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Giovedì, 08 Giugno 2017 13:04

Chapeau, uno show inedito e accattivante

E' un appuntamento immancabile per tutti gli amanti dei musical: l' "Accademia Professionale MTS -Musical! The School" anche quest'anno propone uno show inedito e accattivante, pronto a stupire il pubblico. La scelta è ricaduta su Chapeau che sarà messo in scena domani sera (venerdì 9 giugno), al Teatro Nazionale Che Banca! di Milano (orario di inizio: 20,45).

LA STORIA Una bizzarra ma speciale amicizia tra due ragazzi è il cuore pulsante di "Chapeau", rocambolesca commedia musicale che racconta la storia di David, giovane sarto milanese, e Sandro, un furfantello alla ricerca di soldi facili. Le loro vite si intrecciano su un treno che da Milano porta a Parigi in un gelido inverno del 1925. Una storia di ieri raccontata oggi, un racconto che si ispira alle biografie di alcuni dei più importanti costumisti della prima metà del '900. Per la prima volta il mondo del teatro è visto dalla parte di coloro che inventano e disegnano i costumi, ricreando linguaggi, forme e atmosfere del varietà e conducendo lo spettatore attraverso quasi quindici anni di storia fino alla New York del 1939. Il mondo del varietà, sfavillante e frivolo, si mescola alla gangster story, alla commedia e al melodramma, in un susseguirsi ed alternarsi di emozioni tra questioni di cuore, soldi trafugati e furti di diamanti.

AMBIENTAZIONE E SORPRESA Parigi diventava il fulcro della moda, punto di riferimento e di produzione, ma anche meta preferita di molti aspiranti stilisti e costumisti provenienti da tutto il mondo. Per questo motivo il musical è dedicato alle grandi firme e agli artigiani della moda che hanno fatto grande un'epoca attraverso la realizzazione di costumi unici. A ciò si aggiunge una piacevole sorpresa: all'interno del bistrot/caffè "Al Nazionale" nel foyer del "Teatro Nazionale CheBanca!" sarà ospitata, per l'occasione, una piccola mostra dedicata ai costumi teatrali. L'eccellenza italiana sarà rappresentata dalla Sartoria Teatrale Brancato di Milano, riconosciuta internazionalmente per stile e qualità. L'ingresso è gratuito.

LIBRI DA COLLEZIONE Ma non è tutto: saranno anche esposte tre opere editoriali di pregio, realizzate con grande passione e dedizione da Angelo Luerti : "Non solo Ertè - Costume Design for the Paris Music Hall 1918-1940", "Alberto Fabio Lorenzi – Eleganze e sex appeal della donna Déco nella Parigi degli Anni Folli"e " Charles Gesmar 1900 – 1928 L'affichiste attitré de Mistinguett". I tre volumi, oltre a ripercorrere la storia del music-hall parigino in quei primi magici decenni del '900, si soffermano in particolare a evidenziare il determinante contributo dei grandi costumisti all'irripetibile successo di questo genere di spettacoli. Il tutto corredato con centinaia di foto di bozzetti di costumi e di poster.

Di Pietro Razzini

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Giovedì, 08 Giugno 2017 11:43

Festival del Pensiero Ribelle

Si avvicina a grandi passi il momento di una curiosa invasione che toccherà la placida terra parmense: arriveranno in tanti, con "pensieri ribelli", per raccontare il mondo contemporaneo nelle sue molteplici sfumature, dalla filosofia all'economia, dalla comunicazione alla storia, passando anche attraverso la musica.

E per tutti gli interessati l'appuntamento con la prima edizione del Festival del pensiero Ribelle è di quelli da segnare in agenda, è l'occasione per incontrare, in dialogo tra loro, personalità tanto diverse e spesso "fuori dal coro", talvolta discusse ma accomunate da un senso di indipendenza intellettuale che le rende, oggi, degli autentici corsari del pensiero.

Inaugurerà il Festival, alle 17 di venerdì 9 giugno a Sissa, il Lama Ven Alak Tsawa Tulku Rinpoche, nato nel 1971 da una famiglia di profughi tibetani fuggiti dalla loro terra a causa dell'invasione cinese. Racconterà la sua esperienza di esule e profugo, narrando storie e contraddizioni di una parte del mondo troppo spesso dimenticata.
Ferruccio Andolfi, già docente di Filosofia della storia all'Università di Parma e ora direttore de "La società degli individui" affronterà le radici della rivolta e della ribellione a partire dalle parole di Stirner e Marx.
Giuseppe Ambrosio e Corrado Claverini si confronteranno sui temi della filosofia e della strategia del consenso, sollevando il dibattito sulla cultura di massa.
Non mancherà l'appuntamento con Massimo Fini, giornalista, scrittore, drammaturgo, attore e attivista che ha fondato nel 2005 il movimento politico Movimento Zero, ispirato ai principi del comunitarismo, primitivismo, antimodernismo, decrescita e democrazia diretta.

