La panna, dopo settimane in segno positivo, subisce una leggera flessione nel listino. Zangolati parmigiano e reggiano ok. Novità formaggi: flessione nel Grana Padano, altra discesa del Parmigiano Reggiano.
di Virgilio e Jacopo Parma 01 ottobre 2019 -
LATTE SPOT – Alla borsa di Verona settimana di segno negativo. In calo anche il crudo spot nazionale, con un -1,1% a 46,91 e 47,94 €/100 al litro. Meno 2,3% anche per il latte intero pastorizzato spot estero, al 43,30 e 44,33 €/100 al litro; forte contrazione infine per lo scremato pastorizzato spot estero: -3,7% tra 26,39 e 27,43 €/100 al litro.
BURRO E PANNA – Crollo della crema alla borsa di Milano, con -5% sul prezzo settimanale. Il burro, invece, mantiene il suo periodo di fissità, così come gli zangolati parmigiano e reggiano. Nuova, seppur leggera, flessione anche della panna a Verona.
Borsa di Milano 30 settembre 2019:
BURRO CEE: 3,30 €/Kg. (=)
BURRO CENTRIFUGA: 3,55 €/Kg. (=)
BURRO PASTORIZZATO: 1,70 €/Kg. (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,50 €/Kg. (=)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,86 €/Kg. (-5,1%)
MARGARINA luglio 2019: 0,87 - 0,93€/kg (=)
Borsa di Verona 01 ottobre 2019: (-1,25%)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,90 – 2,05 €/Kg.
Borsa di Parma 27 settembre 2019 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,10 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 01 ottobre 2019 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,10 - 1,10 €/kg.
GRANA PADANO – Milano 30 settembre 2019 – Dopo mesi senza alcun cambiamento, questa settimana il listino segnala una leggera flessione delle stagionature fino al 16 mesi.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 7,90 – 8,00 €/Kg. (-0,6%)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 8,50 - 8,70 €/Kg. (-0,6%)
- Grana Padano Riserva 20 mesi di stagionatura e oltre: 9,00 - 9,20 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 6,50 - 6,65 €/Kg. (-0,8%)
PARMIGIANO REGGIANO – Parma 27 settembre 2019 – Nuovo deprezzamento dopo la flessione della settimana scorsa su tutte le stagionature del Parmigiano Reggiano.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 10,85 - 11,05 €/Kg. (-0,5%)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 11,15 - 11,25 €/Kg. (-0,4%)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura e oltre: 11,80 - 12,25 €/Kg. (-0,8%)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 12,50 - 13,00 €/Kg. (-0,8%)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 13,60 - 14,00 €/Kg. (-0,7%)
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Bologna, 28 settembre 2019 - Un weekend ricco di incontri istituzionali per il Consorzio Parmigiano Reggiano, protagonista del Parmigiano Reggiano Day al Villaggio Coldiretti a Bologna.
Ieri, il presidente Nicola Bertinelli ha incontrato la Ministra Teresa Bellanova che - dopo un confronto con il mondo degli agricoltori presenti alla manifestazione - ha rilevato l’importanza di scongiurare, tramite un’azione di governo, il rischio dei danni dei dazi americani annunciati da Trump. Motivo per cui - si legge in una nota - ha scritto una lettera al premier Conte e a Luigi di Maio per ipotizzare un rafforzamento delle politiche di promozione negli USA, prevedendo risorse adeguate a comunicare ai cittadini americani la qualità dell’autentico made in Italy.
Oggi è stata la volta di Giuseppe Conte che ha avuto l’opportunità di conoscere meglio la realtà del Parmigiano Reggiano, visitando lo stand del Consorzio al Villaggio Coldiretti Bologna e partecipando al rito della nascita della forma che è stata cotta sul fuoco a legna nella tradizionale caldaia di rame.
Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, ha colto l’occasione della visita del premier per confrontarsi sulle questioni più urgenti che riguardano la filiera Parmigiano Reggiano ed ha espresso in particolare la necessità di un’azione politica per scongiurare il rischio dei dazi di Trump.
