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Domenica, 29 Maggio 2016 10:40

Latte, benvenuti nel girone infernale

I produttori di latte europei e quelli d'Australia e Nuova Zelanda sono accomunati dallo stesso destino: la chiusura delle stalle se industria e distribuzione non allentano la morsa dei prezzi.

di Virgilio Parma, 26 maggio 2016.
Nel mentre al ministero si tratta per impostare una soluzione alla crisi del settore lattiero caseario con Alleanza delle Cooperative in testa (rappresenta il 70% della produzione made in Italy) da Bruxelles arriva l'ennesimo allarme sulla produzione UE.

Un +7,4% che non può certo far ben sperare per il futuro. I deboli segnali positivi pervenuti dalla borsa merci di Verona potrebbero definitivamente infrangersi di fronte a questa nuova situazione.

A lanciare l'allarme è stato Paolo De Castro, coordinatore S&D per la Commissione agricoltura del Parlamento europeo, che ha puntato il dito sugli incentivi a sostegno del settore che sembra abbiano avuto l'effetto di incrementare la produzione invece di contribuire alla redditività aziendale. "Senza una risposta europea alla crisi e al crollo dei prezzi - ha commentato De Castro all'ANSA - la produzione di latte continuerà ad aumentare nell'Ue come sta avvenendo ora". Le cifre parlano da sole: "nella campagna lattiera conclusasi lo scorso anno la produzione totale dell'Unione era aumentata del 2,5%, mentre nel primo bimestre 2016 é lievitata del 7,4%, con l'Irlanda a +35%".
"Abbiamo bisogno di proposte legislative sulla gestione dell'offerta - prosegue il coordinatore S&D per la commissione agricoltura - come da tempo sostiene il Parlamento europeo in quanto - spiega - i 420 milioni di aiuti Ue che sono stati ripartiti tra gli Stati membri per lottare contro la crisi, rischiano di diventare in alcuni Paesi un incentivo ad accrescere la produzione".

Ma se l'Europa del latte piange, non sono in una situazione migliore gli allevatori che stano dall'altra parte del mondo, in quella Australia e Nuova Zelanda, tanto lontane ma tanto vicine grazie alla globalizzazione.

Proprio in questi giorni, anche nell'emisfero australe, il dibattito sul latte è infuocato e vede coinvolte le grandi cooperative di trasformazione, gli allevatori, la grande distribuzione e i consumatori che cominciano a domandarsi dove sia il latte fresco e cosa ci sia in quei contenitori di latte che, almeno nei brand premium, dovrebbero garantirne una determinata qualità.

E allora i social si infiammano al punto da mettere in difficoltà per superlavoro lo staff dedicato ai social media di una importante catena distributiva del New Galles del Sud (NWS capitale Sydney). Addirittura i consumatori arrivano a suggerire i marchi di qualità e a preoccuparsi per la sorte degli allevamenti locali (vedi link). Alcuni invitano la catena "fare la cosa giusta" e a non rendersi ricoli per pochi spiccioli, pur di salvaguardare la sostenibilità delle imprese agricole, dei loro conduttori, dei terreni e degli ammodernamenti necessari al buon proseguimento dell'impresa e ovviamente agli animali.

La polemica è così accesa da essere anche oggetto di pungente satira, non certamente benevola verso la catena di supermercati oggetto della attenzione sui social (Link Video tutto da ridere e il finale, anche per chi non conosce bene l'inglese è assolutamente comprensibile).

Il tutto nasce dalla corsa a abbattere i prezzi alla stalla, giustificando con una riduzione dei profitti rispetto alle previsioni e, come sostenuto dal vertice di Murray Goulburn (il più grande trasformatore australiano) la riduzione del prezzo ai fornitori si rende indispensabile in forza dell'eccesso dell'offerta casearia mondiale che pesa sui prezzi. Il vertice infine si giustifica confrontando il colosso neozelandese FONTERRA che il taglio al prezzo l'ha realizzato con costanza durante tutto il periodo della campagna lattiera, testualmente, "In New Zealand, dairy giant Fonterra has cut the price it pays farmers throughout the season to deal with global conditions."

