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Le ditte interessate devono presentare domanda sia per ottenere l'autorizzazione in materia di energia sia per avere quella in materia di rifiuti. Lo prescrive la legge e lo hanno confermato di recente il Ministero dell'Ambiente e la Regione Emilia-Romagna. -

Parma, 8 settembre 2015 –

La Provincia di Parma – Servizio Ambiente ricorda a tutte le ditte interessate che l'utilizzo di grassi animali come combustibili ricade nella normativa in materia di rifiuti. Lo hanno ribadito di recente sia il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sia la Regione Emilia-Romagna, rispondendo a un quesito specifico rivolto loro proprio dalla Provincia di Parma.

Ministero e Regione hanno chiarito in particolare che devono essere combusti come rifiuti tutti i materiali che non sono previsti nell'Allegato X alla Parte Quinta del D.Lgs, 152/06 (Testo Unico Ambientale), con riferimento all'art. 293 dello stesso decreto legislativo, e tutti i materiali che, pur essendo previsti in tale Allegato, non sono conformi alle condizioni che vengono indicate nello stesso.

La Provincia di Parma – Servizio Ambiente informa che non sono previsti particolari aggravi burocratici per gli impianti che utilizzano i grassi animali come combustibili se non che, oltre all'autorizzazione prevista dalla normativa in materia di energia, devono essere muniti di apposita autorizzazione in base alla normativa sui rifiuti (Parte Quarta del D.Lgs, 152/06 – Testo Unico Ambientale).
In questo modo è possibile garantire una maggiore tutela dell'ambiente, considerato che i trattamenti ai quali sono sottoposti i grassi animali necessitano di specifiche valutazioni e controlli da parte degli organi competenti.

La Provincia quindi continuerà ad agire come sempre nel rispetto della normativa corrente, in attesa in attesa del decreto che il Ministero dell'Ambiente sta approntando per fissare le condizioni affinché il grasso animale possa essere trattato al di fuori della normativa in materia di rifiuti.

Gli uffici del Servizio Ambiente della Provincia di Parma sono disponibili per fornire ulteriori informazioni o chiarimenti:
Tel. 0521 931 781 e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Lo ha reso noto il Delegato Bianchi nel corso del Consiglio provinciale di stamattina. Approvate all'unanimità alcune delibere tecniche.

Parma, 3 settembre 2015 –

E' iniziato con tre interpellanze del Consigliere Conti il Consiglio provinciale di stamattina, nella sede di Piazza della Pace. La prima sulla discarica di Monte Ardone. Conti, facendosi interprete delle preoccupazioni di Legambiente e del Consorzio del Prosciutto di Parma, ha chiesto di conoscere la posizione della Provincia in merito alla richiesta di Palladio Team, ente gestore della discarica, di eliminare dall'Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) il vincolo della quantità di rifiuti conferibili (300 mila tonnellate), mantenendo solo il vincolo del volume (300 mila metri cubi), affinché il sito possa continuare a ricevere materiali. Il Presidente Fritelli si è riservato una risposta formale nel corso del prossimo Consiglio provinciale, essendo in corso una Conferenza dei servizi su questo tema, con gli altri enti coinvolti.
La seconda interpellanza di Conti ha riguardato le sorti del biennio sperimentale scuola di Bardi e la situazione delle strade provinciali in vista della stagione invernale. Anche su questi temi la risposta arriverà a breve, essendo assente giustificato il Delegato Serpagli, titolare di entrambe le materie.
Infine, alla terza interrogazione circa il Piano Faunistico provinciale, sollecitato dai cacciatori, ha risposto il Delegato Moretti: il Piano è in fase di elaborazione, ma finora si è dovuto aspettare di capire di chi dovesse provvedervi, in questa fase di passaggio di competenze dalla Provincia alla Regione.
Quindi il Delegato Bianchi ha comunicato che, essendo stato approvato il Decreto Enti Locali, con gli emendamenti proposti da Upi (Unione Province d'Italia), entro settembre la Provincia dovrà approvare il Bilancio, con una tempistica piuttosto stringente. Nei prossimi giorni sarà emesso il Decreto del Presidente di approvazione dello Schema di Bilancio, poi sarà la volta del parere dei Revisori dei Conti e tra il 15 e il 17 settembre vi sarà un passaggio in Consiglio provinciale. Poi, intorno al 25 settembre l'Assemblea dei Sindaci e prima del 30 settembre l'approvazione definitiva del Consiglio.
"Il Bilancio riguarderà solo il 2015, non sarà triennale come negli anni passati – ha chiarito Bianchi - e si potrà usare l'avanzo di amministrazione per la parte corrente del bilancio, il che permetterà di raggiungere il pareggio. I tempi sono ristretti e vi è scarsa possibilità di manovra, si tratta di un bilancio sobrio, in cui abbiamo cercato di spalmare le risorse nei servizi fondamentali, tra cui scuole e viabilità".
Il Consiglio ha poi approvato all'unanimità il passaggio al Comune di Langhirano di un tratto della strada provinciale 665R Massese, tra due rotonde comprese tra i km 20+500 e 21+050, su richiesta del Comune stesso. Il tratto di strada passa quindi dal demanio provinciale a quello comunale.
Unanimità anche per l'atto di indirizzo, illustrato dal Delegato Oppici, sulla stipula di una convenzione con i Comuni di riferimento per la gestione dell'utilizzo in orario extra scolastico delle palestre annesse agli Istituti scolastici ITSOS Gadda di Fornovo Taro e ITIS "A. Berenini", "Solari" e "Paciolo" di Fidenza per la stagione sportiva 2015/2016, in analogia con quanto già fatto negli anni scorsi.
Il Delegato Cantoni a fine seduta ha stigmatizzato che il Comune di Parma non abbia invitato alla conferenza stampa che ha indetto sul Festival del Prosciutto né la Provincia, coordinatrice del Festival, né gli altri organizzatori: quattordici Comuni del territorio con Langhirano capitale, Ente Fiere, Upi, Camera di Commercio, Consorzio del Prosciutto.

