Concittadine e concittadini, buongiorno a tutti.
Vi ringrazio per essere presenti in un giorno così importante e sentito, quest’anno in modo particolare.
Ringrazio per la presenza le autorità religiose e militari, le forze imprenditoriali e della società civile, il mondo dell’Università, i consiglieri comunali e la mia giunta.
Infine, ringrazio a nome della città i parmigiani che ricevono la civica benemerenza e la medaglia d’oro, simboli di una volontà tenace, spirito di sacrificio e di uno sguardo che supera l’orizzonte.
Li ringrazio perché con il loro esempio ci permettono di raccontare la Parma più bella: quella che lavora, che inventa, che crea e produce mostrando agli occhi dell’Italia e del mondo il nostro meglio: saper fare qualità, cultura e industria. Saper essere motore di sviluppo in Italia e anche nel mondo.
Abbiamo nel Dna, noi di Parma, lo spirito del progresso, di cui oggi il Paese ha tanto bisogno.
Le benemerenze e le medaglie d’oro, però, non sono l’unica sorpresa di oggi: per la prima volta nella storia celebriamo la festa del patrono sotto le luci dorate del Teatro Regio.
Per me significa tanto essere qui con voi, ogni volta è come la prima volta, per senso di responsabilità e del dovere.
Sono cresciuto nel quartiere San Leonardo durante i difficili anni ’70, quando l’espansione urbanistica era fuori controllo. Ricordo gli alti palazzoni tutti uguali lungo strade che continuavano a sottrarre spazio alla campagna. Era il periodo della crescita contro ogni idea di bellezza.
Nei decenni convulsi che si sono susseguiti, e fino ai giorni nostri, ci sono volute grandi trasformazioni, e nascita di diverse sensibilità, per ritornare a un vero spirito di bellezza materiale e immateriale.
Questo percorso non è ancora concluso: ogni giorno lavoriamo perché Parma possa mostrare all’Italia le preziose risorse di cui è custode e ambasciatrice.
Quarant’anni dopo quegli anni giovanili, vissuti tra alti palazzi e grigio asfalto, essere in piedi sul palco del Regio per me rappresenta un orgoglio: ci sentiamo tutti piccoli al cospetto di questo luogo.
Esserci è un privilegio, ma se siamo qui significa che la nostra comunità, più unita dopo le difficoltà del passato, si è rimessa in cammino e sta vincendo sfide importanti.
Tutti insieme abbiamo trasformato un’idea sussurrata in una opportunità; abbiamo inseguito un sogno e abbiamo saputo dargli testa, corpo e gambe.
Noi eravamo convinti, anche nei momenti più bui, che la città avrebbe potuto riscrivere con coraggio il suo futuro.
Con i giorni entusiasmanti che si concludono con la giornata di oggi, possiamo affermare che Parma è definitivamente tornata. E’ tornata ed è la Capitale Italiana della Cultura.
Sono tante le persone che dall’Europa e dal mondo stanno raggiungendo la città, molte più di quelle che arrivavano anche solo 5 anni fa. Sono stati fatti milioni di investimenti, tanti progetti hanno visto o vedranno la luce; la disoccupazione diminuisce e diverse città d’Italia, ora, ci considerano un modello da imitare. Ricordo che Parma veniva criticata perché a fronte delle difficoltà sembrava aver perso la direzione verso il progresso. Invece la nostra comunità l’ha tracciata e la sta percorrendo.
C’è ancora molta strada da compiere e non tutto è perfetto. Viviamo le mille difficoltà che tutte le città affrontano: fondi insufficienti per rispondere a ogni esigenza; mancanza di casa o di lavoro, il bisogno di sentirsi sicuri e protetti; il desiderio di migliorare la propria qualità di vita.
Ogni richiesta d’aiuto è un grido contro la disuguaglianza, la mancanza di opportunità, la difficoltà nel progettare il futuro. A questo grido, noi abbiamo sempre il dovere di rispondere : “presenti”.
E c’è una cosa che nonostante le incertezze Parma ha saputo fare meglio di altri, ed è il motivo per cui siamo qui: aver vinto la paura.
C’è infatti un mito che viene venduto lungo le strade, nelle piazze, tra la gente: pensare, di fronte alle difficoltà, di poter fermare il tempo e tornare alla vita di 20, 30 o 40 anni fa. Vivere oggi pensando a quanto si stava bene ieri.
Vivere di paura credendo il futuro incerto.
Vivere bloccati nei ricordi di fasti passati che, tanto per cominciare, non sono mai stati così rosei come si vuol far credere.
Uomini e comunità sembrano aver perduto la voglia e il tempo di edificare il domani giorno per giorno, passo dopo passo, metro dopo metro: i problemi vanno risolti di colpo. Si devono risolvere di colpo perché, si dice, i problemi di oggi hanno soluzioni facili.
Fermare il tempo è un mito che ricerca la grandezza nelle cose sbagliate: rinunciare al futuro, promettere soluzioni rapide, guardare al passato.
Si è così radicato in noi da aver vinto la volontà di progresso. Quella che, per intenderci, ci ha permesso di scoprire nuovi continenti e di conquistare anche la Luna.
Parma, invece, ha affrontato la paura, è andata avanti. Oggi accendiamo una fiaccola che brilla nella notte e fa giorno; ci siamo allontanati dalla politica che guarda al passato andando verso qualcosa di completamente nuovo.
La nostra forza è stata l’unità. La fiaccola brilla perché ognuno di noi, ora, la sta brandendo. Siamo Capitale della Cultura non grazie a un sindaco, non grazie a una giunta, non per merito delle imprese o dell’Università, non per merito dei parmigiani o delle associazioni del territorio.
Ma per merito di tutte queste energie insieme.
Le forze che spingono verso il basso e alimentano il mito di “fermare il tempo” sono potenti. Ecco perché non si tratta più di vincere una nomina a Capitale, né di arrivare primi nelle classifiche che contano: si tratta di vincere un’epoca.
Ci troviamo nello spazio di una porta scorrevole, tra due mondi che si guardano senza toccarsi. In questo limbo bianco noi dobbiamo preparare Parma a una vita migliore nel 2030, nel 2040 e addirittura nel 2050. Perché le trasformazioni importanti e strutturali necessitano di una grande preparazione e programmazione.
Viviamo il tempo della confusione perché si fatica a decifrare il cambiamento in atto. Che piaccia oppure no, il mondo sta cambiando: o si governano le forze della storia, o si rimarrà in balìa delle onde.