Queste, le sue parole:
“Per il 30 di settembre è prevista la dichiarazione ufficiale del WTO che autorizzerà il governo Trump ad adottare delle misure di dazi aggiuntivi in risposta agli aiuti che l’Europa ha dato a Airbus. Trump ha stilato una lista di prodotti europei, e tra questi ci sono tanti prodotti italiani, che saranno soggetti un dazio al 100%. Tra questi c’è anche il Parmigiano Reggiano. Se questa cosa dovesse accadere, il prezzo del nostro prodotto passerebbe sugli scaffali americani dai 40 ai 60 dollari al chilo. Ciò significherebbe perdere fino al 90% del mercato americano. Sarebbe un’operazione folle perché perdente per tutti i player. In primis, per i produttori di Parmigiano Reggiano che vedrebbero un crollo delle vendite negli USA, ma in seconda battuta anche per gli operatori americani che acquistano il Parmigiano Reggiano e poi lo producono diversi formati, grattugiano il prodotto, lo utilizzano per differenti preparazioni. Solo questo business vale circa 200 milioni di dollari che vanno tutti nelle tasche degli americani. E, infine, la grande vittima sarà il consumatore americano che non troverà più il Parmigiano Reggiano sugli scaffali e dovrà accontentarsi del fake Parmesan che costa meno, ma che nulla ha a che vedere con l’autentico prodotto italiano. Se a questo aggiungiamo che, il Parmigiano Reggiano, insieme al Grano Padano, rappresenta la trasformazione del 40% del latte italiano, il crollo del prezzo del prezzo delle due DOP vorrebbe dire anche far crollare il prezzo del latte e di tutti i lattiero caseari italiani. In sostanza sarebbe un’operazione disastrosa. Ecco perché siamo sensibilizzando l’opinione pubblica sia americana che italiana per fare capire che questa è un’operazione assolutamente ingiusta in quanto l’Italia, che non c’entra nulla con il consorzio Airbus (ne fanno parte la Francia, la Germania , la Spagna e il Regno Unito) si troverebbe a pagare una bolletta veramente insensata, con il conseguente crollo del prezzo del prodotto e di tutto il comparto lattiero caseario”.
Il Consorzio sarà presente con il proprio stand in Piazza dell’8 Agosto. Saranno tre giorni alla scoperta della Dop con percorsi educativi, giochi interattivi e la possibilità di acquistare il Parmigiano Reggiano direttamente dalle mani dei produttori che partecipano alla Manifestazione.
Reggio Emilia
Il Consorzio del Parmigiano Reggiano sarà partner di Villaggio Coldiretti, l'appuntamento dedicato al mondo dell’agricoltura che si terrà - dal 27 al 29 settembre - a Bologna, nel cuore della Food Valley italiana, dove si realizza oltre un terzo della produzione agricola nazionale e nascono le eccellenze del made in Italy alimentare che conquistano il mondo.
Il Consorzio Parmigiano Reggiano sarà presente con uno stand situato in piazza dell’8 Agosto. All’interno del Villaggio saranno inoltre presenti diversi caseifici con i propri stand, sarà quindi possibile acquistare il formaggio direttamente dalle mani dei produttori.
La manifestazione offrirà ai visitatori la possibilità di imparare a cucinare i piatti della nonna e le ricette “salvaclima”. In particolare, presso lo stand del Consorzio Parmigiano Reggiano verranno serviti tortellini e passatelli in crema di Parmigiano Reggiano stagionato 24 mesi in collaborazione con il pastificio Rossi di Modena. Per degustare i piatti della tradizione emiliana sarà necessario acquistare un buono alle casse della manifestazione.
Nello stand del Consorzio sarà inoltre presente un percorso educativo che, tramite pannelli illustrati, racconterà a Foodies e curiosi il mondo del Re dei Formaggi: dalle caratteristiche di ciascuna biodiversità all’alimentazione delle bovine, passando per le peculiarità delle diverse stagionature. Alla fine del percorso, visitatori, appassionati e famiglie avranno la possibilità di mettere a prova le proprie conoscenze, e quelle appena acquisite, con un gioco interattivo.