(Fonte: Ufficio stampa Provincia di Parma)

Martedì, 25 Agosto 2015 16:26

Roccabianca celebra il "suo" Voltini

All'artista è dedicata la mostra pittorica e documentaria "Radici. Il pittore, il cittadino di Roccabianca", che verrà inaugurata sabato 29 agosto alle ore 18 nel castello rossiano. L'iniziativa è stata presentata al Parma Point da Antonioli, Bellini, Dall'Acqua, Scaltriti.

Parma, 24 agosto 2015 – Verrà inaugurata sabato 29 agosto alle ore 18 nel castello di Roccabianca la mostra pittorica e documentaria "Radici. Il pittore, il cittadino di Roccabianca" che il suo paese natale dedica a Giovanni Voltini, pittore e scenografo nato nel 1875 e scomparso nel 1964.
L'esposizione, curata da Marzio Dall'Acqua, è organizzata dall'Associazione Castello Eventi con il contributo del Comune di Roccabianca ed il patrocinio della Provincia di Parma, dell'Archivio di Stato di Parma e dalla Accademia delle Belle Arti di Parma e da Culatello & jazz di Roccabianca.

In mostra 40 opere ad olio, a pastello, ritratti, autoritratti e paesaggi, disegni e documenti sulla Roccabianca dal XIX al XX secolo. La mostra è visitabile a ingresso libero, fino al 1° novembre, sabato e domenica negli orari di apertura del Castello: sabato: 15–18, domenica e festivi: 10–11 / 15–18.
Per visite su appuntamento occorre telefonare al n. 0521-374065.

"La presenza della Provincia celebra l'impegno sociale e l'intelligenza di quei nostri concittadini che come Voltini nel tempo hanno lasciato una traccia importante di sé e sono un esempio per gli altri - ha dichiarato il Vice presidente della Provincia di Parma Gianni Guido Bellini.

"L'amministrazione comunale di Roccabianca ha colto con favore questa opportunità promossa dalla famiglia Voltini, e grazie alla proficua collaborazione tra pubblico e privati, oggi ci consente di proporre una mostra che oltre a celebrare il talento artistico di un pittore che ha saputo farsi apprezzare sia in Italia che all'estero, ci fa riscoprire le vicende umane di un figlio della Bassa, con il suo spiccato senso civico sorretto da ideali di giustizia e di solidarietà umana" ha affermato il Sindaco di Roccabianca Marco Antonioli.

"Voltini era un grande artista, uno dei maestri del '900 finora ignorato e recuperarlo è un'operazione di grande respiro – ha spiegato il curatore Marzio Dall'Acqua – Auspichiamo che questa mostra sia la prima; la prossima esposizione dovrebbe essere dedicata a Voltini scenografo e coinvolgere un istituto di Parma e quindi, nel 2017, una grande antologica che documenti e presenti con rigore sistematico i risultati ottenuti in questi anni e dia la certezza dei punti definitivi raggiunti, sempre coinvolgendo il Comune di Roccabianca".