Dopo il debutto di Sissa, aprirà il secondo giorno del festival, nel chiostro del Convento delle arti e delle lettere di Zibello, Diego Fusaro, che del "Pensare altrimenti" ha fatto una filosofia di vita.
Si proseguirà con Riccardo Manzotti, psicologo e filosofo che si è occupato nei suoi scritti della "mente cosciente" e che tratterà del rapporto tra il pensiero e la vita nel mondo occidentale.
Emanuele Severino, il filosofo che ha promosso un ritorno a una filosofia dell'Essere che escluda il non-essere e il divenire, approfondirà il concetto di "ribelle" attraverso l'etimo Bellum.
Marco Travaglio, giornalista e direttore de Il Fatto quotidiano, con Post-giornalismo affronterà il grande tema dell'informazione.
Toccherà poi ad Arturo Stalteri "musicare" le linee della ribellione con un excursus da Bach ai Rolling Stones.

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L'ultima giornata del Festival del Pensiero Ribelle inizierà con la relazione di Emanuele Leonardi, parmigiano, ricercatore presso l'Università di Coimbra, che presenterà il libro di J.W. Moore appena edito in Italia dal titolo "Antropocene o capitalocene?", termini che stanno entrando nel dibattito collettivo sull'economia, l'ecologia e la crisi planetaria.
Seguirà il secondo intervento di Diego Fusaro, che inviterà i giovani a "riprendersi" il futuro, analizzando i meccanismi che impediscono la diffusione delle idee al di fuori del "pensiero unico".

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Luca Grecchi e Alessandro Monchietto si ricollegheranno alla filosofia classica e al suo rapporto con il mondo odierno.
Il giornalista e filosofo Marcello Veneziani, che nei suoi scritti oscilla tra l'attualità e le tematiche esistenziali, si/ci interrogherà: "Il ribelle è figlio unico?".
Spetterà a Sara Montenegro, giovane studiosa carrarese, chiudere il Festival con un appuntamento fuori dagli schemi: non una conferenza ma un "Caffè filosofico", che prevede la partecipazione diretta dal pubblico, sul tema: Desiderio celato, passione e tabù: l'erotismo.

9-10-11 giugno 2017 Comune di Sissa Trecasali – Comune di polseine Zibello – Comune di Roccabianca

9 giugno, Comune di Sissa Trecasali, Parco delle Rimembranze di Sissa

ore 17.00 : Lama Ven Aska Rinpoche La pace come responsabile universale
ore 18.00 : FerruccioAndolfi Marx il rivoluzionario e Stirner il ribelle
ore 19.00 : Giuseppe Ambrosio Macchina e potere-strategie binarie del consenso nella cultura contemporanea
ore 21.00 : Massimo Fini La modernità di un antimoderno
ore 22.00: Corrado Claverini Per un nuovo Rinascimento: filosofia e interesse nazionale

10 giugno, Comune di Polesine Zibello, Chiostro del Convento delle arti e delle lettere di Zibello

ore 17.00 : Diego Fusaro Pensare altrimenti
ore 18.00 : Riccardo Manzotti Cogito interrotto. Cosa si è rotto tra pensiero e vita in occidente
ore 19 .00: Emanuele Severino Bellum
ore 21.00: Marco Travaglio Post-giornalismo
ore 22.00 : Arturo Stalteri Da Bach ai Rolling Stones: il fascino indiscreto della ribellione

11 giugno, Comune di Roccabianca, piazza Minozzi

ore 17.00: Emanuele Leonardi Antropocene o capitalocene? Scenari di ecologia-mondo nell'era della crisi planetaria
ore 17.45: Luca Grecchi Educazione classica: educazione conservatrice?
ore 18.30: Diego Fusaro Riprendiamoci il futuro
ore 19.30: Alessandro Monchietto Nulla di troppo. La metafisica greca del limite e gli orizzonti senza limiti del capitalismo
ore 21.00: Marcello Veneziani Il ribelle è figlio unico?
ore 22.00: Sara Montenegro Desiderio celato, passione e tabù: l'erotismo

 

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Contatti:
www.festivalpensieroribelle.it - evento Facebook

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Sabato 10 giugno, presso la Sala Espositiva della Galleria Incontro a Casalgrande (RE) la presentazione del libro di Daniela Ori illustrato con 20 dipinti della pittrice sassolese che interpreta le liriche e le diverse sfaccettature dell'animo femminile.