Appartengo alla prima generazione che vive più difficoltà sociali rispetto ai propri genitori; clima impazzito e inquinamento rappresentano un attentato alla vita; sentimenti di divisione e di esclusione minano le fondamenta dell’Europa; la quarta rivoluzione industriale e l’automazione trasformano il mercato del lavoro rendendolo più liquido, più flessibile, più incerto.
Se non pensiamo a qualcosa di davvero differente, se non crediamo che il cambiamento possa partire da ognuno di noi, iniziando da una città, rischiamo di essere travolti dal mito: continueremo a coltivare l’illusione di un passato più sicuro dell’oggi, e rifiuteremo il cammino verso il progresso.
Saranno perciò tre i principi ispiratori che guideranno Parma nei prossimi decenni:
1) la qualità della vita con la difesa dell’ambiente;
2) la sua identità europea;
3) e insieme a queste l’unico filo che le può legare: la cultura.
Perché la cultura è la nostra fiaccola. E batte il tempo.
PARMA CITTA’ VERDE
Prima viene la qualità della vita.
Prima ancora della politica e della comunità c’è la vita di ognuno di voi, madri e padri che al mattino si recano presto al lavoro, portano i figli a scuola, progettano il domani. Ognuno di voi ha il diritto di vivere in uno spazio di libertà e di qualità, al riparo dalle crisi ambientali e naturali che la pianura padana, e più in grande il mondo, sta attraversando.
Una volta diventati Capitale della Cultura, ci siamo candidati a Capitale Verde Europea per il 2022. Non per ottenere un riconoscimento fine a se stesso, ma per raccontare all’Italia e all’Europa la nuova storia di Parma: la storia di una città verde, ecologica e sostenibile.
È l’alba di una sfida che sta facendo epoca: mobilita le piazze, unisce le nazioni, fa marciare a milioni le nuove generazioni.
Noi ci saremo per fare la nostra parte, perché guardandoci attorno in italia vediamo: smog, cementificazione incontrollata, mobilità selvaggia, clima impazzito, mancanza di un piano verde, periferie nate senza coerenza che stanno creando un nuovo deserto, verso cui noi dobbiamo opporci.
Recentemente sono stato a Parigi su invito della sindaca Anne Hidalgo. Ci è stato chiesto di raccontare il modello Parma, un modello di città sostenibile e verde, al Parigi City Life.
In quei giorni intensi abbiamo convenuto che bisogna agire subito e di concerto. È un appello che arriva potente dalle città d’Europa, poi da altre parti del mondo.
A Parma è già in atto.
Stiamo facendo la nostra parte con responsabilità, ma serve che tutte le città dell’Emilia Romagna e d’Italia, ci seguano nella sfida lavorando da domani insieme a noi a:
un consumo di suolo “verde”, cioè pari a zero; una raccolta differenziata oltre l’80%; tangenziali e centro storico limitati alle auto ma libere per cittadini e biciclette; scuole ecosostenibili, libere dall’amianto e sicure dal punto di vista strutturale, servizi pubblici sempre più ecologici e nuove piste ciclabili.
Poi ancora: più spazi verdi da vivere, rigenerazione urbana degli edifici in disuso, nuove infrastrutture che uniscano Parma con il mondo con rapidità: come è avvenuto di recente grazie ai treni ad alta velocità, che collegano Parma con Milano in soli 40 minuti.
Questa è la nostra rivoluzione verde. Non ci illudiamo: ci vorranno anni per attuarla e invertire il vecchio modello di sviluppo. Ma il futuro non ci spaventa e nulla potrà fermarci, perché viviamo in un mondo splendido per cui vale la pena lottare.
EUROPA E VOCAZIONE INTERNAZIONALE
Dopo la qualità della vita viene la fotografia che il mondo ha di noi. Il benessere è l’intimo della città, mentre lo spazio attorno rappresenta la nostra dimensione di crescita.
Continueremo a lavorare per una città amica dell’Europa Unita e a vocazione internazionale.
Chi rincorre il passato per fermare il tempo vende illusioni, e fa credere che piccoli si è più forti, divisi si è più uniti, isolati si ha maggior spirito di comunità.
Menzogne ben raccontate. Trovandomi con molti giovani in varie occasioni, ho conosciuto un ragazzo di cui mi ha colpito l’idea di Europa. Nato a fine anni ‘90, non ha mai preso in mano mille lire, non ha mai visto una dogana, non sa cosa significhi girare l’Europa col passaporto, ha letto del Muro di Berlino solo sui libri di storia.
Quel ragazzo è un cittadino d’Europa. Fa parte di una generazione di sognatori che non comprende perché si litighi tra europei, o perché il Regno Unito uscirà dall’Ue anziché costruire insieme un sogno dove libertà, uguaglianza e fratellanza potranno essere luce sul cammino del progresso.
A questa generazione di sognatori, persi nella notte dell’Europa, diciamo: quando il mondo attorno è caotico, essere sovrani del proprio orticello non ci salverà.
Nulla può una nazione di 60 milioni di abitanti contro superpotenze occidentali e orientali di 200, 300 o 400 milioni di persone.
Al pari di una nazione, anche una città può scegliere se restare provinciale e scomparire, oppure puntare al progresso e vincere il mito di chi vuole un ritorno al passato.
La dimensione di Parma non è data solo dai confini, ma dagli obiettivi: siamo e continueremo a essere una città aperta e a vocazione internazionale.
Non solo a parole ma coi fatti: come tutti saprete, Parma “Capitale della Cultura” sta collaborando con Reggio Emilia e con Piacenza. Le antiche rivali sono oggi le più grandi amiche. Insieme vinceremo la distanza immateriale che ci ha resi divise e rivali, e realizzeremo una nuova dimensione di Emilia: uno spazio unico di turismo, cultura, industria, eccellenze, vita e rapporti.
Brandendo la fiaccola, poi, andremo oltre: ci misureremo senza timore con le città che hanno fatto la storia d’Europa e delle sue nazioni, in un processo già iniziato: siamo tra le finaliste di Capitale Verde assieme a Belgrado, Tallin, Budapest, Sofia, Torino, Lione e diverse ancora.
Pensare in grande: competere con chi è già grande.
Piccoli non si è più forti, divisi non si è più uniti, isolati non si ha maggior spirito di comunità.
