Reggio Emilia, 19 Agosto 2020 – In merito l’articolo pubblicato sulla “Gazzetta di Reggio” in data 17 agosto dal titolo “Con i trattori in Regione se non arrivano risposte” il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale intende fare chiarezza su alcune allusioni mosse riguardo la qualità dell’acqua derivata ai fini irrigui dal Fiume Po.
Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, ente gestore di un’importante derivazione dal Po a Boretto (RE), premette innanzitutto che la competenza istituzionale in materia di qualità delle acque superficiali spetta ad ARPAE e non alla Bonifica.
Tuttavia, per un senso di responsabilità verso i propri consorziati, da oltre dieci anni il Consorzio si è fatto carico dell’esigenza di monitorare, in collaborazione con l’Istituto Zanelli ed ARPAE, la qualità delle acque irrigue distribuite agli agricoltori, tra cui quelle prelevate a Boretto, rendendo disponibili agli interessati l’esito di tali analisi alla pagina web: https://www.emiliacentrale.it/consorzio-trasparente/informazioni-ambientali/ .
Le migliaia di dati raccolti nel tempo, tutti validati dai tecnici dello Zanelli e di ARPAE, confermano che lo stato delle acque derivate dal Po risulta idoneo all’uso irriguo, non presentando rischi per le produzioni agricole. In assenza di indicatori previsti dalla legge, a queste conclusioni si è pervenuti elaborando i dati raccolti tanto secondo i parametri ministeriali, quanto anche secondo quelli, più restrittivi, predisposti dal Prof. Luigi Giardini.
L’Autorità distrettuale del fiume Po ha confermato il trend positivo della qualità delle acque del Grande fiume, alla luce del continuo incremento del numero dei depuratori presenti nel bacino del Po.
Allo stato attuale, pertanto, alla Bonifica la questione della qualità delle acque irrigue derivate dal Fiume Po non risulta essere allarmante come lasciano intendere le dichiarazioni riportate nell’articolo. Il monitoraggio sussisterà in modo costante anche in futuro a garanzia di una costante trasparenza sulla qualità della risorsa irrigua dei canali consortili.