Di Manuela Fiorini

Dall'incontro di due donne, una poetessa, l'altra pittrice, nasce "Il giorno che non c'è" (Edizioni Artestampa), la raccolta di liriche di Daniela Ori illustrato da venti dipinti dell'artista sassolese Beatrice Riva. Una piccola e preziosa opera d'arte, che sarà presentato oggi, sabato 10 giugno, alle 17.30, presso la Sala Espositiva della Galleria Incontro, in Piazza Ruffilli 2, a Casalgrande di Reggio Emilia, nell'ambito dell'evento Tra pittura e poesia. Il volume si divide in sette parti, come le note di un pentagramma: Amore, Magia, Donna, Ricordi, Figlia, Incanto, Ironia. Ogni sezione conta sette poesie più la lirica conclusiva, che dà il titolo all'opera. Ogni gruppo è introdotto da un commento dello scrittore Fabio Clerici e da un dipinto di Beatrice Riva, che ha curato anche la copertina.

L'abbiamo intervistata.

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"Quando hai iniziato a dipingere?
Disegno e coloro da quando ero piccolissima, ma ho adottato lo stile e la tecnica attuali dal 2010, frequentando per qualche anno corsi di pittura".

A che cosa ti ispiri per realizzare i tuoi dipinti?
"Ho sempre prediletto la figura umana, in particolar modo quella femminile, ma da quando ho iniziato a dipingere ad olio mi sono interessata anche alla figura maschile, in quanto essendo anatomicamente più possente, si presta molto bene per rendere i volumi e i contrasti di luce e ombra. I miei soggetti sono protagonisti di scene prevalentemente simboliche, allo scopo di rappresentare i molteplici aspetti dell'animo umano, anche quelli più nascosti. Si evidenzia l'imperfezione dell'uomo, il suo essere incompleto ma, a tempo spesso, traspare la speranza di ricongiungersi alla sua vera essenza. Negli ultimi tempi ho esteso la mia ricerca anche a soggetti animali, cercando di dar loro una potenza sufficiente a suscitare comunque delle emozioni che giungano in profondità nell'animo di chi osserva".

Quali tecniche utilizzi? Ce n'è una che preferisci?
"La mia tecnica prediletta consiste nell'uso dei colori a olio, che mi consentono di ottenere i migliori risultati nelle sfumature e nella resa della plasticità del corpo umano. A questi talvolta abbino acrilici e pastelli, per evidenziare i tratti o per aggiungere quegli elementi di "disturbo" che conferiscono alla figura il quel risultato "imperfetto" che desidero ottenere. Per un periodo ho utilizzato anche la pellicola trasparente, fissata al supporto mediante colla vinilica e fuoco e poi colorata, integrandola al dipinto esistente per coprire parzialmente la scena con un effetto materico. Il supporto è prevalentemente la tela, ma uso anche tavole in legno e carta".

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Come hai scelto i dipinti per rappresentare le varie sezioni in cui è suddiviso "Il giorno che non c'è" di Daniela Ori?
"Li abbiamo scelti insieme io e l'autrice, ed è stato semplice e naturale. I dipinti esistevano già, non sono quindi stati realizzati appositamente, ma hanno potuto adattarsi perfettamente ai temi trattati dalle poesie grazie alla forte sintonia che ci unisce".

I tuoi quadri spiccano per l'uso del colore e per l'intensità degli sguardi delle protagoniste femminili. Come definiresti la tua arte?
"Potrei definirla, come qualcun altro ha già fatto, "scomoda", nel senso che proprio grazie alla forza, all'intensità degli sguardi, ma anche delle figure in generale, la mia arte invita a porsi domande, guardarsi dentro, cercare una libertà lontana dai condizionamenti e le convenzioni culturali che ci danno una sicurezza senz'altro illusoria, ma che fatichiamo a voler abbandonare. Le emozioni suscitate dai miei dipinti potrebbero quindi non essere sempre positive, ma una volta comprese è possibile passare oltre e proseguire il percorso verso una vita più autentica".

