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"Psiche e Disturbi alimentari" Venerdì 10 marzo, al Ristorante Tre Ville, iniziativa di ARGA e Parma Da Vivere. Ospiti la dott.ssa Chiara De Panfilis e il dott. Francesco Pisani. Chef d'eccezione Mario Marini.

Parma, 9 marzo 2017

Quanto incidono stress, ansia, depressione sulle nostre abitudini alimentari? Cosa scatena problemi gravi come l'anoressia e la bulimia? A queste e ad altre domande risponderanno la dott.ssa Chiara De Panfilis, Responsabile Programma Disturbi del Comportamento Alimentare dell'ASL ed il dott. Francesco Pisani, Neuropsichiatra infantile dell'Azienda Universitario Ospedaliera di Parma durante la cena dal titolo "Psiche e Disturbi alimentari".
Venerdì 10 marzo alle ore 20.30, al Ristorante Tre Ville di strada Benedetta 99/A a Parma, si avrà infatti la terza serata del ciclo "Salute & Benessere", promossa da ARGA e Parma Da Vivere per affrontare un tema molto attuale e di ampio spettro: il rapporto tra la psiche e gli stati emotivi ed il rapporto con il cibo. L'evento farà da anteprima alla Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla che si terrà il 15 marzo, nata con lo scopo di sensibilizzare – attraverso le testimonianze di chi ha vissuto la malattia in prima persona – l'opinione pubblica su disagi che affliggono la mente e il corpo di moltissime persone.

Chef d'eccezione per la cena sarà Mario Marini, diplomato ALMA e presidente di Confagricoltura Parma che, insieme a Luca Maria Dall'Argine, proporrà e spiegherà le diverse portate in relazione alle proprietà nutrizionali dei singoli ingredienti. Un variegato menù formato da antipasti, primi, secondi, contorni e dolci andrà incontro ai diversi palati e alle esigenze caloriche di ognuno.
L'iniziativa vedrà protagoniste anche le Associazioni di riferimento "Sulle ALI delle MENTI" e LIDAP, la cui referente Alma Chiavarini sarà a disposizione per informazioni sulle attività svolte. Mentre la Presidente di "Sulle ALI delle MENTI" Giuseppina Poletti illustrerà tutte le iniziative del 15 marzo, Giornata Nazionale dei Disturbi Alimentari, contraddistinta dal fiocchetto lilla.

Il ciclo di "Salute & Benessere" ha ottenuto il patrocinio della Provincia di Parma, di Confagricoltura Parma e in particolare per la serata "Psiche e Disturbi alimentari"delle Associazioni Sulle Ali delle Menti e Lidap Nazionale. L'iniziativa è realizzata in collaborazione con l'Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma. La libreria "Piccoli Labirinti" proporrà una selezione di titoli sui temi trattati.
Per partecipare – al costo di 35 euro a persona – occorre dare la propria adesione allo 0521.272524 indicando "Salute & Benessere" al momento della prenotazione.

Evnto-Salute-Benessere - psiche e disturbi alimentari

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha messo in discussione il concetto delle 'intolleranze alimentari', superando la visione del cibo 'cattivo'. Si parla ora di infiammazioni alimentari. Come conoscerle e combatterle.

di Alexa Kuhne

4 marzo 2017

Non esiste il cibo 'nemico'. E' la sua scorretta utilizzazione che fa male. L'organismo va 'svezzato' dalle infiammazioni - molto più subdole di quanto si pensi - proprio come si fa con un bambino di pochi mesi.
Lo dice la ricerca scientifica che, negli ultimi anni, ha messo in discussione il concetto ormai obsoleto delle cosiddette "intolleranze alimentari", superando la visione di cibo 'ostile': in realtà non esistono cibi cattivi di per sé, ma è solo la loro scorretta utilizzazione che ne può determinare la relazione con disturbi e malattie; pensiamo alla connessione spesso esistente tra glutine e sindrome del colon irritabile, tra lieviti e malattie autoimmuni, tra latte e lieviti e artrite reumatoide, tra infiammazione da cibo e obesità.
Di infiammazione da cibo, si parla oggi, superando la vecchia terminologia di "intolleranza alimentare", termine che è stato usato in modo assolutamente improprio per lungo tempo, tanto che oggi il termine stesso è da molti vissuto come indicazione chiara di mancanza di scientificità.

mario mariotti Unika Medical Spa nutraceutica 

Un chiarimento va fatto, prima di tutto: "La reazione infiammatoria dovuta al cibo - spiega il dott. Mario Mariotti, medico estetico fondatore di Unika medical spa ed esperto di nutrizione - ha caratteristiche molto diverse dalle allergie, soprattutto per il modo in cui si viene a creare e per i tempi necessari alla comparsa dei sintomi, anche se spesso i sintomi che si evidenziano sono molto simili".
Per i medici, da tenere sott'occhio sono le citochine infiammatorie, molecole proteiche che si possono misurare perché sono correlate al cibo: "Grazie alle citochine - dice il dott. Mariotti - si può definire quindi quanto una singola condizione clinica necessiti di scelte nutrizionali diverse. La maggiore o minore ristrettezza dietetica sarà commisurata al livello di infiammazione presente. La valutazione del BAFF e di altre citochine come il PAF (Platelet Activating Factor) sta entrando nella pratica comune".

