Di Chiara Marando – Domenica 5 Ottobre 2014
In un periodo come questo, nel quale non si sente altro che parlare di crisi e la parola d’ordine sembra essere solo “contenimento dei costi”, ancora più forte risulta essere l’immagine di quelle realtà forti che dimostrano una grande capacità di adattamento all’evolversi del mercato. Realtà come quella della Concessionaria Chierici di Parma, rivenditore Citroën, che proprio quest’anno spegne la sua cinquantesima candelina di attività. Un’azienda a conduzione familiare, divenuta un vero e proprio pilastro cittadino, che ha aperto i battenti nel lontano secondo dopoguerra prima come officina, poi trasformandosi in quello che è ancora oggi.
Certo i tempi sono cambiati, prima il mercato presentava soltanto 20 marchi, un contesto concorrenziale totalmente diverso, e bastavano due chiacchiere amichevoli per instaurare quel rapporto di fiducia che faceva la differenza, i contratti si facevano “davanti ad una bottiglia di vino e del salame”. Ma quella del rapporto umano è una base che da sempre rappresenta il fulcro del lavoro della Concessionaria e della famiglia Chierici in generale. I veri punti di forza sono la gentilezza, la disponibilità e l’accoglienza riservate ai clienti, insieme ad una continuo aggiornamento nei confronti dei cambiamenti in atto nei consumatori e nel mercato.
E non dimentichiamoci della passione per il proprio lavoro, una passione nata con il fondatore Angelo Chierici che ha reso grande questa azienda. Quello di Angelo è un nome noto nella città di Parma, conosciuto e stimato da tutti, grande amante dello sport e dei motori, ha vinto nel ’48 la “Parma-Poggio” in sella ad una Moto Guzzi che lui stesso aveva rielaborato per migliorarne le performance. Nominato “Cavaliere del Lavoro” nell’86 per l’esemplare dedizione che metteva nella sua attività, non ha mai smesso di vivere pienamente ciò che faceva fino alla fine.
Il 2014 rappresenta un anno importante per la Concessionaria Chierici non solo per i suoi onorati 50 anni, ma anche perché questo importante traguardo coincide con l’anniversario dei 100 anni trascorsi dalla nascita del suo papà Angelo Chierici, la cui figura è entrata a pieno titolo nella storia della città di Parma.
Successo di "Area Italiana" organizzata da Cibus, Anuga - Koelnmesse Italia e Federalimentare -
Parma, 26 maggio 2014 –
La promozione dell'alimentare italiano all'estero, porta nell'"Area Italiana" a Thaifex 50 aziende alimentari aprendo la via al mercato asiatico.
Dopo il grande successo della 17°edizione di Cibus, conclusasi lo scorso 8 maggio, Fiere di Parma ha organizzato la partecipazione di 50 aziende alimentari italiane alla fiera internazionale "Thaifex – World of Food" di Bangkok, Thailandia, considerata la porta di ingresso dei prodotti alimentari per i mercati del Sud Est Asiatico.
L'iniziativa, che rientra nella strategia di marketing e promozione dell'alimentare italiano all'estero che Cibus ha sviluppato negli ultimi 5 anni, serve anche a preparare l'attività di relazioni e scambi che si dispiegherà ad Expo 2015 nel padiglione dedicato alla industria alimentare, gestito da Federalimentare e Fiere di Parma.
"Area Italiana" a Thaifex è stata organizzata da Cibus, Anuga - Koelnmesse Italia e Federalimentare con il supporto dell'Ice. In un area di 1000 mq sono stati allestiti gli stand di 50 aziende italiane, tra cui: Inalca, Sterilgarda, Grissin Bon, Noberasco, Zanetti, Bakery, Bresaole Pini, Ambrosi, Ariola Vigne, Faled Distillerie, Molino Grassi.
Il bilancio di Thaifex è stato positivo ed ha fatto registrare una crescita del 2,3%, nonostante le tensioni politiche che si sono verificate recentemente nel Paese: 1.463 espositori e 28mila operatori e buyer, provenienti, oltre che dalla Thailandia, da tutto il Sud Est Asiatico: Malesia, Singapore, Taiwan, Australia, Filippine, Corea del Sud, Giappone, Hong Kong, Indonesia e Vietnam.
"Questa è la seconda volta che partecipiamo a Thaifex – ha spiegato Elda Ghiretti, Cibus Brand Manager – e il progetto di Area Italiana si è confermato vincente. Le aziende italiane ci hanno seguito per esplorare le potenzialità del mercato Asean, il mercato comune del Sud Est asiatico, che dovrebbe diventare completamente operativo nel 2015. In questa area il food made in Italy viene considerato un punto di riferimento importante sia per il canale Horeca che per il canale retail".
(Fonte: ufficio stampa Cibus)