Alla luce di questo, molto probabilmente, oltre a pensare a un controllo dell'offerta, l'UE, dovrebbe pensare a un piano strategico ben più impegnativo .

Dopo le "Quote Latte", benvenuti nell'inferno del mercato globale.

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Sul tavolo 6 proposte per traghettare il settore fuori dalla tempesta. Campagne di informazione, regolamentazione della produzione e una azione combinata e immediata che potrebbe essere affidata a una figura "straordinaria" con deleghe sul settore.

Roma, 24 maggio 2016. - Deleghe e organismo interprofessionale, riduzione della produzione, campagne d'informazione sui media, nelle scuole e presso i punti vendita: Alleanza delle Cooperative, che rappresenta il 70% del prodotto made in Italy, ha incontrato oggi il ministro Martina e si è candidata a mettere in sicurezza il latte italiano attraverso una serie di azioni combinate, ora all'esame del Mipaaf.

"Serve fermare la tempesta che da tempo si è accanita sul nostro latte, di questo abbiamo discusso oggi con il ministro in sede di coordinamento del settore lattiero caseario – ha detto il coordinatore del settore lattiero-caseario dell'Alleanza delle Cooperative, Giampiero Calzolari -. Con una disponibilità di materia prima italiana a prezzi prossimi ai 20 centesimi al litro, una produzione annua superiore a quella ottimale di almeno 6mln di quintali e infine con ripetute quanto interessate campagne di disinformazione in favore di prodotti alternativi, le condizioni di mercato sono ormai divenute insostenibili. Per questo serve un'azione forte sul fronte del controllo sulle dinamiche dei prezzi e del dialogo lungo alla filiera ma è anche necessario agire sulla comunicazione, con un coordinamento sul fronte promozionale.
Serve, ad esempio – ha continuato Calzolari - che nella campagna realizzata dal Mipaaf con la Gdo per il consumo di 'Latte 100% italiano' venga introdotto un elemento di salvaguardia della equa remunerazione del lavoro degli allevatori, perché quanto pagato oggi per il latte italiano è sotto ogni immaginabile soglia. Un'equa remunerazione che la cooperazione si è sempre preoccupata di assicurare. Serve ancora la rete della cooperazione - sia sociale che lattiero casearia – per approntare una capillare azione di supporto al programma 'Latte nelle scuole'; così come nelle campagne di educazione alimentare sarà importante predisporre azioni didattiche su larga scala presso le cooperative di trasformazione, anche per contrastare fenomeni distorsivi sempre più dannosi.
La cooperazione, che è attualmente l'unico baluardo di concreta italianità delle produzioni, è infine in grado di trovare strumenti che incentivino la riduzione della produzione e si candida in prima linea nell'ipotesi, già consigliata a fine 2015, di avviare un organismo interprofessionale in grado di gestire in trasparenza le fasi cruciali del mercato, a partire dal sottocosto. Un'azione combinata e immediata – ha concluso il coordinatore del settore lattiero-caseario dell'Alleanza delle Cooperative – il cui coordinamento potrebbe essere affidato a una figura 'straordinaria' con deleghe sul settore, che possa garantire maggiore organicità nelle risposte".

(Fonte Alleanza Cooperative)

Mercoledì, 25 Maggio 2016 08:34

Latte spot, inversione di tendenza

Da tre settimane cresce con vigore la quotazione del latte spot. Rimbalzo positivo per il burro che finalmente segue la tendenza avviata nelle tre ottave precedenti dalle creme. Primo segnale di debolezza da parte del Parmigiano Reggiano.

di Virgilio, Parma 25 maggio 2016 -

LATTE SPOT Porta bene il mese mariano al latte spot. Per la terza settimana consecutiva la borsa merci di Verona ha chiuso con il segno positivo. Tra 25,78 e 27,32/100 litri di latte è il prezzo rilevato per il latte crudo spot nazionale (+5,10%), tra 25,26 e 26,29€/100 litri di latte (+5,26%) per il latte intero pastorizzato estero e tra 15,01 e 16,04€/100 litri di latte (+5,26%) l'intervallo di quotazione registrato per lo scremato pastorizzato spot estero.