Un’occasione per conoscere più da vicino il Re dei Formaggi ed apprezzarne appieno le qualità che lo hanno reso una vera e propria icona del Made in Italy.
Il Parmigiano Reggiano si produce oggi sostanzialmente come nove secoli fa: con gli stessi ingredienti (latte, sale e caglio), con la stessa cura artigianale e con una tecnica di produzione che ha subito pochi cambiamenti nei secoli, grazie alla scelta di conservare una produzione del tutto naturale, senza l’uso di additivi e conservanti.
Il Parmigiano Reggiano darà il proprio contributo anche alle attività legate ai più giovani, attraverso la somministrazione di 1500 snack.
Un’occasione per ricordare, anche ai bambini, che esistono spuntini sani e naturali che sono anche buoni e pratici da portare con sé in tutte le occasioni.
Le proprietà del Parmigiano Reggiano sono molteplici e tutte legate alle qualità intrinseche del prodotto: digeribilità, alto contenuto di calcio presente in forma biodisponibile, assenza di additivi e conservanti, fonte di minerali, piacevolezza e gradimento organolettico. Per queste caratteristiche, il Parmigiano Reggiano è un alimento fondamentale nella dieta di tutti, dai piccoli agli anziani, passando per gli sportivi che trovano nel Parmigiano Reggiano una carica di energia totalmente naturale.
Nei tre giorni della manifestazione si alterneranno esponenti istituzionali, rappresentanti della società civile, studiosi, sportivi e artisti che discuteranno su esclusivi studi e ricerche elaborate per l'occasione dalla Coldiretti sui temi dell'alimentazione, del turismo dell'ambiente, della scuola e della salute, ma non mancheranno spettacoli di animazione e concerti.
Nella tenda stampa ci sarà la possibilità di degustare diverse stagionature di prodotto e di conoscere la biodiversità del Parmigiano Reggiano che può essere prodotto utilizzando il latte di diverse razze: la frisona, la bruna, la rossa reggiana e la bianca modenese.
Ci sarà anche un percorso museale con alcuni strumenti antichi che raccontano i nove secoli di storia del Re dei Formaggi.
“Saremo presenti a Villaggio Coldiretti di Bologna, la vetrina ideale per il Parmigiano Reggiano – afferma Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio – la nostra filiera produttiva coinvolge 50 mila persone e 2.600 allevamenti per 1,92 milioni di tonnellate di latte prodotto, pari al 15,9% della produzione nazionale. Il Consorzio è entusiasta di partecipare all’evento per mettere in mostra le caratteristiche uniche del Parmigiano Reggiano e anche per confrontarsi con istituzioni e mondo agricolo su alcuni temi che sono di fondamentale importanza per il futuro delle indicazioni geografiche, come la necessità di una maggiore tutela al di fuori dell’UE e l’esigenza di fare fronte comune contro la minaccia di dazi da parte degli Stati Uniti”.
L’ingresso a Villaggio Coldiretti è libero.
Dal Parmigiano Reggiano, news sui dazi americani: il 30 settembre sarà resa nota la posizione del WTO e gli USA minacciano nuovi dazi a “carosello”.
Reggio Emilia, 24 settembre 2019 - Il Consorzio Parmigiano Reggiano ha partecipato a un meeting che si è tenuto a Washington alla presenza dell'Ambasciatore italiano negli Stati Uniti Armando Varricchio e del responsabile Congressional and Public Affairs della US Chamber of Commerce, Nicholas Vaugh. È stato annunciato che il 30 settembre sarà resa nota la posizione del WTO con l’esatta quantificazione delle tariffe autorizzate.
Si è anche parlato della minaccia degli Stati Uniti di applicare nuovi dazi “a carosello”, cioè per alcuni mesi al 100% a rotazione: una misura inaccettabile che rappresenterebbe l’inizio di una vera guerra commerciale. C’è grande attesa per la visita del Segretario di Stato degli Stati Uniti Mike Pompeo, fissata per i primi giorni di ottobre.
