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Venerdì, 15 Novembre 2019 15:49

Cleofonte Campanini, da Parma al Nuovo Mondo

Un progetto espositivo e tante iniziative di valorizzazione culturale nel centenario della morte del direttore d'orchestra parmigiano: dal 22 novembre al 15 gennaio 2020 alla Casa della Musica, Museo dell’Opera e Casa del Suono.

Parma, 

Un progetto espositivo e tante iniziative di valorizzazione culturale per rendere omaggio al direttore d'orchestra parmigiano nel centenario della sua morte: “Cleofonte Campanini, da Parma al Nuovo Mondo” dal 22 novembre 2019 al 15 gennaio 2020 celebra la carriera e la vita dell'artista attraverso l'esposizione di materiali, visite guidate, percorsi didattici e concerti. 

Il ciclo di iniziative, a cura del Comune di Parma – settore Casa della Musica, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Parma, il Conservatorio di musica “Arrigo Boito”, la Fondazione Arturo Toscanini, l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani e il Gruppo appassionati verdiani – Club dei 27, prenderà avvio il prossimo 22 novembre alla Casa della Musica, alle ore 16, con l'inaugurazione del percorso espositivo “Cleofonte Campanini, da Parma al Nuovo Mondo”, che si snoda tra Casa della Musica, Casa del Suono e Museo dell'opera e ripercorre le tappe della carriera del direttore, nato a Parma l’1 settembre 1860 e morto a Chicago (USA) il 19 dicembre 1919. 

Le esposizioni, corredate da un ricco catalogo a cura di Federica Biancheri e Giuseppe Martini, saranno visitabili gratuitamente dal mercoledì alla domenica, dalle 10 alle 18

“Si tratta di una iniziativa – ha introdotto l'assessore alla Cultura Michele Guerra – frutto di una collaborazione corale tra enti e realtà musicali del territorio dedicata a un artista nostro concittadino che ha avuto un ruolo di primo piano a livello nazionale e internazionale e che merita di essere recuperato scientificamente”.

A sottolineare l'importanza della sinergia di intenti per la buona riuscita del progetto sono intervenuti anche Graziano Tonelli, direttore dell'Archivio di Stato di Parma Giuseppe Romanini, presidente del Conservatorio Arrigo Boito, e Massimo Galli, "Otello" del Club dei 27 Gruppo Appassionati Verdiani.

A spiegare nel dettaglio il programma delle iniziative e la genesi del progetto sono intervenuti i curatori del catalogo Federica Biancheri e Giuseppe Martini.

Le tappe del percorso espositivo sono realizzate attraverso l’esposizione di preziosi materiali documentari, fotografici e museali, provenienti dall’Archivio Storico del Teatro Regio, dal Museo “Riccardo Barilla” - Mediateca e Archivio Storico del Conservatorio “Arrigo Boito” e dalla sezione musicale della Biblioteca Palatina, parte del Complesso Monumentale della Pilotta. Ha collaborato alla realizzazione del percorso anche l’Archivio Storico Ricordi di Milano, che ha fornito le preziose immagini di bozzetti e figurini disegnati in occasione della prima rappresentazione di Madame Butterfly di Puccini, diretta nel 1904 a Milano al Teatro alla Scala proprio da Cleofonte Campanini. 

 

Visite Guidate 

La mostra sarà arricchita da un programma di visite guidate e percorsi didattici, appositamente studiate dal personale di Casa della Musica: la volontà del progetto è quella di far riscoprire al pubblico non solo la carriera musicale di Campanini, ma anche ricordarne il valore civico: egli sin dagli esordi si è impegnato, insieme al fratello Italo, celebre cantante, in attività filantropiche per il benessere dei suoi concittadini e del territorio, attraverso l’organizzazione di spettacoli di beneficenza e di stagioni liriche. 

 

Concerti 

A corredo del percorso espositivo gli enti coinvolti nell’organizzazione delle celebrazioni hanno previsto anche una piccola ma significativa serie di concerti.  