LA MOSTRA
La mostra che Roccabianca dedica a Giovanni Voltini, pittore e scenografo, non solo permette di ampliare ed approfondire la conoscenza di un artista poco conosciuto, ma senz'altro tra i più importanti nel panorama dell'arte parmigiana e parmense del secolo scorso, ma di riscoprire anche parte della storia di Roccabianca di quegli anni.

Filo conduttore il Voltini cittadino di Roccabianca, che amò, dipinse, e contribuì anche a trasformarla e renderla democratica, partecipando come assessore alle giunte dal 1914 al 1922 e, dopo il fascismo, che lo schedò come "sovversivo", dal 1946 al 1956.

Gli impegni civile, umanitario, artistico e culturale contribuirono a mutare il volto di Roccabianca, a renderlo più moderno, più coeso socialmente e riconoscente nei confronti sia dei caduti della prima guerra mondiale che di quelli della lotta partigiana, poiché il pittore collaborò a realizzarne i monumenti celebrativi.

Voltini ha studiato a Napoli, dal 1897 al 1901, per cui è stato definito "il più settentrionale dei pittori meridionali", che allora era uno dei centri internazionali del rinnovamento artistico, allievo di Michele Cammarano, acquisendo all'inizio il linguaggio di questa scuola.
Ha poi fatto esperienza in America Latina, anche come scenografo che collaborava con Giuseppe Carmignani, e quindi in Spagna e a Parigi, durante un soggiorno nel 1911/12, elaborando quindi un suo linguaggio personale che costruisce le forme con la luce, in una sottile e delicata poesia emotiva, per cui le immagini sono come sospese nell'incanto della natura.

Politicamente fu repubblicano all'inizio del secolo e ritornato a Roccabianca, dove rapidamente ritrovò appunto le sue radici fu molto vicino alle esperienze delle cooperative di Giovanni Faraboli e alla posizione riformista e non rivoluzionaria di quel movimento, condivisa dal circondario di Fidenza, allora Borgo San Donnino.

Questa mostra è la prima realizzazione di un progetto, che a ricordo di Voltini, poco dopo il cinquantesimo anniversario della sua morte, ripropone in modi e forme diverse l'opera e la vicenda umana dell'artista, puntualizzando i suoi rapporti con Roccabianca sia per scoprire come la bellezza della natura e dei luoghi, sia i suoi monumenti sono diventati fonte di ispirazione pittorica, sia per tessere il filo di rapporti e relazioni di cui non esistono da tempo più testimoni, sia per la partecipazione civile che lo vide protagonista come cittadino, come uomo inserito nella vita collettiva, con la propria terra e la propria gente. Pittore e cittadino dunque: basterebbe la scoperta dei ritratti del medico Cavalli e di sua moglie, fino ad ora inediti, per aprire una porta sul passato del maestro ma anche del paese stesso di Roccabianca.

Hanno collaborato alle ricerche per questa mostra i nipoti Luigi e Gianluca Voltini, il progetto e l'allestimento sono di Marco e Matteo Scaltriti, la Grafica di Alberto Nodolini, le cornici di Luciano Ripasarti, il video in mostra di Gianluca Voltini e Filippo Magnani; per il catalogo: il progetto editoriale e i testi di Marzio Dall'Acqua, la grafica di Alberto Nodolini, le fotografie di Mauro Davoli, la stampa di Stamperia scrl, Parma.

Tariffa ridotta del 50% per aiutare le famiglie a basso reddito. 130 mila euro il finanziamento complessivo di quest'anno. L'iniziativa della Provincia con Tep e Smtp è rivolta ai residenti nel territorio provinciale con ISEE inferiore a 8 mila euro. Si parte da lunedì 24 agosto.

Parma, 21 agosto 2015 – Le famiglie del Parmense che attraversano un periodo di difficoltà economica possono giovarsi di significative agevolazioni tariffarie per accedere ai servizi di trasporto pubblico. Grazie a un'iniziativa di Provincia, Smtp e Tep, infatti, i nuclei familiari con un reddito ridotto possono acquistare abbonamenti annuali extraurbani o interurbani a prezzi scontati del 50%.

