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Ilaria Lugli presidente del coordinamento dei giovani imprenditori di Confesercenti Modena: "Dati regionali preoccupanti al primo semestre 2014, per la tenuta del tessuto economico". Rispetto al 2013 sono scesi del 4,4%. Presso la Camera di Commercio di Modena intanto è stato costituito il comitato dei giovani imprenditori -

Modena, 6 agosto 2014 -

"Che ne sarà del tessuto economico/produttivo e imprenditoriale sia locale che regionale, se il numero delle imprese condotte da giovani nella nostra regione continua lentamente ma inesorabilmente ad assottigliarsi?". È questo l'interrogativo che si pone Ilaria Lugli presidente di CNGI, il coordinamento dei giovani imprenditori di Confesercenti Modena, di fronte ai dati diffusi a fine luglio 2014 dal centro studi e ricerche di Unioncamere Emilia Romagna.

Secondo Lugli infatti: "Il tema della tenuta del tessuto produttivo modenese ed emiliano romagnolo, dovrebbe essere oltre che tema cruciale, al centro dell'attenzione di tutte le istituzioni pubbliche e private. Rendendo più favorevole il clima che favorisce l'insediamento di nuove attività, ed in particolare quelle condotte da giovani imprenditori". Le imprese giovanili (quelle guidate da under 30) della nostra regione sono risultate, al 30 giugno 2014, 33.593 pari all'8,1% del totale.

Rispetto alla stessa data dello scorso anno hanno chiuso ben 1.549 unità, che corrisponde ad una riduzione del 4,4%. I dati riferiti ai settori per attività economica ci dicono che si è registrato un crollo tra le imprese di costruzioni (-1.025, il 10,2% in meno), risultano in diminuzione le attività manifatturiere (-6,6%), ma calano, anche se in misura più contenuta, le imprese del commercio (-160 unità, pari all'1,9% in meno). Crescono invece, anche se in modo contenuto le attività di ristorazione e di promozione e mediazione finanziaria.

In questo quadro, di per sé poco confortante emerge una notizia positiva. "Finalmente – afferma la presidente di CNGI-Confesercenti Modena - dopo mesi di gestazione, si è costituito presso la sede della Camera di Commercio di Modena il "Comitato Giovani Imprenditori". La riunione avvenuta il 15 luglio scorso, ha visto l'elezione del presidente del Comitato, l'imprenditore carpigiano Tommaso Leone. Fanno parte del neo consiglio 10 imprenditori in rappresentanza di 10 diverse Associazioni imprenditoriali e di tutti i settori produttivi dell'economia modenese (commercio, turismo e servizi, piccola, media e grande industria, artigianato, agricoltura e cooperative). Il Comitato ha tra gli obiettivi quello di perseguire finalità volte ad incentivare, valorizzare e promuovere lo sviluppo dell'imprenditorialità giovanile, oltre a essere un organo di consultazione per i progetti a sostegno dell'imprenditoria giovanile.

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena
Lunedì, 04 Agosto 2014 12:44

Parma - Segnali di ripresa per l'industria

Dopo oltre 2 anni torna il segno positivo sulla produzione industriale di Parma (+0,7%), spinta da alimentare e moda. In crescita anche fatturato e ordini. L'indagine sulla congiuntura economica delle PMI parmensi nei primi tre mesi dell'anno, svolta da Camera di Commercio con Unioncamere nazionale e regionale, rivela come artigianato, edilizia e commercio rimangano invece in un quadro recessivo.

Parma, 4 agosto 2014 -

Dopo 9 trimestri consecutivi in cui la produzione industriale parmense è rimasta in calo (con il picco negativo a fine 2012) il dato è finalmente tornato a crescere nel periodo gennaio-marzo del 2014 attestandosi a +0,7%: un valore migliore di quello regionale (+0,1%) e che può restituire un minimo di speranza sulla ripresa, soprattutto se visto insieme all'andamento di fatturato (+1,1%), export (+2,7%) e ordini (+0,3%, tra cui quelli dall'estero pure in crescita, +1,4%) del primo trimestre dell'anno.

Numeri che nascono però dalle performance delle imprese più robuste fra quelle considerate dall'indagine congiunturale della Camera di Commercio, focalizzata sulle PMI (fino a 499 dipedenti) della provincia nei primi tre mesi del 2014. Le aziende manifatturiere industriali fino a 9 dipendenti restano in un quadro di contrazione, sebbene meno pesante del quarto trimestre 2013.
In recessione restano anche le imprese artigiane, le costruzioni e il commercio. In particolare, l'artigianato vede in crescita il fatturato estero (+1,5%) e gli ordini esteri (+2,6%) mentre tutte le altre dimensioni (produzione, fatturato complessivo, ordini complessivi) registrano valori negativi, ma in alleggerimento rispetto al trimestre precedente. L'edilizia riduce il volume di affari del 7,4%, le vendite al dettaglio si contraggono del 3,5%.

