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Chiusura dei grandi campi, si va verso altre soluzioni abitative. La vicepresidente Gualmini: "Ci siamo adeguati a normative europee già esistenti. Per noi fondamentali legalità e responsabilizzazione". -

Bologna, 15 luglio 2015 -

Nuove soluzioni abitative per arrivare alla chiusura, "senza se e senza ma", dei grandi campi nomadi "dove è più facile che si concentrino conflitti, tensioni sociali, condizioni igieniche non tollerabili". Quella dell'abitare è senza dubbio una delle voci principali del progetto di legge sull'inclusione sociale di Rom e Sinti, approvato oggi dall'Assemblea legislativa. "Si è concluso finalmente l'iter di questo progetto di legge per noi molto importante – ha commentato Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Regione e assessore alle Politiche di Welfare – , che ha abrogato una norma del 1988, ormai ampiamente superata". La nuova legge "recepisce delle norme internazionali, sia le raccomandazioni dell'Onu su Rom e Sinti, sia la Strategia europea sull'inclusione sociale di queste comunità. Quindi – sottolinea Gualmini – ci siamo adeguati a normative già esistenti. E' un aspetto che mi preme chiarire, per sgombrare il campo da equivoci e pregiudizi".

Le comunità Rom e Sinti rappresentano attualmente lo 0,06% della popolazione complessiva dell'Emilia-Romagna, e sono perlopiù cittadini italiani. Quattro i grandi temi considerati dalla legge: lavoro, scuola e istruzione, salute, abitare. Per quanto riguarda l'abitare, vengono indicate alternative ai grandi campi, "a rischio di ghettizzazione – ha ribadito la vicepresidente – e che quindi vanno assolutamente chiusi": da un lato aree molto piccole, pubbliche e private, a carattere familiare, "dove ci sia un padre di famiglia che paga le proprie utenze, come succede per tutti i cittadini, in un'ottica di piena legalità e responsabilità".

Altre alternative sono gli alloggi sul mercato, oppure gli alloggi popolari, "laddove ci siano i requisiti, validi per tutti i cittadini, per accedere alle graduatorie". Grande attenzione va al tema della scuola e della formazione, canale privilegiato per l'inclusione: la Regione favorisce, coerentemente con la normativa in materia, parità di accesso all'educazione, all'istruzione scolastica e universitaria, alla formazione professionale. Dal punto di vista della salute, la Regione garantisce l'accesso alle prestazioni sanitarie e l'assistenza a Rom e Sinti in conformità con quanto previsto dalla normativa in vigore, anche attraverso équipe multiprofessionali della rete territoriale dei servizi.

"L'iter di questa legge è stato lungo e complesso -prosegue Elisabetta Gualmini- ma mi preme sottolineare come si sia concluso con il contributo di tutti, minoranze comprese, che voglio ringraziare per l'apporto, in alcuni casi migliorativo, che hanno saputo esprimere. Questa legge costituisce una scommessa, conclude la vicepresidente, sono assolutamente consapevole che non sarà tutto facile né immediato ma controlleremo seriamente che vengano raggiunti risultati efficaci". /CV

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Giornata di incontri tra la struttura tecnica del Commissario e i professionisti per facilitare l'accesso ai contributi per le imprese. -

Modena, 14 luglio 2015 –

Oggi a Novi di Modena (Mo) è in corso di svolgimento il terzo "Liquidation Day", giornata di incontri dedicata a facilitare l'accesso ai contributi alle imprese danneggiate dal sisma del 2012.
 Dalle 10,30 e fino alle ore 17 tecnici della struttura commissariale, dopo una breve introduzione su temi generali, incontrano i professionisti nella sala Arci Taverna di Novi, su cinque punti di ascolto contemporanei per una quarantina di incontri prenotati su appuntamento.
I "Liquidation Day" sono organizzati da Struttura tecnica Commissariale, Regione Emilia-Romagna, Anci Emilia-Romagna e Comuni dell'area colpita dal sisma, in collaborazione con Ordini e Collegi professionali presenti al "Tavolo tecnico della ricostruzione post-sisma 2012".

(fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Sport - Il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha consegnato un riconoscimento alla società di basket vicecampione d'Italia. -

Bologna, 2 luglio 2015 -

Una straordinaria stagione e un risultato sportivo che vanno al di là dell'esito di una finale che ha unito gli atleti di entrambe le squadre nello scrivere una bellissima pagina di sport. Sono le motivazioni principali che hanno spinto il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, a consegnare un riconoscimento alla Pallacanestro Reggiana, reduce da una tiratissima competizione in sette gare contro Sassari per il titolo tricolore, decisa solo negli ultimi secondi.

Ieri a Bologna, nella sede della Regione, il presidente Bonaccini ha ricevuto una larga delegazione della società comprendente tra gli altri l'amministratore delegato Alessandro Dalla Salda, la vicepresidente Maria Licia Ferrarini, il direttore sportivo Alessandro Frosini e gli atleti Federico Mussini, Ojars Silins e Vitalis Chikoko, oltre a Pietro Bernardelli, presidente del main sponsor "Grissin Bon".
 Erano inoltre presenti il sottosegretario della Giunta regionale, Andrea Rossi, il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e il presidente della Provincia di Reggio, Giammaria Manghi.

"Questo è un piccolo riconoscimento inusuale – ha commentato il presidente Bonaccini – perché non si premia la conquista di un titolo ma una straordinaria stagione sportiva condotta all'insegna del fair play, che ha accomunato tifosi di tutta l'Emilia-Romagna. Alla società e agli atleti vanno i più sinceri complimenti per questa cavalcata conclusasi a un passo dall'obiettivo e un grande in bocca al lupo per il futuro".
 Un riconoscimento accolto con "grandissimo piacere" dalla vicepresidente Ferrarini, che ha assicurato: "Ci riproveremo, insistendo su quelle che sono le nostre caratteristiche, puntando su una squadra fortemente italiana e sul nostro vivaio che ci dà così tante soddisfazioni".
 Il sindaco di Reggio, Vecchi, ha quindi posto l'accento sulla "credibilità del gruppo dirigente, lo stile negli investimenti: tutto ciò ha permesso di vivere una vicenda sportiva in crescendo, in un mondo dove non sempre lo sport professionistico offre messaggi così positivi".

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Venerdì, 26 Giugno 2015 16:41

Deliziando fa tappa a Parma

Workshop dedicato a 38 aziende alimentari con 15 operatori da Europa, Canada e Vietnam. Educational tour nelle realtà produttive del territorio. -

Parma, 26 giugno 2015 -

Nuovo appuntamento del programma di Deliziando – il progetto congiunto di promozione delle eccellenze regionali sui mercati esteri della Direzione Generale Agricoltura della Regione Emilia-Romagna e di Unioncamere Emilia-Romagna, in collaborazione con il sistema camerale regionale.
Lunedì 29 giugno nel padiglione 4 delle Fiere di Parma avrà luogo una intera giornata di workshop a cui parteciperanno 38 aziende del settore "food" emiliano-romagnole: dalla pasta, ai condimenti, ai salumi, al Parmigiano Reggiano, alle farine, all'aceto balsamico tradizionale di Modena e Reggio.

Saranno 15 i buyer provenienti da Europa (Danimarca, Germania, Olanda, Finlandia, Regno Unito), Canada e Vietnam per gli incontri d'affari con le imprese regionali. Sono previsti oltre 200 business meeting.
Duplice l'obiettivo dell'evento: promuovere la domanda dei prodotti emiliano-romagnoli a qualità regolamentata e favorirne l'affermazione commerciale stabile nei mercati obiettivo di "Deliziando".
Fiere di Parma co-finanzia l'evento e organizza, congiuntamente con il sistema camerale regionale, la partecipazione degli operatori esteri selezionati.

