"La parola scenica" - La grande voce del baritono Leo Nucci a "Villa Verdi" il prossimo 27 giugno alle 18,30 accompagnato dalla 'Italian Opera Chamber Orchestra'.
Sant'Agata di Villanova sull'Arda - Ci vuole una voce grande come quella del baritono Leo Nucci per rendere onore alla immensità dell'opera verdiana.
Dopo il successo del recital verdiano, messo in scena appassionatamente dal baritono Valentino Salvini, è la volta del baritono Leo Nucci a rendere omaggio alla figura del Maestro.
Teatro dell'evento è "Villa Verdi", la dimora storica di Giuseppe Verdi e Giuseppina Strepponi, aperta per l'occasione dal discendente diretto Angiolo Carrara Verdi, i cui giardini, ricchi di alberi secolari, faranno da scenografia naturale al concerto.
Ad accompagnare il baritono Leo Nucci sarà 'Italian Opera Chamber Orchestra', con Paolo Marcarini al pianoforte, con il primo violino Cesare Carretta, insieme al secondo violino Lino Pietrantoni e a Irina Balta alla viola, con Massimo Repellini al violoncello e Davide Burani all'arpa.
A completare una serata che sarà piena di note ed emozioni ci sarà una degustazione delle specialità territoriali, le stesse che furono apprezzate dal Maestro.
E' gradita la prenotazione.
(In allegato la locandina del concerto scaricabile)
EVENTO MUSICALE
Leo Nucci a Villa Verdi in omaggio a Giuseppe Verdi in "La parola scenica" : 27 giugno alle 18,30
Prezzo del biglietto: 80,00€ comprensivo di buffet con specialità della zona.
Per informazioni e prenotazione:
Villa Verdi srl – Via Giuseppe Verdi, 31 – 29010 Sant'Agata di Villanova d'Arda (PC)
Telefono: 0523 830000
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sito web: www.villaverdi.org
"La parola scenica" - La grande voce del baritono Leo Nucci a "Villa Verdi" il prossimo 27 giugno alle 18,30 accompagnato dalla 'Italian Opera Chamber Orchestra'.
Sant'Agata di Villanova sull'Arda - Ci vuole una voce grande come quella del baritono Leo Nucci per rendere onore alla immensità dell'opera verdiana.
Dopo il successo del recital verdiano, messo in scena appassionatamente dal baritono Valentino Salvini, è la volta del baritono Leo Nucci a rendere omaggio alla figura del Maestro.
Teatro dell'evento è "Villa Verdi", la dimora storica di Giuseppe Verdi e Giuseppina Strepponi, aperta per l'occasione dal discendente diretto Angiolo Carrara Verdi, i cui giardini, ricchi di alberi secolari, faranno da scenografia naturale al concerto.
Ad accompagnare il baritono Leo Nucci sarà 'Italian Opera Chamber Orchestra', con Paolo Marcarini al pianoforte, con il primo violino Cesare Carretta, insieme al secondo violino Lino Pietrantoni e a Irina Balta alla viola, con Massimo Repellini al violoncello e Davide Burani all'arpa.
A completare una serata che sarà piena di note ed emozioni ci sarà una degustazione delle specialità territoriali, le stesse che furono apprezzate dal Maestro.
(In allegato la locandina del concerto scaricabile)
EVENTO MUSICALE
Leo Nucci a Villa Verdi in omaggio a Giuseppe Verdi in "La parola scenica" : 27 giugno alle 18,30
Prezzo del biglietto: 80,00€ comprensivo di buffet con specialità della zona.
Per informazioni e prenotazione:
Villa Verdi srl – Via Giuseppe Verdi, 31 – 29010 Sant'Agata di Villanova d'Arda (PC)
Telefono: 0523 830000
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sito web: www.villaverdi.org
Si è aperta con successo la prima stagione musicale ospitata dalla dimora del Maestro Giuseppe Verdi. A continuare un percorso cominciato un mese fa con un recital verdiano ci sarà la magnifica voce del baritono Leo Nucci con 'La parola scenica'
di Alexa Kuhne
Sant'Agata di Villanova sull'Arda - Ci vuole una voce grande come quella del baritono Leo Nucci per rendere onore alla immensità dell' opera verdiana .
