Il dato emerge dall’Osservatorio economico del Consiglio e della Fondazione Nazionale dei Commercialisti. L’osservatorio ha analizzato anche lo scenario futuro. Quest’anno la legge di bilancio - attraverso la riduzione del cuneo dei lavoratori dipendenti - avrà un impatto positivo sulla pressione fiscale delle famiglie sebbene in maniera contenuta, pari allo 0,17% del Pil che salirà a 0,28 punti nel 2021. Anche ipotizzando la trasformazione in detrazione fiscale del bonus 80 euro del 2015, equivalente a 0,5 punti di Pil, non si rientrerebbe del tutto dallo shock fiscale del 2012. Massimo Miani, Presidente del Consiglio Nazionale dei Commercialisti: “Ora priorità a interventi mirati a chi è stato sino ad oggi più trascurato, in primo luogo le famiglie”
Roma, 15 gennaio 2020 - La pressione fiscale delle famiglie italiane, pari al 17,82% del PIL, risulta sostanzialmente stabile (+0,04%) nell’ultimo anno, ma non ha ancora assorbito lo shock fiscale del 2012. In particolare, permangono ancora 1,63 punti da recuperare rispetto all’incremento dovuto alla crisi del debito verificatasi nel 2011. Da allora il recupero è stato solo di 0,18 punti. Una situazione differente rispetto al dato della pressione fiscale generale che, nello stesso periodo ha lasciato un avanzo più contenuto pari a 0,66 punti nel 2019. Le famiglie, dunque, rispetto agli altri settori istituzionali dell’economia, in particolare imprese e istituzioni finanziarie, hanno subito quasi interamente sulle proprie spalle il peso dell’aggiustamento fiscale dell’inizio dello scorso decennio. Il dato emerge dall’osservatorio economico del Consiglio e della Fondazione Nazionale dei Commercialisti che ha rielaborato la pressione fiscale delle famiglie sulla base di dati Istat di Contabilità Nazionale e Mef sulle entrate tributarie mensili attraverso l’analisi dettagliata del gettito delle singole imposte con una proiezione dei dati al 2019.
A differenza della pressione fiscale generale, che risulta in calo costante dal 2014, la pressione fiscale sulle famiglie, stabile nel 2013 (-0,08 punti di Pil), si è incrementata ulteriormente nel 2014 (+0,22%) e nel 2015 (+0,30%), per poi riprendere a ridursi nel 2016 (-0,46 punti) e nel 2017 (-0,17 punti di Pil) fino a stabilizzarsi nel 2018 e nel 2019. L’andamento differente rispetto a quella generale è dovuto dall’incremento del gettito Imu/Tasi, delle addizionali Irpef e dei contributi sociali a carico delle famiglie, controbilanciato dal calo del gettito Ires e Irap e dalla stazionarietà dei contributi sociali a carico dei datori di lavoro.
L’osservatorio ha analizzato anche lo scenario futuro. Quest’anno la legge di bilancio - attraverso la riduzione del cuneo fiscale dei lavoratori dipendenti - avrà un impatto positivo sulla pressione fiscale delle famiglie sebbene in maniera contenuta pari allo 0,17% del Pil che salirà a 0,28 punti nel 2021. Anche ipotizzando la trasformazione in detrazione fiscale del bonus di 80 euro mensili introdotto dal governo Renzi nel 2015, equivalente a 0,5 punti di Pil, non si rientrerebbe del tutto dallo shock fiscale del 2012.
Il documento dei commercialisti fa poi il punto anche sui redditi medi familiari, evidenziandone una crescita continua dal 2015. In particolare, nel 2017, il reddito medio netto familiare è risultato pari a 31.393 euro, superando per la prima volta il livello pre-crisi di 30.502 euro del 2009. Permangono, invece, significative differenze territoriali con il livello più basso al Sud (25.415 euro) e il più alto nel Nord-ovest (35.386 euro). Il Sud presenta un gap del 19% rispetto alla media nazionale e del 28% rispetto al livello più alto del Nord-ovest.
Infine, rispetto alla composizione del nucleo familiare, la ripresa manifestatasi nel triennio 2015-2017 ha favorito i nuclei più piccoli, mentre quelli più numerosi, in particolare quelli con cinque e più componenti, hanno fatto registrare addirittura un calo.