E' prevista una degustazione guidata dei prodotti e vini regionali certificati, finanziata e gestita dalla Direzione Generale Agricoltura della Regione Emilia-Romagna in partnership e collaborazione con i Consorzi di tutela e Valorizzazione e l'Enoteca Regionale.
Il giorno successivo, 30 giugno, i buyer esteri effettueranno un educational tour nelle realtà produttive del territorio per approfondire la conoscenza delle eccellenze sia enogastronomiche che turistico culturali. La visita degli operatori esteri si concluderà con una visita a Expo 2015, cofinanziata e gestita da Fiere Parma.

Questo ricco programma vedrà anche il coinvolgimento di aziende del settore vitivinicolo e agroindustriale, a cura di Enoteca Regionale, Promec – azienda speciale della Camera di commercio di Modena - e Fiere di Parma, nell'ambito dei propri programmi annuali di attività, nello spirito di collaborazione che è tratto comune del progetto "Deliziando".

(Fonte: ufficio stampa Regione ER - Unioncamere ER)

 

Casellli: il nostro Programma tra i primi a partire in Italia e in Europa

Bologna - La Commissione europea ha approvato formalmente il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 dell'Emilia-Romagna, dopo il via libera tecnico arrivato l'8 maggio. "Una notizia che aspettavamo, dopo essere stata la prima Regione italiana a ricevere la 'comfort letter' della Direzione agricoltura Ue – ha commentato l'assessore regionale all'agricoltura, caccia e pesca Simona Caselli - è la conferma che il nostro Psr è tra i primi a partire in Italia e in Europa, insieme a quelli di Paesi come la Germania, il Regno Unito e la Spagna. Il riconoscimento del buon lavoro svolto dai Servizi della Regione per la competitività, l'innovazione, la sostenibilità, lo sviluppo del territorio rurale emiliano-romagnolo."

Il via libera, arrivato dopo l'approvazione del Quadro finanziario pluriennale della Ue, riguarda anche altri 23 Programmi, tra regionali e nazionali. Per quanto riguarda l'Italia hanno ricevuto l'ok anche quelli della Provincia autonoma di Bolzano, delle Regioni Toscana e Veneto e della Rete rurale nazionale.
A questo punto dei 118 Programmi di sviluppo rurale europei ne restano ancora da approvare 67, circa la metà di quelli presentati.
(Fonte Regione Emilia Romagna 26 maggio 2015)

Maltempo e prezzi condizionano l'annata agraria, ma il valore della produzione agricola resta sopra i 4 miliardi. Si consolida l' export: 5,5 miliardi. Bonaccini: "Una delle filiere strategiche per creare nuova occupazione. Opereremo mettendo al centro qualità, innovazione, giovani". Caselli: "Le quantità hanno tenuto, ma resta il tema della volatilità dei prezzi. Serve più integrazione. Utilizzeremo le risorse del nuovo Psr anche in questa direzione". -

Bologna, 26 maggio 2015 -

Un'annata segnata dall'eccezionale maltempo, dal crollo generalizzato dei prezzi all'origine e dalle conseguenze dell'embargo russo, ma nella quale l'agricoltura emiliano-romagnola ha comunque tenuto, attestandosi sui 4,094 miliardi di produzione lorda vendibile, un valore che è in linea con l'andamento degli ultimi cinque anni. Bene anche l'export di prodotti agroalimentari che nel 2014, con un risultato di 5,5 miliardi di euro, consolida il buon andamento del 2013. Il comparto agroalimentare emiliano-romagnolo ha un valore di 25 miliardi di euro (stima su dati Federalimentare) e dà lavoro a 130 mila persone (65 mila in agricoltura e 68 mila nell'industria alimentare).

"Crediamo che l'agricoltura, l'agroalimentare, l'agroindustria abbiano grandi potenzialità e siano una delle filiere strategiche per creare nuovo lavoro - ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini, che ha concluso a Bologna i lavori di presentazione del Rapporto 2014 sul Sistema agroalimentare dell'Emilia-Romagna promosso da Regione e Unioncamere - metà dei 2,5 miliardi di euro che potranno arrivare in Emilia-Romagna nei prossimi sei anni, grazie alla programmazione dei Fondi europei, fanno riferimenti al Programma di Sviluppo Rurale, valorizzando ricerca ed innovazione, qualità, giovani, tutela del territorio, a partire dal favorire i territori più fragili, quali la montagna. È' stata una grande soddisfazione avere ricevuto, prima Regione europea, il via libera da Bruxelles al nuovo Psr. Ora lavoreremo per tradurre questo importante risultato in fatti concreti."