L'infiammazione da cibo esprime una reazione lenta del nostro organismo: "Insorge - spiega il dott. Mario Mariotti - dopo l'assunzione ripetuta della sostanza alimentare, o dopo il contatto con un agente ambientale, non necessariamente alimentare. Si tratta di una reazione connessa all'immunità innata nei confronti degli alimenti. Con l'identificazione del BAFF (B Cell Activating Factor) e la sua azione infiammatoria e immunomodulante si è capito con chiarezza perché l'infiammazione da cibo possa causare a cascata una serie di sintomi talvolta diversi tra loro ma legati ad una causa infiammatoria immunologica comune".
Di fronte ad un possibile fenomeno infiammatorio cronico, è importante prima di tutto confermare una diagnosi e poi trovare il trattamento ad hoc.
"Una volta valutati i valori di BAFF e di PAF - chiarisce Mariotti - che caratterizzano il livello infiammatorio di ogni individuo, fatti attraverso RecallerProgram, si può cominciare un trattamento specifico che è una dieta che guidi il recupero della tolleranza alimentare, esattamente come avviene per lo svezzamento del bambino. Non c'è un cibo cattivo, ed oggi l'immunologia moderna riesce a guarire gravi problemi con una impostazione alimentare".

Come si procede, dunque, nell'impostare una dieta specifica per eliminare l'infiammazione da cibo? La risposta dell'esperto è di procedere come se si stesse svezzando un bambino: "Aiutando l'organismo a riavvicinarsi agli alimenti non 'accettati', in modo da facilitare il recupero della tolleranza. Lo schema di lavoro è quello della rotazione, cioè della individuazione degli alimenti possibile causa di infiammazione, e del loro controllo alimentare in particolari giorni della settimana. Usare il profilo alimentare individuale in questo modo guida ogni persona verso il benessere e verso il controllo di molte delle reazioni infiammatorie. Quando una persona si nutre nel modo più adatto ai propri personali bisogni, sulla base di dati forniti direttamente dall'interno e non in relazione a idee esterne preconcette o arbitrarie, diventa possibile controllare in modo semplice l'aspetto infiammatorio presente e aiutare ogni individuo a riconquistare e mantenere il proprio benessere".

Quello che colpisce è che la sintomatologia correlata con l'infiammazione da cibo è infinita e le ricerche scientifiche relative alla infiammazione a bassa intensità continuano a portare nuovi dati sull'effetto di questo tipo di infiammazione sulla salute.

Vediamo, con l'aiuto di un elenco stilato dall'Esperto, le principali malattie causate da infiammazione da cibo.

  • Malattie autoimmuni: l'aumento di BAFF determina uno stimolo sulle cellule B che può indurre e mantenere la maggior parte delle malattie autoimmuni, come avviene per la tiroidite di Hashimoto.
  • Apparato gastrointestinale: meteorismo, eruttazioni, diarrea, nausea, gastrite, reflusso gastroesofageo, colite, sindrome del colon irritabile, sensazione di pesantezza, dolori addominali, malassorbimento, malattie infiammatorie intestinali, appetito ridotto o aumentato, crampi.
  • Sistema respiratorio: riniti, sinusiti, bronchiti, asma, tosse, tendenza a ripetere forme infettive, poliposi nasale e sinusale, russamento, olfatto ridotto o aumentato.
  • Cute: eruzioni cutanee, eczema, orticaria, acne, dermatiti, prurito cutaneo, ritenzione idrica, eritema solare, psoriasi e dermatite atopica.
  • Sistema nervoso: cefalea ed emicrania, astenia, difficoltà di concentrazione, torpore mentale, sonnolenza, vertigini, affaticamento, sbalzi d'umore, sindrome da stanchezza cronica, alcune forme di insonnia, manifestazioni epilettiche con aura; in relazione a studi recenti che coinvolgono la neurochimica cerebrale, anche aspetti nevrotici, tendenza depressiva, ansia, iperattività e altri sintomi classica- mente neurologici oggi possono essere aiutati anche da un controllo alimentare.
  • Apparato gemito-urinario: cistiti, vaginiti, infezioni, sterilità, dismenorrea, candidosi, cistiti abatteriche (quelle in cui non sembra esserci alcun batterio responsabile), mestruazioni abbondanti o dolorose o irregolari, supporto alla fecondazione assistita, controllo di alcune delle condizioni patologiche della gravidanza.
  • Sistema muscolare e articolare: artrite reumatoide, mialgie, crampi, tendenza agli strappi, dolori articolari, artriti in genere, comprese quelle reattive e psoriasiche, spasmi, tremore, rigidità muscolare.
  • Metabolismo, diabete e obesità: è stato osservato che esiste una relazione tra infiammazione da cibo e sovrappeso. Controllando l'assunzione degli alimenti che generano infiammazione si può ottenere una riduzione della resistenza insulinica indotta dagli alimenti, una riduzione dei radicali liberi con effetti a cascata sul metabolismo.
  • Altro: edemi, gonfiore delle palpebre, del volto o delle gengive, congiuntiviti, infezioni ricorrenti, afte, difficoltà di deglutizione, ronzio auricolare, perdita di udito, aumentata sensibilità ai suoni, palpitazioni, tachicardia, infiammazioni venose o arteriose. È ormai sicuro che l'interferenza sul sistema immunitario possa contribuire alla nascita di molte malattie autoimmuni o reumatologiche quali l'artrite reumatoide.