Industria

Nel primo trimestre del 2014 tutti gli indicatori congiunturali sull'andamento dell'industria in senso stretto evidenziano dati positivi. La produzione industriale segna una crescita dello 0,7 per cento rispetto al primo trimestre del 2013: un risultato migliore di quello dell'industria regionale (+0,1 per cento) e in controtendenza rispetto al trend negativo del 2,8 per cento dei dodici mesi precedenti. L'incremento è stato determinato dalle industrie alimentari (+4,5 per cento) e della moda (+5,3 per cento), mentre tutti gli altri settori hanno segnato variazioni negative.

L'andamento congiunturale positivo del primo trimestre è stato determinato dalla classe dimensionale più strutturata, da 50 a 499 dipendenti. Per le imprese fino a 49 dipendenti il primo trimestre si è chiuso con un nuovo calo, però di entità più ridotta rispetto al trend degli ultimi dodici mesi.
Il fatturato è aumentato dell'1,1 per cento, in contro tendenza rispetto al trend negativo dei dodici mesi precedenti (-2,4 per cento). Anche per il fatturato un ruolo decisivolo lo hanno svolto le industrie alimentari (+4,4 per cento). Vendite in crescita anche nelle industrie meccaniche elettriche e i mezzi di trasporto (circa +1%), in contro tendenza rispetto al trend negativo dei quattro trimestri precedenti (-1,0 per cento). Gli altri settori hanno evidenziato variazioni negative ad eccezione delle imprese del legno e mobile (+0,1 per cento). Sotto l'aspetto dimensionale, le imprese fino a 9 dipendenti registrano un nuovo calo (-1,9 per cento) mentre segnano una crescita del 3 per cento quelle da 50 a 499 dipendenti. Le imprese da 10 a 49 dipendenti presentano un dato leggermente positivo, +0,4 per cento.

L'export provinciale è cresciuto del 2,7 per cento, in miglioramento rispetto al trend dei dodici mesi precedenti (+2 per cento). Meglio di Parma fa l'Emilia-Romagna dove si è registrata una crescita più ampia (+4,8 per cento). Le industrie alimentari e le "altre industrie manifatturiere" (tra queste chimica, ceramica, carta-stampa-editoria) hanno realizzato ottimi risultati segnando rispettivamente +11,9 e +6,4 per cento. Al contrario, le industrie della moda e quelle meccaniche, elettriche e mezzi di trasporto hanno accusato un calo delle vendite all'estero (rispettivamente -5,6 e -2,7 per cento).
La domanda è cresciuta (+0,3 per cento) dopo tredici trimestri caratterizzati da cali, mentre a livello regionale è rimasta stabile. Gli ordini alle industrie alimentari parmensi sono aumentati del 4,9 per cento; la moda e le altre industrie manifatturiere hanno visto incrementi rispettivamente del +0,8 e +0,5 per cento. Tutti gli altri settori hanno espresso variazioni tendenziali negative.
Per quanto concerne la dimensione d'impresa, anche per gli ordini sono le imprese minori (fino a 9 dipendenti) a perdere nuovamente terreno, mentre l'andamento risulta in aumento per le altre classi dimensionali.
Crescono gli ordini esteri (+1,4 per cento) soprattutto rivolti alle industrie alimentari (+9,9 per cento), alle altre industrie manifatturiere (+5,4 per cento) e alle industrie del legno e mobile (+1,8 per cento). Al contrario, è apparso particolarmente critico l'andamento della domanda estera delle industrie meccaniche, elettriche e mezzi di trasporto, che accusano un calo del 4,2 per cento. A muoversi meglio sull'estero sono state le imprese tra 10 e 49 dipendenti che hanno visto incrementare gli ordini del 2,5 per cento.

Artigianato manifatturiero

Il primo trimestre del 2014 si è chiuso con un bilancio nuovamente negativo per le imprese artigiane di Parma, ma in misura meno pesante rispetto al trend dei dodici mesi precedenti. Solo l'estero offre alcuni segnali positivi.
Rispetto al primo trimestre del 2013 la produzione è diminuita dello 0,8 per cento; calano anche le vendite (-1,4 per cento) ma meno che a livello regionale (-1,9 per cento). Le vendite all'estero aumentano invece dell'1,5 per cento (+2,7 per cento il dato regionale).
La domanda diminuisce ancora (-1,1 per cento) anche se meno rispetto al trend dei dodici mesi precedenti, rispecchiando l'andamento di produzione e fatturato. Gli ordini dall'estero crescono a conferma del trend positivo iniziato alla fine dell'estate scorsa (+2,6 per cento).
Costruzioni
Nel primo trimestre dell'anno il volume d'affari dell'industria delle costruzioni è calato del 7,4 per cento, meno rispetto al trend negativo dei dodici mesi precedenti (-9,9 per cento).
Commercio al dettaglio
Gli incassi nel commercio al dettaglio sono diminuiti del 3,1 per cento. Dopo sei anni di contrazione delle vendite l'intensità della crisi rallenta, ma la situazione resta difficile. Anche le vendite di ipermercati, supermercati e grandi magazzini mostrano una nuova contrazione (-3,5 per cento), in questo caso più pesante rispetto al trend dei dodici mesi precedenti (-1,4 per cento).
Tutte le classi dimensionali hanno andamenti negativi. A soffrire di più sono ancora gli esercizi di piccola dimensione, fino a 5 dipendenti, con una flessione delle vendite del 3,7 per cento.

