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Concordata l’istituzione di un tavolo di confronto permanente, per il rilancio del ruolo svolto dal servizio di trasporto pubblico ed il miglioramento degli standard qualitativi. I partecipanti hanno condiviso la convinzione che la priorità assoluta di intervento deve focalizzarsi verso un aumento delle risorse assegnate al servizio di trasporto pubblico locale.

L'azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico su gomma nelle province di Modena, Reggio Emilia e Piacenza fa parte del team di ricerca che sta testando nuove soluzioni tecnologiche in grado di rendere più efficiente il servizio e migliorare la sicurezza dei passeggeri e del personale. Il progetto vede la partecipazione di 54 partners europei, tra i quali le Università di Modena-Reggio Emilia, Parma e Roma Tre e partner industriali di alto profilo come Leonardo S.p.A ed Eurotech S.p.A.

Pubblicato in Nuove Tecnologie Modena

Il progetto attivato dall’azienda emiliana di trasporto pubblico ha un valore complessivo di circa 500 mila euro ed è stato selezionato e co-finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per le Politiche della Famiglia, nell’ambito di un bando nazionale finalizzato a migliorare la qualità di vita dei lavoratori. SETA è l’unica azienda italiana di trasporto pubblico su gomma ad aver ottenuto questo riconoscimento. 

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia

L’episodio questa mattina alle 7.40 sui Viali, davanti alla fermata dell’ex Questura. Il primo mezzo stava per ripartire quando è stato tamponato dall’altro. Entrambi erano pieni di studenti che si stavano recando a scuola. I sei minorenni hanno riportato solo contusioni lievi

Pubblicato in Cronaca Modena

2° Osservatorio Continental sui macro-trend del trasporto pesante.
In provincia però le classi Euro 5 e 6 sono già oltre la metà del totale e gli Euro 0 meno del 3% (primato della regione). Brillante il mercato sul fronte del trasporto merci

L’affermazione odierna di “Parma in Centro” che parla di un’affinità tra Pietro Vignali e i dieci anni successivi è completamente errata sia come dato storico che nel merito dell’accusa.

Avendo fatto il Vicesindaco sia di Elvio Ubaldi che di Pietro Vignali, ricordo, la continuità sulle politiche del traffico e della mobilità tra le amministrazione Ubaldi (di cui Pietro è stato assessore alla Viabilità, Mobilità e all’Ambiente) e quella di Vignali.

Politiche del traffico che hanno rivoluzionato complessivamente, come tutta Parma sa bene, tutto il sistema della viabilità della città, precedentemente ferma da decenni (molti hanno ancora in mente il semaforo che attraversava un pezzo di tangenziale, divenuto una barzelletta in tutta Italia).

La continuità di Vignali con l’azione amministrativa di Ubaldi deriva non solo dall’aver con lui impostato le politiche viabilistiche per nove anni come Assessore, ma dall’aver proseguito anche successivamente le innovazioni apportate al traffico cittadino.

L’accessibilità in un centro storico come quello di Parma ha richiesto negli anni scelte sempre nuove e sperimentali, talché è veramente semplicistico e sbagliato affermare che Vignali sia responsabile della chiusura del centro.

Le soluzioni apportate per alleggerire e rendere meglio accessibili la città e il centro risalgono all’ultimazione dell’anello delle tangenziali, eliminando in un sol colpo il traffico non solo di attraversamento ma anche pesante che riempiva le vie residenziali della città.

Di pari passo non si possono dimenticare la messa in funzione dei quattro parcheggi scambiatori ai poli della città con navette dedicate per raggiungere il centro storico; l’eliminazione di oltre cento semafori con benefici sulla fluidificazione del traffico; la realizzazione di oltre novanta km di piste ciclabili per favorire al viabilità leggera di penetrazione dai quartieri al centro storico, anche attraverso incentivi per l’acquisto di ben cinquemila biciclette elettriche; i contributi per trasformare migliaia di auto con propulsione a metano in modo da poter raggiungere il centro storico con il permesso “auto amica dell’ambiente”.

A ciò si aggiunge la rivoluzione e il potenziamento apportato al trasporto pubblico con un sistema a raggiera che da tutti i quartieri permetteva a migliaia di persone di confluire in centro storico, potenziamento ottenuto grazie a un contributo annuale che aveva raggiunto la cifra record nazionale di sei milioni di euro che Vignali era riuscito a far erogare alla TEP.

E ancora: l’istituzione di linee con autobus piccoli in centro storico (come ad esempio la linea n. 15), gli autobus a chiamata come il Pronto Bus (soprattutto per i giovani), l’innovativo Happy Bus per il servizio scolastico.

Insomma, con tutte queste politiche Parma era arrivata al primo posto in Italia per efficienza del trasporto pubblico locale e per le politiche di viabilità e mobilità sostenibile.

Da allora le politiche del traffico e delle infrastrutture sono rimaste completamente ferme, se non per qualche minimale intervento che recentemente ha fatto ridere la città come la pseudo pista ciclabile di via Pasini.

Ma con riferimento in particolare al centro storico, voglio soprattutto  ricordare che Vignali aveva realizzato sette Centri Commerciali Naturali con la costituzione del Consorzio Centro Città (costituito da Comune, Ascom, Conferescenti e Camera di Commercio). Vignali aveva anche nominato un City Manager per la gestione dei centri commerciali naturali e coordinare i centinaia di eventi culturali diffusi organizzati in collaborazione con le associazioni dei commercianti nelle strade, piazze e vie del centro storico : dalle serate con i negozi aperti e all’organizzazione di eventi culturali (Boulevard, le notti bianche, il cinema all’aperto in Piazza della Pace, Artisti nei Borghi, la rassegna “E’grandEstatE”, Parma sotto le Stelle e tanti altri).

A fronte di tutto ciò, dire semplicemente che Vignali ha chiuso il Centro Storico è una inesattezza colossale, indice di davvero scarsa memoria della storia recente di Parma.

Paolo Buzzi, già Vicesindaco delle Amministrazioni Ubaldi e Vignali

Pubblicato in Cronaca Parma

Tra i casi positivi notificati in questi giorni figura quello di una studentessa che si è sottoposta a tampone a seguito della comparsa di lievi sintomi.

Venticinque nuovi bus per incentivare la mobilità sostenibile e ridurre l'inquinamento. Il Comune di Parma, Assessorato alle Politiche di Sostenibilità Ambientale, guidato da Tiziana Benassi, ha richiesto un finanziamento ad hoc, in base a quanto previsto dal Decreto interministeriale n. 234 del 6/6/2020, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero dell'Economica e delle Finanze e Ministero dello Sviluppo Economico, "Riparto delle risorse previste dall'articolo 3 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) 17 aprile 2019 alle città ad alto inquinamento", per l'assegnazione di fondi inerenti progetti di mobilità sostenibile, nelle filiere dei mezzi di trasporto pubblico su gomma.

Pubblicato in Cronaca Parma
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