Si comincia proprio venerdì 22 novembre 2019 con “Quel primo settembre a Villa Campanini”, a cura della Fondazione Arturo Toscanini, su testo di Giulia Bassi, con Bruno Stori, voce recitante, e il Quartetto Eos. 

Si prosegue poi lunedì 9 dicembre con “Uno sguardo d’Oltreoceano: opera internazionale e songs americani”, a cura del Dipartimento di Canto e Teatro musicale e del Dipartimento di Nuove Musiche del Conservatorio di musica “A. Boito” , con il coordinamento del professor Raffaele Cortesi e del professor Alberto Tacchini. 

Il ciclo terminerà giovedì 19 dicembre con l'appuntamento “Cleofonte Campanini: l’arte è lunga e il tempo è breve”, ancora a cura della Fondazione Arturo Toscanini. 

Tutti i concerti sono a ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili, ed avranno inizio alle ore 20,30, nella sala Concerti di Casa della Musica

Il 19 dicembre, giorno in cui ricorre proprio il centesimo anniversario della scomparsa del grande direttore parmigiano, sarà anche occasione per la città di ricordarlo con una breve cerimonia nel bellissimo famedio della famiglia Campanini al Cimitero della Villetta, che verrà ripristinato con la preziosa collaborazione di ADE Spa

 

Chi era Cleofonte Campanini

Cleofonte Campanini iniziò la sua carriera di grande direttore d’orchestra dopo un primo periodo di formazione alla Regia Scuola di Musica del Carmine, avviando da lì un percorso artistico da outsider: grazie all’appoggio del fratello, il grande tenore Italo, ma anche alla sua capacità intuitiva e al suo gesto appassionato, si trovò presto proiettato da Parma a Milano, poi nei teatri di Spagna, Portogallo, Francia e Sudamerica, al Covent Garden di Londra fino a New York, dove diresse la Manhattan Opera in concorrenza col Metropolitan, e infine a Chicago, dove fu direttore e general manager della Chicago Opera Company. 

Mentre in America diede vita a stagioni memorabili e d’avanguardia, portando le opere dei nuovi autori francesi e incoraggiando la formazione dei musicisti e cantanti americani, Campanini per Parma fu mecenate e benefattore. Nel 1913, l’anno in cui diresse al Regio le celebrazioni del primo centenario verdiano, acquistò e restaurò con criteri moderni uno dei teatri di Parma oggi scomparsi, il Politeama Reinach, con lo scopo di farne un centro sperimentale aperto ai giovani e istituì presso il Conservatorio un concorso di composizione per un’opera lirica, grazie al sostegno della sua amica Edith Rockfeller McCormick, e uno di canto per i giovani di tutto il mondo, da cui tra l’altro emerse Beniamino Gigli.

 

“Cleofonte Campanini, da Parma al Nuovo Mondo” 

Orari di apertura al pubblico: da mercoledì a domenica dalle 10 alle 18, ingresso gratuito.

Per informazioni:

Casa della Musica, Piazzale San Francesco 1, 43121 Parma, tel. 0521-031170, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

L'inferno e la fanciulla con Serena Balivo, ideazione e drammaturgia Mariano Dammacco, Serena Balivo, regia Mariano Dammacco. Serena Balivo Premio UBU 2017 Miglior attrice under 35. Primo studio vincitore del Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro. Spettacolo Selezione In Box 2016. Piccola Compagnia Dammacco finalista al Premio Rete Critica 2016. 

Parte con uno speciale viaggio all’Inferno sabato 16 novembre alle 21.15 al Teatro Europa, la stagione 2019/2020 di Europa Teatri: protagonista una bambina, l’attrice Serena Balivo, Premio UBU 2017 Miglior attrice under 35, interprete del testo scritto a quattro mani con Mariano Dammacco che ha curato anche la regìa. Lo spettacolo è un monologo su drammaturgia originale, che sceglie i linguaggi dell’allegoria e dell’umorismo surreale per raccontare la discesa nel regno degli inferi e nella realtà della dimensione di adulti. Nel tragitto, fatto di speranza e aspettative, la protagonista incontra le difficoltà e le delusioni legate alla ricerca di qualcuno che le sia affine, la paura e l’insofferenza per l’autorità e scopre di essere capace, lei stessa, di essere rabbiosa e cattiva, riportando una visione del mondo a tratti angosciante, ma sussurrata con sottile, straniante ironia. Nessun tratto moraleggiante affiora nel succedersi dei quadri, ma il disegno dell’eroico combattimento di ciascuno contro sé stesso, in uno scendere a patti con la realtà dei fatti: l’inferno è intorno a noi e dentro di noi e nel corpo a corpo non ci sono alleanze possibili, né tregue da rispettare.

