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“100 anni di cooperazione verso i prossimi scenari” - Abbazia Valserena – CSAC Università di Parma in viazza di Paradigna, 1 – Parma - 23 ottobre ore 9,30. -

Parma 23 ottobre 2019 - “100 anni di cooperazione verso i prossimi scenari” è il titolo del workshop organizzato da Confcooperative Parma e il centro di formazione IRECOOP Emilia Romagna sede di Parma in collaborazione con Master Universitario in Economia della Cooperazione MUEC Alma Mater Studiorum - Università di Bologna per un approfondimento e un confronto circa il “ruolo” dell’impresa stessa nel contesto economico e sociale in cui la medesima svolge la sua attività, tanto con riferimento al tempo presente, quanto in prospettiva.

Ad Andrea Gennari in qualità di direttore di Confcooperative Parma il compito di illustrare la struttura del convegno e condurre i lavori. Per prima cosa ha riportato i saluti del Presidente Andrea Bonati e dopo aver sottolineato l’importanza della formazione dei dirigenti nelle imprese cooperative e le motivazioni che hanno spinto a organizzare un workshop sul futuro della cooperazione, ha richiamato l’attenzione sulla Abbazia Valserena che è divenuta sede nazionale delle Abbazie cistercensi italiane in ragione del libro “Guida alle abbazie cistercensi” realizzato dalla Associazione Giuseppe Micheli associata a confcooperative di Parma.

100 anni di organizzazione cooperativa sono tanti ma ancor più sono gli anni di vita di talune cooperative come appunto Latteria Cooperativa Frescarolese la cui data di fondazione risale addirittura al 1913 e che questa mattina è stata premiata con la “Targa Commemorativa” del centenario della Confederazione Cooperative Italiane, “Un omaggio, si legge nella targa, alla resilienza della Cooperativa e al suo contributo per lo sviluppo dell’economia civile e per una società più democratica, giusta e solidale. Nei 100 anni di Confcooperative 14 maggio 1919 – 14 maggio 2019”.
In oltre un secolo di vita e di lavoro sul territorio, la Latteria Frescarolese ha saputo proteggere e valorizzare i valori e sapori di un tempo, raggiungendo livelli qualitativi eccellenti e contribuendo a diffondere il prestigio di un territorio e dei suoi prodotti caratteristici. A ritirare il riconoscimento sono stati il presidente storico Claudio Rigoni e l’attuale segretario Lucchetti.

Il convegno è stato un momento di riflessione sull’impresa cooperativa, diversa per scopo dall’impresa lucrativa e per definizione espressione di una comunità e risposta ad un bisogno degli individui che la costituiscono.

Un concetto fondamentale per lo sviluppo omogeneo di un territorio nel quale le cooperative hanno, adattandosi ai tempi, offerto il loro prezioso contributo.

Due esempi recenti, concreti e originali di questa ancestrale attitudine solidale del movimento cooperativo sono stati illustrati, dai diretti interessati, in occasione del convegno:

· L'accordo di collaborazione cooperativa tra “Cooperativa Casearia Agrinascente – Parma2064” e birrificio “Articioc” cooperativa sociale;
· Il “progetto Oasi delle Pievi” realizzato da LEN Service Onlus.

"Responsabilità" e la "Solidarietà" sono i principi fondamentali sui quali si è innestato l'accordo tra due Cooperative appartenenti a due settori apparentemente distanti.
Agrinascente - Parma2064, l'importante casearia che il 21 settembre scorso ha festeggiato il 40esimo anno dalla fondazione, e Articioc, la cooperativa del terzo settore che si è impegnata nella produzione di birre artigianali, forti della responsabilità individuale, collettiva e sociale che le contraddistinguono, hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per sentirsi ancor più partecipi della medesima "comunità".
Un'esperienza che dimostra come la diversità possa diventare un valore e come l’appartenenza alla medesima organizzazione di rappresentanza cooperativa - Confcooperative Parma - abbia consentito di agevolare l’incontro e quindi la stesura di un accordo di reciproca intesa, ha commentato, Matteo Ghillani vice presidente di Articioc. L’accordo quadro, prosegue Ghillani, si introduce in un pensiero di cooperativa più ampio. Articioc infatti, oltre a fare una buona birra, come cooperativa di tipo B è orientata a introdurre le persone con disabilità nel mondo del lavoro e della cooperazione.
“Speriamo di essere qui anche fra cent’anni”, ha sottolineato Roberto Gelfi presidente di “Agrinascente - Parma2064”Credo, facendo riferimento alla vetustà della “frescarolese” e riguardo all’accordo di collaborazione con la cooperativa Articioc ha affermato che è nato da un reciproco interesse imprenditoriale, dove l’affermazione di una impresa cooperativa con esperienza contribuisce alla affermazione di una giovane cooperativa appartenente a un settore, quello della birra, che si sta affermando nel nostro paese. In sintesi, obiettivo dell’accordo “Agrinascente – Parma2064” e “Birrificio Articioc” è fare impresa non per massimizzare gli utili ma per valorizzare dal punto di vista etico ed economico quanto viene conferito dai soci cooperatori. Due cooperative con finalità diverse e complementari, alleate per attrarre il consenso del cittadino/consumatore, capace sempre di più di scegliere utilmente e responsabilmente per il proprio bene e per il bene della comunità di appartenenza.

E per meglio fruire del territorio e il suo immenso patrimonio storico, artistico e culturale, ecco che interviene il progetto digitale di divulgazione scientifica, fruibile direttamente da smartphone, "Oasi delle Pievi" By LEN. Il progetto Oasi delle Pievi è nato dalla collaborazione tra LEN Service Onlus e WWF Parma nell’ambito dei Musei Digitali Diffusi, una proposta innovativa che si pone come obiettivo principale la valorizzazione della cultura, della storia, delle tradizioni, degli usi e dei costumi di un territorio e delle persone che lo hanno plasmato. Uno strumento di grande utilità a disposizione della comunità.

“Con Oasi delle Pievi”, spiega il socio volontario di LEN Service Marco Dalcielo, “stiamo cercando di costruire un network tra i piccoli comuni che potrebbero ben avvantaggiarsi dello strumento tecnologico che mettiamo a loro disposizione. Ci piacerebbe poter restituire alla comunità locale e a quella straniera una parte di quel tesoro culturale nascosto che si cela nelle nostre terre e di cui spesso non si conosce l’esistenza. L’applicazione, gratuita e scaricabile su smartphone, renderà accessibile a tutti questo patrimonio”.
“Oasi delle Pievi” è perciò l’applicazione che offre la possibilità a tutti di scoprire un vero e proprio patrimonio culturale e naturalistico del territorio parmense per lo più sconosciuto anche a chi queste terre le vive. Grazie all’app “Oasi delle Pievi” è infatti possibile consultare attraverso testi, immagini, foto immersive a 360°, video e riprese dall’alto fatte con l’ausilio di droni, un percorso inedito delle pievi, delle oasi, dei parchi e delle riserve naturalistiche di Parma e provincia. Ma non solo: l’applicazione, inizialmente rilasciata in due lingue (italiano e inglese), sarà fruibile anche con l’udito grazie alla presenza di podcast audio.
È stata quindi la volta degli interventi dei cattedrattici, presentati nelle loro qualifiche dal segretario del MUEC Giovanni Dadda il quale, oltre a portare i sluti del professor Zamagni, ha ricordato come il percorso di alta formazione manageriale stia per raggiungere il quarto di secolo, a conferma del livello di apprezzamento conseguito.