“La riduzione della pressione fiscale registratasi negli anni successivi al picco del 2012 – commenta il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani - ha prodotto risultati asimmetrici rispetto alle diverse platee di contribuenti. C’è stato un saldo positivo per le imprese con una buona base occupazionale, per le quali è stato possibile fruire a pieno dei positivi interventi su IRAP, IRES e contributi sociali. Per i lavoratori dipendenti a basso reddito, che hanno potuto bilanciare l’inasprimento della tassazione locale con il “bonus 80 euro”, il saldo è invece più o meno in pareggio. Saldo tendenzialmente negativo, infine, per pensionati, lavoratori autonomi e ceto medio in generale che ha subito l’inasprimento della tassazione locale senza alcuna apprezzabile contropartita, al netto della esenzione della prima casa dall’IMU”.
Secondo Miani, “si tratta ora di insistere nello sforzo di riduzione del carico fiscale, dando però la giusta priorità a interventi mirati verso chi è stato sino ad oggi più trascurato, in primo luogo le famiglie”. “Fermo restando che, come il bonus degli 80 euro, anche la riduzione del cuneo fiscale è un intervento a favore delle famiglie che produce effetti positivi sebbene limitati sulla crescita economica – conclude il presidente dei commercialisti - l'auspicio è che il Governo possa ampliare l'intervento agendo direttamente sulle aliquote Irpef, così da estenderne il beneficio a tutte le famiglie italiane e non solo a quelle il cui reddito proviene prevalentemente da lavoro dipendente”.
Al tema della pressione fiscale familiare la Fondazione Nazionale dei Commercialisti dedicherà nei prossimi mesi un incontro in collaborazione con il Forum Nazionale delle Associazioni Familiari nel quale verranno illustrate le possibili soluzioni per risolvere le difficoltà economiche che quotidianamente vivono i nuclei familiari del nostro paese.
Editoriale: - Il macabro strike altoatesino: un tempo erano le “stragi del sabato sera” - Lattiero caseario. Scivolone del Latte spot - Mercati chiusi lunedi 6 gennaio 2020. - Cereali e dintorni. Mercati tesi nonostante il rallentamento dei venti di guerra. - Ostriche contaminate, sale allerta UE - Cassazione: vendere le infiorescenze di cannabis sativa è illegale.-
SOMMARIO Anno 19 - n° 02 12 gennaio 2020
1.1 editoriale
Il macabro strike altoatesino: un tempo erano le “stragi del sabato sera”
3.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Scivolone del Latte spot - Mercati chiusi lunedi 6 gennaio 2020.
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. inizio d’anno difficile.
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati tesi nonostante il rallentamento dei venti di guerra.
6.1 cereali e dintorni tendenze.
7.1 sicurezza alimentare Ostriche contaminate, sale allerta UE
7.2 biologico emilia romagna Agricoltura e ambiente. La Regione investe oltre 9,7 milioni di euro per incentivare il biologico e tutelare la biodiversità
8.1 cannabis Cassazione: vendere le infiorescenze di cannabis sativa è illegale.
9.1 asta record per tonno rosso Alla faccia del sushi!
10.1promozioni “vino” e partners
11.1 promozioni “birra” e partners
(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)
(Scarica il PDF alla sezione allegati)
Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 19 - n° 01 05 gennaio 2020 -
Editoriale: - 2020, 20 di guerra- Lattiero caseario. Stabili i derivati del latte - Cereali e dintorni. Mercati in attività, in attesa della firma USA/CINA - Cinghiali: è allarme trichinosi. - “Agricoltura reggiana, un 2019 di luci e ombre” - sicurezza alimentare... -
SOMMARIO Anno 19 - n° 01 05 gennaio 2020
1.1 editoriale
2020, 20 di guerra
3.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Stabili i derivati del latte.
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati in attività, in attesa della firma USA/CINA
5.1 cereali e dintorni tendenze.
6.1 sicurezza sanitaria Cinghiali: è allarme trichinosi..
6.2 sicurezza alimentare Micotossine oltre i limiti, ritirato il pane grattugiato.