BURRO E PANNA In area positiva anche il burro che guadagna 5 centesimi al chilogrammo alla borsa di Milano. Un primo segnale di ripresa che era stato anticipato dagli incrementi registrati dalla creme sia sulla piazza di Milano sia su quella di Verona nelle settimane precedenti e confermati anche nella ottava corrente. Fermo invece a 0,80€/kg il burro zangolato da creme fresche di Parma. Segnale positivo invece arriva da Reggio Emilia dove ieri l'analogo prodotto ha recuperato 5 centesimi.

Borsa di Milano 23 maggio: (+)
BURRO CEE: 2,30€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,45€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,45€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,25€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,28€/Kg. (+)
MARGARINA maggio: 0,95 -1,01€/kg (=)

Borsa Verona 23 maggio:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,25-1,30 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 20 maggio 2016: (=)
BURRO ZANGOLATO: 0,80 €/kg.
Borsa di Reggio Emilia 24 maggio 2016 (+)
BURRO ZANGOLATO: 0,85 - 0,85€/kg.

GRANA PADANO Stazionario il Grana Padano che ha confermato i listini della settimana precedente.
In particolare il 9 mesi e oltre è stato quotato 6,30-6,40€/Kg e il 15 mesi e oltre di stagionatura tra 7,05 e 7,70€/Kg. Nonostante gli aggiustamenti al ribasso riscontrati nelle ultime settimane, la media è ancora in zona positiva rispetto l'anno precedente (+1,62% e +1,64% per il e il 15 mesi rispettivamente)

PARMIGIANO REGGIANO Primo segnale di debolezza per il Parmigiano Reggiano. Seppure limitatamente al 12 mesi stagionatura, il Re dei Formaggi ha ceduto 5 centesimi restando invece invariato il prezzo all'ingrosso del 24 mesi quotato alla borsa comprensoriale di Parma. Nello specifico il 12 mesi si riposiziona tra 8,35 e 8,75€/Kg, e il 24 mesi conferma l'intervallo di prezzo tra 9,30 e 9,70€/Kg.

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Mercoledì, 18 Maggio 2016 08:39

Gran rimbalzo del Latte Spot.

Si conferma il periodo di positività del latte spot. Addirittura il latte scremato pastorizzato spot estero guadagna il 30% d'un sol balzo. Continua il periodo di criticità del Grana Padano mentre, per quanto non brilli come i mesi precedenti, il Parmigiano Reggiano mantiene le quotazioni da circa due mesi.

di Virgilio Parma 18 maggio 2016 -

LATTE SPOT Dopo il rimbalzo della scorsa settimana ha fatto seguito un significativo incremento di valore. +8,89% relativamente allo spot nazionale, +10,47% per l'estero e un balzo addirittura prossimo al 30% (29,55%) per lo scremato pastorizzato estero. In sintesi: il nazionale si colloca tra 24,23 e 26,29€/100 kg, l'estero intero pastorizzato tra 23,71 e 25,26€ e lo scremato pastorizzato estero tra 13,19 e 15,53€/100kg di latte.

BURRO E PANNA Stazionari invece i listini del burro mentre la crema ha spiccato il volo incrementando il valore di +7,14% a Milano e di +6,33% a Verona.

Borsa di Milano 16 maggio: (=)
BURRO CEE: 2,25€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,40€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,40€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,20€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,20€/Kg. (+)
MARGARINA aprile: 0,95 -1,01€/kg (=)

Borsa Verona 16 maggio:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,15-1,20 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 13 maggio 2016: (=)
BURRO ZANGOLATO: 0,80 €/kg.
Borsa di Reggio Emilia 17 maggio 2016 (=)
BURRO ZANGOLATO: 0,80 - 0,80€/kg.

GRANA PADANO Ancora in discesa i listini del grana Padano DOP. 5 centesimi lasciati sul campo borsistico milanese sia dal 9 che dal 15 mesi di stagionatura. In particolare il 9 mesi e oltre è stato quotato 6,30-6,40€/Kg e il 15 mesi e oltre di stagionatura tra 7,05 e 7,70€/Kg.