La Provincia finanzia il progetto con 100 mila euro, SMTP e TEP per ulteriori 30 mila euro.

"Continuiamo così a stare vicino alle famiglie del territorio, soprattutto a quelle che versano in condizioni di maggiori difficoltà, per le quali la voce trasporti può incidere pesantemente sul bilancio domestico, tanto più in momenti di crisi economica come questo - afferma il Delegato provinciale ai Trasporti Andrea Censi – Dopo una prima sperimentazione mirata alle famiglie numerose, dal 2011 in poi gli sconti sono stati rivolti ai nuclei in difficoltà economica. E le richieste sono state tante e da quasi tutti i comuni del Parmense: nel 2013 erano stati sottoscritti 654 abbonamenti, nel 2014 sono saliti a 692."

PER CHI
La proposta è rivolta ai nuclei residenti nel territorio provinciale appartenenti a famiglie con reddito ISEE inferiore a € 8.000. Per accedere alle tariffe scontate è necessario presentare la certificazione ISEE 2015. Le agevolazioni riguardano gli abbonamenti annuali extraurbani o interurbani.
Al nucleo familiare vengono rilasciati tanti abbonamenti quanti sono i membri che ne fanno richiesta. I titoli di viaggio potranno essere validi su tratte differenti e si possono acquistare in un'unica soluzione o in momenti successivi (purché vi siano ancora finanziamenti residui disponibili al momento della richiesta). Gli sconti sono fruibili fin dal primo abbonamento acquistato.

COME RICHIEDERE GLI ABBONAMENTI SCONTATI
E' sufficiente recarsi agli sportelli Tep di piazzale Barbieri o piazzale Dalla Chiesa a partire da lunedì 24 agosto (dal lunedì al venerdì dalle 8.10 alle 12.50 e dalle 14.15 alle 16.40; durante le aperture straordinarie di sabato 29 agosto e 5, 12 e 19 settembre dalle 8.15 alle 12.30).
Gli abbonamenti agevolati vengono rilasciati a tutti coloro che ne hanno diritto fino a esaurimento delle somme stanziate.
E' possibile anche rateizzare il pagamento dell'abbonamento in 4 rate, con pagamento in 4 mesi.

In allegato le tipologia di abbonamento acquistabili e le relative tariffe.

Per info:
Call center Tep 840 222 222

www.tep.pr.it

www.sociale.parma.it


Lo scempio scoperto dal Nucleo di Polizia provinciale che opera presso il Servizio Ambiente della Provincia. L'azienda di Paderna scaricava direttamente i liquami nel campo, approfittando della forte pioggia. Canova:"Sulla tutela delle acque e dei suoli, la Provincia continua a operare con decisione e rigore". On line anche il video.

Parma, 12 agosto 2015 – Non c'è pace per il rio Termina, ma per fortuna il Nucleo di Polizia provinciale che opera presso il Servizio Ambiente della Provincia sta all'erta anche nei giorni di peggiore maltempo. Così, sotto la pioggia battente di lunedì 10 agosto, gli agenti provinciali hanno scoperto in flagranza di reato un'azienda agricola vicina alla frazione di Paderna, nel Comune di Neviano Arduini.

Ecco quello che hanno visto, e filmato: lo scarico illecito di liquami prelevati dalla tampa tramite una pompa e il loro riversamento nel campo adiacente tramite una tubazione in pvc e canalette del terreno.
Il liquame ruscellava in vari rivoli verso la cunetta della strada che conduca in località Paderna, nel Comune di Neviano Arduini.
L'areale, cioè il terreno agricolo in questione, è classificato "ad alta vulnerabilità" dal punto di vista idrogeologico, quindi non adatto a ricevere alcun tipo di spandimento.

L'azienda ha ricevuto dalla Provincia due sanzioni, una per scarico non autorizzato e una per superamento dei limiti tabellari.

"Sappiamo che i giorni di forte pioggia sono i preferiti per questo tipo di illeciti, perché i trasgressori sperano di diluire il liquame e quindi nascondere il malfatto – afferma la Delegata provinciale all'Ambiente Michela Canova – ma anche in questo caso sono stati presi, come già altri in circostanze analoghe. Bisogna che tutti sappiano che sulla tutela delle acque e dei terreni la Provincia continua ad operare, con decisione e rigore."

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Lo annuncia il Delegato provinciale Censi. Terminato il consolidamento, domani inizia l'ultima parte dei lavori. Un sollecito ad Aipo per quanto di sua competenza.

