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In contemporanea, partiti i lavori anche a Italtom (Ferrara). L’azienda piacentina stima di trasformare 220mila tonnellate di oro rosso. Squeri: «Avvio in ritardo a causa delle semine tardive dovute al maltempo di maggio»

Piacenza, 23 lug. 2019 - E’ cominciata la campagna del pomodoro 2019 e l’Emilia Romagna è subito in pole position. I primi stabilimenti in Italia dove sta affluendo l’oro rosso sono quelli di Steriltom (Piacenza) e di Italtom (Argenta di Ferrara). Al Nord, la OI del pomodoro da industria ha pianificato la produzione di circa 2,5 milioni di tonnellate. «La campagna è partita in ritardo di una settimana - ha affermato Dario Squeri, Ad di Steriltom - rispetto agli anni scorsi. La colpa è del maltempo che ha obbligato gli agricoltori a semine tardive».

Steriltom è leader in Europa per la produzione di polpa e prevede di lavorare 220mila tonnellate di pomodoro. Nello stabilimento Italtom di Argenta (Ferrara), che è controllato dalle due aziende piacentine Steriltom ed Emiliana Conserve, la produzione stimata è di 100mila tonnellate.

L’azienda piacentina esporta in tutto il mondo il 70% del pomodoro trasformato, anche bio, nei settori horeca e food service. L’85% del pomodoro lavorato, poi, è prodotto in un raggio di 25 km dall’azienda.
«Molto importante è la collaborazione con l’intera filiera agricola - ha concluso Squeri - sulla sostenibilità ambientale e per il rispetto di una produzione etica».

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