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Di Chiara Marando – Sabato 25 Ottobre 2014

Si può sopravvivere ad un colpo di pistola al cuore?

Uno di quegli attimi che sembrano non finire mai, che sconvolgono irrimediabilmente la vita, disgregandola e lasciandola arida e vuota.  Un buio da cui sembra di non poter risalire per respirare, per rivedere la luce.

Due giovani belli ed innamorati più che mai, nel pieno della loro esistenza, del loro percorso di costruzione e comunione, due giovani come tanti che guardano al loro futuro con gli occhi pieni di passione. Cristian e Costanza, il quadro della gioia e di quell’amore che ha voglia di capire fino a dove potrà spingersi. Un’anima sola per poco tempo, troppo poco, spezzata violentemente quando Costanza muore senza una ragione. Senza un perché. Un difetto dicono a Cristian, un difetto latente che improvvisamente è scoppiato portandogliela via.

E così lui si trova solo, senza più la sua compagna di vita, divorato dalla disperazione e privo di qualsiasi speranza. Annullato in quell’amore che tanto prima gli alimentava l’esistenza. Ma Cristian ha saputo lottare, “rinascere” e riscoprire sé stesso nel modo più intenso possibile, anche grazie a quel legame che lo fondeva con la sua Costanza.

copertina

“Un colpo di pistola al cuore” ( Battei Editore), è questo il titolo del libro che Cristian Chierici, giovane imprenditore parmigiano, ha voluto scrivere in memoria della sua adorata Costanza. Un ultimo dono per regalarle una sorta di immortalità. Un tributo al loro amore, quello con la “A” maiuscola, quello che ti segna indelebilmente il cuore.

Pagine di diario che raccontano la storia di due innamorati, del loro primo incontro, dei pensieri e delle emozioni, della voglia di scoprire insieme e di come una persona possa trovare il suo completamento in un’altra senza violentare la propria individualità. Racconta di valori profondi, di piccoli momenti quotidiani capaci di rendere un rapporto ancora più intimo e di quanto tutto questo possa essere spazzato via in un momento. Poi rimane solo la rabbia cieca, la voglia di urlare perché nessuno sa darti una spiegazione, perché una spiegazione non esiste. Cristian ha toccato il fondo, si è guardato dentro ed è riuscito lentamente a risalire fino a quando, un giorno, è tornato a sorridere e a sentire ancora la piacevolezza del sole accarezzargli il viso.

Perché da un “Colpo di pistola al cuore” non si può sfuggire, ma sopravvivere si ed anche rinascere senza dimenticare.

 

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I giovani coristi della più antica associazione culturale della città si esibiranno oggi pomeriggio nell'ambito della rassegna "Cori al Festival Verdi" -

Parma, 23 ottobre 2014 -

Dopo essere stati "angeli del fango" la scorsa settimana al quartiere Montanara, i ragazzi hanno voluto coinvolgere fondazione Munus per organizzare una raccolta fondi al termine del loro concerto.

La Corale Verdi sarà nuovamente protagonista questo pomeriggio al Ridotto del Teatro Regio di Parma nell'ambito della rassegna "Cori al Festival Verdi". A esibirsi questa volta saranno le formazioni dei più giovani: il coro delle voci bianche, diretto da Beniamina Carretta, e il coro giovanile, diretto da Gregorio Pedrini, accompagnati al pianoforte dal M° Milo Martana.

I coristi, molti dei quali la scorsa settimana erano ad aiutare nel Quartiere Montanara alluvionato, non hanno trascurato gli impegni artistici. Tuttavia, confrontandosi con i genitori e con i dirigenti della Corale Verdi, non riuscivano a concepire un concerto di festa senza un pensiero concreto verso chi, a circa un chilometro di distanza, ha nel frattempo perso tutto sotto il fango.

Così, grazie alla collaborazione della Fondazione Teatro Regio di Parma e della Fondazione di comunità Munus, è stato possibile impostare velocemente una raccolta fondi: al termine del concerto, nel foyer del teatro, sarà possibile fare una donazione in favore dei nostri concittadini colpiti dall'alluvione.

Il concerto, che è stato ribattezzato "Il dono della musica", sarà presentato da Mauro Biondini.

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Presto nelle librerie il primo romanzo del pittore parmigiano Guido Fontechiari. Ambientato sulle sponde del Taro fra realtà e immaginazione la narrazione delinea un luogo più che mai reale -

Parma, 22 ottobre 2014 -

Sarà presto disponibile presso la Feltrinelli di via Farini e alla Mondadori dell' Euro Torri di Parma il romanzo di Guido Fontechiari "Il Tesoro del Taro". L'autore, noto pittore parmigiano, dopo la pubblicazione qualche anno fa del libro di poesie "Appennino. Eri patria." correlato da alcuni suoi quadri, debutta con il suo primo romanzo. Protagonista il parmense, fonte di ispirazione fra pittura e scrittura, l' attenzione si sposta sulle sponde del fiume Taro. Il romanzo è ambientato fra San Secondo e Fontanellato, dove personaggi inventati, ispirati a persone reali creano un mondo unico.

