Ballotta (Business Strategies) su promozione vietato abbassare la guardia nei mercati consolidati. Corre meno invece il prodotto made in Italy, fermo a un pur lusinghiero +7,6%.
Firenze, 27 aprile 2016. È sempre più vino-mania nei Paesi extra-Ue, con una domanda che nel primo bimestre 2016 è cresciuta in valore del 17,2%.
Corre meno invece il prodotto made in Italy, fermo a un pur lusinghiero +7,6%. È la sintesi fornita dall''Osservatorio Business Strategies Paesi terzi', realizzata in collaborazione con Nomisma/Wine Monitor, che ha elaborato i dati delle dogane dei 10 principali Paesi buyer extra-Ue (Stati Uniti, Cina, Canada, Giappone, Svizzera, Australia, Russia, Norvegia, Corea del Sud e Brasile).
"Nei Paesi terzi c'è ancora molto da fare – ha detto la ceo di Business Strategies, Silvana Ballotta -; con il prossimo bando Ocm vino promozione ci sarà sicuramente da lavorare sui mercati emergenti, Cina in primis, ma anche e soprattutto su quelli considerati di sbocco. I dati sulla top 10 della domanda mondiale, seppur parziali, ci dicono infatti che in questo avvio di 2016 i vini del resto del mondo viaggiano a velocità più che doppia rispetto ai nostri, e questa è la dimostrazione che la promozione non può abbassare la guardia sui mercati cosiddetti consolidati, perché la situazione è molto fluida e la concorrenza dei Paesi produttori sempre più agguerrita".
Nel dettaglio, l'Italia limita la crescita sia sui mercati principali, come gli Usa, dove il vino italiano segna un +12,2% in valore contro il +21,3% delle vendite provenienti da tutto il mondo; sia nei Paesi emergenti come la Cina, dove la crescita italiana è inferiore a quella globale (+14,8% contro +59%), anche se si restringe la forbice sul trimestre (+18% vs +49%). Giù le quote italiane di mercato anche in Canada, Giappone, Russia, Brasile e in Corea del Sud, mentre si registra una performance italiana sopra la media in Svizzera, Australia e Norvegia, in cui a fronte di un aumento complessivo delle vendite di vino attorno al 5% il Belpaese ha esportato rispettivamente +11,1%, +19,4% e +11%. I dieci Paesi analizzati rappresentano una quota di quasi il 97% del valore complessivo della domanda di vino italiano extra-Ue.
Ufficio stampa Business Strategies: interCOM
Riusciamo ad immaginare vagamente quanto lavoro e adesso anche quanta tecnologia si cela dietro il nostro buon bicchiere di vino? In provincia di Cuneo sono state installate microcamere che controllano i grappoli ogni ora.
Di Cecilia Novembri
Le vigne del terzo millennio diventano sempre più green e ad alto tasso di tecnologia, grazie ad una rete WiFi posizionata tra i filari per monitorare la crescita dei grappoli d'uva: in provincia di Cuneo sono state installate microcamere che controllano i grappoli ogni ora e addirittura sul cellulare l'agronomo apprende la situazione e i bisogni delle vigne.
Piccolissimi sensori che con microcamere raccontano il vigneto ora dopo ora senza bisogno di consumare scarpe e stivali o benzina per passare da un'azienda all'altra.
I consumi sono bassissimi: quando non c'è il sole, basta una batteria stilo per alimentare il sensore per un anno intero, ogni sensore costa circa 40 euro e ne bastano due ogni ettaro.
L'agronomo, seduto al computer in ufficio o con uno smartphone, può ricevere dati e immagini da decine di aziende.
Le viti, infatti "comunicano" e allo scadere di ogni ora mandano a dire se hanno caldo o freddo, se le foglie sono umide, secche o bagnate, se il sole le ha scaldate abbastanza, se il terreno le sta nutrendo bene e quanti giorni mancano alla vendemmia.
L'ingegneria delle produzioni viticole, che rappresenta uno dei settori più evoluti, consente di definire le pratiche colturali ottimali (irrigazione, potatura, scelta del tipo di impianto, miglioramento dei suoli, fertilizzazione, trattamenti fitosanitari, vendemmia) non solo per i vigneti nella loro interezza, ma anche per singole porzioni all'interno dello stesso vigneto, permettendo così di variare gli interventi a seconda delle effettive esigenze delle diverse porzioni di vigneto.