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio Parma)

"L'impresa comunica con un ciak" un progetto volto a far conoscere e promuovere le Piccole e Medie Imprese Italiane in Vietnam -

Parma, 29 luglio 2014 -

La Camera di Commercio di Parma, in collaborazione con Unioncamere Emilia-Romagna, promuove il progetto di video-marketing "Impresa in un ciak": brevi filmati che presentano l'azienda e la sua offerta di prodotti e servizi potranno essere promossi, in collaborazione con l'Ambasciata d'Italia ad Hanoi, il nuovo consolato ad Ho Chi Minh City e la Camera di Commercio italiana in Vietnam, verso un'ampia platea di interlocutori vietnamiti, sia operatori economici che istituzionali.

Il videoclip, che dovrà essere prodotto dall'azienda partecipante, potrà anche sfruttare materiale video già realizzato. Attraverso la sottotilazione o il doppiaggio delle traduzioni, rappresenterà un efficace strumento per raggiungere il pubblico vietnamita. Un video tutorial e un documento di linee guida permettono alle imprese di orientarsi nella realizzazione del video per renderlo uno strumento informativo chiaro e mirato.

"L'impresa comunica con un ciak" è un progetto volto a far conoscere e promuovere le Piccole e Medie Imprese Italiane in Vietnam, nel quadro delle azioni a sostegno dell'internazionalizzazione. Si tratta di un nuovo tassello della proficua collaborazione tra imprese emiliano-romagnole e vietnamite fortemente voluta dalle istituzioni per lavorare al meglio in un mercato in grande espansione.

Per informazioni: Camera di Commercio di Parma, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 0521/210243-246; Unioncamere Emilia-Romagna, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 051/6377016.

(Fonte: Ufficio stampa Camera di commercio)

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Dallari sul Protocollo di impegni firmato dalle Associazioni aderenti a Rete Imprese Italia con il Ministero dell'Economia: "Servono certezze nell'applicazione delle procedure per il saldo definitivo dei debiti alle imprese" -

Reggio Emilia, 22 luglio 2014 -

incoraggiante lo sforzo del Governo per applicare una normativa complessa ma di vitale importanza per le piccole e medie imprese. Ci sono le condizioni per riuscire definitivamente a sbloccare i debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese". Così il Presidente provinciale CNA Nunzio Dallari commenta il Protocollo di impegni sul pagamento dei debiti della Pa, firmato dalle Associazioni aderenti a Rete Imprese Italia (CNA, Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato, Casartigiani) con il Ministero dell'Economia, gli Enti locali e le altre Organizzazioni imprenditoriali.

Tra le novità positive contenute nell'intesa, c'è la possibilità per gli imprenditori, di presentare l'istanza di pagamento direttamente sulla piattaforma elettronica per la gestione telematica delle certificazioni dei crediti. Una procedura che le imprese potranno effettuare anche tramite l'assistenza dei propri consulenti e delle Associazioni di riferimento. In assenza di un riscontro da parte dell'Ente pubblico debitore entro 30 giorni dalla presentazione dell'istanza, scatterà la procedura di nomina di un commissario ad acta per accelerare i pagamenti.

"Quello che auspichiamo più di ogni altra cosa – aggiunge Dallari - è che l'intesa riesca a rendere praticabili ed effettive le procedure per estinguere definitivamente i debiti della PA. Le nostre imprese hanno bisogno di certezze sul diritto a veder finalmente onorati i loro crediti. Non dimentichiamo che secondo l'Ocse il pagamento dei debiti delle amministrazioni pubbliche può costituire un importante fattore di stimolo degli investimenti e, di conseguenza, dell'occupazione e della crescita, dando all'Italia la sferzata necessaria per la ripresa.

Inoltre, se da un lato la classifica di "Openbilanci" colloca l'amministrazione reggiana al quinto posto a livello nazionale (85.26%) tra le amministrazioni più virtuose nel pagamento dei propri debiti, dall'altro i dati dello Studio Pagamenti 2014, realizzato da Cribis D&B, fanno emergere una realtà ancora difficile in cui in media un'impresa su due paga oltre i termini stabiliti con la controparte, che in molti casi deve rivolgersi alle banche per avere liquidità immediata con lo scotto di dover pagare interessi passivi".