Un sagrestano, una perpetua, un oste, un molinaro, un cantante lirico un po' tocco, la maestra, un geometra, un tesoro, le cui storie si incrociano, tra passato e presente, fino a disegnare un mondo favoloso e perduto. Favoloso nel suo semplice equilibrio; perduto perché siamo stati ingenui. La musica accompagna il lettore tra le nebbie della Bassa. Le acute osservazioni sul mercato e sulle brutture dell'arte lo scuotono; certe vicende piccanti e un po' scurrili lo divertono. Ma, tra nomi camuffati e storie "di leggenda" ci si accorge di camminare in un luogo reale, segnato sulle carte, tra gente vera che realmente ha vissuto a Guado. La mappa che accompagna il romanzo ne è una prova.

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"I due Foscari": il primo Verdi diretto da Antonio Pappano e interpretato da Plácido Domingo Lunedì 27 ottobre 2014 - ore 20.15 in diretta in 80 sale cinematografiche in tutta Italia -

Parma, 21 ottobre 2014 -

Giuseppe Verdi | Opera in tre atti
Cantata in italiano | Durata: circa 2 ore e 35 minuti (incluso 1 intervallo)

Plácido Domingo torna sul palco della Royal Opera House per regalare al pubblico una magnifica performance in un altro ruolo maggiore da baritono. I due Foscari si basa sulla pièce teatrale di Byron, ambientata nella Venezia del XV secolo. I due Foscari del titolo sono il Doge della città, Francesco Foscari (cantato da Domingo), e suo figlio, Jacopo (Francesco Meli), ricondotto a Venezia dall'esilio per essere sottoposto al processo per tradimento. Jacopo è innocente, ma né le suppliche di sua moglie Lucrezia (Maria Agresta), né quelle del suo potente padre sono sufficienti a salvare Jacopo dalla condanna dell'ostile Consiglio dei Dodici. Questo dramma, teso e cupo, fornisce le basi per una delle musiche più interessanti e coinvolgenti del primo Verdi, che manca dalla Royal Opera House dal 1995 e che torna con un meraviglioso allestimento del regista statunitense Thaddeus Strassberger, dopo un'acclamata première a Los Angeles e il successo di Valencia.

Il Cast comprenderà:
Francesco Foscari Plácido Domingo Jacopo Foscari Francesco Meli
Lucrezia Contarini Maria Agresta Jacopo Loredano Maurizio Muraro
Royal Opera Chorus
Orchestra della Royal Opera House
Direttore d'orchestra Antonio Pappano Regia Thaddeus Strassberger
Scenografie Kevin Knight Costumi Mattie Ullrich

PARMA
The Space Cinema Parma Campus - Largo Sergio Leone, 7/a
The Space Cinema Parma Barilla - Largo Fausto Bocchi, 29/a

Costo biglietto: 10 -15 euro

Per l'elenco completo dei titoli, delle sale coinvolte: www.rohalcinema.it

Tutte le proiezioni ospiteranno inoltre interviste agli interpreti più amati e curiosità da dietro le quinte. Il pubblico sarà incoraggiato a partecipare, mandando domande attraverso i social network e interagendo con il pubblico delle altri parti del mondo.

(Fonte: ufficio stampa Studio Sottocorno)

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Alla Casa della Cultura di Anna Sichel in Via Piroli a Busseto espone la pittrice che ha ritratto Giuseppina Strepponi -

Parma, 17 ottobre 2014 -

Continuano gli eventi culturali, tutti gratuiti, alla Casa della Cultura di Anna Sichel in Via Piroli a Busseto: questa volta esporrà l'artista Marilena Panelli. La mostra dal titolo "Ieri, oggi e domani" sarà inaugurata domani, sabato alle 11. Panelli, iniziando dall'arte figurativa ha approfondito gli studi concentrandosi sulla ricerca di tecniche e materiali innovativi, cosi la scelta di abbandonare l'arte figurativa per cercare nell'arte astratta un modo per esprimere un suo mondo interiore e fantastico.