Un tempo, per sapere tutto questo, c'era l'uomo che accarezzava le viti, il contadino che ogni giorno camminava nel vigneto, filare dopo filare, e con la mano toccava tralci, foglie, grappoli, era un mestiere imparato dai nonni e dai padri, un lavoro pieno di conoscenze e di segreti, riuscirà la tecnologia a sostituirli?
CREDITS photo: - lestradedelvino.com - podereforte.it – winenews.it – amicomario.blogspot.com – repubblica.it – youtube.com – deabyday.tv – biasol.com
Il Lambrusco di Chiarli è il miglior vino frizzante premiato in occasione di Vinitaly "5 Star Wines 2016". L'Emilia Romagna è arrivata al Vinitaly sulla scia di un importante risultato ottenuto al Premio Enologico Internazionale del Vinitaly "5 Star Wines", la cui premiazione si è svolta nei giorni scorsi.
Nato 23 anni fa, con lo scopo di premiare e stimolare lo sforzo delle Aziende vinicole che investono nel continuo miglioramento qualitativo dei propri prodotti, il Premio è diventato nel tempo un eccellente strumento di promozione dei prodotti verso tutti i mercati internazionali, una garanzia per i buyers sulla qualità dei nuovi vini immessi sul mercato ma ancora non conosciuti.
Qualità che la giuria, formata da esperti di fama internazionale e capitanata da Ian D'Agata e Stevie Kim, ha riscontrato in molti vini dell'Emilia Romagna.
Fra i 24 vini premiati della nostra Regione, uno in particolare ha ricevuto un riconoscimento speciale.
Il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC Frizzante Secco "Villa Cialdini" del 2015 di Chiarli PR.I.V.I (Modena) si è aggiudicato, infatti, il Trofeo per l'anno 2016 come miglior vino frizzante con un punteggio totale di 92 centesimi ed è l'unico vino emiliano-romagnolo presente sul podio.
«Questo premio sottolinea l'importanza della crescita enologica della regione, Enoteca Regionale si congratula con l'Azienda Chiarli in quanto espressione di una viticultura sempre più volta all'internazionalizzazione e alla valorizzazione delle eccellenze presenti nel territorio – sottolineano Pierluigi Sciolette e Ambrogio Manzi, rispettivamente Presidente e Direttore di Enoteca Regionale Emilia Romagna.
(fonte enoteca regionale 15 aprile 2016)
Proposte gusto-olfattive per questo 'ponte lungo': Only Wine Festival, a Città di Castello, da domani al 25 aprile. Tra le novità, degustazioni di tutti i prosciutti regionali in abbinamento ai vini, mini corsi di degustazione a cura dell'AIS e molto altro...
di Alexa Kuhne
Città di Castello, 22 aprile 2016
Un 'ponte lungo' di primavera non si spreca. Si vive appieno, come se fosse una occasione imperdibile per visitare una città rinascimentale e per approfondire la conoscenza di vini italiani meno noti ma dalle caratteristiche autoctone che li rendono unici e per assaggiare meraviglie del patrimonio enogastronomico del Belpaese.
Sarà una terza edizione, quella che prende il via domani, fino al 25 aprile, a Città di Castello, già 'testata' sulle passate che hanno decretato il successo di Only Wine Festival, il salone nazionale delle piccole cantine e dei giovani produttori, ma anche una vetrina aperta alle altre eccellenze enogastronomiche della tavola italiana.
Punto per punto tutte le novità di quest'anno, collegate alle produzioni vitivinicole italiane.
(Not) Only Wine - In Piazza Matteotti lo spazio Only Food, la sezione delle eccellenze tipiche della tavola italiana, da abbinare ai vini proposti dalle 100 selezionate cantine presenti. Re di questo tour gastronomico lungo lo stivale sarà il prosciutto, presentato nelle sue tante varietà regionali e abbinato ai vini.
Non mancheranno anche altre tipicità del gusto italiano, dall'olio extravergine di oliva, alla birra rigorosamente artigianale e ai distillati. Tutto selezionato dagli esperti sommelier AIS. Nel cuore della cittadina tifernate, tra Palazzo Bufalini, il Palazzo Comunale, Piazza Matteotti e Piazza Gabriotti, insieme all'area Only Food apriranno diverse vetrine, tutte da godere.
