Nella mattinata di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Carpi, con l'ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia ha effettuato un servizio di controllo straordinario del territorio.
Sono state effettuate verifiche ai campi nomadi cittadini, ove dimorano un centinaio di sinti italiani. Il rpimo ad essere controllato è stato il campo sito in via dello Sport, dietro alle piscine comunali, successivamente gli agenti hanno identificato i residenti del campo nomadi di via Motta, ed infine sono stati sottoposti a controlli le roulotte e le case mobili ubicate nel cortile delle ex scuole di Cortile in via Chiesa.
Nel corso dei controlli dei campi nomadi non sono emerse irregolarità.
Nel corso del servizio sono stati effettuati anche vari posti di controllo lungo le principali arterie stradali in entrata ed uscita dalla città.
Complessivamente sono state identificate 61 persone, controllati 32 autoveicoli e contestate 3 violazioni al Codice della Strada.
Era ricercato dal 7 settembre 2016 il trentenne romano Alessandro SATTA, residente a Phoenix (USA), uno dei vertici – secondo la Corte distrettuale della Pennsylvania – di un'organizzazione criminale dedita allo spaccio negli Stati Uniti di considerevoli quantitativi di marijuana provenienti dal Messico, trasportati attraverso la California e distribuiti nell'area di Filadelfia.
Il latitante è stato arrestato nei giorni scorsi dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma nei pressi del Colosseo. Lo stesso si era sottratto al provvedimento di cattura emesso nel settembre del 2016 all'esito di un'indagine della D.E.A. statunitense, dalla quale era emerso il suo diretto coinvolgimento nella distribuzione di 450 kg di marijuana, per un valore di oltre 2,8 milioni di dollari.
L'individuazione del SATTA, ricercato dall'ufficio Interpol di Washington, è avvenuta grazie alla quotidiana attività di monitoraggio svolta, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, dagli specialisti del G.I.C.O. (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Roma, finalizzata a verificare la presenza nella Capitale di elementi di consorterie criminali dedite al narcotraffico.
Nell'occasione, sfruttando la conoscenza degli ambienti e delle dinamiche delinquenziali e, soprattutto, analizzando i social media, i militari del G.I.C.O. – in sinergia con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale e con il II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza – hanno scoperto che il narcotrafficante lavorava saltuariamente come guida turistica nell'area dei "Fori Imperiali" e, dopo qualche giorno di osservazione, lo hanno arrestato mentre dava indicazioni ad alcuni turisti americani.
Quello di SATTA è solo l'ultimo di una serie di arresti di latitanti internazionali effettuati dalle Fiamme Gialle di Roma.
Meno di due mesi fa era stato individuato e fermato, perché destinatario di un mandato di arresto europeo spiccato dal Tribunale di Barcellona, il cittadino pakistano ASHRAF Mohammad, ritenuto dalla Policia Nacional catalana il leader di un agguerrito gruppo criminale responsabile dell'importazione nel territorio iberico di oltre 15 kg di eroina.
Il pakistano, fuggito dalla Spagna nell'aprile del 2017, era stato riconosciuto dai Finanzieri mentre passeggiava tra le bancarelle del mercato di via Anagnina.
Negli ultimi due anni, la stessa "squadra" del G.I.C.O. ha arrestato altri latitanti di notevole spessore criminale che avevano scelto la Capitale come luogo in cui far perdere le tracce. Tra questi:
● il quarantacinquenne Angelo ROMEO, considerato esponente di spicco della nota
cosca di 'ndrangheta "Alvaro" di Sinopoli (RC), che era latitante dal maggio del 2015;
● il sessantunenne Marco Torello ROLLERO, inserito dal dicembre 2013 nella lista dei 100 latitanti più pericolosi, ritenuto uno dei principali broker mondiali della droga, legato a diverse cosche di 'ndrangheta e al centro di interessi illeciti di ogni tipo sull'asse Sud America-Marocco-Italia;
● suo nipote Andrea ROLLERO, considerato uno dei membri di un sodalizio criminale collegato alle temute cosche calabresi "Pelle-Nirta-Giorgi" alias "Cicero" di San Luca (Reggio Calabria).
Discoteca Kyi: notificato dalla Polizia di Stato il provvedimento di avvio della procedura amministrativa per la sospensione delle licenze.
La Squadra Amministrativa ha notificato ieri mattina l'avvio del procedimento diretto alla sospensione della licenza nei confronti del gestore della discoteca Kyi.