Durante il suo percorso artistico ha più volte realizzato opere che raffigurano la compagna di Giuseppe Verdi, Giuseppina Strepponi, figura alla quale, proprio grazie alla Casa della Cultura, Busseto ha reso omaggio dopo quasi due secoli di "gelo". A testimonianza di questa armonia ritrovata con la compagna del Maestro, l'artista donerà alcune delle sue opere alla nuova istituzione culturale verdiana voluta dalla filantropa Anna Sichel. Marilena Panelli ha partecipato a numerose mostre sia personali che collettive in Italia ed all'estero, tra queste la partecipazione alla biennale di Brescia, al progetto Naturarte e alle tante fiere d'arte in diverse città come Padova, Genova, Novara, Milano, Roma, Pordenone, Cremona e Piacenza. Attualmente collabora con la Galleria Oldrado da Ponte di Lodi e Passepartout Unconventional Gallery di Milano dove sono presenti alcune sue opere permanenti.

(Fonte: Ufficio stampa – Casa della Cultura)

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Venerdì, 17 Ottobre 2014 15:49

Parma - Dialogo carcere e territorio

Coop. SIRIO e l'Associazione KINOKI hanno coinvolto 25 persone detenute in seminari laboratori riguardanti il linguaggio cinematografico e televisivo da cui è nata la scrittura del soggetto di "Fuga d'affetto" -

Parma, 17 ottobre 2014 -

Una proposta culturale che la Coop. SIRIO e l'Associazione KINOKI hanno rivolto alle persone detenute nelle sezioni Alta Sicurezza 1 e 3 degli Istituti Penitenziari di Parma, in collaborazione con la Direzione e l'area giuridico – pedagogica, coinvolgendo complessivamente 25 persone detenute.
Dalla penna dei partecipanti detenuti ai seminari e ai laboratori riguardanti il linguaggio cinematografico e televisivo è nata la scrittura del soggetto di "Fuga d'affetto", che vede protagonista l'attrice parmigiana Franca Tragni e un gruppo di studenti del Liceo Artistico Paolo Toschi, curatori anche delle riprese e della regia.

Responsabile del progetto: Giuseppe La Pietra - Coop. Sirio di Parma
Coordinatori: Michele Gennari e Mario Ponzi - Liceo Artistico Paolo Toschi e Associazione Culturale Kinoki di Parma
Musiche: Kabaré Voltaire e 99 Posse. Durata 30 min.
Il progetto vede fra i suoi obiettivi fondamentali quello di continuare a rendere socialmente e culturalmente vivo il dialogo fra il carcere e il territorio di Parma. Per l'occasione sarà con noi Agnese Moro.

Lunedì 20 ottobre, ore 21:00, presso il Cinema Edison, L.go otto marzo.
Quest'attività di produzione culturale è stata realizzata con il patrocinio della Provincia di Parma e grazie al contributo della Fondazione Mario Tommasini.
In questi giorni ci siamo interrogati più volte se non fosse stato il caso di rimandare la proiezione a causa di quanto è accaduto, soprattutto nel quartiere Montanara. Siamo stati e siamo ancora impegnati con le centinaia di volontari a dare il nostro contributo. Solo nella giornata di ieri abbiamo preso la decisione di proseguire con la proiezione e con gli altri appuntamenti, nel profondo rispetto verso quanti sono stati duramente colpiti dall'alluvione e con la consapevolezza che siamo anche a testimoniare la volontà di reagire, di andare avanti. Chiediamo di accedere in strada Montanara utilizzando la tangenziale. Arrivando dalla tangenziale non risultano esserci problemi di viabilità e il cinema è piuttosto vicino.

(Fonte: ufficio stampa Sirio Cooperativa sociale)

 

Sabato, 11 Ottobre 2014 11:31

Busseto, fa "pace" con Giuseppina Srepponi

Busseto e la compagna di Giuseppe Verdi faranno "la pace" dopo oltre un secolo e mezzo. Domani un piccolo evento storico.

Busseto, 11 ottobre 2014 - Dopo oltre un secolo Busseto abbraccerà Giuseppina Strepponi: il grande amore di Giuseppe Verdi, ritornerà idealmente nella perla della Bassa, mettendo fine ad un dissapore durato oltre un secolo e mezzo.

La Strepponi sarà ricordata con tutti "gli onori" domenica 12 ottobre, dalle ore 11, nella Casa della Cultura in Via Piroli a Busseto, un luogo rinascimentale che la filantropa Anna Sichel ha messo gratuitamente a disposizione dell'arte e della cultura.
La relazione tra Giuseppina Strepponi e Giuseppe Verdi ai tempi veniva ritenuta "immorale", quindi poco condivisa dalla collettività locale. Dissapori ai quali si metterà fine nell'imminenza del secondo centenario della sua nascita.

