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Dalle passerelle della Fashion Week Moda Donna Milano fall/winter 2016-2017, la sfilata Richmond. Gli ospiti internazionali, la sfilata e tutte le nuove tendenze con un'esclusiva photogallery.

Di Veronica Volpi

Come un fulmine in mezzo alla notte irrompe sulla scena la pop star americana EVE con la sua "Let me blow ya mind": si apre così la sfilata fall/winter 2016-2017 di RICHMOND, con una spettacolarità e forza che anticipa le caratteristiche della donna "Killer Queen" protagonista della collezione.

eve MFW Moda Donna Fall Winter Collection 2016 sfilata RICHMOND

L'elegante donna in completo pied de poule, dal contrasto cromatico degli accessori rosso fuoco, si abbandona alle fantasie della notte vestendo opulenti e ricamati abiti nello sfavillante nero, la cui ricchezza viene ulteriormente enfatizzata dall'utilizzo del manto di pelliccia in gonne e soprabiti.

MFW Moda Donna Fall Winter Collection 2016 sfilata RICHMOND

In realtà la notte è anche occasione per sognare la propria libertà, interpretata come il volo di aquile nel cielo di seta di gonne e abiti dai forti contrasti cromatici: i colori decisi dei completi rosso rubino, verde smeraldo e blu zaffiro risplendono come pietre preziose, abbandonandosi alla lucentezza dell'oro sul finale.

MFW Moda Donna Fall Winter Collection 2016 sfilata RICHMOND 1

MFW Moda Donna Fall Winter Collection 2016 sfilata RICHMOND 2

Frammenti di eleganti feste in barocche cornici e decori dipingono abiti dalle gonne a ruota e lunghe code in jersey di seta, per poi ritornare all'evanescenza della notte in boschi incantati avvolti dalla nebbia e abitati da fiere.
Ancora una volta, la forza dell'animale selvaggio diventa metafora della determinazione femminile e nelle sembianze del falco dipinge lunghi abiti bianchi dal taglio a sirena e ampie gonne a mantello. Non manca nemmeno il potente gioco della seduzione interpretato dalle leggere trasparenze del voile e seta.

MFW Moda Donna Fall Winter Collection 2016 sfilata RICHMOND 4

Il front row della passerella ha visto protagoniste numerose celebrities nazionali, tra cui Mara Venier, Maddalena Corvaglia, Giulia Salemi, che indossando abiti della maison hanno voluto rendere omaggio a Saverio Moschillo e alla figlia Alessandra, a cui rivolgiamo il nostro sincero ringraziamento per la sua sempre squisita ospitalità.

La vera icona della mattinata è stata però la musica, non solo personificata dalla splendida performance di Eve, ma anche dalla presenza della cantautrice Giusy Ferreri.

Special Thanks To –
Marco Passoni by Verso Agency – Vimercate (MI) – photographer
Alessandra Moschillo by Richmond

Venerdì, 26 Febbraio 2016 16:04

Opening Fashion Week Milano Febbraio 2016

Aperta ufficialmente la settimana della Moda a Milano alla presenza del premier Matteo Renzi. Moltissimi gli eventi e le sfilate in programma per presentare quella che sarà la prossima collezione Autunno-Inverno 2016-17.

Di Maria Carla Magni

Si è aperta ufficialmente mercoledì 24 Febbraio la settimana della Moda a Milano alla presenza del premier Matteo Renzi quale tangibile sostegno che il settore della moda è assolutamente uno dei migliori pilastri dell'economia italiana, fiore all'occhiello dell'eccellenza "made in Italy".

Dal 24 al 29 Febbraio moltissimi gli eventi e le sfilate in programma per presentare quella che sarà la prossima collezione Autunno-Inverno 2016-17.

Solo qualche dato direttamente dalla Camera della Moda, con cui quest'anno anche FlashOn Mag è accreditata, sono significativi per comprendere la portata di questo importantissimo evento sul calendario della moda italiana:

  • 73 SFILATE (di cui 4 doppie sfilate) per un totale di 69 collezioni
  • 90 PRESENTAZIONI per 88 marchi più 16 designer Fahion Hub Market
  • 9 PRESENTAZIONI SU APPUNTAMENTO per 9 marchi
  • 13 EVENTI (inaugurazioni, opening, etc.)

