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Il 70% della capacità di super calcolo nazionale si svolge in centri di ricerca in regione. Il presidente Bonaccini: "Tra i nostri obiettivi di mandato fare di Bologna e dell'Emilia-Romagna un grande hub europeo della ricerca".

Bologna, 9 febbraio 2016

La Regione Emilia-Romagna sta investendo molto in ricerca e trasferimento tecnologico nei principali settori dell'innovazione che sostengono lo sviluppo locale sostenibile e l'occupazione. Bigdata e supercalcolo sono esempi di competenze convergenti, di servizi e tecnologie che offrono nuove opportunità di crescita economica e di progresso scientifico. Molte istituzioni di livello mondiale nel supercalcolo e bigdata si trovano nel territorio regionale, e la Regione ha avviato da tempo una ricognizione delle potenzialità esistenti. Se ne è parlato ieri a Bologna, all'iniziativa "Emilia Romagna Bigdata Community - Una piattaforma per l'innovazione, lo sviluppo e la competitività regionale".

"La Regione si è data come obiettivo di mandato di fare di Bologna e dell'Emilia-Romagna un grande Hub europeo della ricerca – ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini - Le università, i centri di ricerca, gli enti pubblici di ricerca, il CINECA, il Rizzoli, che con CNR e università sono la frontiera più avanzata dell'innovazione, la nostra rete Alta Tecnologia, le molte imprese che operano come fornitori dei laboratori più avanzati, costituiscono un insieme che ha titolo ad essere riconosciuto come grande infrastruttura, e noi ci candidiamo ad essere l'istituzione che mette a sistema tutte queste eccellenze".

"Il 70% della capacità nazionale di super calcolo è in Emilia-Romagna. Adesso dobbiamo passare dalla quantità al valore, realizzare una politica industriale utile al riposizionamento del Paese che passi attraverso il sistema della ricerca – ha spiegato l'assessore alla Ricerca e all'Università Patrizio Bianchi – In questa regione sono occupati in questo settore 1.800 ricercatori, 230 ricercatori stranieri, tra il 2013 e il 2015 sono stati realizzato 60 percorsi di alta formazione. Non c'è ambito della ricerca e dell'innovazione per cui non sia fondamentale la capacità di gestire grandi quantità di dati. La nostra intenzione adesso è valorizzare specializzazioni e complementarietà maturate da tutti i centri di ricerca che lavorano nell'ambito del super calcolo e del big data e creare un sistema aggregato più competitivo anche a livello europeo. Nei prossimi giorni lanceremo il Piano Alte competenze".
La tradizionale attenzione verso l'innovazione in Emilia-Romagna deriva principalmente da un sistema diffuso, dinamico e interdisciplinare di ricerca (4 università pubbliche, infrastrutture e servizi di ricerca di primo livello e sedi territoriali dei principali centri di ricerca nazionali) ben integrato nel sistema industriale locale, composto principalmente da piccole e medie imprese.
La Regione Emilia-Romagna ha predisposto un piano regionale per le infrastrutture di ricerca e innovazione.

"L'attività ha previsto una ricognizione delle infrastrutture esistenti a livello regionale, che abbiamo realizzato con il supporto di Aster – ha detto l'assessore alle Attività produttive Palma Costi - Da tale ricognizione è stato possibile ottenere una situazione aggiornata sull'esistenza in regione di strutture di ricerca e innovazione che presentano le potenzialità scientifiche, tecnologiche ed organizzative adatte per utilizzate per incrementare le capacità competitive delle imprese, in coerenza con quanto previsto dalla Strategia di Specializzazione Intelligente regionale. Supercalcolo e big data, materiali avanzati e sistemi di produzione innovativi e genomica, medicina rigenerativa e biobanche sono state identificate come le tematiche di rilevanza strategica per la regione, e per sostenerle abbiamo destinato 7 milioni di euroBigdata e supercalcolo sono esempi di competenze convergenti, di servizi e tecnologie che offrono nuove opportunità di crescita economica e di progresso scientifico. L'importanza del poter contare su capacità di gestione ed interpretazione di grandi quantità di dati crescerà esponenzialmente nel prossimo futuro, si richiederà una grande capacità di calcolo in termini di prestazioni e di memoria disponibile. Le possibili applicazioni spaziano da aree di ricerca (ad es. La fisica delle particelle, l'esplorazione spaziale, ecc ..) a domini applicativi (ad es. l'analisi finanziaria, la salute, il monitoraggio ambientale e simulazioni geofisiche, la gestione del patrimonio culturale, l'agricoltura di precisione, la multimedialità e l'analisi di immagini e video, ecc).

