Modena, 12 febbraio 2014 -
"Determinata a fare la mia parte affinché siano ricreate le condizioni per fare impresa sul territorio; affinché i giovani che vogliono intraprendere abbiano l'adeguato sostegno", Queste le prime parole di Ilaria Lugli, da qualche giorno, neo Presidente di CNGI Modena, il Coordinamento dei Giovani Imprenditori di Confesercenti. 29enne, carpigiana, Ilaria è sub agente assicurativo. "Come lavoratrice autonoma e come imprenditrice – tiene a precisare - appartengo a quella numerosissima schiera di giovani italiani e modenesi che, per scelta o spesso per necessità, hanno deciso di lavorare in proprio impegnandosi a crearsi la propria opportunità".
"Purtroppo il clima economico continua a essere sfavorevole per le imprese in generale, ed in modo particolare, soprattutto per quelle condotte da giovani: le più vulnerabili – ha aggiunto Ilaria Lugli - Come confermano per altro i dati che UNIONCAMERE ha diffuso recentemente: nella nostra regione si è infatti registrata un'ulteriore contrazione di imprese giovanili nel 2013, di ben il 4,8%. Sebbene a Modena il calo sia stato più contenuto, hanno infatti cessato l'attività 146 imprese ( - 2,5%), il problema persiste ed è reale".
"Nel ruolo che mi è stato assegnato da Confesercenti, e cioè quello di rappresentare i giovani imprenditori del commercio, del turismo e dei servizi, cercherò di offrire il mio contributo, in quella ricerca che mira a ricreare le condizioni affinché torni la voglia di fare impresa su di un territorio, oggi meno appetibile rispetto al passato. Confidando a tal proposito anche nella collaborazione e nel sostegno dei colleghi delle altre Associazioni imprenditoriali, coi quali auspico al più presto un incontro in sede che istituzionale", conclude Lugli.
Il CNGI Confesercenti, sorto nel 2008, ha come finalità quella di sostenere i giovani imprenditori favorendo la loro crescita professionale ed imprenditoriale, oltre che supportandoli gradualmente, dalla fase di avvio dell'impresa, fino al suo consolidamento.
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
Da Reggio Emilia centinaia di imprenditori associati a CNA, CONFARTIGIANATO, CONFCOMMERCIO e CONFESERCENTI scenderanno in piazza per chiedere al Governo un cambio di rotta deciso e azioni concrete per la ripresa economica -
Reggio Emilia, 11 febbraio 2014 –
È arrivato il momento per le imprese reggiane di scendere in piazza. Stanche di vedersi "rubare" il futuro, di lavorare in condizioni di continua incertezza, strozzate da una fiscalità intollerabile, inascoltate dalla classe politica, esasperate di sentirsi raccontare che la crisi è ormai finita, le piccole e medie imprese della provincia reggiana associate a CNA, CONFARTIGIANATO, CONFCOMMERCIO e CONFESERCENTI parteciperanno alla manifestazione nazionale "Senza imprese non c'è Italia. Riprendiamoci il futuro", organizzata da Rete Imprese Italia, per il 18 febbraio, a Roma.
Le quattro Associazioni di categoria provinciali, nella conferenza stampa indetta per spiegare le motivazioni alla base della manifestazione, hanno annunciato di aver mobilitato oltre 1000 imprese per un'iniziativa unica che unisce imprenditori, commercianti e artigiani, pronti a far sentire la loro voce per chiedere al Governo un'inversione di rotta e azioni immediate per affrontare una situazione che è diventata ormai insostenibile, determinando un profondo disagio nell'economia e sul piano sociale, anche a livello provinciale.
Le PMI costituiscono la spina dorsale dell'economia italiana essendo il 98% delle imprese attive sul territorio. Fisco, burocrazia, mancanza di credito, normative sul lavoro sono i temi cruciali che la politica deve affrontare per fronteggiare una crisi che rischia di decimarle con evidente danno per tutto il sistema Paese.
Ha aperto la conferenza il presidente di Confesercenti Dario Domenichini, Associazione che ha la presidenza di turno di R.E.T.E.: "Oggi in Italia le procedure burocratiche alle quali sono sottoposte le aziende costano il triplo del tempo e il triplo dei costi che negli altri paesi europei con una perdita stimata sul PIL del 2%. Occorrono provvedimenti straordinari per superare la crisi, a partire da una riforma seria e decisa della legislazione e della Pubblica Amministrazione che abbatta i costi e le lungaggini della burocrazia italiana, tra le ultime per efficienza a livello continentale. Per questo motivo chiediamo al Governo che la reale semplificazione delle procedure sia una priorità dell'azione politica, pena la definitiva deriva economica del Paese".
