Reggio Emilia, 3 settembre 2013 -
L'Azienda Usl di Reggio Emilia comunica che a partire dal primo settembre 2013 l'ambulatorio radiologico di Castelnovo Sotto ha modificato gli orari di apertura al pubblico.
Il nuovo orario dell'ambulatorio è il seguente:
martedì e giovedì: dalle ore 07.00 alle ore 13.00
lunedì e venerdì: dalle ore 07.00 alle ore 17.30
(Fonte: ufficio stampa USL RE)
Reggio Emilia, 30 agosto 2013 -
Le Direzioni dell' Azienda Usl e dell'Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova informano che sono stati registrati due nuovi casi di malattia conclamata di West Nile Disease, in due persone anziane, una residente a Reggio Emilia e l'altra a Poviglio.
Le due persone sono attualmente ricoverate all'Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, con diagnosi confermata dagli esami di laboratorio.
Il paziente residente a Reggio Emilia è in via di miglioramento, mentre il paziente residente a Poviglio, già affetto da una severa sindrome immunodepressiva, è in gravi condizioni.
In lieve miglioramento le condizioni del primo paziente risultato positivo al virus in provincia, ancora ricoverato all'Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.
La West Nile Disease è una infezione virale trasmessa attraverso la puntura di zanzara e che ha l'uomo tra i possibili ospiti finali, assieme al cavallo.
Ricordiamo che la malattia non può essere trasmessa da uomo a uomo mediante contatto diretto o indiretto, ma solo attraverso la puntura di una zanzara infetta.
La prevenzione si attua attraverso le norme di comportamento, più volte richiamate, che impediscono la puntura di zanzara.
(Fonte: uffici stampa AUSL di Reggio Emilia)
Reggio Emilia, 30 agosto 2013 -
Il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) dell'Azienda Usl di Reggio Emilia prosegue il progetto di formazione e informazione relativo alla celiachia. Un'attività importante finalizzata a sostenere i pazienti celiaci nel raggiungimento di un sano stile di vita dal punto di vista fisico, psicologico e relazionale.
Dal mese di settembre prenderanno il via numerosi corsi di formazione rivolti ai docenti di Nido e Scuola dell'Infanzia di Reggio e provincia. I principali argomenti trattati riguarderanno l'alimentazione equilibrata senza glutine e il problema della contaminazione. Inoltre, in considerazione degli utenti cui è rivolto il corso, si valuteranno elementi psicologici utili alla comprensione dell'eventuale disagio sociale derivante dalla malattia celiaca nelle diverse fasce di età.
In autunno inizierà anche un altro corso dedicato al "Counselling Nutrizionale per celiaci neo-diagnosticati", articolato in 7 incontri per un totale di 14 ore. Gli elementi chiave di questo percorso innovativo riguarderanno, in particolare, l'approccio motivazionale, sostenuto da un team multidisciplinare composto da psicologo, nutrizionista e dietista.
Nel corso dell'anno proseguirà la formazione rivolta agli operatori di cucina che intendono produrre e/o somministrare alimenti non confezionati privi di glutine. All'interno del corso è prevista una parte teorica che affronterà diversi argomenti (la malattia celiachia, gli alimenti con e senza glutine, le etichette, la contaminazione, ecc.) e una parte pratica in cui saranno valutati i rischi di contaminazione connessi all'attività lavorativa attraverso esercitazioni a piccolo gruppo.
Per informazioni sui corsi rivolgersi a:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure alla dr.ssa Alessandra Palomba - tel. 0522.335748, dalle ore 8.30 alle ore 12.30 dal lunedì al venerdì.
La celiachia è un'intolleranza permanente al glutine, un insieme di proteine contenute nel frumento, nell'orzo, nella segale, nel farro, nel kamut e altri cereali minori. Pertanto, tutti gli alimenti derivati dai suddetti cereali o contenenti glutine devono essere considerati tossici per i pazienti affetti da questa malattia.