"La cooperazione nell'epoca del digitale" è il titolo della relazione condotta dal Prof. Tito Menzani, intervenuto in sostituzione del professor Stefano Zamagni trattenuto da sopraggiunti e inderogabili impegni. Il Prof. Menzani del Dipartimento di Scienze Economiche, Dipartimento di Scienze Aziendali e Tutor didattico Dipartimento di Scienze Economiche - Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, ha evidenziato la forte duttilità della cooperazione agli adeguamenti socio economici intervenuti nelle diverse epoche, anche in forza della educazione e formazione continua. "Ma a monte di tutto ciò, - sottolinea Tito Menzani - la prima e più importante scelta strategica è investire sull’educazione. La storia ci dice che il movimento cooperativo è nato da un’idea, ma ha costruito il proprio successo attraverso la divulgazione di quest’idea e dei principi e dei valori che la sottendevano. L’impresa cooperativa ha attraversato tre secoli – il XIX, il XX e il XXI – e nel mondo ha rappresentato un’opzione e, anzi, un’opportunità per miliardi di persone: giovani e non più giovani, uomini e donne, poveri e benestanti, intellettuali e analfabeti. In tutto ciò, il ricambio generazionale è stato alla base del protrarsi nel tempo degli ideali cooperativi. Se la cooperativa cessasse di essere attrattiva per le nuove leve, inizierebbe rapidamente un serio declino, visto che si tratta di un’impresa fatta dalle persone e per le persone."

Tre sono i fattori problematici che maggiormente intervengo nel mondo cooperativo:
1. la marginalità e il coinvolgimento economico;
2. la mutualità e convenienza con minori margini;
3. le lacune in campo formativo.
Ma a fare da contraltare sono ben 5 le sfide che il movimento cooperativo deve intraprendere, secondo il professor Menzani:
1. il ricambio generazionale;
2. un maggior coinvolgimento della base sociale attraverso l’applicazione del teorema delle 5 I (Invite, Involve, inform, Invest, Include).
3. Il management preparato, almeno pari ai competitor industriali ma con competenze della forma cooperativa;
4. La distintività cooperativa;
5. L’Innovazione.


Il Prof. Flavio Delbono, Direttore Master in Economia della Cooperazione MUEC - Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, ha esplorato il mondo cooperativo alla luce degli scenari attuali illustrando il tema "La cooperazione tra democrazia e populismo".

“La rivincita degli stati nazionali nella stagione della quarta rivoluzione industriale sta modificando profondamente lo scenario politico ed economico del pianeta. Il disordine internazionale conseguente all’ultima crisi finanziaria è ora alimentato anche da vecchie e nuove forme di protezionismo che rischiano di minare alla radice quella prosperità inclusiva che da sempre ispira e orienta l’azione del movimento cooperativo”.

A tale proposito il direttore del master ha esposto le motivazioni per le quali Democrazia, Globalizzazione e Sovranità Statale non possono coesistere tutti e tre i fattori contemporaneamente, riportando come esemplificazione le tre principali economie mondiali, Gli USA, la Cina e l’Unione Europea. In nessuno di questi mercati infatti esiste completa e totale coesione degli elementi sopra citati. In Cina manca il fattore democratico, negli USA, in forza dei dazi manca il fattore globale e in UE a mancare è la sovranità.
Infine il Professor Delbono ha illustrato i mutamenti che si sono riscontarti a seguito della globalizzazione e come il “Welfare State” abbia necessità di essere adeguato ai forti cambiamenti che ne sono conseguiti, con particolare riferimento al rapido e pesante indebolimento della middle class del mondo occidentale. 

A conclusione del dibattito che si è innescato con il pubblico presente in sala, Andrea Gennari, ha ringraziato i presenti e i relatori per le interessanti testimonianze esposte e ha rimarcato l’utilità di questi momenti formativi che servono a far conoscere l’identità cooperativa anche attraverso testimonianze concrete del territorio, come quelle che abbiamo avuto il piacere di presentare oggi.

APPROFONDIMENTI

Latteria Frescarolese

La Latteria Frescarolese è uno dei simboli del nostro territorio e dei suoi prodotti d’eccellenza: sorge nel cuore profondo della Bassa Parmense, a Busseto, terra che diede i natali al grande Maestro Giuseppe Verdi esattamente 100 anni prima della fondazione di questo storico caseificio.
Era infatti il 1913 quando prese vita quella che sarebbe diventata nel tempo un’importante società nata nello spirito della cooperazione: la Latteria Sociale cooperativa Frescarolese.
Questo caseificio è stato fondato da un piccolo gruppo di produttori locali che hanno deciso di unirsi per poter affrontare con tutti gli strumenti necessari e l’aiuto reciproco i cambiamenti che il tempo che passava imponeva alle produzioni: se restare da soli avrebbe significato non avere abbastanza mezzi e strategie per permettere alle attività di sopravvivere al tempo e alle trasformazioni che esso impone, unirsi e lavorare insieme ha permesso di proseguire e diventare man mano sempre più forti sul territorio.
Immaginando il percorso che la latteria ha fatto a partire dalla sua nascita, sicuramente non saranno mancati momenti di difficoltà, contrasti e sfide da superare, ma il fatto che sia riuscita a restare in piedi e lavorare per oltre cento anni dimostra che una coesione di fondo, di visione e intenti, ha guidato e continua a guidare le attività quotidiane: alla base di un lungo e proficuo percorso come quello che può raccontare questo caseificio, sono indispensabili dialogo e collaborazione, capacità di restare uniti nonostante le differenze e tanto impegno.
In oltre un secolo di vita e di lavoro sul territorio, la Latteria Frescarolese ha saputo proteggere e valorizzare i valori e sapori di un tempo, raggiungendo livelli qualitativi eccellenti e contribuendo a diffondere il prestigio di un territorio e dei suoi prodotti caratteristici.
Nel 2013 la latteria ha festeggiato il suo centenario in quella che è stata la prima sede del caseificio, scelta che ha rappresentato una sorta ritorno alle origini, un modo per ricordare il punto esatto da cui si è partiti e la strada che è stata percorsa per arrivare dove si è ora. Durante la serata è inoltre stato esposto il primo documento contabile del 1913, una traccia concreta dei primi passi compiuti: questo registro, che ne data la nascita il 17 marzo di quell’anno, custodisce informazioni, date e nomi – il primo Presidente Enea Caraffini, il primo casaro Lazzaro Cavalli, i soci e il primo contabile che, con la sua elegante calligrafia, ha tenuto traccia di tutte le azioni quotidiane che hanno segnato il primo periodo di vita della cooperativa.
Ora la latteria ha superato il suo centenario e prosegue nella sua attività, con l’ambizioso e importante obiettivo di coinvolgere sempre più le giovani generazioni: passione, impegno, attenzione alla qualità dei prodotti e valorizzazione del territorio sono infatti valori che ogni giorno si propone di diffondere, a tutti ma in particolare ai più giovani, affinché si appassionino e decidano di prendere in mano il futuro del settore, dedicandosi con slancio alla sua crescita.
Passato e futuro si intrecciano per la Latteria Frescarolese, il bagaglio del secolo trascorso diventa il punto di partenza per continuare a crescere e valorizzare il territorio che la ospita e una delle sue eccellenze più conosciute al mondo, il Parmigiano Reggiano.