Il Presidente provinciale CNA Nunzio Dallari in merito al carico tributario nel nostro Paese ha sottolineato come: "Tra le cause del perdurare della crisi e della decrescita c'è proprio la pressione fiscale: 55% del PIL è un numero mostruoso soprattutto se considerata la qualità dei servizi forniti a cittadini ed imprese. Se vogliamo far ripartire il sistema paese e far investire nel nostro paese sia imprese/imprenditori stranieri sia italiani, una delle cose da fare è quella di ridurre la tassazione. Il Governo deve facilitare la vita a chi fa impresa: bisogna prima di tutto alleggerire il carico fiscale e per farlo bisogna da un lato intensificare la lotta all'evasione, ma dall'altro bisogna intervenire con determinazione anche sulla spesa pubblica improduttiva".
Donatella Prampolini Manzini, Presidente provinciale di Confcommercio, ha parlato di occupazione e deregolamentazione nel commercio: "Non ci può essere una vera ripresa, senza un intervento deciso in grado di correggere prima possibile le rigidità imposte dalla riforma Fornero, che hanno avuto gli unici effetti di aumentare i contenziosi e ridurre la possibilità di entrare nel mondo del lavoro. Stessa cosa vale per la deregolamentazione dei giorni e degli orari di apertura dei negozi che ha portato all'aumento dei costi di gestione delle attività, al peggioramento delle condizioni contrattuali dei dipendenti e allo spostamento dei fatturati verso la grande distribuzione. Occorre ripensare velocemente ad alcune regole chiare che frenino la deriva di chi opera nel commercio".
Ivo Biagini, Presidente di Confartigianato Lapam Reggio Emilia, è, invece, intervenuto sulla difficoltà nell'accesso al credito da parte delle pmi: "Rispetto alla media nazionale (-6,4%) di erogazione del credito all'artigianato nell'ultimo anno, tranne Bologna (-6,1%) tutte le altre province dell'Emilia-Romagna registrano cali molto più marcati con punte massime a Ravenna (-12,4%) Reggio Emilia (-10,7%) Piacenza (-8,7%) Rimini (-8,3%) e Modena (-8,1%). È necessario trovare soluzioni che consentano un accesso al credito più facile per le nostre PMI e soprattutto a condizioni che non limitino la nostra competitività con il resto del mondo. I consorzi di garanzia sono uno strumento importante che la politica dovrebbe favorire con politiche di sostegno".
Nella manifestazione del 18 febbraio sarà presentato, inoltre, un manifesto contenente proposte concrete per un reale cambiamento economico e sociale per il rilancio di consumi e investimenti.
(Fonte: ufficio stampa RETE Imprese Italia)
Domani, Mercoledì 12 febbraio il seminario di CNA Giovani Imprenditori sulle strategie di promozione sui social network -
Reggio Emilia, 11 febbraio 2014
Quali sono i social media più utilizzati per la comunicazione online? Che tipo di risultati si possono ottenere? Quali sono le caratteristiche di ciascun social network? A queste e ad altre domande darà una risposta il dott. Paolo Vallicelli, partner del gruppo LEN esperto in marketing strategico e operativo, al seminario promosso da CNA Giovani Imprenditori mercoledì 12 febbraio dalle 19.30 alle 21 presso la sede Provinciale CNA in via Maiella, 4.
I contenuti dell'incontro saranno relativi alle strategie di promozione aziendale sui social network, il social media marketing, con un focus su Facebook, Twitter, LinkedIn e la promozione video con youtube. Tra i temi trattati, l'importanza di lavorare sui contenuti, utilizzando le leve dello storytelling, il valore della condivisione dei contenuti aziendali, la pianificazione della strategia web, l'importanza della comunicazione multicanale, coinvolgendo diversi strumenti di comunicazione.
"Durante il primo seminario con il dott. Vallicelli – spiega il Presidente provinciale CNA Giovani Imprenditori Manuel Villa – abbiamo parlato di come fare un uso consapevole dei motori di ricerca, della pubblicità su internet e delle caratteristiche che determinano l'usabilità dei siti aziendali. Il secondo tratterà i social network perché riteniamo che siano una leva importante per il cambiamento e la crescita delle pmi e che debbano entrare a far parte della cultura d'impresa. Seguendo i consigli di un esperto possiamo dare un impulso alle nostre attività e incrementare la visibilità della nostra azienda".