Se vogliamo vincere le forze della storia che intendono fermare il tempo, dobbiamo agire uniti pensando in grande.
Sta proprio nell’unità l’anno della Capitale, e sta nel gioco di squadra quel che Parma sarà tra vent’anni, quando saremo tutti più anziani e trarremo i frutti del nostro lavoro.
Quando stanchi cederemo il passo a chi viene dopo di noi, la generazione di sognatori chiederà il conto. Io non me la sento di dire ai giovani: sbrigatevela voi, noi viviamo l’oggi.
CULTURA
Terzo punto, la cultura.
Torniamo così al principio di ogni cosa, al significato immediato dell’anno che ci apprestiamo a vivere; la fiaccola che batte il tempo e vince il falso mito del ritorno al passato. Perché se c’è qualcosa che si muove in avanti e in eterno, se qualcosa spezza gli argini dell’apatia e scorre impetuosa come un fiume in piena, è proprio la cultura.
In tanti modi possiamo definirla, ma è così grande che sfugge a ogni definizione. Tra coloro che ci hanno provato, preferisco intenderla al modo di Gramsci, che afferma: Cultura non è possedere un magazzino ben fornito di notizie, ma la capacità che la nostra mente ha di comprendere la vita, il posto che vi teniamo, i nostri rapporti con gli altri uomini. Ha cultura chi ha coscienza di sé e del tutto, chi sente la relazione con tutti gli altri esseri.
Per chi intende l’anno della Cultura come mero giro di valzer o di eventi, non ha colto il senso. La cultura non è svago, ma affermare di essere vivi in un mondo che danza nel caos.
Parma è Capitale della Cultura perché invece di affermare la sua esistenza, la vive.
Vivendo illumina col suo potente messaggio, che va oltre il tempo, lo supera, lo batte: Parma è tradizione e anche futuro, è bellezza ed eleganza, è antifascismo; è parmigianità e leggerezza, è solidarietà, è donna e libertà; Parma è tolleranza, democrazia e partecipazione; è il rosa del tramonto e il giallo dell’alba che illuminano il Ponte di mezzo. È progresso.
È la città dei diritti, perché nel tempo in cui i diritti civili sono sotto minaccia, Parma afferma senza paura che qui, da noi, i diritti non sono concessioni, ma principi che nessuno ci può togliere.
Parma batte il tempo e guarda al futuro perché restituisce alla cultura il ruolo di metronomo della vita, abbatte i muri che dividono le persone dalle persone, le città dalle città, le culture dalle culture, le opportunità dalle opportunità.
Da domani, più di 400 eventi coloreranno piazze, strade, musei, teatri, parchi e tutti gli spazi della città.
Non vivrete una grande festa di capodanno, che nelle piazze lascia il vuoto e il silenzio di chi ha dato tutto e ritorna alla vita di ogni giorno. Il 2020 sarà l’anticipazione di cosa, insieme, saremo capaci di fare negli anni a venire. Di cosa Parma sarà negli anni a venire: una città vittoriosa sulle forze che vivono di soli ricordi, che spingendo verso il basso immaginano un mondo che non c’è più.
Vogliamo suscitare cultura nei quartieri, creare pensiero e benessere arrivando, con ogni sforzo, a coinvolgere ogni singolo parmigiano. Lo faremo senza dimenticare che stiamo parlando all’Italia, e che dobbiamo guardare sempre fuori dai nostri confini perché Italia significa Europa.
Ringrazio dal profondo del cuore chi ha permesso tutto questo, chi ci ha lavorato, chi ha passato notti insonni e pomeriggi no stop per fare di Parma una fucina di eventi, di cultura e di crescita.
Vi ringrazio per la vostra passione, il vostro entusiasmo, la vostra professionalità, il coraggio di pensare oltre e di vivere questi momenti con estrema semplicità: senza tutti voi, dal primo all’ultimo, Parma Capitale della Cultura non si sarebbe mai realizzata.
Parma vi è grata.
CHIUSURA
Qualità della vita e ambiente, vocazione europea e internazionale, infine cultura, rappresentano l’oggi e il domani.
Manca un solo elemento per completare il cerchio: noi stessi.
Noi che siamo artefici del nostro destino e, per ognuno, artefici del destino della comunità.
Voglio pensare che la crescita di una città e del Paese, l’unità sincera di una comunità, non dipenda soltanto da chi governa o fa politica. Prima della politica ci sono i nostri sogni, uniti dall’entusiasmo di crescere e di trovare, per ognuno, il nostro posto nel mondo. Noi, che scegliamo chi essere.
Quando penso a ciò, mi torna alla mente La storia Infinita di Michael Ende.
Nel suo cuore ha un messaggio profondo da riportare in superficie: il nostro dovere è opporci al Nulla. Cosa sia il Nulla lo rivela un dialogo tra un lupo, servo del Nulla, e il giovane eroe, Atreiu.
“Hai mai visto il Nulla, Atreiu?”, Chiede il lupo: “Sì, è come se si fosse ciechi”, risponde.
Il lupo allora ribatte: “Quando il Nulla vi cade addosso diventate come una malattia contagiosa, che rende gli uomini ciechi, così da non distinguere più le apparenze dalla realtà. Sai come vi chiamano una volta caduti nel Nulla? Menzogne! Ecco come vi chiamano: niente ha più potere sugli uomini che le menzogne. Non appena verrà il tuo turno di saltare nel Nulla lo diventerai anche tu. Chi lo sa, allora, a cosa potrai servire”.
Il Nulla è l’uomo che si appiattisce, è la mancanza di creatività, l’incapacità di alzare lo sguardo verso l’alba. È il contrario di osare, è rassegnarsi. La mancanza di idee e di creatività è il Nulla della nostra epoca. Ci fa piombare nel mito del passato, appiattiti su un mondo che non esiste più, impauriti da un futuro ancora da realizzare.
Se potessi tornare indietro non è per volontà di rivivere nel passato, ma per ritrovare quel ragazzo che cercava il suo posto nel mondo. Per dirgli che tutti i sacrifici fatti gli sono serviti per essere qui oggi. Per dirgli di non mollare mai, perché ad ogni passo potrebbe non esserci nulla, ma potrebbe anche esserci tutto.
Tutti noi siamo state quelle ragazze e quei ragazzi: ogni nostro sacrificio ci ha portato a essere le persone che siamo, e se guardiamo dentro di noi sappiamo che ne è valsa la pena.