BIRRIFICIO ARTICIOC
Articioc, in dialetto parmigiano, significa carciofo. Il carciofo rappresenta la terra, i sapori contadini, la tavola semplice e vera. Così come le foglie e le spine permettono al cuore, la parte più nobile del carciofo, di crescere protetto, così la cooperativa tutela e guida i ragazzi nel mondo del lavoro.
Il logo di Articioc rappresenta proprio questo ideale, ispirandosi anche ad uno degli ingredienti fondamentali della birra, il luppolo.
L’idea del birrificio prese vita intorno al 2009 grazie all’incontro tra il mondo degli Special Olympics e un gruppo di ragazzi volenterosi, i quali avevano aiutato il movimento della birra artigianale a crescere sul territorio parmense. Così come gli Special Olympics mettono in evidenza le capacità di ragazzi straordinariamente speciali nel mondo dello sport, così si è pensato che fosse possibile farlo anche nel mondo del lavoro. Remo Pattini, uno dei pionieri del mondo Special Olympics a Parma, ci ha insegnato come esistano persone che riescono a trasportare mattoni da un quintale, ed altre che hanno la possibilità di spostare solamente un kg: entrambe hanno il diritto di contribuire alla costruzione della società.
Questo è stato il punto di partenza.
"Nel 2014, la nostra passione e tenacia ci hanno permesso di costituire la Cooperativa Sociale ed avviare la produzione di birra su nostre ricette presso birrifici amici.
Abbiamo deciso di costituirci come cooperativa sociale di tipo B, forma che rispecchia al meglio la nostra mission: l’inserimento nel mondo del lavoro di personale con disabilità fisiche o mentali”.
Nasce così, sulla base della tradizione agroalimentare del territorio parmense e sulla sua natura cooperativistica, e con il contributo di Fondazione Cariparma – che ci ha voluto premiare – il progetto vero e proprio: la realizzazione e gestione del Birrificio Sociale Articioc. Grazie all'interessamento della Cooperativa La Bula che ha connesso il progetto con due esperti birrai, Andrea e Anselmo, si sono andati aggregando tanti amici andando a infittire la rete di conoscenze e amicizie.
Ecco quindi che l'accordo di collaborazione con la "casearia Agrinascente" persegue il medesimo obiettivo.
Per informazioni:
Articioc cooperativa sociale
Via Marconi n.6 – 43015 Noceto (PR)
Tel. 0521.628301
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sito web: www.birrificioarticioc.it

PARMA2064: FORMA E SOSTANZA
Dal Parmigiano Reggiano campione del mondo al formaggio Kasher, Halal e organic. Una cooperativa casearia nel cuore della Food Valley, tutto nel raggio di 10 km.
Nel 2014 nasce il brand Parma2064 da parte della Cooperativa Casearia Agrinascente, che nel 2019 compie 40 anni. Il successo è stato immediato il Parmigiano Reggiano Parma2064 ha ottenuto 12 premi di cui un Supergold al World Cheese Award.
Capitalizzando le esperienze e le competenze, i 5 soci attuali - Cascina “Margherita”, La Rinascente Società Agricola, Società Agricola Colombarola, Società Agricola Fratelli Tonoli e Società Agricola Vighi Mauro e Luigi – hanno perfezionato un metodo che mira a creare un prodotto naturale, frutto di un controllo scrupoloso e della lavorazione del latte proveniente esclusivamente dai loro allevamenti, tutti a conduzione familiare e collocati in un raggio di 10 chilometri dai due caseifici. Agrinascente Parma2064 oggi gestisce direttamente due caseifici, uno a Fidenza e l’altro a Zibello. Un terzo caseificio, alle porte di Soragna, è stato affittato ad altri operatori al momento, in attesa di condurre direttamente anche questo stabilimento.
La disponibilità di una mandria complessiva di circa 1400 bovine in mungitura per quasi 16 milioni di litri di latte prodotti annualmente è il punto di partenza per quello che si presenta oggi come un modello caseario nel cuore dell’area DOP del Parmigiano Reggiano. La produzione totale ha superato nel 2018 oltre 30.000 forme, per un fatturato che oltrepassa i 13 milioni di euro. 20 dipendenti operano nei due caseifici di Fidenza e Zibello, dove ogni giorno vengono lavorati rispettivamente 286 e 187 quintali di latte.
Integrati con le necessarie innovazioni tecnologiche, i processi produttivi sono quelli di sempre, con la competenza di casari a coordinare il lavoro di addetti che seguono fedelmente le fasi stabilite dal Consorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano DOP, nell’ottica di una filiera senza scorciatoie. Così si coniuga la tradizione con una visione ampia e aperta a sperimentazioni, come quelle che hanno dato vita alle varianti “Organic”, “Halal” e “Kasher”, quest’ultimo prodotto nel caseificio dedicato esclusivamente a questa produzione che si trova a Zibello e ottenuto secondo un procedimento che segue alla lettera le rigide regole della religione ebraica in materia alimentare, ispirate dalla Torah e codificate nello Shulkhan Aruk.
Da poco, alla produzione di Parmigiano Reggiano si è affiancata quella del “Verdiano”, la proposta “veggie” di Parma2064, ottenuto utilizzando caglio di origine vegetale, ideale per quei consumatori più sensibili e interessati all’alimentazione vegetariana,
Le forme di Parmigiano Reggiano Parma2064 sono stagionate nei magazzini aziendali fino a raggiungere, a seconda dei casi: 18, 24, 36 o 48 e più mesi di stagionatura. Per le stagionature oltre i 30 mesi, Parma2064 ha introdotto una selezione di qualità chiamata “Lunga Vita” che, insieme con le stagionature più “giovani”, consente di offrire una gamma di prodotto che capace di incontrare il gusto e le esigenze di tutti i consumatori, in Italia e all’estero, distinguendosi per qualità organolettiche che mantengono traccia di una tradizione antica ed essenziale.
Il brand Parma2064 vuole sottolineare la ricerca di distintività della matricola assegnata storicamente al caseificio di Fidenza dal Consorzio del Parmigiano Reggiano. Il nome “Parma”, prima del numero della matricola, pone l’accento sul territorio dove nasce questo prodotto di eccellenza.
Nel cuore della Pianura Padana, tra i luoghi che hanno dato i natali a Giuseppe Verdi, Parma2064 è allora la nuova melodia di buon gusto di una terra per cui qualità e naturalezza hanno oggi più che mai un valore inestimabile. È così che Parma2064 trova il giusto connubio tra forma e sostanza.
Tre i punti vendita dove acquistare direttamente:
Caseificio Pongennaro - Soragna
Strada per Carzeto 137, 43019 Soragna (Parma)
tel. +39 0524 597065
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Shop del Museo del Parmigiano Reggiano
Corte Castellazzi, Via Volta 5, 43019 Soragna (Parma)
tel. + 39 0524 507205
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Caseificio San Michele Campagna - Fidenza
Via S. Michele Campagna, 22E 43036 Fidenza (PR)
tel. +39 0524.520958
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I numeri di Parma2064 nel 2018
⎫ 1979 anno di nascita dalla cooperativa Agrinascente che nel 2019 compie 40 anni
⎫ 5 aziende consociate nell’arco di 10 chilometri: Cascina “Margherita”, La Rinascente Società Agricola, Società Agricola Colombarola, Società Agricola Fratelli Tonoli e Società Agricola Vighi Mauro e Luigi
⎫ Oltre 13 milioni di euro di fatturato
⎫ 30.011 forme in un anno
⎫ 20 dipendenti
⎫ 187 quintali di latte al giorno lavorati a Zibello
⎫ 286 quintali di latte al giorno lavorati a Fidenza
⎫ 15,9 milioni di litri di latte in un anno
⎫ 1.400 bovine in mungitura
⎫ 12 premi di cui un Supergold al World Cheese Award
⎫ I prodotti: Parmigiano Reggiano a diverse stagionature (12, 18, 24, 30 e oltre), Parmigiano Reggiano Organic, Halal e Kasher. In più il Verdiano (proposta veggie di Parma2064).
⎫ Tre punti vendita diretti: spaccio al Caseificio Pongennaro e Shop del Museo del Parmigiano Reggiano, entrambi a Soragna e spaccio al Caseificio San Michele a Fidenza.