L'impatto dei bigdata sulla strategia di specializzazione intelligente regionale potrebbe essere notevole, con applicazioni nelle aree di specializzazione che vanno dai sistemi regionali di alta intensità di conoscenza (salute e il campo del benessere e industrie culturali e creative), ai sistemi di produzione consolidata.
L'obiettivo della Regione è dunque realizzare una grande infrastruttura di ricerca di dimensione europea in linea con Horizon 2020, e quindi anche come riferimento attrattivo per nuovi investimenti in ricerca, anche da parte di imprese. Il programma europeo Horizon 2020, che ha un budget di quasi 80 miliardi di euro dal 2014 al 2020, ha come primo pilastro l'obiettivo generale di "Eccellenza scientifica", cioè elevare il livello di eccellenza della base scientifica europea e garantire una produzione costante di ricerca a livello mondiale per assicurare la competitività dell'Europa a lungo termine. Eccellenza scientifica si articola in quattro programmi, tra cui "Infrastrutture di Ricerca" che intende garantire che l'Europa disponga di infrastrutture di ricerca di livello mondiale accessibili a tutti i ricercatori in Europa e in altri paesi. /BM

(Fonte: ufficio stampa ER)

Il consigliere chiede che la Regione dia seguito agli impegni ripetutamente assunti relativi a una collaborazione con tutti i soggetti istituzionali privati per assicurare la sostenibilità e la crescita dell'infrastruttura. Tommaso Foti (Fdi-An): "La Regione intervenga per il rilancio". 

Bologna, 5 febbraio 2016

A differenza delle previsioni che ipotizzavano l'utilizzo dell'aeroporto Giuseppe Verdi di Parma nel 2012 da parte di un milione di passeggeri, la realtà dello scorso anno quantifica il loro numero poco oltre le 200.000 unità. La sorte dello scalo parmense suscita quindi "fondate preoccupazioni", secondo Tommaso Foti (Fdi-An), che in una interrogazione alla Giunta lo definisce "una infrastruttura strategica quantomeno per il bacino dell'Emilia centro-occidentale, densamente popolato, legato a importanti poli economici e con una significativa presenza di infrastrutture principali, in particolare stradali, che fanno dello stesso il sesto bacino - in Italia - per accessibilità su gomma in termini di popolazione raggiungibile".

Foti chiede alla Giunta se, in accordo con gli azionisti (pubblici e privati) della società che gestisce l'aeroporto, intenda promuovere iniziative volte al rilancio del "Giuseppe Verdi". E ricorda "come in più occasioni, l'assessore regionale ai Trasporti abbia manifestato il proposito della Regione di collaborare con tutti i soggetti istituzionali e privati per assicurare la sostenibilità e la crescita dell'aeroporto di Parma".

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell'Assemblea legislativa al link: www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa )

(rg)

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

Strategia del terrore, allarme Zika? L'eredità di Expo, l'Emilia Romagna programma il sistema del futuro prossimo. Mais e soia, le previsioni 2016. La forestale entra nella Benemerita. Nuovo calo dei mercati agricoli secondo i dati Ismea. "Falde acquifere completamente all'asciutto. Situazione grave.

SOMMARIO Anno 15 - n° 04 31 gennaio 2016
1.1 editoriale Strategia del terrore. Allarme Zika?
3.1 cereali Cereali, piccole oscillazioni ma nessuna variazione di rilievo
4.1 Lattiero Caseario Cresce ancora il "Parmigiano"
5.1 L'eredità di Expo L'eredità di Expo. Tracciato il futuro dell'agroalimentare emiliano romagnolo
6.1 export agroalimentare Germania: Il Parmigiano Reggiano punta sulla ristorazione di qualità con gli Chef di JRE
6.2 UE e Lambrusco Vino. A Scandiano si parla di Lambrusco
8.1 imprese Mulino Alimentare di Parma testimone di eccellenza internazionale
9.1 mais e soia Previsioni in riduzione in Sud Africa e USA.
10.1 ambiente e sicurezza Nasce il comando per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare.
10.2 ecoreati La "Forestale" entra nella Benemerita.
11.1 siccita' ANBI Emilia Romagna: "Falde acquifere completamente all'asciutto. Situazione grave
12.1 agromercati Ismea, nuovo calo dei prezzi agricoli a dicembre.
13.1 promozioni "vino" e partners

