ll presidente del Consorzio Nicola Bertinelli ha partecipato a Bruxelles all’Intergruppo parlamentare su Vino, Alcolici e Prodotti Alimentari di Qualità. Nel corso del suo intervento, Bertinelli ha ribadito le preoccupazioni per gli impatti dei dazi USA. Il Consorzio chiede di attivare le misure compensative per i danni già arrecati dai dazi e soprattutto per i danni a cui il comparto dovrà far fronte nel 2020.
Reggio Emilia, 13 febbraio 2020 – Si è riunito oggi, nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, l’Intergruppo parlamentare su Vino, Alcolici e Prodotti Alimentari di Qualità. L’incontro, organizzato in occasione del ripristino dell’Integruppo per formare un fronte comune europeo contro la minaccia di nuovi dazi del governo USA, è avvenuto alla presenza della presidente dell’Intergruppo Pina Picierno (S&D) e dei vicepresidenti Irene Tolleret (Renew) e Ignacio Zoido (PPE).
In aula anche il vicepresidente della Commissione agricoltura dell’Europarlamento, on. Paolo De Castro (S&D), e il direttore Affari Internazionali della Direzione generale per l’agricoltura e sviluppo rurale (DG Agri), John Clarke. All’incontro ha partecipato Nicola Bertinelli in qualità di presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano e come delegato di OriGIn Europa.
Nel corso della riunione tutti i membri dell’Intergruppo si sono trovati d’accordo nell’affermare che, in caso di nuovi dazi, dovrà essere la Commissione Europea a prendere le redini della negoziazione con Washington. La Commissione, nella persona del Commissario europeo per il commercio Phil Hogan, dovrà quindi rappresentare tutto il settore agroalimentare europeo che in questo modo potrà parlare con una sola voce ed esercitare il suo peso politico.
Il presidente del Consorzio Nicola Bertinelli ha ribadito, durante il suo intervento, le preoccupazioni per gli impatti dei dazi soprattutto alla luce di un nuovo, potenziale inasprimento. Bertinelli ha inoltre espresso il suo disappunto circa il tentativo americano di strumentalizzare una sentenza del WTO relativa al settore aerospaziale con l’obiettivo di attaccare l’agrifood europeo e il Parmigiano Reggiano in particolare. Washington, sfruttando la leva del potenziale inasprimento dei dazi, ha infatti tentato nelle ultime settimane di scardinare il sistema europeo di protezione della DOP Parmigiano Reggiano che prevede che solo il prodotto originale italiano possa essere venduto sotto la denominazione “parmesan” all’interno del Mercato europeo comune.
“Gli Stati Uniti – ha affermato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano – sono il primo mercato extra-europeo per il Parmigiano Reggiano con 10 mila tonnellate importate nel 2018 (in aumento del +33% rispetto al 2012). Il pieno sviluppo del mercato americano è di cruciale importanza per la sostenibilità della nostra filiera composta da 330 caseifici, oltre 2.800 allevamenti e 50 mila persone coinvolte. Un sistema che genera un valore di affari alla produzione di 1,4 miliardi di euro – il più alto di tutte le DOP”.
“In agosto e settembre abbiamo registrato un picco delle esportazioni perché gli operatori americani hanno fatto scorte prima dei dazi – ha continuato Bertinelli – si è generato poi un blocco del mercato con una sensibile riduzione delle esportazioni dei formaggi duri italiani: - 23,9% in ottobre, -53,6% a novembre -42,6% in dicembre”.
“Alla luce di questi dati, chiediamo con forza agli europarlamentari e alla Commissione di attivare le misure compensative per i danni già arrecati dai dazi e soprattutto per i danni a cui dovremo far fronte per tutto il 2020” ha concluso il presidente.
In seguito all’intervento di Bertinelli, l’europarlamentare Paolo De Castro ha ribadito l’importanza di un’azione coesa da parte di tutto il comparto agroalimentare europeo. L’errore più grande che si potrebbe commettere - secondo De Castro - è quello di assecondare gli americani, che vorrebbero trattare, invece che nei tavoli istituzionali proposti, con tanti piccoli interlocutori per esercitare la loro posizione dominante.
Per evitare questa situazione, ha argomentato De Castro, è fondamentale che si scelga come negoziatore unico il commissario Phil Hogan in modo che l’Europa possa esercitare tutto il suo peso politico, soprattutto in vista del pronunciamento del World Trade Organization (WTO) sulla disputa Boeing. Di pari importanza, ha concluso De Castro, è non cedere nel corso della trattativa ad eventuali accordi collaterali “capestro” che andrebbero a svantaggio di tutto il nostro sistema agrifood.
Tra le novità, il tool per prenotare le visite in caseificio direttamente online. Il sito è stato sviluppato dalla digital agency SpotView di Bologna.
Reggio Emilia, 10 febbraio 2020 – È online il nuovo sito istituzionale del Consorzio Parmigiano Reggiano: www.parmigianoreggiano.it .
Un viaggio tra la storia e i valori della Dop più importante al mondo che si produce oggi come nove secoli fa: con gli stessi ingredienti (latte, sale e caglio), con la stessa cura artigianale e con una tecnica di produzione che ha subito pochi cambiamenti nei secoli, grazie alla scelta di conservare una produzione del tutto naturale, senza l’uso di additivi.
Una delle novità più importanti introdotte dal nuovo portale è la possibilità di prenotare online le visite in caseificio. Sulla pagina “Prenota una visita”, nella sezione “I Caseifici”, l’utente può individuare e contattare il caseificio produttore più adatto alle proprie esigenze, utilizzando diversi filtri e anche la funzione di ricerca sulla mappa interattiva. Questo nuovo tool costituisce un utile strumento anche per i consorziati, che potranno tenere traccia delle prenotazioni proprio come su un’agenda digitale sempre aggiornata.
La realizzazione del nuovo sito è frutto della collaborazione tra il Consorzio Parmigiano Reggiano e la digital agency SpotView di Bologna.
Reggio Emilia 16 gennaio 2020 - Il Parmigiano Reggiano, così come le altre indicazioni geografiche, non ha bisogno di un logo ulteriore per imporsi per il suo valore. Inserire le eccellenze dell'agroalimentare italiano in qualsiasi sistema nutrizionale facoltativo significa banalizzarle, creare confusione nella testa del consumatore, vanificando lo sforzo del consorzio che si batte per evidenziare la specificità della Dop. Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano si pronuncia quindi a favore dell'esclusione dei prodotti dop e igp nell'adozione su base volontaria del sistema di etichettatura a batteria proposto dal Governo italiano.
Il Parmigiano Reggiano non è una commodity: è un prodotto ad alto valore aggiunto, riconosciuto dai consumatori e dai nutrizionisti come formaggio dagli altissimi valori nutrizionali, ricco di proteine, vitamine, sali minerali. Non abbiamo bisogno di un logo in etichetta che rassicuri il consumatore. Il principio dell’esclusione deve essere pertanto ribadito nel decreto nazionale sul sistema a batteria così che lo si riesca a far valere secondo il principio di mutuo riconoscimento anche verso quei Paesi che applicano il nutriscore.