“La visita del Segretario di Stato sarà l’occasione per sensibilizzare gli Stati Uniti sulle ragioni italiane. Il Parmigiano Reggiano è il prodotto simbolo del Made in Italy, non solo per la reputazione del brand, ma anche per dimensione del business. Nel 2018 sono state esportate negli USA 10 mila tonnellate di prodotto. Il mercato americano è, dopo la Francia, il secondo mercato estero per il Re dei Formaggi. Trump minaccia di applicare un dazio pari al valore del prodotto importato. Ciò significa che il dazio passerebbe da 2,15 dollari a 15 dollari al kg: si può stimare che il costo del Parmigiano Reggiano passerebbe da 40 dollari a 60 dollari al kg. Ad un aumento di prezzo corrisponderà inevitabilmente un crollo dei consumi pari all’80-90%. Lanciamo quindi un messaggio alla politica italiana, e precisamente chiediamo di adoperarsi affinché non arrivi sul nostro comparto una mazzata ingiusta che andrebbe a colpire uno dei pochi motori positivi dell’economia italiana. Siamo pronti a fare gioco di squadra con tutti i settori del Food di qualità italiana per vincere questa battaglia” ha commentato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano.
Si ferma la crescita della panna. Zangolato, parmigiano e reggiano, invariato. Nuova flessione del Parmigiano Reggiano.
di Virgilio e Jacopo Parma 24 settembre 2019 -
LATTE SPOT – Battuta d’arresto settimanale alla borsa di Verona. Stop per il crudo spot nazionale a 47,43 e 48,46 €/100 al litro, ma il listino del latte estero scende leggermente. Meno 2,2% al 44,33 e 45,36 €/100 al litro per il latte intero spot estero; lo scremato pastorizzato spot estero scende di -1,8% tra 27,43 e 28,46 €/100 al litro.
BURRO E PANNA – A Milano invece la borsa del burro si conferma stabile, ma cala invece il prezzo della crema di tre punti percentuali. La panna mantiene il periodo positivo assestandosi tra 1,95 d 2,05 punti percentuali. Ancora nessuna novità dalla margarina, ferma alla valutazione estiva.
Borsa di Milano 23 settembre 2019:
BURRO CEE: 3,30 €/Kg. (=)
BURRO CENTRIFUGA: 3,55 €/Kg. (=)
BURRO PASTORIZZATO: 1,70 €/Kg. (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,50 €/Kg. (=)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,02 €/Kg. (-3,0%)
MARGARINA luglio 2019: 0,87 - 0,93€/kg (=)
Borsa di Verona 24 settembre 2019: (=)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,95 – 2,05 €/Kg.
Borsa di Parma 20 settembre 2019 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,10 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 24 settembre 2019 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,10 - 1,10 €/kg.
GRANA PADANO – Milano 23 settembre 2019 – Nessuna novità settimanale nel listino del Grana Padano.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 7,95 – 8,05 €/Kg. (=)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 8,55 - 8,75 €/Kg. (=)
- Grana Padano Riserva 20 mesi di stagionatura e oltre: 9,00 - 9,20 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 6,55 - 6,70 €/Kg. (=)
PARMIGIANO REGGIANO – Parma 20 settembre 2019 – Prezzi nuovamente in leggera flessione per le diverse stagionature del Parmigiano Reggiano.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 10,90 - 11,10 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 11,20 - 11,30 €/Kg. (-0,4%)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura e oltre: 11,90 - 12,35 €/Kg. (-0,4%)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 12,60 - 13,10 €/Kg. (-0,4%)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 13,70 - 14,10 €/Kg. (-0,4%)
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"Invecchiare non è mai una cattiva notizia", soprattutto per dei produttori di "Parmigiano Reggiano".
Fidenza 23 settembre 2019 - "Sabato scorso, a Fidenza, nel cortile del caseificio di San Michele Campagna, abbiamo festeggiato i “primi” 40 anni della Cooperativa Casearia Agrinascente - Parma2064.