In genere, comunque, qualsiasi disturbo con componente infiammatoria cronica di cui non si riesca a comprendere l'origine dovrebbe far pensare anche ad una sottostante infiammazione da cibo. Significa che è possibile guarire (o contribuire a migliorare) quel disturbo anche con una semplice dieta, una volta che sia stata compresa l'esistenza di una infiammazione da cibo e che siano sia stato identificato il Profilo Alimentare personale.

Domenica, 19 Febbraio 2017 14:25

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 07 19 Febbraio 2017

Editoriale-Amburgo. Spray al peperoncino e rischio di sterminio. Ma va là.. - Burro in fase discendente. -Emil Banca: 6.000 soci dicono di Sì alla fusione - Cereali e dintorni. A volte, quasi sempre, i Fondi ritornano. - Trattato UE-Canada: soddisfazione del Consorzio del Parmigiano Reggiano - Barilla investe in Italia - La ricetta: Tagliatelle paglia e fieno "Andalini" con salsiccia di porcini. - "La Giovane", parte da un +12% di fatturato il programma di sviluppo della cooperativa parmense - Ismea, per la spesa alimentare lieve calo nel 2016 (-0,5%)

SOMMARIO Anno 16 - n° 7 19 febbraio 2017 -
1.1 editoriale
Amburgo. Spray al peperoncino e rischio di sterminio. Ma va là...
2.1 lattiero caseario
Burro in fase discendente.
3.1 Fusione emil banca e banco cooperativo emiliano
Fusione Emil Banca e Banco cooperativo emiliano: Ok da confcooperative Modena
3.2 Fusione bancaria emiliana
Emil Banca: 6.000 soci dicono di Sì alla fusione.
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Verso la stabilità dopo i dati USDA del 9 febbraio
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. A volte, quasi sempre, i Fondi ritornano.
6.1 Parmigiano Reggiano e CETA Trattato UE-Canada: soddisfazione del Consorzio del Parmigiano Reggiano
6.2 made in italy Barilla investe in Italia
7.1 La Ricetta - preparata e mangiata La ricetta: Tagliatelle paglia e fieno "Andalini" con salsiccia di porcini.
8.1 Esempio di buona cooperazione "La Giovane", parte da un +12% di fatturato il programma di sviluppo della cooperativa parmense.
9.1 economia consumi Ismea, per la spesa alimentare lieve calo nel 2016 (-0,5%).
10.1 promozioni "vino" e partners
11.2 promozioni "birra" e partners

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20170219-cibus-cop

Domenica, 12 Febbraio 2017 14:22

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 06 12 Febbraio 2017

Editoriale-AAA vendesi anima, praticamente nuova, causa cessazione attività. Stop del "Parmigiano". Freddo e gelo riscaldano i prezzi: +20% a gennaio. Cereali e dintorni. La stabilità non è di questo periodo. La guida al testo unico della vite e del vino. Parma, Reggio e Modena leader nazionali per l'export agroalimentare. Ismea. DOP e IGP, traino dell'export Made in Italy, +9,6%.