Che ne varrà ancora la pena.
Qui, oggi, si incontrano passato, presente e futuro: sta a noi fonderli nel cammino di Parma.
Qualche sera fa passando davanti al nostro albero di Natale pensavo: ci ricordiamo di com’era la città sette anni fa?
In piazza avevamo un piccolo albero di polistirolo e niente addobbi perché non ce li potevamo permettere.
Un piccolo albero a pedali le cui luci si accendevano solo se tutti noi pedalavamo. Stretti attorno all'albero.
Era come dire: rimbocchiamoci le maniche, facciamolo uniti, perché Parma non merita di fallire.
Sette anni dopo siamo Capitale Italiana della Cultura.
Parma ha una bella storia da raccontare all'Italia, e l'Italia ha una bella storia da cui prendere esempio.
Io dico che abbiamo bisogno di stringerci attorno a un sogno, guardarci negli occhi e avere speranza.
È un inverno freddo… ma l’inverno non dura per sempre. Ora abbiamo una fiaccola accesa contro paura, rassegnazione e mancanza di entusiasmo: contro questi avversari, la nostra fiaccola riscalda il cuore e sconfigge il buio. Esattamente come ricordava un grande parmigiano che ha fatto la storia della sua azienda e della città: “Tutto è fatto per il futuro. Andiamo avanti con coraggio”.
Buon Sant’Ilario a tutti, Grazie.
Parma,10 gennaio 2020. In occasione dell'incontro di calcio Parma Calcio 1913 contro Lecce, previsto lunedì 13 gennaio, alle 20.45, sono previste le seguenti modifiche alla viabilità.
Istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata, dalle ore 8 alle ore 23, nel Parcheggio scambiatore Nord - Largo Maestà del Taglio.
Istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata, dalle ore 15 alle ore 23, lungo le seguenti strade: Via Torelli; Viale Duca Alessandro (nel tratto compreso da Piazzale Risorgimento a Via Viotti); Via Puccini; Via Pezzani; Via Scarlatti; Viale Partigiani d’Italia, da Piazzale Risorgimento alla rotatoria con viale Campanini; Via Viotti, da Via Torelli al civ.16 ambo i lati; nel parcheggio (lato Sud) compreso tra Viale S. Michele, Piazzale Risorgimento e Viale P. M. Rossi, escluso venditore ambulante autorizzato; Viale San Michele (eccetto veicoli accreditati con apposito permesso “Parma Calcio “); Viale Pier Maria Rossi, (eccetto invalidi primi tre stalli di sosta righe blu da P.le Risorgimento in direzione Piazzale Vittorio. Emanuele. II e veicoli accreditati con apposito permesso “Parma Calcio “); Via Paganini, da Via Furlotti a Viale Partigiani D’Italia; Piazzale Risorgimento.
Dalle ore 15:30, fino a cessate esigenze (per montaggio strutture temporanee a servizio della manifestazione sportiva), istituzione del divieto di circolazione veicolare nella bretella di collegamento di via Torelli con viale Partigiani d’Italia. Istituzione del divieto di circolazione veicolare in viale Partigiani d’Italia da Piazzale Risorgimento a Via Puccini (corsia Sud) fronte ingresso Curva Nord dello Stadio “E. Tardini”. Istituzione del divieto di circolazione pedonale in viale Partigiani d’Italia marciapiede lato sud fronte ingresso Curva Nord dello Stadio “E. Tardini”. I pedoni dovranno servirsi del marciapiede lato opposto.
Dalle ore 16, fino a cessate esigenze (per montaggio strutture temporanee a servizio della manifestazione sportiva), istituzione del divieto di circolazione veicolare in via Torelli, da Via Puccini a Piazzale Risorgimento, ed in Via Viotti, da Viale Duca Alessandro a Via Torelli .
Dalle ore 16:30, fino a cessate esigenze (per montaggio strutture temporanee a servizio della manifestazione sportiva), istituzione del divieto di circolazione veicolare in Via Puccini. Istituzione del divieto di circolazione veicolare in Via Massari all’intersezione con Via Torelli, con istituzione del senso unico alternato nel tratto ricompreso tra Via Montagnana e Via Torelli.
Dalle ore 18:30, fino a cessate esigenze, istituzione del divieto di circolazione veicolare, da attuarsi a richiesta del Funzionario Dirigente i servizi di Ordine Pubblico, nelle seguenti strade e piazze: Viale Martiri della Libertà; Viale Partigiani d’Italia, da rotatoria Campanini a Piazzale Risorgimento; Via Bellini, da Via Bolzoni a Viale Partigiani d’Italia; Via Puccini ; Via Pezzani; Via Scarlatti; Via Torelli; Via Viotti, da Via Torelli a Via Duca Alessandro; Viale Duca Alessandro, da Piazzale Risorgimento a Via Viotti; Via Pelacani, da Via Melegari a Via Racagni; Viale Rimembranze; Via Vitali; Via Smeraldi; Via Nervesa; Via Racagni, da Stradone Martiri Libertà a Via Melegari; Viale San Michele; Piazzale Risorgimento; Viale Pier Maria Rossi, da Viale Campanini a P.le Vittorio Emanuele II; Via Paganini, da Via Furlotti a Viale Partigiani D’Italia.
Dal provvedimento di divieto di circolazione sono esclusi i residenti che esibiscono “pass di cortesia”, rilasciato dalla Società Parma Calcio in accordo con il Comune di Parma o un documento d’identità (fatto salvo quanto disposto dal Funzionario Dirigente i servizi di Ordine Pubblico), fatta eccezione per Via Torelli il cui transito è consentito ai soli residenti titolari di posto auto interno - i veicoli delle Forze di Polizia e di pubblica assistenza e di soccorso, i mezzi Azienda TEP SpA destinati al trasporto dei tifosi locali, i taxi, i velocipedi, i ciclomotori, i pullman dei giocatori delle due Società calcistiche interessate alla manifestazione sportiva, i veicoli accreditati dalla Società Parma Calcio 1913 con apposito permesso diretti ai posti auto dedicati in Viale Pier Maria Rossi e Viale San Michele (totale 20 stalli riservati) e i veicoli con autorizzazione cat. invalidi nazionale.