Al termine dello spettacolo la direzione e gli artisti di Europa Teatri invitano il pubblico a un brindisi benaugurale al Ratafià. 

Sabato 16 novembre 2019 ore 21.15

Teatro Europa

[Via Oradour 14 - Parma]

 

Per informazioni e prenotazioni 

Europa Teatri, Via Oradour 14, Parma, Tel. 0521.243377

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.europateatri.it - www.facebook.com/europateatri  

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"Ho cominciato a fotografare agli inizi degli anni '80 dopo precedenti esperienze in altre arti grafiche, dedicandomi inizialmente alla fotografia naturalistica, paesaggistica e di viaggio. Nel tempo sono stato conquistato da un genere più creativo e soprattutto dalla fotografia in bianco e nero che ormai prediligo perché trovo che abbia maggiori potenzialità espressive ed artistiche.
Vorrei presentare due brevi video-proiezioni della durata di cinque minuti l’una (eventualmente una terza) e, se ci sarà possibilità, anche una selezione di fotografie stampate e incorniciate. Queste video-proiezioni sono una raccolta di miei lavori realizzati nell’arco degli ultimi anni e rappresentano bene un periodo di stimolante evoluzione artistica che mi ha portato a ripensare la maniera del come rappresentare la realtà con il mezzo fotografico, dalla iniziale ricerca della perfetta riproduzione fino ad una personale riflessione narrativa sulla realtà. Le fotografie, tutte in bianco nero, sono suddivise in due parti: una serie di immagini realizzate per lo più nelle campagne della bassa Parmense, ed una seconda serie di lavori di genere molto più creativo e concettuale" racconta Stefano Cavazzini.

L'appuntamento è per Venerdì 22 novembre 2019 dalle ore 18:30 alle 20:00

Presso Chourmo EnoLibreria
via Imbriani 56, 43125 Parma

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Ormai la data che conclamerà Parma Capitale della Cultura si avvicina e man mano, col trascorrere del tempo, si infittiscono gli appuntamenti che ci accompagneranno al 1 gennaio 2020. Ma qualcosa ha stonato nei giorni scorsi.

Di Lamberto Colla Parma 13 novembre 2019 - Così, giustappunto ieri, all'evento organizzato dall'ANSA "Raccontare l'Eccellenza", dagli industriali parmensi all'assessore Michele Guerra, tutti si sono dilungati a esporre la propria soddisfazione per l'obiettivo raggiunto, frutto di un lavoro "collettivo" misto tra pubblico e privato, che ancor più fortificherà il contesto socio economico di Parma a conclusione dell'evento Parma2020.

E fin qui tutto bene! Ma da alcuni giorni mi è rimasto indigesto un evento, di qualche giorno indietro, che aveva proprio come focus la cultura e addirittura la presunzione di fare da ponte tra Palermo, città della cultura 2018 e Parma che lo diventerà fra circa 45 giorni.
Una occasione sponsorizzata da Philip Morris Italia srl dal titolo "Con la cultura si cresce: eredità e aspettative di Palermo Capitale della Cultura 2018. Incontro a Parma organizzato nell’ambito del ciclo IQOS Art Talk"

Passi che una ricca multinazionale, seppure del fumo, sponsorizzi un evento ma che questo sia marchiato IQOS Art Talk mi è sembrato esagerato e in conflitto con la natura aulica del convegno.

