La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza dopo aver appreso della vicenda giudiziaria che vende coinvolti docenti della scuola dell'infanzia di Colorno, chiede pubblicamente che le autorità inquirenti mostrino i video delle indagini.
Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, a tal proposito precisa: "Solo guardando le immagini potremo renderci conto almeno parzialmente di cosa è realmente successo a Colorno - continua il rappresentante dei docenti - è anche opportuno che il legislatore indichi espressamente quando una ramanzina o una punizione comminata ad un alunno discolo è legale e quando si sconfina nell'illecito penale. Ricordiamo che anche la giurisprudenza in passato ha precisato che il docente è dotato di poteri autoritativi" – conclude "oltre che nella magistratura requirente confidiamo nella magistratura giudicante"
Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza
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All'esame per la patente con auricolare e telecamera: indiano denunciato dalla Polizia di Stato
Nella giornata di ieri, personale della Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà un cittadino indiano di anni 39, residente nella provincia di Modena, il quale attraverso l'utilizzo di strumentazioni elettroniche occultate sulla propria persona ha tentato di indurre in errore Funzionari della M.C.T.C. di Modena al fine di ottenere, con esito positivo, il superamento degli esami di teoria a quiz per il conseguimento della patente di guida italiana.
Il funzionario della Motorizzazione preposto agli esami, insospettito dall'atteggiamento particolarmente nervoso dell'indiano, che stava sostenendo la prova con l'ausilio del supporto audio (cuffie) ha richiesto l'intervento della Polizia Stradale di Modena.
Effettivamente, lo straniero occultava all'interno dell'orecchio sinistro, nascosto dai capelli, un minuscolo auricolare bluetooth, collegato tramite ricevitori-trasmettitori, ad un telefono cellulare che l'uomo teneva occultato sotto ai pantaloni, fissato alla gamba destra con del nastro adesivo nero. Attaccata alla gamba sinistra vi era una batteria che, attraverso il collegamento con alcuni cavi elettrici volanti, andava ad alimentare una telecamera fissata sul torace sempre con del nastro adesivo, che attraverso un foro sulla maglietta poteva inquadrare il monitor con le domande dei quiz. Fissato alla gamba destra un secondo cellulare per i collegamenti esterni con il suggeritore.
Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro e il cittadino indiano deferito all'Autorità Giudiziaria per falsità ideologica.
Nell'ambito dei servizi Straordinari di Controllo del Territorio della Polizia di Stato, nel pomeriggio di sabato sono stati effettuati controlli specifici nelle strade del centro di Parma finalizzati a prevenire e contrastare i reati predatori e lo spaccio di sostanze stupefacenti nei centri urbani e nei luoghi di aggregazione giovanile.
Al servizio, Coordinato dall'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Parma, hanno preso parte: il Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato di Reggio Emilia, personale del Reparto Cinofili della Polizia di Stato di Bologna e Personale della Polizia Municipale di Parma.
I controlli si sono concentrati nelle aree urbane, oggetto di segnalazioni tramite esposti da parte dei cittadini, quali Viale Vittoria, Via dei Mille, le aree verdi dei Parchi (Parco del Naviglio), la Stazione Ferroviaria di Parma e zone limitrofe, nonché, nelle strade del centro cittadino, quali via Cavour, Piazza Garibaldi, via Mazzini.
Nel corso del servizio sono state identificate 12 persone, controllati 5 veicoli e sequestrati 49 grammi di Marijuana e 8,5 grammi di Hashish.
_______________________________ la cronaca dei fermi e dei furti _________________________
28/04/2018 12:23 OVS di via Mazzini.
Persona fermata da personale della vigilanza con merce non pagata per un valore di circa 90 euro.
Denunciato in stato di libertà per il reato di furto aggravato cittadino moldavo classe '98.
28/04/2018 18:53 OVS di via Mazzini
Due minorenni fermati da personale della vigilanza con merce non pagata per un valore di circa 60 euro.
Denunciate in stato di libertà per il reato di furto aggravato in concorso due minorenni italiane classe '01 e, successivamente, affidate alle rispettive famiglie.