PARMIGIANO REGGIANO Non arretra invece il Parmigiano Reggiano per quanto, i prezzi rilevati all'ingrosso, siano fermi da oltre due mesi per il 24 mesi e da poco meno di un bimestre per il 12 mesi di stagionatura. Nello specifico alla borsa merci di riferimento comprensoriale di Parma, il 12 mesi è stato fissato tra 8,40 e 8,80 €/Kg. e il 24 mesi tra 9,30 e 9,70 €/Kg.

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Mercoledì, 11 Maggio 2016 08:34

Rimbalzo del latte spot.

Nessuna variazione degna di nota, nella settimana dedicata al Cibus 2016 salvo che il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha nominato il nuovo Presidente nella persona del 47enne reggiano Alessandro Bezzi.

di Virgilio, Parma 11 maggio 2016 -

LATTE SPOT: Rimbalzo a sorpresa del latte spot su tutti i fronti presi in esame alla borsa veronese. nello specifico il crudo spot nazionale recupera il 2,7% e si posiziona tra 22,17 e 24,23€/100 litri di latte. +4,88% (21,65 - 22,68€/00 litri di latte) l'incremento registrato sul latte pastorizzato estero (Germania e Austria). E' di ben il 10% l'incremento dello scremato estero ch sei colloca nell'intervallo tra 9,83 e 10,87 €/100 litri di latte confermando una tendenza rialzista iniziata la scorsa settimana (+5,26%).

BURRO E PANNA: Poche le variazioni registrate nel comparto del burro e dei derivati. Cresce leggermente la crema e la panna a uso alimentare, mentre restano ancorati alle valutazioni precedenti il burro nelle varie referenze prese in esame.

Borsa di Milano 9 maggio: (=)
BURRO CEE: 2,25€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,40€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,40€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,20€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,12€/Kg. (+)
MARGARINA aprile: 0,95 -1,01€/kg (=)

Borsa Verona 9 maggio:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,08-1,13 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 06 maggio 2016: (-)
BURRO ZANGOLATO: 0,80 €/kg.
Borsa di Reggio Emilia 10 maggio 2016 (=)
BURRO ZANGOLATO: 0,80 - 0,80€/kg.

GRANA PADANO: Nessuna variazione ha investito il Grana Padano. Nello specifico, alla borsa di Milano, il 9 mesi è stato fissato tra 6,35 e 6,45€/kg e il 15 mesi tra 7,10 e 7,75 €/Kg.

PARMIGIANO REGGIANO: Il 47enne Alessandro Bezzi è stato, nei giorni scorsi, nominato al vertice del Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano a seguito delle dimissioni di Giuseppe Alai. Il cambiamento alla guida dell'organismo di tutela non ha ancora inciso sulle quotazioni che sono rimaste invariate sulla ottava precedente. Alla Borsa merci di riferimento parmense, il 12 mesi è stato fissato tra 8,40 e 8,80 €/Kg. e il 24 mesi tra 9,30 e 9,70 €/Kg.

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 "La conferma di Cesare Baldrighi alla presidenza del Consorzio di Tutela Grana Padano DOP è la riprova degli ottimi risultati raggiunti in questi anni nella valorizzazione di una produzione cardine del settore lattiero-caseario cooperativo, che produce il 60,72% delle forme. A lui e al consiglio vanno i migliori auguri di buon lavoro". Così Giorgio Mercuri, presidente dell'Alleanza delle Cooperative agroalimentari, commenta la conferma di Cesare Baldrighi, membro del coordinamento lattiero caseario dell'Alleanza, alla presidenza del Consorzio per i prossimi quattro anni.

"Quando si lavora bene, si fa sistema e si punta sulla valorizzazione, i risultati non tardano ad arrivare. I dati - sottolinea Mercuri - fanno registrare tutti segni positivi. Nel 2016 il Consorzio avrà una produzione record che supera 4,8 milioni di forme, oltre il 35% in più rispetto al 1998. Bene anche l'export, con un aumento del 9% delle esportazioni rispetto al 2015".

