Rischi degli acquisti online. Donna ordina cappello da sauna su Amazon e riceve un pacco dal contenuto scioccante: droga a base di veleno di scorpione. Servono più controlli da parte delle piattaforme online e gli spedizionieri
Può accadere che occasionalmente i pacchi di prodotti acquistati sulle piattaforme online vengano scambiati e finiscano all'indirizzo di un altro destinatario o che ci venga recapitato qualcosa di completamente diverso da quello ordinato. Il caso accaduto ad una donna americana ci fa capire che può capitare davvero di tutto quando compriamo in rete.
Nella fattispecie alla signora non solo è stato inviato qualcosa di completamente diverso da quello acquistato, ma ha anche ricevuto un prodotto completamente illegale.
L'americana Meagan Day, questo il nome della donna, che lavora per una rivista, voleva solo ordinare un copricapo da sauna su Amazon. Un mese dopo arrivò finalmente il pacchetto tanto atteso. Ma invece del prodotto ordinato, Meagan ha ottenuto qualcosa di completamente diverso: una droga illegale in America, contenente veleno di scorpioni. Completamente perplessa ha scritto su un social: "In realtà, volevo solo sudare con stile e ora possiedo veleno di scorpione illegale".
Amazon si è tuttavia giustificata sull'anomala consegna "Sembra una confusione del venditore", ha affermato un portavoce di Amazon per il portale online SFGate in merito all'incidente.
Secondo Meagan Day , il gigante della spedizione le ha consegnato il cappello da sauna solo qualche giorno dopo. Per la verità quanto segnalato dalla signora Day non è l'unico caso di consegna illegale tramite piattaforme online: una coppia negli Stati Uniti è stata recentemente sorpresa con chili di marijuana.
È evidente, quindi, che nonostante la tecnologia e l'evoluzione della logistica, non solo vengono smarriti i nostri pacchi o consegnati ad altri soggetti, diversi dai reali destinatari, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti". Questo c'induce a pensare che siano necessari più controlli da parte dei titolari delle piattaforme online nella gestione delle compravendite e degli spedizionieri in quelle di stoccaggio e consegna dei beni acquistati.
Perché non è giusto che ignari acquirenti si trovino nei guai per colpa degli errori dei primi.
(8 febbraio 2018)
Nella mattina di ieri (6 febbraio 2018 ndr), personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha effettuato mirati controlli straordinari presso internet point, esercizi pubblici e luoghi di aggregazione della città.
Gli accertamenti hanno interessato quattro bar, due internet point, la stazione ferroviaria e la stazione delle autocorriere.
24 le persone controllate, di cui 6 con precedenti di Polizia. Ad un cittadino nigeriano di 30 anni, irregolare sul territorio nazionale, sono stati notificati i provvedimenti di espulsione e l'ordine di lasciare il territorio nazionale entro 5 giorni, emessi rispettivamente dal Prefetto e dal Questore di Modena.
Inoltre il 2 febbraio scorso, durante la normale attività di controllo del territorio, personale del Commissariato di P.S. di Carpi, ha rintracciato un minore all'interno di una sala giochi ubicata nel centro cittadino e gestita da un cittadino cinese. La violazione, che prevede una sanzione amministrativa da 5.000 a 20.000 € e la sanzione accessoria della chiusura dell'esercizio da 10 a 30 giorni, è stata segnalata all'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato.
I Carabinieri della Stazione di Dozza hanno arrestato due marocchini di ventiquattro e trentasette anni. E' successo ieri pomeriggio, quando la Centrale Operativa del 112 di Imola è stata informata che da un taxi fermo nella zona commerciale di Dozza erano scese quattro persone sospette.