"Quanto di questa situazione – conclude il Presidente Dallari - è da imputare alle aziende, tartassate da pressione fiscale alle stelle, difficoltà di accesso al credito e mancanza di liquidità, e quanto la PA deve ancora fare per semplificare la vita a chi fa impresa e crea ricchezza e benessere? A partire dal saldo dei suoi debiti, ad esempio applicando la norma sui pagamenti elettronici per la Pa entro i 30 giorni indicati dalla legge e ampliando l'ambito della compensazione assumendola come principio generale per i nuovi crediti".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Sottoscritto da UniCredit, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Carimonte holding, Fondazioni di Mirandola e Vignola per fornire nuove risorse finanziarie a sostegno di progetti di sviluppo delle imprese modenesi. Particolare attenzione alle imprese colpite dal sisma -

Modena, 15 luglio 2014 -

Nasce "Invest in Modena", un fondo da 18 milioni di euro per sostenere la ripresa produttiva delle imprese, con particolare attenzione a quelle colpite dal terremoto del 2012. Al fondo partecipano UniCredit, che contribuisce con 10 milioni di euro, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena (5 milioni), Carimonte holding (un milione), Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola (un milione) e Fondazione di Vignola (500 mila euro). Sono attese ulteriori sottoscrizioni da parte di investitori istituzionali e fondazioni bancarie.

Obiettivo del fondo "Invest in Modena", gestito da un team di Gradiente, società di private equity, è fornire nuove risorse finanziarie a sostegno di progetti di sviluppo delle imprese modenesi, con particolare attenzione agli investimenti in corso di realizzazione nelle aree colpite dal sisma. Rientrano in questo ambito i progetti di espansione internazionale; di innovazione tecnologica e industriale; gli ammodernamenti degli impianti industriali. La forma principale di investimento è l'aumento di capitale che permette piani di sviluppo in condizioni finanziarie equilibrate, migliora il rating bancario e di conseguenza facilita l'accesso ai finanziamenti bancari. All'apporto di capitale si aggiunge la possibilità di finanziare le imprese attraverso l'emissione di obbligazioni convertibili.

"L'iniziativa, alla quale partecipano le Fondazioni del territorio, assieme a UniCredit e Carimonte – dichiara il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Andrea Landi – mette a disposizione importanti risorse a lungo termine per le piccole e medie imprese, con particolare attenzione a quelle operanti nelle aree colpite dal sisma e impegnate nella ricostruzione e rilancio della base produttiva. Il fondo, gestito da Gradiente sgr, sosterrà programmi di investimento orientati allo sviluppo e all'innovazione assicurando il necessario equilibrio finanziario rappresentato dall'apporto di capitale di rischio".

"A Modena UniCredit ha radici profonde che derivano dalla Cassa di Risparmio di Modena. Il nostro Gruppo – sottolinea Gabriele Piccini, Country Chairman Italy UniCredit - si è sempre impegnato a valorizzare questa eredità, rafforzando il proprio legame con il territorio, dove ha mantenuto una capillare presenza operativa, ma soprattutto un costante dialogo con il mondo delle imprese e degli operatori economici. Ci rivolgiamo a un area che ha dimostrato grande capacità di affrontare anche le pesanti calamità naturali di questi ultimi anni e ha saputo rialzarsi con dinamismo e rinnovata fiducia per proseguire nello sviluppo di iniziative imprenditoriali che costituiscono vere e proprie eccellenze per tutto il Paese. Per questo abbiamo voluto partecipare a questo speciale fondo, "Invest in Modena", d'intesa con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e Carimonte Holding".

''Invest in Modena – spiega l'amministratore delegato di Gradiente SGR Pietro Busnardo – rappresenta una novità nel panorama dei fondi, spesso visto dal mondo imprenditoriale come popolato da biechi speculatori. E' nato per dare ossigeno alle aziende site in un territorio provato dal sisma ma che si è rialzato con orgoglio e la sua missione è quella di sostenere gli imprenditori nel far crescere e sviluppare le proprie aziende. Il fondo accompagnerà le imprese nel percorso di evoluzione per il tempo necessario come partner e poi uscirà nelle modalità condivise con la proprietà".