Per la prima volta la dimora del Maestro Giuseppe Verdi ospiterà, il prossimo 27 giugno, un concerto interpretato dal noto cantante lirico. Un omaggio di Nucci al Grande intitolato 'La parola scenica'.
Dopo il successo del recital verdiano, messo in scena appassionatamente dal baritono Valentino Salvini, Angiolo Carrara Verdi, discendente del Maestro, si è convinto ancor più che la Villa che ospitò per la maggior parte della sua vita Giuseppe Verdi con la compagna Giuseppina Strepponi, non possa non essere aperta a tutti, melomani e non, perché il patrimonio lirico e la dimora verdiana, pregna di storia del nostro Paese, devono essere conosciuti e ammirati anche dal grande pubblico.
Ecco perché una serie di iniziative farà tornare in vita la meravigliosa abitazione di campagna, i suoi giardini ricchi di alberi secolari, la casa- museo che testimonia e racconta della vita di un grande italiano ancora venerato nel mondo.
Questo evento, che segue un primo tentativo che è stato assai positivo, sarà degnamente onorato dalla presenza di un'altra grandiosa figura della lirica, Leo Nucci, insieme all' 'Italian opera chamber orchestra', con Paolo Marcarini al pianoforte, con il primo violino Cesare Carretta, insieme al secondo violino Lino Pietrantoni e a Irina Balta alla viola, con Massimo Repellini al violoncello e Davide Burani all'arpa.
A completare una serata che sarà piena di note ed emozioni ci sarà una degustazione delle specialità territoriali, le stesse che furono apprezzate dal Maestro.
Il prezzo del biglietto è di 80,00€ comprensivo di buffet con specialità della zona proposte dal ristorante "Antica Corte Pallavicina" di Polesine Parmense.
L'ultimo dei discendenti del Maestro apre la casa a "Gazzetta dell'Emilia" e svela aneddoti privati vissuti nella meravigliosa dimora di quasi una vita. Un luogo misterioso con un'anima che palpita e che ha tanto da raccontare...
Villanova d'Arda (PC), 21 giugno 2015 - di Lamberto Colla - tutte le foto nella galleria immagini in fondo alla pagina -
Incontro con Angiolo Carrara Verdi all'interno della sua dimora che fu di Giuseppe Verdi e Giuseppina Strepponi. Un tuffo nel passato che ancora vive nelle sete, nei drappi e nei profumi di una dimora che trasuda di storia d'Italia, cultura e socialità.
Giuseppe Verdi è stato e resterà uno dei più grandi uomini che l'Italia abbia mai avuto.
Un uomo di cultura stimato e riverito dallo stesso Manzoni e di cui molte tracce si intercettano in quasi tutte le stanze private del Maestro. "Una stima reciproca - commenta Angiolo Carrara Verdi, appassionato discendente di Giuseppe Verdi - tant'è che la prima copia dei promessi sposi fu donata dal poeta al musicista personalmente. Non si può parlare di amicizia ma di una reciproca immensa stima consapevoli entrambi di essere due grandi della cultura".
Una dimora di 55 stanze ristrutturata completamente sotto la guida e le volontà del Maestro. Un artista a tutto tondo che ha saputo eccellere nella musica ma anche nell'agricoltura, esperto d'arte e puntiglioso coreografo delle sue stesse opere.
"Il Maestro - racconta Angiolo Carrara Verdi, con l'emozione che gli si legge negli occhi - teneva tutto sotto controllo diretto. Dalla progettazione della ristrutturazione della casa, alla progettazione del parco e alla conduzione dei terreni applicando la medesima lucida maniacalità dei dettagli che poneva nell'allestimento delle sue opere".
Dalla morte del Maestro la casa di sant'Agata è rimasta 'congelata', così come Giuseppe Verdi l'aveva voluta. Gli stessi arredi, i drappi e le sete portano onorevolmente le rughe del tempo e inalterati sono rimasti i profumi del fine '800.
Una dimora che Giuseppe Verdi ha voluto lasciare vivere anche dopo la sua morte scegliendo di non essere sepolto all'interno del perimetro per non essere di "peso" alla vita dei suoi discendenti.
