In stretto coordinamento con la Protezione Civile, con la Provincia, i Comuni e i loro servizi socio-sanitari si sta lavorando per assicurare l'assistenza sanitaria nelle zone colpite dall'esondazione del fiume Secchia e nei centri di accoglienza. La medicina di gruppo di Bastiglia, chiusa a causa degli allagamenti, è stato riaperta a Modena, in Via Stelvio -
Modena, 21 gennaio 2014 -
Pur in un contesto estremamente complesso e in costante evoluzione, non si registrano emergenze sanitarie. Ad oggi l'intervento più impegnativo ha riguardato l'evacuazione della residenza per anziani Villa Anna, avvenuta nella mattinata di domenica 19 gennaio. Come noto 55 persone sono state accompagnate presso l'Ospedale Sant'Agostino Estense di Baggiovara. Lo spostamento è avvenuto utilizzando un pullman e solo per sette persone allettate si è fatto ricorso all'ambulanza.
Grazie al coordinamento messo a punto dall'Azienda sanitaria con i servizi sociali del Comune di Modena si è provveduto all'individuazione delle strutture con posti disponibili, presso le quali far alloggiare le persone evacuate. Già nella serata di domenica due anziani sono stati dimessi, altri ventisette, di cui 24 donne e 3 uomini, hanno trascorso la notte presso la struttura di Baggiovara. I rimanenti 26 sono stati accolti presso altre residenze per anziani della provincia.
Molto significativo lo sforzo messo in campo sin dal primo momento dalla Centrale Operativa del 118: attraverso la propria attività di coordinamento si è occupata prevalentemente dei trasporti e dell'individuazione delle destinazioni più idonee per le cosiddette persone fragili.
La situazione è in evoluzione e al momento risulta difficile tracciare un bilancio più dettagliato. Da domenica pomeriggio presso il Centro di Accoglienza di Modena è reperibile un medico di continuità assistenziale. A seguito degli allagamenti, non è agibile la Casa della Salute di Bomporto. I cinque disabili ospitati presso il Gruppo appartamento "Casa Poppi" di Sorbara sono stati trasferiti a Carpi.
Rispetto agli ambulatori dei medici di medicina generale la situazione è articolata. La Medicina di gruppo di Bastiglia, a seguito dell'allagamento degli spazi in cui opera, in accordo con il Dipartimento di Cure Primarie, ha temporaneamente attivato un ambulatorio a Modena in via Stelvio 27, che sarà aperto, tutti i giorni, dalle 16.00 alle 18.00. A Ravarino, Sorbara e Solara gli ambulatori sono regolarmente aperti, mentre a Bomporto restano in funzione due ambulatori, quelli di Via Donizzetti e Via Frescobaldi. Inagibili, infine, gli ambulatori dei pediatri di libera scelta di Bastiglia e Bomporto. Per garantire l'assistenza, saranno ospitati presso la sede della cooperativa MDF7 (Medici di famiglia) in Via Curiel, a Nonantola.
(Fonte: Ufficio Stampa, Rapporti con i Media e Relazioni Esterne Azienda USL di Modena)
Un'ordinanza del Commissario delegato alla ricostruzione Vasco Errani definisce risorse e atti di gara -
Bologna, 20 dicembre 2013 –
Ricostruzione: 17,5 milioni di euro per la realizzazione di edifici pubblici temporanei nelle aree colpite dal sisma. Lo definisce l'ordinanza 155 del 19 dicembre 2013 varata ieri dal presidente della Regione e Commissario delegato per la Ricostruzione, Vasco Errani, che approva gli atti di gara per gli edifici pubblici temporanei e la spesa a valere sulle risorse provenienti dal Fondo per la ricostruzione (art. 2, comma 1, del Dl 74/2012 convertito con modificazioni dalla legge 122/2012).
Gli interventi saranno realizzati nei comuni di Mirandola (ampliamento e rimodulazione della scuola primaria "Alighieri" e degli uffici pubblica assistenza), San Felice sul Panaro (aula magna), Nonantola (asilo nido), Castelfranco Emilia (ampliamento istituto superiore "Spallanzani"), Concordia sulla Secchia (magazzino comunale), Finale Emilia (sede operativa dei Vigili del Fuoco, della Protezione civile e della Croce Rossa), Medolla (magazzino comunale) e Sant'Agostino (caserma dei carabinieri).