Dozza 7 febbraio 2018 - La segnalazione è stata trasmessa subito a una pattuglia dei Carabinieri di Dozza che stava controllando il territorio. Appresa la notizia, i militari si sono diretti velocemente sul posto e ivi giunti, nonostante l'inferiorità numerica, sono intervenuti per fermare i quattro soggetti che si erano resi responsabili di rapina impropria in concorso ai danni del negozio "Zama Calzature". Alla vista dei militari che stavano arrivando, due appartenenti della banda sono riusciti a fuggire, mentre gli altri due sono stati arrestati con una certa difficoltà perché invece di collaborare, hanno opposto resistenza ferendo i militari. La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario. I due malviventi sono disoccupati e hanno precedenti di polizia in materia di reati concernenti il Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero. In particolare nei confronti del più giovane dei due marocchini è emerso un provvedimento del Questore di Catania per abbandonare il territorio nazionale a seguito di un decreto di espulsione che aveva emesso la Prefettura di Catania. Il trentasettenne ha precedenti di polizia specifici (v. comunicato stampa del 16 novembre 2015 – all'epoca trentacinquenne). Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, i due rapinatori sono stati rinchiusi in carcere.
Crevalcore, 7 febbraio 2018 – Viale Antonio Gramsci: spacciatore marocchino arrestato dai Carabinieri.
Nella serata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Crevalcore, durante un servizio anti droga in viale Antonio Gramsci, hanno arrestato un ventisettenne marocchino, senza fissa dimora, per spaccio di sostanze stupefacenti. I militari hanno sorpreso il marocchino mentre stava vendendo una dose di hashish a un automobilista italiano di trentaquattro anni che si era recato sul posto col chiaro intento di acquistare la droga dal pusher, noto ai militari per i suoi precedenti di polizia specifici. Il marocchino è stato rinchiuso in camera di sicurezza in attesa di essere tradotto in Tribunale per l'udienza di convalida dell'arresto, prevista per la mattina odierna. L'acquirente è stato segnalato alla Prefettura di Bologna per uso personale di sostanze stupefacenti. Il servizio è terminato col sequestro di una ventina di grammi di droga. In sede di giudizio direttissimo, l'arresto è stato convalidato e nei confronti del soggetto è stato applicato il divieto di dimora nel comune di Crevalcore.
Nei giorni scorsi, in esecuzione di un Ordine di Carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, personale della Divisione Anticrimine della Questura ha proceduto all'arresto di un cittadino italiano, A.O. , nato a Parma nel 1996 in quanto, quando era ancora minorenne, aveva commesso diversi reati, con una evidente "escalation" criminale che lascia trasparire un temperamento delinquenziale .
Nel giugno 2011, infatti, il ragazzo era stato denunciato per deturpamento ed imbrattamento di cose altrui (art.639 co.2 C.P.), in concorso con tre minorenni di nazionalità straniera, avendo imbrattato con bombolette spray i muri del "Barilla Center".
Nel febbraio 2013, era stato segnalato come assuntore di sostanze stupefacenti.
Nel settembre 2013, infine, era stato denunciato per estorsione, avendo minacciato un minore straniero di consegnargli del denaro, anche con appostamenti sotto casa e lettere minatorie; inoltre era stato denunciato per furto con strappo, sempre in concorso con altri tre minori di nazionalità straniera.
Il luogo prescelto per compiere le azioni scellerate dell'arrestato era sempre il "Barilla Center" ma lui non agiva mai da solo, bensì accompagnandosi sempre ad altri minori stranieri e sempre in danno di minori, prede più facili da intimorire e da minacciare con la forza intimidatoria del gruppo.
Nichel nei cosmetici per trucchi di carnevale ritirati dal Ministero della salute. Pericolo reazioni allergiche anche gravi
Il sito del Ministero della Salute segnala ai consumatori, il ritiro dal mercato ed il divieto di commercializzazione di Maquillage - Cosmetici per trucchi di carnevale "Festifolie" proveniente dalla Cina, e commercializzata in Italia da J.X. Market S.r.l. Via Spalato 56, Torino ed importato in UE da CP International 8 Rue Andrè Kiener, 68014 Colmar, France, prodotto da Jiaruifeng Toys Factory, Lingting NO.8 Chenghai, Shantou, Guangdong, CINA.