(Roma, 3 maggio 2016).

Se il Latte spot ha manifestato segnali contrastanti, il burro invece ha ripreso la strada della discesa così come pure il Grana Padano. Il "Parmigiano" stazionario e in attesa di scoprire chi sarà il nuovo presidente del Consorzio di Tutela dopo le dimissioni di Giuseppe Alai.

di Virgilio Parma 4 maggio 2016 - 

LATTE SPOT La riapertura delle borsa, dopo la pausa del 25 aprile, ha manifestato tre diverse tendenze per i tre diversi prodotti presi in esame: stazionarie le quotazioni del Latte Spot Crudo nazionale (21,65 - 23,71 €/100 litri di latte), in calo il latte spot provenienza Francia (-2,44% - compreso tra 20,10 e 21,14€/100 litri di latte e invece in crescita (+5,26%) relativamente al latte scremato spot provenienza da Germania e Austria.

BURRO E PANNA Se l'andamento del latte poteva lasciare intendere a una tregua sul fronte della crisi, ci ha pensato il burro a ricordare quanto sia profondo il mare. Sono 5 i centesimi ceduti dalle diverse referenze sulla piazza di Milano e su quella di Reggio Emilia specializzata sulle quotazioni dello zangolato da creme fresche. Due soli centesimi invece per la Crema a uso alimentare ceduti sia sulla piazza milanese sia su quella scaligera. La margarina invece resiste attorno all'euro al chilo.

Borsa di Milano 2 maggio: (-)
BURRO CEE: 2,25€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,40€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,40€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,20€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,08€/Kg. (-)
MARGARINA aprile: 0,95 -1,01€/kg (=)

Borsa Verona 2 maggio:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,05-1,10 €/Kg. (-)

Borsa di Parma 29 aprile 2016: (=)
BURRO ZANGOLATO: 0,85 €/kg.
Borsa di Reggio Emilia 3 maggio 2016 (-)
BURRO ZANGOLATO: 0,80 - 0,80€/kg.

GRANA PADANO La notizia della settimana è la riconferma, si presume per l'ultima volta secondo il vigente statuto consortile, alla guida del Consorzio di Tutela di Cesare Baldrighi (57 anni) in carica dal 1998. Il mercato del Grana ha salutato la nuova investitura con un calo di 5 centesimi sia per il 9 sia per il 15 mesi e oltre di stagionatura. Nello specifico, alla borsa di Milano, il 9 mesi è stato fissato tra 6,35 e 6,45€/kg e il 15 mesi tra 7,10 e 7,75 a conferma del delicato periodo che sta attraversando il prodotto dopo la crisi aflatossine.

PARMIGIANO REGGIANO E' forse in attesa della elezione del nuovo Presidente consortile, dopo le dimissioni di Giuseppe Alai, fatto sta che il Parmigiano Reggiano da qualche settimana è stazionario si anella configurazione 12 sia in quella 24 mesi di stagionatura. Alla Borsa merci di riferimento parmense, il 12 mesi è stato fissato tra 8,40 e 8,80 €/Kg. e il 24 mesi tra 9,30 e 9,70 €/Kg.

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GP-2mag16 

 

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1° maggio, è vera festa? Cereali, i mercati in mano ai fondi. Export, esplode la domanda di vino, ma... CIBUS in Fabula. L'educazione alimentare per contrastare l'Italian Sounding- il Caso Mulino Alimentare. Nutrizione e obesità.