Per informazioni:
Cooperativa casearia Agrinascente - Parma2064
Via S. Michele Campagna, 22E 43036 Fidenza (PR)
Tel. +39 0524.520958
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sito web: www.2064.it

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Lamberto colla
+39 344 2373963
Ufficio stampa Confcooperative di Parma
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Spettacoli teatrali, laboratori, Master Class per gli Istituti superiori, una passeggiata alla scoperta delle Vie dell’Acqua e l’Alternanza Scuola/Lavoro per quattro studenti: tutti i progetti Formativi per l’anno scolastico 2019/2020


Parma, 22 Ottobre 2019 – Coinvolgere e sensibilizzare gli studenti e le giovani generazioni su temi ambientali, di alto valore sociale e di rilevanza collettiva, per contribuire allo sviluppo di una cultura basata sulla valorizzazione della risorsa acqua, sul risparmio idrico, sulla gestione idraulica del territorio e sugli equilibri che la regolano.


E’ questo l’obiettivo dei progetti Formativi 2019/2020 che il Consorzio della Bonifica Parmense svilupperà anche per quest’anno scolastico negli istituti comprensivi della provincia, dalle scuole per l’infanzia a quelle secondarie di primo e secondo grado. Oltre a rinnovare l’impegno organizzativo nella promozione nel nostro comprensorio di alcuni progetti regionali di ANBI Emilia Romagna, la Bonifica Parmense ha sviluppato una serie di progetti innovativi che coinvolgeranno centinaia di studentesse e di studenti con spettacoli teatrali, laboratori e Master Class.


Il progetto “Le vie d’acqua del Consorzio di Bonifica”, a cura della cooperativa sociale La Lumaca, porterà gli studenti delle scuole secondarie di primo grado a scoprire le opere idrauliche del proprio circondario, attraverso un’affascinante passeggiata nel territorio gestito dal Consorzio di Bonifica. I ragazzi saranno invitati a creare una documentazione fotografica di ciò che scopriranno e realizzeranno un video in stop-motion che racconterà una storia ambientata nel paesaggio della Bonifica, con uno sguardo al passato, all’oggi e al futuro.


Negli istituti agrari verrà sviluppato il progetto “Acqua e territorio Lab”. Durante la Master Class i tecnici del Consorzio di Bonifica, di Anbi e del Consorzio per il Canale Emiliano Romagnolo, incontrano studenti ed insegnanti per trattare varie tematiche: la normativa ambientale e territoriale, la gestione delle emergenze idrogeologiche, la manutenzione della rete scolante ed irrigua, gli interventi di difesa ambientale e la gestione delle acque in azienda.
Proseguiranno le attività rivolte alle scuole dell’infanzia con il progetto “Acqua a Scuola: impariamo a conoscere i canali di Bonifica”, un laboratorio teatrale a cura de Le Sfavilline con Ilaria Zarri e Antonella Capezzera e per la primaria, lo spettacolo “Per l’acqua che scende e che sale c’è sempre un canale” a cura di Lorenzo Bonazzi, che porterà anche nelle scuole secondarie di secondo grado, lo spettacolo teatrale “Terra dura in Multicolor”, che racconta la storia delle bonifiche dai primi canali in epoca romana sino alle moderne pompe idrovore con un linguaggio semplice e diretto.

Continuerà, inoltre, il progetto dalla durata triennale, iniziato lo scorso anno, con l’Itas «Fabio Bocchialini». Gli allievi della classe 4°E, in sinergia con i tecnici e i consulenti esterni del Consorzio della Bonifica Parmense studieranno corsi di torrenti, antichi canali e aziende agrarie del territorio nel Comune di Fontanellato di pertinenza dei Sanvitale dal 1600 all’Unità d’Italia. Un viaggio per conoscere il territorio settentrionale della provincia di Parma, come paradigma delle dinamiche economico-sociali, culturali e politiche che agiscono nella gestione del paesaggio.

Ecco, di seguito, l’elenco delle progettualità, consultabili anche sul portale del Consorzio all’indirizzo www.bonifica.pr.it/chi-siamo/consorzio-per-la-scuola/:

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SCUOLE INFANZIA
«Acqua a scuola: impariamo a conoscere i canali di Bonifica»
Progetto teatrale a cura de «Le Sfavilline» - Ilaria Zarri e Antonella Capezzera
Spettacolo interattivo in cui vengono trattati i temi del ciclo dell’acqua, dal non sprecare questo bene prezioso all’importante ruolo del Consorzio di Bonifica nel mantenere sicuri i nostri territori. Lo spettacolo prevede il coinvolgimento del pubblico.

