La dialettica aggredito/aggressore, che vediamo all'opera dall'inizio dell' “Operazione speciale” russa in Ucraina, è un dispositivo concettuale su cui dovremmo soffermarci. Infatti, non è antropologicamente irrealistico dipingere una nazione come l'incarnazione del male* e un'altra come un soggetto esclusivamente passivo nel subirlo**?