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Il mercato, da diversi giorni, mostra segnali di instabilità condizionato prevalentemente dal tempo e, nella giornata di mercoledi, ha subito una ondata di ribassi su tutte le merci.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 1 giugno 2017
I fondi continuano ad essere corti di coperture e questo rappresenta l'unico vero rischio, in quanto le leve per smuovere il mercato sono nelle loro mani pronte a sfruttare qualsiasi notizia rialzista salvo non intendano dare credito al fatto che in Cina si stia rallentando la spremitura del seme di soya e questo potrebbe portare a storni di acquisti-prenotazioni di seme.

I prezzi rilevati mercoledi 31 maggio 2017
SEMI luglio 912,6 (-13,6) agosto 916 (-13,4) novembre 909,6 (-9,4)
FARINA luglio 297,6 (-4,2) agosto 298,4 (-4) settembre 300,3 (-3,9)
OLIO luglio 31,42 (-0,18) agosto 31,54 (-0,17) settembre 31,57 (-0,17)
CORN luglio 367 (-7,2) settembre 375 (-6,6) dicembre 385,6 (-6,6)
GRANO luglio 429,4 (-8,6) settembre 444 (-7,2) dicembre 466,4 (-7)

I valori di oggi 1 giugno: il pronto per la farina di soya proteica a 318/320 partenza porto di Ravenna, mentre la normale segna 310 euro, e 320 la proteica sino a fine anno, mentre per il 2018 si aggira sui 327 euro per la proteica, la 44 a 316. Mentre su Venezia la merce di derivazione da stabilimento produttivo nazionale i prezzi sono 315 per la normale e 325 per la proteica un euro in più per arrivare a fine anno mentre per il 2018 chiedono 321/331

Comincia a riallinearsi il mercato del seme di soya partenza ai porti dato che ormai gli arrivi di merce dal sud America, si sono consolidati. Le quotazioni sono intorno ai 360 euro per tonnellata e stanno influenzando anche il mercato del seme di soya convenzionale che dalle sue punte massime di 445 è sceso a 430 euro arrivo.

Per i cereali persiste la confusione e i mercati esteri del mais-orzo su camion, arrivo nord Italia, rispetto alle scorse settimane stanno spingendo per la vendita con conseguente riallineamento dei prezzi a quelli interni. Non è da escludere che se la pressione dovesse perseverare i prezzi potranno subire una più drastica flessione. Discorso diverso per il grano dove di merce zootecnica non se ne trova. La merce di base per l'industria molitoria è attorno a 190 euro arrivo e anche oltre.

Il settore delle Bioenergie è in piena corsa agli acquisti di prodotti con amido. Già diversi operatori stanno agendo sui cruscami di grano, e sottoprodotti delle riserie.
Indicatori internazionali 1 giugno 2017 
l'Indice dei noli è leggermente sceso a 900 punti, il petrolio è attorno a 50$/bar e l'indice di cambio segna 1,11774.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Il mercato non mostra nulla di nuovo. E' singolare osservare i grafici della farina di soya indicare una situazione di calo da marzo sino ai primi di aprile, poi calma piatta seguita da sussulti senza una precisa direzione.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 23 maggio 2017
I fondi continuano ad essere corti di coperture su tutte le merci e questo è l'unico vero fattore di rischio in quanto le leve per smuovere il mercato sono nelle loro mani pronti a sfruttare qualsiasi notizia rialzista.

I valori di ieri sera (22/5 ndr) erano: un pronto per la farina di soya proteica a 325 partenza porto di Ravenna, e così sino a fine anno, mentre per il 2018 si aggirava sui 229-230 euro, la 44 a circa 10 euro meno per il 2018 mentre per il breve medio termine scontava valori più contenuti in in relazione ai tre principali venditori. Su tali valori si è mosso il mercato degli acquisti al consumo sul 2018 ed è chiaro che tutto questo dipende dal cambio e non tanto dai valori della origine che sono sostanzialmente fermi.
L'andamento della soya ha influenzato anche gli altri proteici, la farina di girasole proteica è stata proposta sui 190 euro partenza da pronta sino a marzo 2018, il girasole 28% di proteine per la nuova campagna a 145 euro partenza sino a marzo, l'unico prodotto che mantiene un prezzo elevato è la farina di colza.

E' un mercato a sé stante quello del seme di soya ogm free che regge gli arrivi sui porti dove una attenta regia cerca di sfruttare al meglio il corto del mese di maggio. Ciononostante dai 385 è ormai sceso a 370 euro alla tonnellata.