Il provvedimento definisce tra l'altro la documentazione relativa alla gara aperta per la progettazione e realizzazione degli edifici e le connesse opere di urbanizzazione. Nello specifico, nel capitolato speciale di appalto sono definiti, tra l'altro, il quadro complessivo articolato per i vari lotti con indicazione delle categorie degli edifici da realizzare e dei relativi servizi, della dimensione delle aree da urbanizzare, dell'importo dei lavori compresi quelli della sicurezza, non soggetti a ribasso, dei tempi per la progettazione esecutiva e per l'esecuzione degli interventi.
L'ordinanza, con gli allegati relativi alla dislocazione degli interventi e agli atti di gara, è consultabile sul sito www.regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione "Atti per la ricostruzione", e sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-Romagna (Burert).
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Gabriella Catellani, titolare: "Una scelta per valorizzare la farmacia territoriale e integrare al meglio l'offerta sanitaria sul territorio" -
Nonantola, 13 dicembre 2013 -
Uno strumento utile in caso di arresto cardiaco e per integrare al meglio l'offerta sanitaria del paese, vale a dire un defibrillatore semiautomatico e portatile, presente da qualche giorno presso la Farmacia Nuova di Nonantola - aderente a Federfarma Modena - in via Vittorio Veneto 132.
"Uno strumento che abbiamo deciso di mettere a disposizione della comunità per sottolineare in modo concreto la nostra volontà di aumentare i servizi a favore dei cittadini e della loro salute, anche andando oltre i nostri doveri strettamente professionali – tiene a precisare la titolare Dr.ssa Gabriella Catellani - e che si va ad aggiungere all'offerta del servizio sanitario del paese, con la collaborazione dei medici di base e del personale del 118".
"Siamo infatti convinti che la mission del farmacista sia quella di lavorare per la salute e la migliore assistenza possibile, nel rispetto dei ruoli, senza mai dimenticare che la farmacia territoriale deve mantenere il ruolo di punto di riferimento sicuro e facilmente accessibile, gestito da professionisti competenti, in grado di erogare una pluralità di servizi strettamente integrati con il Servizio Sanitario Nazionale" prosegue la Dr.ssa Catellani.
È utile ricordare che il defibrillatore è uno strumento che può davvero salvare la vita in caso di rischio di morte imminente della persona a causa di arresto cardiaco o di fibrillazione ventricolare, ristabilendo una condizione cardiaca stazionaria nel paziente attraverso l'applicazione di una scarica di corrente elettrica. L'uso del defibrillatore che da qualche giorno è stato posizionato all'interno della Farmacia Nuova di Nonantola è molto semplice e immediato, si tratta infatti di un modello semiautomatico il cui funzionamento richiede poche manovre, ma è indispensabile che sia utilizzato da persone appositamente formate. "Abbiamo naturalmente pensato anche a questo e così io e i miei collaboratori abbiamo frequentato un corso specialistico organizzato dagli esperti della Centrale operativa del 118 in collaborazione con l'associazione "Amici del Cuore", che consente anche a noi che non siamo medici di potere utilizzare un'attrezzatura così importante in piena sicurezza per il paziente" conclude la Dr.ssa Catellani.
Il defibrillatore presente presso la Farmacia Nuova di Nonantola entra così a far parte di una rete virtuale, coordinata e censita dalla Centrale Operativa di Modena del 118 che al di fuori di quelli presenti all'interno di strutture strettamente sanitarie può contare in tutta la provincia su circa 130 apparecchi: 30 nell'area Sud, 40 in zona Nord e 60 nell'area Centro.
Oltre alla Nuova di Nonantola, le altre farmacie aderenti a Federfarma Modena che possiedono un defibrillatore sono: la Farmacia S. Lorenzo di Montese, la Farmacia Bavutti di Fiorano Modenese, l'Antica Farmacia Pacchioni di Sassuolo, la Farmacia Beata Vergine del Popolo di Modena, la Farmacia Lodi Graziano di Soliera, la Farmacia Rosta Alberto di Camposanto, la Farmacia Brodano di Vignola.