Importante anche segnalare le "New Entry" che sfilano per la prima volta in calendario Diesel Black Gold, Atsushi Nakashima, il designer ospite di Giorgio Armani, oltre che Lucio Vanotti e Piccione Piccione, brand della new wave della moda italiana che chiuderanno la fashion week insieme a Arthur Arbesser, Vivetta, San Andrés Milano, già in calendario nell'ultima edizione.

milano fashion week febbraio 2016 moda passerelle eventi

Lunedì 29 febbraio si svolgerà il closing event "A sustainable drink for a sustainable fashion", durante il quale la Camera della Moda presenterà le "Linee Guida sui requisiti eco-tossicologici per gli articoli di abbigliamento, pelletteria, calzature e accessori" sviluppate in collaborazione con Sistema Moda Italia, Federchimica, Associazione Tessile e Salute e Altagamma.
Il documento, esito di anni di ricerca è il primo step della strategia sulla sostenibilità e rappresenta un pilastro fondamentale su un tema di primaria importanza per il nostro futuro.

Il Fashion Hub di Milano Moda Donna è situato presso l'UniCredit Pavilion di Piazza Gae Aulenti, progetto a sostegno di nuovi brand di abbigliamento ed accessori italiani ed internazionali ai quali viene offerta un'occasione di networking, business e visibilità.
"Una settimana che racconta di un settore che ci vede protagonisti nel mondo per l'unicità dei nostri brand e della nostra industria e largamente primi in Europa per giro d€'affari. Che parla, in sostanza, di quella fusione tra tradizione e innovazione che è motore della nostra storia." Così commenta il Presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana, Carlo Capasa.
La Fashion Week milanese potrà inoltre essere seguita attraverso sul website milanomodadonna.it  con streaming delle sfilate, video e fotogallery delle collezioni.

FlashOn Mag darà riscontro di alcuni eventi e sfilate con i propri reportage in esclusiva nei prossimi giorni.

maria carla magni con la pierre Alessandra Grillo evento TAKORI

Credits:
With the Courtesy of:
milanomodadonna.it
Special Thanks to:
Locale Parma by Cristina Poldi Allay – PHS by Morgan Visioli

Cala il sipario per la Fashion Week milanese Moda Donna per le collezioni Autunno/Inverno della prossima stagione. Moltissime le presentazioni sia nelle varie location sparse in città che al White e al Fashion Hub Market. Innumerevoli gli eventi collaterali, uno tra tutti il mega party di Philipp Plein con ospite il guest-rapper Chris Brown.

Di Maria Carla Magni

E' calato ieri il sipario anche su quest'ultima edizione della Fashion Week milanese Moda Donna per le collezioni Autunno/Inverno della prossima stagione.
Indubbiamente, nonostante le giornate uggiosissime e ancora molto invernali a Milano, è stata un'edizione molto vivace e calda in cui è tornata come protagonista assoluta la creatività, nonché eccellenza, italiana della moda!

Se da ormai qualche anno mancava quello spirito innovativo che tanto contraddistingue il "mood creativo italiano" tanto che i buyers stranieri cominciavano a preferire altre piazze rispetto a quella italiana, le innumerevoli iniziative sparse per Milano e l'operosità del settore hanno di certo contribuito a riportare uno smalto speciale sull'Italia.

Forse ancora trascinati dall'entusiasmo creato con Expo, questa Italia e la Milano dei giorni della settimana della moda ci piace molto.
Finalmente le istituzioni, con in primis il premier Matteo Renzi, che ha ufficializzato con la sua presenza l'apertura della Fashion Week il 24 febbraio, la Camera della Moda con le varie maison ma anche con i nuovi giovani talenti tutti insieme hanno fatto squadra e questo è da sempre segno di successo.

Moltissime le presentazioni delle nuove collezioni sia nelle varie location sparse in città che al White (salone collaterale che raduna le nuove tendenze) e al Fashion Hub Market (quartier generale per tutta la stampa accreditata alla Camera della Moda presso l'Unicredit Pavillon situato nell'avveniristica piazza Gae Aulenti), ma non da meno sono stati gli innumerevoli eventi collaterali, uno tra tutti il mega party di Philipp Plein con ospite il guest-rapper Chris Brown, che si sono sovrapposti in contemporanea anche a quelli della Fiera MIDO (dedicata al settore Eyewear).

evento Philipp Plein milano fashion week 2016 moda donna passerelle

Quasi impossibile seguire tutto, ma quest'anno FlashOn Mag, accreditato alla Camera della Moda, ha seguito in esclusiva alcuni tra gli happenings e sfilate più importanti di cui vi daremo ampio riscontro nei prossimi giorni.