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Le liriche de "Il giorno che non c'è" saranno interpretate da Daniela Ori, Daniele Biagioni e Paola Morandi. L'evento, a ingresso libero, è promosso dal Comune di Casalgrande in collaborazione con l'Associazione I Semi Neri (www.semineri.it).

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Lunedì, 05 Giugno 2017 10:54

Gola Gola Festival - foto di Francesca Bocchia

Grande successo per la seconda edizione del Gola Gola Festival a Parma. L'evento dedicato alla cultura del buon cibo e del territorio si è concluso ieri sera, dopo una tre giorni ricca di approfondimenti, show cooking, laboratori, talk show, incontri e degustazioni.

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Questa è la storia di Paolo Palumbo, ragazzi affetto dalla SLA; e della sua battaglia al fianco chi soffre per la stessa malattia o presenta problemi di deglutizione. Lui e lo chef Pomata insieme per il libro di cucina “Sapori a colori”

Di Chiara Marando -

Domenica 04 Giugno 2017 -

Questa è una storia bella, una di quelle che fanno sorridere di speranza. E’ la storia di Paolo Palumbo e della sua lotta contro una malattia che gli ha cambiato la vita, ma soprattutto del suo saper insegnare qualcosa a tutti noi: la forza di credere nelle proprie idee.

La sua è una forma aggressiva di sclerosi laterale amiotrofica, ma Paolo, dall’alto dei suoi soli 19 anni, ha dimostrato a tutti che con la passione e la forza di volontà si può arrivare oltre le aspettative. Lui lo ha fatto ed ha trovato il modo di aiutare gli altri. Anche il Presidente della Repubblica ha voluto partecipare alla sua iniziativa con una risposta di incoraggiamento.

"Carissimo Paolo- ha scritto l'Ufficio particolare del capo dello Stato - il presidente della Repubblica ha ricevuto la tua toccante lettera e mi incarica di ringraziarti per averlo reso partecipe della tua vita, purtroppo molto cambiata da quando devi combattere contro questa grave malattia - continua - Il progetto del libro Sapori a colori inoltre - immaginato da te per alleviare le sofferenze dei pazienti con problemi di deglutizione, disfagia o costretti ad una alimentazione artificiale - esprime già nel titolo le tue intenzioni ed il presidente Mattarella sarà felice di poterne ricevere una copia, non appena sarà ultimato".

Ad affiancarlo in questo percorso, uno chef d’eccezione come Luigi Pomata, coautore del libro di cucina “Sapori a colori”, che sta ormai diventando fenomeno virale sul web.  Ma lo scopo di questo volume è ben diverso dall’essere una classica raccolta di ricette, si tratta di una idea molto più concreta e pratica: l’obiettivo è quello di aiutare la ricerca per combattere la SLA, Sclerosi Laterale Amiotrofica, così da permettere un sostanziale miglioramento di vita per tutte le persone ammalate e costrette ad alimentarsi tramite sondino.

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Perché una quotidianità più serena passa anche attraverso la possibilità di mangiare cibi saporiti godendo del piacere della cucina. E Paolo, che ha da poco ricevuto il tanto ambito attestato dalla prestigiosa Scuola di Cucina ALMA, ha ideato soluzioni gustose e ricche di deliziose alternative per ogni pasto. A Pomata il compito di elaborarle dando corpo ad un mondo a colori che diventa un dono per chi affronta questa patologia o presenta problemi di deglutizione.

“E’ un libro dedicato a malati di Sla ma anche a tutti coloro che hanno problemi di deglutizione – ha spiegato lo chef Pomata -  con Paolo abbiamo creato un libro di ricette di piatti che si possono omogeneizzare e somministrare ai pazienti tramite sondino. Non pazienti, ma persone come tante, a cui le papille gustative funzionano, e che meritano di poter sentire i sapori”.

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Il secondo, ma altrettanto importante passaggio, è quello di estrarre l’essenza dell’alimento tramite un tampone da posizionare sulla lingua così da poterne sentire il gusto.

Il supporto e l’aiuto al progetto di Paolo stanno veramente diventando un fenomeno mediatico tanto da trasformarsi in un vero e proprio contest sul web che vede coinvolti professionisti dell’alta cucina, personaggi dello spettacolo e della politica. Tutti insieme al fianco di Paolo nella lotta contro la SLA: #iostoconpaolo.

Ecco come aderire!