28/04/2018 18:54 strada Traversetolo
Due cittadini georgiani classe '78 fermati da personale della vigilanza con merce non pagata per un valore di circa 125 euro presso Esselunga. Soggetti identificati e denunciati in stato di libertà per il reato di furto aggravato in concorso.
29/04/2018 02:05 Piazzale Boito angolo Strada del Conservatorio
Fumo da un cassonetto della spazzatura. Intervento delle Volanti e dei VV.FF. per spegnere l'incendio.
29/04/2018 04:44 via Milano
Ignoti, verso le ore 04.20 circa, dopo aver tagliato le inferiate, forzato tapparella e finestra laterale, si introducevano all'interno del Bar "MALT & Co." e asportavano la somma di euro 15 mila circa tra "gratta e vinci", tabacchi e fondo cassa. Sono in corso accertamenti per ricostruire la vicenda e individuare gli ignoti autori del reato.
29/04/2018 02:49
Nel transitare in via Mantova altezza cavalcavia tangenziale, la volante intercetta un giovane moldavo classe 98 con uno zaino in spalle. Dal controllo del soggetto emerge che all'interno dello zaino sono presenti numerosi frammenti di vetro d'auto e alcuni oggetti asportati poco prima da un veicolo parcheggiato in strada Mutta, oltre ad altro materiale di dubbia provenienza. A questo punto, effettuando controlli più approfonditi, sempre in via Mutta viene trovato un altro veicolo con il vetro infranto.
Denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione e inottemperanza all'ordine del Questore.
29/04/2018 12:53 Esselunga di via Emilia Est
L'addetto alla sorveglianza, riferiva di aver sorpreso due persone che hanno rubato 260 euro di merce.
Sul posto gli operatori delle Volanti pervenivano all'identificazione dei soggetti resisi responsabili del delitto: due cittadini italiani classe '58 e '70, i quali venivano denunciati in stati di libertà per il reato di furto aggravato in concorso e la merce veniva contestualmente restituita al punto vendita.
Mandato di cattura internazionale: tunisino 41enne arrestato dalla Polizia di Stato.
Nel corso della notte appena trascorsa, personale della Squadra Mobile ha tratto in arresto un cittadino tunisino di 41 anni, residente in provincia di Bologna, gravato da un mandato di arresto internazionale ai fini estradizionali, emesso dalle autorità tunisine il 31 ottobre 2017, per reati finanziari, commessi da Pubblico Ufficiale e truffa telematica.
Lo straniero, durante il mese di ottobre 2017, aveva effettuato una serie di trasferimenti non autorizzati di fondi di denaro per centinaia di migliaia di dinari tunisini.
Il 41enne è stato rintracciato presso una struttura alberghiera di Modena e, al termine delle formalità di rito, associato alla locale Casa Circondariale a disposizione della Autorità Giudiziaria competente.
Guardia di Finanza di Parma. Operazione "Paga Globale". Arrestate sette persone, tra imprenditori e professionisti. L'operazione è ancora in corso.
La Guardia di Finanza di Parma sgomina un'organizzazione criminale, dedita alla frode fiscale ed alla truffa ai danni dello Stato, che operava tramite l'illecito utilizzo di
ammortizzatori sociali.
Dalle prime ore del mattino, oltre 100 Finanzieri stanno eseguendo - nella provincia di Parma ed in altre località nazionali - 7 ordinanze di custodia cautelare, disposte dall'Autorità Giudiziaria di Parma, nei confronti di altrettanti imprenditori e professionisti, oltre a numerose perquisizioni in luoghi riconducibili ad ulteriori 26 indagati coinvolti nell'illecita attività.
Ulteriori e approfonditi dettagli dell'operazione saranno illustrati successivamente.
Nel pomeriggio del 13 aprile scorso, personale della Sottosezione della Polizia Stradale di Modena Nord ha tratto in arresto un cittadino italiano di 39 anni, residente in provincia di Genova, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Modena 16 aprile 2018 - Sull'autostrada A1, all'altezza del casello di Valsamoggia, in direzione Milano, gli agenti hanno fermato un'autovettura "Skoda Roomster" di colore marrone metallizzato con targa italiana.
L'uomo, con precedenti specifici in materia di stupefacenti, ha mostrato da subito evidenti segni di nervosismo. Nella tasca dei pantaloni del trentanovenne è stata rinvenuta una "pallina" di hashish di 1,4 gr, che il fermato ha spergiurato essere tutto quello di cui era in possesso.