"Nonostante il maltempo le quantità hanno tenuto – ha spiegato l'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli –pesa l'instabilità dei prezzi che condiziona molto questo settore e si ripercuote sul reddito degli agricoltori. Questo aspetto deve essere oggetto di un'iniziativa politica forte, ma anche di un impegno da parte del mondo agricolo a superare quella frammentazione che ancora caratterizza diversi settori. Con il nuovo Psr sono in arrivo 1,2 miliardi. Puntiamo su filiere, organizzazione, qualità e programmazione. Insieme alla sburocratizzazione, un tema su cui questa Regione è già impegnata come dimostra il lavoro compiuto con il Registro unico dei controlli".
In ripresa il credito agrario con un valore di 5,63 miliardi di euro (+1,1%) e il superamento della stretta creditizia. In leggero aumento l'occupazione agricola, con un +2,2% per quella femminile.

L'export agroalimentare

L'Emilia-Romagna ha chiuso il 2014 con un valore dell'export agroalimentare di 5,5 miliardi di euro, confermando le buone perfomances del 2013. Tra le principali destinazioni si confermano Germania, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti. Per il terzo anno consecutivo si attenua il saldo negativo della bilancia commerciale, che nel 2014 è sceso a – 163 milioni di euro. Sul podio delle esportazioni emiliano-romagnole ci sono i salumi e le carni trasformate (1 miliardo 199 milioni di euro), i formaggi e i prodotti lattiero caseari (609 milioni di euro), la frutta e gli ortaggi lavorati (500 milioni). Sopra i 400 milioni di euro si collocano anche le esportazioni di frutta fresca, vino e derivati dei cereali. "Il primato dell'Emilia-Romagna nell'export di prodotti agroalimentari di qualità, pari al 16 per cento della quota nazionale, è una leva decisiva – ha spiegato il presidente di Unioncamere Emilia-Romagna Maurizio Torreggiani, che ha ricordato in particolare il progetto in collaborazione con la Regione Deliziando, "uno strumento che mette al centro il cibo come brand e supporta le imprese per consolidarne la presenza nei Paesi emergenti, la cui espansione economica determina una crescente richiesta."

Il valore della produzione agricola nei diversi settori

L'andamento meteo ha pesantemente condizionato la produzione agricola nel corso dell'annata appena trascorsa. Al di là delle ripetute emergenze che hanno coinvolto un po' tutto il territorio regionale (dall'alluvione di gennaio nel Modenese in poi), il 2014, a causa del susseguirsi di ripetute perturbazioni atlantiche, è stato caratterizzato da un inverno particolarmente mite e piovoso e da un'estate anch'essa piovosa e più fresca della norma.
Contemporaneamente, il sovrapporsi delle produzioni a livello europeo (caso eclatante la frutta), l'andamento negativo delle principali commodities, insieme agli effetti dell'embargo russo, hanno portato a una generale flessione dei prezzi. Un mix che ha portato a una Plv in calo del 5,9% rispetto al 2013, ma comunque sempre sopra la soglia dei 4 miliardi di euro. Percentuali analoghe di flessione del valore della produzione agricola si sono verificate a livello nazionale.