  • Per info e acquisti, www.saporiacolori.it
  • Per donazioni: Iban IT34S0306917411100000010900 – Intestato a SAPORI A COLORI

Si può partecipare anche diffondendo il messaggio e invitando altri a donare e acquistare il libro. E’ sufficiente pubblicare una vostra foto con l’hashtag #iostoconpaolo sui social e taggare altre tre persone invitandole ad acquistare “Sapori a Colori”.

Una importante iniziativa di sensibilizzazione volta a far conoscere la storia di Paolo e aiutarlo nella sua missione di supporto per chi soffre della stessa patologia.

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La manifestazione "Maschere italiane a Parma" è tornata, nel fine settimana appena trascorso, fra le strade cittadine per per la 6° edizione. Maschere storiche, famose e meno note, tutte illustri protagoniste dell'evento, che da piazza Garibaldi le ha portate a sfilare in Oltretorrente. Foto ricordo, gag, ed affascinanti storie della tradizione popolare.

Sfoglia tutte le foto nella galleria qui sotto, ph. Francesca Bocchia

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La Festa di Viaromaviva, con il patrocinio del Comune di Reggio Emilia, di fatto apre il periodo estivo. Sabato 27 e domenica 28 maggio un ricco programma di iniziative in Via Roma e nelle sue piazze: Scapinelli, Piasa dal Popol Giost e Duca degli Abruzzi.

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SABATO 27 maggio

Ore 9.00 IL MERCATINO
esposizione di fiori e piante a cura di vivaisti provenienti dalla
Toscana. Lombardia, Veneto. Lazio ed Emilia
Stand di artigianato artistico, bancarelle di curiosità e prodotti
tipici

Ore 17.00 PIASA DAL POPOL GIOST
"I Fiaschi Show"
spettacolo teatrale dialettale

Ore 21.00 ARCO SANTA CROCE
Concorso Nazionale Miss Grand Prix e
Gran Galà della Moda

Sfilano: Arki Uomo - Pietro Amendola Couture - Griffes Emporio
Casa del Busto e Liceo Artistico Chierici
Acconciature: Alex parrucchieri - New Won New men - D'Terri
Accessori: Gioielleria Livio - Tentazioni Gioielleria

Nel corso della serata verranno consegnati alcuni riconoscimenti al
personale della Questura di Reggio Emilia alla presenza del Sindaco
di Reggio Emilia Luca Vecchi e il Questore Dott.sa Isabella Fusiello.

DOMENICA 28 maggio

Ore 9.00 IL MERCATINO
esposizione di fiori e piante a cura di vivaisti provenienti dalla
Toscana. Lombardia, Veneto. Lazio ed Emilia
Stand di artigianato artistico, bancarelle di curiosità e prodotti
tipici

Ore 16.30 PIAZZA SCAPINELLI
Concerto Nociveloci

Ore 16.30 PIASA DAL POPOL GIOST
Tango Argentino a cura della scuola Miro Dance
ore 16.30 Milonga gratuita aperta a tutti
ore 18.00 Lezione gratuita primi passi con i maestri Nadia e Maurizio
ore 19.00 Esibizione dei maestri e allievi della scuola

Nelle due giornate per i più piccini un luogo/laboratorio di pittura a cura del centro IL MELO proveniente da Ferrara che con la maestra Elena e il pittore Dante faranno un "corso" di pittura (gratuito) ai bambini mettendo a disposizione qualsiasi supporto di materiale.

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Venerdì, 26 Maggio 2017 11:02

Cannes 2017, un Red Carpet da Oscar

Il Red Carpet sulla Croisette del Festival di Cannes ormai giunto alla sua 70esima edizione è stato anche quest'anno calpestato da alcune delle celebrità più importanti di sempre. In specifici casi, anche più di una volta solo in questa edizione. Parliamo di Nicole Kidman che quest'anno si presenta sul tappeto rosso per presentare ben 4 film in cui ha partecipato.

Ma non è sola. Infatti, quest'anno è accompagnata anche da una regista di cui non sentivamo parlare da tempo, ovvero Sofia Coppola che presenta il suo nuovo film "L'inganno" con il cast al completo.

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Presente anche Colin Farrell, unico uomo del cast, e l'ormai non più emergente (la definiremmo più un ciclone) Elle Fanning, attrice preferita da quel Nicolas Winding Refn che l'ha portata in vetta grazie al criticatissimo "The Neon Demon". Film fischiato proprio dal pubblico di Cannes ma che ha riscosso un discreto successo tra il pubblico. Infine troviamo anche Kirsten Dunst che completa il quadro di attori presenti nel remake del film che fu diretto da Jon Siegel nel 1971.