(Fonte: ufficio stampa Fondazione Cassa di Risparmio di Modena)

Domani, incontro di CNA, presso la sede Provinciale sui bandi per l'assegnazione d'incentivi messi a disposizione dall'Unione Europea fatti su misura per le PMI -

Modena, 14 luglio 2014 -

Che cosa sono i finanziamenti europei e come funziona questo complicato meccanismo? Guardandoli dalla prospettiva di un piccolo imprenditore sono senz'altro un'importante opportunità da cogliere (soprattutto in questo momento di difficile congiuntura economica) ma sembrano a volte una meta astratta irraggiungibile, un puzzle da comporre troppo complicato. Passare dall'astratto al concreto può essere però molto semplice se si è supportati da un esperto del settore e CNA vuole essere proprio questo per le sue imprese.

Dal mese di settembre la regione Emilia Romagna inizierà a pubblicare bandi per l'assegnazione d'incentivi messi a disposizione dall'Unione Europea fatti su misura per le PMI. Tutto quello che un'azienda deve sapere per accedere a questo tipo di finanziamento nei tempi giusti, e le relative opportunità collegate, sono il tema centrale dell'incontro di CNA che si svolgerà martedì 15 luglio alle ore 18.30, presso la sede Provinciale in via Malavolti 27 a Modena. Innovazione, ambiente, formazione e sviluppo sono solo alcuni degli argomenti che saranno oggetto dei prossimi bandi, in conformità a nuovi regolamenti più favorevoli alle aziende di piccola dimensione. Questa è un'importante novità: anche per i piccoli artigiani si presenta alla porta un'occasione per l'accesso facilitato al capitale fatto su misura per loro.

Relatori della serata Marcella Contini (Responsabile Progetti Internazionali CNA Emilia Romagna), Morena Diazzi (Direttore Generale Attività Produttive Regione Emilia Romagna) e Luciano Vecchi (Assessore Attività Produttive Regione Emilia Romagna) che affronteranno tutti gli strumenti di sostegno dalla A alla Z a disposizione delle PMI per l'accesso ai fondi UE. Aprirà l'incontro con i saluti il Presidente di CNA Umberto Venturi.
Questo incontro si colloca all'interno di una serie d'iniziative svolte da CNA in merito alla creazione di una guida per le imprese all'interno del complicato, ma fortemente utile, mondo dei finanziamenti. Tutto questo a dimostrazione di quanto l'associazione abbia a cuore lo sviluppo delle sue imprese. La partecipazione è gratuita: per l'iscrizione basta registrarsi sul sito www.mo.cna.it.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

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Oltre quaranta imprenditori si sono messi in gioco per conoscersi e sviluppare reti d'impresa, partecipando all' iniziativa 'Relazioni di impresa' organizzata da CNA Industria -

Reggio Emilia, 07 luglio 2014 -

Sono una quarantina le imprese che si sono messe in gioco, lo scorso 3 luglio al Circolo di Equitazione di Canali, partecipando all' iniziativa 'Relazioni di impresa' organizzata da CNA Industria, in rappresentanza delle oltre 1.000 PMI del sistema, e CNA Produzione, che aggrega i settori della metalmeccanica, chimica, legno e materie plastiche. Finalità dell'evento è stata quella di aumentare le sinergie associative e le reti tra imprese, utilizzando il format dello speed date e dei gruppi di lavoro, in una modalità dinamica ed innovativa che ha messo in relazione gli imprenditori, che hanno apprezzato la formula approfondendo sia le relazioni personali che commerciali.

Aziende appartenenti a diversi settori si sono incontrate per cercare soluzioni alle proprie esigenze aziendali, nell' ottica di avviare proficui scambi e progetti imprenditoriali. In particolare, i settori coinvolti sono stati la metalmeccanica, con le lavorazioni conto terzi e conto proprio e la meccanica agricola, i servizi di trasporto e spedizione, i software, l'edilizia e il mondo delle professioni, il settore legno e arredamento, l'energia e l'impiantistica e le automazioni industriali.

I partecipanti sono stati suddivisi in gruppi di lavoro coordinati dal Dott. Nicola Grande, consulente e formatore da oltre vent'anni sui temi della gestione di impresa e del marketing e dalla Dott.ssa Claudia Righetti, psicologa del lavoro e delle organizzazioni specializzata nelle dinamiche di rete, che ha concluso la serata citando il valore delle idee e del confronto in relazione al lavoro di squadra, essenziale nei team aziendali.

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Competenze professionali difficili da reperire, mancanza di liquidità, necessità di incentivare il passaggio generazionale e di gestire il cambiamento attraverso la riorganizzazione aziendale, maggiore innovazione e apertura a nuovi mercati, utilizzo delle nuove tecnologie per affrontare i mercati globali, sono solo alcuni dei temi emersi nella prima sessione dei lavori.

"Non è la prima volta che partecipiamo a incontri di matching aziendali – ha spiegato Mirella Ferri, titolare della Ferri System di Bibbiano che si occupa di trasporti eccezionali, legali e logistica – perché riteniamo che queste iniziative favoriscano lo scambio di idee e l'apertura mentale. È un buon metodo per far nascere nuovi progetti imprenditoriali grazie al confronto con tanti tipi di realtà professionali diverse. Dagli incontri di questa sera ho preso dei contatti interessanti da sviluppare in futuro".