L'articolo riportato, è altamente pericoloso per possibili reazioni allergiche anche gravi per presenza Nichel. Le analisi eseguite dall'ARPA Piemonte Prot. 20177026335 il 6 settembre 2017, hanno scoperto nel campione analizzato alcuni metalli pesanti, tra cui NICHEL, la cui presenza è vietata dal Regolamento CE 1223/2009 e s.m.i. allegato II, con possibilità pertanto di reazioni allergiche anche gravi, in popolazione vulnerabile quali i bambini.
Il rischio pertanto è grave, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti". L'allergia al nichel si manifesta con prurito e dermatiti. Un allergene subdolo, che, nelle persone allergiche, rischia di scatenare sintomi decisamente poco piacevoli. Per questo si deve fare molta attenzione, concentrandosi anche sui prodotti che si possono utilizzare e quelli che invece sarebbe meglio evitare. L'avviso di ritiro del prodotto, è stato pubblicato sul nuovo portale dedicato agli allarmi consumatori e reazioni a notifiche non alimentari pericolosi del Ministero della salute nella sezione "Avvisi di sicurezza".
(31 gennaio 2018)
La Squadra Volanti, in occasione dei servizi predisposti per San Geminiano –patrono del capoluogo-, ha proceduto a una serie di controlli nell'area cittadina. Al termine dei controlli il bilancio delle attività è di un nigeriano cl. 93 tratto in arresto in via Archirola responsabile del reato di detenzione a fini di spaccio di stupefacenti e 5 marocchini indagati a piede libero per violazione alla normativa sull'immigrazione.
L'arrestato, alla vista della Volante impegnata in un posto di controllo, ha abbandonato lo zaino che recava addosso e si è dato alla fuga.
Immediatamente bloccato nello zaino sono stati rinvenuti 133 gr di eroina suddivisi in dosi; 8 gr di cocaina e 80 gr di marjuana oltre alla somma contanti per 580 euro, probabile provento di spaccio, due telefoni cellulari utilizzati per mantenere i contatti con gli acquirenti.
Al termine delle attività l'arrestato, che risulta censurato, è stato associato presso la Casa Circondariale di Modena a disposizione dell'A.G.
Nella mattinata di ieri, un'équipe specializzata della Polizia di Stato ha coinvolto nel progetto "Blue Box" duecento studenti dell'Istituto Tecnico Industriale "L. Da Vinci" per parlare di disagio giovanile.
Modena 26 gennaio 208 - Così, la dott.ssa Laura Amato, Dirigente del Commissariato di P.S. di Carpi ha posto l'attenzione sui fenomeni di autolesionismo causati da atti di bullismo e di cyberbullismo, illustrando - anche attraverso immagini e slide - la Legge n. 71 del 29 maggio 2017 concernente le "Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo", fornendo utili suggerimenti alle vittime di tali condotte.
Il Sostituto Commissario Elena Mazzeo della Divisione Polizia Anticrimine ha parlato della c.d. "tutela delle vittime vulnerabili", collegandosi alla campagna della Polizia di Stato "Questo non è amore" dedicata alla violenza di genere. Il dott. Massimo Neri, dell'Associazione Onlus "Psicologi per i Popoli dell'Emilia Romagna" ha approfondito gli aspetti più prettamente psicologici riguardanti vittime e oppressori, analizzando vari comportamenti di disagio giovanile.
La "Blue Box", una cassetta di colore blu, che richiama il colore istituzionale della Polizia di Stato, rimarrà presso l'istituto scolastico a disposizione di alunni e insegnanti, per la raccolta di segnalazioni anche anonime su qualsiasi criticità legata alle questioni giovanili, fino al prossimo appuntamento, in programma il 6 febbraio a Modena
Continua senza sosta l'impegno dei Finanzieri di Rimini a salvaguardia della legalità economica nel settore del mercato dei beni e servizi, finalizzata alla tutela dei consumatori ed orientata ad accertare la conformità e la veridicità in ordine all'apposizione sui prodotti commercializzati di una serie di obbligatorie indicazioni da fornire al consumatore, come quelle relative al nome o ragione sociale o marchio e alla sede legale del produttore o di un importatore stabilito nell'Unione Europea.