Quando una persona affetta da celiachia ingerisce alimenti contenenti glutine, si innesca una reazione immunitaria che causa gravi lesioni alla mucosa dell'intestino tenue. La risposta immunitaria genera infatti un'infiammazione cronica che danneggia i tessuti e porta alla scomparsa dei villi intestinali, importanti per l'assorbimento di altri nutrienti. Una persona celiaca quindi, oltre al danno diretto, subisce un consistente danno indiretto perché non è in grado di assorbire sostanze nutritive e quindi rischia la malnutrizione.
Ad oggi, l''unica possibilità di trattamento per la malattia celiaca è una dieta priva di glutine, non esistendo altre possibilità terapeutiche.
(Fonte: Ufficio Comunicazione Azienda Usl di Reggio Emilia)
Reggio Emilia, 30 Agosto 2013 -
È iniziata la stagione di maggior fioritura dei funghi epigei spontanei che richiama gli appassionati raccoglitori nei boschi ricchi di tante specie e varietà purtroppo non tutte commestibili: a volte alcune tossiche o velenose assomigliano a quelle commestibili e possono confondere il raccoglitore abituale, soprattutto in caso di esemplari molto giovani, ad esempio l'ovulo della temutissima Amanita Phalloides, fungo molto velenoso in grado di mettere a rischio la vita di chi malauguratamente lo consuma, che si confonde facilmente con l'ovulo di Amanita Cesarea, volgarmente chiamato ovulo buono.
Pertanto si raccomanda estrema cautela nella raccolta dei funghi, evitando di raccogliere esemplari chiusi (allo stato di ovulo) e di consumare funghi di cui non si abbia assoluta certezza di commestibilità. Anche i funghi troppo vecchi, che possono essere deteriorati e indigesti, a volte risultano tossici e possono provocare la comparsa di disturbi gastrointestinali.
Si ricordano alcune buone norme da utilizzare per il consumi dei funghi freschi:
utilizzare soltanto funghi raccolti nelle 48 ore e conservati a bassa temperatura in contenitori rigidi ed aerati (un fungo commestibile invecchiando può trasformarsi in tossico);
non dimenticare che anche i funghi commestibili devono essere consumati ben cotti (la maggior parte dei funghi considerati commestibili provocano disturbi o avvelenamenti se consumati crudi o poco cotti);
assicurarsi che i funghi provengano da zone scarsamente inquinate (evitare aree urbane o in prossimità di insediamenti industriali);
fare comunque un uso moderato di funghi (poche volte al mese, un solo piatto nel menù) perché anche i funghi commestibili impegnano pesantemente il fegato;
in ogni caso somministrare i funghi con molta cautela a bambini, persone anziane ed alle donne in gravidanza o in allattamento
il consumo di funghi è sconsigliato alle persone con intolleranza a particolari alimenti, a farmaci o che soffrono abitualmente di disturbi a fegato, intestino, pancreas, senza il consenso del medico.
In caso d'insorgenza di disturbi dopo il consumo dei funghi: recarsi immediatamente all'ospedale consegnando al personale sanitario eventuali avanzi del pasto o resti dei funghi consumati per fornire indicazioni utili all'identificazione delle specie fungine consumate e al loro luogo di raccolta.
Si ricorda infine che non esistono metodi, ricette, oggetti, ortaggi, metalli od altro in grado di indicare la tossicità del fungo. L'unico metodo sicuro per stabilire la commestibilità è quello di classificare il fungo, sulla base delle sue caratteristiche, come appartenente a specie di comprovata commestibilità.
Da lunedì 2/9/2013 a venerdì 22/11/2013, sarà assicurata presso l'Ispettorato Micologico dell'Azienda Usl la presenza di esperti per il controllo del materiale raccolto.
L'accesso all'Ispettorato Micologico è gratuito.