 

Bruno Boyer, responsabile delle Relazioni internazionali del Mémorial de la Shoah, ha messo a disposizione le copie degli atti con cui Petain inaspriva le discriminazioni verso gli ebrei o delle pubblicità per la "arianizzazione" della Francia. -

Bologna, 27 gennaio 2016

Le carte di identità con scritte le indicazioni discriminatorie verso i cittadini francesi di fede ebraica, i cartelli pubblicitari del Commissariato generale alle Questioni giudaiche che confermavano il processo di "arianizzazione" della Francia, con tanto di esproprio e vendita all'asta dei beni dei cittadini francesi. E poi il testo in cui, con correzioni a matita, il Maresciallo Petain istituiva e incattiviva le discriminazioni e le restrizioni verso gli ebrei nella repubblica collaborazionista di Vichy.

In occasione della celebrazione della Giornata della Memoria, Bruno Boyer, responsabile delle Relazioni internazionali del Mémorial de la Shoah di Parigi, ha fatto dono alla presidente dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna, Simonetta Saliera, di 15 copie di altrettanti documenti che raccontano e confermano le pagine più brutte della Francia collaborazionista e il coinvolgimento del regime di Vichy nella deportazione dei cittadini ebrei.

"Si tratta di documenti di grande valore e importanza che entreranno a far parte del patrimonio dell'Assemblea e che useremo nelle nostre attività nelle scuole- spiega Saliera-. Dobbiamo sempre rafforzare il nostro impegno per la formazione e la vaccinazione contro ogni forma di autoritarismo e di razzismo". Ecco perché, conclude la presidente, "sono sempre attuali le parole di Primo Levi: 'Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare'".

Non si tratta dell'unica collaborazione tra l'Assemblea legislativa e il Mémorial de la Shoah per questo 27 gennaio: ieri la presidente Saliera ha inaugurato, insieme a Boyer, la mostra dal titolo "I genocidi del XX secolo" nella sede dell'ente in viale Aldo Moro, a Bologna. La rassegna, a cura del'istituzione parigina, con cui l'Assemblea legislativa si avvia a rinnovare la convenzione in essere, ripercorre, con un approccio comparato, le tragiche vicende che determinarono nel Novecento la distruzione del popolo Armeno sotto l'Impero Ottomano, degli Ebrei per mano del Nazismo e dei Tutsi in Ruanda e intende offrire ai visitatori spunti di riflessione per comprendere i processi politici e culturali che hanno portato alla distruzione programmata di un popolo attraverso i germi del razzismo e dell'intolleranza.

Nelle foto i documenti donati dal Mémorial de la Shoah all'Assemblea legislativa

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(jf)

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

I consiglieri rivelano che in alcuni Comuni della Bassa modenese, non avendo pagato le bollette Enel, diversi cittadini terremotati si sono visti ridurre al minimo la fornitura elettrica. In una interrogazione, i consiglieri chiedono alla Giunta regionale di "stanziare i contributi necessari per consentire il pagamento degli insoluti Enel" relativi a chi ancora abita nei moduli abitativi temporanei. -

Parma, 27 gennaio 2016

Alan Fabbri e Stefano Bargi (Ln) hanno rivolto una interrogazione alla Giunta per chiedere alla Regione di intraprendere iniziative volte a risolvere i disagi dei cittadini terremotati che ancora vivono nei Map "e che ora si ritrovano privi di corrente elettrica e di riscaldamento". "In alcuni Comuni della Bassa modenese come Rovereto di Novi, non avendo pagato le bollette Enel, diversi cittadini terremotati- rilevano i consiglieri- si sono visti ridurre al minimo la fornitura elettrica, quando appare indispensabile, specialmente nel periodo invernale, attivare il riscaldamento nei Map e, quindi, evitare ulteriori disagi a questi cittadini".
 A questo proposito, Fabbri e Bargi chiedono alla Regione "di stanziare i contributi necessari per consentire il pagamento degli insoluti ed evitare che i cittadini ancora residenti nei Map si trovino a breve completamente senza luce e senza riscaldamento" e "di attivarsi urgentemente presso il Governo per impedire il distacco completo dell'energia elettrica nei Map, che si ritroverebbero senza luce e riscaldamento da parte di Enel".
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell'Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(cc)