L'iniziativa si è resa necessaria per fare piena luce sui fatti avvenuti nei giorni scorsi e legati a fenomeni di reati predatori all'interno del locale nonché in ragione dell'ennesimo caso di utilizzo di spray al peperoncino da parte dei clienti per suscitare il panico e commettere più agevolmente rapine con sottrazione di oggetti preziosi.
I chiarimenti richiesti vanno nel senso di una necessità di innalzare con urgenza i livelli di sicurezza delle discoteche e dei locali in genere a Modena e provincia.
Nel recente passato, per citare un caso ad esempio, la Questura ha avviato una collaborazione con il Vox di Nonantola, dove si erano verificati analoghi episodi di utilizzo di spray al peperoncino, i cui gestori hanno potenziato il sistema di security, in particolare la videosorveglianza interna e il numero di addetti, nonché introdotto modifiche al regolamento d'uso del locale informando i clienti della necessità di non indossare durante i concerti collane e preziosi in genere.
Tale sinergia ha prodotto come risultato l'immediata identificazione la settimana scorsa di alcuni ragazzi responsabili delle illegalità in questione.
Il Questore Santarelli sottolinea: "Non vogliamo reprimere il divertimento di nessuno, ma è fondamentale per ragazzi e famiglie che lo svago in discoteca avvenga in totale sicurezza. Per noi rimane nodale l'importanza di uno stretto collegamento tra le forze dell'ordine e i responsabili dei locali notturni per rendere effettive le politiche di sicurezza anche alla luce del Protocollo d'intesa in materia di sicurezza delle discoteche, firmato in Prefettura tra rappresentanti istituzionali, gli istituti di vigilanza e le associazioni di categoria del pubblico spettacolo".
Nella giornata odierna il Questore di Parma ha chiuso un circolo privato, situato in zona ex Salamini sospendendone, in capo al titolare, la licenza per la somministrazione di bevande e alimenti per la durata totale di 15 giorni.
Il provvedimento amministrativo di natura cautelare, eseguito da personale della Divisione Polizia Amministrativa, è stato adottato ai sensi dell'art.100 T.U.L.P.S. per preminenti ragioni di Sicurezza Pubblica a seguito dei serrati controlli amministrativi in forma congiunta con le altre Forze di Polizia (Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza Polizia Municipale Vigili del Fuoco e con l'ausilio dell'Ispettorato del Lavoro e dell'AUSL di Parma) che si susseguono sul territorio a cadenza mensile.
In particolare nel corso del predetto controllo, da cui è scaturito il provvedimento di sospensione, sono state accertate e contestate violazioni di varia natura alcune delle quali incidenti sulla sicurezza delle persone e sull'ordine pubblico. Nello specifico veniva accertata, all'interno del circolo, la presenza di circa 60 persone con diffusione di musica ad alto volume e somministrazione di bevande e alimenti anche ad avventori privi della tessera associativa e si accertava la presenza di alcuni soggetti con pregiudizi di polizia.
Il circolo all'atto del controllo risultava di fatto trasformato, senza alcuna autorizzazione, in un vero e proprio pubblico esercizio e locale di pubblico spettacolo e per tale motivo la Polizia Municipale di Parma provvedeva a contestare al titolare la violazione di cui all'art 8 L.R. 14/2003 in relazione all'art.64 c.1 e 2 del D. lgs 59/2010 (circolo con somministrazione a non soci) e art.2 c, 2 lett. c del D.P.R. 235/2001 (circolo con somministrazione senza SCIA).
Inoltre, operatori dei VV.FF. accertavano numerose difformità alle norme e ai criteri di prevenzione incendi, quali numerose poltroncine non omologate alla reazione al fuoco, segnaletica di sicurezza carente, mancanza di personale formato ai fini antincendi, la presenza di uscite di sicurezza ostruite.
Si fa presente che dall'inizio del corrente anno, il Questore di Parma, condividendo le risultanze degli accertamenti svolti dal personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, ha adottato nr. 4 provvedimenti di sospensione delle licenze ex art.100 T.U.L.P.S. conseguenti a circa una quindicina di controlli amministrativi congiunti con gli organi di polizia di cui sopra; sono stati denunciati alla competente A.G. nr. 2 persone, rispettivamente l'uno per mancanza della licenza del Questore per la raccolta scommesse e per la violazione dell'art.4 c.4 della legge 401/89 e l'altro per esercitare presso un noto circolo privato di Parma l'attività c.d. di "buttafuori" senza la prescritta licenza in materia e in assenza di un contratto con la proprietà. È stato inoltre contestato un illecito amministrativo ad un imprenditore per aver dato ospitalità a clienti in una casa vacanze senza essere in regola con la normativa di settore. Numerose le persone controllate.