Per info e adesioni contattare CNA Giovani Imprenditori Reggio Emilia Rif. Ughetta Fabris, Tel. 0522-356366 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
(Fonte: ufficio stampa CNA RE)
Fisco, burocrazia, lavoro, sisma, alluvione: "Senza impresa non c'è Italia. Riprendiamoci il futuro" ...
Modena, 11 febbraio 2014 -
"Esigiamo azioni concrete e non più confronti astratti su quelli che sono problemi gravi, reali e che ancora non trovano soluzione. A Governo e Parlamento chiediamo una svolta urgente". È questo il grido che arriva dagli imprenditori, anche e soprattutto modenesi, stremati da crisi, sisma e alluvione. Grido che Rete Imprese Italia ha fatto proprio, promuovendo la grande mobilitazione nazionale: "Senza Imprese non c'è Italia. Riprendiamoci il futuro", in programma a Roma il 18 febbraio 2014. Sono decine di migliaia quelli previsti da ogni parte d'Italia, per quella che sarà la più grande manifestazione mai organizzata dalle rappresentanze della piccola e media impresa, a testimonianza di una situazione ormai divenuta insostenibile. Soprattutto in un territorio come quello modenese, messo a dura prova non solo dalla recessione, ma anche dal sisma del 2012, poi dalla recente alluvione. Anche per questo la presenza dei nostri imprenditori sarà quanto mai significativa: oltre 1000, infatti, i commercianti, gli artigiani, i lavoratori autonomi chiamati a raccolta dalle Associazioni imprenditoriali locali - Ascom-Confcommercio Fam, CNA, Confesercenti e Lapam-Confartiginato Modena-Reggio Emilia – che martedì prossimo arriveranno nella capitale su una quindicina di pullman ed addirittura un treno speciale.
"Con questa mobilitazione nazionale – sostiene Rete Imprese Modena - vogliamo esprimere il profondo disagio per le condizioni di pesante incertezza in cui sono costrette le imprese. A maggior ragione se guardiamo alla situazione di quelle modenesi vessate, dalla tragica combinazione di crisi, terremoto e recentemente anche dall'alluvione. Scendiamo in piazza però anche per avanzare concrete proposte di rapida attuazione, finalizzate ad evitare il declino economico e ripristinare un clima di maggior fiducia. Il mondo dell'impresa diffusa, dell'artigianato e del terziario di mercato rappresenta infatti il tessuto produttivo più esteso d'Italia, in grado di garantire occupazione e stabilità. Dal futuro di questo sistema di imprese dipende quello del Paese. Sarà la più grande manifestazione di piccoli imprenditori nella storia del paese. Senza 'forconi', ma con la consapevolezza che il tempo delle attese è finito".
"Le Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) in Italia e sul territorio locale – ha poi proseguito Rete Imprese Modena – sono la forza trainante del sistema produttivo. Un risorsa preziosa, per il contributo occupazionale e sociale che sono in grado di offrire, e per la ricchezza economica diffusa che hanno sempre contribuito a creare. Che rischia però di non essere più tale a causa della pesante contrazione dei livelli produttivi subiti dal Paese così come dal territorio modenese, nell'ultimo quinquennio in tutti i settori. Forse torneremo ai livelli pre-crisi non prima del 2020, se si realizzeranno tassi di crescita dell'1%. Quanto al 2014: stimiamo che il Pil crescerà dello 0,3%, mentre i consumi caleranno ancora dello 0,2%. Ben più critica poi è la situazione in ambito regionale e locale: il PIL nel 2012 è calato del 2,6% superando per la prima volta in negativo il dato nazionale (-2,4%)".
"Situazione su cui ha inciso pesantemente il sisma che ha colpito diverse provincie ed in particolare la nostra. La difficoltà delle imprese nel ricevere le risorse per la ricostruzione, dovuta quasi esclusivamente al pesante carico burocratico, continua ad essere un freno alla ripresa dell'economia. Con l'abbattersi poi dell'alluvione, in parte sugli stessi territori, il rischio che si profila è quello della resa dell'economia nell'area con fortissime ripercussioni su provincia e Regione. Nella zona colpita hanno sede circa 1.500 imprese, delle quali oltre il 70% ha subito danni che una prima stima valuta in circa 400 milioni di euro. E' evidente che i nostri territori necessitano di un'attenzione straordinaria del Governo che deve farsi carico di reperire e mettere velocemente a disposizione risorse per la ripartenza.