Istituzione del divieto di circolazione anche pedonale dalle ore 18:30, per i tifosi locali in: Via Torelli (nel tratto compreso tra da P.le Risorgimento all’intersezione con Via Anna Frank); Via Viotti (tra Via Torelli e Via Duca Alessandro); Via Massari (nel tratto compreso tra Via Montagnana e Via Torelli eccetto residenti).
Istituzione del divieto di circolazione anche pedonale, dalle ore 18:30 per i tifosi ospiti in: Via Duca Alessandro (nel tratto compreso tra P.le Risorgimento e Via Viotti).
Dalle ore 19:00 alle ore 23:00 : istituzione di area di sosta riservata ai veicoli che espongono l’autorizzazione invalidi nazionale in Via Puccini (nel tratto compreso tra Viale Partigiani d’Italia e Via Bandini).
Dalle ore 15:00 alle ore 23:00: Destituzione della corsia preferenziale di strada Zarotto e contestuale disattivazione del sistema elettronico di rilevamento dei transiti.
Dalle ore 18:00 fino a cessate esigenze.
Rotatoria ad intersezione Casello A1, Via S.Leonardo, Viale Europa Istituzione del divieto di circolazione tra le uscite di Via Colorno e ingresso Casello autostrada A1 e contestuale obbligo dei veicoli che percorrono, di uscita su ramo di immissione in Via Colorno SP343 R.
I veicoli giunti in rotatoria A1/Viale Europa, diretti in autostrada, proseguiranno verso Via Colorno, rotatoria Via Versailles, invertiranno la marcia in direzione Sud, percorreranno carreggiata Ovest di Via Colorno per poi deviare su bretella di collegamento con casello autostradale.
Via Colorno – carreggiata Ovest – Istituzione del divieto di circolazione sulla bretella di collegamento con rotatoria ad intersezione Casello A1, Via S. Leonardo, Viale Europa.
Via Casello Poldi: Istituzione del senso unico di marcia con direzione da Sud a Nord
I provvedimenti di cui alla presente ordinanza possono essere suscettibili di variazioni temporali e di modifiche all’estensione/localizzazione sulla base delle disposizioni dei Responsabili i Servizi di Ordine Pubblico – unitamente ai soggetti individuati dall’art. 12 del Codice della Strada – in particolare relativamente alla progressiva riapertura delle strade a seguito del termine effettivo della manifestazione.
Parma, 10 gennaio 2020. In vista della passeggiata inaugurale per Parma Capitale Italiana della Cultura 2020 di sabato 11 gennaio e della cerimonia istituzionale di domenica 12 al Teatro Regio, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sono previste le seguenti modifiche alla viabilità.
Il giorno 11/01/2020, dalle 10:00 alle 18:00, istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata ambo i lati lungo i seguenti tratti stradali: Piazzale Santa Croce – porzione Nord, area di parcheggio ricompresa tra via Kennedy e viale Pasini.
Dalle 14:00 alle 20:00 istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata ambo i lati lungo i seguenti tratti stradali: strada D’Azeglio, via Kennedy, da Piazzale S. Croce a 20mt in direzione Est, strada D’Azeglio, piazzale Corridoni (stalli c/s), strada Mazzini.
L’area riservata alla sosta TAXI in strada Mazzini sarà spostata in viale Toschi e strada alla Pilotta.
In viale Toschi lato Ovest, tratto compreso tra Viale IV Novembre e Ponte Verdi, Istituzione del divieto di fermata eccetto taxi.
In viale Toschi – lato Est: istituzione del divieto di sosta 0-24 eccetto Taxi.
Dalle 16:00 alle 19:00, e comunque fino a cessate esigenze, istituzione del divieto di circolazione per tutti i veicoli eccetto mezzi di soccorso ed emergenza per i seguenti tratti stradali: strada D’Azeglio, piazzale Corridoni, ponte di Mezzo, strada Mazzini, piazza Garibaldi.
Istituzione del senso unico alternato con precedenza secondo il senso di marcia già esistente per i seguenti tratti stradali: vicolo Leon D’oro; piazzale S.Vitale, via Cardinal Ferrari, borgo XX Marzo (da strada Della Repubblica a borgo Leon d’Oro), borgo Bruno Longhi (da strada Della Repubblica a borgo Leon d’Oro), borgo Giacomo Tommasini (da strada Della Repubblica a borgo S. Chiara), vicolo Cervi, borgo S.Vitale.
Tutte le sottoelencate strade funzioneranno a senso unico alternato: strada Bixio – da Strada Costituente a Piazzale Corridoni), borgo Fornovo, borgo Parente, borgo Catena, guasti di S.Cecilia, piazzale Bertozzi, borgo Poi, borgo Marodolo, borgo Fiore, borgo Galaverna, strada Inzani, borgo Cocconi, via dei Farnese (da borgo delle Grazie a strada D’Azeglio).
In strada Della Repubblica (da Strada Cairoli a borgo San Vitale/Borgo San Ambrogio) istituzione del doppio senso di circolazione riservato ai residenti.
Sarà consentito l’accesso ai mezzi di soccorso ed emergenza.
L’Azienda TEP SpA provvederà alla deviazione dei bus interessati, dando opportuna comunicazione dei percorsi alternativi delle linee di trasporto pubblico locale alla cittadinanza.
Destituzione della corsia preferenziale di Viale Toscanini, Strada Bixio, Strada D’Azeglio, Strada Garibaldi e contestuale disattivazione del sistema elettronico di rilevamento dei transiti.
Destituzione dell’isola ambientale di Borgo Tommasini e Via Sauro e contestuale disattivazione del sistema elettronico di rilevamento dei transiti.
Dalle ore 15:00 del 11/01/2020 alle ore 24:00 del 12/01/2020verrà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata ambo i lati H 24 e il divieto di circolazione lungo i seguenti tratti stradali: piazzale Paer su tutto il piazzale, piazzale Barezzi su tutto il piazzale, via Carducci (da piazzale Barezzi a piazzale Paer).
Il giorno 12/01/2020, dalle 07:00 alle 20:00, in strada Della Repubblica (dal civ.23 al civ.33), in via Dante Lato Nord istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata eccetto accreditati.
Destituzione rastrelliere portabiciclette sul lato Ovest della Porzione Nord di Piazza Garibaldi (lato “BNL”) e contestuale istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata per velocipedi.
Dalle ore 16:00 alle ore 18:30, in borgo A. Mazza, istituzione del divieto di circolazione all’intersezione on Strada Garibaldi e istituzione del senso unico alternato nel restante tratto.