Rimini 24 gennaio 2018 - Per il notevole numero dei prodotti sottratti dal mercato, rilevante è il dato degli ultimi due interventi effettuati nei giorni 19 e 22 gennaio dalla Fiamme gialle del Gruppo di Rimini - nell'ambito dell'operazione "fake buster", pianificata e coordinata dal Comando Provinciale, che prevede di eseguire mirati interventi sulla base dello sviluppo investigativo di quanto rilevato nel corso della costante attività di controllo economico del territorio, anche avvalendosi dell'incrocio di elementi acquisiti sul campo e di quelli tratti dalla banche dati in uso al Corpo.
In due distinti esercizi commerciali, siti nel capoluogo di provincia e gestiti entrambi da cittadini bengalesi sono stati individuati e sequestrati, infatti, complessivamente oltre 1.600.000 prodotti; si tratta di articoli per lo più provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese, da considerare pericolosi per la salute del consumatore, sulla maggior parte dei quali è stata rilevata altresì l'omessa indicazione delle informazioni in lingua italiana riguardanti la composizione merceologica, la provenienza, i materiali impiegati, le istruzioni, nonché tutte le ulteriori prescrizioni d'impiego previste dal Codice del Consumo, dirette a garantire la corretta e completa informazione a beneficio dell'acquirente finale (consumatore), relativamente alle caratteristiche dei beni riconoscibili in prodotti sicuri.
Assoluta importanza riveste la riscontrata assenza di tali informazioni soprattutto in relazione ai potenziali danni conseguenti al contatto con la pelle di alcuni prodotti sequestrati quali orologi, bracciali, anelli, collane ed orecchini, composti di materiali diversi tra metallo, gomma e legno, spesso destinati ad un'ampia platea di consumatori minorenni, ovvero, più in generale, per la sicurezza d'uso, quali batterie non sicure o chiavette USB di incerta qualità e sicurezza tecnica.
Per i due esercenti non in regola, si profilano, oltre alla possibile confisca della merce cautelata dai Finanzieri, le previste sanzioni pecuniarie che saranno applicate dalla Camera di Commercio di Rimini, alla quale gli stessi sono stati segnalati.
In ordine alla provenienza degli articoli sono in corso gli opportuni approfondimenti di polizia economico-finanziaria mirati a verificare anche le eventuali responsabilità in capo agli importatori; su di essi, peraltro, ricade per legge l'obbligo di fornire ai propri distributori/clienti le schede di conformità e l'analisi di certificazione della qualità dei prodotti immessi in commercio.
I risultati complessivamente raggiunti in queste prime settimane del 2018 testimoniano quanto sia alta l'attenzione della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Rimini nell'attività di tutela dei consumatori e delle imprese che rispettano le regole del mercato.
Modena 20 gennaio 2018 - Questura di Modena, tra parcheggiatori abusivi, radicalizzazione islamista e aggressioni.
Sanzionati dalla Polizia di Stato quattro parcheggiatori abusivi sopresi nell'area dei poliambulatori
Nella giornata di ieri, sono stati effettuati da personale del Posto di Polizia presso il Policlinico, con l'ausilio della Squadra Mobile, della Squadra Volante e del Nucleo Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, specifici servizi per contrastare il fenomeno dei parcheggiatori abusivi nell'area di sosta dell'Azienda Ospedaliero -Universitaria Policlinico e dei Poliambulatori.
I controlli sono stati concordati dal Questore Filippo Santarelli con il Direttore Generale del Policlinico Ivan Trenti, nel corso di un incontro tenutosi nei giorni scorsi a cui hanno partecipato anche il Responsabile del Posto di Polizia presso il nosocomio cittadino e il Responsabile della Sicurezza dell'ospedale.
La predisposizione dei servizi si è resa necessaria anche alla luce delle numerose lamentele pervenute soprattutto da persone anziane che si recano presso le strutture sanitarie per le cure mediche e dagli studenti universitari.
Quattro cittadini di nazionalità romena, sopresi a fare i parcheggiatori abusivi nell'area dei poliambulatori, sono stati sanzionati ai sensi dell'art. 7 comma 15 bis del Codice della Strada con una sanzione pecuniaria di 1.750 euro. Inoltre, in forza alla recente normativa concernente le "Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città", è stato intimato agli stessi di allontanarsi dal luogo in cui è stato commesso il fatto.