Gli imprenditori modenesi che saranno a Roma martedì prossimo non mancheranno di caratterizzarsi per la rivendicazione anche dei temi vitali per il nostro territorio, alluvione e terremoto in testa a tutti".
"In tema di burocrazia – precisano le Associazioni aderenti a Rete Imprese – teniamo a sottolineare ancora una volta quello relativo al sisma. Aspetto questo rappresentante un ostacolo grave e terribile allo sviluppo delle imprese. I costi per la burocrazia sono eccessivi e odiosi, ancor di più quando gravano su imprenditori che con sacrificio e risorse proprie hanno cercato di ripartire al più presto. Oggi molti di loro non sono ancora riusciti ad avanzare la richiesta per i contributi di ricostruzione a causa di procedure astruse e farraginose. E' una situazione che non possiamo più tollerare! A maggior ragione quando in una situazione normale, per i soli adempimenti fiscali, continuano ad essere necessarie 269 ore l'anno, ovvero 34 giorni lavorativi: oltre 100 ore in più (13 giornate) rispetto alla media dei Paesi dell'Area Euro".
"Per non parlare del livello d'imposizione fiscale sui profitti d'impresa che ha raggiunto nel 2013 il 65,8%, oltre 20 punti al di sopra della media europea; mentre quello sulle MPMI supera il 64%. Non bastasse questo, nei primi 9 mesi del 2013, si è registrata la chiusura a livello nazionale di 277.000 attività. Il Governo non può considerare le piccole e medie imprese, che non spostano la sede legale o fiscale all'estero dove in taluni casi la convenienza è maggiore, come una sorta di bancomat a cui attingere per rimettere in sesto i conti dello Stato".
"Situazione che ci induce – evidenzia Rete Imprese Modena - ad avanzare richieste urgenti alla politica e non più prorogabili. C'è dunque l'impellente necessità di:
riformare gli assetti istituzionali e garantire la governabilità: serve una riforma delle autonomie locali, una seria e precisa ricollocazione delle funzioni e conseguentemente nelle responsabilità di governo locale;
approvare quanto prima la riforma fiscale. Un fisco più giusto è anzitutto un fisco più semplice e che non si accanisce sul lavoro, sia esso subordinato o autonomo;
uscire dall'emergenza occupazionale: il lavoro lo crea l'impresa, il lavoro non si crea per decreto. Puntare sullo sviluppo delle imprese significa soprattutto creare nuovo lavoro.
Sostegno da parte degli istituti di credito;
tornare alla legalità e potenziare le dotazioni e organici di magistratura e Forze dell'Ordine;
Mettere fine alla deregulation. Anni di politiche liberistiche stanno devastando la nostra economia fatta di piccole e medie imprese. Per questo è indispensabile una nuova legge sugli orari del commercio.
"Per rimanere invece all'ambito territoriale in relazione alle calamità naturali che si sono abbattute sulle nostre imprese c'è l'urgente necessità di risorse certe per i contributi per la ricostruzione; alleggerimento del carico burocratico sulle procedure di domanda e liquidazione; proroga dei pagamenti delle imposte e dei tributi almeno di altri 3 anni; fiscalità di vantaggio per dare ossigeno ad imprese stremate da crisi, terremoto ed alluvione".
Proposte che sono state già avanzate in occasione dell'incontro tenutosi lunedì 10 febbraio con parlamentari e senatori modenesi – presenti Maria Cecilia Guerra Vice ministro del Lavoro, Stefano Vaccari (PD), Carlo Giovanardi (NCD), Vittorio Ferraresi (5 Stelle) ed Edoardo Patriarca (PD) che hanno espresso il loro impegno ad approfondire il tema della fiscalità di vantaggio – con i quali le Associazioni imprenditoriali Ascom-Confcommercio Fam, CNA, Confesercenti e Lapam-Confartiginato Modena-Reggio Emilia hanno concordato una linea di confronto e di aggiornamento costanti e continui e che dovrà includere anche la Regione Emilia Romagna (il prossimo incontro è già stato fissato tra un mese) in merito alla situazione di eccezionale gravità cui è venuto a trovarsi il territorio modenese e riguardo soprattutto le misure di sostegno da adottare e con le quali interfacciarsi col Governo.
Rete Imprese Italia Modena ricorda infine che martedì 18 febbraio 2014, le imprese modenesi associate a Ascom-Confcommercio Fam, CNA, Confesercenti e Lapam-Confartigianato Modena-Reggio esporranno all'interno delle proprie attività il manifesto "Senza imprese non c'è Italia. Riprendiamoci il futuro", in segno di adesione alla mobilitazione nazionale.
