Visualizza articoli per tag: Minori

Il 16enne era scappato da casa in seguito al litigio con il compagno della madre. Dopo una fuga durata diversi giorni, alla fine il ragazzo è stato rintracciato dai Carabinieri a casa di un amico, dove era stato ospitato. Decisive le ricerche compiute dai Carabinieri su Facebook.

Reggio Emilia, 4 agosto 2014 – di Ivan Rocchi

In seguito a un brutto litigio con il compagno della madre, si è fatto ospitare per qualche giorno da un amico, che però ignorava la sua fuga da casa. Ma nonostante gli scarsi indizi sulla sua destinazione, i carabinieri di Poviglio sono riusciti a rintracciarlo in pochi giorni, anche grazie a Facebook. La fuga del 16enne era iniziata il 29 luglio scorso e si è conclusa ieri con il ritorno a casa del ragazzo, sano e salvo.

Il forte diverbio con il compagno della madre aveva spinto il giovane a fare lo zaino e allontanarsi da casa, rendendosi irreperibile. Infatti, non aveva neanche portato il cellulare con sé. In seguito alla denuncia di scomparsa da parte della madre, sono scattate subito le ricerche: in provincia, grazie al piano coordinato dalla Prefettura reggiana, ma anche nell'intero territorio nazionale, tramite l'inserimento del giovane in una apposita banca dati.

Nel frattempo, si era fatta sempre più concreta l'ipotesi che il 16enne avesse trovato ospitalità a casa di qualche suo amico. Gli uomini dell'Arma hanno quindi incominciato a battere questa pista. Le attenzioni degli investigatori si sono così concentrate sugli amici del 16enne, e grazie a Facebook si è risaliti a un amico del fuggitivo.

Quando i militari hanno bussato alla casa di chi lo ospitava, il ragazzo stava ancora dormendo. Era in ottime condizioni di salute e aveva intenzione di tornare a casa nei prossimi giorni. Ma i Carabinieri hanno anticipato i tempi, portandolo via con loro per consegnarlo alla madre.

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Il 17enne tunisino senza fissa dimora è stato individuato in seguito al furto di un cellulare. Una volta rintracciato dagli agenti, si è scoperto che il ragazzo era anche ricercato per rapina a mano armata. Il 19enne residente in città, invece, si aggirava per il centro con uno zainetto contenente marijuana e un bilancino.

Reggio Emilia, 30 luglio 2014 – di Ivan Rocchi

Nel corso dei controlli quotidiani predisposti dalla Questura, ieri la Polizia ha arrestato un minorenne ricercato per rapina a mano armata e ha scoperto un giovane spacciatore. Il primo avrebbe rubato il cellulare di un tassista che lo stava accompagnando a casa, mentre il secondo è stato trovato in possesso di 25 grammi di marijuana e un bilancino di precisione.

Nel pomeriggio di ieri una pattuglia della Squadra Mobile notava e seguiva un giovane che si aggirava con fare sospetto nei pressi di un esercizio pubblico del centro storico. Una volta fermato e identificato, all'interno del suo zaino sono stati trovati due involucri trasparenti contenenti marijuana, un bilancino di precisione, un telefono cellulare e la somma di 60 euro. Il 19enne A. F., residente in città, è stato quindi denunciato per possesso di stupefacenti ai fini di spaccio.

Ieri sera invece, poco dopo le 21, due giovani hanno preso il taxi dalla Stazione centrale in direzione Pieve Modolena. Dopo aver lasciato i due ragazzi a destinazione, il tassista si è accorto che lo smartphone custodito nel vano tra i sedili era stato asportato. Dopo aver provato a raggiungerli, ma inutilmente, l'uomo ha raccontato la vicenda a un agente della Polizia ferroviaria fuori servizio.

Le volanti alla fine sono riuscite a rintracciare i due ladri all'interno del parco di via Piani, in compagnia di altri giovani. Uno dei due clienti del tassista ha provato a nascondere il cellulare in terra, tra i piedi. In seguito a ulteriori controlli, è così emerso che proprio su di lui gravava un ordine di cattura per rapina a mano armata.

Il 17enne tunisino era stato collocato presso una comunità di Misano Adriatico, ma di fatto era senza fissa dimora e con numerosi precedenti. Il ragazzo è stato quindi arrestato e denunciato per furto in concorso, assieme al connazionale 20enne B. A. S. Il giovane è stato poi accompagnato all'Istituto minorile del Pratello, a Bologna.

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

 

A seguito dell’episodio più grave era stato ricoverato in prognosi riservata.

Parma, 9 dicembre 2013 --

Maltrattava il figlio pestandolo continuamente, l'episodio più grave è avvenuto nell'ottobre dello scorso anno, quando lo ha ridotto in condizioni tali che i medici del pronto soccorso lo hanno ricoverato in prognosi riservata.

Lo sfortunato giovane aveva riportato un trauma cranico facciale ed un ematoma al fegato.

Il ragazzo, quando è accaduto questo aveva 18 anni, ma stando alla ricostruzione degli inquirenti,

i maltrattamenti avvenivano da quando era minorenne. Il padre  violento, un 43enne di nazionalità tunisina, ha preferito chiudere la sua pendenza giudiziaria durante l'udienza preliminare chiedendo il patteggiamento.

La pena concordata con il Pm Fabrizio Pensa e applicata dal giudice Alessandro Conti è stata di due anni e sei mesi.

Il ragazzo intanto è tornato in Tunisia tagliando i ponti con la sua famiglia d'origine. 

Pubblicato in Cronaca Emilia
Pagina 3 di 3