Meritano qualche piccola anticipazione alcuni che ci hanno particolarmente entusiasmato come la proposta di ELISABETTA FRANCHI, con un richiamo alla follia surrealista del Circo mescolata con ironia a dettagli dal rigore gendermarie della fascinosa Lady Oscar che svela una innata femminilità sotto le severe forme dello stile militare in cui emergono le armi segrete della seduzione. Il tutto abbinato ad una campagna di sensibilizzazione della stilista contro l'utilizzo degli animali nel circo in cui campeggia il claim: "Animals Are Not Clowns" e "Circus is Not Fun for Animals".

sfilata Elisabetta Franchi milano fashion week 2016 moda donna passerelle

Altro clima da RICHMOND che come sempre mescola due mondi opposti tra una realtà opulenta, rock e grintosa con un'altra più misteriosa ed eterea creando forti contrasti tra pelli e sete stampate con un tocco "Gold" la cui protagonista è una "Killer Queen" vestita d'oro.

Richmond milano fashion week 2016 moda donna passerelle

Da ERMANNO SCERVINO fa da pardone "l'Handcraftsmanship", vale a dire l'alta artigianalità che distingue da sempre l'eccellenza italiana.
Qui maschile e femminile si mescolano per donare alla donna una uniforme che sottolinea la propria femminilità attraverso la bellezza richiamata dal mondo delle Arti. I tagli maschili diventano iper-femminili negli abiti impalpabili come in un dipinto impressionista.

Scervino milano fashion week 2016 moda donna passerelle

Di grande ispirazione alla donna giapponese è rivolta la sfilata di MARIO DICE che accoglie più volte gli applausi della platea nel presentare capi raffinati, sofisticati, ricercati e al contempo dalle linee semplici e pulite che esaltano una femminilità sospesa tra una visione onirica, misteriosa e magica in cui si avvertono i richiami della tradizione giapponese ed orientale. Non mancano gli effetti tatoo con ricami "all over" quali tratti distintivi dello stilista.

Non perdete i prossimi appuntamenti con le INTERVISTE IN ESCLUSIVA e le AMPIE GALLERIE FOTOGRAFICHE che FLASHON Mag ha realizzato agli eventi e sfilate più prestigiose della recente Moda Donna- Febbraio 2016!

Mario Dice evento Philipp Plein milano fashion week 2016 moda donna passerelle

Credits:
With the Courtesy of:
modadonna.it – versoAgency by Marco Passoni – BestVision.tv – JamPhoto.it
Special Thanks to:
Locale Parma by Cristina Poldi Allay – PHS by Morgan Visioli

Nascerà a breve a Zalec, in Slovenia, una fontana che zampilla birra in tutte le sue declinazioni. Per bevitori che vogliono un week-end rilassante e inebriante. Qualche info...