SOMMARIO Anno 16 - n° 06 12 febbraio 2017
1.1 editoriale
AAA vendesi anima, praticamente nuova, causa cessazione attività.
2.1 lattiero caseario
Stop del "Parmigiano"
3.1 prezzi al consumo
Freddo e gelo riscaldano i prezzi: +20% a gennaio
3.2 anniversari
Ital-frutta di S. Felice compie 50 anni
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La stabilità non è di questo periodo
5.1 Parmigiano Reggiano Eventi Al neo Dottor Bottura una forma di Parmigiano Reggiano di 7 anni con dedica.
5.2 Vite e vino La guida al testo unico della vite e del vino
6.2 Emilia agroalimentare Parma, Reggio e Modena leader nazionali per l'export agroalimentare
7.1 economia e export agro-alimentare Ismea. DOP e IGP, traino dell'export Made in Italy, +9,6%.
8.1 promozioni "vino" e partners
9.2 promozioni "birra" e partners

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20170212-COP-Cibus-6

Cibus diventa annuale: è stata presentata ufficialmente a Milano la prima edizione di “Cibus Connect”, un versione “light” che in 2 giorni. Alle Fiere di Parma dal 12 al 13 Aprile 2017

Di Chiara Marando -

Parma 09 febbraio 2017 -

Cibus diventa annuale: è stata presentata ufficialmente a Milano la prima edizione di “Cibus Connect”, un versione “light” che in 2 giorni condensa e coniuga il momento espositivo con quello business B2B, insieme ad un programma di convegni finalizzati alla comunicazione e divulgazione delle più attuali tematiche in ambito food e retail su scala internazionale.

Saranno gli anni dispari quelli dedicati a questo importante appuntamento che vuole sancire una continuità con l'ormai consolidato Cibus, una delle più importanti fiere dedicate al comparto alimentare.

Ancora una volta sono Fiere di Parma e Federalimentare a sostenere questo ambizioso progetto: Cibus Connect si terrà a Parma da mercoledì 12 aprile a giovedì 13 aprile 2017, con oltre 500 aziende alimentari italiane dislocate in due padiglioni, pronte a presentare nuovi prodotti da assaporare durante i numerosi show cooking che animeranno le due giornate espositive. Insieme a loro, anche 50 produttori selezionati da Slow Food, ancora da scoprire, che si stanno proponendo al mercato.

Far conoscere non solo la qualità dei nostri prodotti, ma il valore assoluto dell’industria alimentare italiana – ha dichiarato Luigi Scordamaglia, Presidente di Federalimentare – modello di riferimento apprezzato e sostenibile sullo scenario mondiale, ma anche leva di rilancio economica ed occupazionale per il nostro Paese. Per farlo ci rivolgiamo a target diversi: buyer, giornalisti, investitori non solo per la promozione del business a breve ma per il consolidamento di una reputazione unica nel tempo. A questo serve Cibus Connect, uno strumento per dare continuità al messaggio anche negli anni dispari con strumenti efficaci e sperimentati quali incoming di operatori, visita dei territori e delle più qualificate realtà produttive”.

E' Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma, ad intervenire sul ruolo della manifestazione fieristica Cibus: “I recenti successi hanno confermato il primato e l’efficacia di Cibus come piattaforma per l’Internazionalizzazione del Made in Italy Alimentare. Le ragioni di questo successo nascono dalla visione dei nostri stake holders che negli anni passati hanno investito e creduto in un progetto che oggi vede Fiere di Parma ai vertici, non solo in Italia, per tassi di crescita ed efficienza. Le prospettive di sviluppo per il futuro ora sono definite anche grazie ad un quartiere tra i più moderni in Europa e un management giovane ma competente e motivato. In questo contesto chiaro e consolidato nasce l’esigenza di una cadenza annuale per CIBUS che si allinea a tutte le grandi fiere del made in Italy - e continua - quindi Cibus Connect 2017 sarà il test per un format fieristico breve, focalizzato su business matching e networking, sempre più condiviso con la nostra community”.

Le date di Cibus Connect si incrociano con quelle di Vinitaly per favorire un incoming sistemico di circa 700 top buyers da ogni parte del mondo. Per la prima volta il programma dell’ICE “Discover the Authentic Italian Taste” consentirà agli operatori esteri di visitare sia Vinitaly che Cibus Connect.

In coincidenza con Cibus Connect, e in sinergia con le attività realizzate in occasione di Vinitaly, stiamo organizzando incoming di operatori esteri – ha spiegato Ines Aronadio, Dirigente ufficio agroalimentare e vini dell’ICE – abbiamo attivato 25 Uffici con l’obiettivo di coinvolgere circa 150 buyer e interlocutori commerciali di alto profilo”.

In contemporanea a Cibus Connect si terrà, sempre alle Fiere di Parma, “ORIGO, Geographical Indications’ Global Forum Forum mondiale dedicato delle Indicazioni Geografiche”, il primo grande evento fieristico B2B dedicato alle sfide e alle opportunità globali del sistema delle indicazioni geografiche dell’Unione Europea.