In allegato locandina e volantino scaricabili
(Fonte: ufficio stampa RETE Imprese Italia)
L'Academy Giovani Imprenditori, Ecipar e Woman Evolution vi invitano a un incontro speciale col fondatore di Visualify -
Modena, 11 febbraio 2014 -
"Ti è mai capitato di accorgerti che non tutti avevano compreso la tua idea?". Una domanda che è legittimo porsi, e che tuttavia ci si pone solitamente troppo tardi. Domanda che fa da spunto a un corso accelerato di comunicazione a cura di CNI Ecipar, la società del gruppo CNA specializzata in formazione che, per l'occasione, ha scelto di avvalersi delle competenze di un grande esperto: Claudio Cerulli, socio fondatore dell'innovativa impresa Visualify (per capire quanto innovativa, visitate visualify.me).
Giovedì 13 febbraio 2014 alle 18.00, presso la sala Arcelli della sede provinciale CNA (via Malavolti 27, Modena), l'Academy Giovani Imprenditori e CNA Woman Evolution vi invitano all'incontro dal titolo "La comunicazione visiva – Quando le parole, da sole, non bastano": un'occasione per aprire letteralmente gli occhi di fronte ai difetti della propria strategia comunicativa. L'utilizzo dell'immagine, in tutte le sue accezioni, può essere la soluzione per rendere un messaggio più incisivo, più persistente nella memoria e in generale più efficace.
L'obiettivo dell'incontro è permettere ai partecipanti di affinare la capacità di affrontare problemi complessi, generare idee, individuare soluzioni e raccontarle ad altri, stimolando sincero interesse.
Per partecipare è possibile iscriversi sul sito CNA oppure contattare CNI Ecipar: Tel 059 269800, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA Modena)
L'iniziativa, che vede la partecipazione di tecnici Inail, si svolge alle 15 nella sala formazione di Confcooperative Modena -
Modena, 10 febbraio 2014 -
È in programma domani - martedì 11 febbraio – un seminario di Confcooperative Modena per presentare i contributi che l'Inail concede alle imprese che investono in salute e sicurezza sul lavoro. L'iniziativa, che vede la partecipazione di tecnici Inail, si svolge alle 15 nella sala formazione di Confcooperative Modena (piano seminterrato di palazzo Europa, via Emilia Ovest 101, Modena). «Domani presentiamo due misure Inail molto interessanti per le imprese – spiega Giuseppe Caserta, il funzionario di Confcooperative Modena che si occupa di salute e sicurezza sul lavoro – La prima misura è un contributo, che può arrivare fino a 130 mila euro, erogato alle imprese che investono per prevenire i rischi di infortuni. La seconda misura è uno "sconto", denominato "oscillazione per prevenzione", riconosciuto alle aziende, operative da almeno un biennio, che eseguono interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro, in aggiunta a quelli minimi previsti dalla normativa in materia». Uniservizi (la società di servizi di Confcooperative Modena) fornisce assistenza alle aziende sia per la partecipazione alle iniziative Inail che per l'adozione dei modelli organizzativi e di responsabilità sociale finanziati dall'Inail.
Info: Francesca Ferrari (tel. 059.384722; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..)
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)
"Soddisfatti che la nostra proposta sia stata accolta. È un segnale positivo per gli imprenditori e un successo per tutta la collettività" -
Reggio Emilia, 10 febbraio 2014 -
"Siamo soddisfatti che la nostra battaglia per istituire un fondo di garanzia per ridare ossigeno alle Pmi indirettamente colpite dalla crisi nel settore dell'edilizia abbia portato a un risultato concreto". Nunzio Dallari, Presidente provinciale di CNA Reggio Emilia, plaude al fondo reso operativo grazie a un primo stanziamento di un milione di euro da parte della Provincia di Reggio Emilia e della Camera di Commercio finalizzato a liberare liquidità a favore delle imprese creditrici di altre imprese del settore edile finite in concordato, fallimento o liquidazione.
"Nella nostra manifestazione per la crisi del comparto edile in Piazza della Vittoria il 21 aprile 2013 – continua il Presidente Dallari – avevamo dato voce agli "invisibili", ai piccoli-medi imprenditori che subivano la crisi in silenzio, e avanzato delle proposte per uscire dal tunnel, tra cui l'istituzione del fondo di garanzia.