A seguito dell'esame di commestibilità viene rilasciata all'utente copia di certificato di visita, debitamente sottoscritto dallo stesso.
E' importante che i funghi sottoposti a visita siano:
presentati in contenitori rigidi ed areati (cestini od analoghi contenitori);
freschi, non congelati o scongelati, non essiccati, non diversamente conservati;
interi, non recisi o tagliati, non spezzettati, non lavati, o comunque privi di parti essenziali al riconoscimento;
sani ed in buono stato di conservazione (non parassitati, non ammuffiti, non fermentati, non fradici, non eccessivamente maturi);
puliti da terriccio, foglie e/o altri corpi estranei;
provenienti da aree non sospette di esposizione a fonti di inquinamento chimico o microbiologico (ad es: vicinanza a strade ad intenso traffico , stabilimenti industriali, inceneritori, frutteti e/o colture trattate con antiparassitari, parchi cittadini).
All'esame di commestibilità deve essere sottoposto l'intero quantitativo raccolto.
Sedi ed orari:
Reggio Emilia: via Amendola, 2 - Dipartimento di Sanità Pubblica, 1° piano
lunedì e mercoledì dalle ore 14.00 alle ore 16.00 - venerdì dalle 10.30 alle 12.30
Castelnovo ne' Monti: via Roma, 26 - Servizio Igiene e Sanità Pubblica
lunedì e venerdì dalle ore 8.30 alle ore 10.30
Scandiano: via Martiri della Libertà, 8 - Servizio Igiene e Sanità Pubblica
lunedì dalle 11.00 alle 12.30.
(Fonte: ufficio stampa Ausl RE)
Reggio Emilia, 29 Agosto 2013 -
A partire dal 1 settembre 2013 sarà attivo in tutti gli ospedali dell'Azienda Usl di Reggio Emilia (Correggio, Scandiano, Montecchio, Guastalla e Castelnovo Monti) il progetto "Ospedali Aperti" che prevede l'ampliamento delle fasce orarie di accesso dei visitatori ai pazienti ricoverati in modo omogeneo nei 5 Ospedali del Presidio.
L'obiettivo è quello di rendere il più agevole possibile la vita alla persona ricoverata e ai suoi familiari, ribaltando la vecchia logica basata sull'organizzazione del reparto, a favore di un approccio che pone al centro il benessere del paziente.
All'incontro di presentazione del progetto "Ospedali Aperti" erano presenti:
Fausto Nicolini
Direttore Generale - Ausl di Reggio Emilia
Antonella Messori
Direttore Medico di Presidio Ospedaliero - Ausl di Reggio Emilia
Angela Accardo
Dirigente Medico dell'Ospedale San Sebastiano di Correggio - Ausl di Reggio Emilia
Sonia Gualtieri
Responsabile Infermieristico e Tecnico del Presidio Ospedaliero - Ausl di Reggio Emilia
Enzo Fontanesi
Rappresentante dei Comitati Consultivi Misti
A partire dal 1 settembre 2013 sarà attivo in tutti gli ospedali dell'Azienda Usl di Reggio Emilia il progetto "Ospedali Aperti" che prevede l'ampliamento delle fasce orarie di accesso dei visitatori ai pazienti ricoverati in ospedale.
Il progetto consiste nell'apertura di tutti i reparti degli Ospedali di questa Azienda, dalle ore 7.00 alle ore 21.00, con due fasce orarie di chiusura nel corso della giornata, rispettivamente dalle 9.00 alle 11.00 per la visita medica e dalle 14.00 alle 16.00 per il riposo dei degenti. Fanno eccezione i reparti di terapia intensiva, rianimazione e le aree di degenza monitorata, in cui l'accesso è consentito in fasce orarie indicate all'esterno delle strutture.
L'obiettivo è quello di rendere il più agevole possibile la vita alla persona ricoverata e ai suoi familiari, ribaltando la vecchia logica basata sull'organizzazione del reparto, a favore di un approccio che pone al centro il benessere del paziente.
