i beni culturali soggetti a tutela per circa 282 milioni di euro (pari a circa il 53% per 357 interventi). È stato anche predisposto separatamente, per via della fonte di finanziamento, il Piano per l’edilizia scolastica e università, che ammonta a 105 milioni di euro (circa il 20% del totale) per 119 interventi. Sono stati, inoltre, accantonati circa 9 milioni per interventi in cui siano presenti proprietà miste pubbliche/private/Umi che incidono sulla somma totale di 530 milioni per circa il 2%. La parte predominante dei Piani è rappresentata dagli edifici che sono soggetti a tutela (Decreto legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004 ‘Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio’): su 656 interventi questi sono 411 (per 343,5  milioni di euro), pari a circa il 65% del totale.
Il provvedimento, approvato dalla Giunta regionale, è stato predisposto dalla Struttura tecnica del Commissario delegato alla ricostruzione e presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, in seguito a un lavoro di rilevamento preliminare effettuato con la collaborazione dei comuni interessati dal sisma, con la Direzione regionale del Ministero per i beni e le attività culturali e con la Conferenza Episcopale dell’Emilia-Romagna.
«La predisposizione del Piano - ha sottolineato Alfredo Peri, assessore regionale alla programmazione territoriale ed urbanistica - è il frutto di un intenso lavoro svolto insieme a Comuni, diocesi, conferenza episcopale, sovrintendenza e altri soggetti, locali e statali, che hanno proprietà interessate dagli interventi di ricostruzione o ristrutturazione. Si tratta di una parte importante del patrimonio culturale, religioso e anche pubblico. Questo Piano ha una incidenza rilevante sull’assetto urbanistico ed edilizio delle cittadine e dei paesi».
Con la redazione di un Piano annuale 2013-2014 sono state assegnate le risorse necessarie per l’attuazione di un primo stralcio del Programma (che complessivamente comprende 1509 interventi per un importo di 1 miliardi e 330 milioni di euro) delle Opere pubbliche, dei Beni culturali e dell’edilizia scolastica e universitaria,  finanziando gli interventi più urgenti secondo le priorità già individuate. La scelta delle priorità degli interventi «è avvenuta – ha aggiunto Peri - in base ai criteri indicati dalla legge regionale, e da uno stretto confronto con i Comuni e le diocesi. Mentre per quanto riguarda la tempistica dei cantieri, si prevede che nel giro di pochi mesi potranno partire già gli interventi meno complessi; in molti casi i soggetti attuatori dispongono già dei progetti preliminari».
Con il provvedimento - predisposto con il coinvolgimento delle strutture regionali ed è stato partecipato dagli Enti attuatori - è stato anche approvato il regolamento che contiene le disposizioni legislative alle quali gli enti attuatori dovranno scrupolosamente attenersi, le tipologie dei lavori ammissibili e finanziabili, in particolare per quanto attiene il restauro attraverso la riparazione con rafforzamento locale o il ripristino con miglioramento sismico dei beni culturali.
«Si tratta di un provvedimento straordinario, per interventi e risorse, che avvia la ricostruzione del cuore delle nostre comunità. Questo provvedimento – sottolinea l’assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – è un ulteriore e importante tassello di una ricostruzione che sta procedendo a passi spediti anche sul fronte delle imprese  e delle abitazioni».
I vari piani contengono, suddivisi per tipologie, gli interventi che hanno ricevuto i finanziamenti in base alle priorità e percentuali condivise, calcolate sul danno complessivo subìto e riferite alla somma totale dei fondi disponibili per l’annualità 2013-2014.
Tutte le tipologie del Programma sono state accorpate in otto raggruppamenti così individuati: strutture sanitarie, comuni e province, edilizia scolastica e università, enti religiosi, beni demaniali e beni ecclesiastici di proprietà pubblica, opere di bonifica e irrigazione, monasteri conventi sinagoghe e ex chiese e conventi, proprietà miste pubbliche e private. I raggruppamenti delle tipologie che hanno avuto il maggior numero di interventi sono: Comuni e Province per un importo complessivo di circa 160 milioni di euro (pari a circa il 30%, per 264 interventi), gli Enti religiosi per un importo complessivo di circa 125 milioni di euro (pari a circa il 24%, per 169 interventi), seguono le strutture sanitarie e le opere di bonifica e irrigazione.
 
Schermata 2013-10-02 alle 14.46.18
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Clicca qui per i dettagli dei Piani annuali 2013-2014 Opere pubbliche, Beni culturali e edilizia scolastica e università
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
 
Reggio Emilia, 1 ottobre 2013
 
Dopo l'intervento straordinario per 500.000 euro, finalizzato a favorire l'accesso al credito, la Camera di Commercio interviene nuovamente a sostegno delle imprese collocate nelle aree colpite dal terremoto del maggio 2012 -
"Il nuovo investimento camerale – spiega il presidente Enrico Bini – non è finalizzato in esclusiva alle imprese danneggiate: usciti dalla fase di emergenza e mentre sono in corso i rimborsi assicurativi e giungono gli aiuti pubblici, il nostro obiettivo è quello di sostenere più complessivamente la ripresa della competitività, dello sviluppo e dell'innovazione in quei territori, coinvolgendo le diverse aziende che in essi operano e che, seppure in modi molto diversi, hanno tutte scontato gli effetti del doppio sisma".
E' dunque a questo fine che la Camera di Commercio mette a disposizione 350.000 euro, prevedendo due distinte misure: una – che riguarda tutte le imprese – più decisamente orientata agli investimenti in beni strumentali, dispositivi disinquinanti e orientati al risparmio energetico, attrezzature e tecnologie finalizzate alla sicurezza nei luoghi di lavoro, strumentazioni informatiche, arredi, pubblicità e spese legate ai canoni d'affitto.
"Voci, in sostanza – spiega Bini – che consentono un miglioramento complessivo delle condizioni che riguardano la competitività, l'innovazione e la sicurezza".
Su questa linea, il contributo camerale – a fondo perduto – può giungere sino ad un massimo del 50% della spesa ammissibile e, comunque, ha un tetto di 8.000 euro.
La seconda misura è invece rivolta alle imprese che non sono state danneggiate dal sisma, "ma che comunque – sottolinea il presidente della Camera di Commercio – hanno dovuto sostenere spese legate agli effetti del terremoto e non ricevono altri aiuti".
In questo caso, la Camera di Commercio interviene rispetto alle spese legate a consulenze professionali per la verifica della sicurezza, la certificazione (anche provvisoria) dell'agibilità sismica, le consulenze per il miglioramento sismico degli edifici assimilabili ai capannoni industriali.
In questo caso, il contributo camerale (sempre avendo a riferimento il tetto del 50% della spesa ammissibile) ha un limite massimo di 4.000 euro. E' ammessa la cumulabilità delle due misure fermo restando che il contributo massimo concedibile ad una singola impresa è pari a € 8.000,00.
I contributi non sono cumulabili con altri sostegni pubblici di cui le imprese hanno usufruito per le stesse voci di spesa.
Le domande (da presentare tramite PEC a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) verranno esaminate nell'ordine cronologico di arrivo, e potranno essere presentate a partite dal 15 ottobre e fino al 28 febbraio 2014.
 
(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
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