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

In una interrogazione alla Giunta regionale, il consigliere torna a chiedere verifiche sul corretto uso di locali autorizzati per il prevalente svolgimento di attività di promozione sociale. Fabio Rainieri (Ln): "Servono nuovi controlli".

Parma, 26 gennaio 2016

"La Giunta regionale dovrebbe attivarsi perché siano effettuati nuovi e più severi controlli nei locali di via Zandonai, a Busseto, al fine di verificare che non siano indebitamente utilizzati come moschea, usufruendo di deroghe per attività di promozione sociale in realtà non svolta o svolta solo occasionalmente".

E' quanto chiede Fabio Rainieri (Ln) con una nuova interrogazione presentata alla Giunta per ulteriori chiarimenti sulle attività svolte a Busseto (Pr) dall'associazione 'Bel Agire', che rientra nell'elenco delle associazioni riconosciute di cittadini stranieri a Parma e provincia e i cui soci sarebbero in grande prevalenza di fede islamica.

Il consigliere ricorda che per il rilascio dell'autorizzazione "è stato considerato il fatto che le attività di culto che si svolgono nei locali in questione debbano rivestire carattere marginale rispetto alle attività di promozione sociale. E tuttavia- prosegue- mentre la Giunta regionale ha dichiarato che i controlli effettuati dalla Polizia municipale non sarebbero sufficienti a dimostrare che l'attività di culto sia prevalente rispetto a quella di promozione sociale, rimangono i dubbi sollevati da un consigliere, in Consiglio comunale, il quale senza essere smentito avrebbe definito 'sommari' tali controlli e avrebbe anche fatto notare che se le attività di culto sono state comunque riscontrate, non sarebbe al contrario mai emersa in quei locali la presenza di attività di tipo sociale prevista dallo statuto come prevalente". Di qui la richiesta alla Giunta per sapere se abbia riscontri in tal senso e se, nel caso venissero rilevate irregolarità non conformi alle autorizzazioni, sia pronta a cancellare l'iscrizione di 'Bel Agire' dal Registro delle associazioni di promozione sociale.

Tutti gli atti consiliari – interrogazioni, interpellanze, risoluzioni, progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell'Assemblea legislativa al link: www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa) 

(is)

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

L'incontro si terrà lunedì 25 gennaio nella Sala "XX maggio 2012" della sede regionale "Terza Torre" di Viale della fiera n. 8 a Bologna. Bologna 11 gennaio 2016 -

di Redazione, Parma 19 gennaio 2016 - "L'Eredità di Expo per l'agricoltura dell'Emilia-Romagna – Un futuro di innovazione e internazionalizzazione" sarà l'occasione per presentare i risultati conseguiti con la partecipazione regionale a Expo Milano 2015 e illustrare, con relazioni e testimonianze degli operatori, le iniziative di sviluppo verso i nuovi mercati.

L'occasione di Expo e l'intenso lavoro di relazione con i tanti paesi presenti, una vera diplomazia agroalimentare, che ha permesso di incontrare capi di governo, ministri e responsabili delle attività commerciali, rende ora più agevole il contatto e la cooperazione con molti Paesi. Assieme all'innovazione è l'internazionalizzazione dei mercati la spinta propulsiva della futura agricoltura regionale, l'incontro in programma vuole presentare e discutere le prime proposte.
Nella mattinata del 25 gennaio, ai saluti del Presidente Bonaccini e l'intervento introduttivo dell'assessore Caselli, seguiranno le relazioni dedicate ai diversi strumenti di internazionalizzazione già operativi a livello: regionale, nazionale e comunitario. Dopo l'intervento dell'assessore Costi, spazio per un breve video di testimonianze da Expo Milano 2015 e tavola rotonda con la partecipazione di alcune grandi imprese emiliano-romagnole che già sviluppano azioni sui principali mercati internazionali.