Il titolo dell'appuntamento è semplicemente "Omaggio a Giuseppina Strepponi". Si tratta di un evento importante, in quanto in tutti questi anni non era mai accaduto che nella cittadina verdiana si fosse reso omaggio a colei che non fu solo compagna, moglie e consigliere di Verdi, ma anche tra i più apprezzati soprani dell'epoca. Busseto e Lodi, città in cui Giuseppina Strepponi nacque nel 1815, domenica le renderanno insieme omaggio, ponendo in essere un abbraccio ideale tra le due città.
A suggellare la "riappacificazione" sarà un'introduzione di Corrado Mingardi, appassionato cultore dell'epopea verdiana, che compirà un excursus storico rivelando ed illustrando aspetti inediti del legame Verdi-Strepponi ed il rapporto che la coppia ebbe con il contesto locale. Interverranno "gradite ospiti" Maria Moretti, autrice del libro Giuseppina Verdi Strepponi ed Emilia Allegri nipote di Elena Cazzulani, autrice del libro Giuseppina Strepponi.

Per l'occasione Anna Sichel ha commissionato un pregiato lavoro rappresentativo del Maestro che verrà donato all'Associazione "Amici della Lirica Giuseppina Strepponi" di Lodi a suggello dell'abbraccio ideale Lodi-Busseto legate dal binomio "Verdi-Strepponi".
Il tutto allietato da un breve intervento musicale.

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Dal 14 al 19 Ottobre, Piacenza viaggia e ti fa viaggiare. Musica, dibattiti, sfilate di moda, cibo, immagini e racconti per scoprire gli intrecci con il resto del mondo -

Piacenza, 11 ottobre 2014 -

Dopo l'anteprima di Luglio, il Festival Radici si presenta con un programma ricco, tra atmosfere sognanti, musiche popolari e le culture del Sud del mondo. Spazio a musica, spettacoli, racconti di viaggio e degustazioni di cucina etnica: dalla performance del cantautore Lorenzo Monguzzi, reduce dalla turnè nei teatri italiani al fianco di Marco Paolini e pronto a presentare il suo ultimo lavoro "Portavèrta", all'attualissimo spettacolo teatrale POP ECONOMIX incentrato sulle origini e sui retroscena della crisi economica, passando attraverso le testimonianze dei 15 piacentini del progetto "In Viaggio con Erodoto/Kamlalaf" che con foto e racconti ci accompagneranno nei loro viaggi in Guatemala, Senegal ed Uganda, introdotti dal giornalista di Radio Popolare, Raffaele Masto. E ancora cene e cibo dal mondo a cura dell'assortito gruppo di cuochi del collettivo "Il Mulo", la sfilata di moda con le produzioni della stilista burkinabè e la sua collezione "Ara Couture", e le proposte di viaggi solidali e scambio culturale in Armenia, nate dall'esperto ed amante di culture mediorientali Federico Alpi.

RADICI, FESTIVAL SUD DEL MONDO, nasce dall'iniziativa di un nutrito gruppo di giovani che in questi anni ha viaggiato e vissuto all'estero, con l'obiettivo di portare a Piacenza la cultura, l'arte ed il pensiero di Paesi e popoli del Sud del mondo, troppo spesso raccontati solo in occasioni di catastrofi naturali ed emergenze umanitarie.

Di seguito il programma giorno per giorno:

MARTEDI' 14/10. Ore 21. Auditorium "Il Samaritano" (via Giordani 12, PC): 
POP ECONOMIX.
Uno spettacolo teatrale che racconta in modo ironico e divertente la crisi globale che ci ha investito, le prospettive, le (anche nostre) responsabilità 
www.popeconomix.org  ingresso libero

. MERCOLEDI' 15/10. Ore 20. Cucina della Coop. La Magnana (strada Magnana 20, PC)
 CENA MULTICULTURALE a cura di collettivo "Il Mulo"
. Materie prime biologiche e a km 0 si trasformano in specialità di Iran, Senegal ed Asia centrale. Cucinati da cuochi internazionali. (prenotazioni a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure cell. 3494563456) www.progettoilmulo.blogspot.it/p/il-progetto.html 



VENERDI' 17/10. Ore 21. Auditorium Sant'Ilario (via Garibaldi 17, PC)
IL BELLO DELLE DONNE. Sfilata di moda africana con le creazioni di Ara couture, accompagnata dalla voce della cantante mozambicana DYVA, e ristorata dalla pasticceria mediterranea della nostra amica K. e delle donne senegalesi dell'associazione Associazione Diaspora Yoff Di Piacenza
ingresso libero

.

SABATO 18/10. Ore 15.30. Sala dei Teatini (via Scalabrini 9, PC) 
IN VIAGGIO CON ERODOTO/KAMLALF
i racconti, le testimonianze, le foto dei giovani che hanno partecipato all'omonimo progetto ed hanno conosciuto da vicino le realtà sociali di GUATEMALA, SENEGAL ed UGANDA.
 Introduce RAFFAELE MASTO, inviato di RadioPopolare per il continente africano, e autore del blog BUONGIORNO AFRICA
 www.buongiornoafrica.it. 