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Ma il Red Carpet non si nutre di soli attori e registi e quindi anche quest'anno troviamo star della tv o del web. Tra queste troviamo Irina Shayk insieme ad alcune sue colleghe modelle, tra cui Doutzen Kroes. Presente, inoltre, anche la nostra Valeria Marini, tra le tante che hanno salito le scale di questo Festival.

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Articolo di Federico Meneghini
Foto di Federico Meneghini e Luca Fantuzzi

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La finalissima ha riempito il Teatro Storchi di Modena. Secondo posto per Andrea Casoni di Reggio Emilia e il suo monologo antivegano, terzo posto per Francesca Puglisi, che si aggiudica anche il Premio Radio.

Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi

MODENA – "Mia nonna non vede, non sente, non parla. È mafiosa". "Mio nonno è stato l'unico della famiglia a morire nel suo letto. Gli hanno sparato alle 3 di notte". Sono queste alcune battute con cui Jo Tarantino e la sua caratterizzazione dei un Artista argentino ha vinto la 24° edizione del Festival del Cabaret Emergente. La finalissima, che si è svolta ieri sera in un Teatro Storchi da tutto esaurito, ha visto sul podio anche Andrea Casoni di Reggio Emilia, 2° classificato con il suo divertente monologo contro il regime alimentare vegano, incomprensibile nella sua Reggio, dove "al cinema al posto dei pop corn ti danno i ciccioli", dove "le api fanno il lardo" e si venerano la "Madonna di Lard" e "San Salame di Felino". Ad Andrea Casoni è andato anche il Premio della Stampa. 3° posto per Francesca Puglisi da Napoli e un diploma alla scuola del Piccolo Teatro di Milano, che ha conquistato la giuria con il suo monologo sulla precarietà dell'amore. A lei va anche il Premio Radio per l'artista più radiofonica.

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Durante la serata sono stati assegnati anche il Premio della Critica, che è andato al poliedrico Tom Corradini, autore e regista di Torino, che ha sorpreso e divertito il pubblico proponendo una versione comica della finanza con la sua Strunz Bank e con il suo metodo originale per spiegare la bolla speculativa. Dopo essere entrato fisicamente in un enorme palloncino gonfiato in diretta, al suo scoppio ne è uscito letteralmente in mutande! Il Premio "Si fa per ridere" assegnato dalla popolare trasmissione comica di TRC è andato invece al ventriloquo Nicola Pesaresi da Perugia e alla sua irriverente scimmietta Isotta.

Tra i sette finalisti, approdati al Teatro Storchi sbaragliando 219 comici iscritti e partecipando a 15 eventi live davanti a più di 5000 spettatori, c'erano anche l'originale Compagnia Due x Uno Cinque che ha portato il suo teatro di movimento, proponendo una serie di sketch sull'Inferno dantesco su un palcoscenico di due metri per uno, e il genovese Marco Ventura, che si è calato nei panni del comico triste con un monologo sulla vita quotidiana di un "single per scelta, perché non ha scelta".

Piacevolissima e divertente la serata, condotta magistralmente dal patron Riccardo Benini, che ha visto sul palco una serie di superospiti. Christian Cappellone ha divertito il pubblico con le imitazioni canore di Zucchero, Bocelli, Gaetano Curreri degli Stadio e Adriano Pappalardo, mentre uno scatenatissimo Andrea Ferrari si è calato nei panni del Notaio Scrittore, che ha presentato i suoi improbabili libri, come La lana di vetro si fa con le pecore di Murano e la parodia della canzone Io canto in versione modenese, e dello chef Massima Rottura, fedele al suo motto "Senza l'essenza non si fa senza", che ha proposto la raffinata ricetta dell'Anguilla Stambeccata. Da Zelig è arrivato il duo comico Marta & Gianluca con il loro divertente Speed Date e il TG erotico.

Sul palco sono saliti anche Katia Pedrini, presidente di Modena Volley, Marco Columbro, volto noto della TV, e il Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, che ha ricordato le vittime dell'attentato terroristico di Manchester, "un dramma che ha colpito al cuore l'Europa e i suoi giovani in un momento di gioia e divertimento". "Ma noi siamo più forti degli assassini nella nostra voglia di stare insieme e camminare verso il futuro", ha concluso.