SOMMARIO Anno 15 - n° 17 1 maggio 2016 (in allegato il formato PDF scaricabile)
1.1 editoriale 1° maggio, è vera festa?,
3.1 cereali Cereali e dintorni. I mercati in mano ai fondi.
4.1 Lattiero Caseario Latte spot, in un anno perso più del 30% del valore.
5.1 aziende - cir-food Obiettivo 2020 per CIR FOOD: 800 milioni di ricavi.
5.2 vino export Vino, esplode la domanda nei paesi terzi ma...
6.1 nutrizione e obesità Obesità e sovrappeso: un problema planetario irrisolto
7.2 eventi cibus2016 Il Prosciutto di Modena DOP a Cibus 2016
8.1 latte crisi Latte. Mercuri (alleanza coop): Bene progetto MIPAAF indigenti, pronti a collaborare
8.2 eventi cibus in fabula Al via CIBUS In FABULA con 2000 mq di "street art"
9.1 EXPORT WINE e FOOD: la CCIAA punta sull'Area Scandinava:
9.2 eventi Dal 6 all'8 maggio torna Birra Expo Piacenza
10.1 mais e soia Mais e Soia: aprile 2016 - Maggiori produzioni previste in Argentina
11.1 cereali Cereali e dintorni. Ancora volatilità sui mercati ma la tendenza è al rialzo.
12.1 export L'educazione del consumatore estero per contrastare il fenomeno dell'Italian Sounding
13.1 cibus 2016 - 18esima edizione Dal 9 maggio prende il via la 18esima edizione di Cibus
14.1promozioni "vino" e partners
15.1promozioni "birra" e partners

Cibus 17 1mag16 COP

Cerchiamo di fare un punto della situazione del comparto latte sfruttando la sosta dei mercati coincidente con la festa della Libertà. A un anno di distanza dalla "liberazione" dal regime delle quote il latte spot ha perduto oltre il 30% del valore, il burro tra il 25 e il 40%. In recupero invece Grana Padano e Parmigiano Reggiano.

di Virgilio Parma, 27 aprile 2016 -

LATTE SPOT Il latte spot e i principali derivati, nei dodici mesi di libero mercato, hanno subito un capitozamento del prezzo tale da rischiare di compromettere l'intero comparto se nuove misure correttive non dovessero essere poste in atto. E pensare che, almeno stando all'Osservatorio del mercato Ue, gli allevatori italiani sono tra quelli che, a gennaio 2016, hanno perduto meno rispetto l'anno precedente. Ma da gennaio a aprile il calo del prezzo si è reso ancor più consistente cedendo altri 9€. In sintesi, se marzo 2015 il prezzo medio era di 36,29€/100 litri di latte (spot nazionale), a aprile di quest'anno la media si è posizionata a 24,06€/100 litri e a 22,17€ quello di provenienza estera.

BURRO E PANNA Non è andata meglio al burro che dal valore di 3,10€/kg del 2015, il Burro CEE è precipitato a una media di 2,30€/Kg. mentre lo zangolato (borsa merci di Milano) è letteralmente crollato a 1,25€/kg e comunque ben al di sopra dell'ultimo bollettino parmense che ha registrato a 0,85 €/kg il prezzo dello zangolato da creme fresche della zona tipica, lasciando perciò sul campo il 50% (1,77€/kg a marzo 2015).

GRANA PADANO Meglio è andata invece per il Grana Padano che, nel corso degli ultimi 12 mesi, qualcosa ha guadagnato seppure leggermente meno rispetto al potenziale, probabilmente in ragione del problema aflatossine che ne ha rallentato la corsa.  Poco più del 2% l'incremento di prezzo registrato dalle medie dei mesi di marzo 2015 e 2016. Da 6,40 del 2015 a 6,53 €/kg del 2016 la media del prezzo riferita al 9 mesi stagionatura e da 7,38 a 7,56€/kg per il 15 mesi. Sono lontani i tempi degli 8,95€/kg del 2011 e del 2012, dell' 8,40 del 2013 o dell' 8,17 del marzo 2014.

PARMIGIANO REGGIANO Nel complesso la migliore performance l'ha registrata il Parmigiano Reggiano il quale però aveva da recuperare molto di più rispetto alla soglia limite di sofferenza del Grana Padano. Pressato da costi produttivi ben superiori del cugino "Padano", il "Parmigiano", nonostante la scalata avviatasi a ottobre scorso che ha consentito un recupero di circa il 12% sul fresco e intorno al 7% per il 24 mesi di invecchiamento, soffre ancora per le perdite determinate dalla lunga crisi che l'ha coinvolto. Troppo grande il gap tra gli 11,20€/kg del marzo 2011 rispetto al minimo registrato in dicembre 2014 di 7,45€/kg e all'8,60€/kg media mese di aprile 2016 (dati medi riferiti al 12 mesi di stagionatura). 