Per tutti i dettagli su programma degli incontri ed espositori: www.cibus.it

 

 

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Pubblicato in Food
Domenica, 05 Febbraio 2017 14:24

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 05 05 Febbraio 2017

Editoriale: Ormai ci siamo. Il cappio verrà stretto al collo. Rallenta la caduta del latte spot. Vivere senza glutine: i consigli e le ricette. Cereali e dintorni. Leggeri ribassi ma sempre in un clima di instabilità. Emil Banca e Banco Emiliano daranno vita a una delle più grandi BCC d'Italia. Linee guida per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Copador in "rosso". Chiesto il concordato. Ma le speranze sono dure a morire.

SOMMARIO Anno 16 - n° 05 05 febbraio 2017
1.1 editoriale Ormai ci siamo. Il cappio verrà stretto al collo.
2.1 lattiero caseario Brusca frenata del latte spot.
3.1 Alimentazione e salute Vivere senza glutine: i consigli e le ricette.
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Leggeri ribassi ma sempre in un clima di instabilità.
5.1 Fusioni bancarie Emil Banca e Banco Emiliano daranno vita a una delle più grandi BCC d'Italia
5.2 fitosanitari Linee guida per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari
6.2 truffa all'UE Piacenza, agricoltore truffa l'Unione Europea
7.1 pomodoro in crisi Copador in "rosso". Chiesto il concordato. Ma le speranze sono dure a morire.
8.1 economia e lavoro 2016. In Emilia Romagna vola il PIL e l'occupazione.
9.1 promozioni "vino" e partners
10.2 promozioni "birra" e partners

20170205-cibus-COP

Passate le feste è ora di rimettersi in forma. Qualche suggerimento da mettere in pratica nei giorni post vacanze per acquisire nuova energia: cibi detox, acqua e tanto movimento.

Di Paola Finardi

A conclusione delle feste natalizie dove la tentazione per i piatti succulenti e tipici della miglior tradizione hanno preso il sopravvento è tempo di riportare il nostro metabolismo all'equilibrio per una buona remise en forme.
Non dobbiamo trascurare il fatto che l'eccesso di cibo significa eccesso di zuccheri, di grassi e di alcol che, accompagnati da meno ore di sonno, possono influire sulle naturali capacità del corpo di disintossicarsi.

regole perfetto detox 0

Ecco allora qualche suggerimento da mettere in pratica nei giorni post vacanze per acquisire nuova energia.
Elimina glutine, zucchero, alcol e cibo spazzatura: questi alimenti sono pro infiammatori e caricano di lavoro il fegato, causando un accumulo tossico. Se ti senti particolarmente stanco e gonfio dopo le feste natalizie, prova a eliminare completamente questi cibi da cinque a sette giorni. Sentirai la differenza!

Acqua e limone o lime: un evergreen, acqua tiepida e un po' di succo di limone fresco prima del caffè mattutino oppure anche nel corso della giornata. Il limone è ricco di acido citrico che facilita la digestione, purifica il fegato, aiuta ad alcalinizzare il corpo e a chelare i metalli pesanti.

regole perfetto detox 1

Succhi di colore verde: ricchissimi di clorofilla che accresce il livello di ossigeno nelle cellule dei tessuti. Falli tu direttamente usando kiwi, bietole, broccoli, spinaci, sedano, lattuga, mela verde, cetrioli, cicoria, cime di rapa, catalogna, ecc. Questi alimenti forniscono al fegato in abbondanza di vitamine e minerali necessari per la disintossicazione.

Movimento: che si tratti di una tranquilla passeggiata o un allenamento ad alta intensità, l'importante è muoversi! L'esercizio fisico aumenta la circolazione e aiuta a eliminare le tossine. Potrebbe essere l'ultima cosa che obiettivamente hai voglia di fare, ma ti sentirai molto meglio dopo!

Introduci cibi brucia-grassi: riempi il frigorifero e la dispensa con i seguenti alimenti.