Marchiare con un prodotto commerciale un evento culturale sarebbe stato inappropriato, anche se avesse rappresentato il meglio in tema liquidi medicinali per l'aerosol, vista la stagione che va verso il periodo di picco influenzale.

Ma IQOS, per chi non lo sapesse, è una alternativa alla sigaretta. La stessa società produttrice così lo descrive: "IQOS scalda il tabacco senza bruciarlo. IQOS scalda il tabacco senza bruciarlo, non produce cenere, né fumo e lascia un odore meno persistente. IQOS è una valida alternativa alla sigaretta" e infine invita a scoprirne i vantaggi.

E siccome non si è voluto smentire la seconda parte del programma Philip Morris, ovvero la "Art Talk" ecco che in apertura del convegno viene offerto un breve filmato "FUTURU", che profuma più di politica di partito o schieramento che d'arte, il cui contributo artistico e/o di creatività può essere stimato solo da profondi conoscitori d'arte cinematografica.

A mio modesto parere questa volta lo stimato e preparato assessore Michele Guerra ha toppato e con lui tutta l'amministrazione comunale di Parma.

Una caduta di stile che non avrei voluto vedere. Una opinione personale, ovviamente, a rischio di essere etichettata "fascista", ma che gradirei confrontare, sia con posizioni a favore che a sfavore per arricchire il mio misero e antico bagaglio culturale.

 (In allegato il comunicato stampa originale firmato Philip Morris Italia srl)

 

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Martedì, 12 Novembre 2019 15:41

Presentata la 43^ Edizione Sport Civiltà  

Parma, 12 novembre 2019 - Questa mattina in Sala del Consiglio del Comune di Parma Marco Bosi, vicesindaco, Corradi Cavazzini, presidente Sezione di Parma dell'Unione Nazionale Veterani dello Sport, Antonio Bonetti, delegato del CONI Provinciale, Fabrizio Galaverni, regional manager di Parma, Alberto Scotti, presidente Nazionale dei Veterani dello Sport e Massimo De Luca, vicepresidente di Giuria e Conduttore televisivo, hanno presentato raccontandone tutti i dettagli la 43^ edizione di Sport Civiltà.
 
Sport Civiltà è una manifestazione che racconta i valori profondi dello sport. Lo sport che deve essere prima di tutto sano divertimento. I premiati si sono distinti non solo per i risultati ma per i valori e i messaggi che hanno veicolato e messo in pratica. Lunedì a Teatro Regio sarà una grande festa dello Sport. L'intero spettacolo sarà condotto dai giornalisti Massimo De Luca e Simona Rolandi e sarà trasmesso in diretta tv su Rai Sport", ha introdotto Marco Bosivicesindaco del Comune di Parma. 

La conferenza stampa è stata moderata dal giornalista Gian Carlo Ceci.

Inaugura giovedì 14 novembre, alle 11.00, nell’Oratorio di San Quirino, la mostra fotografica “Il ruolo delle donne durante la Grande Guerra”, da un’idea di Maria Canale, realizzata con il contributo del Comune di Parma in collaborazione con CNDI (Consiglio Nazionale Donne Italiane).  L’evento è inserito nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Struttura di Missione per gli Anniversari di interesse nazionale. 

L’esposizione racconta, attraverso foto sbiadite in bianco e nero, tutte le donne senza differenze culturali, nazionali, o di classe sociale, che hanno vissuto durante l’epoca della Grande Guerra: un periodo storico drammatico che, però, ha indubbiamente costituito per le donne un’esperienza di libertà e responsabilità senza precedenti. 

Le fotografie mostrano queste donne in ruoli professionali e familiari che rompono con la tradizionale distinzione maschile e femminile, in un periodo di intenso attivismo che altera la rigidità sociale e apre nuovi spazi di emancipazione. In Italia, l’esperienza femminile assume forme rivoluzionarie in quanto la guerra – l’Italia entra in guerra nel 1915 – stravolge gli elementi tradizionali dell’identità della donna, il privato, la vita domestica, la riproduzione. E questo in un paese profondamente segnato dal codice mediterraneo dell’onore, dalla morale e dall’educazione cattolica. Queste trasformazioni sono colte nelle immagini fotografiche, dove, per la prima volta, si vedono donne inserite nel settore pubblico, impegnate prima in opere assistenziali, poi sempre più coinvolte nella sfera produttiva; donne dallo sguardo franco, le mani operose, il portamento fiero e virile.                           

