I Carabinieri della stazione di Parma Oltretorrente al termine di attività investigativa, sono riusciti ad identificare e quindi denunciare a piede libero, un 20enne, nato a Parma che nei giorni scorsi, in via Sidoli al culmine di un litigio ha colpito in testa con una mazza da baseball in metallo, un 25enne italiano, procurandogli un trauma cranico.
Prima si sono accomodati al tavolo del ristorante. Poi hanno ordinato antipasti, bistecche, contorni, acqua e vino. Quindi hanno mangiato con appetito e – in attesa del caffè – sono usciti a fumare una sigaretta dandosela a gambe con la pancia piena. Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di identificarli.
L’impronta genetica o traccia del DNA dell’individuo è divenuta elemento importante e sempre più spesso decisivo delle indagini scientifiche svolte sulla scena del crimine.
I Carabinieri della Compagnia di Parma, nell’ambito di una lunga serie di servizi pianificati e coordinati dal Comando Provinciale, hanno presidiato l’interno del Parco Ducale e le zone limitrofe, al fine di rendere sempre più fruibile la storica area verde alla cittadinanza tutta, in particolare modo alle famiglie.
Il mezzo, un camioncino cassonato di proprietà di una ditta operante in un comune limitrofo a quello di Colorno, era stato rubato nel mese di giugno.
Prosegue senza sosta l’impegno dei Carabinieri di Parma nel contrastare il fenomeno della microcriminalità, con particolare attenzione ai reati così detti “predatori”.
Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Fidenza, hanno tratto in arresto nella flagranza del reato di furto un 20enne ed una 37enne di origini sudamericane.
Una pattuglia della Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Parma, alcuni giorni fa, è intervenuta in una abitazione nei pressi di viale Europa a seguito della segnalazione al 112, da parte di alcuni cittadini allarmati dalla richiesta di aiuto da parte di un uomo che si trovava all’interno di un appartamento all’ultimo piano dello stabile.
“Ciao papà, ho rotto il telefono”: la truffa viaggia fra SMS e WhatsApp.
Con l’arrivo dell’estate, ed i figli in vacanza, riprende forza un tentativo di raggiro su cui i Carabinieri non perdono occasione per mettere in guardia i cittadini. Il modo per difendersi è sempre lo stesso: non cliccare e non richiamare.
Entra in un supermercato in zona Campus, riempie una borsa per computer con 6 punte di formaggio ed esce senza pagare. L’addetto alla sicurezza lo ferma e lui reagisce violentemente, colpendolo ripetutamente all’addome, tanto da farlo finire in Ospedale. I Carabinieri intervengono e arrestano il 40enne on l’accusa di rapina.