E' proprio per questo suo "lascito morale" che Angiolo Carrara Verdi ha deciso non solo di viverci ma anche di aprirla, almeno in parte, ospitando eventi artistici affinché tutti, e non solo i melomani, possano prendere contatto con l'anima illustre del Maestro.
Se all'interno si possono adorare i cimeli e i luoghi calpestati dal Maestro e dai suoi innumerevoli ospiti, val la pena di ricordare che la casa di Sant'Agata è stato uno dei più importanti salotti buoni della cultura e della politica del tempo, all'esterno si entra in una dimensione naturale dove la bellezza selvaggia delle migliaia di specie arboree raccolte attorno al laghetto artificiale ci trasporta in una dimensione anni luce dalla pianura padana.
A fare da "guardia" è l'immenso ippocastano posto all'ingresso (il diametro alla base supera, a occhio e croce i due metri) in accoglienza dei visitatori attrae per le imponenti ramificazioni sospese a oltre 10 metri d'altezza, ma subito dopo, al centro dell'aiuola d'ingresso, uno splendido e elegante Ginckgo Biloba introduce l'ospite nel meraviglioso mondo verdiano fatto di armonia, forza e intelligenza. Il percorso nel viale di sabbia accompagna la visita all'interno di quello che può essere classificato non come parco bensì come orto botanico per le innumerevoli specie arboree scelte e trapiantate dallo stesso Verdi. E in questo luogo di culto della natura, sormontato da una collinetta, il Maestro fece costruire, unico esemplare in zona, una ghiacciaia che, una volta riempita di neve, garantiva temperature di pochi gradi sopra lo zero anche nelle afose estati della bassa.
Ogni angolo, ogni oggetto, ogni pianta è un pezzo di Giuseppe Verdi e se si ha la fortuna di essere guidati da un appassionato cultore del Maestro, per di più legato geneticamente a lui, allora emergono anche quelle sfumature di vita quotidiana che, ancor più, arricchiscono il personaggio spogliato della sua più nota dote artistica.
Un patrimonio universale che torna alla disponibilità della società grazie alla generosità di Angiolo Carrara Verdi, che ha deciso di fare rivivere l'anima del Maestro ancora gelosamente custodita all'interno di Villa Verdi a Sant'Agata.
(Galleria immagini in allegato)
Casa del giovane Giuseppe Verdi - Documenti e notizie inediti della Vita del Maestro.
La Casa, dove il Cigno ha vissuto dai 10 ai 18 anni, nella via Piroli di Busseto, domenica scorsa, era gremita di persone per ascoltare la presentazione del libro "Il Giovane Giuseppe Verdi".
Argomenti e documenti inediti dall'Archivio di Stato di Parma, dall'Archivio Vescovile di Fidenza hanno appassionato il pubblico presente che per ben due ore ha ascoltato ed applaudito più volte.
Sono intervenuti il Sindaco di Busseto Maria Giovanna Gambazza, il M° Dino Rizzo studioso dell'epopea verdiana che tra le varie chicche, ha commentato un atto dell'Archivio Diocesano di Fidenza del 1821 con il quale Carlo Verdi, possedeva un banco nella Chiesa Collegiata di Busseto oltre a quello del padre nella chiesa di San Michele di Roncole, di quest'ultima ne era anche il contabile, non solo per i ceri, ma per i terreni affittati ai contadini. Anche gli Atti Sovrani di Maria Luigia con i quali il possidente Pietro Michiara, amico di Carlo Verdi, proprietario della Casa dove visse il giovane Verdi per poter frequentare il ginnasio posto proprio posto nelle vicinanze, è stato nominato Sindaco di Busseto.
L'editore Anna Sichel con la sua Introduzione "una favola divenuta realtà". La studiosa dott.ssa Meri Rizzi autrice. Il giurista Sergio Andrea Ghiretti che ha illustrato tra le altre, una sentenza del 1856 della Corte Suprema di Parma alla quale Pietro Michiara (benefattore di Giuseppe Verdi), si rivolse per far valere il proprio diritto contro il Comune di Soragna relativo alla proprietà di uno stradino di accesso ai suoi terreni, acquistato con atto notarile nel 1812.