Only Olive Oil, dedicato all'oro verde con le migliori produzioni Dop e Igp italiane. Uno spazio in Piazza Matteotti nel quale poter conoscere e apprezzare le migliori produzioni di casa nostra, da gustare in compagnia di un buon bicchiere di vino.
Only Beer: nell'area dedicata ad una selezione delle migliori birre artigianali italiane, all'interno dell'Atrio del Palazzo comunale, si rinnova lo stesso concetto che muove l'intera kermesse: dare spazio e visibilità a piccole realtà produttive che fanno un prodotto d'eccellenza, ma che non hanno possibilità e spazi adeguati sul mercato. La birra, del resto, è un'altra di quelle bevande che, come il vino, è simbolo di socialità e gusto a tavola.
Only Spirits: insieme a vino e birra non potevano mancare i distillati di qualità. Verrà proposta una selezione delle migliori etichette di vini e distillati in abbinamento al prestigioso Sigaro Toscano nel Wine Garden, appositamente allestito in collaborazione con il Club del Sigaro Toscano. Si potrà anche assistere alla tradizionale manifattura del Toscano grazie alla presenza delle sigaraie di Lucca.
Non cambierà la formula della mostra-mercato con degustazioni libere e guidate a pagamento e confermati anche gli Speed Wine, i mini corsi di avvicinamento alla degustazione di vino tenuti dagli esperti sommelier Ais, a cui si aggiungono, in questa edizione, anche gli Speed Beer. Tornano, infine gli Wine Coach, momenti di gruppo in cui gli esperti sommelier Ais si trasformeranno in veri e propri "allenatori" del gusto, alla scoperte dei segreti del vino e della degustazione.
Confermata anche la presenza di importanti volti del mondo del vino italiano e internazionale. Tornano così a Città di Castello il Presidente nazionale dell'Associazione Italiana Sommelier, Antonello Maietta, che fin dalla prima edizione ha creduto nella formula innovativa e originale di Only Wine Festival e Luca Martini, il miglior sommelier del mondo 2013. anche quest'anno saranno presenti per partecipare a convegni, degustazioni guidate e momenti di incontro con i produttori. Insieme a loro ci sarà anche Andrea Galanti, eletto miglior sommelier d'Italia 2015 e Alessandro Torcoli, direttore del mensile Civiltà del bere, che terrà originali degu-conversazioni e curiose degustazioni al buio, per conoscere da vicino i grandi vini italiani.
DEGUSTAZIONI - Se per le degustazioni libere sarà possibile acquistare in loco diverse tipologie di ticket, per assaggi solo di vino oppure anche delle altre eccellenze in vetrina, le degustazioni guidate saranno su prenotazione anche sul sito www.onlywinefestival.it e si terranno alla Sala degli Specchi di Palazzo Bufalini o alla Sala Bistoni dell'adiacente Palazzo delle Casse di Risparmio dell'Umbria.
Sabato 23 aprile, alle ore 17,00 la prima degustazione condotta da Luca Martini: "Un Titolo in... Verticale", cinque vendemmie di uno dei rossi più importanti del panorama enologico italiano.
Sempre sabato alle 21,00 sarà Andrea Galanti a guidare gli appassionati alla scoperta delle "Bollicine d'Italia", con la degustazione di otto spumanti di diverse regioni italiane, prodotti con vitigni diversi.
Domenica 24, alle 15,00 ancora Andrea Galanti condurrà il viaggio di gusto alla scoperta dei "Grandi bianchi del Friuli Venezia Giulia", con sei grandi vini di quella terra.
A partire dalle 17,30 Alessandro Torcoli guida invece "Umbria: carattere autentico", degustazione dei migliori vini umbri e sempre alle 17,30 Maurizio Dante Filippi, terzo classificato come Miglior Sommelier d'Italia, condurrà il pubblico ne "Il luogo dello... spirito", degustazione di cinque distillati con abbinamenti insoliti e sorprendenti, che si ripeterà anche lunedì 25 aprile alle ore 19,00. Infine, alle 21,00 toccherà a Luca Martini spiegare, con la degustazione di dieci vini, "L'identità del vino", alla scoperta dell'influenza del terroir nella caratterizzazione del vino. Sempre alle 21,00, Alessandro Torcoli condurrà la degu-conversazione in compagnia della famiglia Cotarella, dal titolo "Cotarella, nuova generazione di passioni".