La mostra è costituita da quattro tematiche: Le donne fra pacifismo e interventismo; Associazionismo e volontariato; Le donne e il lavoro; Moda e propaganda.   

Negli 11 giorni della mostra, le Associazioni Federate al CNDI proporranno degli Open- Day dedicati alle proprie attività e, in particolare, AMI Associazione Mazziniana Italiana il 16 novembre, Zonta International  clubs italiani il 23 novembre, Soroptimist International d’Italia il 24 novembre.  

La mostra è realizzata in collaborazione con: Soroptmist Parma, FIDAPA Parma, ADM Associazione Donne Medico Parma, Zonta club Parma, ADEI  WIZO Associazione Donne Ebree d’Italia, Associazione Festa Internazionale della Storia, Università Popolare di Parma, Associazione Mazziniana Italiana, Associazione Nazionale Alpini, Assoarma Parma, Croce Rossa Comitato di Parma.

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"Costellazioni Familiari – Dialoghi sulla libertà" è il titolo della grande mostra curata da Arturo Carlo Quintavalle in corso a Palazzo del Governatore di Parma sino al 1 dicembre 2019. L’esposizione propone un viaggio inedito all’interno della ricerca di Gianluigi Colin, artista visivo, critico e cover editor de La Lettura. Sabato 16 novembre, dalle 11.30 alle 19.00, nell’ambito della mostra, l'artista coinvolgerà i partecipanti nella realizzazione di un'opera d'arte.

Parma -

Tutti sono invitati a portare all'artista ciò che è per loro è testimonianza di qualcosa di caro, di prezioso. "Io lo elaborerò e regalerò la mia opera a chi verrà a Palazzo del Governatore per costruire insieme un archivio speciale, in cui si comprende come ogni storia personale di ognuno di noi si intreccia e dialoga con una storia più grande: quella del nostro tempo” spiega Gianluigi Colin, protagonista a Palazzo del Governatore di Parma della mostra "Costellazioni familiari. Dialoghi sulla libertà".

Sabato 16 novembre dalle ore 11.30 alle 19.00Gianluigi Colin coinvolgerà gli abitanti di Parma nella realizzazione dell’azione artistica “Vie di Memoria”: tutti sono invitati a portare una immagine o un oggetto che fa parte della propria memoria personale – subito restituito al proprietario – che l’artista elaborerà con una fotocopiatrice, intervenendo poi con elementi pittorici.

Le opere, timbrate e firmate, saranno realizzate in due copie: una sarà donata alla persona che partecipa all’azione, l’altra sarà esposta a Palazzo del Governatore e sarà inclusa nel grande archivio “Vie di Memoria”.

Inoltre in questa speciale giornata l’ingresso alla mostra Costellazioni Familiari sarà gratuito.

La performance fa parte di un progetto iniziato da Colin nel 2001 e che ha sinora toccato città come Milano, Roma, Napoli, San Pietroburgo, New York e Buenos Aires, a cui è stato dedicato nel 2003 un volume edito da Charta.

La mostra e la performance si inseriscono tra gli appuntamenti di Anteprima Parma Capitale Italiana della Cultura 2020 su desiderio dell’assessore alla Cultura di Parma Michele Guerra e con l’organizzazione e la sponsorizzazione di Cepim Spa, Interporto di Parma che, attraverso il suo amministratore delegato e presidente Luigi Capitani, ha condiviso il progetto e reso possibile la mostra Costellazioni Familiari.