7.1 ambiente Spandimenti, agricoltori in difficoltà per le promesse non mantenute della giunta regionale dell'emilia romagna
8.12019, l’agricoltura reggiana “Agricoltura reggiana, un 2019 di luci e ombre”
9.1.1promozioni “vino” e partners
10.1 promozioni “birra” e partners
(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)
(Scarica il PDF alla sezione allegati)
Lo studio elaborato dall’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro analizza i dati delle aperture delle partite Iva, avvenute durante i primi 9 mesi del 2019, ed effettua una stima dei soggetti che quest’anno saranno costretti ad abbandonare il forfetario per via delle nuove restrizioni introdotte dalla legge di bilancio
Roma, 3 gennaio 2020 – Quest’anno, per effetto delle modifiche alla flat tax degli autonomi contenute nella manovra di bilancio, 10 mila lavoratori neo iscritti al regime forfetario dovranno rinunciare all’attività autonoma. Si tratta di tutti coloro che hanno aperto la partita Iva nel 2019, ma che avevano contemporaneamente un reddito da lavoro dipendente o assimilato.
La legge di bilancio per il 2020 prevede, infatti, l’introduzione di nuovi requisiti di accesso al regime forfetario, da possedere l’anno precedente all’applicazione del regime. Tra questi, il non aver percepito redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, di cui rispettivamente agli articoli 49 e 50 del TUIR, eccedenti l'importo di 30 mila euro. Tale condizione sembra, in particolare, svantaggiare i titolati di partita Iva con un’età compresa tra i 51 e i 65 anni (4.084 abbandoni) e i pensionati over 65 (3.527). A fornire questi dati è lo studio “Regime forfetario: i dati 2019 e la proiezione sul 2020”, redatto dall’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro, realizzato in collaborazione con il Dipartimento Economia e Fiscalità del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, che ha analizzato i dati delle aperture delle partite Iva avvenute durante i primi 9 mesi del 2019, con particolare riferimento ai soggetti che hanno aderito al forfetario a seguito delle modifiche introdotte dalla manovra 2019, ed effettuato una stima dei soggetti che quest’anno saranno costretti ad abbandonare il forfetario per via delle nuove restrizioni contenute nella legge di bilancio.
L’analisi dell’Osservatorio stima che a dicembre 2019 si conterebbero 269.569 nuove iscrizioni in regime forfetario, oltre i due terzi (67,5%) del totale delle nuove iscrizioni 2019 (399.584). Facendo riferimento al nuovo regime forfetario, a fine 2019, ci sarebbero 554.902 aderenti, dati dalla somma dei 285.333 autonomi che nelle dichiarazioni Iva di aprile 2019 hanno optato per il nuovo regime forfetario e le 269.569 nuove iscrizioni che hanno aderito al regime. Il dato 2019 mostra un incremento di circa 40 mila soggetti (+11%) rispetto al 2018. Analizzando nel dettaglio le variazioni per classi di età, sono i soggetti con oltre 65 anni (+25,8% rispetto al 2018) e i lavoratori adulti (+19,7%) a trainare l’aumento annuale. Inoltre, osservando l’andamento per settore economico, si registrano aumenti consistenti nel settore dei servizi medico-sanitari (+274%) e fra le attività professionali, scientifiche e tecniche (+48%). Guardando la convenienza del nuovo regime forfetario (+40.000), l’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro ha provato a valutare quanto di questo incremento dipenda dalla condizione di favore dovuta all’assenza della soglia, recentemente introdotta dalla finanziaria 2020, che vincola l’applicabilità del nuovo regime ad un reddito da lavoro dipendente e assimilato di 30 mila euro. Dall’analisi risulta che 10 mila lavoratori con redditi da lavoro o da pensione non avranno più convenienza quest’anno a svolgere un’attività autonoma. In particolare, desisteranno dall’arrotondare la pensione circa 3,5 mila neo iscritti over 65 e dall’incrementare i propri guadagni circa 4mila autonomi fra i 51 e 65 anni con redditi superiori ai 30 mila euro l’anno.