Ultime degustazioni Lunedì 25 aprile, a partire dalle 15,30 con Alessandro Torcoli che conduce la Blind Ta-sting Competition, degustazione al buio per intenditori , seguita alle 16,00 dalla degustazione "Nebbiolo vs Sangiovese": Luca Martini e Andrea Galanti insieme per scoprire sei vini in uno dei confronti più interessanti tra "giganti". Subito dopo, alle 17,00 altra degu-conversazione su "Lungarotti: da Torgiano una riscossa mondiale" che vedrà Torcoli intrattenere il pubblico insieme a Chiara Lungarotti, con alcuni dei principali vini della cantina in desgutazione. Chiuderà, alle 18,30, la degustazione "Cinqueterre Sciacchetrà" condotta da Marco Rezzano.
CORSI E INCONTRI - Ogni giorno, nella prestigiosa sede del Palazzo Comunale di Città di Castello, si terranno utili corsi di avvicinamento alla degustazione sia sul vino che sulla birra, rigorosamente artigianale. Sabato 23, a spiegare i segreti della corretta degustazione di vino saranno Andrea Galanti alle 16,00 e Luca Martini alle 19,30. Alle 18,00, invece, si svolgerà l'innovativo Speed Beer in collaborazione con Mastri Birrai Umbri.
Domenica 24 aprile Luca Martini condurrà lo Speed wine alle 15,30 e Alessandro Torcoli alle 18,45, insieme a Victoria Burt.
Grazie alla collaborazione con la rivista Civiltà del bere, oltre alle degu-conversazioni e alla blind competi-tion, si terranno anche delle interessanti interviste a "I Giovani Leoni". La giornalista Jessica Bordoni incontra i giovani produttori ospiti di Only Wine Festival. Il primo incontro sarà con Paolo Bartoloni, titolare della cantina Le Cimate, mentre il secondo con Maurizio Mazzocchi della Fattoria Giro di Vento. Il direttore di Civiltà del Bere Alessandro Torcoli intervisterà Victoria Burt, Master of Wine, domenica 24 aprile alle 15,00 e Nicola Biasi, lunedì 25 alle 12,30, sempre nella Sala degli Stucchi di Palazzo Bufalini. Infine, alle 18,15, incontro con l'onorevole Anna Ascani.
I sommelier Ais potranno diventare, per l'occasione, veri e propri Wine Coach a disposizione per tour gui-dati su prenotazione e per piccoli gruppi, alla scoperta delle eccellenze regionali presenti alla kermesse, svelandone segreti, caratteristiche e abbinamenti ideali.
In collaborazione con il quotidiano Il Corriere dell'Umbria è riservato alle cantine partecipanti il Concorso Smart Wine, che viene attribuito all'etichetta, quindi alla singola bottiglia, che con più intelligenza e capacità attrattiva riesce a rappresentare la terra di cui è espressione, sfuggendo l'omologazione. Modalità e tempi di partecipazione su www.onlywinefestival.it
L'evento è promosso dal Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione dell'Umbria, il Comune di Città di Castello, il Gal Alta Umbria e la Camera di Commercio di Perugia con il supporto di Casse di Risparmio dell'Umbria.
L'articolo odierno di CECILIA NOVEMBRI è tassativamente VIETATO agli astemi! Mentre per tutti gli altri potrebbe essere la realizzazione di un sogno! Non si tratta di una degustazione in una famosa cantina e nemmeno della creazione di un nuovo vitigno, ma...udite, udite la possibilità di dormire direttamente dentro ad una botte!!!!
Di Cecilia Novembri
Un sogno che diventa realtà!
I veri amanti del mondo enologico immaginano di vivere in un mondo "di vino", a 360°, vedono calici, viti, filari, botti e uva dappertutto e nella fantasia accarezzano l'idea di poter dormire in una botte.
Come per incanto ora è possibile!
Si sta diffondendo oramai in tutta Europa un nuovo turismo, una camera d'albergo all'interno di una botte di vino. L'esperienza è unica e fa tornare al passato, riscoprire e rivalutare il rapporto dell'uomo con la natura. L'atmosfera è di totale relax, immersi nel verde, si alloggia direttamente tra i filari che fanno da vista spettacolare che si può ammirare dalla finestra della botte.
Un must è ovviamente all'arrivo la degustazione di un ottimo vino e dei prodotti tipici locali, non mancano tutti i comfort a cui quotidianamente si è abituati: bagno, angolo colazione, riscaldamento a pavimento, in modo da poter usufruire di queste camere anche nelle notti più gelide dell'inverno.