Noci: sono una ricca risorsa di acidi grassi omega 3, una quarantina di grammi di noci sgusciate ne contiene circa tre di acido alfa-linolenico.

regole perfetto detox 2

Zenzero: rimedio centenario per i disturbi digestivi, è un attivatore del metabolismo e aiuta a bruciare calorie, ridurre l'infiammazione, aumentare l'afflusso del sangue ai muscoli e favorirne la ripresa.
Avena: questo carboidrato a lenta digestione mantiene bassi i livelli di zucchero e insulina nel sangue aiutando il corpo a bruciare i grassi in modo ottimale.
Avocado: i grassi monoinsaturi che troviamo in questo fantastico frutto carnoso (drupa) sono utilizzati velocemente per produrre energia durante la giornata. L'avocado contiene anche uno zucchero semplice, il mannoeptulosio, in grado di provocare una diminuzione della secrezione d'insulina e migliorare l'assorbimento del calcio, azioni entrambe fondamentali per favorire la perdita di grasso.
Fagioli di soia: costituiscono la fonte diretta delle proteine della soia che contribuiscono a costruire la muscolatura in modo efficiente tanto quanto altre proteine del siero o della carne. La soia aiuta a bruciare grassi e abbassa l'appetito.
Salmone: questo pesce è uno delle più ricche fonti di acidi grassi essenziali omega 3 EPA e DHA. Gli omega 3 accendono i geni che stimolano la combustione dei grassi e spengono quelli che ne aumentano il deposito.
Pompelmo: uno studio della Scripps Clinic di San Diego in California riporta che soggetti, i quali hanno mangiato mezzo pompelmo o l'equivalente in succo fresco tre volte al giorno, hanno perso una media di 3 chili in 12 settimane. I risultati sono probabilmente dovuti alla capacità del pompelmo di ridurre i livelli d'insulina e a una sostanza chimica in esso contenuta nota come naringina, che impedisce al grasso di essere immagazzinato nel corpo. Il pompelmo interferisce con l'assunzione di alcuni farmaci, pertanto fai attenzione e, nel caso, consultati col tuo medico.

regole perfetto detox 3

Miele: sì, è uno zucchero, ma ha un indice glicemico piuttosto basso e contribuisce pertanto a evitare i picchi di glucidi nel sangue. Livelli d'insulina costanti sono fondamentali per il mantenimento di un ambiente in grado di bruciare grassi. Il miele è anche una ricca fonte di metaboliti di ossido nitrico (NO) che favoriscono il rilascio di grasso dalle cellule adipose del corpo.

La regola numero uno quando ci si vuole disintossicare resta comunque una sola: mangiare poco, muoversi molto e bere tanta acqua.
Detto ciò, buona remise en forme a tutti!

regole perfetto detox 4

Very Important Notice:
Le informazioni fornite sono di natura generale e a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari quali odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, veterinari, fisioterapisti, ecc.
L'autore non dispensa consigli medici né prescrive o diagnostica. I consigli di nutrizione o supplementazione non sono destinati a essere un sostituto del servizio medico convenzionale. Se si dispone di una qualunque condizione patologica o preoccupazione per la propria salute, consultare il medico.

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Materie prime e tecnologia applicata all'alimentare: per Koelnmesse (Fiere di Colonia), secondo polo fieristico al mondo, nel settore alimentare le soluzioni italiane risultano quelle più efficaci per penetrare i nuovi mercati.

Parma, 27 ottobre 2016

In uno scenario globale caratterizzato dai continui cambiamenti, dettati in maniera significativa da un costante processo di innovazione tecnologica, le imprese italiane hanno tra le mani uno straordinario vantaggio competitivo da poter sfruttare, nel processo di acquisizione di quote sempre più rilevanti nei mercati emergenti: la qualità delle materie prime e l'elevata affidabilità nel campo della meccanica industriale, che emerge prepotentemente in particolare nel settore alimentare. Vere e proprie leve di sviluppo quelle evidenziate da Koelnmesse (Fiere di Colonia), secondo polo fieristico al mondo che ha in Anuga e AnugaTec le sue manifestazioni di punta nel settore Food&Beverage.

Se è vero infatti che, per le aziende del nostro Paese, un'importante spinta propulsiva all'avvio dei processi di internazionalizzazione arriverà proprio dalla proficua partnership avviata da Koelnmesse (Fier di Colonia) e Fiere di Parma, ad incoraggiare il loro posizionamento sui mercati a più alto potenziale, lo dimostrano i dati. Come quelli forniti da Largo Consumo, in occasione del convegno di ieri organizzato a Cibus Tec da Fiere di Colonia "FoodTec Fairs worldwide. Da Anuga FoodTec a Cibus Tec: un programma di rassegne nei mercati mondiali alla presenza tra gli altri di Thomas Rosolia, Amministratore Delegato di Koelnmesse Italia, di Matthia Schlüter, Project Manager Anuga FoodTec e di Guido Hentschke, Project Manager Pro FoodTec.

