Consorzio Parmigiano Reggiano

Consorzio Parmigiano Reggiano

Il Parmigiano Reggiano torna in tv con un nuovo spot da 60 secondi che sarà on air da domenica 3 novembre. A fianco dei casari, delle mucche e del territorio del Parmigiano Reggiano vedremo lo chef Carlo Cracco, l’olimpionica Elisa Di Francisca, la conduttrice televisiva Diletta Leotta e la nutrizionista e biologa Manuela Mapelli. Lo spot darà un ulteriore sostegno al mercato del Parmigiano Reggiano che nel 2019 vede una produzione stabile, crescita dell'export e delle vendite dirette dei caseifici. 

 

Reggio Emilia,

Il Consorzio Parmigiano Reggiano torna in televisione con un nuovo spot della durata di 60 secondi. Una storia che ha l’obiettivo di raccontare al consumatore quali sono le peculiarità del prodotto, i valori della sua storia e della sua autentica unicità.

La nuova creatività dell’agenzia Casiraghi Greco& racconta la tradizione e il territorio del Parmigiano Reggiano in modo innovativo e originale, attraverso la voce di ospiti d’eccezione che ne esaltano il gusto, i valori nutrizionali e la convivialità.

Lo spot darà un’ulteriore spinta al mercato del Parmigiano Reggiano che nel 2019 vede una produzione stabile (+0,8% da inizio anno) e una crescita nelle lavorazioni certificate del + 3,4%. Crescono anche le vendite nei mercati esteri (+ 4,5% a volume nel primo semestre 2019) e le vendite dirette dai caseifici al consumatore.

Il mercato del Parmigiano Reggiano si trova pertanto in una situazione di sostanziale equilibrio: la recente oscillazione delle quotazioni riflette un assestamento fisiologico del prezzo dopo che, nei mesi estivi, era stato sfondato il tetto storico degli 11 euro al chilo (stagionatura 12 mesi). 

Nel nuovo spot emerge che il Parmigiano Reggiano, il formaggio più premiato al mondo, si produce oggi sostanzialmente come quasi mille anni fa: con gli stessi ingredienti (latte, sale e caglio), con la stessa cura artigianale e con una tecnica di produzione che ha subito pochi cambiamenti nei secoli, grazie alla scelta di conservare una lavorazione del tutto naturale, senza l’uso di conservanti o additivi.

La storia del Parmigiano Reggiano è la storia della sua zona di produzione: le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna (a sinistra del Reno) e Mantova (a destra del Po).

Per la produzione di Parmigiano Reggiano si utilizza infatti latte crudo prodotto esclusivamente in queste cinque province. Si tratta di un latte particolare, caratterizzato da una intensa attività batterica della flora microbica autoctona, influenzata da fattori ambientali, soprattutto dai foraggi, erbe e fieni del territorio che costituiscono il principale alimento delle bovine dedicate a questa particolare produzione.

 

Il Parmigiano Reggiano non è solo un formaggio: è un perfetto alleato per la salute e il benessere psicofisico, un modello di sostenibilità, un campione di biodiversità, un lifestlyle brand. La nuova campagna di Casiraghi Greco& racconta al consumatore, con freschezza e originalità, quali sono i motivi che lo rendono così speciale” ha commentato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano. 

  

CREDITS

 

  • Direttore Creativo: Cesare Casiraghi
  • Copywriter: Saverio Lotierzo
  • Art director: Emanuele Pezzetti
  • Account: Chiara Mangiacotti
  • Casa di Produzione: The Family
  • Regista: Federico Brugia
  • DOP: Marcello d'Apporto
  • Executive Producer: Lorenzo Ulivieri
  • Producer: Danielle Joujou
  • Assistente producer: Raffaele Fusco
  • Musica: Composizione a cura di Roberto Cacciapaglia
  • Per il Consorzio: Carlo Mangini - direttore marketing, comunicazione e sviluppo commerciale
  • Pietro Rovatti - brand consultant

 

La Nazionale del Parmigiano Reggiano vince 110 medaglie tra cui 4 Super Gold. Il Parmigiano Reggiano (25 mesi) della Latteria Santo Stefano di Parma si aggiudica il secondo posto assoluto tra 3.804 formaggi provenienti da 42 paesi. Sfuma la vittoria assoluta dopo il testa a testa con il Blue Cheese del caseificio Rogue River dell’Oregon.