(In allegato il documento dell'Osservatorio)
Editoriale: -Buone Fine e Miglior Inizio! - Cereali e dintorni. Xi Jinping conferma gli accordi con Trump - Cassazione sezioni unite: non è reato la coltivazione domestica di minime quantità di cannabis. -.Italian Sounding: a Natale il Consorzio Parmigiano Reggiano interviene contro il Fake Parmesan prodotto nel Regno Unito -
SOMMARIO Anno 18 - n° 52 29 dicembre 2019
1.1 editoriale
Buone Fine e Miglior Inizio!
3.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Scivolone del Latte spot
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Xi Jinping conferma gli accordi con Trump.
5.1 cereali e dintorni tendenze.
6.1 Cannabis e coltivazione Cassazione sezioni unite: non è reato la coltivazione domestica di minime quantità di cannabis.
6.2 imprese e sviluppo Sicurezza sul lavoro, avviso pubblico ISI 2019 - Finanziamenti alle imprese.
7.1 EXPORT e DOP Consorzio Parmigiano Reggiano e Whole Foods
8.1 Italian sounding Parmesan .Italian Sounding: a Natale il Consorzio Parmigiano Reggiano interviene contro il Fake Parmesan prodotto nel Regno Unito
9.1promozioni “vino” e partners
10.1 promozioni “birra” e partners
(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)
(Scarica il PDF alla sezione allegati)
Editoriale: - Buone Feste! - Lattiero caseario. Scivolone del Latte spot -Cereali e dintorni. Accordo USA Cina, è cosa fatta. - Alimentare: bond da 10 milioni di euro a supporto della crescita del gruppo Ambrosi - Quanti botti per queste Sante Festività? -
SOMMARIO Anno 18 - n° 51 22 dicembre 2019
1.1 editoriale
Buone Feste!
3.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Scivolone del Latte spot
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Accordo USA Cina, è cosa fatta.
5.1 cereali e dintorni tendenze.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La quiete dopo la tempesta.
7.1 bonifica parmense Riqualificazione Rio Mindollo, la sinergia tra Bonifica Parmense e amministrazione comunale pone in sicurezza il territorio di Collecchio
7.2 imprese e sviluppo Alimentare: bond da 10 milioni di euro a supporto della crescita del gruppo Ambrosi
7.3 aceto balsamico B La Ministra Bellanova difende l’aceto balsamico di Modena
8.1 spumanti Quanti botti per queste Sante Festività?i
9.1 bonifiche Canale Emiliano Romagnolo: 26 milioni di euro per “straordinari lavori di manutenzione”
10.1 aceto balsamico .... continua
11.1promozioni “vino” e partners
12.1 promozioni “birra” e partners
(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)
(Scarica il PDF alla sezione allegati)
Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 18 - n° 50 15 dicembre 2019 -
Editoriale: - Editoriale: Basta con i furti di simboli!. - Lattiero caseario. Latte spot in flessione -Cereali e dintorni. Finale d’anno tra incertezze e timori. - Innovazione nell'istruzione e nel Settore Lattiero-Caseario: l’Università di Parma a Cipro per Innodairyedu - Il salatissimo conto della Piena del PO alla Bonifica Centrale - Traffico illecito di rifiuti plastici verso la Cina - Parmigiano Reggiano: l’Assemblea approva il bilancio preventivo 2020 -
SOMMARIO Anno 18 - n° 50 15 dicembre 2019
1.1 editoriale
Basta con i furti di simboli!.
3.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Latte spot in flessione
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Finale d’anno tra incertezze e timori.
5.1 cereali e dintorni tendenze.
7.1 lattiero caseario Innovazione nell'istruzione e nel Settore Lattiero-Caseario: l’Università di Parma a Cipro per Innodairyedu
7.2 spandimenti Emilia Romagna Deroga spandimenti.
