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 da L'Equilibrista @lequilibrista27Verona 6 marzo 2021 – Giusto la settimana scorsa, si è tornati sul tema dei Dazi, toccando però anche quello della Brexit, trascurato e forse offuscato dalla Pandemia in corso, ma ancora non assolutamente sdoganato almeno per quanto riguarda la sua operatività. 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 42 20 ottobre 14

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SOMMARIO Anno 13 - n° 42 20 Ottobre 2014

1.1 editoriale Ebola, è vero allarme?
2.1 mercati agricoli Ismea, prezzi agricoli in ripresa a settembre
3.1 Lattiero caseario Il Parmigiano scende più del Padano
4.1 mipaaf MIPAAF, 40 milioni di intervento a sostegno degli indigeti.
5.1 export vini Le Eccellenze vitivinicole a Melbourne
5.2 norme sementiere ASSOSEMENTI: per la selezione del seme aziendale occorre la licenza sementiera
6.1 eventi Speriamo ci sia la nebbia. Tutti pronti per il November Porc.
7.1 turismo Vacanze Slow sul Grande Fiume

Domenica, 22 Settembre 2013 07:51

Champagne: -36% rispetto il 2012



Molto probabilmente la crisi sta dando una mano alle "bollicine nazionali" mentre il rinomato "Champagne" sta perdendo appeal sulle tavole nostrane e non solo.

La crisi spinge infatti al record storico lo spumante italiano all'estero dove sono aumentate del 12 per cento le bottiglie esportate che tolgono spazio sugli scaffali al piu' costoso champagne francese.

E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia il record negativo fatto segnare dalle bollicine francesi in Italia sulla base dei dati Istat relativi alla prima metà dell'anno. Il risultato - sottolinea la Coldiretti - è che per fine anno si stima saranno stappate attorno ai 5,5 milioni bottiglie di champagne rispetto alle 16,3 milioni arrivate in Italia nel 2008. Nel 2013 le importazioni delle bollicine francesi - precisa la Coldiretti - hanno infatti toccato il fondo dall'inizio della crisi con un calo del 36 per cento rispetto al 2012,
Se da un lato si riducono le occasioni di festa per la maggioranza degli italiani che è costretta ad affrontare la pesante riduzione del potere di acquisto determinata dalla crisi, c'è anche diffusa la volontà - continua la Coldiretti - di preferire prodotti Made in Italy nella consapevolezza di sostenere così la ripresa dell'economia nazionale. Secondo una indagine Coldiretti/Censis il 90 per cento degli italiani preferisce acquistare prodotti del proprio territorio anche per sostenere l'economia. Una conferma viene dal fatto che lo spumante italiano non sembra infatti risentire della crisi nei consumi che sta soffocando il mercato interno e fa registrare un aumento del 7,9 per cento delle bottiglie acquistate dalle famiglie italiane nel primo semestre dell'anno, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ismea.
Al contrario la tendenza alla riduzione del consumo di champagne è in realtà evidente a livello internazionale con il volume delle spedizioni di Champagne che accusa una diminuzione generale del 3,1 per cento, con vendite in flessione del 5,1 per cento in Francia e del 7,1 per cento in Europa, mentre solo i mercati extracomunitari resistono, con un aumento del 6,8 per cento nel primo semestre 2012. Non è un caso che quest'anno la maison Valentino ha scelto le bollicine Franciacorta per festeggiare a Parigi la Vendemmia 2013».
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