Mentre per i cereali persiste una certa confusione e si alterna leggera tensione a fase di stasi sia per il grano che per il mais, l'orzo invece alla fase static alterna propensioni al calo. I mercati esteri del mais, su camion arrivo nord Italia, registrano prezzi più alti dei domestici. I cruscami di grano hanno iniziato a calare e questo potrebbe proseguire per almeno due settimane per poi, come consuetudine, "fare elastico" e riprendersi. Nella giornata di lunedi il giugno-luglio di crusca cruschello, già scontando i cali, si aggirava sui 115 euro alla tonnellata. Sempre care le polpe di barbabietola, nonostante l'arrivo dei nuovi foraggi di fresco raccolto-lavorazione.

Il settore delle Bioenergie nonostante i trinciati da erbaio, vede gli operatori in piena corsa agli acquisti di prodotti con amido.

Indicatori internazionali 23 maggio 2017


l'Indice dei noli è leggermente sceso a 954 punti, il petrolio è attorno a 51$/bar e l'indice di cambio segna 1,12248.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Il mercato dopo i sussulti avuti post dati Usda è ritornato alla staticità. I fondi continuano ad essere corti di coperture su tutte le merci, e questo potrebbe rappresentare l'unico vero rischio.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 15 maggio 2017
Mercati ancora relativamente calmi anche a seguito dei risultati dell'USDA che avevano messo in leggera fibrillazione i mercati poi tornati a calmarsi quasi subito.
Difficilmente si assisterà a cali sensibili, anzi tutte le leve dei fondi sono pronte a sfruttare qualsiasi notizia rialzista e questo potrebbe avere inizio con il grano. Infatti i fondi al 9/05 hanno ridotto sensibilmente il loro corto, a fronte di problemi climatici che interessano la coltivazione.

I valori oggi 15/5 sono: un pronto per la farina di soya proteica a 336, partenza porto di Ravenna, e così sino a fine anno, mentre per il 2018 sono due gli euro da aggiungere, la 44 a circa 10 euro inferiore. Valori diversi invece per la farina di soya ogm free che vale 420 euro partenza silos interni. Il girasole proteico gira sui 190 euro partenza, mentre il girasole normale è in ripresa stante ormai la scarsità di merce e gira sui 60 euro partenza, ben tenuta la farina di colza.
Riguardo ai cereali mostrano ancora una leggera tensione per le voci che corrono sui danni da freddo sia in Europa che in altre parti del mondo produttivo. Una condizione che sta incidendo sui valori del grano da industria molitoria riguardo al nuovo raccolto e potrebbe ragionevolmente influenzare anche il mais, a meno che le quantità, qualità scadenti del grano da macina non alimentino il mercato zootecnico.
I cruscami di grano hanno iniziato lentamente a calare a causa della ridotta operatività di molti mulini e le varie disinfestazioni tipiche del periodo.
I consumi continuano ad essere "tiepidi" per la zootecnia e l'industria mentre si sono decisamente risvegliati per l'industria delle agroenergie (biodigestori) sempre a caccia ai sottoprodotti.

Indicatori internazionali 15 maggio 2017


l'Indice dei noli è leggermente salito a 1014 punti, il petrolio è attorno a 49$/bar e l'indice di cambio segna 1,093392.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Domenica, 14 Maggio 2017 08:56

Cereali e dintorni. Aggiornamento dati USDA.

Il mercato, nei suoi fattori fondamentali, continua la sua fase di staticità. Aggiornamento dati USDA

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 12 maggio 2017

20170511-usda

 

Indicatori internazionali 11 maggio 2017


l'Indice dei noli è sceso a 1005 punti, il petrolio è attorno a 47,5$/bar e l'indice di cambio segna 1,08760.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Giovedì, 11 Maggio 2017 08:39

Cereali e dintorni. Consumi ancora tiepidi.

Il mercato, nei suoi fattori fondamentali, continua la sua fase di staticità. I fondi sono, su quasi tutte le merci, corti di coperture e questo potrebbe rappresentare l'unico vero rischio.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 11 maggio 2017
Il mercato è pressoché fermo ma i fondi sono, su quasi tutte le merci, corti di coperture e questo potrebbe rappresentare l'unico vero rischio. Sono perciò ridotte le possibilità di assistere a cali sensibili, anzi tutte le leve dei fondi sono pronte a sfruttare qualsiasi notizia rialzista.