Per chi, come noi, è abituato a fare i conti con la stagionatura, invecchiare non è mai una cattiva notizia. Ecco perché abbiamo colto il compimento del 40' anno di vita della cooperativa come un’occasione per festeggiare, con soci, giovani, staff, personalità e amici, i traguardi già raggiunti, rivolgendo il pensiero alle nuove sfide che ci aspettano."
I fondi sono destinati ai coltivatori del Presidio Slow Food del Fagiolo di Laverino, ai coltivatori della Comunità Slow Food di Favalanciata, ai produttori del Presidio Slow Food Giuncata dei Monti Reatini e ai produttori del Presidio Slow Food Ricotta salata della Valnerina. Bertinelli: “Grazie ancora a chi ci aiutò nel 2012, grazie a chi si è unito nel sostegno che oggi vogliamo assicurare ad altri”.
Reggio Emilia, 18 settembre 2019 – “La Rinascita è possibile” è il titolo dell’evento che si è tenuto sabato 21 settembre al Cheese di Bra e durante il quale il Consorzio Parmigiano Reggiano ha donato 31.793,89 euro ai coltivatori e ai produttori di quattro Presìdi Slow Food del Centro Italia colpiti dal terremoto del 24 agosto 2016.
La cifra è stata raccolta grazie alla generosità dei caseifici che hanno aderito all’iniziativa “1 euro per rinascere – aiuto alle popolazioni del Centro Italia colpite dal sisma”, destinando ai terremotati un euro per ogni chilogrammo di Parmigiano Reggiano venduto.
I fondi sono destinati alla rinascita di alcune aree rurali di Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio colpite dal terremoto e, in particolare, ai coltivatori del Presidio Slow Food Fagiolo di Laverino, ai coltivatori della Comunità Slow Food di Favalanciata (Comune di Acquasanta Terme) - futuro Presidio Slow Food, ai produttori del Presidio Slow Food Giuncata dei Monti Reatini e ai produttori del Presidio Slow Food Ricotta salata della Valnerina.
Il legame tra le realtà terremotate del Centro Italia e la filiera del Parmigiano Reggiano è profondo. Nel 2012 infatti anche i produttori del Re dei Formaggi furono colpiti da un sisma che devastò gran parte dell’Emilia e del mantovano, spezzando vite, distruggendo case e storie di lavoro. Oltre 600mila forme di Parmigiano Reggiano caddero a terra, mettendo a repentaglio i conti e l’esistenza stessa di 35 caseifici. La rinascita fu possibile solo grazie all’aiuto di milioni di persone e alla solidarietà di ogni caseificio nei confronti di chi era stato colpito: furono raccolti 1,2 milioni di euro in poche settimane e nessun caseificio fu costretto a chiudere in seguito al sisma.
Il Consorzio, forte di quell’esperienza, ha valutato attentamente quale fosse il modo migliore per dimostrare la propria solidarietà e ha deciso di aiutare i quattro Presìdi Slow Food del Centro Italia per agevolare la rinascita del territorio messo in ginocchio dal sisma del 2016.
“Il nostro contributo – afferma il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli – andrà a beneficio di chi ha perso tanto, perché non abbandoni la speranza di una rinascita che è stata possibile per le donne, gli uomini e i caseifici del Parmigiano Reggiano e deve essere possibile per tutti. Grazie ancora a chi ci aiutò nel 2012, grazie a chi si è unito nel sostegno che oggi vogliamo assicurare ad altri”.
La formaggiera è morta? Vizi e virtù di un oggetto carico di mistero. Il Consorzio Parmigiano Reggiano propone un vademecum per la conservazione del Parmigiano Reggiano e consiglia ai consumatori di prestare attenzione al ristorante: se chiedi Parmigiano Reggiano è un tuo diritto avere l’autentico Re dei Formaggi!
A Cheese, il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha riflettuto sul ruolo che il mondo ho.re.ca. può avere nella promozione e nella comunicazione del valore del Re dei Formaggi e, più in generale, dei prodotti DOP.
I dati - che erano stati anticipati a Terra Madre Salone del Gusto l’anno scorso - sono stati rielaborati ed approfonditi, fino a creare un vero e proprio “vademecum della formaggiera” che può essere utile a ristoratori e addetti ai lavori, ma anche ai consumatori che non sanno quale sia il modo migliore per gustare e conservare il prodotto grattugiato.
