Camera di Commercio Parma

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Sito ufficiale: www.pr.camcom.it

Nella cornice di Cibus Tec l'evento di punta dedicato al business e alla ricerca nelle tecnologie per la trasformazione dei prodotti vegetali -

Parma, 30 ottobre 2014 -

Apre i battenti a Parma la quinta edizione di "Tech Agrifood - European mediterranean Business Meetings", evento dedicato a imprese, centri di ricerca e università che operano nel campo delle tecnologie per la trasformazione di frutta, verdura e cereali e nella filiera vitivinicola e olearia.

Tech Agrifood è organizzato dalla Camera di commercio italiana per la Francia di Marsiglia, dalla Camera di commercio di Parma e da "Terralia", Polo di competitività del sud est della Francia, in collaborazione con Unioncamere Emilia-Romagna e Promec, Azienda speciale della Camera di commercio di Modena.

Partecipano 126 operatori provenienti da 11 paesi: Algeria, Egitto, Marocco, Tunisia, Turchia, Libano, Francia, Italia, Spagna, Russia, Vietnam. Sono in programma piu' di 500 incontri B2B per favorire lo sviluppo di partenariati commerciali, tecnologici e scientifici sui temi focus dell'evento, tra cui i processi di conservazione e trasformazione, l'imballaggio e il confezionamento, lo stoccaggio e la distribuzione.

Di grande interesse i workshops tematici inseriti a complemento dei B2B, coordinati rispettivamente dalla Stazione Sperimentale per l' Industria delle Conserve Alimentari mercoledi' 29 ottobre alle ore 17 e giovedi' 30 ottobre alle ore 12.15 dal Polo di competitività Terralia.

L'edizione 2014 di Tech Agrifood beneficia anche del supporto del progetto Euromed Invest, che ha l'obiettivo di promuovere il business e gli investimenti nell'area euromediterranea. Il progetto, finanziato dall'Unione Europea, ha assicurato la partecipazione all'evento di 4 agenzie per la promozione degli investimenti nei paesi della Riva Sud del bacino mediterraneo: AMDI (Marocco), ANDI ( Algeria), IDAL (Libano), FIPA (Tunisia).

"Creare occasioni e luoghi dove le imprese possano esprimere tutte le proprie potenzialità: credo che questa sia una delle missioni principali delle Camere di commercio - sottolinea Andrea Zanlari, presidente della Camera di commercio di Parma - Sono perciò orgoglioso dell'impegno che l'Ente che rappresento ha profuso anche quest'anno nell'organizzazione di Tech Agrifood. Grazie alla collaborazione con Unioncamere Emilia-Romagna questa edizione è arricchita anche della presenza di delegazioni provenienti da Russia e Vietnam. Considero dunque un grande risultato per la nostra città e per il suo sistema imprenditoriale ospitare la quinta edizione di Tech Agrifood, ottimo esempio di collaborazione fra enti, istituzioni e sistema delle imprese.

Jean Jacques Isoard, presidente della Camera di commercio italiana per la Francia di Marsiglia, dichiara che: "La nostra Camera, specializzata nell'assistenza alle imprese italiane e francesi e nell'organizzazione di incontri d'affari su settori specifici tra cui l'agroalimentare, ha da anni sposato un'apertura sul mediterraneo grazie all'organizzazione di incontri d'affari coinvolgenti operatori della riva nord e sud dell'area med.
E' la seconda volta che l'evento Tech agrifood viene ospitato a Parma nell'ambito del salone Cibustec Foodpack e ringrazio la Camera di commercio e Fiere di Parma in quanto tali incontri non potevano trovare collocazione tematica migliore".

(Fonte: Ufficio Stampa Camera di commercio di Parma)

Il 29 e 30 ottobre alle Fiere di Parma nell'ambito di Cibus Tec - Foodpack. Partecipano 125 operatori da tutto il mondo -

Parma, 27 ottobre 2014 -

Dopo il successo della quarta edizione, svoltasi a a Marsiglia nel giugno del 2013, sta aprendo i battenti a Parma la quinta edizione di "Tech Agrifood - European mediterranean Business Meetings", evento dedicato a imprese, centri di ricerca, università che operano nel campo delle tecnologie per la trasformazione di frutta, verdura e cereali e nella filiera vitivinicola e olearia. Obiettivo: ricercare o offrire tecnologie nell'ambito dei processi di conservazione e trasformazione, imballaggio e confezionamento, stoccaggio, distribuzione e trasporto. Argomenti tutti all'avanguardia: la sicurezza e la qualità dei cibi, il packaging e l'etichettatura richiedono una costante ricerca e innovazione, da realizzarsi attaraverso il consolidarsi di sinergie tra i attori pubblici e privati.