(fonte: ufficio stampa Federfarma Modena)
Ordinanza del Commissario delegato alla ricostruzione Vasco Errani: alla Diocesi di Carpi 1,5 milioni, all’Arcidiocesi di Modena e Nonantola 500 mila euro -
Bologna, 12 dicembre 2013 –
Tre milioni e 600 mila euro sono i contributi alle Diocesi, a parziale copertura delle spese sostenute per 13 chiese temporanee realizzate per consentire la continuità dell’esercizio del culto. Lo definisce l’ordinanza 148 dell’11 dicembre 2013 varata oggi dal presidente della Regione e Commissario delegato alla Ricostruzione, Vasco Errani che concede i contributi che trovano copertura finanziaria nell’ambito dello stanziamento previsto dall’articolo 2 del decreto-legge 6 giugno 2012 n° 74, convertito con modifiche con la legge n° 122 del 01/08/2012.
L’ordinanza è consultabile sul sito www.regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione “Atti per la ricostruzione”, e sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-Romagna (Burert).
La realizzazione di edifici religiosi provvisori - eseguiti dalle Diocesi con fondi propri per consentire la continuità all’esercizio del culto – ha riguardato tredici chiese con una spesa presunta complessiva pari a 6 milioni e 265 mila euro: il contributo alle Diocesi è a parziale copertura delle spese sostenute per gli interventi in corso o realizzati. In particolare sono assegnati: all’Arcidiocesi di Bologna 1,5 milioni, alla Diocesi di Carpi 1,5 milioni, all’Arcidiocesi di Modena e Nonantola 500 mila euro e Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio 100 mila euro.
Per il contributo delle spese sostenute, le Diocesi dovranno presentare al Commissario delegato il progetto esecutivo, completo della documentazione inerente la rendicontazione delle spese, entro 90 giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza. La Struttura tecnica del Commissario Delegato entro 30 verifica i requisiti di ammissibilità al contributo proponendo l’assegnazione del finanziamento che avverrà con decreto del Commissario delegato.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Nonantola, 25 luglio 2013 -
Al termine di un incontro incentrato sull’analisi del bilancio del Comune di Nonantola, approvato lo scorso 18 luglio, i presidenti locali delle quattro associazioni che fanno riferimento a Rete Imprese Italia - Ivano Sighinolfi per Cna, Mauro Bastoni di Confesercenti, Stefano Censi per Lapam e Luca Prandini di Confcommercio – denunciano il grave impatto che anche a Nonantola sarà determinato dalle elevate aliquote di IMU e TARES.
“Riteniamo insostenibile – scrivono i quattro presidenti, a nome delle rispettive associazioni – che agli immobili dove le imprese svolgono la loro attività venga applicata l’aliquota del 10 per mille. Il momento difficile che l’economia sta attraversando impone alle pubbliche amministrazioni il dovere di ascoltare e sostenere le imprese stesse: a nostro giudizio l’applicazione dell’aliquota massima possibile non evidenzia certo questo sostegno. Secondo noi questi immobili dovrebbero essere trattati alla stessa stregua di un’abitazione principale, e se non è possibile, almeno con l’applicazione di un’aliquota fortemente agevolata. Quanto alla TARES, le associazioni hanno ribadito “la necessità di non applicare la soprattassa prevista fino a 0,10 €/mq” e hanno nuovamente chiesto al Comune di “confermare tutte le agevolazioni già previste”. Anche perché, secondo le quattro associazioni, è incomprensibile, oltre che iniquo, l’aumento dell’imposta sui rifiuti, dal momento che la produzione di questi ultimi da parte delle imprese è in calo, come certifica la diminuzione del Pil.
Infine, i presidenti hanno rinnovato all’Amministrazione anche la richiesta di “destinare al sostegno delle imprese tutte le risorse reperite attraverso la lotta all’evasione fiscale, studiando assieme alle associazioni i sistemi migliori per ridistribuirle”.
Assieme alle urgenti richieste, è giunta dalle quattro associazioni anche una nota di merito per il Comune di Nonantola, effettivamente capace di onorare entro 60 giorni gli impegni economici presi con i propri fornitori. “Un comportamento senz’altro virtuoso – sottolineano i quattro presidenti – che però coinvolge solo le imprese fornitrici del comune, mentre sono tutte le aziende, indistintamente, a finire del tritacarne Imu-Tares”.
(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)