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Domenica, 24 Aprile 2016 08:51

COOP a favore del latte italiano.

Marco Pedroni, Presidente Coop Italia, a fianco di Maurizio Martina Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali all'Ipercoop di Mantova con i fornitori e gli allevatori delle filiere Coop della zona.

Roma 18 aprile 2016 - Marco Pedroni Presidente Coop Italia: "Di fronte alle difficoltà del settore acuite dall'eccesso di offerta di queste settimane, diamo un ulteriore sostegno alla valorizzazione di questa importante filiera con azioni di promozione straordinaria sull'intera linea di latte fresco e microfiltrato a marchio Coop che partono oggi e proseguiranno fino a metà maggio. Nel complesso prevediamo un aumento degli acquisti di Coop di circa 10.000 quintali di latte. Coop riconosce ai produttori un prezzo alla stalla generoso e superiore ai prezzi correnti di mercato.
Il tutto a vantaggio di un comparto in difficoltà, ma anche con lo scopo di sensibilizzare i soci e i consumatori al consumo di un prodotto buono, sicuro e italiano, consigliabile per tanti regimi alimentari".

Maurizio Martina Ministro Politiche Agricole Alimentari e Forestali- "Ringrazio Coop per aver dato una risposta concreta e operativa in una fase delicata per il settore lattiero italiano. L'aumento degli acquisti è un segnale fondamentale per i nostri allevatori, così come è importante che i consumatori possano individuare con facilità i prodotti grazie al logo "100% latte italiano". Il Governo va avanti nelle politiche di sostegno al settore, dopo aver ottenuto la moratoria per 30 mesi dei debiti degli allevatori e aver ridotto la pressione tributaria del 25%. Non ci fermiamo e chiediamo anche all'Europa di dare risposte strutturali a una crisi che è europea".

Il latte fresco e microfiltrato a marchio Coop è tutto italiano ed è su questo che Coop farà ricadere importanti azioni concrete a vantaggio di un comparto - quello lattiero caseario - in difficoltà, ma anche con lo scopo di sensibilizzare soci e consumatori. E' l'operazione con cui la prima insegna della grande distribuzione in Italia (12,3 miliardi di fatturato, oltre 1.100 punti vendita nel nostro Paese) partecipa attivamente alla campagna di comunicazione e valorizzazione del latte Made in Italy varata appena una settimana fa da tutta la grande distribuzione. L'operazione rientra tra gli strumenti di attuazione dell'Accordo di filiera siglato con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali dalle organizzazioni agricole, dall'industria e dalla grande distribuzione a novembre.

Ed è questa l'operazione presentata lunedì 18 aprile a Mantova presso l'Ipercoop La Favorita da Coop a fianco del Ministro Maurizio Martina e davanti a una platea composta di soci Coop e di produttori di latte delle province di Mantova, Cremona e Brescia.
Si tratta di due operazioni in sequenza temporale; uno "Scegli Tu" in aprile su prodotti a marchio Coop con il latte al centro e una promozione straordinaria a maggio con uno sconto importante che va a premiare l'intera linea del latte Coop: un latte che proviene tutto da allevamenti italiani, con la filiera tracciata (sono 38 allevamenti e 10 mangimifici ad essere coinvolti), Ogm-free, sottoposto a controlli rigorosi e a un sistema di garanzie certificato. Ordinariamente Coop commercializza nella sua rete vendita 80.000 tonnellate di latte fresco ogni anno, di cui circa il 50% a proprio marchio.

Mangimi privi di OGM, senza proteine e grassi animali, assieme agli altri alimenti prodotti dagli stessi allevatori (fieno, insilato di mais, ecc..), contribuiscono a produrre un latte crudo dalle caratteristiche microbiologiche di ottima qualità. Per queste peculiarità Coop riconosce un premio ai produttori che supera il 20% del valore del mercato del latte crudo.
(Fonte ufficio stampa COOP - Roma, 18 aprile 2016

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