SCUOLE PRIMARIE e SECONDARIE 1° GRADO
«Per l’acqua che scende o che sale c’è sempre un canale»
A cura di Lorenzo Bonazzi
Rivolto alle classi 3°, 4° e 5° delle scuole primarie, tratta aneddoti, curiosità e notizie storiche che offrono spunti di riflessione per conoscere come sia iniziata l’opera di bonifica delle nostre terre e come ancora oggi, il ruolo dei Consorzi di Bonifica sia importante per la difesa e la gestione del territorio.

SCUOLE SECONDARIE 1° GRADO
«Le vie d’acqua del Consorzio di Bonifica»
A cura de «La lumaca» soc. coop. Sociale.

SCUOLE PRIMARIE e SECONDARIE PRIMO GRADO
XII° Edizione del concorso regionale per le scuole primarie e secondarie di primo grado a.s. 2019/2020
Gli studenti, organizzati per classi, singole o multiple (per un massimo di 2 classi), potranno realizzare elaborati che abbiano l’acqua e le attività dei Consorzi di bonifica come protagonisti (irrigazione a sostegno dell’agricoltura per la produzione di cibo, interventi per fronteggiare le alluvioni, le frane e il dissesto, pulizia e manutenzione di un canale di valore ambientale e per la biodiversità, rifacimento di un argine, di un’opera idraulica, un nuovo sistema tecnologico di irrigazione). L’intento è approfondire il tema scelto rappresentando l’operatività e gli interventi di chi è chiamato a gestire e salvaguardare il territorio di montagna e di pianura, raccontandolo attraverso esperienze dirette o apprese dai fatti di cronaca.

ISTITUTI AGRARI
«Acqua e territorio Lab»
Format suddiviso in più step
Master Class: i tecnici del Consorzio di Bonifica, di Anbi ER e del CER (Consorzio per il Canale Emiliano Romagnolo) incontrano studenti ed insegnanti per trattare varie tematiche: la normativa ambientale e territoriale, la gestione delle emergenze idrogeologiche, la manutenzione della rete scolante ed irrigua, gli interventi di difesa ambientale e la gestione delle acque in azienda.
Workshop per gli insegnanti: incontro formativo volto all’acquisizione di competenze specifiche sull’operatività del sistema di bonifica in merito alla gestione del suolo, della risorsa idrica/irrigazione della difesa del suolo. Laboratori per studenti: laboratori multimediali interattivi volti alla conoscenza e all’utilizzo dei sistemi di gestione del territorio attraverso l’utilizzo di piattaforme informatiche IRRINET, TECNIRRI, FERTIRRIGERE, FAKDANET, QUALITA’ ACQUA, WEB GIS, ACQUA DOCET, SETI.

SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO
«Alternanza Scuola Lavoro»
Il Consorzio Bonifica Parmense con Anbi (Ass. Naz. Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti Fondiari), tramite un protocollo d’intesa per gli anni scolastici 2019/2022 con USR (Ufficio Scolastico Regionale), prosegue nelle attività di Alternanza Scuola Lavoro, dando l’opportunità a 4 studenti (due durante il periodo scolastico e due durante il periodo estivo) di affiancare i tecnici al fine di acquisire nuove competenze e di comprendere il sistema dei Consorzi di Bonifica.

SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO
«Terra dura in Multicolor»
Spettacolo teatrale a cura di Lorenzo Bonazzi
Racconta la storia delle bonifiche dai primi canali in epoca romana sino alle moderne pompe idrovore con un linguaggio semplice e diretto dove poesia e situazioni bizzarre si rincorrono dando vita ad una divertente lezione sul lavoro degli scariolanti, migliaia di uomini che in alcuni secoli realizzano l’epica impresa di sconfiggere le ultime grandi paludi della nostra pianura, prosciugandole metro dopo metro armati solo di badili e carriole.

ISTITUTO AGRARIO F. BOCCHIALINI
«Tra terra e acqua: il canale Sanvitale tra antichi e nuovi equilibri»
Continua il progetto dalla durata triennale iniziato lo scorso anno con l’Itas «F. Bocchialini». Gli allievi della classe 4°E, in sinergia con i tecnici e consulenti esterni del Consorzio.
FOTO IN ALLEGATO:
- L'ATTORE-ANIMATORE DI ANBI LORENZO BONAZZI IN UN MOMENTO DELLO SPETTACOLO "PER L’ACQUA CHE SCENDE O CHE SALE C’È SEMPRE UN CANALE";
- IL PRESIDENTE DELLA BONIFICA PARMENSE LUIGI SPINAZZI DURANTE LA PREMIAZIONE DELLA CLASSE 4B - SCUOLA RICCIO DA PARMA DI SORAGNA, VINCITRICE DEL PREMIO "REPORTER D'ACQUE 2019"

Editoriale:  - In attesa del ritorno degli statisti, dobbiamo accontentarci di pessimi ragionieri. - Lattiero caseario. Crema e panna stabili, formaggi in ribasso - Cereali e dintorni. La tregua dei dazi USA Cina. - Dazi USA, il 25% sarà a carico del Parmigiano Reggiano - Modena Champagne Experience cresce: +15% di presenze -


SOMMARIO Anno 18 - n° 42 20 ottobre 2019 cibus-42-20ott19-COP.jpg
1.1 editoriale
In attesa del ritorno degli statisti, dobbiamo accontentarci di pessimi ragionieri.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Crema e panna stabili, formaggi in ribasso
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La tregua dei dazi USA Cina.
5.1 cereali e dintorni tendenze.
7.1 parmigiano reggiano Dazi USA, il 25% sarà a carico del Parmigiano Reggiano
7.2 Champagne "Difficile innovare, complicato replicarsi , arduo migliorarsi.”
8.1 eventi champagne Modena Champagne Experience cresce: +15% di presenze
8.2 Parmigiano Reggiano Consorzio Parmigiano Reggiano: l’assemblea conferma che il mercato è in equilibrio.
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Mirandola 20 ottobre 2019 - Frutto di una esperienza pluriennale matura nel campo dell’informatica, della formazione aziendale e universitaria, le video lezioni sono state realizzate dall’autore pensando alle persone e alla possibilità di farle vivere una nuova esperienza scolastica all’interno di una classe, intente a prendere appunti, mentre ascoltano l’insegnante che spiega alla lavagna la lezione del giorno. (approfondimenti e iscrizioni)

Lo scopo è creare le fondamenta e permettere, alle persone che non hanno le necessarie competenze, di accedere al primo livello di conoscenza del mondo digitale. Il libro di testo completa il programma didattico.

Lo scopo è infondere alle persone una nuova modalità didattica per apprendere in modo semplice, ed efficace, l’utilizzo delle moderne tecnologie dell’informazione e della comunicazione. 

Destinatari

Questo nuovo progetto didattico si propone di accompagnare gli insegnanti, gli studenti e le persone di ogni età ad apprendere, “con metodo e in forma semplice”, il linguaggio del computer, dove acquisire la necessaria fiducia, per procedere ogni giorno sulla via della conoscenza informatica, da impiegare nella scuola, nel lavoro e nel tempo libero. Un programma formativo ed educativo rivolto a tutte le scuole di ogni ordine e grado.