Rodolfo Manotti, Presidente di CNA Industria, ha evidenziato come questa modalità di incontro, sia un modo moderno e concreto di conoscersi: "In un momento difficile come quello attuale, creare reti è fondamentale per affrontare un mercato sempre più complesso e superare le dimensioni aziendali delle nostre imprese. Unire forze e conoscenze è l'unico modo per proporre un prodotto/servizio più completo e appetibile per i mercati e per il consumatore finale e dovrà essere una strategia da perseguire da parte del raggruppamento".

Sauro Maccorin, Presidente di CNA Produzione, ha sottolineato come: "Questa iniziativa sia nata in seguito a una richiesta nata dai nostri Associati, quella di fare squadra e conoscersi mettendo al centro le imprese attraverso l'Associazione, che deve svolgere un ruolo di facilitatore per aumentare le sinergie tra le varie anime imprenditoriali presenti in Associazione, fondamentali per costruire e progettare nuove opportunità di business". Considerato l'interesse e l'entusiasmo dei partecipanti, è solo l'inizio di un percorso che vedrà protagoniste le imprese stesse. In autunno infatti, CNA Industria e CNA Produzione organizzeranno un seminario sulle reti d'impresa per illustrare le competenze necessarie per adottare questo tipo di strategia e dare seguito allo spirito di questa prima iniziativa.

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Sabato, 05 Luglio 2014 09:33

Parma - 391 imprese in meno nel primo semestre

Il tessuto aziendale nella nostra provincia continua a contrarsi. A soffrirne sono in prevalenza le imprese individuali. Crescono invece esportazioni (+3,9%), soprattutto nella meccanica, nell'alimentare e nel farmaceutico. I dati sono raccolti nei Rapporti sul sistema imprenditoriale e sull'export elaborati dalla Camera di commercio.

Parma, 5 luglio 2014 -

Durante il primo trimestre di quest'anno nella nostra provincia sono nate 839 imprese a fronte di 1.230 cessate. Si sono perse quindi 391 aziende, per la grandissima parte ditte individuali (-389), ma anche società di persone (-49); crescono invece le società di capitale (+55). Nello stesso periodo, il valore dell'export parmense, secondo i dati Istat, è cresciuto del 3,9% rispetto all'anno precedente.
Sono cifre messe in luce dalla Camera di commercio di Parma nell'ambito dei due elaborati periodici prodotti dall'Ufficio studi camerale, il Rapporto sistema imprenditoriale parmense e il Rapporto sull'export.

«Assistiamo da un lato all'affermazione nei mercati esteri di importanti produzioni parmensi che portano valore aggiunto sul territorio – commenta Andrea Zanlari, presidente della Camera di commercio – tuttavia questa dinamica non ha ancora innescato un ritorno immediato nel mercato interno, dove continuano a soffrire soprattutto le piccole e le microimprese. Attraverso forme innovative come i contratti di rete il sistema camerale è impegnato da anni nel favorire l'aggregazione tra le aziende di dimensioni più contenute al fine di permettere anche ad esse di cogliere le opportunità che richiedono una maggiore strutturazione».

Rapporto sistema imprenditoriale

In totale le imprese registrate alla Camera di Commercio di Parma, al 31 marzo, sono 46.306, di cui 41.619 attive. Il tasso di sviluppo imprenditoriale si è attestato a -0,8%, un po' più pesante del dato regionale (-0,5%) e di quello italiano (-0,4%). Ciò è dovuto all'alto numero di cessazioni registrate nel parmense, il terzo dato più alto degli ultimi 10 anni, a fronte di una debole dinamica di iscrizioni: nel corso del primo trimestre di quest'anno si sono iscritte nel Registro Imprese 212 società di capitale, 84 società di persone, 529 imprese individuali, 14 imprese costituite in "altre forme". Le cessazioni si sono invece distribuite in prevalenza tra le imprese individuali (918), ma hanno riguardato in modo consistente anche le società di capitale (157) e le società di persone (133). 22 le imprese costituite in "altre forme" scomparse nei primi 90 giorni dell'anno.
Commercio (-172), costruzioni (-134 unità), agricoltura (-139) e attività manifatturiere (-44) sono i settori che accusano le riduzioni più consistenti dello stock di imprese in termini assoluti. Hanno registrato piccoli segnali positivi solo, nei servizi, i settori della informazione e comunicazione e sanità e assistenza sociale.

Rapporto export

Nei primi tre mesi del 2014 il valore dell'export parmense, secondo i dati Istat, è cresciuto del 3,9% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. In valore assoluto, supera di quasi il 20% il dato del 2008, che è l'importo più alto dal 2004 alla crisi, manifestatasi pienamente nel 2009.