Questo progetto è il frutto di un lungo percorso di confronto e condivisione, sia all'interno degli ospedali, che con i Comitati Consultivi Misti, volto a definire regole per i visitatori e degenti, a garanzia della tranquillità della persona ricoverata.
La revisione degli orari di accesso per i familiari e i visitatori dei degenti ha offerto infatti l'opportunità di rivedere alcune regole di buon comportamento e di buona convivenza all'interno delle unità operative, in modo che l'estensione dell'apertura oraria non interferisca o ostacoli il regolare svolgimento delle attività clinico-assistenziali in sicurezza.
Si tratta di un cambiamento culturale importante, che richiede la collaborazione tra professionisti, degenti e familiari/visitatori e che s'inquadra nell'ambito più complessivo di un percorso di umanizzazione dell'assistenza voluto dall'Azienda Usl di Reggio Emilia.
L'accesso alle strutture ospedaliere è sempre stato orientato a ridurre la presenza dei familiari e degli amici di fianco al paziente, presupponendo che la riduzione delle persone esterne alla struttura fosse un elemento di protezione contro la diffusione delle infezioni ospedaliere.
Negli ultimi tempi, invece, è emerso un elevato interesse per gli aspetti non sanitari della vita in ospedale. Alcuni recenti studi sulle modalità di trasmissione delle infezioni e sugli effetti dell'ospedalizzazione hanno prodotto nuove conoscenze, che hanno evidenziato come la presenza di visitatori o parenti accanto ai pazienti non sia di per sé un fattore determinante per l'insorgenza di infezioni in ospedale. La presenza di un numero congruo di persone al fianco del paziente, quindi non costituisce pericolo. La relazione, anzi, può rappresentare uno strumento terapeutico.
Per supportare l'avvio del progetto è stato predisposto materiale informativo, tradotto in 8 lingue, che sarà affisso in tutti i punti di accesso e nei corridoi delle unità operative e che verrà distribuito a pazienti e visitatori nelle stanze di degenza.
L'alleanza con i volontari e con gli utenti
"Ospedali Aperti" prende il via dopo l'istituzione, da parte della Direzione di Presidio e su mandato della Direzione Sanitaria aziendale, di un gruppo di lavoro che ha visto coinvolti i professionisti di tutte le unità operative dei 5 Ospedali del Presidio.
Di fondamentale importanza, per il buon esito del progetto, è stata la collaborazione sinergica instaurata dall'Azienda Usl con le associazioni di volontariato che operano in ambito ospedaliero e con i Comitati Consultivi Misti (CCM).
Significativi sono stati infatti l'appoggio e il contributo portati dai componenti dei CCM nella fase di preparazione del progetto, in particolare nella revisione delle regole di comportamento e nella stesura del materiale informativo per gli utenti.
In allegato il manifesto dell' iniziativa
(Fonte: Ufficio Comunicazione Azienda USL Re)
Reggio Emilia, 28 agosto 2013 -
Le Direzioni dell'Azienda Usl e dell'Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova informano che si è registrato in provincia di Reggio Emilia il primo caso di malattia conclamata di West Nile Disease, infezione virale trasmessa attraverso la puntura di zanzara e che ha l'uomo tra i possibili ospiti finali, assieme al cavallo.
Il paziente, un uomo di 73 anni residente a Casalgrande, attualmente ricoverato all'Ospedale Santa Maria Nuova, con diagnosi confermata dagli esami di laboratorio, presenta importanti sintomi neurologici: non è al momento in pericolo di vita, ma è possibile, come dimostrato da altri casi, che la guarigione richieda tempo.
La malattia non può essere trasmessa da uomo a uomo mediante contatto diretto o indiretto, ma solo attraverso la puntura di una zanzara infetta.