Abbiamo portato avanti le nostre idee e svolto numerosi incontri per sensibilizzare le istituzioni e arrivare a una risoluzione indispensabile per le migliaia di imprese danneggiate da una crisi pesante che dall'edilizia colpisce a cascata tanti settori della nostra economia".
"Ricordiamo alle imprese interessate – concluda il leader CNA - che è possibile presentare domanda dal 10 febbraio 2014 e che Prefina Srl, l'agenzia Unifidi istituita da CNA Reggio Emilia, aderisce all'iniziativa ed è a disposizione per le consulenze, tel. 0522-3561. Inoltre, è possibile reperire la scheda tecnica con tutti i dettagli del bando anche sul nostro sito www.cnare.it ".
(Fonte: ufficio stampa CNA RE)
Parma, 7 febbario 2014 -
I dati economici recenti dell'Emilia Romagna (fonte Movimprese) registrano nel 2013 la chiusura di 5.827 imprese, si tratta in media di sedici imprese al giorno. Soltanto nella provincia di Parma il deficit delle imprese attive rispetto il 2012 ammonta a ben 686. Tutto questo è inaccettabile in un Paese con un sistema economico che fino a qualche anno fa è stato tra i primi al mondo, con un sistema economico produttivo composto per il 97% da piccole e medie imprese. Siamo invece in uno Stato che, anziché stare a fianco di chi si impegna ogni giorno per produrre e garantire lavoro, pensa solo ad un fisco oppressivo per imprese e cittadini, un fisco che sottrae risorse allo sviluppo delle imprese, utile solo a mantenere un apparato politico e burocratico fine a se stesso e di nessuna utilità, che non dà nessun contributo allo sviluppo del Paese, anzi ne è la zavorra, sottoponendo cittadini e imprenditori ad un vero e proprio calvario burocratico.
Da qui l'esasperazione, e di conseguenza la necessità, di una grande manifestazione di imprenditori alla quale le locali Associazioni CNA, Confartigianato Imprese Apla, Ascom Confcommercio e Confesercenti, in rappresentanza dei settori dell'artigianato, del commercio, dei servizi, del terziario, si apprestano a partecipare con nutrite delegazioni di imprenditori, per dire con forza: basta all'inerzia del Governo! Per dire che oltre alla risoluzione dei problemi evidenziati, il mondo delle imprese reclama che si tolgano i vincoli e i costi che pesano sul lavoro per poter assumere giovani, che le banche ricomincino a investire sull'economia reale, che lo Stato saldi i suoi debiti con le imprese; che vogliono cioè, interventi di forte impulso alla ripresa economica, misure urgenti per consentire alle medesime di resistere alle difficoltà e tornare rapidamente allo sviluppo.
Anche per questo CNA, Confartigianato Imprese Apla, Ascom Confcommercio e Confesercenti hanno deciso di convocare una conferenza stampa pubblica per informare ancor più compiutamente imprese e cittadini sui motivi che hanno portato alla scelta di organizzare, a livello nazionale, una manifestazione di piazza che non ha precedenti nel mondo delle imprese.
La Conferenza Stampa si terrà venerdì 14 febbraio alle ore 11,00 nella sede della Camera di Commercio di Parma in via Verdi 2, sarà il luogo dove i presidenti delle Associazioni organizzatrici di Parma presenteranno ai cittadini, agli imprenditori e alla stampa, i motivi che hanno portato alla decisione di una manifestazione di piazza unitaria che possa dar forza reale alle loro richieste, perché finalmente il Governo e la politica passino dalle parole ai fatti. Subito.
(Ufficio stampa CNA Parma)
Costituito un gruppo di imprenditori dell'area alluvionata, col fine di confrontarsi rapidamente e in modo continuativo riguardo le esigenze delle imprese colpite: "Vogliamo andare avanti, non siamo più disposti al silenzio ed esigiamo risposte in tempi rapidi" -
Modena, 7 febbraio 2014 -
"Fare in fretta, perché la situazione è gravissima!". E' quanto è emerso forte e chiaro, ieri sera a Bomporto, in occasione dell'incontro voluto da Rete Imprese Italia Modena – che raccoglie le Associazioni Ascom-Confcommercio Fam, CNA, Confesercenti e Lapam-Confartigianato - con gli imprenditori dei comuni alluvionati. Un grido rivolto alle istituzioni, soprattutto al governo. "In fretta, senza ripetere gli errori compiuti col sisma - hanno ribadito più volte – e che si intervenga affinché non accada mai più".