Migliori sono stati i risultati dell'Emiliia-Romagna (+5,9%) e della complessiva area Nord-Est del Paese (+4,5%) nell'ambito delle vendite verso l'estero. Gli oltre 1,4 miliardi di euro di merci esportate nel periodo da Parma sono in gran parte provenienti dai settori di macchinari ed apparecchiature (29,7%), prodotti alimentari (23,4%) e prodotti e preparati farmaceutici (11,3%). A migliorare in modo significativo le performance commerciali con l'estero sono stati proprio i prodotti farmaceutici (+11,4%), i prodotti alimentari (+8,1%), gli articoli in gomma e materie plastiche (+18,4%), prodotti in metallo (+13,8%) e un incremento più contenuto (+1,3%) per l'importate settore di macchinari ed apparecchiature.

Dal punto di vista dei mercati di sbocco, spicca l'incremento dell'importanza dell'Asia (+18,9%), che ha assorbito il 15% dell'export parmense. Le vendite in Cina sono balzate in avanti del 56,8%, mentre sono calate del 9,8% quelle in India e del 6,7% qulle in Giappone.

L'Europa con il suo 67,9% resta in modo netto il mercato più importante per Parma; la crescita del 2,7% dell'export verso i paesi europei assume pertanto un valore doppiamente positivo. Il risultato verso i paesi UE è stato ancora migliore (+3,5%). Aumentano le vendite soprattutto in Germania (+12,1%) e Spagna (+6,9%), mentre diminuiscono in Francia (-0,6%) e Regno Unito (-1,1%). Al di fuori dell'UE, il mercato russo cede un preoccupante 20,9%.

Va bene l'export verso l'America che, in crescita del 3,3%, raggiunge una quota dell'11%. In particolare gli Stati Uniti segnano un +2,6%. In diminuzione invece le vendite verso l'Africa (-4,6%), l'Oceania e altri territori (-24,3) che rappresentano tuttavia quote molto piccole del totale delle esportazioni.

(Fonte: Ufficio stampa Camera di commercio Parma)

Nel 2013 il 54,7% delle imprese reggiane non ha introdotto alcuna innovazione. "Ma da qui – osserva il presidente dell'Ente camerale – passano la competitività e la ripresa".

Reggio Emilia, 3 luglio 2014 -

La Camera di Commercio lancia un nuovo sostegno finalizzato alla ricerca e all'innovazione, individuati come due dei più importanti fattori per il rilancio della competitività del sistema economico locale,
Si tratta di 400.000 euro a fondo perduto destinati allo sviluppo di prodotti, servizi, processi produttivi e modelli organizzativi che abbiano forti caratteristiche di innovatività, con particolare riguardo all'utilizzo di tecnologie d'avanguardia.
"In presenza di un buon andamento delle esportazioni e di un primo recupero della produzione manifatturiera – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – dobbiamo puntare ad una ripresa che sarà tanto più possibile quanto più aumenteranno gli investimenti proprio nell'ambito della ricerca e dell'innovazione, perché su diversi e tradizionali ambiti di lavoro delle imprese reggiane è evidente che si sconta l'aggressività e la competitività (principalmente legata al basso costo del lavoro) di quelle economie in sviluppo che già sono presenti, con prodotti e servizi, anche nei nostri territori".
"Questa – prosegue Landi – è la ragione per la quale tanta parte delle risorse della Camera di Commercio seguono la via dei sostegni all'internazionalizzazione e all'innovazione di processo e di prodotto, tenendo conto dei mercati internazionali, della competizione interna e di una situazione locale che evidenzia un dato preoccupante, e cioè il fatto che nel 2013 il 54,7% delle imprese reggiane non ha introdotto alcuna innovazione".
"A fronte di un calo oggettivo delle risorse delle imprese a causa della crisi economica – osserva Landi – mettiamo dunque in atto questo sostegno per il 2014, augurandoci di contribuire a far maturare anche un nuovo approccio culturale alla ricerca e all'innovazione che, oggi, pare essere prerogativa di un numero di imprese ancora troppo contenuto".
I finanziamenti messi a disposizione dalla Camera di Commercio sono destinati alle piccole e medie imprese, in forma singola o aggregata, e ai consorzi d'impresa, per progetti di ricerca e innovazione tecnologica realizzati in collaborazione con l'Università di Modena e Reggio Emilia o con i Centri per l'innovazione e il trasferimento tecnologico e i laboratori di ricerca industriale accreditati dalla Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna.
Ciascun progetto è finanziabile fino a 30.000 euro, con un massimo di copertura pari al 50% della spesa ammissibile, che sale al 60% per le imprese femminili e giovanili.