I valori di oggi 10 maggio: un pronto per la farina di soya proteica a 342, partenza porto di Ravenna, e così sino a fine anno, ed anche per tutto il 2018, la 44 a circa 10 euro in meno. Valori diversi invece per la farina di soya ogm free che vale 423 euro partenza silos interni quindi con un delta sulla pari qualità 44% di ben 91 euro alla tonnellata. Il girasole proteico gira sui 190 euro partenza, mentre il girasole normale è in ripresa stante ormai la scarsità di merce e il prezzo si aggira sui 155/160 euro partenza, ben tenuta la farina di colza.
Un discorso a sé stante riguarda il seme di soya ogm free che al momento sembra reggere gli arrivi sui porti dove, il seme geneticamente modificato, è posto in vendita a 383/385 euro sul disponibile, ma a valori di 379 da giugno ad agosto contro un nazionale spot che viene pagato 425-430 euro arrivo.

I cereali sono ancora in leggera tensione per l'eco ancora non spento sui probabili danni da freddo sia in Europa che in altre parti del mondo e questo potrebbe influenzare anche il mais.
I cruscami di grano hanno iniziato a leggera fase calante ma causato dal ridotto lavoro di molti mulini.
I consumi continuano ad essere "tiepidi" per la zootecnia e l'industria mentre si sono decisamente risvegliati per l'industria delle agroenergie (biodigestori). Aperta la caccia ai sottoprodotti.

Ancora molto volatile l'indice di cambio che lunedì ha sfiorato 1,10 per adagiarsi all'attuale 1,086.

Indicatori internazionali 10 maggio 2017


l'Indice dei noli è sceso a 1007 punti, il petrolio è attorno a 46$/bar e l'indice di cambio segna 1,08684.

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Il mercato, nei suoi fattori fondamentali, continua la sua fase di staticità; non riesce a scendere perché le soglie di resistenza sono prossime alle attuali quotazioni ma non riesce nemmeno a risalire, mentre è fortemente influenzato dal cambio monetario.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 3 maggio 2017
Come ormai stiamo confermando da diverso tempo, non vi è carenza di merce a livello mondiale e salvo l'insorgere di gravi problemi geopolitici o climatici, la staticità dovrebbe protrarsi ancora. In questa situazione, qualsiasi notizia, seppure non accertata, potrebbe innescare la reazione speculativa dei fondi.

I valori di martedi erano: un pronto per la farina di soya proteica a 344, partenza porto di Ravenna, e così sino a fine anno, ed anche per tutto il 2018, valori diversi invece per la farina di soya ogm free che è quotata 422 euro partenza silos interni, quindi con un delta sulla pari qualità 44% di ben 90 euro alla tonnellata.

Un discorso a sé stante è il seme di soya ogm free che sembra, al momento, reggere gli arrivi sui porti dove il seme geneticamente modificato è posto in vendita a 391 euro sul disponibile, ma a valori tra i 373-376 da giugno ad agosto contro un nazionale spot che viene pagato 425-430 euro arrivo. Una differenza più che sensibile la cui tenuta, in termini temporali, non è stimabile.

Per i cereali è da segnalare che i grani stanno andando il leggera tensione in conseguenza al vociferare sulle conseguenze da danni da freddo che potrebbero emergere in Europa e in altre parti del mondo. Il verificarsi di una tale ipotesi potrebbe conseguentemente influenzare anche il mercato del mais. Al momento, per quanto all'estero il mercato del mais sia ben tenuto, il cambio euro/dollaro risulta a noi favorevole.

I cruscami di grano hanno terminato la loro fase ascendente e adesso dovrebbero iniziare a calare, utile a coloro che avessero necessità di ricoperture sul periodo estivo.

Sui consumi ancora poco da osservare. Sempre "tiepidi" per la zootecnia e l'industria mentre si sono decisamente risvegliati per l'industria delle agroenergie (biodigestori).

Indicatori internazionali 03 maggio 2017


l'Indice dei noli è sceso a 1073 punti, il petrolio è attorno a 48$/bar e l'indice di cambio segna 1,09104.

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Lunedì 24 è stato il giorno della pubblicazione dei dati USDA dell'esportazioni settimanali dagli USA. La positività dei dati ha perciò favorito il segno positivo del Chicago.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 26 aprile 2017

DATI USDA 24 aprile 2017
SEMI maggio 961,2 (+10,2) luglio 971,6 (+11) novembre 967,4 (+8)
FARINA maggio 316,4 (+6,8) luglio 320,6 (+7)
CORN maggio 359,2 (+2,2) luglio 365,4 (+1,6)
GRANO maggio 402,4 (-2,4) luglio 419,2 (-1,6) settembre 434,2 (-1,2)

Così come, il segno più, era anche favorito dal forte deprezzamento del dollaro, o meglio dal forte apprezzamento dell'euro, causato dal risultato delle elezioni francesi, che smorza il timore di una deriva antieruropea della Francia.