Organizzano Tech Agrifood la Camera di commercio italiana per la Francia di Marsiglia, la Camera di commercio di Parma e "Terralia", Polo di competitività del sud est della Francia, in collaborazione con Unioncamere Emilia-Romagna. E' prevista la partecipazione di 126 operatori provenienti da 15 paesi: Algeria, Egitto, Marocco, Tunisia, Turchia, Emirati Arabi, Belgio, Francia, Italia, Spagna, Russia, Olanda, Argentina, Emirati Arabi, Vietnam, che saranno coinvolti in incontri d'affari per favorire lo sviluppo di partenariati commerciali, scientifici e tecnologici. I profili delle aziende iscritte sono visionabili sul sito dell'evento: www.techagrifood.com.

Tech Agrifood è organizzato all'interno di Cibus Tec – Foodpack il 29 e 30 ottobre. Le 2 giornate saranno arricchite anche da seminari tecnici, a cura della Stazione sperimentale per l'industria delle conserve alimentari di Parma e di Terralia.

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio Parma)

Il quadro rappresentato dal Rapporto Excelsior, elaborato dall'Ufficio studi della Camera di Commercio di Parma. Il mercato del lavoro della provincia di Parma continua a contrarsi ma dati meno negativi dell'anno scorso. Cambiano le priorità e le modalità che le imprese considerano per selezionare nuovi collaboratori -

Parma, 24 ottobre 2014 -

Il mercato del lavoro della provincia di Parma continua a contrarsi e, nella contrazione, cambiano le priorità e le modalità che le imprese considerano per selezionare nuovi collaboratori: nonostante la scarsità di risorse, escludendo le richieste di personale stagionale, si ricercano profili mediamente più qualificati che in passato, probabilmente al fine di recuperare competitività e slancio nell'affrontare scenari di mercato sempre più complessi e di difficile lettura. La scommessa sui talenti non si fa tuttavia a occhi chiusi: in oltre la metà dei casi, le assunzioni arrivano solo dopo lunghi periodi in cui l'impresa ha la possibilità di conoscere e provare operativamente la risorsa.

Questo in sintesi il quadro rappresentato dal Rapporto Excelsior, elaborato dall'Ufficio studi della Camera di Commercio di Parma. Lo studio, presentato oggi, è basato sui dati forniti dall'indagine Excelsior, giunta quest'anno alla sua 17esima edizione. L'indagine è realizzata da Unioncamere e da tutte le Camere di Commercio, in accordo con il Ministero del Lavoro. Circa 100.000 interviste svolte in tutta Italia tra le imprese dell'industria e dei servizi con almeno un dipendente.

I dati

Con un calo previsto dello 0,8%, pari a 920 posti persi nell'anno, il mercato del lavoro della provincia di Parma, nei settori dell'industria e dei servizi, nel 2014 si attesta su un valore migliore di quello regionale (-1,2%) e di quello nazionale (-1,5%). Va meglio anche rispetto al 2013, quando la contrazione era stata del 2%.

Non è senz'altro un dato da festeggiare, poiché a fronte di 6.510 assunzioni ci sono 7.420 fuoriuscite di lavoratori. Tuttavia si tratta di uno dei valori migliori dell'intero Paese: Parma resta dietro soltanto a Milano (-0,5%) e a Modena (-0,7). Fanalino di coda, Vibo Valentia con il -4%.

Le assunzioni complessivamente crescono del 30%, sia nell'industria che nei servizi. Saranno 4.350 a carattere non stagionale, e 2.160 stagionali. Su 10 ingressi, 6 sono nel terziario, 4 nella manifattura e nell'edilizia. Stesso rapporto si ritrova anche nelle cessazioni.

La diminuzione di posti di lavoro si concentra nelle imprese fino a 9 dipendenti (-680 unità) e in quelle tra 10 e 49 dipendenti (-270), mentre le aziende più grandi presentano un saldo assunzioni-cessazioni positivo di 30 unità (l'anno scorso erano -280).

La crisi occupazionale morde in modo intenso le imprese artigiane (-340 unità, -2,4%). Complessivamente, le costruzioni perdono 320 addetti, il terziario (commercio escluso) ne perde 290, il commercio 170 e l'industria 140. Si segnalano saldi positivi nelle industrie meccaniche (+30), nei servizi avanzati alle imprese (+30), nei servizi operativi (+30) e negli "altri servizi" (+60).