In Italia, il canale ho.re.ca. incide per il 6-7% del mercato del Parmigiano Reggiano, pari complessivamente a 90.000 tonnellate. Secondo i dati forniti dagli organismi di vigilanza del Consorzio, riferiti a 620 visite - effettuate dagli ispettori del consorzio stesso - il 26% delle strutture ristorative dichiara l’utilizzo di Parmigiano Reggiano nel proprio esercizio. Al contempo, secondo una recente indagine Ipsos (campione di 1.000 interviste), il 60% dei clienti di ristoranti chiede di poter avere al proprio tavolo Parmigiano Reggiano.
«Proprio dal confronto tra i dati emerge quello che noi abbiamo definito il ‘dilemma della formaggiera’ - afferma il Presidente Nicola Bertinelli -. A fronte di una richiesta di Parmigiano Reggiano nel caso del 60% dei clienti, solo il 26% dei ristoranti dichiara di averlo in carta. Questo significa che almeno 2 formaggiere su 3 non contengono Parmigiano Reggiano: bisognerebbe poi verificare se il formaggio dichiarato come Parmigiano Reggiano dai ristoratori sia effettivamente il Re dei Formaggi».
Eugenio Signoroni, curatore della Guida “Osterie d’Italia” edita da Slow Food, ha una posizione ben definita sul tema: «La formaggiera è un modo certamente comodo per portare il formaggio grattugiato a tavola, ma è il modo peggiore se lo si vuole valorizzare e se si vuole fare un servizio al cliente. Un ristorante attento e realmente interessato a proporre al suo cliente il meglio, dovrebbe portare al suo ospite un pezzo di formaggio a tavola con una grattugia e poi, o dovrebbe occuparsi di grattare direttamente il formaggio sul piatto, o dovrebbe trovare un modo per lasciarlo fare a lui. Solo così si ha la certezza di ciò che viene servito e si è sicuri della freschezza del prodotto. Infine, solo così si riesce a limitare lo spreco. Questa giusta battaglia mi ricorda molto quella contro la presenza di oliere rabboccabili in tavola che, pur vietate dalla legge, sono troppo spesso presenti nei ristoranti italiani».
Dietro il “dilemma della formaggiera” si nasconde quindi il tema della trasparenza e della corrispondenza tra quanto i ristoratori dichiarano nel menu e quanto viene effettivamente usato in cucina come ingrediente o portato in tavola per arricchire di gusto i piatti.
Per il Consorzio, la soluzione passa attraverso tre azioni. La prima è rappresentata da un maggior numero di controlli sulle attività ristorative: i Consorzi devono essere affiancati e sostenuti in questo dalle Istituzioni, perché da soli non hanno le risorse, per via delle dimensioni del settore, per svolgere in modo esclusivo questa attività di vigilanza. La seconda strada è rappresentata da un’attività di sensibilizzazione e formazione focalizzata sulle imprese ristorative. Il terzo cardine suggerito dal Consorzio del Parmigiano Reggiano è rappresentato dal consumatore: «È il nostro primo e più forte alleato: dobbiamo coinvolgerlo nell’azione di controllo, sensibilizzandolo a esigere che il formaggio che gli viene servito a tavola sia effettivamente il Parmigiano Reggiano che ha richiesto» conclude il Presidente Nicola Bertinelli.
IL VADEMECUM DELLA FORMAGGIERA
“Vi porto il parmigiano?” Molte volte dietro a questa semplice richiesta si cela un malinteso. Sovente nella dialettica comune il termine “parmigiano” è associato, a torto, a qualsiasi formaggio atto a essere grattugiato e utilizzato come ingrediente, soprattutto sulla pasta. Per tale ragione il cliente di un ristorante può chiedere al gestore se si tratta realmente di Parmigiano Reggiano e ha la facoltà (a norma di legge) di farsi mostrare la confezione del prodotto. Questo nel rispetto delle regole, ma soprattutto del cliente. Ciò vale anche per il termine “parmesan” che si trova nella traduzione dei menu. Dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea del 2008, nel territorio dell’Unione Europea, l’unico formaggio che può essere denominato parmesan è infatti l’autentico Parmigiano Reggiano.