Ore 21.

LORENZO MONGUZZI in concerto. 
Accompagnato dal violoncello di Daniela Savoldi, il cantautore lombardo presenta il suo album solista Portavèrta. 
www.lorenzomonguzzi.it 
ingresso libero.

DOMENICA 19/10. Ore 15. Auditorium Sant'Ilario (via Garibaldi 17, PC) 
UN MONDO DI TRADIZIONI.
 Laboratorio di cosmesi naturale con prodotti dal mondo;
angolo dedicato allo scambio di sapere:
artigianato dal mondo, con le opere raccolte dal viaggiatore Carlo Noci

VIAGGI di CONOSCENZA in ARMENIA.
 Federico Alpi viaggiatore e studioso di lingua e cultura armena, ci porta in viaggio verso quelle terre sconosciute: 
con racconti, foto, e con una proposta concreta per un viaggio di conoscenza e scambio culturale da svolgersi nell'estate 2015.

Nel corso del Festival sarà lanciato e promosso un concorso di video e reportage di viaggio rivolto a tutto il territorio nazionale, che vedrà coinvolti nella giuria anche studenti delle scuole superiori di Piacenza. In primavera 2015 le migliori proiezioni e la consegna dei premi.
E ancora: una mappatura di tutte le associazioni della provincia di Piacenza che operano all'estero, per far emergere i rapporti tra la nostra città ed il Mondo.

"La vera cultura è mettere radici e sradicarsi. Mettere radici nel più profondo della terra natia. Nella sua eredità spirituale. Ma è anche sradicarsi e cioè aprirsi alla pioggia e al sole, ai fecondi rapporti delle civiltà straniere... ". (Leopold Sedar Senghor, poeta e primo presidente della repubblica del Senegal)

Il festival è sostenuto da Regione Emilia Romagna, con la collaborazione di Comune di Piacenza e Svep.

(Fonte: Comune di Piacenza)

Quattro regioni, tra cui l'Emilia Romagna, unite nel segno della vacanza d'arte: nascono le "Terre di Piero della Francesca" per la promozione congiunta del primo "museo a cielo aperto" dedicato al padre della prospettiva pittorica e alle sue opere. Tanti itinerari lungo i sei comuni che ospitano i capolavori del maestro quattrocentesco consultabili su un sito dedicato, una guida e un app per smartphone con i consigli di viaggio -

Parma, 10 ottobre 2014 -

L'offerta turistica italiana d'arte e cultura adotta un approccio sempre più interregionale con il nuovo prodotto turistico "Terre di Piero – Sulle tracce del maestro itinerante – Piero della Francesca", dedicato al maestro quattrocentesco della prospettiva pittorica, Piero della Francesca, e che vede coinvolte, per la prima volta, quattro regioni che l'artista toscano frequentò e che ospitano i suoi capolavori: Toscana, Emilia Romagna, Marche e Umbria.
Sei i comuni (Rimini, Urbino, Sansepolcro, Monterchi, Arezzo, Perugia) coinvolti nel Progetto, che promuoverà itinerari alla scoperta dei capolavori di Piero, dal Polittico di San'Antonio alla Madonna del Parto, attraverso i suggestivi paesaggi e panorami che lo ispirarono.

L'iniziativa è stata presentata ieri alla Fiera di Rimini nella giornata inaugurale delle rassegne fieristiche TTG-TTI.
"E' un progetto molto bello - ha detto il ministro del Turismo Dario Franceschini nel suo saluto durante la presentazione - che dimostra come investire in cultura e turismo sia il contributo migliore che si possa offrire per la crescita del Paese. L'idea è altresì importante, perché permette di far conoscere ai turisti, che ogni anno visitano l'Italia, percorsi nuovi e bellezze straordinarie. Complimenti per questo vostro Progetto, dove sono coinvolte diverse regioni, che senz'altro copieremo per valorizzare altri talenti artistici italiani".

Strumenti dell'iniziativa "Terre di Piero", un sito internet dedicato www.terredipiero.it in italiano e inglese, video di presentazione dei singoli comuni che ne illustrano, oltre ai dipinti esposti, anche l'offerta turistica (con le proposte d'arte e cultura, l'enogastronomia tipica e il folklore), nonché una app per smartphone che proporrà itinerari anche in base alla geolocalizzazione dell'utente. Il Progetto prevede anche la stampa e distribuzione di una breve guida alla scoperta delle Terre di Piero in italiano e inglese (con logo e grafica coordinati per le 4 regioni) e una segnaletica urbana ed extraurbana ad hoc.