Dove sono queste meraviglie?
In Svizzera due famiglie del villaggio di Trasadingen, nel Klettgau di Sciaffusa, offrono l'alloggio che prevede due botti di vino da 8000 litri, trasformate, con particolare attenzione ai dettagli, in zona giorno e notte.
Il pernottamento in queste botti promette un'esperienza indimenticabile, di giorno si è affascinati dai bellissimi paesaggi collinari, di notte sembrerà di dormire sotto le stelle.
Una botte serve per dormire, l'altra rappresenta da zona giorno. Un fine settimana lontani dal caos e dallo smog della città, staccare la spina immersi nella natura.
In Germania, nella Foresta Nera si trova lo Schlafen im Weinfass, letteralmente "dormire in un barile di vino", è un incantevole complesso alberghiero le cui stanze sono ricavate in botti per vino e birra di dimensioni giganti, per un totale di 5 stanze.
L'inedito hotel è situato nel villaggio di Sasbachwalden, zona nota per le sue vigne e le specialità gastronomiche, che domina una suggestiva distesa di vigneti e una parte della Foresta Nera.
Si potrà vivere un'esperienza unica, una vacanza da sogno, in una camera romantica, per un week end memorabile!
CREDITS: www.tuttogreen.it www.greenme.it www.pixabay.com Beandbreakfastascolipicena.eu – ovettodicolombo.it – agoda.com – myswitzerland.com – spotmagazine.ch
Il presidente di Confcooperative Modena commenta il Vinitaly n. 50, Piccinini: «Lambrusco, il futuro è nella qualità» ricordando che a Modena la cooperazione coltiva il 90 per cento dell'uva trasformata in Lambrusco.
Modena, 18 aprile 2016
«Vinitaly ha detto che c'è un forte interesse e grandi spazi commerciali per il Lambrusco di qualità, mentre per quello di massa si annunciano tempi difficili».
Lo dichiara il presidente di Confcooperative Modena Carlo Piccinini commentando la 50 esima edizione del salone internazionale dei vini e distillati, che si è chiuso l'altro giorno a Verona. Ricordando che a Modena la cooperazione coltiva il 90 per cento dell'uva trasformata in Lambrusco, Piccinini sottolinea che i produttori, cantine cooperative comprese, si trovano di fronte a un bivio. «Una delle strade è recuperare quote di mercato valorizzando il marchio Lambrusco rispetto ai frizzanti generici. L'altra strada è accelerare il percorso verso un Lambrusco sempre più curato dal punto di vista qualitativo».
A proposito di Lambrusco, sabato scorso 16 aprile Carlo Piccinini ha consegnato due bottiglie di Lambrusco al magistrato palermitano Nino Di Matteo, da oltre vent'anni in prima linea nella lotta a Cosa Nostra, in visita a Carpi per presentare il suo libro Collusi scritto insieme al giornalista Salvo Palazzolo.
Oltre al Lambrusco, il presidente di Confcooperative Modena ha donato al magistrato anche una confezione di Parmigiano Reggiano. «Sono due prodotti d'eccellenza che rappresentano nel mondo l'enogastronomia italiana – ha detto Piccinini – e, allo stesso tempo, sono simboli della cooperazione onesta, che rispetta le regole e contrasta l'illegalità in tutte le sue forme».
(Fonte: ufficio stampa Confcooperativo MO)
Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 15 - n° 15 17 aprile 2016 - Vinitaly -
Speciale Vinitaly. I tre giorni di passione per Matteo Renzi. Vinitaly, sono 50 e 30 dal Rinascimento. Latte spot ancora in caduta libera. Vinitaly 2016: il bilancio dell'Emilia Romagna. L'impennata dei proteici e i timori di ondate di caldo.Vino i suoi primi 50 anni analizzati dall'osservatorio del vino. Renzi e Jack Ma fondatore di Alibaba, a Vinitaly. Il Premio Angelo Betti per il 50esimo di Vinitaly. Referendum, perché dobbiamo andare a votare.