Parma, 27 febbraio 2016

Di Alexa Kuhne

Immaginate zampilli di bevanda ambrata e profumata in tutte le sue declinazioni: nei toni del rosso, del 'biondo', dello scuro.
E Voi, con o senza amato, con o senza amici... Insomma voi, che comunque non vi potrete sentire soli, perché, felici e inebriati, vi sollazzerete con un boccale traboccante di spuma ed aromi in una grande piazza in cui campeggia una fontana 'magica' che 'dona' litri e litri di deliziosa birra.
No, non è una rappresentazione surreale ma una certezza, che fra poco sarà tangibile e raggiungibile per un week-end effervescente, defaticante e sicuramente socializzante, grazie al potere aggregante di questa antichissima bibita.
Fra qualche mese, per la precisione, quando verrà messo in opera il fontanone di Zalec, in Slovenia, che sorgerà nella piazza centrale del paese.
E allora: quanto potrebbe farvi felice una gita fuori porta per visitare il monumento dei gaudenti bevitori?
Alla fontana di vino ci hanno già pensato e ne hanno installata una lungo il Cammino di Santiago de Compostela, in Spagna.
Alle terme della birra pure, a Praga. Ma a una fontana di birra non ci erano ancora arrivati, fino a quando Janko Kos, sindaco di una piccola addormentata cittadina bucolica non ha pensato di sfruttare turisticamente l'eccellenza del territorio: il caratteristico luppolo che cresce a profusione nelle valli circostanti, creando l'effetto di un suggestivo, immenso, distensivo mare verde.
"Perché – ha riflettuto il Primo cittadino - non rendere questa vocazione agricola una attrazione per i cultori della bionda che ne potranno godere a oltranza, assaporandola direttamente dalla fonte e potendo scegliere fra rosse, doppio molto, lager e via discorrendo?".
La fontana di birra rappresenterebbe un omaggio alla città stessa nel cui stemma, non a caso, spicca il simbolo giallo-verde del luppolo - ed un modo per lanciare turisticamente la cittadina.
Il prezzo per la costruzione dell'opera però non è poco per le casse di Zalec: 170 mila euro, tanto che una parte della giunta si è mostrata contraria ad una spesa del genere.
Il Sindaco ha tuttavia spiegato che la fontana garantirebbe anche degli introiti diretti. Gli avventori, per poter aver accesso alla monumentale fonte, dovrebbero pagare 6 euro per riempire tre boccali di birra e ricevere anche il boccale souvenir. Senza pensare alle strutture ricettive che sorgerebbero per accogliere i visitatori...
Ma l'idea ha avuto i suoi oppositori: per molti cittadini i 170mila euro che servirebbero alla costruzione della fontana corrispondono alla metà del budget del comune. Già a febbraio l'opposizione ha provato a far affossare il progetto del sindaco, ma l'attacco è stato respinto dalla maggioranza unita. Janko Kos crede talmente tanto nel suo piano che ha deciso di cercare finanziamenti privati perché Zalec, che si trova nel cuore della Valle della Savinja, detta anche valle dell'oro verde per la grande produzione di luppolo, deve diventare la mecca della bevanda più amata nel mondo, anche perché il Paese è già noto agli estimatori della bevanda per l'Ecomuseo della coltivazione del luppolo e dell'industria della birra della Slovenia, inaugurato alla fine di novembre del 2009.
A Zalec, malgrado le perplessità degli avversari, già da tempo, si è costituito anche il partito di quelli che ci credono e che hanno avviato una raccolta fondi per realizzare la fontana vendendo tazze ricordo il cui ricavato avrebbe finanziato la storica fonte. Ora parte del capitale è stato messo insieme e il resto della cifra dovrebbe essere emessa dal Comune.

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
Giovedì, 25 Febbraio 2016 12:17

Vini d'antiquariato

Caratteristiche e curiosità su quei vini che hanno superato di gran lunga la loro età di maturazione e consumo. Come capire se la bottiglia che abbiamo fra le mani contenga un vino d'antiquariato, come conservarlo o assaggiarlo.

Di Cecilia Novembri

Possedere una bottiglia di vino d'antiquariato è, per estimatori e non, una vera rarità.
I vini d'antiquariato non sono i vini di lungo invecchiamento, ma sono quei vini che hanno superato di gran lunga la loro età di maturazione e consumo e, non ancora cadenti, stanno lentamente ed elegantemente invecchiando.
Non essendo più comunemente reperibili, si possono effettivamente considerare degli oggetti d'antiquariato, con un valore, alle volte, piuttosto elevato. L'esame di questo tipo di vino è una vera e propria expertise e si basa sull'analisi di diversi fattori.

vino bottiglie antiquariato invecchiamento

Prima si analizza lo stato esteriore di una bottiglia, se già a questo livello si scorgono gravi difetti è inutile proseguire e la bottiglia sarà destinata solo ad una collezione. Se invece è ritenuto idoneo, si passa alla valutazione vera e propria del vino, alla stappatura e alla degustazione.
Una bottiglia di oltre 30 anni è una bottiglia di vino d'antiquariato e il suo contenuto è, se ancora in buono stato, sicuramente nella fase finale della sua vita, quindi la capacità di conservazione e la maturità del vino dipendono dalla qualità dello stesso e soprattutto da come è stato conservato.
Per assaggiare un vino di oltre 30 anni prima di stapparlo è bene tenerlo fermo, magari in posizione inclinata per alcune settimane, in un locale al buio e fresco.

vino antiquariato pregiato 2

Ma quali sono i vini che più attraggono il collezionista? Tra gli italiani i vini maggiormente ricercati sono i piemontesi, Barbaresco, Barolo, i supertuscans, tanto apprezzati all'estero, Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Nobile di Montepulciano, mentre tra i francesi i più stimati sono quelli provenienti dalle regioni vinicole del Bordeaux e della Borgogna.
Ma che prezzo avrà un vino del genere?
Il record nei Guinness è 75mila Sterline per uno Château d'Yquem del 1811.

