Una vita dedicata alla maglieria, realizzando capi unici dai filati pregiati. Nella ci ha accolto con entusiasmo nel suo maglificio di via Dalmazia a Parma.
Testo di Sara Bondani, foto di Francesca Bocchia
"La trama scrive e l'ordito racconta"; con questa metafora Nella spiega ai bambini delle scuole elementari come nasce un tessuto, iniziandoli al mondo della maglieria e coinvolgendoli con piccoli lavoretti manuali per prendere confidenza con la lana.
Da oltre 40 anni dedita al lavoro artigianale su misura, oggi si impegna nel trasmettere alle nuove generazioni tutta la sua esperienza e il suo entusiasmo, così che sentano il desiderio ed il piacere di avvicinarsi a questo antico mestiere. Tiene corsi all'interno di alcune scuole elementari e istituti professionali cittadini, ma si occupa anche di organizzare momenti di formazione solidale. Nel 2014 è stata fra le prime a sposare il progetto Maglidee, laboratorio per donne in difficoltà, promosso dalla cooperativa sociale Fiorente.
Ci accoglie nel suo maglificio in via Dalmazia 71 A, a ridosso del centro storico di Parma, dove lavora da quasi 25 anni. In vetrina campeggia un vecchio poster anni '70 di "Lana Gatto" - storico marchio per maglieria. All'interno il piccolo laboratorio, fra capi in lavorazione o in attesa di esser consegnati, è colmo di rocchetti e gomitoli colorati, ferri del mestiere e macchinari. In mezzo a tutto questo spicca un grande telaio degli anni '50, modello storico, di quelli che realizzano un solo capo alla volta, come del resto Nella, attenta alla lavorazione e alla qualità dei filati e non ai grandi numeri.
Rapisce da subito la nostra attenzione raccontandoci di lei. La dialettica non le manca; è un vero fiume in piena - per sua stessa ammissione.
Un mestiere iniziato da giovanissima per necessità della famiglia trasformatosi, giorno dopo giorno, in passione. La gavetta, a metá degli anni '70, in un piccolo laboratorio cittadino che distribuiva a grande aziende, poi l'approdo al lavoro in proprio nel 1985, vivendo in pieno il boom della maglieria degli anni '80. Una vita tra i filati, un mestiere cresciuto con lei, fra esperienza e passione coltivati negli anni.
Cappottini, mantelle, abiti, cardigan, maglioni, sciarpe, scalda collo, ma anche sacchi nanna o vestitini da bambino: nel suo laboratorio troviamo ogni genere di capo.
Ci mostra il maglione di cashmire che sta preparando e inizia a spiegare il ciclo di lavorazione del pregiato filato: il prelievo delle preziose fibre dalle capre mediante la pettinatura, da cui si ottiene pochissimo sottomanto, la degiarratura che elimina le impurità, la filatura, la tessitura e da ultimo, la follatura per conferire al tessuto l'aspetto e la sensazione morbida e confortevole a cui siamo abituati.
Nella realizza tutto con filati naturali delle migliori qualità, quali lana e cashmire. Nel racconto si percepisce tutta la professionalità di chi è devota al proprio mestiere da sempre e la naturale predisposizione nel catturare l'attenzione di chi ha il piacere di ascoltarla.
Un mestiere antico il suo, capace di realizzare un capo unico e raffinato che vi cingerà in un caldo e confortevole abbraccio.