Detti risultati seguono quelli del 2017 in cui si annoverano nr.5 provvedimenti di sospensione delle licenze ex art.100 T.U.L.P.S. emanati per la tutela dell'Ordine e della Sicurezza Pubblica e che hanno riguardato circoli privati e bar sedenti in Parma e provincia; inoltre, è stata sospesa la licenza di una sala giochi con contestuale denuncia all'Autorità Giudiziaria del titolare della stessa; sono stati eseguiti nr.65 controlli congiunti presso pubblici esercizi ( bar, sale scommesse, sale VLT) e circoli privati di Parma.
Parma 22 marzo 2018
Si tratta di un 25 enne nigeriano ospite presso una cooperativa modenese. Nel corso dei controlli sono stati denunciati a piede libero per spaccio anche suoi due connazionali.
MODENA – Nei sogni dell'amministrazione comunale, il parco Novi Sad doveva essere il "salotto buono" di Modena, con un megaparcheggio interrato, il Novi Park, dove chi arriva per recarsi nel centro storico dovrebbe lasciare l'auto, un parco archeologico in superficie ad attrarre visitatori e turisti.
Peccato che, oggi, tra le vestigia romane non bazzichino che spacciatori e il parcheggio è assai poco frequentato, proprio per la paura da parte dei modenesi e non solo, di essere aggrediti e rapinati dai soggetti poco raccomandabili che hanno fatto del Novi Sad un mercato della droga a cielo aperto. E questo nonostante i controlli, ormai quotidiani, da parte delle Forze dell'Ordine, che portano all'identificazione di pusher e clienti, spesso studenti minorenni delle vicine scuole superiori, e al sequestro di modiche quantità di droga. Perché si sa, gli spacciatori la legge la conoscono bene e sono bene attenti a non farsi trovare addosso più di quanto consentito per il cosiddetto "uso personale". Ecco perché, per questi soggetti, la burocrazia che segue l'identificazione e le eventuali denunce vengono percepiti solo come piccoli "fastidi" che non vanno a inficiare più di tanto la loro attività.
A qualcuno, tuttavia, queste furbizie dovevano ancora essere spiegate. È il caso di un 25 enne nigeriano, richiedente asilo e ospitato presso una cooperativa della città, che ieri è stato tratto in arresto durante uno dei controlli di rito da parte dei Carabinieri. Addosso, infatti, gli sono stati trovati 2,4 grammi di eroina e 1,5 di cocaina, ben oltre "l'uso personale, oltre a 30 euro in contanti e due telefoni cellulari.
Nel corso della giornata di controlli, sono stati identificati e denunciati a piede libero altri due nigeriani di 23 e 29 anni, con pochi grammi di marijuana e di eroina, non sufficienti a fare scattare l'arresto.
Nel corso della settimana, il Commissariato di P.S. di Carpi ha potenziato i servizi di controllo del territorio con impiego delle Volanti e di pattuglie del settore anticrimine con autovetture di copertura.
Così, martedì 13 marzo scorso, gli agenti hanno deferito alla A.G. un trentaseienne tunisino pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, in evidente stato di ebbrezza alcoolica, sorpreso mentre tentava di rubare all'interno di una autovettura in sosta.
Nella giornata del 15 marzo gli agenti hanno rinvenuto in località Migliarina un Audi A4, rubata a San Felice sul Panaro in occasione di un furto in abitazione, avvenuto lo scorso mese di febbraio. Sull'autovettura erano state tolte le targhe originali ed applicate due targhe di un veicolo dello stesso modello, sottratte a Correggio.
Con molta probabilità l'autovettura è stata utilizzata per perpetrare attività delittuose. I rilievi tecnici esperiti dalla Polizia Scientifica hanno permesso raccogliere alcuni elementi utili per il prosieguo delle indagini.
Venerdì 16 marzo, gli agenti del Commissariato hanno denunciato in stato di libertà un ventenne tossicodipendente marocchino, pluripregiudicato. Lo straniero è stato scoperto mentre tentava di perpetrare un furto presso il reparto di Oncologia del locale ospedale Ramazzini.
Questa mattina personale della Polizia di Stato della Squadra Amministrativa ha notificato al titolare delle licenze della sala scommesse Game House di questa via Delfini 18, un cittadino cinese di 35 anni, il provvedimento adottato dal Questore di Modena -ai sensi dell'art. 100 del T.U.L.P.S.- con cui per ragioni di salvaguardia dell'Ordine e della Sicurezza Pubblica è stata disposta la sospensione delle licenze di raccolta scommesse.
