Per noi credenti, che abbiamo ricevuto il Battesimo, la morte diventa solo il passaggio in questo pellegrinare terreno verso la nostra patria in Cielo; per essere, poi, immersi nell'oceano dell'amore infinito nel quale il tempo cessa di esistere, in quella pienezza di gioia e vita eterna per noi che speriamo nell'essere con Cristo.
E' il giorno della solidarietà spirituale che unisce le nostre anime con quelle dei nostri fratelli defunti per mezzo di quel legame mistico che ci annette nella preghiera e nella partecipazione al sacramento dell'Eucarestia, attraverso il quale il Corpo mistico di Cristo si unisce e si incontra superando le barriere della morte in un rapporto di carità vicendevole.
Da speranza e conforto pensare che i nostri cari defunti ci attendono e ci accoglieranno presso il Signore e che tutti noi credenti, riscattati da Gesù Cristo, siamo predestinati al paradiso a patto che rimaniamo in amicizia con Dio, come spiega il vangelo,di oggi, attraverso le parole di Gesù: "«Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno»"