Struttura

Il corso è articolato in 10 video lezioni che riportano al libro di testo come supporto fondamentale al programma formativo.

Argomento generale

Le persone per comunicare impiegano il linguaggio dei segni per accrescere il livello di conoscenza tra gli essere umani. L’informatica è una scienza che utilizza un proprio linguaggio che occorre conoscere con metodo per potere comunicare con i computer.
Le video lezioni favoriscono l’apprendimento, e consolidano le abilità, da impiegare per utilizzare le moderne tecnologie della informazione e della comunicazione presenti nella scuola, nelle professioni come nel tempo libero. 

Obiettivi

Il programma formativo si propone di accompagnare le persone ad apprendere in modo semplice il linguaggio dei computer e la logica che sta alla base del loro funzionamento riprodotto in ogni dispositivo elettronico presente sul mercato.
Conoscere come funziona un computer agevola la relazione tra gli uomini e tra uomini e le macchine accrescendo il livello delle singole professioni e della società civile per la dimensione etica d’utilizzo.

Metodologia

Video Lezioni con esposizioni teoriche e libro di testo. L’insegnante alla lavagna introduce l’argomento del giorno, propone una breve ripasso della lezione precedente, dà seguito ai nuovi contenuti e conclude con una breve sintesi.
Ogni lezione corrisponde ad un capitolo da adottare per completare il programma formativo.

 

CURRICULUM - Guido Zaccarelli, è docente di informatica, giornalista, saggista, consulente aziendale e collaboratore redazionale di Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente a contratto di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)

 

 

Riparte il percorso di alta formazione identitaria e manageriale FORMACOOP 5° edizione. In allegato si invia la brochure con le date e i docenti del percorso e la scheda di iscrizione.

Quando si tratta di scegliere tra fini diversi, la necessità di disporre non solo di competenze adeguate, ma di un criterio di scelta fondato sulla categoria del giudizio di valore diviene
irrinunciabile.

Partendo da questa consapevolezza è stato progettato il percorso FORMACOOP giunto alla sua 5° edizione.


A CHI È RIVOLTO
Ai consiglieri di amministrazione in carica di cooperative dell’Emilia-Romagna che desiderano acquisire visioni strategiche e strumenti per poter svolgere al meglio il loro ruolo di indirizzo e guida. Il corso è a numero chiuso, per un massimo di 35 partecipanti.

Per INFO:
Sathi Arcangeli
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
051.7099015

UniCredit Talk: si riparte con un focus sulla Digital Transformation nelle PMI

• L’8 ottobre, in occasione del terzo Talk del 2019 organizzato da UniCredit, 87 sedi saranno collegate da tutta Italia, 10 in Emilia Romagna, per un confronto sulle sfide che innovazione tecnologica e digitalizzazione impongono alle imprese
• Si parlerà anche di “PMI Digital Lab”, nuovo progetto formativo rivolto alle aziende e realizzato con partner d’eccellenza

Trend e impatti della rivoluzione digitale per il mondo delle imprese: saranno gli argomenti oggetto di approfondimento nel corso di un nuovo appuntamento - l’8 ottobre - con UniCredit Talk, il programma di incontri formativi gratuiti ideato da UniCredit e che prevede conversazioni tra esperti e imprenditori al fine di analizzare sfide strategiche e tendenze in atto nei loro business.

Nel corso dell’incontro saranno affrontati numerosi temi: come il “Digital” sta trasformando l’azienda nel suo insieme, le possibili applicazioni di tecnologie innovative in processi e strategie di business, i casi di successo potenziali e in atto per le piccole e medie imprese italiane; il ruolo della banca in questo scenario.
L’evento sarà inoltre l’occasione per lanciare il nuovo progetto interamente dedicato alla crescita della cultura digitale delle nostre piccole e medie imprese: “PMI Digital Lab”, nato dalla collaborazione di UniCredit con Talent Garden e CNA insieme ad altri partner d’eccellenza quali Comau, Olivetti, PwC, Samsung, TIM attraverso il programma di open innovation TIM WCAP. PMI Digital Lab attraverserà l’Italia toccando oltre 30 città italiane in 4 mesi, raggiugendo oltre mille imprenditori per creare momenti di confronto e contaminazione tra esperti di innovazione ed imprese del territorio appartenenti a diversi settori produttivi e accomunate dalla sfida della digital transformation.

Il talk prenderà il via alle 16.30, presso più di 100 sedi in tutta Italia e in collegamento streaming con l’UniCredit Tower di Milano.
Oltre 1000 rappresentanti delle diverse realtà imprenditoriali italiane sono attesi per la partecipazione, con possibilità di iscriversi sul sito: https://education.unicredit.it/it.html.

Saranno in tutto 10 le sedi collegate dall’Emilia Romagna. In dettaglio:

Piacenza, sede CNA di via Federico Coppalati, 10
Parma, sede CNA di via La Spezia, 52/A
Reggio Emilia, sede CNA di via Maiella, 4
Modena, sede UniCredit di piazza Grande, 40
Carpi, sede UniCredit di via Berengario, 3
Bologna, sede UniCredit di via Zamboni, 20
Ferrara, sede CNA di via Caldirolo, 84
Ravenna, sede CNA di viale Randi, 90
Rimini, sede UniCredit di corso D'augusto, 163
Forlì, sede UniCredit di piazza Saffi, 43

Sul palco interverranno Andrea Casini, Co-Ceo Commercial Banking Italy UniCredit; Davide Dattoli, CoFounder e CEO di Talent Garden; Fabio Foglia, CoFounder di MarketMind Research; e Mario Pagani, Responsabile del Dipartimento Politiche Industria¬li della CNA.
L’UniCredit Talk sarà moderato da Giuseppe Stigliano, Chief Executive Officer at Wunder-man Thompson Italy, che introdurrà i diversi speaker e faciliterà il confronto attivo con gli imprenditori anche attraverso l’utilizzo di una piattaforma di instant feedback.

Questo Talk si inserisce tra le attività promosse da UniCredit nell’ambito del programma Banking Academy, l’offerta strutturata di formazione e financial education che la banca in Italia propone gratuitamente a persone e imprese, clienti e non. Attraverso la Banking Academy UniCredit offre un patrimonio di conoscenze, professionalità ed opportunità di networking per supportare la competitività delle imprese, affiancandole nell’accrescere la propria cultura finanziaria e la comprensione delle evoluzioni e dei trend del mercato di riferimento; sostenere la crescita dell’alfabetizzazione finanziaria delle persone per consentire loro di realizzare scelte economiche, di risparmio e di investimento

Nell’ambito della giornata mondiale degli insegnanti, si terrà a Roma martedì 8 ottobre 2019, presso la SALA ISMA del Senato della Repubblica, un incontro seminariale organizzato dall’AND, Associazione Nazionale Docenti, che ha per titolo: “La scuola che vogliamo, idee e proposte per una scuola democratica”.