All'interno del veicolo, è stato, invece, è stato rinvenuto in un vano opportunamente occultato un panetto contenente cocaina per un peso di Kg 1,025, di ottima qualità, corrispondente a circa 250.000 euro di vendita sul mercato illegale.
Il malvivente, dopo le formalità di rito, è stato associato alla locale casa Circondariale, come disposto dal magistrato di turno
Si tratta di un 25 enne nigeriano ospite presso una cooperativa modenese. Nel corso dei controlli sono stati denunciati a piede libero per spaccio anche suoi due connazionali.
MODENA – Nei sogni dell'amministrazione comunale, il parco Novi Sad doveva essere il "salotto buono" di Modena, con un megaparcheggio interrato, il Novi Park, dove chi arriva per recarsi nel centro storico dovrebbe lasciare l'auto, un parco archeologico in superficie ad attrarre visitatori e turisti.
Peccato che, oggi, tra le vestigia romane non bazzichino che spacciatori e il parcheggio è assai poco frequentato, proprio per la paura da parte dei modenesi e non solo, di essere aggrediti e rapinati dai soggetti poco raccomandabili che hanno fatto del Novi Sad un mercato della droga a cielo aperto. E questo nonostante i controlli, ormai quotidiani, da parte delle Forze dell'Ordine, che portano all'identificazione di pusher e clienti, spesso studenti minorenni delle vicine scuole superiori, e al sequestro di modiche quantità di droga. Perché si sa, gli spacciatori la legge la conoscono bene e sono bene attenti a non farsi trovare addosso più di quanto consentito per il cosiddetto "uso personale". Ecco perché, per questi soggetti, la burocrazia che segue l'identificazione e le eventuali denunce vengono percepiti solo come piccoli "fastidi" che non vanno a inficiare più di tanto la loro attività.
A qualcuno, tuttavia, queste furbizie dovevano ancora essere spiegate. È il caso di un 25 enne nigeriano, richiedente asilo e ospitato presso una cooperativa della città, che ieri è stato tratto in arresto durante uno dei controlli di rito da parte dei Carabinieri. Addosso, infatti, gli sono stati trovati 2,4 grammi di eroina e 1,5 di cocaina, ben oltre "l'uso personale, oltre a 30 euro in contanti e due telefoni cellulari.
Nel corso della giornata di controlli, sono stati identificati e denunciati a piede libero altri due nigeriani di 23 e 29 anni, con pochi grammi di marijuana e di eroina, non sufficienti a fare scattare l'arresto.
Ladro seriale arrestato dalla Polizia di Stato in esecuzione di un ordine di carcerazione
Nella giornata di martedi, personale della Squadra Mobile ha tratto in arresto un cittadino ucraino di anni 38, destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli.
Lo straniero deve espiare la pena residua di mesi 11 e giorni 28 di reclusione per i reati di furto aggravato e falsa attestazione sulla propria identità a Pubblico Ufficiale.
Il malvivente, sotto diversi alias, annovera numerosissimi precedenti di Polizia per i medesimi reati, consumati nella zona della stazione Termini di Roma e nel comune di Napoli.
Gli agenti della Squadra Mobile lo hanno rintracciato nel pomeriggio di ieri presso una comunità di recupero per tossicodipendenti. Al termine delle formalità di rito, l'ucraino è stato associato alla locale Casa Circondariale.
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Importante attività della Polizia di Stato in materia di espulsioni
Nei primi due mesi del 2018, l'Ufficio Immigrazione ha svolto una intensa attività finalizzata all'allontanamento dal territorio nazionale di cittadini stranieri irregolari.
In questo periodo sono stati complessivamente 50 gli stranieri raggiunti da un provvedimento di espulsione, di cui 25 colpiti da Decreto del Prefetto di Modena, 19 da ordine di allontanamento emesso dal Questore e 6 eseguiti con accompagnamento coatto alla frontiera a cura del personale della 3^ sezione dell'Ufficio Immigrazione.
I soggetti espulsi sono prevalentemente di nazionalità marocchina (21), tunisina (11) e nigeriana (6).