Secondo i dati del Rapporto 2014, tra i settori in controtendenza, per quanto riguarda l'andamento della Plv, quello delle colture industriali, quali la barbabietola da zucchero, la soia e il girasole, che ha messo a segno un +38%. Bene in particolare la barbabietola (Plv in crescita del 45%). Buoni i risultati anche per il pomodoro da industria (+20%).
Per quanto riguarda i cereali la riduzione della Plv si è complessivamente fermata al -1%, a fronte di un andamento a luci e ombre. Male sono andati in particolare il grano tenero (-15%), il mais (-6%). Bene invece il frumento duro (+60%).
Il comparto della frutta ha chiuso il 2014 con un -10% di Plv. Qui ha pesato in particolare il diffuso calo dei prezzi dovuto alle sovrapposizioni produttive e allo stop delle importazioni russe. Nonostante un aumento della produzione e dei volumi, le pere hanno chiuso con un -23%, le pesche con un -24%. Bene l'actinidia con +45%.
Il settore degli ortaggi (-8%), ha registrato un forte calo in particolare per le patate (-30%). Con il segno più le zucchine (35%), gli asparagi (49%), i piselli (41%).
Segno meno anche per gli allevamenti: -7%. Nel dettaglio: carni bovine (-4%), suine (-6%), pollame (-9%), latte (-7,6%).
In flessione la redditività delle aziende. I dati provvisori (elaborati sulla base di un campione di 145 imprese agricole) danno un calo dei ricavi dell'8,1% non sufficientemente compensato dalla riduzione dei costi intermedi (-2,6%).

In allegato scaricabile: l'andamento della Plv per provincia

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)


Difesa del suolo - Il presidente Bonaccini e l'assessore Gazzolo a Roma dal ministro Galletti: "Abbiamo chiesto al ministro oltre 100 milioni di nuove risorse per realizzare interventi prioritari contro il dissesto idrogeologico"

Bologna - Oltre 100 milioni di euro per interventi contro il dissesto idrogeologico, che si aggiungono ai 100 milioni già disponibili tra risorse regionali, nazionali ed europee.

Li hanno chiesti oggi a Roma al ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e l'assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo.
"Si è trattato di un incontro positivo - commenta Gazzolo-. Al ministro abbiamo segnalato le priorità d'intervento per gli anni 2015 e 2016, assicurando la cantierabilità immediata delle opere, e chiesto la disponibilità di oltre 100 milioni di risorse. Si tratta di fondi importanti, che si aggiungono a quelli già disponibili per interventi strutturali e di messa in sicurezza del territorio, una delle priorità del nostro mandato. Il ministro - conclude Gazzolo - ha assicurato che entro il mese di giugno sarà definito il quadro degli interventi da realizzare, secondo le priorità che abbiamo segnalato".

(Fonte Regione Emilia Romagna/EC)

Giovedì, 30 Aprile 2015 17:54

Comitato istituzionale post terremoto a Reggiolo

Il presidente della Regione, Bonaccini: "Sono fiducioso che, quanto richiesto a sostegno di cittadini, imprese ed enti locali possa essere accolto dal Governo". -

Reggio Emilia, 30 aprile 2015 -

"La prossima settimana rincontrerò, insieme all'assessore Palma Costi, il Governo. Sono fiducioso che, quanto richiesto a sostegno di cittadini, imprese ed enti locali, possa essere accolto. E si sta parlando di deroghe al Patto di stabilità per i Comuni colpiti dal sisma, di proroga dell'esenzione del pagamento dell'Imu per gli edifici inagibili, delle zone franche urbane, del rimborso dei danni ai prodotti Dop e Igp. Fattori fondamentali per proseguire la ricostruzione e rilanciare i territori danneggiati dal terremoto". Così il presidente della Regione Emilia-Romagna e Commissario delegato alla ricostruzione Stefano Bonaccini aprendo i lavori del Comitato istituzionale che si è svolto oggi pomeriggio a Reggiolo, comune del reggiano colpito dal sisma del 20 e 29 maggio 2012.

Bonaccini – dopo aver fatto un quadro complessivo delle azioni, interventi e risorse messe in campo dalla Regione a partire dal bilancio 2015 approvato nei giorni scorsi – ha evidenziato come "a breve dovrebbe arrivare da Bruxelles anche il via libera per la proroga di un anno per la ricostruzione delle imprese agricole. Dopo l'approvazione della Direzione generale Agricoltura Ue, manca solo la decisione della Commissione".
Durante i lavori sono state illustrate ordinanze e provvedimenti che usciranno a breve, tra cui quelle che vanno a ridefinire le modalità di assistenza rimanente per la popolazione (Cas, Map, affitto).