Analoghi controlli, che proseguiranno nei prossimi giorni, saranno effettuati anche con la collaborazione della Polizia Municipale.
Espulso dalla Polizia di Stato marocchino di 40 anni a rischio proselitismo e radicalizzazione islamista
È stato eseguito da personale della Questura di Modena, nel pomeriggio di ieri, il rimpatrio con volo dall'aeroporto di Bologna, di un cittadino marocchino di 40 anni, detenuto presso la locale Casa Circondariale di Modena. L'uomo, con numerosi precedenti per rapina, furto, porto abusivo di armi, invasione di terreni ed edifici e inosservanza delle norme sugli stranieri, tutti reati commessi in Lombardia, è stato riconosciuto a rischio proselitismo e radicalizzazione violenta di matrice confessionale islamista. In particolare, dopo aver appreso dai media dell'attacco terroristico di Stoccolma nell'aprile 2017, aveva inneggiato alla strage.Il provvedimento è stato emesso dall'Ufficio di Sorveglianza del Tribunale di Modena.
Carpi: la Polizia di Stato denuncia tre persone per reati contro la persona
Nella giornata di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha denunciato in stato di libertà una cittadina nigeriana di 36 anni per resistenza a Pubblico Ufficiale. Durante un controllo presso un esercizio commerciale etnico, la titolare si è rifiutata di fornire le proprie generalità, invitando anche gli avventori a comportarsi nello stesso modo, per poi dare in escandescenza spintonando gli operatori di Polizia.
Un'altra donna italiana classe 1964 è stata denunciata sempre da personale del Commissariato di P.S. di Carpi per il reato di diffamazione e minaccia in quanto dal 2013, attraverso il proprio profilo facebook, pubblicava immagini di una ex amica con commenti oltraggiosi.
A queste due denunce, se ne aggiunge una terza per il reato di lesioni personali e minaccia nei confronti di un georgiano trentunenne che ubriaco, avvicinando la ex compagna in strada, l'ha minacciata e colpita con pugni e calci, procurandole un trauma facciale. Gli agenti hanno prestato soccorso alla vittima accompagnandola presso il Pronto Soccorso locale.
Ieri mattina la Polizia Municipale, dando seguito a precedenti accertamenti e in esecuzione dell'ordinanza sindacale n. 33/2018, ha disposto la chiusura e la sospensione per cinque giorni (decorrenti da oggi) dell'attività del pubblico esercizio posto in via Torricella 1 all'angolo con piazzale Marconi, già teatro nei giorni scorsi di una rissa tra opposte fazioni di cittadini stranieri.
In particolare il provvedimento, reso esecutivo tramite l'apposizione dei sigilli alle porte di ingresso dell'esercizio da parte degli agenti della Sezione di Polizia Commerciale, Tributaria e P.E. della Polizia Municipale, è stato adottato a seguito dell'accertamento di due distinte violazioni: il mancato rispetto delle norme di cui all'articolo 18 del Regolamento di Polizia urbana che vietano, dopo le ore 21, la vendita per asporto di bevande alcoliche in contenitori di vetro nella zona del centro storico e l'accertata presenza di clienti e persone all'interno del bar dopo l'orario di chiusura notturno.
"Proseguiremo su questa strada della tolleranza zero – commenta l'assessore alla Sicurezza urbana, Luca Zandonella – verso chi non rispetta le ordinanze comunali, mettendo così a repentaglio l'igiene, il decoro e il diritto alla quiete delle persone. Sono in corso ulteriori verifiche da parte della Polizia Municipale, al fine di assicurare una serena e civile convivenza nel territorio urbano. Porteremo avanti la nostra azione con il massimo impegno - conclude l'assessore -, intervenendo nei confronti di quegli esercizi commerciali che, direttamente o indirettamente, contribuiscono alle criticità in materia di degrado e pericolo per l'incolumità dei cittadini".