Per quanto riguarda i detenuti in carcere, l'Ufficio Immigrazione sta procedendo alla compiuta identificazione di 300 cittadini stranieri al fine di permettere l'avvio delle pratiche per la loro espulsione dall'Italia.
Nelle ultime settimane, su tutto il territorio cittadino e della provincia, il Comando Provinciale Carabinieri di Bologna, nell'ambito degli obiettivi programmati in strettissima sinergia con la locale Prefettura, ha intensificato le attività di controllo del territorio, finalizzate al monitoraggio di soggetti di interesse operativo, nonché quelle finalizzate alla prevenzione e repressione dei reati, soprattutto quelli contro il patrimonio, effettuando specifiche attività investigative sviluppate sotto l'alta direzione della Procura della Repubblica di Bologna.
Al riguardo, sul territorio della Compagnia Carabinieri di Bologna Borgo Panigale, proprio la massima attenzione connessa con il controllo ed il monitoraggio si soggetti sospettabili, i Carabinieri della Stazione di Calderara di Reno e della Stazione di Anzola Emilia hanno posto in essere delle importanti operazioni.
Nell'ambito delle attività di monitoraggio dei soggetti di interesse operativo e di controllo del territorio finalizzato al contrasto dei reati predatori, i Carabinieri della Stazione di Calderara di Reno hanno tratto in arresto C.I., classe 1989, cittadino moldavo, per ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi.
In particolare, i carabinieri, all'esito di approfondite indagini, conseguenti alla formalizzazione di una denuncia di rapina da parte del predetto (autotrasportatore e corriere), - soggetto incensurato sul territorio italiano, ma di interesse operativo per precedenti reati perpetrati sul territorio moldavo - che aveva riferito di essere stato rapinato dell'incasso giornaliero dell'attività di corriere, ammontante a circa 1.200 euro, hanno accertato che, in realtà, il predetto:
- aveva utilizzato la predetta somma in denaro per giocare all'interno di una sala slot locale;
- avendo perso l'intera somma, aveva simulato di essere rimasto vittima di rapina.
Nel prosieguo delle attività investigative, i militari hanno eseguito un decreto di perquisizione nella sua abitazione di un comune limitrofo, all'esito della quale hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro:
- una pistola marca Beretta mod. 51 completa di munizioni calibro 7,65, risultata asportata nel 2016 a Bologna, completa di n. 34 munizioni cal. 7,65;
- un tirapugni artigianale;
- due coltelli (uno a serramanico e uno da combattimento mod. KUKRI);
- una fibbia recante un logo nazista (svastica).
Il predetto è stato pertanto tratto in arresto per ricettazione e detenzione abusiva di armi.
Nell'ambito delle attività di controllo del territorio, a Calderara di Reno (BO), i militari della locale Stazione Carabinieri hanno altresì denunciato in stato di libertà 7 soggetti, tutti pregiudicati, di origine rumena, in Italia senza fissa dimora, responsabili di invasione di edifici e furto di energia elettrica in concorso.
In particolare, a seguito di mirate attività info-investigative, conseguenti a segnalazioni di cittadini, i carabinieri hanno eseguito una verifica all'interno di un casolare abbandonato, ubicato in quella via san Vitalino, che ha consentito di accertare che:
- da alcuni mesi, l'edificio era occupato abusivamente dai 7 denunciati, che avevano realizzato un illecito allaccio alla rete elettrica, per un danno stimato di circa 30 mila euro;
- uno dei soggetti era in possesso di un pc portatile marca acer mod. aspire, risultato, all'esito delle verifiche esperite, oggetto di furto consumato in Bologna la settimana precedente.
Nell'ambito delle attività finalizzate alla verifica dei requisiti e delle condizioni di custodia delle armi denunciate da privati cittadini, i militari della Stazione di Calderara di Reno hanno denunciato in stato di libertà un uomo cl. 1965, per detenzione abusiva di armi.
In particolare, le verifiche effettuate hanno consentito di appurare che il predetto:
- aveva denunciato in ritardo (oltre le 72 ore dall'acquisto) l'acquisto di 3 fucili da caccia, cedutigli da altra persona;
- deteneva illegalmente n. 7 armi da fuoco e n. 500 munizioni, già appartenute al padre defunto.