In strada Cavour (da via Mameli a Piazza Garibaldi) istituzione del divieto di circolazione.
Destituzione della corsia preferenziale di strada Garibaldi e contestuale disattivazione del sistema elettronico di rilevamento dei transiti dalle ore 15:00 alle ore 24:00 del 12/01/2020.
L’Azienda Tep SpA provvederà alla deviazione dei bus interessati, dando opportuna comunicazione dei percorsi alternativi delle linee di trasporto pubblico locale alla cittadinanza.
I provvedimenti di cui alla presente ordinanza possono essere suscettibili di variazioni temporali e di modifiche all’estensione/localizzazione sulla base delle disposizioni dei soggetti individuati dall’art. 12 del Codice della Strada – in particolare relativamente alla progressiva riapertura delle strade a seguito del termine effettivo della manifestazione.
Giovedì 19 dicembre dalle ore 11.00 alle ore 19.00 tornano i nostri amici a 4 zampe sotto l’albero in Piazza Garibaldi. Per il 2020 tante novità in arrivo.
Parma, 12 Dicembre 2019
Una conferenza stampa piena di amici a quattro zampe, quella di stamattina con l’Assessora al Benessere Animale del Comune di Parma Nicoletta Paci. Parma dedicherà a loro molte iniziative, a partire dagli auguri sotto l’Albero previsti per il prossimo 19 dicembre. Torna per la seconda edizione il “ Buon Natale di Parma agli A-Mici cani”.
“Invitiamo tutti i cittadini sotto l’Albero di Natale per testimoniare quanto è importante avere un animale in famiglia. E’ un’iniziativa che chiude l’anno, che valorizza l’impegno delle famiglie verso i loro amici a quattro zampe e che si arricchisce della presenza degli atleti del Parma Calcio. Il 2020 vedrà, invece, una progettazione importante sul territorio in termini di prevenzione dei maltrattamenti e a servizio dei cittadini con un numero dedicato” ha riassunto Nicoletta Paci, insieme a Moira Balbi dell’Ufficio Benessere Animali durante la presentazione.
Una festa che coinvolge le famiglie che si prendono cura, ogni giorno, di un animale, cogliendo l’occasione per ricordare a tutti i cittadini della nuova ordinanza, art. 8bis, riguardante l’uso di botti, petardi e fuochi d’artificio. “I cani, i gatti e tutti gli animali fanno parte della nostra comunità” ha sottolineato l’Assessora Paci “è nostro obbligo tutelarne il benessere e dire basta a questa pratica che si può benissimo evitare. Festeggiare l’arrivo di un nuovo anno è sempre un bel momento per tutti. La festa sarà nelle case, in Piazza con il consueto programma musicale aperto alla cittadinanza, in moltissime iniziative del territorio. Non è necessario utilizzare petardi per accogliere progetti e speranze per il 2020. Sarà un anno importante per Parma, che segna il suo ruolo culturale a livello nazionale. Il livello culturale si esprime anche rispettando i diritti di tutti. Ci appelliamo al buonsenso e alla voglia di essere una comunità a 360 gradi più che ad un’ordinanza restrittiva per questo tema”.
Il 19 dicembre dalle 11 alle 19 le star di Piazza Garibaldi saranno proprio i nostri amici a 4 zampe. Sotto l’Albero saranno immortalati insieme alle loro famiglie oltre a ricevere un attestato del Comune. Oltre alla stampa del ritratto verranno consegnati bellissimi gadget ai partecipanti per premiare la dedizione e la sensibilità dimostrata nell’adozione di un animale. Come da tradizione gli scatti realizzati verranno anche pubblicati sul sito dedicato al settore Benessere Animale comune.parma.it/benessereanimale/, e sulla pagina facebook “Canile Municipale di Parma Lilli e il Vagabondo”. Gli scatti più significativi, durante tutto il periodo natalizio, compariranno come immagini copertina della pagina social del canile. Giovedì con i loro amici a quattrozampe arriveranno anche alcuni atleti e dirigenti del Parma Calcio 1913, che con i loro amici pelosi si uniranno ai festeggiamenti e diventeranno, per una volta, loro stessi tifosi.
Guardando al nuovo anno diversi sono i progetti che l’Assessorato al Benessere Animale ha messo in cantiere per il 2020. Prenderà vita il NDA - nucleo difesa animale. Un nucleo operativo di prevenzione al contrasto dei maltrattamenti e dell’abbandono animali composto da ex agenti in pensione di corpi di polizia locali e nazionali, guardie ecozoofile attualmente in servizio e volontari generici in campo animale.In collaborazione con l’Ufficio Benessere Animale il Nucleo coordinerà le uscite e le modalità di azione. Saranno dotati di specifico logo di identificazione e verrà fatto loro un corso di formazione.
Per avere una città pulita serve la collaborazione di tutti i cittadini, purtroppo una minoranza di persone poco civili continua a non rispettare le regole, sporcando la città. Il Comune di Parma pubblica un altro video che ritrae lo spiacevole fenomeno degli abbandoni abusivi di rifiuti, in questo caso le immagini si riferiscono alla Eco Station di Borgo Felino.
La stretta sull’abbandono abusivo di rifiuti nel Comune di Parma arriva dall'occhio vigile delle telecamere. Tale attività coordinata dalla Polizia Locale prevede controlli continui attraverso il sistema di videosorveglianza e attraverso gli interventi sul campo degli operatori di Polizia Locale e degli ispettori IREN. Diversi soggetti che hanno abbandonato rifiuti sono stati identificati e sanzionati.
"Continueremo a pubblicare le immagini di coloro che sporcano la nostra città e a sanzionarli. Non smetteremo di intervenire su questi incivili con rigore e fermezza. Tutti noi siamo chiamati ad attivarci segnalando chi non rispetta Parma. La Polizia Locale è in ascolto e a disposizione. In tutte le zone della città purtroppo vengono segnalati abbandoni di rifiuti " ha sottolineato l'Assessore alla Sicurezza Cristiano Casa.
Un ricco programma di eventi in città nel periodo delle festività natalizie: concerti, spettacoli e incontri letterari, ma anche mostre, aperture straordinarie e laboratori per bambini sino al 6 gennaio 2020.