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Arturo Carlo Quintavalle, curatore della mostra, sottolinea così l’operazione artistica: “Colin domina scritture diverse, delle parole e delle immagini, ma soprattutto ha rispetto della memoria, quella degli artefici del passato e quella della comunicazione del presente, quella collettiva e quella privata. In questa sua nuova performance, l’idea è la storia di ciascuno, o meglio, il confronto fra un’immagine cara, una figura della memoria, un vecchio documento ritrovato nel cassetto o nel portafoglio e il presente, che di colpo diventa rappresentazione critica del proprio passato.

Gianluigi Colin ha sempre avuto un lungo, consapevole dialogo con la psicoanalisi. L’idea che l’artista propone, con grande successo, attraverso migliaia d’incontri e quindi d’immagini, è suggerire a ciascuno un modo di analizzare sé stesso, di mettere un ponte tra una piccola parte del passato e una breve sezione del presente. Il confronto vale un’intera esistenza. O meglio, quello che ciascuno di noi, quasi inconsapevolmente, di quella sua vita ci vuole dire. Siamo dinanzi ad archivi, dove ricordi privati vengono condivisi. Lavori frutto di azioni, tenutesi, negli anni, in giro per il mondo”.

Nel corso della sua carriera artistica, Colin ha realizzato diverse mostre sul tema della memoria e nelle sueperformance ha spesso incontrato il pubblico, insieme ai protagonisti del mondo culturale, dei quali ha“certificato” la memoria privata.

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La mostra "Costellazioni familiari. Dialoghi sulla libertà" è realizzata grazie al sostegno di Cepim – Interportodi Parma con il supporto di BPER Banca e lo sponsor tecnico Inser S.p.a.

27 settembre - 1 dicembre 2019 Parma, Palazzo del Governatore, Parma

Martedì, mercoledì e giovedì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00
Venerdì, sabato e domenica orario continuato dalle 10.00 alle 19.00
BIGLIETTI
10 € intero e biglietto famiglia (due genitori con fino a due bambini); 6€ ridotto; 4€ ridotto speciale per under 26; 3€ ridotto speciale per scolaresche con prenotazione.

Foto della mostra a cura di Francesca Bocchia 

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Di Nicola Comparato 6 novembre 2019 - Bella, creativa, originale, donna e Rom. Lei è Concetta Sarachella, stilista molisana nata a Isernia il primo agosto 1982, attivista delle donne rom dell'associazione Rowni Roma Women Network Italy, della Cooperativa Romano Drom e Il Geco, Presidente dell'associazione Rom in Progress e dell'UCRI (Unione Comunità Romanes in Italia).

Concetta Sarachella é molto affermata nel settore della moda, ed uno dei suoi abiti fu addirittura esposto a Roma, al Palazzo del Vittoriano, su richiesta dall'ex Presidente Giorgio Napolitano, per la chiusura dei 150 anni dell'Unità D'Italia. Dato il suo impegno e il suo attivismo, unito alle sue creazioni, la stilista ha avuto l'onore di partecipare al "I Nina Alexandrovna Dudarova 2019 Awards" a Barcellona il 5 novembre in occasione della giornata internazionale della lingua rom.
L'evento è un'iniziativa pioneristica creata da Seo Cizmic, primo "Ambasciatore onorario e culturale della lingua rom".

A seguire la galleria fotografica degli abiti creati da Concetta Sarachella che lei stessa ha esposto e presentato durante l'evento.

Il commento di Concetta Sarachella:

"È importantissimo promuovere eventi come questi, perché non solo fanno conoscere la giornata del 5 novembre dedicata alla nostra lingua, ma ricordare vuol anche dire essere in prima persona portatori di un bagaglio culturale che è costato la vita di tante persone. Non dimentichiamo il genocidio del Samurdaripeė nella seconda guerra mondiale, ma anche in Spagna è stato tremendo essere privati della propria identità. Pochi sanno che per i gitani della Spagna non era consentito parlare in lingua rom. Dover rinnegare le proprie origini è la cosa peggiore, ma la cosa peggiore è che ancora oggi se pure in altre forme succede tutto ciò! Ma allora il passato cosa ci ha insegnato? Noi andiamo avanti per non dimenticare. Per un futuro migliore fatto di pace e libertà."