Alla base del provvedimento, che ha interessato l'esercizio vi è un controllo effettuato alla fine del mese di gennaio scorso nel corso del quale è stato identificato, all'interno della sala, un connazionale del titolare della licenza di raccolta scommesse che non risultava autorizzato ad effettuare tale attività nella qualità di preposto.
Pertanto, in considerazione della violazione riscontrata e dei rischi di esposizione della salvaguardia dell'ordine e della sicurezza pubblica, dopo l'attivazione del procedimento amministrativo, è stato adottato ai sensi della normativa indicata un provvedimento con cui è stata sospesa l'attività per 7 giorni.
Nella mattinata di ieri, personale della Squadra Mobile, del Posto di Polizia Centro e della Squadra Volante ha effettuato un servizio congiunto anti borseggio "in borghese" nell'area mercatale e sugli autobus.
Quattro bulgare, di età compresa fra i 19 e i 25 anni, dopo essere salite sul bus n. 7 alla fermata adiacente il mercato settimanale, hanno circondato una anziana signora del '31, per poi borseggiarla del portafoglio senza che se ne accorgesse. Scese alla fermata successiva, le quattro ragazze si sono spartite il bottino di 150 euro.
Gli agenti in abiti civili hanno seguito attentamente ogni mossa delle giovani borseggiatrici sia sull'autobus sia nelle fasi successive quando si sono divise il denaro contante, le hanno bloccate in condizioni di sicurezza, assicurandole così alla giustizia.
Sono state, quindi, accompagnate in Questura per accertamenti più approfonditi, al termine dei quali sono state arrestate per il reato di furto aggravato in concorso e trattenute presso le celle di sicurezza, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.
L'anziana signora modenese, alla quale sono stati riconsegnati il denaro e gli effetti personali, recatasi in Questura per formalizzare la denuncia, ha manifestato la propria gratitudine agli agenti del Posto di Polizia Centro, ringraziandoli per il loro decisivo intervento.
Proseguono i controlli straordinari della Polizia di Stato in città: un arresto e due denunciati.
Anche nella giornata di domenica, personale della Squadra Volante ha effettuato mirati controlli nelle zone più a rischio della città, tra cui il Parco Novi Sad, identificando 140 persone, di cui 70 stranieri e controllando 50 autovetture.
Tre gli esercizi commerciali (una sala slot, un night club ed un bar) sottoposti a verifiche, estese agli avventori.
Due cittadini di nazionalità tunisina e marocchina, rispettivamente di 57 e 44 anni, sono stati denunciati in stato di libertà per inosservanza delle norme sugli stranieri.
Un altro marocchino di anni 19, clandestino, è stato tratto in arresto per furto aggravato continuato su auto in sosta. Un residente aveva segnalato alla linea di emergenza 112NUE la presenza di un soggetto che aveva infranto i finestrini di due autovetture parcheggiate in via Formigina.
L'intervento immediato della Volante ha permesso, dopo un breve inseguimento a piedi, di bloccare il malvivente in via Newton.
L'Ufficio immigrazione della Questura ha avviato le procedure per l'espulsione del diciannovenne.
Nella giornata di ieri (benerdi 9 marzo), personale del Commissariato di P.S. di Sassuolo ha effettuato un controllo straordinario del territorio con l'ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia.
I servizi sono stati finalizzati alla prevenzione e al contrasto del fenomeno delle rapine, dei furti in abitazione e agli esercizi commerciali, interessando le zone della città che presentano maggiori criticità sul fronte sicurezza.
Complessivamente sono state identificate 69 persone e controllate 48 autovetture.
Gli operatori hanno effettuato anche posti di blocco lungo le principali arterie stradali per il controllo del flusso veicolare in entrata ed uscita dalla città e hanno effettuato un servizio specifico presso il mercato cittadino mirato alla repressione dei reati predatori.
Attenzionate anche le aree ove abitualmente stazionano i parcheggiatori abusivi.
Continuano incessanti i servizi straordinari di controllo del territorio ad opera della Squadra Volante, con l'ausilio del Nucleo Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, finalizzati alla prevenzione e repressione della microcriminalità e del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Le zone passate al setaccio, nel corso del pomeriggio di ieri, sono state il Parco Novi Sad, Via Crispi, Piazza Dante, Via Canaletto Sud, viale Gramsci, via Nonantolana e il Parco XXII Aprile.
Sono state identificate complessivamente 79 persone, di cui 42 stranieri, e controllati 47 autoveicoli, anche con il sistema "Mercurio" tecnologia per l'accertamento automatizzato delle targhe dei veicoli in movimento.
Sei esercizi commerciali, di cui cinque bar e una sala slot, sono stati sottoposti a verifiche, estese anche agli avventori.