Esaurita la sala, e ben oltre il centinaio i presenti, imprenditori di tutte le categoria, dal commercio, al manifatturiero, dai servizi agli esercizi pubblici all'artigianato, non esitato in avvio di serata a manifestare il disappunto di chi a causa della situazione creatasi e malgrado la pronta reazione, si trova ancora oggi in forte difficoltà. "Crisi, sisma e ora l'alluvione: "Le imprese sono stremate"; "Non ci arrendiamo, riapriremo ed alcuni anche dopo mesi ma a che prezzo?"; e ancora: "Si fatica a percepire quello che stiamo vivendo che è di gravità estrema"; "Occorrono risposte certe per i danni che abbiamo subito"... e non sono e alcune delle riflessioni emerse nel corso ella serata.
Riflessioni che Rete Imprese ha fatto proprie, garantendo il massimo impegno "Ci siamo attivati immediatamente – ha esordito Massimo Silingardi il presidente di Confesercenti Modena, portavoce attuale di Rete Imprese Italia per il territorio – fornendo alle imprese sostegno ed informazioni utili ad affrontare il disastro. Ma soprattutto è nostra intenzione sostenere i bisogni e le esigenze degli imprenditori colpiti e di fronte alle istituzioni, Provincia, Regione e il Governo. C'è necessità urgente di risposte perché queste aziende si trovano a far ei conti con gli effetti combinati di crisi, sisma e adesso anche dell'alluvione devastante. Loro e noi non siamo più disposti ad ammettere omissioni e negligenze nella gestione dell'emergenza; e nemmeno di sottovalutazione della portata di questa ennesima catastrofe come del bisogno di risorse e attenzione che meritano imprese e territorio".
"E' imprescindibile, urgente e necessaria, per la zona colpita l'istituzione di una fiscalità di vantaggio – ha poi proseguito Giorgio Vecchi vice-presidente territoriale di Ascom-Confcommercio Fam Modena - Un regime cioè che per un congruo periodo di tempo consenta una riduzione della pressione fiscale sulle imprese e con una progressione dell'incidenza delle imposte che consenta una ripartenza veloce. Misura indispensabile per l'area dell'alluvione, su cui ci confronteremo sia con la Regione che con i Parlamentari modenesi per concordare le misure più confacenti alle necessità delle imprese, a partire dalla sospensione del pagamento di imposte e contributi ben oltre il 31 luglio 2014, prevedendo al termine del periodo di sospensione, una rateizzazione di almeno 3 anni di quanto dovuto. E non mancheremmo di rivolgerci anche agli istituti bancari per ottenere condizione di credito agevolato. Mentre abbiamo già chiesto un incontro urgente con l'ABI e per la sospensione dei mutui in scadenza e senza che questo incida sul merito creditizio delle imprese ".
"Quindi sarà importante – ha sottolineato Erio Luigi Munari, presidente di Lapam-Confartigianato di Modena e Reggio Emilia - Comprendere le ragioni di quanto è successo e individuare eventuali responsabilità. Positiva quindi la costituzione di un comitato scientifico volto ad accertare le cause del cedimento dell'argine del Secchia; come pure l'inchiesta avviata dal Procuratore Zincani che se porterà all'apertura di un procedimento giudiziario verso i soggetti preposti al controllo ed alla manutenzione degli argini ci vedrà costituire Parte civile. Al fine di ottenere un giusto risarcimento dei danni materiali e morali cagionati alle imprese ed agli imprenditori. Il nodo idraulico modenese va messo in sicurezza al più presto in modo che simili catastrofi non si ripetano".
"Da parte nostra – ha poi concluso Umberto Venturi presidente di CNA Modena - ci sarà tutto l'impegno disponibile per non lasciare nulla di intentato e per ottenere risposte celeri. Continueremo a confrontarci in modo costante con Provincia e Regione come stiamo facendo e se sarà il caso intensificheremo gli incontri. Lo stesso varrà anche con quelli relativi ai parlamentari modenesi di tutti gli schieramenti dato che sulla questione vogliamo la massima attenzione. Mentre non mancheremo di sensibilizzare le nostre Associazioni nazionali sulla grave questione modenese già a partire dalla mobilitazione del 18 febbraio prossimo a Roma. infine cosa più importante intensificheremo il rapporto con le imprese colpite dall'alluvione in modo costante al fine di interpretare correttamente le loro necessità".