Pertanto, sono state sottoposte a sequestro le citate 10 armi e ne sono state ritirate cautelativamente altre 37 per ulteriori accertamenti.
Per quanto attiene al contrasto ai reati contro il patrimonio, infine, i Carabinieri di Anzola Emilia hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Bologna, su richiesta della locale Procura, nei confronti di due pluripregiudicati italiani, C.A., classe 1979, di Aversa (CE), e C.P., classe 1982, di Modena, che nel mese di ottobre scorso avevano perpetrato:
- 3 rapine di telefoni cellulari nei confronti di altrettanti ragazzi minorenni;
- 1 tentativo di rapina nei confronti di una donna.
Le indagini dei Carabinieri della Stazione di Anzola Emilia hanno permesso di ricostruire la tecnica utilizzata: i malviventi, una volta avvicinate le vittime con una scusa banale, afferrandole per i polsi e strattonandole tentavano di impossessarsi dei loro telefoni cellulari e quant'altro di valore in loro possesso.
Il cosiddetto pedinamento telematico, effettuato analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza comunale e di alcuni esercizi commerciali presenti nella zona, e le testimonianze dettagliate dei passanti e delle vittime hanno permesso di risalire tempestivamente agli autori delle condotte illecite e di assicurarli alla giustizia.
Al termine di articolate attività di polizia economico – finanziaria, i Finanzieri del Comando Provinciale di Rimini hanno tratto in arresto, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il locale Tribunale, tre pregiudicati, responsabili di aver ordito il fallimento di una ditta di commercio all'ingrosso e al dettaglio di calze, intimo ed accessori, con sede a Misano Adriatico (RN), distraendone prima del fallimento l'intero patrimonio.
Le complesse indagini svolte dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Rimini, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno condotto ad argomentare che l'impresa era stata costituita, sin dall'inizio, con lo scopo di portare a termine un preciso piano criminoso, da parte dei veri gestori dell'attività commerciale, ossia due fratelli, di origine pugliese, attivi nel settore del commercio ambulante, ma gravati da diversi precedenti penali.
Il disegno emerso dagli accertamenti sarebbe consistito nel:
- fare acquisire al loro prestanome , N.D., di anni 41 (soggetto privo di alcuna esperienza imprenditoriale, nullatenente e con problemi di tossicodipendenza), - anche lui tratto in arresto ieri -, la fiducia dei fornitori in modo da poter effettuare ingenti acquisti di merce e procrastinare i pagamenti, con il proposito di non onorarli a scadenza;
- trasferire le giacenze di magazzino e i beni aziendali della ditta, prima del fallimento, ad altri soggetti sempre riconducibili ai due germani salentini;
- acquistare la merce in esenzione d'IVA, dichiarandone l'esportazione, per poi venderla invece sul territorio nazionale in evasione d'imposta;
- occultare le scritture contabili al fine di non consentire la ricostruzione del volume d'affari per l'anno 2014, a danno dell'Erario e degli altri creditori;
- scaricare la responsabilità del fallimento sul nullatenente N.D, su cui i creditori non avrebbero potuto rivalersi per ottenere il soddisfacimento dei propri crediti.
Le indagini hanno, altresì, consentito in sostanza di raccogliere elementi idonei a dimostrare che i suddetti hanno distratto merce per un valore pari a oltre 5 milioni di euro.
Sulla scorta di siffatte risultanze investigative, la Procura della Repubblica di Rimini, nella persona del Sostituto Procuratore della Repubblica, dr. Luca Bertuzzi, richiedeva al G.I.P. l'emissione di misure cautelari personali e reali a carico dei principali indagati, che venivano accolte dal GIP, dr. Vinicio CANTARINI, il quale ha disposto l'arresto in carcere per M.R. (51 anni, residente a Misano Adriatico), e gli arresti domiciliari per il fratello, M.R. (41 anni, residente a Gallipoli) e N.D. 41 (41 anni, residente in provincia di Brescia). I provvedimenti restrittivi sono stati operati ieri, rispettivamente a Bologna, Gallipoli e Calcinato (BS); contestualmente, nei loro confronti, le Fiamme gialle hanno anche dato esecuzione al correlato provvedimento di sequestro per oltre 200 mila euro