Per info e contatti il sito ufficiale di Concetta Sarachella

http://www.saracetty.com

 

Pubblicato in Design Emilia

Domenica 10 novembre, nell’oratorio della Rocca di Sala Baganza, "España", il settimo appuntamento nell’ambito della rassegna “A Tu per Tu”. Ingresso gratuito.

A Sala Baganza arrivano i ritmi spagnoli con Joaquín Palomares, uno dei più grandi violinisti contemporanei, e il pianoforte di Andrea Rucli, autentico talento con all’attivo numerose partecipazioni a festival internazionali. 

Questa la coppia di livello mondiale che si esibirà in "España", il concerto che si terrà all’oratorio della Rocca di Sala Baganza alle 18 di domenica 10 novembre nell’ambito del festival “A Tu per Tu”. Palomares e Rucli eseguiranno musiche di Turina, Granados, De Falla, Nin, Sarasate, per una performance che si annuncia indimenticabile e che, come per tutti gli appuntamenti della rassegna, sarà a ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti. 

Diplomato in violino e musica da camera con menzione speciale nei Conservatori di Valencia e Bruxelles sotto la guida di Alos, Leon-Ara, Kleve, de Canck e van den Doorn, Palomares ha completato la sua formazione con V. Klimov, D. Zsigmondi e A. Rosand dai quali ha appreso uno stile romantico-virtuoso riconosciuto dalla critica internazionale. Con il debutto da solista a soli 15 anni nel Concerto per Violino di Beethoven, ha iniziato una carriera artistica che lo ha portato nelle migliori sale d’Europa e del Giappone, esibendosi con  le orchestre più prestigiose (Orchestra Nazionale di Spagna, RTVE, Mozart Orchester di Vienna, Virtuosi della Filarmonica di Berlino, Orchestre da Camera di Lodz e di Venezia) e con direttori del calibro di Maazel, Jurowski, Chernouschenco. 

Andrea Rucli, si è diplomato al Conservatorio “L.Cherubini” di Firenze con il massimo dei voti e lode sotto la guida di  Alessandro Specchi. È stato prima allievo, poi partner in duo pianistico e assistente per oltre dieci anni del russo Konstantin Bogino, e da diversi anni accompagna il violista e compositore Vladimir Mendelssohn. In prima mondiale ha registrato opere per pianoforte solo e di musica da camera della compositrice russa Ella Adaiewsky,coronamento di un lavoro di riscoperta promosso dall’Associazione Sergio Gaggia.

La rassegna concertistica “A Tu per Tu”, giunta quest’anno alla sua XIII edizione, da sempre riscuote un grande successo di pubblico, grazie al livello degli artisti di fama internazionale e al rapporto tra i musicisti e il pubblico, in un ambiente informale, che favorisce un dialogo diretto tra chi suona e chi ascolta. Una magia, sotto la direzione artistica del maestro Claudio Piastra, che rappresenta il frutto dell’impegno dell’Amministrazione comunale salese, dell’Associazione Parma OperArt e del tandem di imprese locali Azienda Agricola Palazzo e Crosspolimeri, da sempre vicine a questa iniziativa culturale di altissimo livello. 

La rassegna si concluderà domenica 24 novembre, sempre alle 18 nell’oratorio della Rocca di Sala Baganza, con “La Signora delle Camelie”, film muto del 1921 diretto da Ray C. Smallwood con musiche di Rossella Spinosa al pianoforte. 

 

 

 

Pubblicato in Dove andiamo? Parma
Lunedì, 04 Novembre 2019 08:21

“DON & SANCIO” - le foto al Teatro del Cerchio

“DON & SANCIO” di e con Mario Aroldi e Mario Mascitelli è andata in scena ieri pomeriggio nell'ambito della stagione destinata alle famiglie del Teatro del Cerchio.  Una nuova produzione firmata dal duo Mascitelli/Aroldi tratta dal romanzo di Miguel De Cervantes “Don Chisciotte della Mancia” inserita nella rassegna “Il rumore del lutto”.

(Foto di Francesca Bocchia)

Pubblicato in Cultura Parma
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