Se il made in Italy gode di grande reputazione, nel campo del cibo e della gastronomia il made in Emilia-Romagna ha una forza ancora maggiore. Dall'eredità di Expo occorre ora valorizzare tutti insieme, in primo luogo con l'incontro del 25 gennaio, le relazioni avviate, il nostro "saper fare", l'innovazione e la ricerca, per costruire un futuro di nuove opportunità, crescita e lavoro.

La partecipazione all'incontro è gratuita, ma per una migliore organizzazione è gradita la preiscrizione on-line.

Il Programma:
9,15 accredito dei partecipanti
9,30 Apertura dei lavori - Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia Romagna
9,45 Relazione introduttiva - Simona Caselli, Assessore Agricoltra Regione Emilia Romagna

10,00 Opportunità e strumenti per l'internazionalizzazione:
- Maurizio Torregiani, presidente Unioncamere Emilia Romagna
- Paolo de Castro, Europarlamentare
- Alessandra Spinelli, Financial Instruments International Aid Officer - Commissione Europea
- Fabrizio Grillo, Segretario Generale di Padiglione Italia
11,00 L'azione regionale per le imprese - Palma Costi, Assessore attività produttive Regione Emilia Romagna
11,15 testimonianze video di protagonisti dell'EXPO

11,30 Tavola Rotonda con imprese emiliano romagnole: Esperienze in corso e prospettive per il futuro
- Giovanni Beccari, Cefa
- Gianpiero Calzolari, Granarolo
- Lucio Cavazzoni, Alce Nero
- Maurizio Gardini, Conserve Italia
- Claudio Guidetti, Mulino Alimentare
- Tommaso Lo Russo, Romagna Coop Food

- Sara Roversi, Future Food Intitute
- Luigi Scordamiglia, Inalca

12,30 Conclusioni - Andrea Oliverio, (in attesa di conferma) Vice Ministro dell'Agroalimentare

Moderatore: Roberto Righetti, direttore Ervet

RER dopo expo

Domenica, 24 Gennaio 2016 09:46

Emilia Romagna. I nuovi direttori generali

Regione, la Giunta comunica i nuovi Direttori generali. Le direzioni passano da 10 a 5. A Kyriakoula Petropulacos, che prosegue nell'incarico conferito lo scorso anno, si aggiungono Francesco Raphael Frieri e i confermati Paolo Ferrecchi, Valtiero Mazzotti e Morena Diazzi. Bonaccini: "Un altro importante tassello nella nostra riorganizzazione: auguro loro buon lavoro e ringrazio i direttori uscenti".

Bologna – Saranno nominati la prossima settimana dalla Giunta regionale quattro Direttori generali che, assieme al nuovo Capo di Gabinetto Andrea Orlando, già al lavoro dai primi di gennaio, saranno a capo delle Direzioni generali della Regione Emilia-Romagna, passate da 10 a 5 per effetto della riorganizzazione interna già approvata lo scorso mese di dicembre.
Le proposte che saranno sottoposte al vaglio della Giunta sono state illustrate stamani dall'assessore alle Risorse umane Emma Petitti, nell'ambito della Commissione consiliare Bilancio, Affari generale e istituzionali riunitasi nella sede della Regione, a Bologna.

Secondo la proposta, a capo della Direzione Gestione, sviluppo e istituzioni sarà Francesco Raphael Frieri, Paolo Ferrecchi guiderà la Direzione Cura del territorio e dell'ambiente, Morena Diazzi sarà a capo della Direzione Economia della conoscenza, del lavoro e dell'impresa, Valtiero Mazzotti guiderà la Direzione Agricoltura.
Per quanto riguarda la Direzione generale Salute e welfare, il contenuto coincide pienamente con quello dell'attuale Direzione generale Sanità e politiche sociali e integrazione, alla cui direzione è Kyriakoula Petropulacos, che sarà confermata nell'incarico assegnatole dalla Giunta regionale nel febbraio del 2015.