SOMMARIO Anno 15 - n° 15 17 aprile 2016 SPECIALE VINITALY 50ESIMO
(in allegato il formato pdf scaricabile)
1.1 editoriale I tre giorni di passione per Matteo Renzi
3.1 cereali Cereali. L'impennata dei proteici e dei noli
4.1 Lattiero Caseario Latte spot ancora in caduta libera.
5.1 Vinitaly Vinitaly, sono 50 e 30 dal Rinascimento
7.1 Vinitaly programma 50esima edizione del salone internazionale dei vini e dei distillati - programmi -
8.1 Osservatorio del vino Vino i suoi primi 50 anni analizzati dall'osservatorio del vino.
8.2 Vino e-commerce Vino, e piattaforme digitali.
9.1 Vinitaly: Renzi e Jack Ma fondatore di Alibaba, a Vinitaly
9.2 Vinitaly Vino e cooperazione
10.1 Premio Angelo Betti Il Premio Angelo Betti per il 50esimo di Vinitaly
10.2 Olio extravergine Sol&Agrifood: etichetta narrante arma vincente per il made in Italy di qualità
11.1 cereali L'impennata dei proteici e i timori di ondate di caldo a partire da luglio.
12.1 Etichette Il semaforo inglese non piace all'UE
12.2 Vinitaly relazioni politiche A Verona il forum dei Ministri dell'agricoltura dei paesi UE produttori di vino
13.1 Vinitaly 50° Vinitaly, vinta la sfida della qualità
14.1 Vinitaly bilancio ER Vinitaly 2016: il bilancio dell'Emilia Romagna
15.1 Cereali. Poderoso rimbalzo di mercati
16.1 referendum energia Referendum, perché dobbiamo andare a votare.
17.1 Promozioni "vino" e partners
Il presidente Osservatorio Vino, Zonin: "Evoluzione passa da organizzazione, competenza, sistema. Osservatorio con Vinitaly è strumento ancora più strategico per aziende, in Italia e all'Estero". Il direttore generale di VeronaFiere, Mantovani: "Osservatorio è risposta concreta per sviluppare business. Insieme a Vinitaly, voce univoca, autorevole e internazionale".
Verona, 11 aprile 2016 – "Abbiamo voluto rendere omaggio a questa 50a edizione di Vinitaly con un convegno che ripercorresse gli ultimi 50 anni del vigneto Italia, analizzandolo sotto differenti punti di vista con gli approfondimenti dei partner dell'Osservatorio del Vino: ISMEA, Wine Monitor, SDA Bocconi, CREA Viticoltura Enologia. Un'analisi che ha sottolineato come il mondo del nostro vino si sia evoluto, investendo in qualità e concentrando la produzione nelle aree più vocate proprio per valorizzare al meglio un prodotto che sempre più è riconosciuto all'estero come ambasciatore d'eccellenza".
Con queste parole Domenico Zonin, presidente dell'Osservatorio del Vino, interviene al Convegno dal titolo: "Cantine e vigneti, consumi e mercati: cinquant'anni di storia del vino italiano", organizzato oggi dall'Osservatorio e da Veronafiere presso la Sala Conferenze dello Stand Mipaaf. Dopo i saluti introduttivi di Domenico Zonin, di Giovanni Mantovani, Direttore Generale Veronafiere, Raffaele Borriello, Direttore Generale Ismea, sono intervenuti: Fabio del Bravo di Ismea, Andrea Rea di SDA-Bocconi, Denis Pantini di Wine Monitor Nomisma e Diego Tomasi di CREA - Viticoltura Enologia. I partner dell'Osservatorio hanno messo a fuoco diversi aspetti dell'evoluzione-rivoluzione del vino italiano: dalla trasformazione della geografia produttiva, che ha visto cambiare radicalmente la tipologia dei vitigni coltivati nel nostro Paese, all'analisi di come è cambiato il marketing del vino delle imprese italiane per arrivare a capire come sono evoluti stili di consumo e strategie distributive. Un cammino di successo che ha portato il vino italiano da commodity a specialty.
"Ora ci aspettano altri cinquant'anni di sviluppo – aggiunge il presidente Zonin - nei quali grazie all'Osservatorio del Vino e ai suoi partner potremo essere più puntuali e tempestivi nell'orientare le nostre aziende con dati certi e letture approfondite, per studiare strategie aziendali e attività istituzionali aderenti alle necessità del nostro mondo con l'obiettivo di affrontare il mercato senza doverlo subire come, purtroppo, ancora in qualche caso avviene. A tal proposito – conclude Domenico Zonin - siamo lieti di annunciare oggi un nuovo agreement che ci consentirà di essere ancora più efficaci. Verona Fiere, con Vinitaly, entra a pieno titolo tra i partner dell'Osservatorio del Vino. Da un lato, quindi, avremo l'Osservatorio quale primo e unico punto di riferimento istituzionale per la raccolta, l'analisi, il commento e la diffusione dei dati statistici del settore vitivinicolo, sia sul fronte produttivo che su quello dei mercati interno e internazionale. Dall'altro, con Vinitaly, potremo contare su uno strumento di estrema utilità ed efficacia per l'internazionalizzazione delle nostre aziende che avrà a disposizione dati certi per definire le migliori strategie da mettere a disposizione del vigneto Italia".