Il Prof. Enrico Montanari che ha sottolineato l'importanza della Musica Verdiana per la terapia di alcune ma significative malattie, facendo riferimento a Cesare Vigna, amico e medico personale di Giuseppe Verdi.
L'evento è stato allietato da musiche di Giuseppe Verdi con alcuni allievi della scuola MusIncanto-Giada Musica di Rossana Guareschi: il soprano Rosaria Caretta, il mezzo-soprano Sara Maria Papotti, il baritono Simone Nicoletto e la giovanissima Valentina Ghiretti con voce e pianoforte.
Alla fine grande emozione ha suscitato "La Vergine degli Angeli" da La Forza del Destino ", "come Voluto dal Cielo".
Il primo Recital verdiano nei giardini della dimora del Maestro. Per l'occasione sarà aperta al pubblico anche la casa-museo. -
Parma, 30 maggio 2015 - di Alexa Kuhne -
Una serata imperdibile nei giardini di Villa di Sant'Agata, sita nelle campagne piacentine di Villanova d'Arda. Un recital, ovviamente tutto verdiano, animerà quegli spazi immersi nel verde e nel silenzio. Gli stessi che furono attraversati per anni dal Maestro e dove compose opere quali il Rigoletto, il Trovatore, Otello, Don Carlos.
Domani, domenica 31 maggio dalle 17.00, la villa in cui Giuseppe Verdi visse con la compagna Giuseppina Strepponi, ospiterà l' evento dedicato al più grande compositore del mondo. Grazie alla tenacia e alla passione del suo discendente Angiolo e di sua moglie Manuela, lo stupendo scenario del parco della villa farà da sfondo al Recital verdiano, interpretato dal baritono Valentino Salvini.
Oltre all'eccezionalità del recital verdiano, il pubblico potrà fare la visita guidata nelle stanze in cui visse, compose, amò, invecchiò Giuseppe Verdi.
Appuntamento Domenica 31 maggio alle ore 10,30 proprio nella dimora in cui Verdi visse in gioventù. Oltre alla presentazione del libro è previsto anche un concerto degli artisti dell'Associazione Culturale Giada Musica e Scuola MusIncanto. -
Parma, 29 maggio 2015 -
Nella casa in cui Giuseppe Verdi trascorse la sua giovinezza, dai 10 ai 18 anni, verrà presentato un volume che racchiude in sé documenti inediti relativi alla vita del grande genio musicale. Il titolo dell'opera, di cui è autrice la studiosa Dott.ssa Meri Rizzi, è "Il Giovane Giuseppe Verdi", frutto di un'instancabile ricerca compiuta principalmente nell'Archivio di Stato di Parma, nell'Archivio Comunale di Busseto e nell'Archivio Diocesano di Fidenza.
L'appuntamento, che costituisce un nuovo importante tassello da inserire nella storia del Cigno di Busseto, è previsto per domenica 31 maggio alle ore 10,30 proprio nella dimora in cui Verdi visse in gioventù, ospite del possidente Pietro Michiara, in Via Piroli a Busseto. Alla presentazione sono previsti, tra gli altri, interventi del giornalista Rai Luca Ponzi, del M° Dino Rizzo noto studioso dell'epopea verdiana, e del professor Enrico Montanari. L'evento verdiano è organizzato da Anna Sichel, proprietaria dello storico sito che per decenni era caduto nell'oblio.
Tra le varie chicche verdiane proposte ai lettori, c'è anche un atto del 1821 che testimonia l'acquisito di un banco di papà Carlo Verdi nella Chiesa Collegiata di Busseto e gli "atti sovrani" di Maria Luigia con i quali Pietro Michiara, benefattore di Verdi, viene nominato sindaco di Busseto, Oltre alla presentazione del libro è previsto anche un concerto degli artisti dell'Associazione Culturale Giada Musica e Scuola MusIncanto. Si esibiranno il soprano Rosaria Caretta,il mezzo soprano Sara Maria Papotti, il baritono Simone Nicoletto, la giovanissima vocalista e pianista Valentina Ghiretti, il soprano Rossana Guareschi. Ovviamente proporranno musiche verdiane.