"Con la nomina dei Direttori generali – afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini – mettiamo un altro importante tassello nel complesso mosaico del processo di riorganizzazione della struttura organizzativa della Regione, improntata sulla razionalizzazione delle risorse coerentemente con gli obiettivi che ci siamo prefissi. Voglio ringraziare chi, fino ad oggi, ha saputo dare qualità e concretezza alle Direzioni di cui è stato a capo: sto parlando di professionisti di alto profilo, il cui apporto è stato imprescindibile per garantire a questa Regione di essere ai primi posti per qualità in un contesto europeo, la cui professionalità sarà valorizzata nel processo di riorganizzazione, ancora in corso".

"Ai nuovi responsabili delle Direzioni – ha proseguito il presidente – auguro buon lavoro e sono certo sapranno interpretare al meglio il mandato che abbiamo loro affidato garantendo allo stesso tempo innovazione e continuità: fare sempre più dell'Emilia-Romagna una delle locomotive per lo sviluppo del Paese, coniugando efficienza amministrativa e controllo dei costi, massima trasparenza e semplificazione delle procedure".
I direttori, esterni e assunti a tempo determinato (con scadenza il 30 giugno 2020) per chiamata diretta nel rispetto dei requisiti culturali e professionali stabiliti dalla legge, sono stati selezionati in base a una comprovata esperienza professionale nella pubblica amministrazione, in enti di diritto pubblico o aziende pubbliche o private, nelle libere professioni o in altre attività professionali di particolare qualificazione. L'esperienza specialistica e le competenze sono maturate in ambiti e settori strettamente correlati con le materie di competenza delle Direzioni di riferimento.

Secondo il modello organizzativo già approvato dalla Giunta, l'attività delle Direzioni troverà un punto di sintesi nel Comitato di direzione, organismo che sarà coordinato dal Capo di gabinetto Andrea Orlando e che avrà il compito di rendere sinergiche tutte le attività messe in campo dalla Regione.

I nuovi Direttori, rispetto ai predecessori, avranno una retribuzione più bassa: dai 154 mila euro che percepivano (compresa l'indennità di risultato) si passa a 130 mila euro, che potranno aumentare fino ad un massimo del 5% come indennità di risultato.

I NUOVI DIRETTORI

Francesco Raphael Frieri, nato a Urbino nel 1973, laureato in Scienze politiche è Direttore generale dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna (Ravenna), una delle più grandi d'Italia con 103.000 abitanti. E' consulente e formatore di FonSer per conto della Regione autonoma del Friuli-Vanezia-Giulia e attualmente project manager della costituzione dell'Unione del Friuli Centrale (comprendente il Comune di Udine). E' stato assessore al Bilancio nel Comune di Modena. E' autore di numerose pubblicazioni in riviste scientifiche, libri e interventi in convegni, in Italia e all'estero, quotidiani, visibili su www.frieri.nfo.

Paolo Ferrecchi, 51 anni, laureato in ingegneria, è a capo della Direzione generale Reti Infrastrutturali, Logistica e Sistemi di mobilità della Regione Emilia-Romagna dal 2007. Precedentemente, è stato Direttore del settore mobilità urbana del Comune di Bologna dal 2002 al 2007. E' tra l'altro stato componente del Cda dell'Aeroporto di Forlì e dell'aeroporto di Bologna. E' autore di studi e pubblicazioni.

Valtiero Mazzotti, 53 anni, laureato in Scienze agrarie, è dal 2007 Direttore generale agricoltura, economia ittica, attività faunistico venatorie della Regione Emilia-Romagna. E' stato fino al 2006 direttore responsabile del Centro servizi ortofrutticoli di Ferrara, ha tra l'altro collaborato con l'Ersa (Ente regionale di sviluppo agricolo) e con il Cnr.

Morena Diazzi, nata a Modena nel 1961, è Direttore generale alle Attività produttive Commercio e Turismo della Regione dal 2006. Ha il Coordinamento dell'Area "Industria, Artigianato, Servizi, Commercio e Turismo" per la gestione delle attività legate agli eventi sismici del maggio 2012 ed è componente effettivo del Comitato del Punto di Contatto nazionale per l'attuazione delle Linee Guida Ocse su nomina della Conferenza delle Regioni. E' componente del Consiglio di Consultazione Industriale e Scientifico di Aster su nomina della Regione Emilia Romagna. E' stata Presidente dell'Osservatorio per il Sistema Fieristico Italiano della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Nel 1999/2005 è stata assessore agli Interventi economici, Rapporti con l'Università e la Ricerca, Infrastrutture telematiche e Pari opportunità della Provincia di Modena. E' laureata in Economia e Commercio e ha seguito corsi presso la London School of Economics.