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Terremoto, agricoltura. Via libera da parte della Direzione generale Agricoltura di Bruxelles alla proroga per imprese agricole e agroindustriali per completare i lavori di ricostruzione. Bonaccini: "Decisione che porta equità tra le imprese". Ora il provvedimento va alla Commissione.

Bologna – Via libera da parte della Direzione generale agricoltura di Bruxelles al riconoscimento della proroga di un anno per le imprese agricole e agroindustriali per completare i lavori di ricostruzione e ripristino dei danni subiti dal sisma del maggio 2012. Ora l'ultimo passaggio, per completare l'iter europeo del provvedimento, sarà il vaglio del Collegio dei Commissari.
La decisione - che accoglie le richieste della Regione Emilia-Romagna ufficialmente presentate all'Ue dal Governo italiano - estende la durata degli aiuti per compensare i danni causati alle imprese del settore agro-industriale modificando di fatto i vincoli temporali fissati precedentemente sulla base dei vigenti orientamenti sugli aiuti di stato.

«Una buona e attesa notizia. Ringrazio il Ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina per l'importante lavoro svolto. E' una decisione, quella assunta dalla Direzione generale agricoltura e in attesa del vaglio finale da parte della Commissione, che consegna tranquillità ma soprattutto equità tra imprese del settore primario e le altre. Un chiaro beneficio- e il mio ringraziamento va a tutti coloro che lo hanno consentito - a un territorio così duramente colpito non solo dal sisma del maggio 2012 ma da ulteriori e successive calamità, come l'alluvione del gennaio 2014 e le trombe d'aria. A chi fa polemiche, noi rispondiamo con i fatti», ha commentato il presidente della Regione Emilia-Romagna e Commissario delegato alla ricostruzione Stefano Bonaccini.

La Dg Agricoltura ha accolto la richiesta – inviata dalla direzione generale del dipartimento delle Politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale del ministero delle Politiche agricole - di fissare al 29 maggio 2017 il termine ultimo per il pagamento dei contributi alle aziende agricole danneggiate dal sisma. La presentazione delle domande per le imprese agricole resta fissata al 30 giugno 2015 (come per le altre imprese ) i lavori dovranno essere ultimati entro il 30 settembre 2016 per consentire la liquidazione la e rendicontazione entro maggio 2017 .
«Il provvedimento – sottolineano l'assessore alle Attività produttive e alla ricostruzione post sisma Palma Costi e l'assessore all'Agricoltura Simona Caselli - permette di mitigare la disparità di trattamento tra le imprese agricole e le altre imprese insita nelle decisioni comunitarie sugli aiuti di Stato». Infatti per le imprese agricole il saldo di tutti i contributi deve avvenire entro 4 anni dal verificarsi dell'evento, e quindi entro il maggio 2016, mentre per le altre imprese non era prevista alcuna scadenza per i saldi dei danni subiti. "Il provvedimento rappresenta quindi una decisione eccezionale della quale va ringraziata la Commissione europea che è andata in deroga alle regole vigenti sugli orientamenti comunitari del settore agricolo."

In attesa della decisione della Commissione europea sulla richiesta di proroga dei termini di pagamento, il Commissario Bonaccini aveva prorogato al 30 aprile i termini per le domande di contributo delle imprese agricole attive nei settori della produzione primaria, della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli compresi nell'Allegato I del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea. L'ordinanza commissariale però non variava il termine di esecuzione degli interventi fissato, da precedenti ordinanze, al 31 dicembre 2015 perché strettamente connesso ai termini per i pagamenti imposti dalla Commissione europea.