"La firma di oggi, nel contesto di questo storico 50° Vinitaly, costituisce un ulteriore passo in avanti nel gioco di squadra per far crescere il nostro sistema vitivinicolo nazionale – commenta Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –. Il premier Renzi ha indicato l'obiettivo di 7,5 miliardi di export nel 2020. Per raggiungerlo, alle aziende del vino servono strumenti sempre nuovi ed efficaci. Vinitaly da 50 anni rappresenta la piattaforma di promozione all'estero per eccellenza. Ma per sviluppare il proprio business servono anche statistiche e dati di mercato sempre aggiornati. L'Osservatorio del Vino promosso da UIV in questo senso costituisce una risposta concreta. E da oggi può contare anche sulla partnership di Vinitaly, aprendo una finestra di monitoraggio permanente sul comparto che ci aiuterà ad orientare le attività e le strategie a favore del vino italiano, con una voce univoca, autorevole ed internazionale".
Vinitaly e Cina, Danese: "Il futuro viaggerà anche su piattaforme digitali". Mantovani: "Veronafiere in Cina da 20 anni con azioni di promozione"
Verona, 11 aprile 2016. «Non possiamo non condividere la posizione del premier Matteo Renzi e del fondatore del portale di e-commerce Alibaba, Jack Ma, perché il futuro viaggerà anche sulle piattaforme digitali. Veronafiere, infatti, è stata tra i primi con la sua piattaforma Vinitaly Wine Club a promuovere online le vendite delle migliori etichette italiane e siamo fermamente convinti che i margini di crescita per il nostro agroalimentare – e per il vino in particolare – siano piuttosto ampi»
Così ha commentato il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, al termine dell'incontro – moderato dal direttore di Repubblica, Mario Calabresi e organizzato dal ministero delle Politiche agricole – fra il presidente del consiglio italiano, Matteo Renzi, e l'imprenditore cinese Jack Ma. «La sfida si gioca su due fronti – ha proseguito Danese – sul piano della tutela del Made in Italy e sulla promozione, attraverso azioni coordinate per spiegare la peculiarità del vino italiano. E una giornata del vino pianificata per il 9 settembre mi sembra un'idea interessante».
Secondo i dati Istat, nel 2015 l'Italia ha esportato vino in Cina per un controvalore di circa 90 milioni di euro, con una crescita pari al 18% rispetto all'anno precedente. Dal punto di vista quantitativo, invece, l'aumento è stato del 5,5 per cento.
«Si tratta di uno scenario che Veronafiere segue con attenzione – ha specificato il direttore generale, Giovanni Mantovani – presidiando il mercato cinese da 20 anni, attraverso iniziative promozionali e di accompagnamento di aziende vitivinicole italiane, senza dimenticare le attività di formazione della VIA-Vinitaly International Academy, che mirano a far conoscere la biodiversità dei vitigni italiani ai consumatori e agli importatori cinesi e che stanno riscuotendo notevole interesse».
(FotoCrediti ©FotoEnnevi_Veronafiere)
Mercuri (Alleanza cooperative): Ringraziamo il Presidente Mattarella per avere ricordato il ruolo della cooperazione
Vinitaly - Verona, 10 aprile 2016. "Non si può che apprezzare quanto detto dal Presidente della Repubblica nel suo intervento dedicato al vino in occasione dell'inaugurazione del 50° Vinitaly. E agli apprezzamenti si aggiungono i ringraziamenti per aver ricordato come 'le strutture cooperative realizzino oltre la metà del prodotto enologico italiano'". Lo ha detto al Vinitaly il presidente di Alleanza delle Cooperative – settore agroalimentare, Giorgio Mercuri. "Il Presidente Mattarella – ha proseguito Mercuri - ha ricordato che la storia del vino 'dimostra l'interdipendenza positiva tra produzioni e rafforzamento delle reti sociali'. Paradigmi, questi, che rappresentano i capisaldi della cooperazione"..