Piero della Francesca costituisce a tutti gli effetti uno degli assoluti vanti culturali dell'Italia nel Mondo. L'idea alla base del progetto "Terre di Piero" è offrire ai turisti stranieri ed italiani una full immersion nel mondo del pittore. Vedere dal vivo, attraversandoli, i paesaggi che sono diventati scenario dei suoi quadri, assaporare i cibi tipici di cui lui stesso si nutriva, ripercorrere le sue tappe tra le regioni e le signorie del suo tempo, dai Malatesta ai Medici passando per i Montefeltro: tutto per rendere la visione -e comprensione- dei suoi capolavori un'emozione unica ed irripetibile.
Dal punto di vista promozionale, l'iniziativa verrà presentata in occasione dei più importanti appuntamenti fieristici europei del 2014-2015 dedicati al mercato delle vacanze -dal WTM di Londra all'ITB di Berlino- nonché all'interno dell'Expo 2015 di Milano. Sono inoltre previsti educational tour per la stampa italiana ed estera e diverse forme di comunicazione, anche sul web.

Terre di Piero: viaggio da Rimini a Perugia sulle orme del maestro

Sei comuni, 11 dipinti, oltre 2.000 strutture ricettive. Un viaggio tra le più importanti signorie del '400 di Umbria, Toscana, Emilia Romagna e Marche. Tanti itinerari diversi che, partendo da Rimini e dal Montefeltro, con le sue splendide rocche e castelli (come San Leo e Urbino), proseguono attraverso paesaggi e scenari di straordinaria bellezza in Valtiberina Toscana -toccando Sansepolcro, Monterchi e Anghiari- per spostarsi ad Arezzo e ritornare in Valtiberina, costeggiando il Tevere fino a Perugia. Se gli occhi del turista si riempiono dei colori e delle suggestive fughe prospettiche dei capolavori di Piero, il palato si abbandona piacevolmente ai sapori dei piatti tipici, dalla romagnolissima Piadina alla carne Chianina e le minestre di pane toscane come la panzanella, la ribollita e l'acquacotta, dalla Casciotta di Urbino alle tipiche zuppe di legumi umbre. Piatti e prodotti perfettamente abbinati con le produzioni vinicole DOC dei singoli territori, dal Chianti dei Colli Aretini al Bianchello del Metauro, dal Sangiovese ai rossi e bianchi dei Colli del Trasimeno. E poi ancora artigianato tipico, monumenti e luoghi storici, folklore e tanta natura.

Passando poi ai capolavori di Piero che si possono ammirare, ecco "Sigismondo Pandolfo Malatesta in preghiera davanti a San Sigismondo" (custodito nel Tempio Malatestiano di Rimini), "la Flagellazione di Cristo" e "la Madonna di Senigallia" (esposte alla Galleria Nazionale delle Marche), "la Resurrezione", "il Pollittico della Misericordia", "San Giuliano" e "San Ludovico" (tutti e quattro custoditi nel Museo Civico di Sansepolcro), "la Madonna del Parto" (ospitata nell'omonimo museo a Monterchi), "la Leggenda della Vera Croce" e "la Maddalena" (esposte rispettivamente nella Basilica di San Francesco e nella Cattedrale ad Arezzo), nonché "il Polittico di Sant'Antonio" (in mostra alla Galleria Nazionale dell'Umbria a Perugia).
Da non perdere infine la tappa alla casa natale di Piero della Francesca a Sansepolcro (sede della Fondazione dedicata al pittore, un centro studi, ricerche e documentazione che promuove mostre ed esposizioni sulla cultura del Rinascimento) e la Cappella di San Leonardo, dove ha chiesto di essere sepolto.