Reggio Emilia, 20 ottobre 2019 – La Nazionale del Parmigiano Reggiano vince 110 medaglie e centra un risultato mai raggiunto al World Cheese Awards, svoltosi quest’anno a Bergamo: la giuria internazionale ha premiato quasi il 60% dei caseifici in gara, assegnando al Re dei Formaggi il record storico di 4 medaglie Supergold. Il Parmigiano Reggiano è l’unico formaggio italiano tra i primi 16 finalisti tra i 3.804 iscritti. La vittoria assoluta, sfumata dopo il testa a testa tra il Parmigiano Reggiano 25 mesi della Latteria Santo Stefano di Parma e il Blue Cheese Rogue River Blue di giovani agricoltori dell’Oregon. Entrambi hanno ottenuto il massimo dei voti dalla giuria nella finalissima (100 punti), ma il pari merito ha richiesto l’intervento del presidente – il conduttore della BBC Nigel Barden – che, dopo il secondo assaggio, ha premiato il formaggio artigianale americano.

I record non si fermano qui. Quest’anno la Nazionale del Parmigiano Reggiano - composta da 86 caseifici provenienti da tutte le province del comprensorio – è arrivata ad essere la più grande missione collettiva mai intrapresa da un formaggio italiano all’estero. Uno sforzo di gruppo che ha fruttato quattro medaglie Super Gold (miglior formaggio del tavolo), 29 medaglie d’oro, 37 d’argento, 40 di bronzo. Le Super Gold sono state vinte dal Caseificio Dismano di Modena, dalla Latteria Sociale Garfagnolo di Reggio Emilia, dalla Latteria Centro Rubbianino di Reggiano Emilia e dal Caseificio Santo Stefano di Parma - vincitore del secondo posto assoluto.

"La Nazionale del Parmigiano Reggiano – ha affermato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano – ha dimostrato ancora una volta le qualità di un formaggio unico al mondo. Sfuma la vittoria finale ma rimane l’orgoglio di essere arrivati allo shootout dopo tre prove che hanno visto battagliare i migliori formaggi da 42 paesi del mondo. Un successo che è motivo d’orgoglio per tutta la nostra filiera che ogni giorno impegna migliaia di allevatori di 320 caseifici artigianali nella ricerca dell’eccellenza assoluta".

“La Nazionale del Parmigiano Reggiano – ha commentato da Bergamo Gabriele Arlotti, ideatore della Nazionale – per la prima volta ha presentato anche il Parmigiano Reggiano di oltre 40 mesi che ha riscosso numerosi premi. E’ una novità assoluta. In più siamo la Dop più premiata al mondo. Il grazie a tutti i caseifici che hanno creduto a questo progetto che, ora, consentirà di spuntare maggior valore. È stato davvero incredibile, dopo 31 anni, poter gareggiare davanti al pubblico italiano. Prossima sfida a Oviedo, Spagna dal 4 al 7 novembre 2020”.

 

Di seguito il dettaglio delle medaglie vinte dai caseifici di Parma della Nazionale del Parmigiano Reggiano.

PARMA

Super Gold
Latteria Sociale Santo Stefano cat. 24-29 mesi

Oro
Caseificio Aziendale Fratelli Boldini cat. 18-23 mesi
Cooperativa Casearia Agrinascente cat. 18-23 mesi
Latteria Sociale Santo Stefano cat. 30-39 mesi
Caseificio San Bernardino di Caramaschi Mario e C. cat. 24-29 mesi
Caseificio Gennari Sergio & Figli cat. 24-29 mesi
Caseificio Gennari Sergio & Figli cat. 24-29 mesi
Caseificio Gennari Sergio & Figli cat. 30-39 mesi
Società Agricola Araldi Pietro e Luigi cat. 30-39 mesi
Società agricola Montecoppe cat. 18-23 mesi