Nella stragrande maggioranza dei casi l'infezione è asintomatica, in alcuni casi produce una sintomatologia simil-influenzale (febbre, mal di testa, nausea e vomito) che tende ad una guarigione spontanea entro pochi giorni.
In rari casi, in particolare in persone anziane debilitate o immunodepresse, possono aggiungersi gravi complicazioni neurologiche, quali meningite o encefalite.
Dal 2009 nella nostra provincia, come in tutta la Regione Emilia-Romagna, è attivo un sistema di sorveglianza delle malattie trasmesse da zanzare e pappataci, che prevede, oltre ai raccomandati interventi di disinfestazione periodica il monitoraggio (e, laddove possibile, la cattura) di zanzare e uccelli selvatici che sono i serbatoi del virus.
Per rafforzare la vigilanza e la tempestività della diagnosi, nei giorni scorsi tutti gli operatori sanitari sono stati allertati attraverso indicazioni diffuse dal Dipartimento di Sanità Pubblica.
Come già anticipato nel comunicato stampa del 9 agosto scorso, la migliore misura di prevenzione della malattia di West Nile consiste nell'evitare le punture di zanzara con la protezione personale dagli insetti soprattutto nelle ore serali-notturne.
All'interno degli edifici il metodo più efficace è l'utilizzo di zanzariere applicate a porte-finestre e finestre o direttamente sul letto; in alternativa, è possibile utilizzare, sempre con le finestre aperte, zampironi o apparecchi elettro-emanatori di insetticidi liquidi o a piastrine.
Nei luoghi all'aperto dovrebbero essere indossati indumenti di colore chiaro che coprano il più possibile (con maniche lunghe e pantaloni lunghi). Vanno evitati i profumi, le creme e i dopobarba in quanto attraggono gli insetti.
Un buon livello di protezione è assicurato dall'uso di repellenti cutanei per uso topico (direttamente sulla pelle). Questi prodotti vanno applicati sulla cute scoperta, compreso il cuoio capelluto. Occorre ripetere il trattamento dato che i prodotti evaporano rapidamente e vengono eliminati con la sudorazione. Nell'uso di questi prodotti bisogna seguire scrupolosamente le indicazioni riportate sulla confezione e va adottata grande cautela con i bambini o su pelli sensibili; possono essere invece spruzzati sui vestiti per aumentarne l'effetto protettivo. Queste misure sono particolarmente raccomandate per anziani e bambini.
Per i cavalli, oltre alle sostanze repellenti ed insetticide, esiste la possibilità di vaccinazione da richiedere al proprio veterinario.
(Fonte: ufficio stampa USL Re)
Reggio Emilia, 20 agosto 2013 -
Alcune raccomandazioni per il contenimento dell'influenza aviaria
In seguito al focolaio di influenza aviaria che si è verificato in un allevamento di galline ovaiole di un comune del ferrarese, la Direzione dell'Azienda USL, recependo l'ordinanza regionale per il contenimento dell'influenza aviaria informa che il Servizio Veterinario del Dipartimento di Sanità Pubblica ha attivato tutti controlli straordinari, previsti dal piano regionale, negli allevamenti di specie di volatili sensibili al virus, destinati alla macellazione e al consumo umano.
L'Azienda USL intende sottolineare che è essenziale, come principio generale di tutela della salute dei cittadini, che l'acquisto degli animali vivi o dei prodotti derivati - carni, insaccati, latte, uova, miele, ecc.– avvenga mediante canali ufficiali autorizzati.
In Provincia esistono oltre 4500 allevamenti di tutte le specie animali e oltre 1500 sono le ditte autorizzate alla produzione di mangimi per l'alimentazione degli animali, alla macellazione, al sezionamento delle carni, alla produzione dei prodotti di salumeria, alla preparazione di latte e yogurt, alla caseificazione del latte, alla trasformazione dei formaggi, all'imballaggio delle uova, alla produzione e vendita dei prodotti ittici, alla lavorazione del miele, alla commercializzazione degli alimenti (supermercati e negozi in genere), al trasporto degli animali e degli alimenti.