L'accordo con i Comuni e la gara per l'acquisto dei veicoli elettrici. Le risorse dal Por Fesr 2007 - 2013. La consegna ufficiale dei mezzi ai 15 Comuni aderenti all'Accordo di Qualità dell'Aria 2012-2015 con il ministro Galletti, il presidente Bonaccini, gli assessori Costi e Donini. Agevolazioni fiscali per i veicoli elettrici e con alimentazione ibrida. -

Parma, 20 gennaio 2015 -

Una Regione a zero emissioni di CO2, che incentiva la diffusione dei veicoli elettrici sul proprio territorio, a partire dalla pubblica amministrazione. Con uno stanziamento complessivo di 2,4 milioni di euro circa (risorse Por Fesr 2007-2013) la Regione Emilia-Romagna ha finanziato al 100% l'acquisto di 103 veicoli tra auto, autocarri van, autocarri combi e quadricicli da parte dei 15 Comuni aderenti all'Accordo di Qualità dell'Aria 2012 - 2015 (Bertinoro, Bologna, Carpi, Cesena, Faenza, Ferrara, Forlì, Forlimpopoli, Imola, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini). Un'operazione che punta alla massima sostenibilità ambientale e a forme di mobilità alternative. La consegna ufficiale dei veicoli è avvenuta ieri in Regione, alla presenza del ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, del presidente Stefano Bonaccini, degli assessori Palma Costi (Attività produttive) e Raffaele Donini (Infrastrutture e Trasporti).

"La Regione Emilia-Romagna dimostra ancora una volta di essere all'avanguardia – ha commentato il ministro Galletti – , anche sui temi della mobilità sostenibile. Abbiamo bisogno di puntare sempre più su mezzi che non inquinano: quest'iniziativa è senza dubbio un bel segnale".

Gli oltre 100 veicoli elettrici "si sommano ad altri provvedimenti di questa Regione per la mobilità sostenibile, come la costruzione di nuove ciclabili, i contributi per l'acquisto di autobus ecologici, l'impegno a favore dell'uso di auto elettriche o ibride, come le agevolazioni fiscali previste dalla legge di bilancio per gli autoveicoli con alimentazione ibrida benzina-elettrica e benzina-idrogeno" ha sottolineato Bonaccini, che ha annunciato l'inaugurazione, prevista a fine gennaio con il ministro Delrio, di 15 nuovi treni per i pendolari. Treni "che si andranno a sommare ai 7 già presentati recentemente, diventando così 22 in pochi mesi, per superare poi quota 100 in pochi anni. Garantiremo così – ha ricordato Bonaccini – , come previsto dalla 'gara del ferro', un servizio di altissima qualità a chi si sposta quotidianamente per lavoro e studio: treni completamente nuovi per i pendolari dell'Emilia-Romagna".

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"L'acquisto di queste auto elettriche è un provvedimento che si inserisce perfettamente nelle nostre politiche in tema di sostenibilità ambientale – ha commentato l'assessore Costi – . I fondi europei sono stati programmati proprio per rispondere concretamente ad alcune criticità che riguardano anche il nostro territorio. Anche il nuovo Programma della Regione per quanto riguarda i fondi europei prevede altri 27 milioni di euro per la mobilità sostenibile. L'obiettivo è avere un'economia sempre più pulita, quindi ad emissioni sempre più tendenti allo zero".
"Oggi la mobilità sostenibile, in particolare quella elettrica, fa un passo decisivo in Emilia-Romagna – ha sottolineato l'assessore Donini – . Consegniamo ai Comuni 103 veicoli elettrici; al tempo stesso possiamo contare su una rete regionale di colonnine interoperabili per la ricarica, grazie a convenzioni con Enel, Hera, Iren. Abbiamo siglato accordi con i Comuni per il libero accesso delle auto elettriche alle Ztl e la possibilità di parcheggiare gratuitamente. Con la legge di stabilità 2016 abbiamo stanziato 500mila euro per l'esenzione dal pagamento del bollo per 3 anni per coloro che acquistano un'auto ibrida. Senza dimenticare – ha concluso Donini – che tutto il tema della mobilità sostenibile passa per la legge sulla ciclopedonalità, che faremo nel 2016, e l'anticipazione dell'acquisto del nuovo materiale rotabile".