Il MARTEDI 25/04 poi il mercato ha registrato un andamento misto:
SEMI maggio 954,4 (-6,6) luglio 965 (-6,6) novembre 961 (-5,6)
FARINA maggio 313,5 (-2,9) luglio 317,7 (-2,9)
CORN maggio 365 (+5,6) luglio 371,6 (+6,2)
GRANO maggio 408,6 (+6,2) luglio 427 (+7,6) settembre 441 (+6,6)

Prosegue quindi una relativa staticità dei mercati. Come più volte ricordato, è difficile che certi valori possano arretrare ancora, mentre il maggiore fattore di influenza del prezzo rimane l'indice di cambio euro/dollaro.

Al momento rimane molto difficile interpretare le tendenze. E' ipotizzabile un pronto per la farina di soya proteica a 342, partenza porto di Ravenna, e così forse sino a fine anno, mentre per il 2018 potrebbe virare sul 344, in linea di massima quindi mercato si dimostra ancora piuttosto piatto. I consumi continuano ad essere "tiepidi" per la zootecnia e l'industria mentre si stanno decisamente risvegliando per l'industria delle agroenergie (biodigestori)

Sui futuri ben poco da dire se non che i cereali sono ancora stimati in leggero rialzo, specie quelli esteri, ma adesso si dovranno rifare i conti con il nuovo cambio Euro Dollaro. Sul pronto continua il rincaro dei cruscami di grano e del seme di soya nazionale ogm free, anche se gli arrivi di maggio del prodotto dal sud e nord America porteranno, insieme al nuovo cambio, ad una netta frenata.

Indicatori internazionali 26 aprile 2017


l'Indice dei noli è sceso a 1154 punti, il petrolio è fermo a 50$/bar e l'indice di cambio segna 1,09051.

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Mercati relativamente stabili. Le maggiori variazioni di prezzo derivano prevalentemente dalle oscillazioni del cambio valutario. Sul mercato interno calano i cereali per l'alimentazione umana e i consumi restano molto tiepidi.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 20 aprile 2017
Il mercato di Chicago e non solo, continua a manifestare una relativa staticità. I tenui segnali rialzisti sono fortemente condizionati dal cambio valutario. A imprimere una controtendenza verso il basso sono i livelli di scorte consistenti e le positive previsioni di produzione.

Le uniche notizie rialziste che in questo momento possono influenzare le quotazioni sono connesse alla scarsa piovosità invernale, ormai registrata in quasi tutta l'Europa.

Sul mercato nazionale prosegue la tendenza delineatasi durante le settimane precedenti: continuano a calare i cereali per alimentazione umana (frumento tenero delle classi qualitative superiori, e frumento duro), mentre il mais e i semi oleosi sono addirittura in lieve crescita.
I consumi continuano ad essere "tiepidi" per la zootecnia e l'industria mentre si stanno decisamente risvegliando per l'industria delle agroenergie (biodigestori).
Sui futuri i cereali sono visti in leggero rialzo, e i proteici sono considerati ancora troppo cari per dare il via agli acquisti, sul pronto continua il rincaro dei cruscami di grano, e del seme di soya nazionale ogm free, anche se gli arrivi di maggio del prodotto dal sud e nord America dovrebbero portare ad una netta frenata.

Indicatori internazionali 20 aprile 2017


l'Indice dei noli è risalito a 1278 punti, il petrolio è fermo a 51$/bar e l'indice di cambio segna 1,07713.

 

DATI USDA APRILE 2017

20170401-USDA

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Il mercato di Chicago continua a mostrare andamenti altalenanti, con modesti ridimensionamenti dei valori alternati da modesti tentativi di ripresa, peraltro sempre più frequenti e consistenti.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 11 aprile 2017
Il seme è alla soglia dei 950 punti, per la farina scesa sotto i 310 dollari alla tonnellata corta la soglia dei 300 dollari vicina ma sembra irraggiungibile e la soglia di resistenza 305 è molto forte. Mais e grano restano al palo schiacciati dalle immani quantità mondiali.