La commercializzazione di animali, all'esterno degli allevamenti, di fatto, può avvenire esclusivamente in esercizi commerciali o in mercati autorizzati e controllati. In questi luoghi infatti vengono effettuate attività di sorveglianza e sono garantite le operazioni di pulizia e disinfezione, oltre che di trasporto autorizzato per la tutela della salute del consumatore.
Il rispetto di queste raccomandazioni e l'accortezza dei consumatori possono evitare problemi sanitari anche molto seri (infezioni e intossicazioni alimentari).
Gli organismi istituzionali competenti, come sempre, provvederanno a contrastare forme di commercializzazione abusiva, rispetto a cui anche i cittadini dovranno farsi parte attiva.
(Fonte: Ufficio Comunicazione Usl Reggio Emilia)
Reggio Emilia, 1 agosto 2013 -
È iniziata nel mese di luglio l'attività del magazzino unico di Area Vasta (AVEN) sito in via Vertoiba, 10/A a Reggio Emilia, di proprietà delle sette aziende sanitarie e ospedaliere di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena.
Il progetto del magazzino unico nasce dall'esigenza di razionalizzare il processo di stoccaggio, distribuzione di farmaci e dispositivi medici delle aziende sanitarie dell'Area Vasta Emilia Nord, migliorando la qualità del servizio ed evitando inutili e costose duplicazioni di attività. L'investimento complessivo per l'acquisto del terreno e la realizzazione del magazzino è stato di 16 milioni di euro.
Concepito come evoluzione del pre-esistente magazzino farmaceutico dell'Azienda USL di Reggio Emilia di via Doberdò, che già riforniva anche l'Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova e una parte dell'Ausl di Modena (Baggiovara, Sassuolo, Carpi e Mirandola), il nuovo magazzino AVEN permetterà di rifornire tutte le sette aziende sanitarie, sperimentando metodologie innovative di gestione dei prodotti (farmaci e dispositivi medicali) e della loro movimentazione, in un'ottica di forte integrazione tra le aziende sanitarie. Il valore annuale dei beni gestiti dal magazzino sarà, a regime, di circa 400 milioni di euro.
Con una superficie di circa 5.000 mq ed un'altezza di 12 metri, il magazzino è dotato di 11 baie, di cui 5 per il ricevimento della merce e 6 per l'uscita. È fornito inoltre di pannelli solari e fotovoltaici e di un generatore per la continuità operativa.
L'edificio è stato progettato secondo i criteri antisismici previsti dall'attuale normativa.
A regime gestirà a scorta circa 6.200 prodotti diversi: tutti i farmaci, comprese le soluzioni infusionali, tutti i dispositivi medici di uso comune e buona parte dei dispositivi medici specialistici.
L'allestimento interno presenta tre soluzioni:
scaffalature a gravità: prodotti a volume medio, alta rotazione, alta quantità di prelievo;
sistema automatizzato (traslo-elevatore): prodotti a volume medio, alta rotazione, bassa quantità di prelievo. Il traslo-elevatore ha una capacità produttiva di 200 prelievi l'ora;
scaffalature porta pallet: prodotti ad alto volume e alto peso. I posti pallet disponibili sono oltre 4.500.
Tutto il magazzino è coperto da rete wireless e le attività vengono svolte senza supporto cartaceo. Gli operatori sono dotati di terminale portatile in grado di indicare i prodotti da prelevare, la loro ubicazione e la quantità. Il terminale trasmette in tempo reale i dati di prelievo al sistema gestionale per lo scarico di quanto prelevato. È inoltre installato un sistema automatico di controllo dei prodotti prima del trasporto per ridurre eventuali errori (e di conseguenza resi).
