Lunedì, 31 Luglio 2023 15:38

Emil Banca: la parità di genere è certificata In evidenza

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Il sistema di gestione della parità di genere in Emil Banca è conforme alla normativa UNI/PdR 125:2022, la prassi che definisce i temi da trattare per supportare il potenziamento femminile all'interno dei percorsi di crescita aziendale e, nello stesso tempo, evitare stereotipi e discriminazioni

A confermarlo, dopo un lungo percosso di analisi, è la multinazionale di certificazione Rina, attiva in più di 70 paesi.

"Ridurre le disparità di genere è uno degli obiettivi del nostro piano di sostenibilità e del nostro piano di benessere – dichiara il presidente di Emil Banca Gian Luca Galletti - Abbiamo deciso di chiedere questa certificazione per attestare il nostro impegno ed essere da esempio nei confronti di socie, soci e clienti, stimolandoli a favorire inclusione e rispetto di tutte le diversità, obiettivo ormai non più rimandabile".

Flessibilità, permessi retribuiti per genitori e caregiver, smart working e rientro facile al lavoro: sono solo alcune delle numerose iniziative già realizzate dalla banca di credito cooperativo presente anche a Modena per favorire uguali condizioni e pari opportunità a tutto il personale.

Per ottenere la certificazione Emil Banca è andata oltre e ha redatto un vero e proprio piano strategico di parità di genere: è un documento programmatico, composto da azioni concrete che, partendo dall'identificazione di distorsioni e diseguaglianze di genere, definisce gli obiettivi e li monitora nel tempo attraverso indicatori qualitativi e quantitativi.

Il piano, redatto in linea alla UNI/PDR 125:2022 e alla politica di gruppo Iccrea su diversità e inclusione, è composto da sette macro aree: selezione e assunzione, sviluppo professionale e carriera, equità salariale, genitorialità e cura, work-life balance, prevenzione, comunicazione e cultura.

Per ognuna sono previsti diversi obiettivi (15 in tutto), misurabili e verificabili, con un calendario per la loro realizzazione e una specifica dotazione di risorse a disposizione.

Uno degli obiettivi più significativi è riconoscere la qualifica di dirigente ad almeno due dipendenti di sesso femminile entro il 2025. Per dar seguito a questo impegno, nelle settimane scorse l'attuale direttrice dell'area Ferrara e pianura Raffaella Gallerani è diventata la prima dirigente donna nella storia di Emil Banca.

"Questa certificazione non è un punto d'arrivo, ma l'inizio di un percorso per guidare il cambiamento – commenta il direttore generale di Emil Banca Daniele Ravaglia - Grazie all'analisi fatta da Rina sappiamo cosa stiamo facendo bene e cosa invece dobbiamo tenere sotto controllo e, soprattutto, abbiamo fissato parametri chiari e misurabili per centrare gli obiettivi di lungo periodo che ci siamo prefissati".

"La certificazione della parità di genere rappresenta l'avvio di un percorso di miglioramento per le aziende sia dal punto di vista delle performance che della reputazione - afferma Daniela Asaro (Rina) - Diversi studi dell'Università Bocconi e di McKinsey & Company confermano difatti un miglioramento delle prestazioni per le aziende maggiormente inclusive nei confronti delle donne. Conseguire la certificazione secondo lo standard UNI/PdR 125:2022 consente alle organizzazioni di rafforzare la reputazione aziendale, con conseguente maggiore attrattività, e avere un modello di gestione che permetta a sua volta di identificare key performance indicator (KPI) sempre disponibili e aggiornati".

La piena parità nelle retribuzioni e negli avanzamenti di carriera, lo sviluppo di competenze di leadership a favore delle donne e l'implementazione dell'attuale sistema di welfare sono alcuni degli obiettivi più significativi che entro i prossimi due anni Emil Banca cercherà di raggiungere, continuando parallelamente nella promozione di una cultura di inclusione per valorizzare l'unicità delle persone tutelando tutte le diversità (di genere, orientamento sessuale, età, abilità, ecc.).

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