Le domande (il cui ordine cronologico potrà influire sull'ammissione al contributo solo a parità di punteggio finale attribuito dalla Commissione di valutazione) vanno presentate alla Camera di Commercio, corredate da un contratto o una lettera di intenti/accordo con l'Università o il centro o il laboratorio incaricato dell'assistenza personalizzata alle imprese entro il 30 agosto 2014. Info: www.re.camcom.gov.it

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

CNA Fita lancia un nuovo servizio di consulenza per recuperare competitività nelle imprese manifatturiere migliorando la gestione dei trasporti. Il progetto, cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna, è finalizzato a promuovere forme di aggregazione tra imprese interessate a soluzioni per il miglioramento della gestione dei trasporti e della logistica.

Parma, 3 luglio 2014 -

Si è concluso "LOG in PROGRESS", un progetto di CNA Emilia Romagna co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna che punta ad aumentare la competitività delle imprese artigiane migliorando i processi di gestione della logistica e del trasporto merci. Riqualificazione sviluppo e riorganizzazione sono le parole chiave per spingere le imprese della manifattura fuori dalla crisi e ritrovare parte della competitività perduta anche a partire da una migliore gestione dei processi di trasporto. La CNA dell'Emilia Romagna in collaborazione con la Fondazione ITL ha presentato ieri sera, insieme alle Imprese coinvolte, le risultanze finali del progetto cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna finalizzato a promuovere forme di aggregazione tra imprese interessate a soluzioni per il miglioramento della gestione dei trasporti e della logistica.

"Il sistema delle attività industriali e commerciali dell'Emilia Romagna- ha rilevato l'ing. Andrea Bardi, direttore dell'Istituto Trasporti e Logistica - genera un valore complessivo del trasporto e della logistica che si attesta attorno ai 12 miliardi l'anno. Tuttavia solo una percentuale attorno al 40% del valore totale è gestito da trasportatori professionali e la parte prevalente è gestita in-house, direttamente dalle imprese di produzione e servizio con scarsa consapevolezza dei processi e modesto orientamento al loro miglioramento. Per questo abbiamo ritenuto importante partire da un'indagine con azioni rivolte inizialmente al lato 'domanda di servizi' per giungere successivamente al versante della strutturazione dell' 'offerta dei servizi di trasporto e logistica'."

Il Progetto ha messo in luce che esistono importanti spazi di miglioramento con positive ricadute sulla competitività del sistema: migliore utilizzo delle infrastrutture, aumento della competitività delle filiere interessate, contenimento dello sprawl logistico costituito da piccole piattaforme, riduzione del tasso di congestione. Dall'indagine è emerso che chi utilizza un trasporto conto terzi ha un costo a Km di 0,83 € mentre chi utilizza un mezzo di trasporto proprio, finisce col pagare molto più del doppio, ovvero 1,98 € a Km.

"Il progetto ha visto l'iniziale coinvolgimento di circa 200 imprese su tutto il territorio regionale dell'Emilia Romagna, delle filiere dell'alimentare, della moda e della meccanica/macchine, oltre che del trasporto merci. A queste – sottolinea Isabella Angiuli – responsabile CNA Alimentare Emilia Romagna - è stato sottoposto un questionario di diagnosi delle criticità della gestione del trasporto merci. Successivamente, si è inteso dimostrare che l'aggregazione della domanda di trasporto e la realizzazione di reti e aggregazioni da parte del sistema manifatturiero, può comportare un indubbio risparmio nei costi del trasporto".
Nella fase finale del progetto, dunque l'attività pilota di orientamento e consulenza di CNA e ITL è servita a definire azioni di miglioramento e si è concentrata su un gruppo di aziende della produzione collocate su un'area del ferrarese, decentrata rispetto alle principale vie di comunicazione.

"Sono emerse ipotesi di lavoro che vanno dallo start-up di impresa a forme di aggregazione, per giungere poi alla replicabilità del modello - ha sottolineato Elmo Giovannini – responsabile CNA Fita Regionale - Il risultato più apprezzabile di Log In Progress è infatti costituito dalla disponibilità di un modello estendibile e riproponibile da una specifica area territoriale come quella della meccanica ferrarese a tutte le aree produttive della Regione, specie quelle debolmente connesse con l'Emilia centrale o con i principali assi di comunicazione viaria, come le aree produttive ubicate in zone collinari/appenniniche. "

Alla presentazione del progetto è intervenuto il dott. Francesco Cossentino dell'Assessorato Attività Produttive, Commercio, Turismo della Regione Emilia-Romagna, affermando che si tratta di un progetto pilota che può e deve essere replicato e diffuso su tutto il territorio regionale per la qualificazione del sistema manifatturiero e contestualmente per la gestione dell'impatto ambientale.

(Fonte: Ufficio stampa CNA Emilia Romagna)

Pubblicato in Lavoro Emilia
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