Gli Stati Uniti, che contano una popolazione di oltre 324 milioni di abitanti, nel 2016 risultano al primo posto in assoluto nella speciale classifica dei paesi con maggiore appeal per gli investimenti stranieri. Con 78 miliardi di dollari, il settore Food ha visto più che raddoppiati gli investimenti negli ultimi sei anni (erano 34 miliardi nel 2010).
Durante i lavori del SelectUsa Investment Summit 2016, le imprese italiane hanno annunciato nuovi progetti di investimenti nel mercato statunitense, in particolare proprio nei comparti dell'industria meccanica, che già lo scorso anno esprimeva il 24% delle esportazioni dal nostro Paese, e dei prodotti di consumo: olio d'oliva, pasta, formaggi e vino, che nel 2014 avevano generato un volume d'affari superiore ai 2,6 miliardi di dollari.

Il ruolo delle tecnologie, supportate dalla ricerca e dall'innovazione, si rivelerà senz'altro fondamentale per accompagnare la crescita delle imprese agroalimentari anche in un'altra economia emergente: l'India, la cui popolazione supera di gran lunga il miliardo. Il Paese risulta risulta al nono posto nella classifica in termini di capacità attrattiva di investimenti stranieri. Proprio il food processing è tra i 25 settori interessati dal progetto "Make in India", lanciato due anni fa dal Department of Industrial, Policy and Promotion indiano con l'obiettivo di innalzare il contributo del settore manifatturiero al GDP dall'attuale 16% al 25% nel 2025.

Tra gli investitori stranieri, in ambito alimentare, spiccano i nomi di Ferrero, Bauli, Perfetti e Van Melle. Attualmente sono oltre 400 le entità legali e gli stabilimenti italiani che operano in India, sotto tre forme principali: sussidiarie possedute al 100, Joint Ventures o uffici commerciali di rappresentanza. Per quanto concerne il flusso di investimenti diretti, nel 2012 le aziende italiane hanno investito in India oltre 1 miliardo di euro.

L'incontro è proseguito descrivendo appunto i vari appuntamenti organizzati dal colosso tedesco. Nel complesso 20 appuntamenti distribuiti tra Germania, Italia, Brasile, Cina, Colombia, Giappone Thailandia, Turchia EUE e appunto India e Usa. La vetrina è mondiale.

(Fonte: Ufficio stampa Fiere di Colonia Italia)

Martedì, 25 Ottobre 2016 16:13

Aperta la 51ma edizione di Cibus Tec

Cibus Tec: l'appuntamento ad alta specializzazione di Fiere di Parma e Koelnmesse (Fiere di Colonia) dedicato alle tecnologie più raffinate delle principali filiere alimentari.

Parma, 25 ottobre 2016

Aperto oggi Cibus Tec, l'appuntamento ad alta specializzazione di Fiere di Parma e Koelnmesse (Fiere di Colonia) dedicato alle tecnologie più raffinate delle principali filiere alimentari. La 51ma edizione di Cibus Tec, in programma sino al 28 ottobre, ha già fatto registrare numeri senza precedenti: aumento degli espositori del 30%, (1200 in totale) presenza di 3000 top buyer internazionali provenienti da 75 nazioni (5 continenti) - con nomi come Barilla, Brf (Brasile), Cremonini-Inalca, Fonterra (Nuova Zelanda), Kagome (Giappone), Lactalis-Galbani, Leche Pasqual (Spagna), Parmalat, Solico e Kalleh (Iran), The Morning Star e Coca Cola (Usa), Unilever (Ue), Arcor (Argentina) e Amul (India) e l'arrivo previsto di oltre 35 mila visitatori, alla ricerca delle migliori soluzioni per le loro aziende.

D'altra parte Parma è al centro di un sistema agroalimentare che intorno ai prodotti della tradizione ha visto nascere e sviluppare fin dal secolo scorso l'industria del food processing & packaging, ad oggi, tra i settori più dinamici del made in Italy.

Molti nel complesso gli appuntamenti e i forum in agenda; 12 workshop internazionali dove si confronteranno fondi di investimento, imprenditori e università: si va dal Tomato Day, al Meat Day, dal Milk day al Vegetable Innovation Lab fino ad incontri sulle tecnologie 4.0 e su modelli alternativi di business fondamentali alla competitività del Paese.
Ma è soprattutto tra gli stand che si potrà avere la percezione concreta di cosa significa Cibus Tec: sono infatti oltre seicento le novità di prodotto da scoprire nei quattro giorni d'apertura.

Cibus tec parma 2016

25102016-CIBUTEC 2016 FDP 138

Cibus Tec parma 2016 innovazione alimentazione

Cibus Tec parma 2016 innovazione alimentazione 2

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Tutte le foto continuano in fondo alla pagina, ph. Francesca Bocchia

 

Pubblicato in Cronaca Parma

Cibus Tec: tecnologie 4.0, 600 novita' di prodotto e start up. Fiere di Parma chiuderà il 2016 con ricavi caratteristici per 40 milioni di euro e un Ebitda che sfiorerà i 16 milioni. Cibus Tec uno degli strumenti per crescere ancora.