7.3 ambiente Bonifica Parmense: interventi di messa in sicurezza sulle strade comunali di Bore
8.1 piena del po Il salatissimo conto della Piena del PO alla Bonifica Centrale
9.1 rifiuti e traffico illecito Traffico illecito di rifiuti plastici verso la Cina
10.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano: l’Assemblea approva il bilancio preventivo 2020
11.1promozioni “vino” e partners
12.1 promozioni “birra” e partners
(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)
(Scarica il PDF alla sezione allegati)
Editoriale: Ciaone Italiani! Prima vi spolpiamo e poi ce ne andiamo - Lattiero caseario. Cedono il “parmigiano” e il “padano" - Cereali e dintorni. Altalena dei mercati - Guida Salumi d’Italia de L’Espresso 2020, da Reggio Emilia i top 11 migliori d’Italia -
SOMMARIO Anno 18 - n° 49 08 dicembre 2019
1.1 editoriale
Ciaone Italiani! Prima vi spolpiamo e poi ce ne andiamo.
3.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Cedono il “parmigiano” e il “padano"
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Impennata del prezzo del grano
5.1 cereali e dintorni tendenze.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Altalena dei mercati
7.1 salumi d’italia Guida Salumi d’Italia de L’Espresso 2020, da Reggio Emilia i top 11 migliori d’Italia
7.2 ambiente Due giorni di laboratorio partecipato promosso dall’Autorità di Bacino PO
8.1 ambiente educazione Life Claw progetto per la conservazione del gambero di fiume.
10.1 ambiente e territorio Territorio più sicuro grazie al Consorzio di Bonifica.
11.1promozioni “vino” e partners
12.1 promozioni “birra” e partners
(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)
(Scarica il PDF alla sezione allegati)
Editoriale: - Editoriale: - Io querelo te, tu quereli me, noi quereliamo loro...,- Lattiero caseario. Latte in positivo, burro e crema stabili - Cereali e dintorni. Mercato praticamente immobile - Maltempo, in attesa del colmo di piena del Po - Intitolato a Pierluigi Ferrari l'Agrilab di Giarola - Ore 11,00: previsto il passaggio del colmo di piena del Po in territorio parmense -
SOMMARIO Anno 18 - n° 48 01 dicembre 2019
1.1 editoriale
Io querelo te, tu quereli me, noi quereliamo loro...
3.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Latte in positivo, burro e crema stabili
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercato praticamente immobile
5.1 cereali e dintorni tendenze.
7.1 maltempo e colmo di piena del po Ore 11,00: previsto il passaggio del colmo di piena del Po in territorio parmense
7.2 FOOD EVenti Espressioni che abbinano sogni
8.1 maltempo emilia Maltempo, in attesa del colmo di piena del Po.
8.2 ambiente educazione Intitolato a Pierluigi Ferrari l'Agrilab di Giarola.
10.1 Parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano: il Consorzio lancia il progetto premium “40 mesi”
11.1promozioni “vino” e partners
12.1 promozioni “birra” e partners
(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)
(Scarica il PDF alla sezione allegati)
Editoriale: - Sardine e gattini, ma prima erano "girotondi", "No Global"e ""V Day. La piazza perde valore. - Lattiero caseario. Il grana padano ha arrestato la discesa, non così per il “parmigiano" - Sugar Tax, un’aberrazione che crea un doppio danno alla filiera agroalimentare italiana - Ecovillaggio Montale, esempio di adattamento ai cambiamenti climatici - Ritirata la farina per allergene non dichiarato - -
SOMMARIO Anno 18 - n° 47 24 novembre 2019
1.1 editoriale
Sardine e gattini, ma prima erano "girotondi", "No Global"e ""V Day. La piazza perde valore.
3.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Il grana padano ha arrestato la discesa, non così per il “parmigiano"
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati stagnanti..
5.1 cereali e dintorni tendenze.
7.1 Sugar Tax Sugar Tax, un’aberrazione che crea un doppio danno alla filiera agroalimentare italiana
7.2 Wine eventi Merano – “Excellence is an attitude”.
8.1 ecovillaggio resiliente Ecovillaggio Montale, esempio di adattamento ai cambiamenti climatici
8.2 Ambiente e dissesto Distretto del fiume Po: investimenti straordinari di 5 milioni di euro in zone nevralgiche contro il dissesto idrogeologico
10.2 nomine Mario Marini confermato Presidente di Confagricoltura Parma
11.1 sicurezza alimentare Ritirata la farina per allergene non dichiarato.
13.1promozioni “vino” e partners
14.1 promozioni “birra” e partners
(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)
(Scarica il PDF alla sezione allegati)