Parma, 6 dicembre 2019. L'assessorato alla Cultura del Comune di Parma propone anche quest'anno a cittadini e turisti il libretto Natale a Parma – Un’altra storia, che raccoglie gli eventi in programma in città nel periodo delle festività natalizie, da domenica 8 dicembre (con l'accensione dell'albero di Natale in piazza Garibaldi) fino a lunedì 6 gennaio.
Il libretto sarà in distribuzione presso lo IAT-R - Ufficio informazione e accoglienza turistica di Piazza Garibaldi, nelle altre sedi comunali - fra cui il DUC, la Casa della Musica, il Gastronomy Hub, i Musei Civici e le Biblioteche - e negli alberghi del centro storico.
Tanti appuntamenti nel periodo di Natale, in attesa dell’inaugurazione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020: Natale a Parma raccoglie non solo un fitto programma di musica, teatro e incontri dedicati ai bambini, agli adulti e alle famiglie, ma - grazie alla collaborazione dei Settori del Comune di Parma, delle istituzioni e delle associazioni cittadine - dà conto anche di iniziative benefiche, laboratori per i più piccoli e mercatini dell’artigianato.
Completano il libretto tutte le informazioni su visite guidate, orari, aperture straordinarie e giorni di chiusura in occasione delle festività di esposizioni e musei, facendone uno strumento utile sia per chi vive a Parma, sia per chi la visita in questo speciale momento. (In allegato il programma completo)
(Foto di Francesca Bocchia)
"Il cinema è un mezzo immediato per entrare in una dimensione, per diffondere un messaggio, per confrontarsi con una storia" ha detto l'Assessora Nicoletta Paci, che insieme a Giovanni Cossio del Cinema D'Azeglio ha presentato la nuova proposta dell'Assessorato alle Pari Opportunità che proseguirà le proposte del calendario dedicato alla Giornata contro la violenza verso le donne.
Parma -
Che cosa sono le donne oggi? Negli ultimi decenni molti elementi delle istituzioni sociali e famigliari di tipo patriarcale sono stati demoliti, grazie alle tante battaglie per i diritti e la parità condotte proprio dalle donne. Nonostante questo permangono le disuguaglianze in ambito politico, sociale, economico e le donne sono costrette a fare i conti con nuove forme di sessismo, di discriminazione e di violenza maschile che trovano terreno fertile in una nuova realtà ibridata composta da reale e virtuale. Eppure cambiamenti ci sono stati, percorsi nuovi e strade tracciate per un nuovo modello di relazione che mettere donne e uomini a confronto su un piano di parità. Un ciclo di film, realizzato dall’Assessorato alle Pari opportunità del Comune di Parma, per conoscere e riflettere sull’esperienza femminile oggi.
Comune di Parma in collaborazione con D’Azeglio società cooperativa
Parma dal 2 al 19 dicembre, Cinema D’Azeglio, Via Massimo D’Azeglio 33
Lunedì 2 dicembre, ore 21.00 - La verità di Kore'eda Hirokazu (film, Francia 107’)
Diva del cinema francese, Fabienne Daugeville pubblica un libro di memorie e per l'occasione riceve la visita della figlia Lumir, sceneggiatrice che vive a New York con il marito Hank e la figlia Charlotte. Nella villa parigina di Fabienne, le due donne si sforzano di entrare in contatto l'una con l'altra e di fare i conti con il passato. Le Verità stupisce per la perfetta sinfonia di ambiguità e allusioni dei suoi dialoghi, giocati su un corto circuito costante di età, ruoli familiari, ricordi e riflessi di sé.
Lunedì 9 dicembre, ore 21.00 - Santa subito, di Alessandro Piva (Documentario, Italia, 2019, 60’)
Santa Scorese è una ragazza vivace, dalla forte vocazione religiosa, che vive a Bari negli anni ‘80. Poco più che maggiorenne sogna di diventare missionaria, frequenta assiduamente la Chiesa, affida i suoi pensieri a un diario e a una famiglia che la segue e l'asseconda affettuosa. Fin quando la sua vita si trasforma in un incubo, per colpa della morbosa attenzione di uno sconosciuto che non smetterà di seguirla e perseguitarla. Tra femminicidio e martirio, l'imperdibile documentario di Piva racconta la storia di una morte annunciata.
Martedì 17 dicembre, ore 21.00 - La vita invisibile di Euridice Gusmau (film, Brasile, 2019, 139)
Euridice e Guida sono due ragazze che crescono nella stessa famiglia rigida e conservatrice. Quando Guida fugge una notte per incontrare il suo amante, Euridice acconsente di reggerle il gioco. Guida però non farà ritorno, sceglierà di sposarsi all'estero e la lontananza tra le due sorelle diventerà presto un abisso insuperabile quando il padre di entrambe deciderà di eliminare la peccatrice Guida dalla memoria della famiglia, impedendole di avere qualunque contatto con sua sorella. Euridice obbedisce, sempre e comunque, ma non rinuncerà mai a cercare in ogni modo sua sorella, che intanto vive tra gli ultimi, solo per una piccola ribellione adolescenziale.
Giovedì 19 dicembre, ore 21.00 - Il corpo della sposa di Michela Occhipinti (film, Italia-Mauritania, 2019, 94’)
In Mauritania, Verida è una ragazza moderna che lavora in un salone di bellezza, frequenta i social network e si diverte con le amiche. Quando la famiglia sceglie per lei un futuro sposo, Verida – come molte sue coetanee – si vede costretta a prendere peso affrontando il gavage, per raggiungere l'ideale di bellezza e lo status sociale che la tradizione del suo Paese le impone. Mentre il matrimonio si avvicina a grandi passi, pasto dopo pasto, Verida mette in discussione tutto ciò che ha sempre dato per scontato: i suoi cari, il suo modo di vivere e – non ultimo – il suo stesso corpo.
Tutte le proiezioni sono ad ingresso gratuito.
Posizionata la segnaletica temporanea nel parcheggio scambiatore Nord, in vista di Parma – Milan di domenica 1 dicembre.
Parma,
In vista della partita Parma – Milan, prevista domenica 1 dicembre, alle 15, sono stati già posizionati i cartelli che indicano le modifiche alla viabilità.
In particolare sono bene visibili quelli posizionati nel nel Parcheggio scambiatore Nord - Largo Maestà del Taglio - che prevedono il divieto assoluto di sosta con rimozione forzata dalle 08:00 del 30/11/2019 alle 20:00 del 01/12/2019.