Argento
Cooperativa Casearia Agrinascente cat. 18-23 mesi
Caseificio Sociale Palazzo cat. 30-39 mesi
Caseificio Sociale di Urzano cat. 24-29 mesi
Caseificio di Ravarano e Casaselvatica cat. 30-39 mesi
Azienda Agricola Mezzadri cat. over 40 mesi
Montanari & Gruzza cat. 18-23 mesi

Bronzo
Caseificio Aziendale Fratelli Boldini cat. over 40 mesi
Cooperativa Casearia Agrinascente cat. over 40 mesi
Caseificio La Traversetolese cat. 24-29 mesi
Azienda agricola Mezzadri cat. over 40 mesi
Società agricola Montecoppe cat. 24-29 mesi
Montanari & Gruzza cat. 24-29 mesi

 

 

 

 

Domenica, 06 Ottobre 2019 08:53

Dazi USA, un attacco alle DOP.

Reggio Emilia, 5 ottobre 2019 - Grandi novità sul fronte dei dazi USA: gli Stati Uniti calano la maschera e dichiarano quali siano i veri obiettivi dei dazi che vanno a colpire solo alcuni tra i prodotti dell’agroalimentare italiano di qualità. Questo, il commento di Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano:

"Un documento della National Milk Producers Federation (l’Associazione dei produttori di latte che produce più dei due terzi del latte americano ) rende esplicita la volontà del Governo Americano di fare guerra alle indicazioni Geografiche Europee. Finalmente è chiaro per quale motivo nell’elenco dei prodotti soggetti a dazio aggiuntivo del 25% ci siano solo determinate indicazioni geografiche italiane, come il Parmigiano Reggiano. I dazi non sono altro che una ripicca perché l’Europa tutela le DOP registrate: i formaggi americani (come il Parmesan, ma anche l’Asiago o il Gorgonzola, la Fontina made in USA ) non possono pertanto entrare all’interno dell’Unione Europea.
Le pretese del governo americano sono assurde: noi non permetteremo mai agli americani di vendere in Italia il Parmesan, e questo vale per noi, così come per tutti gli altri consorzi di tutela delle indicazioni geografiche italiane. Noi dobbiamo difendere i nostri prodotti perché li sappiamo fare solo noi e perché sono espressione del territorio e della cultura del nostro Paese. La politica italiana e europea deve essere a fianco dei Consorzi perché nel mondo noi dobbiamo affrontare costosissime cause legali affinché i nomi delle indicazioni geografiche siano utilizzati solo per gli autentici prodotti italiani. Sul mercato non ci devono più essere un Parmesan made in Wisconsin, un Asiago o un Gorgonzola americani. Le Dop come il Parmigiano Reggiano sono un patrimonio culturale italiano, alla stregua del Colosseo: le caratteristiche della nostra DOP dipendono dal territorio del quale è espressione. I ‘tarocchi' che vengono prodotti altrove e che usano un nome che evoca il prodotto originale italiano hanno come effetto quello di trarre in inganno il consumatore. Se Trump è America first, il Consorzio del Parmigiano è American consumer's first. Il consumatore che acquista il Parmesan è spesso convinto di acquistare un prodotto italiano. Il Consorzio ha mostrato ad un campione significativo di consumatori americani un Parmesan che riportava in etichetta l’indicazione esplicita “Made in Winsconsin”. Due terzi del campione intervistato ha dichiarato di ritenere il prodotto di provenienza italiana. Per questo motivo il Consorzio del Parmigiano Reggiano si batte affinché, anche fuori dall’Unione Europea, il nome Parmesan possa essere utilizzato solo per l’autentico prodotto Parmigiano Reggiano. Altrimenti, non saranno solo le aziende italiane a subire un danno, ma tutti i consumatori americani che vengono ingannati perché acquistano un fake nella consapevolezza di acquistare il vero Parmigiano Reggiano”.

Qui il documento della NMPF - National Milk Producers Federation:
https://hoards.com/article-26461-statement-on-us-response-to-illegal-eu-subsidies-under-wto.html 

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