Nel Montefeltro i "balconi" di Piero

C'è un'opportunità in più per il turista sulle tracce di Piero della Francesca che visita il Montefeltro, splendido paesaggio che si estende nell'entroterra della Provincia di Rimini, ai confini fra la Provincia di Pesaro e la Toscana. La possibilità di ammirare, dal vivo, i paesaggi che fanno da sfondo ad alcuni suoi celebri dipinti, quali il "Dittico dei Duchi" o "Il Battesimo di Cristo". Grazie alle ricerche di due studiose di storia dell'arte, sono stati localizzati ed identificati, ad oggi, sette panorami che Piero ritrasse nelle sue opere, tutti attrezzati con una speciale postazione, veri e propri balconcini a cui ci si può affacciare avendo sott'occhio un'immagine del dipinto in questione per confrontare i punti di contatto fra l'opera dipinta e la realtà che si ha davanti a gli occhi. Se nel panorama verso la Toscana si ritrova il paesaggio del ritratto di Battista Sforza, sposa di Federico da Montefeltro, nel celeberrimo "Dittico dei Duchi", un secondo balcone vicino, rivolto verso il mare, rivela il paesaggio che fa da sfondo al dipinto "San Girolamo e il Devoto". Il terzo balcone si trova a Urbania (PU), in località Pieve del Colle: qui le pianure e le colline di San Lorenzo e Farneta, con le alture di Mondelce, rivelano il Paesaggio che Piero della Francesca ha voluto per lo sfondo de "I Trionfi", l'opera dipinta sul retro del "Dittico". A questi tre balconi se ne sono recentemente aggiunti altri quattro: il Balcone a Monteboaggine (nel Comune di Montecopiolo) per l'opera "la Natività di Cristo"; Balcone a Pugliano Vecchia (Comune di Montecopiolo) per l'opera: "Resurrezione di Cristo" e il Balcone di Petrella Guidi (Comune di Sant'Agata Feltria) per l'opera: "Il Battesimo di Cristo". Anche nelle Marche la scorsa estate è stato aperto un nuovo punto di osservazione attrezzato, il Balcone Cà Mocetto (nel Comune di Urbania) per l'opera "profilo di Federico da Montefeltro – Dittico dei Duchi di Urbino".
Tutte le informazioni sul sito ufficiale www.montefeltroveduterinascimentali.eu.

Nella Primavera 2015 a Reggio Emilia una grande mostra su Piero della Francesca

Il progetto "Terre di Piero della Francesca" risulta un'opportunità ancora più invitante in vista dell'appuntamento, tra Marzo e Giugno 2015, con la Mostra "Piero della Francesca. Il disegno tra arte e scienza" ospitata a Reggio Emilia a Palazzo Magnani. L'esposizione si articola intorno al codice del "De Prospectiva Pingendi ", conservato alla Biblioteca "Panizzi" di Reggio Emilia, uno dei più importanti testimoni della fondamentale opera prospettica di Piero, ed esporrà un centinaio di opere provenienti da importanti musei italiani e stranieri e da collezioni private, tra cui il San Ludovico di Piero della Francesca e il "Ritratto di Piero della Francesca" di Santi di Tito, prestati dal Museo Civico di Sansepolcro. In mostra anche manoscritti, libri, incisioni, disegni, dipinti, sculture, calchi, maioliche, medaglie, che accompagneranno il visitatore in un percorso che segue a grandi linee i capitoli del trattato.

La Madonna del Parto di Monterchi: Madre Donna e Madonna

Una donna come tutte le altre, incinta, giovanissima e immersa nell'attesa del figlio che cambierà la sua vita: la Madonna del Parto di Piero della Francesca è un elogio alla maternità, alta e bellissima nella sua gravidanza avanzata, resa evidente dalla posizione a tre quarti, posa la mano destra con gesto protettivo, sul ventre rigonfio che preannuncia l'arrivo del Salvatore e con la sinistra puntata sul fianco si aiuta a sostenere quel dolce peso che tutte le madri ben conoscono. E' uno dei pochi prodotti d'arte sacra capace di mantenere immutata la propria originaria sacralità; numerosi infatti i turisti che si recano a Monterchi proprio per questo aspetto legato all'opera d'arte. Tante visitatrici lasciano lettere e biglietti sotto l'immagine, perché la credenza della funzione protettiva della Madonna era molto sentita in passato e per molte donne ancora oggi è di profonda attualità. Le signore in stato interessante entrano gratuitamente al Museo della Madonna del Parto di Monterchi.

L'amore per Piero salva la città

La storia del capitano Anthony Clarke -che nel corso della seconda guerra mondiale, ricordandosi le parole dello scrittore Aldous Huxley (che aveva definito la Resurrezione di Piero della Francesca la più bella pittura del mondo), impedì che Sansepolcro venisse bombardata- è rimasta nel cuore di tutti gli abitanti della Città. Ogni volta che si nomina Piero della Francesca, che nacque a Sansepolcro e le cui spoglie sono nella cappella di San Leonardo, i borghesi ricordano l'ufficiale inglese, ricordano come il genio di Piero salvò la città grazie al soldato che sfidò la corte marziale pur di salvare dalla distruzione l'affresco più bello del mondo.
Nelle pagine del suo diario, l'ufficiale inglese annota come, arrivando a Sansepolcro, in lui, grande amante dell'arte, sia sopraggiunto il ricordo del saggio di Huxley che descriveva l'incredibile potenza della Risurrezione, l'affresco del maestro rinascimentale Piero della Francesca definita "la più grande pittura del mondo". Clarke allora non ricorda molti dettagli del saggio ma rammenta che l'affresco è a Sansepolcro. Nonostante avesse ricevuto dai superiori l'ordine di attaccare il Borgo prende tempo. "Non ci sono obbiettivi tedeschi" avrebbe detto scrutando la valle col binocolo e rassicurando il suo comandante che lo chiamava via radio. Il giorno dopo questi fatti Sansepolcro fu liberata e così messo in salvo il "masterpiece" tanto caro a Clarke e con lui tutta la città. Clarke negli anni '60 tornò a Sansepolcro, che volle ringraziarlo con gradi onori e celebrazioni, e in quell'occasione l'inglese volle rivedere la Resurrezione. Clarke morì negli anni 80 e in sua memoria fu intitolata una strada, appena fuori le antiche mura della città.