I rigogliosi giardini di Giuseppe Verdi ospiteranno un evento musicale mai avvenuto prima. Al maestro Salvini l'onore di inaugurare – si spera – una nuova stagione lirica dedicata al compositore. -
Parma, 27 maggio 2015 - di Alexa Kuhne -
Villanova d'Arda - Sarà il baritono Valentino Salvini, degno figlio di queste terre, le stesse che videro crescere e maturare il grande Giuseppe Verdi, a portare per la prima volta nello scenario di Villa Sant'Agata alcuni brani del patrimonio verdiano.
Pronto per l'appuntamento con l'evento di domenica 31 maggio, dalle 17.00, il Maestro ci tiene prima di tutto a ringraziare chi, con costanza e grande passione, ha permesso che i cancelli della bella villa fossero aperti al grande pubblico per una sera. "Questo è il primo evento musicale che la famiglia Carrara-Verdi organizza – spiega il baritono - e quando mi è stato mi è stata proposta questa iniziativa ho accettato immediatamente anche in segno di amicizia".
Il programma non può che essere verdiano e si svilupperà in dieci brani intervallati da alcuni preludi accompagnati dal maestro parmigiano Simone Savina che da parecchi anni collabora con il Teatro regio di Parma.
Tra i brani selezionati dal Maestro Salvini saranno interpretati Pietà rispetto e amore da Macbeth, il Preludio all'atto I della Traviata, due pezzi da Don Carlos, due da Ballo in Maschera, il Preludio da Ernani e Credo in un Dio crudel da Otello.
Il biglietto darà anche la possibilità di visitare la casa museo in cui il compositore visse dal 1851 con la sua amata Giuseppina Strepponi.
Villanova d'Arda - Il primo Recital verdiano nei giardini della dimora del Maestro. Sarà aperta al pubblico anche la casa-museo. Un evento mai accaduto prima. -
Parma, 25 maggio 2015 - di Alexa Kuhne -
Giuseppe Verdi rivivrà, per una sera, nei giardini della sua Villa di Sant'Agata.
E sarà un recital, ovviamente tutto verdiano, ad animare quegli spazi immersi nel verde e nel silenzio. Gli stessi che furono attraversati per anni dal genio di uno dei più illustri italiani nel mondo.
La cosa ancora più bella è che quello spazio sarà anche aperto a tutti quelli che vorranno godere della disponibilità della famiglia Carrara Verdi che vuole far conoscere al grande pubblico non solo le opere, ma anche momenti di vita del compositore.
Villa Sant'Agata è la magnifica dimora di Giuseppe Verdi che si trova nelle campagne piacentine di Villanova d'Arda e che, per la prima volta, domenica 31 maggio dalle 17.00, ospiterà l' evento dedicato al più grande compositore del mondo.
Grazie alla tenacia e alla passione del suo discendente Angiolo e di sua moglie Manuela, lo stupendo scenario del parco della villa farà da sfondo al Recital verdiano, interpretato dal baritono Valentino Salvini.
"E' la prima volta che facciamo un evento musicale – spiega Angiolo Carrara Verdi, che è anche il direttore artistico -. Speriamo così di far conoscere come merita la casa in cui dimorò Giuseppe con Giuseppina Strepponi, aprendola a tutti, dando la possibilità anche al grande pubblico di conoscere uno degli italiani che ci rende famosi nel mondo".
In questo spazio immerso nella natura, il Maestro conciliò le sue due grandi vocazioni, quella di compositore con quella di agronomo, visto il suo legame strettissimo con la sua terra. E infatti, i magnifici giardini sono ricchi di alberi secolari e di piante esotiche, frutto della passione e della sperimentazione di un Giuseppe poco conosciuto, quello contadino, quello che personalmente seguiva, con precisione e competenza, i coloni e gli affari che riguardavano i suoi possedimenti.
La pace di questa grande casa, acquistata nel 1848 da Verdi e abitata dal 1851 con la sua compagna, Giuseppina Strepponi, amata e confidente degli anni più maturi, fu fonte di grande ispirazione. Qui il Maestro compose opere quali il Rigoletto, il Trovatore, Otello, Don Carlos.