Per l’occasione è stato inviato il docente, e saggista mirandolese, Guido Zaccarelli per fornire un contributo significativo sulla possibilità di applicare la Conoscenza Condivisa® al mondo della scuola, attraverso un cambio del modello organizzativo, da piramidale a circolare. Il suggerimento nasce da una proposta innovativa di utilizzare, e sfruttare, le potenzialità offerte dall’Intelligenza Artificiale per cambiare il modello organizzativo, per coinvolgere gli insegnanti ad una visione circolare della relazione, dei progetti e della didattica, in senso ampio.

Gli insegnanti e gli studenti sono al centro dell’ecosistema scolastico e questo deve consentire a tutti gli attori di visualizzare, in ogni istante del tempo, la nascita, lo sviluppo e la conclusione dei progetti, per coinvolgerli all’interno di un processo decisionale allargato ampiamente motivante e stimolante, per una didattica aderente ai bisogni e ai desideri di una società dinamica e che vuole essere attrice protagonista, ed eticamente competitiva, di un mondo globale.

La condivisione della conoscenza, quale fine immanente della scuola e della sua organizzazione, è una precondizione irrinunciabile per assicurare alla nostra scuola apertura al cambiamento e alla comprensione della complessità dei saperi contemporanei, ma è anche l’orizzonte imprescindibile di ogni proposta di miglioramento del nostro sistema di istruzione e di formazione.
Il programma:

Introduce e coordina Francesco Greco, dottore di ricerca in modelli di formazione

• Massimo Baldacci, Università di Urbino “Carlo Bo”
• Franco Cambi, Università di Firenze
• Giuseppe Spadafora, Università della Calabria
• Fabio Saitta, Università di Catanzaro
• Angelo Paletta, Università di Bologna
• Walter Nocito, Università della Calabria


Coordina Sergio Rizzo, v. Direttore de “la Repubblica”

• Mario Pittoni, Presidente 7ª Commissione – Senato
• Luigi Gallo, Presidente 7ª Commissione – Camera dei deputati
• Bianca Laura Granato, 7ª Commissione – Senato
• Camilla Sgambato, Responsabile scuola PD
• Luciano Chiappetta, già Capo Dipartimento Miur
• Giuseppe Bagni, Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione
• Antonello Giannelli, Presidente ANP
• Paolo Bruttini, Esperto in sviluppo della leadership
• Guido Zaccarelli, Autore del libro “La conoscenza condivisa”
• Anna Angelucci, Ass.ne Naz.le "Per la scuola della Repubblica"


Intervento: Richiesto al Ministro del Miur, Lorenzo Fioramonti

• L’8 ottobre, in occasione del terzo Talk del 2019 organizzato da UniCredit, 87 sedi saranno collegate da tutta Italia, 10 in Emilia Romagna, per un confronto sulle sfide che innovazione tecnologica e digitalizzazione impongono alle imprese 

• Si parlerà anche di “PMI Digital Lab”, nuovo progetto formativo rivolto alle aziende e realizzato con partner d’eccellenza

Trend e impatti della rivoluzione digitale per il mondo delle imprese: saranno gli argomenti oggetto di approfondimento nel corso di un nuovo appuntamento - l’8 ottobre - con UniCredit Talk, il programma di incontri formativi gratuiti ideato da UniCredit e che prevede conversazioni tra esperti e imprenditori al fine di analizzare sfide strategiche e tendenze in atto nei loro business.

Nel corso dell’incontro saranno affrontati numerosi temi: come il “Digital” sta trasformando l’azienda nel suo insieme, le possibili applicazioni di tecnologie innovative in processi e strategie di business, i casi di successo potenziali e in atto per le piccole e medie imprese italiane; il ruolo della banca in questo scenario.
L’evento sarà inoltre l’occasione per lanciare il nuovo progetto interamente dedicato alla crescita della cultura digitale delle nostre piccole e medie imprese: “PMI Digital Lab”, nato dalla collaborazione di UniCredit con Talent Garden e CNA insieme ad altri partner d’eccellenza quali Comau, Olivetti, PwC, Samsung, TIM attraverso il programma di open innovation TIM WCAP. PMI Digital Lab attraverserà l’Italia toccando oltre 30 città italiane in 4 mesi, raggiugendo oltre mille imprenditori per creare momenti di confronto e contaminazione tra esperti di innovazione ed imprese del territorio appartenenti a diversi settori produttivi e accomunate dalla sfida della digital transformation.

Il talk prenderà il via l'8 ottobre alle 16.30, presso più di 100 sedi in tutta Italia e in collegamento streaming con l’UniCredit Tower di Milano.
Oltre 1000 rappresentanti delle diverse realtà imprenditoriali italiane sono attesi per la partecipazione, con possibilità di iscriversi sul sito: https://education.unicredit.it/it.html.

Saranno in tutto 10 le sedi collegate dall’Emilia Romagna. In dettaglio:

Piacenza, sede CNA di via Federico Coppalati, 10
Parma, sede CNA di via La Spezia, 52/A
Reggio Emilia, sede CNA di via Maiella, 4
Modena, sede UniCredit di piazza Grande, 40
Carpi, sede UniCredit di via Berengario, 3
Bologna, sede UniCredit di via Zamboni, 20
Ferrara, sede CNA di via Caldirolo, 84
Ravenna, sede CNA di viale Randi, 90
Rimini, sede UniCredit di corso D'augusto, 163
Forlì, sede UniCredit di piazza Saffi, 43

Sul palco interverranno Andrea Casini, Co-Ceo Commercial Banking Italy UniCredit; Davide Dattoli, CoFounder e CEO di Talent Garden; Fabio Foglia, CoFounder di MarketMind Research; e Mario Pagani, Responsabile del Dipartimento Politiche Industria¬li della CNA.


L’UniCredit Talk sarà moderato da Giuseppe Stigliano, Chief Executive Officer at Wunder-man Thompson Italy, che introdurrà i diversi speaker e faciliterà il confronto attivo con gli imprenditori anche attraverso l’utilizzo di una piattaforma di instant feedback.

Questo Talk si inserisce tra le attività promosse da UniCredit nell’ambito del programma Banking Academy, l’offerta strutturata di formazione e financial education che la banca in Italia propone gratuitamente a persone e imprese, clienti e non. Attraverso la Banking Academy UniCredit offre un patrimonio di conoscenze, professionalità ed opportunità di networking per supportare la competitività delle imprese, affiancandole nell’accrescere la propria cultura finanziaria e la comprensione delle evoluzioni e dei trend del mercato di riferimento; sostenere la crescita dell’alfabetizzazione finanziaria delle persone per consentire loro di realizzare scelte economiche, di risparmio e di investimento consapevoli.

 

Novità di quest’anno sulla base dei posti disponibili nei corsi a libero accesso. Domande on line sul sito web di Ateneo.