(Fonte: Ufficio Stampa Apt Servizi)

Il Museo del Duomo e la Diocesi di Fidenza partecipano alla Festa internazionale della Storia: domani, 10 ottobre, convegno "Fidenza ricorda Jacques Le Goff" e Mostra "L'Europe gothique XII-XIV siècles" -

Parma, 9 ottobre 2014 -

Il Museo del Duomo e la Diocesi di Fidenza partecipano alla Festa internazionale della Storia organizzando un convegno e una mostra.
Domani, 10 ottobre si svolgerà al Teatro Magnani (ore 10,00-13,00 e 15,00-16,30) in collaborazione con il Comune di Fidenza il Convegno "Fidenza ricorda Jacques Le Goff" in cui sarà ricordata l'opera del grande storico francese da poco scomparso, legatissimo a Fidenza, di cui era cittadino onorario. Si parlerà anche della Via Francigena, di cui Fidenza era una tappa fondamentale e della medievale Borgo San Donnino.
Dopo i saluti delle Autorità sono previsti interventi di Daniela Romagnoli, Rolando Dondarini, Beatrice Borghi, Mario Calidoni, Martine Balout, Alessandra Mordacci, Manuela Catarsi, Maddalena Scagnelli.

Questi gli argomenti trattati dai relatori:
Daniela Romagnoli, già Università di Parma: Jacques Le Goff, Borgo San Donnino e l'Europa
Rolando Dondarini e Beatrice Borghi, Università di Bologna: Un riconoscimento importante
Mario Calidoni, già Ispettore tecnico MIUR: Educazione al patrimonio e via Francigena
Martine Balout, responsabile servizio Educazione al patrimonio di Périgueux e rappresentante di « Villes d'Art et d'Histoire » : Périgueux, sur les pas de Saint-Jacques de Compostelle
Alessandra Mordacci, direttrice Museo del Duomo di Fidenza: Per Viam: un itinerario storico-artistico nel tratto parmense della via Francigena (con diapositive, illustrerà il patrimonio storico artistico della Cattedrale di Fidenza e del Museo del Duomo, comprese le sculture della facciata con gli episodi della Storia di San Donnino, il Calice detto di San Donnino e il prezioso Acquamanile a forma di Colomba)
Manuela Catarsi, Soprintendenza Beni Archeologici dell'Emilia Romagna: Da Fidentia a Borgo San Donnino
Maddalena Scagnelli (musicista e musicologa) – eseguirà interventi musicali con stumenti d'epoca (brani legati al pellegrinaggio e al tema della Via Francigena)

Seguirà alle 17 una Visita guidata di Manuela Catarsi alle "case di legno"di Via Bacchini. Gli scavi archeologici ivi condotti hanno portato in luce case lignee che dimostrano il passaggio dalla romana Flavia Fidentia alla medievale Borgo San Donnino.

Alle 18 nella Chiesa di San Giorgio Martire, S.E. Carlo Mazza, Vescovo di Fidenza, inaugurerà la mostra "L'Europe gothique XII-XIV siècles: una mostra a Parigi nel 1968 - Fotografie di Carlo Bavagnoli per Life, a cura di Alessandra Mordacci e Marco Tombolato, con la collaborazione di Fondazione Cariparma. Sono fotografie d'autore (ora conservate nella Biblioteca di Busseto della Fondazione Cariparma, che le ha gentilmente concesse), di una mostra preparata al Louvre nel 1968, con sculture, dipinti, oreficerie, vetrate, tessuti e altri oggetti della cultura gotica da ogni parte d'Europa, che non fu mai aperta al pubblico a causa dello scoppio del "Maggio francese". Carlo Bavagnoli, unico fotografo italiano nella storia della testata internazionale Life, realizzò un servizio grazie al quale nella cornice della Festa di San Donnino, patrono della Città e della Diocesi di Fidenza, si potranno apprezzare questi capolavori: "frammenti per poco riuniti, e poi ancora dispersi, d'Europa". La mostra resterà aperta fino al 26 ottobre, con orario 10-12 e 16-19.

 

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