Nel mercato interno continua a regnare una costante calma e stabilità, i consumi languono, comunque mais stabile, praticamente fermo sul vicino, in aumento sul medio periodo, sospinto dai rischi e dalle paure dovute alla scarsità di riserve idriche. Grano ed orzo in calo contenuto. I proteici si sono ben ridimensionati ma su soglie di resistenza significative, come sopra descritto .

Ancora in aumento i cascami di grano tenero e duro, ben tenute le polpe e le buccette di soya.
Star del mercato ancora il seme di soya nazionale che sta vivendo il suo momento di gloria.

Difficile poter fare delle previsioni attendibili sulla base delle incertezze dettate dai "venti di guerra", dalla crisi idrica sempre più concreta e da un mercato che continua a mostrarsi dormiente.
Per il mercato delle bioenergie è quasi certo che realizzeranno fughe in avanti dei valori perché agli aumentati consumi si è opposto lo svuotamento delle trincee di pastoni e trinciati. inoltre, se la prossima campagna maidicola dovesse essere meno generosa di massa verde della scorsa campagna il mercato reagirebbe con netti rialzi.

Indicatori internazionali 11 aprile 2017


l'Indice dei noli è risalito a 1231 punti, il petrolio è fermo a 53$/bar e l'indice di cambio segna 1,05898.

 

DATI USDA APRILE 2017

20170401-USDA

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Settimana contrassegnata da un mercato di Chicago che ha alternato modesti ridimensionamenti con altrettanti modesti tentativi di ripresa. A portare apprensione sono i venti di guerra.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 07 aprile 2017
Questa settimana è stata contrassegnata da un mercato di Chicago che ha alternato modesti ridimensionamenti dei valori con altrettanto modesti tentativi di ripresa, che del resto dopo quasi 50 giorni tendenza in calo si possono considerare fisiologici.

Per il seme, sceso sotto quota 1000 punti, la soglia del 950 punti tiene fatta eccezione per il maggio a 939, per la farina invece, scesa sotto i 310 dollari alla tonnellata corta, la soglia dei 300 dollari per quanto vicina sembra irraggiungibile. Mais e grano sono quasi senza storia, schiacciati dalle immani consistenze mondiali.
Tutto sembra andare bene, dal meteo alle rese, alle scorte, e le vendite/consumi mondiali tengono il loro passo costante. Occorre vedere se i "venti di guerra" avranno un seguito e quindi conseguenze sui prezzi internazionali.

DATI USDA APRILE 2017

20170401-USDA

Nel mercato italiano regna una costante calma e stabilità, i consumi languono. Il mais stabile sul vicino, in aumento sul medio periodo, grano ed orzo in calo contenuto, i proteici si sono ben ridimensionati ma ancora non si avvertono i desideri di ricoperture che ci si attendeva. In forte ripresa i cascami di grano tenero e duro che potrebbero continuare il loro trend di crescita per tutto il mese di aprile. Già si ipotizza il farinaccio oltre i 150 euro e i cruscami a 140 euro. Ben tenute le polpe e le buccette di soya. Star del mercato il seme di soya nazionale che sta vivendo il suo momento di gloria, è ricercato perché ogm free, e sta assistendo a due mercati quello degli oleari che sono costretti a comperare per produrre farine ogm free, disposti a pagare prezzi fuori mercato, quella dei tostatori che vendono il prodotto nazionale e girano le loro produzioni sul geneticamente modificato approfittando del differenziale di prezzo ormai sensibile.
Le rinnovate tensioni sui fronti di guerra potrebbero stravolgere ogni ipotesi plausibile di tendenza dei mercati. Quindi avanti passo dopo passo ma pronti a cambiare velocemente il proprio atteggiamento sui vari segmenti.

Il mercato delle bioenergie cerca alternative ai cascami di grano ma ha il solo sbocco delle farinette di mais, e della farina di mais tossinata, resta sempre più difficile da trovare il mais tal quale tossinato, altra alternativa sono i sottoprodotti industriali che logicamente adeguano il prezzo al rialzo.
E in questo settore potremmo vedere delle fughe in avanti dei valori perché i consumi sono aumentati di pari passo allo svuotamento delle varie trincee di pastone, e trinciati. E se la prossima campagna maidicola dovesse essere meno generosa di massa verde della scorsa campagna il mercato reagirebbe con netti rialzi.

Indicatori internazionali 07 aprile 2017


l'Indice dei noli è sceso a 1215 punti, il petrolio è risalito a 53$/bar e l'indice di cambio segna 1,06491.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia
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