Parma, 23 settembre 2019 

Sono riaperte fino al 31 ottobre le immatricolazioni a 12 corsi di laurea dell’Università di Parma. Dopo la chiusura, il 20 settembre, delle immatricolazioni ai corsi di laurea triennali e al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza, l’Ateneo, come indicato nel Manifesto degli Studi 2019-2020, ha infatti deciso quest’anno, sulla base dei posti disponibili, di aprire le iscrizioni senza il pagamento di una mora ai seguenti 12 corsi a libero accesso:

  • ·Beni artistici e dello spettacolo
  • ·Fisica
  • ·Giurisprudenza
  • ·Informatica
  • ·Ingegneria civile e ambientale
  • ·Ingegneria dei sistemi informativi
  • ·Lettere
  • ·Matematica
  • ·Scienze geologiche
  • ·Scienze politiche e delle relazioni internazionali
  • ·Sistema alimentare: sostenibilità, management e tecnologie
  • ·Studi filosofici

Per accedere alla procedura di immatricolazione, esclusivamente on line, dall’home page del sito web di Ateneo www.unipr.it occorre cliccare sul banner “Iscrizioni a.a. 2010-2020”www.unipr.it/iscrizioni e seguire le istruzioni.

Tutte le informazioni relative ai corsi dell’Ateneo a cui immatricolarsi sono visibili sul sito Ilmondochetiaspetta.unipr.it  

Pubblicato in Cronaca Parma

Regista, produttore esecutivo, scrittore, art director, giornalista ed esperto di comunicazione con quarant’anni di esperienza, sarà a Parma il 21 e 22 settembre per un corso di formazione su come creare format per la tv. Il miglior lavoro creativo parteciperà ad una produzione televisiva.

di Francesca Caggiati Parma 19 settembre 2019 - Incontriamo Roberto Manfredi, autore, regista, produttore esecutivo, volto molto conosciuto e apprezzato dagli addetti ai lavori, forse meno al grande pubblico, ma è colui che da oltre trent’anni crea e dirige programmi televisivi, spot, campagne di comunicazione, grandi eventi, programmi radiofonici, e nel – poco – tempo libero scrive articoli e ben sei libri.


Un vulcano di idee, insomma, molto pragmatico e lungimirante, che è riuscito a catturare l’attenzione del pubblico italiano con programmi come Markette, Sos Tata, Chiambretti SuperMarket, Top Secret, X Factor, Sex Therapy, Crozza Alive e molti altri, campagne pubblicitarie per Coca Cola, Fiat, Algida, Samsung solo per citarne alcune e per giocare in casa Barilla e il centenario del Parma Calcio.


Poter incontrare Roberto Manfredi è un privilegio e per chi ama scrivere e cimentarsi in un ambito, quello dello spettacolo - nel senso più allargato del temine - è arrivata l’occasione. Un’opportunità unica perché solitamente questi corsi si tengono in città come Milano o Roma, che sono il fulcro della produzione televisiva, musicale e cinematografica italiana e averlo oggi a Parma è sicuramente di buon auspicio per la serie di eventi che si terrà nella nostra città in occasione della kermesse culturale Parma 2020.


1. Un corso per fare format tv. Come è nata questa idea?
“È nata dalla mia lunga esperienza professionale, sia come autore televisivo, sia come produttore esecutivo. Sono due ruoli fortemente comparati, ma spesso distinti e a volte poco allineati nella produzione dei format televisivi. Ho applicato sempre il modello estero, soprattutto quello americano dove i produttori esecutivi lavorano a fianco degli sceneggiatori e autori occupandosi del format a 360 gradi.
Spesso ho constatato che in Italia, questo modello non viene applicato correttamente. Gli autori scrivono e progettano senza aver conoscenza del budget del programma e del meccanismo produttivo, esattamente come i produttori esecutivi a volte, per eccesso di ottimizzazione e risparmio, non favoriscono gli autori nelle ideazioni dei programmi stessi.
Avendo coperto i due ruoli per oltre trentacinque anni sono in grado di mettere a disposizione le mie competenze a tutti gli aspiranti autori e produttori televisivi, dall’ideazione a una vendita di un format originale”.


2. Quando si terrà il prossimo corso?
“Il corso si terrà il 21 e 22 settembre presso l’Accademia centro polivalente in via Tartini a Parma. Un lungo weekend intensivo dalle ore 10.00 alle 18.00 circa. Il numero minimo di partecipanti è di minimo di cinque fino a un massimo di dieci”.


3. A chi si rivolge principalmente questo corso?
“Agli aspiranti autori, autori junior, come a chi vuole conoscere tutti i meccanismi della produzione televisiva nei vari comparti: intrattenimento, infotainment, sit come, fiction, reality, talk show, ad esempio”.


4. Che possibilità di sbocco offre ai partecipanti?
“Il miglior allievo che scriverà un format originale idoneo alla contemporaneità televisiva e compilerà un budget complessivo, potrà passare dalla formazione teorica alla pratica partecipando a un programma televisivo o a un documentario seguendo le fasi di produzione, dallo shooting all’editing”.


5. Come è cambiato il mondo della tv da quando ha iniziato?
“In modo totale. Non c’è più nessuna traccia della televisione di 40 o 50 anni fa. Il 70 % dei programmi che vediamo su tute le reti televisive sono format esteri. Il mio obiettivo e speranza è che l’ingegno creativo e produttivo italiano possa invertire la tendenza, dato che non abbiamo nulla da invidiare ai colleghi stranieri.
È solo un problema di mercato. Siamo i primi a non credere nel nostro export ed è un errore clamoroso in un mercato ormai globale. Ad esempio il mercato cinese è fortemente interessato a format originali e i cinesi adorano il made in Italy. Credo sia finalmente arrivato il momento di valorizzare il made in Italy nel settore televisivo”.


6. Quali prospettive vede per il futuro nell'ambito televisivo e più in generale della comunicazione?
“La televisione tradizionale deve adattarsi ai nuovi linguaggi della comunicazione dove, sintesi, approfondimento e velocità sono fondamentali. In poche parole la tv deve integrarsi alla comunicazione digitale altrimenti il pubblico televisivo, come già accade rimarrà composto da over sessanta.
Ecco perché il ricambio generazionale nel mondo televisivo è necessario. Non riesco a immaginare che tra vent’anni possano ancora andare in onda format già oggi fortemente vintage.
Credo che in futuro si tornerà a una composizione di format più snelli, visivamente e tecnicamente di altissima qualità e di durata inferiore. Ritorneranno le seconde e le terze serate, le fasce di target differenziate. Una tv generalista come è concepita oggi sparirà per sempre”.

Per ulteriori informazioni sul corso “Fare Format TV” che si terrà a Parma il 21 e 22 settembre prossimi è possibile consultare le pagine Fb “Associazione Culturale Esplora” e “L’Accademia” o contattare Pierangelo Pettenati al numero 347.0694258 oppure scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per ricevere tutti i dettagli e le modalità di iscrizione.

 

Roberto Manfredi (1).jpg

Roberto Manfredi con Chiambretti a Markette.jpg

 

 

Pubblicato in Cronaca Parma