L'accordo con i Comuni e la gara per l'acquisto dei veicoli elettrici

Dopo l'approvazione del Protocollo d'intesa tra la Regione e i 15 Comuni per l'acquisto dei veicoli elettrici all'interno del progetto pilota "Mi muovo elettrico - Free carbon city", a maggio 2015 è stata aggiudicata la gara svolta da Intercenter per la fornitura, in quattro lotti, dei mezzi. Renault Italia Spa si è aggiudicata tre lotti (e precisamente quello per le auto elettriche a quattro posti, per autocarri van a due posti, per autocarri combi a cinque posti), mentre l'azienda I'moving si è aggiudicata il quarto lotto (quadricicli pesanti a due posti). Con il contributo della Regione, oltre all'acquisto dei veicoli, i Comuni hanno pagato l'allestimento su strada.

L'Emilia-Romagna punta sull'elettrico

Il progetto "Free carbon city" è un tassello all'interno del più ampio piano della Regione per lo sviluppo della mobilità elettrica, con un obiettivo preciso: ridurre l'impatto esercitato dal settore dei trasporti sull'inquinamento atmosferico e sull'aumento delle emissioni di gas serra. Con il progetto "Mi Muovo elettrico", basato sul principio dell'interoperabilità su scala regionale e dell'integrazione di tutti i servizi di mobilità offerti al cittadino, in collaborazione con Enel, Hera e Iren sono state installate oltre 100 colonnine per la ricarica di energia elettrica. Sono stati stipulati inoltre accordi con i Comuni per l'"armonizzazione delle regole di accesso al centro storico": in questo modo i veicoli elettrici oggi possono circolare nelle Zone a traffico limitato (h 24) e parcheggiare gratuitamente.

Agevolazioni fiscali per i veicoli elettrici e con alimentazione ibrida

Già oggi i veicoli elettrici, in base alla normativa nazionale, non pagano il bollo auto per i primi cinque anni dalla prima immatricolazione. Per l'anno 2016, in Emilia-Romagna i proprietari di autoveicoli con alimentazione ibrida benzina-elettrica, inclusiva di alimentazione termica, o con alimentazione benzina-idrogeno, immatricolati per la prima volta, vengono esentati dal pagamento dal bollo per tre anni. E' quanto prevede la legge regionale 23 del 2015 (disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2016-2018).

In allegato: la tabella riepilogativa del progetto

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

L'assessore regionale alle Attività produttive  a Gaggio Montano: "Fronte comune per salvaguardare l'occupazione". 

Bologna - "E' il momento di restare uniti. Dobbiamo fare fronte comune per trovarci preparati ad affrontare una situazione difficile. Si deve avviare una soluzione già a partire dall'incontro del prossimo 19 gennaio. Per questo è indispensabile che ci sia la disponibilità di tutte le parti, a iniziare dalla proprietà, per attivare un serio confronto". Lo ha detto l'assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, ieri a Gaggio Montano sull'Appennino bolognese, incontrando i lavoratori e i rappresentanti sindacali della Philips Saeco in presidio davanti allo stabilimento.

L'assessore ha illustrato le prossime iniziative che saranno avviate dalla Regione insieme al Governo, confermando l'obiettivo di salvaguardare la produzione di Gaggio Montano e l'occupazione dei attuali lavoratori. "Non sono qui a portare solidarietà – ha aggiunto l'assessore -, quella è scontata. Come rappresentante dell'istituzione voglio condividere con i lavoratori le soluzioni che possano dare sicurezze a una realtà produttiva importante per la vallata ma anche per l'intera realtà produttiva emiliano-romagnola".

A margine dell'incontro con i lavoratori della Saeco l'assessore Costi ha incontrato l'ingegnere meccanico Mohamed Abdalla, impiegato tecnico licenziato nei giorni scorsi dall'azienda Metalcastello di Castel di Casio (Bo).

saeco

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia
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