Proposito questo che ha già trovato forma nella serata di ieri. Al termine è stato infatti costituito ad opera di Rete Imprese Modena un gruppo di quattro imprenditori locali con l'obiettivo di: essere un punto di riferimento per tutti gli altri dell'area, e quello di avere un confronto veloce, costante e continuativo riguardo le esigenze e le necessità di tutte le imprese colpite.
(Fonte: RETE Imprese Italia)
L' intervento del Presidente CNA Nunzio Dallari sull'Unione Europea: sulla nuova procedura di infrazione avviata dalla Commissione Europea, per la violazione della direttiva comunitaria sui tempi di pagamento della PA italiana, e sul "progetto Europa" -
Reggio Emilia, 6 febbraio 2014 -
Di Nunzio Dallari, Presidente provinciale CNA -
Una nuova scure incombe sull'Italia. Il vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani ha avviato la procedura di infrazione per la violazione della direttiva comunitaria che regola i tempi di pagamento della pubblica amministrazione. I 30 giorni imposti per legge sono ben lontani dalla triste realtà nel nostro paese: la media delle amministrazioni italiane per pagare le aziende fornitrici di beni e servizi è di ben 170 giorni contro una media europea di 61.
Verrebbe da dire che è giusto punire un comportamento così penalizzante per le imprese che hanno problemi di liquidità e di accesso al credito, se non fosse che, se confermata, la sanzione finirà per colpire due volte le stesse vittime, ovvero i contribuenti (tra cui le aziende creditrici) che dovrebbero sborsare all'incirca 4 miliardi di euro solo di mora.
L'ingresso nell'Unione Europea e l'apertura dei confini doveva servire per facilitare lo scambio di persone, beni e servizi, e creare una potenza in grado di avere un peso nell'economia mondiale, ma alla luce della pesante crisi che sta attraversando il nostro Paese e delle nette differenze nell'economia e nel mercato del lavoro che ci sono da uno Stato membro all'altro, mi chiedo: non è che abbiamo creato un mostro?
Pensando al sogno Europa, ancora oggi constatiamo che non c'è reciprocità tra l'Unione Europea e gli stati Membri: siamo reclusi alla mera esecuzione di norme europee con tempi e modalità diverse da paese e paese, con la creazione conseguente di una sorta di "concorrenza sleale legalizzata".
Perché all'interno della stessa comunità ci sono costi completamente diversi sul lavoro che generano concorrenza interna? È come generare una concorrenza sleale ma legalizzata dal sistema, che sta diventando una trappola per la nostra economia. Siamo partiti con il progetto Europa senza pensare a regole che evitassero di generare scompensi nella stessa comunità, riusciremo a rimediare o il sistema imploderà? Non meravigliamoci se le nostre aziende si trasferiscono in altri Stati con una pressione fiscale più bassa, politiche del lavoro efficienti e una burocrazia semplificata.
Le aziende hanno l'obbligo morale di creare occupazione e favorire lo sviluppo del territorio, ma se tanti imprenditori reggiani e italiani si trasferiscono chiediamoci il perché, chiediamoci anche perché gli investitori stranieri sono attratti dall'Italia se non per poche e specializzate produzioni. La politica sta correndo dei rischi enormi rinviando misure incisive e tempestive per favorire il rilancio dei consumi e degli investimenti. Basta con le ideologie personali e di bottega: abbiamo tutti, cittadini e politici, il dovere di dare il nostro contributo con responsabilità per fare ripartire la nostra economia.
Cerchiamo di sfruttare il vantaggio di essere parte di una grande comunità con un enorme potenziale. Come ha detto ieri il presidente Napolitano "si può essere europeisti critici, senza mettere in discussione i capisaldi dell'impianto della UE". Il fatto che il progetto Europa sia stato creato partendo dalla "coda" anziché dalla testa, non è un buona ragione per buttarlo. Occorre valorizzarne le potenzialità cercando di abbatterne velocemente i limiti.
Dobbiamo imparare a fare rete superando i campanilismi. Prendiamo ad esempio la nostra realtà: la promozione dell'aeroporto di Parma a scalo di interesse nazionale è un successo per l'area vasta Emilia. E' una notizia su cui lavorare per collegare due infrastrutture importanti come la stazione Mediopadana di Reggio e l'aeroporto di Parma per allargare il bacino di utenti e favorire l'incoming anche in vista dell'Expo 2015.
Se uniamo le parti nel modo giusto, invece di un mostro potrebbe nascere una grande opportunità. Ma facciamo presto. Le imprese ne hanno bisogno.
(Fonte: ufficio stampa CNA RE)
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