Per ottenere il meglio dal punto di vista sensoriale è importante che il Parmigiano Reggiano scelto per essere grattugiato sia almeno di 24 mesi. È dopo due anni di stagionatura che inizia ad esprimere a pieno le sue caratteristiche di complessità aromatica ma soprattutto di solubilità. È infatti questa peculiarità che lo rende un ingrediente unico. I processi di maturazione legati alla lunga stagionatura rendono tra l’altro il Parmigiano Reggiano più digeribile oltre che più solubile.
Sono tre i fattori che deteriorano i parametri sensoriali del Parmigiano Reggiano grattugiato: l’aria, la luce e la temperatura eccessiva. Per tale ragione è fondamentale che la cura del Parmigiano Reggiano contenuto nella formaggiera sia massima. Un grattugiato, anche di buona qualità, che sosta troppo tempo all’interno della formaggiera tenderà a perdere aroma, asciugarsi, ossidarsi, irrancidirsi e a fornire quindi un’esperienza gustativa non ottimale, se non addirittura negativa.
Grazie alla sua struttura e al basso contenuto di acqua, il Parmigiano Reggiano è uno fra i migliori formaggi destinati alla lunga conservazione. La sua capacità di durare nel tempo è una caratteristica peculiare che ha contribuito alla sua fama nei secoli. Il Parmigiano Reggiano (grattugiato o a pezzi), deve essere conservato in frigorifero a una temperatura che va circa dai 4 agli 8 gradi. Il Parmigiano Reggiano mantiene intatte le sue caratteristiche organolettiche se conservato ad un livello di umidità ottimale (in un refrigeratore ventilato il formaggio tende a seccare) e lontano da altri cibi (la parte grassa del formaggio tende ad assorbire gli altri odori presenti nel frigorifero). È consigliato quindi l’utilizzo di contenitori in vetro o in plastica. Un’altra soluzione pratica consiste nell’avvolgere il Parmigiano Reggiano in pellicole ad uso alimentare. In questo modo il Parmigiano Reggiano può essere conservato a lungo ricordando di controllare periodicamente che non si alterino le condizioni di mantenimento. Si consiglia di non congelare mai il formaggio.
Se sono rispettati gli accorgimenti al punto precedente, il Parmigiano Reggiano grattugiato permetterà di arricchire di gusto e sapori ogni pietanza. Ma è indubbio che una grattugiata fresca al momento ci permette di coglierne a pieno tutta la gamma aromatica, specie per quanto concerne i sentori più volatili. La grattugiata “al momento" permette anche e soprattutto di minimizzare, se non azzerare, gli sprechi poiché non si grattugia più di quanto strettamente necessario. In termini economici e temporali l’adozione della grattugiata diretta potrebbe quindi rivelarsi una scelta vincente, che denota una qualità del servizio di altissimo livello e che conferisce la giusta dignità al Parmigiano Reggiano. A pensarci bene, accetteremmo che ci fosse portato in tavola un vino d’annata già aperto e versato nei bicchieri, oppure che un tartufo ci fosse servito già affettato?
Venerdì 25 e sabato 26 ottobre 150 ristoranti celebrano il Parmigiano Reggiano. Il concept della Night è stato ideato dal Consorzio di tutela insieme ai ragazzi del Master Sole 24Ore Business School
Reggio Emilia, 17 settembre 2019 – Torna l’attesissima Parmigiano Reggiano Night: l’appuntamento nato nel 2012 come ringraziamento per gli aiuti ricevuti dopo il sisma che ha scosso l’Emilia.
L’edizione 2019 della Parmigiano Reggiano Night è nata grazie al contributo dei ragazzi del Master Sole 24Ore Business School che hanno lavorato insieme al Consorzio per ideare il concept della Parmigiano Reggiano Night, coinvolgendo blogger e influencer in un contest mirato a ottimizzare la visibilità dell’iniziativa.