Le imprese che prevedono assunzioni nel corso dell'anno sono il 18%, e si concentrano tra le aziende con oltre 50 dipendenti. La motivazione principale per la ricerca di lavoratori è la sostituzione di lavoratori temporaneamente non disponibili (4 risposte su 10), ma si assume anche per prepararsi a una crescita della domanda del mercato (1 risposta su 4). L'altra faccia della medaglia è un 82% di imprese che esclude qualsiasi assunzione. Si tratta di imprese molto piccole (fino a 9 dipendenti) che ritengono di possedere un organico già adeguato (7 risposte su 10).

Crescono di quasi il 60% i contratti stagionali previsti nella nostra provincia e arrivano a riguardare un terzo delle assunzioni. Un altro 30% è composto dai contratti a tempo determinato legati a sostituzioni temporanee, prova di personale o altre esigenze. Ancora un 30% è rappresentato dalle assunzioni a tempo indeterminato, valore record se confrontato con il dato nazionale (24%) e motivato dal massiccio ricorso a tale forma contrattuale da parte dei servizi: lo prevedono quasi nel 40% delle assunzioni. Apprendistati, contratti a chiamata e altre forme contrattuali completano il quadro.

Sono quasi un quinto delle assunzioni non stagionali quelle che le imprese considerano di difficile reperimento, sia per inadeguatezza dei candidati sia per il loro basso numero. Tali ostacoli finiscono anche per allungare i tempi di ricerca di personale: nella nostra provincia la media è di 5 mesi, vale a dire circa un mese in più che in regione e in Italia.

Si ricercano sempre più laureati: +33% rispetto al 2013, pari al 19,2% delle previsioni di assunzioni, la quota più alta rilevata a Parma dal Sistema Informativo Excelsior da 17 anni a questa parte. La richiesta di personale laureato (19,2%) è una delle maggiori in Italia e in regione è superata solo da Bologna (20,3%) e Reggio Emilia (19,7%).
Cresce di quasi 5 punti percentuali la quota di lavoratori con qualifica professionale che sale al 12,0 per cento, mentre risulta in deciso calo la domanda di personale con nessuna formazione specifica, che passa dal 41,3 del 2013 al 34,2 per cento del 2014. Pressoché stabile la richiesta di diplomati.

La richiesta si orienta per il 28,6% verso laureati in ingegneria (240 unità), in aumento rispetto all'anno scorso; in particolare sono ricercati laureati a indirizzo ingegneria elettronica e dell'informazione (120), ingegneria industriale (60), ingegneria civile e ambientale (60). Più debole la richiesta di laureati a indirizzo economico (11,9%, pari a 100 unità, 60 in meno dello scorso anno) e in ambito insegnamento e formazione (11%, 90 unità). Seguono in misura minore gli altri indirizzi, tra cui architettura, urbanistico e territoriale (70), geo-biologico e biotecnologie (40).

Nella provincia di Parma si prevede che il 27,2% delle nuove assunzioni rientri nel gruppo con maggiore specializzazione, ovvero dirigenti (0,3%), professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione (7,6%) e professioni tecniche (19,3%). Le imprese si mostrano intenzionate a investire più che in passato nella qualità delle risorse umane anche per recuperare produttività e competitività attraverso l'inserimento di figure professionali qualificate.

Oltre il 50% delle imprese ha scelto il personale da assumere nel 2013 partendo da una conoscenza diretta del candidato. La modalità maggiormente utilizzata dalle imprese per individuare e selezionare il personale risulta essere la conoscenza diretta, da intendere come la possibilità di "testare" attraverso contratti a termine o di collaborazione, tirocini o stage il candidato prima di procedere all'assunzione. Il 52,2% delle aziende provinciali nel 2013 ha effettuato un'assunzione per conoscenza diretta del candidato, in aumento rispetto all'anno precedente.
La seconda modalità di selezione è quella legata alle banche dati aziendali, dove vengono conservati i curriculum dei candidati: ad esse fanno riferimento il 26,9% delle aziende. Questi due canali coprono la quota del 79% nella nostra provincia, del 79,6% in Emilia Romagna e 82,7% in Italia.
Diminuisce la rilevanza della segnalazione da parte di conoscenti e fornitori che passa dall'8,4% di utilizzo da parte delle imprese nel 2012 al 7,4 nel 2013.
Risulta in lieve flessione il ricorso ad intermediari privati, come le società di lavoro interinale (vi si è rivolto il 4,3% delle imprese nel 2013).
Ricoprono un ruolo residuale le società di selezione e associazioni di categoria e internet (3,0%). Solo l'1,5% delle imprese si sono rivolte ai Centri per l'impiego.

(Fonte: Ufficio stampa Camera di commercio)

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