L'installazione della segnaletica temporanea è ben visibile ed è stata posta con un ampio margine di anticipo, rispetto al giorno della partita, in modo da avvisare i fruitori ed evitare rimozioni dei mezzi.
A questo si aggiunge la segnaletica stradale fissa, presente da tempo allo scambiatore Nord in merito agli eventi calcistici. Il parcheggio scambiatore Nord deve essere sgombro per motivi di sicurezza e di ordine pubblico, in modo da consentire le operazioni di accoglienza dei veicoli dei tifosi ospiti e successivamente agevolate le operazioni di carico degli stessi sui bus Tep, diretti allo Stadio Tardini.
Capodanno a Parma: Ron, Morgan, Andy, l’orchestra di piazza Vittorio e Massimo Cotto per il concerto in piazza Garibaldi.
Parma,
Una serata di musica e parole, interazioni e contaminazioni, dialogo e festa: ecco come si preannuncia il concerto dell’ultimo dell’anno 2019, organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Parma con il patrocinio e il sostegno della Regione Emilia-Romagna.
Lo spettacolo vedrà protagonisti, nella tradizionale cornice di piazza Garibaldi, Morgan e Andy, fondatori dei Bluvertigo ma ormai protagonisti di carriere soliste di grande successo, l’Orchestra di Piazza Vittorio, ensemble multietnico che promuove la ricerca e l'integrazione di repertori musicali diversi e spesso sconosciuti al grande pubblico, e Ron, cantautore protagonista della scena musicale italiana fin dagli anni ‘70.
“L'idea di questo concerto che intreccia realtà musicali così differenti tra loro – ha esordito l'assessore alla Cultura Michele Guerra – viene da un bando che abbiamo indetto e questa proposta ci è sembrata molto originale ma soprattutto molto in linea con Parma 2020 che del tema del dialogo e della contaminazione tra espressioni culturali anche molto diverse tra loro ha fatto un caposaldo e una cifra distintiva”.
“Si tratterà non di singoli concerti ma di un unico evento musicale – ha detto Enzo Miceli, direttore artistico della serata – fatto di scambi, condivisioni e duetti tra tutti gli artisti presenti sul palco, caratterizzati da storie musi e caratteristiche musicali molto distanti tra loro che interagiranno entrando ciascuno nel territorio dell'altro”.
“Siamo molto felici – ha sottolineato Pino Pecorelli, dell'Orchestra di Piazza Vittorio – di festeggiare l'inizio del 2020 a Parma: per noi tutti dell'Orchestra di Piazza Vittorio sarà un momento importante, dato che compiamo 18 anni e diventiamo maggiorenni, e farlo nella Capitale Italiana della Cultura 2020 è un grande onore”.
“Ho sempre rifiutato di presentare un concerto di Capodanno – ha concluso Massimo Cotto, voce di Virgin Radio, scrittore, conduttore e autore di numerosi programmi – ma la sinergia che si è creata con Parma e con l'assessore Guerra mi hanno fatto accettare con entusiasmo questa sfida che rispecchia lo spirito di questa città: fortemente legata alle sue radici e tradizioni ma contemporaneamente proiettata verso il futuro e oltre i propri confini”.
Il concerto, aperto al pubblico ad ingresso gratuito, comincerà a partire dalle ore 22.30, ma la musica proseguirà, come di consueto, anche dopo il brindisi della mezzanotte.
Quattro protagonisti sul palco, pronti a esibirsi da soli, ma anche a scambiarsi le canzoni, a duettare e a entrare in territori musicali diversi: ad accompagnarli ci sarà Massimo Cotto, voce di Virgin Radio, che avrà il compito non solo di presentare, ma anche di favorire incroci tra gli artisti per rendere il concerto del 31 dicembre non un semplice susseguirsi di canzoni ma un vero e proprio spettacolo da ricordare.
La direzione artistica del concerto è di Enzo Miceli, produttore discografico, musicista e compositore premiato agli “Italian Music Awards” per due anni consecutivi come miglior produttore artistico che, tra gli altri, ha prodotto e realizzato 11 album di Daniele Silvestri.
La produzione dell’evento è curata da Le Muse Novae, associazione culturale per la divulgazione di attività culturali nel campo della musica, del teatro, della letteratura, dell’arte contemporanea.
Cast della serata
Orchestra di Piazza Vittorio band nata da un'iniziativa di Mario Tronco, il tastierista degli Avion Travel, che ha riunito un gruppo di musicisti di strada (e non) provenienti da tutte le parti il mondo. Il risultato è un miscuglio multiculturale di storie, umanità e musica. 1 direttore d’orchestra e 15 musicisti che provenendo da ogni parte del mondo, hanno continuato a comunicare senza paura la diversità, esempio perfetto di contaminazione e integrazione, un modello di scambio culturale attraverso visioni e stili diversi che diventa occasione di riscatto.
Ron, cantautore sempre assolutamente autentico nel suo percorso fitto di canzoni rimaste nella nostra memoria. Nella sua carriera ha pubblicato più di 30 dischi, fra cui 26 studio album, 3 live e numerose raccolte. Durante la sua straordinaria carriera ha duettato e collaborato con grandi artisti della musica italiana primo fra tutti Lucio Dalla, amico e collaboratore storico.
I due saranno sempre ricordati per la loro grande vena artistica e per aver regalato all’Italia alcune delle migliori canzoni mai scritte.
Morgan, molto di più di un cantante, ben di più di un autore di qualche pezzo rock'n'roll sghembo. Questo “ragazzo” di 46 anni virtuoso del basso, dei synth, del pianoforte, poi cantante e all'occorrenza anche chitarrista, ha rappresentato un mondo musicale diverso da quello in auge nel quale per più giovani, è stato quasi un educatore, un apripista culturale. Personaggio ostico e controverso capace di passare da Bach a Battiato, da Beethoven ai Pink Floyd, perché c’è un filo che unisce la grande musica, perché la musica unisce, sono gli stili, semmai, che dividono.
Andy Bluvertigo, eclettico come pochi in Italia, capace di costruirsi un mondo campionato e di metterci dentro tutta la musica che vale la pena cantare, da David Bowie a Lou Reed.
Massimo Cotto, voce di Virgin Radio, che avrà il compito non solo di presentare, ma di favorire incroci, per far sì che lo spettacolo del 31 dicembre non sia solo un susseguirsi di canzoni, ma di momenti da ricordare.