Pubblicato in Cronaca Modena

Progetti innovativi per promuovere e valorizzare le opere d'arte di Palazzo Magnani. Inaugurazione a Bologna, martedì 23 maggio ore 18.30 alla presenza di Giusella Finocchiaro – Presidente Fondazione del Mont e Giuseppe Vita – Presidente UniCredit.

Bologna, 23 maggio 2017

Un nuovo percorso espositivo, un'ampia apertura al pubblico, tirocini formativi per studenti dell'Università e dell'Accademia di Bologna, un concorso di idee aperto ai giovani per la creazione di progetti innovativi per promuovere e valorizzare le opere d'arte di Palazzo Magnani anche attraverso nuovi strumenti di marketing culturale e le più recenti tecnologie. Questi i primi concreti risultati dell'accordo di collaborazione stretto lo scorso anno tra la Fondazione del Monte e UniCredit per la valorizzazione della Quadreria di Palazzo Magnani. Un'intesa volta a confermare il forte impegno di Banca e Fondazione in campo culturale, nel segno dell'arte e del riconoscimento del patrimonio della città di Bologna.

Palazzo Magnani 

Storica dimora cinquecentesca di via Zamboni 20, sede bolognese di UniCredit, ben nota per le straordinarie opere che la arricchiscono come gli affreschi di Agostino, Annibale e Ludovico Carracci e i dipinti di arte antica e moderna - si apre così sempre più alla collettività con nuove attività che sono state illustrate alla stampa e alla città da Giusella Finocchiaro, Presidente Fondazione del Monte e da Giuseppe Vita, Presidente UniCredit.

Appuntamento per l'inaugurazione di questa nuova fase della vita di Palazzo Magnani questa sera alle ore 18.30. Ai saluti dei Presidenti della Fondazione del Monte e di UniCredit, seguiranno la presentazione del percorso e la visita guidata al Salone dei Carracci a cura di Marco Riccòmini. Una spettacolare proiezione sulla facciata del Palazzo Magnani completerà la serata offrendo all'esterno la visione del capolavoro dei Carracci. La proiezione sarà ripetuta domani a partire dalle ore 21.30.

Un nuovo percorso espositivo per la Quadreria

Si inizia con un rinnovato percorso espositivo che mostra le opere più importanti della Quadreria, dal Cinquecento al Settecento, attorno allo straordinario fregio dei Carracci. 
Quest'ultimo allestimento è stato curato da Marco Riccòmini, art advisor ed esperto di arte antica che seguirà i progetti artistici della Quadreria per la parte antica. Il fulcro narrativo del nuovo percorso è il riferimento alle opere dei maestri bolognesi Annibale, Agostino e Ludovico Carracci, come le Storie della fondazione di Roma che troneggiano nello splendido salone a loro intitolato al primo piano di Palazzo Magnani.
Così ad esempio la stanza d'apertura, che ospita la monumentale Adorazione dei Magi di Cantarini – spiega Riccòmini nel suo catalogo "La Quadreria di Palazzo Magnani" –, "offre poi un assaggio del Siglo de Oro della pittura bolognese (ovvero il Seicento), che ha inizio pressappoco negli anni del giovanile San Vincenzo di Ludovico Carracci". La sala dedicata alle sole tele di Giuseppe Maria Crespi detto lo Spagnuolo racconta, invece, del suo amore per i Carracci. "Tutto il resto precede o segue a ruota quel che accadde sul finire del Cinquecento al primo piano del palazzo affacciato sulla Strada San Donato (come si chiamava anticamente via Zamboni), che ha cambiato per sempre la storia della pittura in Italia". E tra le opere presenti, allora, quelle di Prospero Fontana (Sacra Famiglia coi santi Giovannino e Francesco; La Madonna Assunta e i quattro santi protettori di Bologna) di Alessandro Tiarini (L'apparizione a San Francesca Romana) e del Guercino (La Trinità, Orazione nell'orto, Lucrezia).