Il magazzino predispone i prodotti per l'invio già suddivisi per reparto e la consegna può avvenire o direttamente al reparto richiedente o ad un punto unico di raccolta, secondo la modalità stabilita dalla singola azienda. La frequenza delle consegne, concordata con ciascuna azienda, varia da 1 a 3 volte la settimana.
L'attivazione a regime è prevista fra circa un anno secondo un calendario che prevede il graduale ingresso delle diverse aziende.
La gestione interna di movimentazione del magazzino ed i trasporti sono stati affidati in appalto, a seguito di gara pubblica, ad una ditta esterna di servizi per i prossimi nove anni.
Il costo complessivo dell'appalto per la gestione interna, comprensivo di attrezzature e trasporti, è di circa 34 milioni di euro per i 9 anni e verrà suddiviso tra le 7 aziende in modo proporzionale all'utilizzo dei del servizio.
(Fonte: Ufficio Comunicazione Azienda USL)
Reggio Emilia, 31 Luglio 2013 -
L'Azienda Usl di Reggio Emilia informa i cittadini delle chiusure e delle riduzioni orarie di alcuni servizi nel mese di agosto.
Distretto di Reggio Emilia
Si comunica che:
L'ambulatorio di Igiene Pubblica di Castelnovo Sotto resterà chiuso dal 1/08/2013 al 31/08/2013.
Si precisa che gli utenti possono rivolgersi agli ambulatori di Reggio Emilia, via Amendola 2, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.00, il sabato dalle 8.30 alle 12.30 e il giovedì pomeriggio dalle 14.30 alle 17.00.
L'Ufficio dell'Accoglienza del Servizio Infermieristico Domiciliare di Via Monte San Michele 8 resterà chiuso all'utenza tutti i sabati fino al 14/09/2013.
L'ambulatorio di Medicina dello Sport di via Melato sarà chiuso al pubblico dal giorno 5 agosto al giorno 18 agosto.
L'ufficio protesica dal 01/08/2013 al 31/08/2013 resterà chiuso tutti i giovedì pomeriggio.
Il Centro prelievi di Pieve mercoledì 14 agosto chiuderà alle 12.00 e resterà chiuso sabato 17 agosto.
L'Ambulatorio di Diabetologia di Castelnovo Sotto resterà chiuso lunedì 5-12-19 agosto (per urgenze è possibile rivolgersi all'ambulatorio diabetologico di Reggio Emilia).
Distretto di Correggio
Si comunica che, dal 1/08/2013 al 31/08/2013:
Gli sportelli CUP di via Carletti, 2 Correggio resteranno aperti dal lunedì a sabato dalle 7.30 alle 13.00 e il mercoledì dalle 14.30 alle 17.00.
L'Ufficio Ritiro Referti di via Circondaria, 26 Correggio resterà aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.15 alle 13.00 e il sabato dalle 8.15 alle 12.30.
Distretto di Scandiano
Si comunica che:
Rubiera
La sede CUP: rimarrà chiusa dal 5 agosto al 17 agosto 2013.
Il Centro Prelievi rimarrà chiuso dal 5 al 18 agosto 2013.
L'ambulatorio di Igiene Pubblica rimarrà chiuso dall'1/08/2013 al 31/08/2013.
Castellarano
La sede CUP rimarrà chiusa dal 12 agosto al 24 agosto 2013.
Il Centro Prelievi rimarrà chiuso dal 12 agosto al 25 agosto 2013.
L'ambulatorio di Igiene Pubblica rimarrà chiuso dall'1/08/2013 al 31/08/2013.
Baiso
Il Centro Prelievi sarà aperto nelle giornate di venerdì 9 e 23 agosto (su prenotazione).
L'ambulatorio di Igiene Pubblica sarà aperto il 2 agosto.
Viano
Il Centro Prelievi sarà aperto nella sola giornata di mercoledì 7 agosto (su prenotazione).