With the courtesy of alux.com  -baccerebaciccia.it – consorzio vino chianti – il giornale del cibo.it – scelte di gusto

Martedì, 23 Febbraio 2016 15:17

Cosa indossare per una prima a teatro

Scegliere il look giusto per una "prima" a teatro non è certo un'impresa facile. Ecco le regole da seguire per essere impeccabili e non rischiare di trascendere nel kitsch per il contesto in cui vi trovate. Tutto quello che c'è da sapere su abito scarpe accessori e acconciatura.

Di Veronica Volpi

Solitamente "le prime" a teatro si riferiscono alle opere liriche, ma a volte riguardano anche i balletti, a seconda della consuetudine e della tradizione della città d'interesse.
In ogni caso per le donne quando si avvicina la fatidica serata, si pone sempre il problema su cosa indossare, come acconciare i capelli e quali accessori utilizzare per essere perfette, impeccabili ed eleganti e assolutamente mai fuori luogo.

Partiamo dall'abito.
L'abito per eccellenza alle prime teatrali è lungo, in raso o in seta, e assolutamente modello a sirena.
Evitate gli abiti a palloncino con gonne eccessivamente ampie sono abiti meravigliosi quelli ma non siete alla serata degli Oscar o al Festival del Cinema siete a vedere un'opera in un teatro di tradizione.
Evitate anche troppe paillettes, eccessivi ricami in Swarovski, frange, ricami a perline, trascendere nel kitsch per il contesto in cui vi trovate è un attimo.
Per quanto riguarda il colore, l'abito deve essere rigorosamente monocromatico o nero, o rosso o bianco o argento.
Meglio evitare le fantasie che fanno molto estate e feste in riva al mare. Se non possedete l'abito lungo, è concesso anche un abito da "cocktail" corto, alla condizione che sia sempre all'altezza del ginocchio e che sia accompagnato da calze rigorosamente nere velate o con la gamba nuda. No alle calze color carne.
Per quanto riguarda il colore e la tipologia di stoffa, valgono le stesse regole che per gli abiti lunghi. Nel corto sono concesse anche le balze, ma sempre molto leggere.

vestito da teatro look abbigliamento

Passiamo alle scarpe.
La scarpa per eccellenza adatta a questa occasione è il sandalo gioiello con tacco non eccessivamente alto (max 12 cm) ma rigorosamente senza plateau.
Questo perché quando camminate nel foyer dovete avere un'andatura elegante, leggera, impostata ma naturale e il tacco troppo alto rischia di creare problemi nell'andatura specialmente se indossate un abito importante.
E non preoccupatevi se c'è freddo per i sandali, i taxi vi lasciano esattamente davanti all'entrata dei teatri per cui non dovete fare tragitti lunghi al freddo!
Se indossate un abito corto con calze nere come sopra citato vanno bene anche le decoltè con una mezza punta, sempre senza plateau e con tacco di max 12 cm.

scarpe teatro abbigliamento look

Per quanto riguarda invece la borsa per queste occasioni perfetta è la pochette o la clutch.
Assolutamente non adatte le maxi bag, shopper, borse a spalla o tracolle. La borsa da teatro deve essere al massimo lunga 20 cm e portata rigorosamente a mano, sempre con eleganza e portamento. Per i colori può essere sia in tono col vestito che coi gioielli, ricamate con perline, paillettes o Swarovski, mai a fantasia o con colori fluo.

look teatro borsetta

Ultimo dettaglio dell'outfit sono i gioielli.
La perfezione nell'outfit da teatro è la parure composta da girocollo (in pietre preziose o cristalli), orecchini piccoli e pendenti e bracciale.
In alternativa potete accostare pezzi differenti tra l'altro, a condizione che vi sussista una certa armonia nelle pietre, senza mischiare metalli, pietre o generi diversi, come ad esempio l'oro con l'argento, ma soprattutto i gioielli non devono essere eccessivi!
Gli orecchini meglio se di taglia molto piccola, perché ancora una volta si rischia di destare l'effetto contrario in chi vi osserva. Ricordatevi che il gioiello serve a risaltare voi, non deve essere lui protagonista.