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Sala del Novecento

Uno degli obiettivi del progetto è quello di mettere in dialogo l'anima antica e quella moderna della Quadreria: una prima selezione di opere contemporanee, effettuata da Maura Pozzati, docente di Storia e Metodologia della Critica d'Arte all'Accademia di Belle Arti di Bologna e membro del Consiglio di Amministrazione dell'Istituzione Bologna Musei, che curerà i progetti sul contemporaneo, è visibile in una sala dedicata ad autori del Novecento. La curatrice ha delineato un percorso di confronto tra le opere attorno al tema del paesaggio: sia interiore che esteriore, come veduta o come stato dell'essere, spesso reso attraverso una materia grumosa e densa, "informale".
"Se il punto centrale della sala è rappresentato dal quadro di Morandi Paesaggio di Grizzana del 1962" commenta Maura Pozzati "in realtà il momento di forza è il rapporto tra il grande dipinto di Moreni, dal gesto convulso e violento, e l'opera di Morlotti Paesaggio (1955), dove la natura smette di essere indagata otticamente ma diventa tattile e la pittura è un tutt'uno con la pasta del mondo. La stessa percezione, anche se addolcita e alleggerita, la ritroviamo nel quadro di Fautrier Paysage (1928). Esposti in questa sala anche il quadro di Romiti Composizione del 1954, L'atelier dell'artista del 1936 di De Pisis, Sutherland con tre lavori del 1943 e un piccolo quadro di Burri, proveniente dalla collezione di Francesco Arcangeli.

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L'apertura al pubblico

Prima visitabile solo su prenotazione, grazie alla sinergia tra Fondazione del Monte e UniCredit, la Quadreria apre adesso al pubblico ogni mercoledì e il secondo sabato del mese. Inoltre, per valorizzare al meglio questa parte della città e tutte le principali realtà culturali che si affacciano sulla via Zamboni, giovani studenti dell'Università e dell'Accademia di Bologna, a seguito degli accordi tra le Istituzioni, avranno la possibilità di svolgere tirocini formativi, conducendo il pubblico alla scoperta delle sale.

Concorso di idee

La Fondazione del Monte e UniCredit hanno voluto rendere i giovani protagonisti in un concorso di idee per la creazione di progetti innovativi incentrati sulla promozione e sulla valorizzazione del patrimonio artistico e storico di Palazzo Magnani e della Quadreria attraverso l'ideazione e la realizzazione di nuovi strumenti di marketing culturale con tecnologie d'avanguardia.
Il concorso partirà oggi, in concomitanza con l'inaugurazione, e le domande dovranno essere inviate entro il 31 ottobre 2017.
La partecipazione al concorso è gratuita e aperta agli studenti di tutte le facoltà dell'Università di Bologna, dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, ai laureati dell'Università di Bologna e ai diplomati delle scuole d'Arte di Bologna da non oltre due anni.
Al primo classificato verrà corrisposto un premio in denaro pari a € 5.000,00 e gli sarà data la possibilità di vedere realizzata la propria iniziativa.
Le proposte saranno giudicate da una Commissione di esperti in campo artistico e di comunicazione.

Gli appuntamenti in Quadreria

Palazzo Magnani e la sua Quadreria rappresentano un luogo simbolo del rinnovato impegno e del continuo investimento che la Fondazione e UniCredit operano a favore della cultura e del patrimonio artistico in un costante dialogo con la città e in collaborazione con il territorio, coinvolgendo in particolare i giovani e creando occasioni di conoscenza ed esperienza dell'arte attraverso mostre, incontri e progetti di ricerca. Per questo motivo, la Quadreria sarà animata anche da un ricco programma di incontri culturali e artistici, attività espositive e concerti.

"Oggi, grazie alla collaborazione fra UniCredit e Fondazione del Monte – ha dichiarato Giusella Finocchiaro, Presidente Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna - uno dei tesori di Bologna si rivela alla città e non solo, in un progetto che rende accessibili Palazzo Magnani e le opere esposte ai visitatori e agli studiosi di tutto il modo, in collegamento con i maggiori musei internazionali. Il progetto ha anche un immediato impatto sociale poiché utilizza direttamente le competenze degli studenti dell'Accademia delle belle arti e dell'Università di Bologna; attiva un'altra rete di collaborazione fra i soggetti pubblici e privati della città e infine costituisce un'ulteriore importante conferma dell'impegno della Fondazione nella valorizzazione di Via Zamboni".

"Mi fa molto piacere - ha dichiarato Giuseppe Vita, Presidente UniCredit - che questo nuovo progetto artistico voluto dalla Banca e dalla Fondazione del Monte porti nuova luce sulla Quadreria di palazzo Magnani, perché diventi un luogo di sviluppo culturale per la città di Bologna, i suoi cittadini e soprattutto i giovani."

Info e prenotazioni visite www.quadreriapalazzomagnani.it

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