I ragazzi del Master hanno affrontato la sfida con grande entusiasmo lavorando come una vera e propria agenzia di comunicazione per proporre una soluzione creativa che è stata poi tradotta in realtà.
Come funziona la Parmigiano Reggiano Night? Venerdì 25 e sabato 26 ottobre, saranno 150 i locali che in tutta Italia celebreranno il Re dei Formaggi con menu dedicati, per esaltarne il gusto e la versatilità. Si tratta di una grande festa organizzata dai ristoranti che scelgono di portare in tavola l’eccellenza, utilizzando il Re dei Formaggi per esaltare le proprie ricette.
Partecipare alla Parmigiano Reggiano Night è semplice: vai sul sito www.prnight.parmigianoreggiano.it e scopri il ristorante più vicino a te, telefona e prenota il tuo tavolo.
Alla Parmigiano Reggiano Night è abbinato un concorso: chi partecipa alla cena presso uno dei ristoranti aderenti all’iniziativa sarà invitato a condividere la foto della propria cena. Quella più coinvolgente e divertente vincerà un soggiorno nella zona di produzione del Parmigiano Reggiano con una visita in un caseificio e una cena stellata nella Food Valley.
La Parmigiano Reggiano Night - che è arrivata alla sua ottava edizione - si inserisce nel contesto “Io Scelgo Parmigiano Reggiano”, un progetto che ha lo scopo di promuovere l’eccellenza italiana nell’arte di elaborare e interpretare materie prime, trasformandole in proposte gastronomiche simbolo della cucina e della cultura alimentare nazionale.
Per rendere ancora più divertente, coinvolgente e social la Parmigiano Reggiano Night potrai condividere su Facebook, Twitter e Instagram le foto della tua serata utilizzando l’hashtag #PRnight2019.
Panna ancora in salita, zangolati sempre invariati nelle quotazioni. Dopo la settimana di leggera variazione tornano fissi tutti i prezzi delle diverse stagionature del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano.
di Virgilio e Jacopo Parma 17 settembre 2019 -
LATTE SPOT – Continua il momento favorevole per il latte. Nel dettaglio, il latte intero estero cresce di +2,3% al 45,36 e 46,40 €/100 al litro, lo scremato pastorizzato spot estero aumenta di +5,8% salendo tra 27,95 e 28,98 €/100 al litro, mentre il crudo spot nazionale ottiene un altro +1,1%, a 47,43 e 48,46 €/100 al litro.
BURRO E PANNA – Il burro a Milano continua il suo periodo di stabilità, così come per gli zangolati parmigiano e reggiano. Crema sempre in segno “più” a 4,1%, anche la panna continua il periodo favorevole.
Borsa di Milano 16 settembre 2019:
BURRO CEE: 3,30 €/Kg. (=)
BURRO CENTRIFUGA: 3,55 €/Kg. (=)
BURRO PASTORIZZATO: 1,70 €/Kg. (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,50 €/Kg. (=)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,02 €/Kg. (+4,1%)
MARGARINA luglio 2019: 0,87 - 0,93€/kg (=)
Borsa di Verona 17 settembre 2019: (+2,56%)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,95 – 2,05 €/Kg.
Borsa di Parma 13 settembre 2019 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,10 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 17 settembre 2019 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,10 - 1,10 €/kg.
GRANA PADANO – Milano 16 settembre 2019 – Grana Padano senza variazioni in tutte le stagionature.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 7,95 – 8,05 €/Kg. (=)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 8,55 - 8,75 €/Kg. (=)
- Grana Padano Riserva 20 mesi di stagionatura e oltre: 9,00 - 9,20 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 6,55 - 6,70 €/Kg. (=)
PARMIGIANO REGGIANO – Parma 13 settembre 2019 – Torna la stabilità dopo le ultime settimane di leggere variazioni nel listino del Parmigiano Reggiano.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 10,90 - 11,10 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 11,25 - 11,35 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura e oltre: 11,95 - 12,40 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 12,65 - 13,15 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 13,75 - 14,15 €/Kg. (=)
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