Per quanto riguarda i capelli, il raccolto e lo chignon sono sempre molto chic, eleganti e raffinati per questa occasioni, evitate però sempre gli eccessi. Anche il capello sciolto è molto apprezzato, a condizione che sia ben pettinato e curato!

pettinatura capelli prima a teatro look consigli

With the courtesy of gettyimages.it  – louboutin.it jimmychoo.it -

 

Giovedì, 18 Febbraio 2016 15:18

10 citta' e 1 sogno

Un libro illustrato che vi farà venire la voglia di fare subito la valigia e partire con i vostri figli. Grazie a questo libro pop-up bello e originale i bambini posso iniziare ad osservare il mondo con curiosità e lasciarsi incuriosire da ciò che li circonda.

Di Susanna Voliani

Un libro pop-up bello e originale come questo, scritto in Spagna da Meritxell Marti ed illustrato da Xavier Salomò (Edizioni Gallucci), non può che far nascere dentro una irrefrenabile voglia di prendere un aereo.

libro viaggi bambini 3

"Mamma, papà, ci andiamo?" sarà la domanda che dovrete aspettarvi alla fine della lettura. Un libro gioiello a tre dimensioni che sarà capace di lasciare senza fiato i vostri figli: dieci pagine di magia e stupore, dieci città per mostrare le meraviglie della terra create dall'uomo, dieci spettacolari monumenti da conoscere a Parigi, Roma, New York, Sydney, Londra, Siviglia, Berlino, Il Cairo, Kyoto, Rio e persino nella misteriosissima Atlantide.

libri viaggi bambini 3

libro viaggi bambini 4

La Tour Eiffel, il Colosseo, i grattacieli: un'occasione per iniziare ad osservare il mondo con curiosità, leggendo le brevi frasi in rima dedicate a ciascuna città.
Vi toccherà partire, vi avevo avvisati...
Dai 4 anni.

Pubblicato in Cultura Emilia
Mercoledì, 17 Febbraio 2016 15:22

Calorie nel bicchiere

Quanto influisce il vino sulla dieta? Quante calorie sono contenute in un bicchiere? Ora è difficile saperlo con esattezza ma la Commissione Ue sembra intenzionata a far partire l'obbligo di indicarlo sulle etichette delle bottiglie per far conoscere l'apporto calorico contenuto.

Di Cecilia Novembri

Tutto è partito da uno studio fatto sulle ricerche effettuate su Google che incrociano le parole "calories" e "wine": al primo posto ci sono gli Stati Uniti, seguiti dal Regno Unito, Canada, Australia e Francia, tutti paesi interessati all'import di vino Made in Italy.

L'obesità nei paesi industrializzati preoccupa sempre più e così per contrastarla arrivano le etichette sulle bottiglie di vino che indicano le calorie.

vino wine vigneti calorie flashon 1

La Commissione Ue sembra intenzionata a far partire l'obbligo dal 2016 ma i produttori si ribellano, nonostante per ora si parli solo di bozza. Il provvedimento rientra in un più ampio progetto di revisione delle leggi sull'etichettatura del vino dove, per ora vanno indicati nome e indirizzo del produttore, denominazione, allergeni, gradazione alcolica, quantità di prodotto.

La modifica potrebbe prevedere l'inserimento dei nomi delle varietà dei vitigni utilizzati nonché l'apporto calorico del contenuto della bottiglia.

Si è considerato che il fabbisogno giornaliero di un adulto di circa 70 kg di peso sia di 2.170 calorie al giorno. Una bottiglia di Amarone, con una gradazione pari a 16°, presenta un contenuto pari a 885 calorie, equivalente a circa 134 calorie per un bicchiere da 150 ml.
Un vino più leggero, con gradazione alcolica di 13°, fornisce un apporto calorico per bicchiere di 109 calorie, abbattendo così il contributo energetico di circa il 20%.

vino wine calorie etichette fashon 2

I sostenitori della nuova norma ritengono che le etichette scarsamente formulate non siano più accettabili, perché il consumatore ha il diritto di sapere come sono fatti i vini: il vino verrà equiparato a qualunque altro cibo.
Dalla parte opposta ci sono invece i produttori che temono ripercussioni, oltre che sui consumi e sui prezzi a loro carico, anche sui giudizi nei confronti dei vini che ritengono potrebbero essere influenzati più dalle etichette che dalla qualità vera e propria.

vino wine vigneti calorie flashon 3

Martedì, 16 Febbraio 2016 15:28

Trend della stagione 2016: il panta culotte

Torna alla ribalta un capo che con il suo stile un po' retrò, un po' chic e un po' dandy è riuscito a contaminare le passerelle dei più grandi stilisti del globo. Vediamo come abbinarlo con scarpe e borse per creare un look diverso e adatto a tutte le situazioni.