Parma, 22 ottobre 2016

La strada della competitività passa dagli investimenti in innovazione. Lo ha ribadito il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, presentando il pacchetto Industria 4.0. Lo confermano sul campo i numeri di Cibus Tec, l'appuntamento ad alta specializzazione di Fiere di Parma e Koelnmesse (Fiere di Colonia) dedicato alle tecnologie più raffinate delle principali filiere alimentari.

Perchè la 51ma edizione di Cibus Tec, in programma dal 25 al 28 ottobre, ha già fatto registrare numeri senza precedenti: aumento degli espositori del 30%, (1200 in totale) presenza di 3000 top buyer internazionali provenienti da 75 nazioni (5 continenti) - con nomi come Barilla, Brf (Brasile), Cremonini-Inalca, Fonterra (Nuova Zelanda), Kagome (Giappone), Lactalis-Galbani, Leche Pasqual (Spagna), Parmalat, Solico e Kalleh (Iran), The Morning Star e Coca Cola (Usa), Unilever (Ue), Arcor (Argentina) e Amul (India) e l'arrivo previsto di oltre 35 mila visitatori, alla ricerca delle migliori soluzioni per le loro aziende.

D'altra parte Parma è al centro di un sistema agroalimentare che intorno ai prodotti della tradizione ha visto nascere e sviluppare fin dal secolo scorso l'industria del food processing & packaging, ad oggi, tra i settori più dinamici del made in Italy: il fatturato 2015 delle macchine per il packaging ha sfiorato infatti 6,2 mld euro, l'80,7% è stato realizzato all'estero (Stati Uniti, Francia, Germania Cina e Turchia i primi mercati di destinazione) ma è in Emilia Romagna dove è localizzata la maggior parte delle aziende (36,2%) che produce il 62,8% del fatturato totale*.

"Cibus Tec è immersa in un territorio, la food valley emiliana, che non è certamente rimasto immobile a gustare il proprio successo, ma ha saputo integrare l'eccellenza della materia prima con l'innovazione industriale. Qui non solo produciamo le migliori conserve ma prodotti elaborati e innovativi come gastronomia e quarta quinta gamma. Anche da questa capacità deriva il successo della manifestazione, un passaggio ormai imprescindibile per ogni operatore del settore che da noi trova innovazione, tecnologie sostenibili e qualità tailor-made", spiega Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere di Parma.

L'amministratore delegato ha almeno due buoni motivi per essere soddisfatto: nel 2016 Fiere di Parma avrà ricavi caratteristici per 40 milioni di euro (l' Ebitda che sfiorerà 16 milioni) e Cibus Tec rappresenta senza dubbio uno degli strumenti per crescere ulteriormente. Questa è inoltre la prima edizione in cui è operativo l'accordo con Koelnmesse (Fiere di Colonia), gli organizzatori di eventi di caratura mondiale come Anuga, Ism e Anuga FoodTec. Da aprile è infatti attiva la società Koeln Parma Exhibitions (Kpe), con alla presidenza Thomas Rosolia, amministratore delegato di Koelmesse Italia, e lo stesso Cellie come Ceo. Un'alleanza che ha già contribuito ad aumentare il numero di espositori esteri e buyer e a perfezionare strumenti di promozione digitali a servizio delle imprese.
"La nostra intesa sta già funzionando in modo fattivo sulla strada di una forte internazionalizzazione di Cibus Tec con un 20% in più di espositori esteri e un 40% in più di visitatori stranieri. Ora andiamo avanti perchè il futuro è nel segno di una sempre maggiore sinergia anche sui nuovi mercati".

Il processo di miglioramento continuo del mondo del food processing passa attraverso appuntamenti come quello che aprirà la manifestazione di Parma dedicato alle start up. Lo cura il Parco Tecnologico Padano di Lodi, che ha lanciato realtà come Orange Fiber Srl, per sviluppare tessuti sostenibili utilizzando le bucce di arancia o Impatto Zero Srl, impianti a tecnologia Acquaponica per un'agricoltura "in door" sostenibile.
Molti nel complesso gli appuntamenti e i forum in agenda; 12 workshop internazionali dove si confronteranno fondi di investimento, imprenditori e università: si va dal Tomato Day, al Meat Day, dal Milk day al Vegetable Innovation Lab fino ad incontri sulle tecnologie 4.0 e su modelli alternativi di business fondamentali alla competitività del Paese.
Ma è soprattutto tra gli stand che si potrà avere la percezione concreta di cosa significa Cibus Tec: sono infatti oltre seicento le novità di prodotto da scoprire nei quattro giorni d'apertura.

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