(Fonte Regione Emilia Romagna)

La mostra, che resterà aperta al pubblico fino al prossimo 4 maggio, è composta da centinaia di immagini, documenti e mappe d'archivio con didascalie informative, racconta la genesi delle protezioni antiaeree realizzate per difendere la popolazione civile nel corso dei conflitti del XX secolo. -

Parma, 21 aprile 2015 -

"A 70 anni dalla fine della guerra, sui muri delle nostre città sono ancora ben visibili i segni della paura del conflitto: indicazioni di rifugi antiaerei, di idranti, pozzi e cisterne, degli impianti di ventilazione, tutti simboli della crudeltà del conflitto mondiale. Abbiamo deciso di riproporre la mostra al pubblico in modo da ricordare l'orrore della guerra, le paure di ieri e quelle di oggi, con Paesi nostri vicini che vivono ogni giorno autentiche barbarie. E un pensiero va a chi soffre, a chi cerca una nuova vita, al rispetto delle persone e alla necessità che l'Europa assuma le decisioni giuste, nella consapevolezza che il mondo va al di là dei confini europei. Oggi, con questa iniziativa, vogliamo dare un senso sempre maggiore ai valori della Resistenza e della Liberazione, grazie ai quali gli italiani misero fine alla Seconda guerra mondiale, conquistando la libertà e riscattando la dignità del proprio Paese".

La presidente dell'Assemblea legislativa, Simonetta Saliera, ha inaugurato questa mattina negli spazi all'ingresso della sede dell'Assemblea, in viale Aldo Moro 50, a Bologna, la mostra "Memorie sotterranee - I rifugi antiaerei a Bologna", realizzata in collaborazione con l'Ibc, l'Istituto regionale per i beni culturali. L'apertura della rassegna avviene oggi, 21 aprile, in occasione del 70esimo anniversario della Liberazione di Bologna e in vista del 25 aprile, 70esimo anniversario della Liberazione d'Italia. Con Saliera, Angelo Varni, presidente dell'Ibc, i membri dell'Ufficio di Presidenza, il vicepresidente dell'Assemblea, Fabio Rainieri, e Matteo Rancan, i consiglieri regionali Luciana Serri, Massimo Iotti, Giuseppe Paruolo, Silvia Prodi e Francesca Marchetti, i curatori della mostra, Vito Paticchia e Massimo Brunelli.

La mostra, che resterà aperta al pubblico fino al prossimo 4 maggio, è composta da centinaia di immagini a colori e bianco e nero e documenti e mappe d'archivio con didascalie informative e racconta la genesi delle protezioni antiaeree realizzate per difendere la popolazione civile nel corso dei conflitti del XX secolo. Ne emerge - segnalano i curatori - "una convinta escalation della guerra ai civili, una sorta di modalità militare che si affianca purtroppo alle strategie di volta in volta adottate dai comandi dei vari eserciti che si combattevano. Da un certo periodo in poi, la guerra non sarà solo scontro diretto e violento tra soldati, ma coinvolgerà in maniera calcolata e brutale tutta la popolazione civile". "70 anni di pace- ha aggiunto Angelo Varni- non ci devono far dimenticare che la guerra è attorno a noi. La vitalità della storia e l'eredità del passato continuano a dirci di non ricadere negli errori già fatti".

All'inaugurazione della rassegna hanno partecipato anche studenti di scuole superiori bolognesi e studenti delle scuole per adulti e stranieri. "È fondamentale tenere viva la memoria- ha sottolineato Saliera- per tramandare i valori costituzionali e democratici nati nella Resistenza e nel rifiuto della guerra. Bisogna ricordare che la Resistenza diede vita ad una Costituente che varò la nostra Costituzione, la carta fondamentale dei diritti e dei doveri per la convivenza, nata appunto da una convergenza fra persone che la pensavano diversamente ma che già nell'aver combattuto a fianco degli alleati si erano uniti in nome dei valori della libertà e della democrazia; una Costituzione in cui ogni cittadino si può riconoscere. Valori- ha chiuso la presidente dell'Assemblea legislativa- che sono ancora ben vivi oggi e che rappresentano un faro sicuro per la travagliata vita del nostro Paese".

Il catalogo della mostra è on line sul portale dell'Assemblea legislativa, al link: www.assemblea.emr.it/pdf/rifugi/view

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

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