Di Veronica Volpi

Raccapricciante se si pensa a qualche anno fa abbinato a sandali e calzini, di grande tendenza oggi e capo indispensabile nel guardaroba del 2016: il pantalone culotte torna alla ribalta con il suo stile un po' retrò, un po' chic e un po' dandy e a contaminare le passerelle dei più grandi stilisti del globo.

Sportivo e adatto alla vita quotidiana se abbinato a scarpe stringate, flats e mocassini, di grande raffinatezza ed eleganza se accompagnato ai tacchi alti durante la serata.

moda sfilate panta coulotte 1

Nel primo caso è consigliabile l'abbinamento con top crop e felpe, mentre per la sera è preferibile l'accompagnamento con camicia e blazer.

Per i materiali ogni tipo di tessuto è concesso, anche se il crepe di seta e il pizzo rimangono sempre i più adatti. Per quanto riguarda i colori, è sempre meglio puntare sulle tinte monocromatiche tipiche della stagione fredda, come ad esempio nero, blu inchiostro, tortora e champagne; meglio evitare le fantasie.

L'ispirazione viene dalle passerelle, dove stilisti del calibro di Giorgio Armani e Max Mara hanno saputo proporlo in ogni variante di abbinamento e colori. Il tocco finale può essere lasciato all'aggiunta del capello e la borsa a tracolla per conferirgli quell'eleganza dandy dal sapore intramontabile.

moda coulotte fashon mag 2

Images With Courtesy of: gettyimages.it – Giorgio Armani – Missoni – Luisa Spagnoli – Street Smith – jumglam.com

Vajazzling: la California lancia la moda di decorare le zone intime con cristalli e le italiane accolgono favorevolmente questa tendenza. Un'idea originale per momenti intimi speciali, da sfruttare magari per San Valentino. Ecco come si fa ad avere un pube brillante. 

Di A.K.

Parma, 6 febbraio 2016

Dal web – Se non ci avete ancora pensato siete ancora in tempo per applicare brillanti sul vostro pube. L'effetto 'wow!' sarà assicurato.
Parola di stelline e dive americane che hanno già sperimentato la moda del Vajazzling, del tatuaggio fatto di cristalli Swarovski sul basso ventre.
La prima a lanciare la tendenza è stata Jennifer Love Hewitt, che ha proprio fatto un tutorial televisivo su come vengono applicate le decorzaioni. Dopo di lei, una pletora di divine si è fatta fotografare ingioiellata solo là...
Il vajazzling si fa con cristalli Swarovski auto-adesivi ed è una novità che viene dalla California. Una alternativa trasgressiva e provocante al tatuaggio.
In Italia ci siamo. E' un fenomeno in crescita, a detta delle estetiste più all'avanguardia.
Caratteristiche e modalità della nuova tendenza sono presto dette.
Prima di tutto, l'applicazione di un tatuaggio composto da Swarovski sul Monte di Venere richiede necessariamente una epilazione totale dell'inguine. Il sistema migliore è lo zucchero o la resina perché garantiscono tempi più lunghi di ricrescita dei peli, lasciano la pelle molto più liscia e non comportano rischi di irritazioni.
Mettere le decorazioni luccicanti è invece una cosa rapidissima: ci vuole solo un minuto.
Come per i classici tatuaggi, esistono disegni già preparati. Vengono realizzati a mano in cristalli originali Swarovski e ne esistono di tantissime forme e dimensioni che vanno dal fiore al disegno stilizzato; possono essere colorati oppure composti semplicemente da cristalli.
Chi ha gia sperimentato assicura che avere una decorazione sulla parte pubica non dà fastidio quando si è vestite perché sono applicazioni sottili e che i tatuaggi sono igienici e ipollargenici.
Sono applicati con una colla speciale studiata apposta per essere utilizzata sulla pelle senza creare problemi.
Per quanto riguarda la durata, il disegno rimane per 4 o 5 giorni e si stacca con le mani.
Contrariamente a quanto si pensi, il costo è abbordabile. Si tratta di spendere circa venti euro. Qualcosa in meno se lo si acquista per applicarlo a casa da sole.

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