"L'evento è un semplice recital – racconta il Patron della manifestazione – messo in scena dall' amico Valentino Salvini che si presta gratuitamente a cantare a Sant'Agata.. Il programma interamente verdiano si sviluppa in dieci brani, intervallati da alcuni preludi accompagnati dal maestro parmigiano Simone Savina. Chiunque può parteciparvi con il solo pagamento del classico biglietto intero della visita al museo". Quindi, oltre all'eccezionalità del recital verdiano, il pubblico potrà fare la visita guidata nelle stanze in cui visse, compose, amò, invecchiò Giuseppe Verdi.
"E' un primo tentativo. Chissà... potrebbe diventare anche un appuntamento mensile..." - dice Angiolo.
E questa sarebbe davvero una bella notizia, perché un patrimonio culturale del genere merita di essere conosciuto prima di tutto dagli italiani, dai ragazzi fin da giovanissimi, che sembrano essere i più disattenti conoscitori del mondo verdiano e di quello della grande tradizione lirica italiana rispetto ai coetanei degli altri paesi che, invece, hanno una vera e propria venerazione per il grande Verdi.
Casa del Giovane Verdi. Scoperta storica che riguarda la Bassa Parmense.
Soragna, 26 aprile 2015 - Il filo conduttore che unisce i luoghi verdiani si arricchisce di un altro inedito tassello che riguarda Soragna. Meri Rizzi, Patrizia Verdi ed Anna Sichel hanno scoperto vicende "nuove" relative alla vita giovanile di Giuseppe Verdi, nel periodo tra i 10 e i 18 anni, quando il Cigno fu ospitato nella Casa di Pietro Michiara, l'attuale Via Piroli a Busseto.
Fino ad oggi nessuno si era accorto che il benefattore di Verdi era nato a Castellina di Soragna nel 1786, lo si riscontra dai documenti che Meri Rizzi, Patrizia Verdi ed Anna Sichel hanno pazientemente ritrovato nell'Archivio di Stato di Parma, nel Comune di Busseto e nell'Archivio Diocesano di Fidenza e dal 12 aprile, sono esposti permanentemente proprio in via Piroli a Busseto, nella Casa del Giovane Verdi.
Le sue origini austriache, come affermato da una certa pubblicistica, ora sono smentite dall'evidenza dei riscontri documentali. Pietro Michiara fu Consigliere Anziano del Municipio di Busseto, in seguito nominato Sindaco con Atti Sovrani della Duchessa Maria Luigia; ricco proprietario terriero, ebbe addirittura un contenzioso giudiziario con il Comune di Soragna, che si risolse con una sentenza definitiva a suo favore emanata nel 1856 dalla Corte Suprema di Parma. Un fatto eccezionale per quei tempi. La contesa che contrappose Michiara all'Amministrazione comunale riguardava il possesso di uno stradello che il Comune riteneva suo, ma il benefattore di Verdi dimostrò che rientrava nella sua proprietà, acquistata in data 19-02-1812 con rogito del notaio Defranceschi. Donò anche, con atto del notaio Ercolano Balestra, la somma di "lire nuove" 1.800 nel dicembre 1843 per il figlio Andrea quale Patrimonio Ecclesiastico "poiché diverrà sacerdote" si legge da un antico atto. Michiara era amico di papà Carlo Verdi, in questi anni è caduto nell'oblio, si potrebbe dire quasi censurato; eppure il Cigno visse e sviluppò il suo genio musicale nella sua casa, dove trascorse tutta la sua giovinezza per poter frequentare il ginnasio, posto proprio nelle vicinanze. Michiara aiuto Verdi anche nel 1835: dopo la morte del Maestro Provesi, vi fu una tumultuosa seduta in Consiglio Comunale ed a votare a favore di Giuseppe Verdi per l'incarico di Maestro di Cappella vi fu anche lui. L'esposizione permanente allestita a Busseto è totalmente gratuita, grazie alla dedizione di Anna Sichel che quale proprietaria della storica di dimora l'ha messa a disposizione della memoria collettiva senza alcun fine di lucro. (S.P.)