I referti dei prelievi eseguiti nei periodi precedenti alla chiusura potranno essere ritirati presso la portineria dell'Ospedale di Scandiano, dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16.00 e il sabato dalle 8.00 alle 12.00.
Presso il laboratorio di Scandiano potranno essere effettuati i prelievi, senza prenotazione, tutte le mattine dal lunedì al venerdì dalle 7.00 alle 9.00.
Si ricorda che l'Ambulatorio di Igiene Pubblica di Scandiano rimane aperto nei seguenti orari:
Ambulatorio Igiene Pubblica Scandiano | Servizio Vaccinazioni | Servizio Certificazioni |
Lunedi | 8:30-10:00 | 10:30-12:00 |
Martedi | 8:30-10:00 | CHIUSO |
Mercoledi | 8:30-10:00 | 10:30-12:00 |
Giovedi | 14:30-16:00 | 14:30-17:00 |
Venerdi | 8:30-10:00 | 10:30-12:00 |
Sabato | 8:30-10:00 | 10:30-12:00 |
Ambulatorio Igiene Pubblica di Scandiano
Via Martiri della Libertà, 8 - Tel. 0522.850289
Distretto di Guastalla
Si comunica che gli sportelli SAUB CUP osserveranno il seguente orario di apertura alla cittadinanza:
Guastalla
Dal 12 agosto al 14 agosto dalle ore 07.30 alle ore 14.00;
Il 16 agosto dalle ore 07.30 alle ore 13.00;
Il 17 agosto dalle ore 08.00 alle ore 12.00.
Novellara
Il 13 agosto chiusura pomeridiana e mantenimento dell'orario mattutino.
Reggiolo
Chiusura completa degli sportelli per l'intera settimana dal 12 al 17 agosto 2013.
(Fonte: Ufficio Comunicazione Azienda Usl di Reggio Emilia)
Reggio Emilia, 30 luglio 2013 -
Nei giorni scorsi, su richiesta dell'Amministrazione Comunale, come preannunciato ai membri dei Comitati Consultivi Misti, ha avuto luogo nei cantieri dell'Ospedale "E. Franchini" di Montecchio un sopralluogo congiunto per valutare sul posto lo stato di avanzamento dei lavori, dopo la ripresa degli stessi ad opera della ditta SITECO.
Alla visita hanno partecipato il Sindaco di Montecchio, Paolo Colli, la Direzione ospedaliera dell'Azienda, il Responsabile del Servizio Tecnico e il capocantiere della ditta SITECO.
I lavori nei cantieri dell'Ospedale di Montecchio, ripresi il 1° luglio scorso, riguardano in particolare:
Il completamento del corpo B (ala ovest) ove verranno allocati: il Pronto Soccorso provvisorio al piano terra , l'unità operativa di Ostetricia–Ginecologia al primo piano; l'area Alta Intensità di Cura (AIC) e la Lungodegenza al secondo piano: i lavori si concluderanno nei primi mesi del 2014.
Nella primavera del 2014 inizieranno i lavori del corpo C (ala est) che prevedono la collocazione del Pronto Soccorso definitivo al piano terra; ambulatori area chirurgica al primo piano; ambulatori Unità Internistica Multidisciplinare, la sistemazione definitiva dell' area Alta Intensità di Cura e dei letti Osservazione Breve intensiva al secondo piano. Infine i lavori che riguarderanno il corpo B piano terra e zona centrale (a tutti i piani) consentiranno la sistemazione definitiva ad ambulatori al piano terra.
I lavori attualmente sono stati affidati alla società SITECO, subentrata alla società ORION. E' stato approvato il nuovo programma dei lavori presentato da SITECO, che porterà al completamento di tutte le opere entro il primo semestre 2015 con un importo complessivo dei lavori pari a € 22.900.000
Al termine del sopralluogo il Sindaco Colli ha espresso soddisfazione per la ripresa a pieno regime dei lavori.
(Fonte: Ufficio Comunicazione Azienda USL)