Parma, 2015 – I lavori di consolidamento del ponte sul fiume Taro a Gramignazzo sono praticamente finiti.

Resta l'ultima trance dei lavori, interventi che non erano previsti nel progetto originario ma che sono urgenti per garantire il transito in sicurezza. E' infatti necessario rimediare al fatto che l'ammaloramento di parti strutturali del ponte, a causa dell'usura del calcestruzzo, ha messo a vista l'armatura in acciaio del ponte e vi è il rischio di caduta di calcinacci, anche a causa delle variazioni termiche tra il giorno e la notte.
Visto che l'impalcato del ponte è oramai divenuto praticabile da parte di maestranze specializzate senza creare intralcio al lavori di consolidamento della pila di sinistra, questi lavori partono domani.

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Si tratta della rimozione delle parti ammalorate del conglomerato cementizio, della pulitura dell'acciaio e di ricostruzione dei tratti già precipitati o rimossi poiché pericolanti inizieranno nei prossimi giorni.
Seguiranno poi l'adeguamento delle barriere esterne, l'asfaltatura, la posa di opportuna segnaletica, nonché il rinforzo, per quanto economicamente possibile, della pila destra, che risulta già interessata da fenomeni di erosione del piede.

Allo scopo, la Provincia di Parma ha messo a disposizione del Servizio Viabilità, per lavori di somma urgenza, l'importo di circa 140 mila euro, con un grande sforzo finanziario, data l'oramai cronica e ben nota mancanza di risorse economiche, che mette a rischio la copertura minimale dei servizi all'utenza.

"Contiamo di riaprire il ponte al traffico entro la prima decade di settembre 2015 – dichiara il Delegato provinciale Andrea Censi - Dobbiamo ora concentrarci sul reperimento delle risorse necessarie alle fasi finali di adeguamento del manufatto. Ma intendiamo anche sollecitare Aipo ad intervenire per quanto di sua competenza: occorre bloccare l'abbassamento dell'alveo del Taro, come accade al Po; c'è poi il salto di meandro, che durante le piene provoca l'aumento di velocità della corrente con maggiore potere erosivo. Infine, l'oramai annoso problema del trascinamento verso valle di piante ed arbusti durante le piene, che minano la sicurezza delle pile del ponte."

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(Fonte Provincia di Parma)

Martedì, 11 Agosto 2015 15:12

Buone notizie per la Sp 15 di Calestano

La Provincia – Servizio Viabilità ha consegnato oggi i lavori di sistemazione a Chiastre e a Fugazzolo. Serpagli: "Grazie all'Assessore Regionale Donini e al lavoro di pianificazione dei tecnici della Provincia". -

Parma, 11 agosto 2015 –

La Provincia di Parma – Servizio Viabilità ha consegnato oggi i lavori di sistemazione della SP15 di Calestano in due tratti che erano stati danneggiati dall'alluvione dell'ottobre scorso e del marzo di quest'anno.

Si tratta di lavori di messa in sicurezza di emergenza, rispettivamente per il richiamo gravitativo in località Chiastre (Comune di Calestano) dal km 32+800 al km 32+900 e di sistemazione dissesto di versante in località Fugazzolo (Comune di Berceto) al km 42+250.

Le opere fanno parte di un più generale piano di interventi denominati "Bacino del Baganza, asse di penetrazione SP15, opere di messa in sicurezza". Il piano prevede investimenti per alcuni milioni di euro e comprende 33 interventi. Le opere consegnate oggi prevedono una spesa di circa 65 mila euro cadauno, tra lavori e somme a disposizione.
Sono identificate nella cartina allegata con i numeri 10 (Chiastre) e 6 (Fugazzolo).

"Grazie al nostro impegno incessante per reperire risorse siamo riusciti a mettere in opera questi interventi, che metteranno fine ad alcune fratture su una strada importante per tutta la montagna – afferma il Delegato provinciale alla Viabilità Gianpaolo Serpagli – Non è stato facile, ma con la nostra caparbietà ci siamo riusciti. Dobbiamo ringraziare anche la Regione Emilia-Romagna Settore Viabilità, e in particolare l'Assessore Donini per il suo decisivo intervento e i tecnici della Provincia per la corretta pianificazione territoriale e la relativa progettazione."

(fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

La ditta, che ha un grosso allevamento di bestiame, non aveva l'autorizzazione agli scarichi e versava direttamente nel rio i reflui della sala mungitura, provocando le proteste dei cittadini. Canova: "Tolleranza zero su questi comportamenti illeciti". -

Parma, 10 agosto 2015 –

E' stato rapido ed efficace, nei giorni scorsi, l'intervento della Provincia per porre fine allo scempio del Rio Termina nel tratto di Castione Baratti. Erano stati alcuni cittadini a segnalare che le acque superficiali del rio erano inquinate da continui scarichi di liquami, provenienti probabilmente da scarichi di tampe, con conseguente cattivo odore persistente.

Le istituzioni hanno fatto il punto della situazione in un incontro che si è svolto in Piazza della Pace il 13 luglio, a cui hanno partecipato l'Assessore all'Ambiente del Comune di Traversetolo, il Sindaco di Neviano degli Arduini, esponenti di Arpa, Lega Ambiente, Corpo Forestale dello Stato, Guardie ecologiche volontarie, Polizia Provinciale e Servizio Ambiente della Provincia.

E' scattato il coordinamento per effettuare sopralluoghi mirati per reprimere l'illecito, con controlli di pronto intervento mirati alle aziende agricole della zona. La Provincia si è attivata già dal 15 luglio e nel corso di un sopralluogo sul rio Termina in località Guardasone ha accertato uno scarico di reflui in acque superficiali, effettuato da una ditta di allevamento bestiame del posto, che scaricava direttamente dal torrente i reflui della sala mungitura. Dal prelievo dei reflui è anche risultato un ampio superamento dei limiti di legge.

La Polizia provinciale ha perciò contestato con verbale di accertamento sia la violazione della legge per scarico non autorizzato, elevando la relativa sanzione amministrativa, sia il superamento dei limiti tabellari. La ditta, oltre che sanzionata, è stata diffidata dal proseguire nel comportamento illecito ed invitata a mettersi in regola.

"Episodi di questo tipo non possono essere tollerati – dichiara la Delegata provinciale all'Ambiente Michela Canova – e la Provincia ha scelto quindi la linea dura di intervento, mettendo in atto tempestivamente le strategie necessarie. Il risultato ci dà grande soddisfazione, anche perché a individuare le responsabilità è stata la Polizia provinciale, che in questa circostanza, come già in molte altre, ha dimostrato il proprio ruolo fondamentale per la tutela ambientale."

(fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Il 13 e 14 agosto si terrà Appenninfest a Monchio delle Corti: l'iniziativa è dedicata alla valorizzazione dell'Appennino e delle sue bellezze naturalistiche. Quest'anno è l'occasione anche per festeggiare il riconoscimento dell'Appennino Tosco Emiliano come riserva Mab Unesco.

Parma, 9 agosto 2015 –

Sarà una due giorni dedicata all'Appennino e alle sue bellezze naturalistiche. Giovedì 13 e venerdì 14 agosto 2015 si terrà l'undicesima edizione di Appenninfest a Monchio delle Corti. Un'occasione anche per festeggiare il riconoscimento dell'Appennino Tosco Emiliano come riserva Mab (Man and the Biosphere) Unesco.

La manifestazione è stata presentata venerdì mattina in Provincia da Claudio Moretti, Consigliere Provinciale con delega alla Montagna e sindaco di Monchio delle Corti, dall'onorevole Giuseppe Romanini, da Michela Canova, Consigliera Provinciale con delega all'Ambiente, da Fausto Giovannelli, Presidente del Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano, da Giuseppe Vignali, Direttore del Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano da Ilaria Lazzari, vicesindaco di Monchio delle Corti e da Giancarlo Anghinolfi, Presidente della Cooperativa Biricca.

"Abbiamo un grande patrimonio ma ci siamo occupati soprattutto di quello architettonico: ora dobbiamo pensare a quello naturalistico ed eventi di questo tipo servono a riscoprire luoghi molto belli a portata di mano" ha sottolineato, in apertura, Michela Canova. È l'onorevole Giuseppe Romanini a ricordare che il riconoscimento Mab Unesco si sposa perfettamente con ciò che accade a livello nazionale. "Abbiamo da poco approvato la legge sull'agricoltura sociale che riconosce gli sforzi di quanti si sono impegnati sul tema della responsabilità in agricoltura, ed è al vaglio del Parlamento la legge sulla biodiversità. Il riconoscimento Mab è in questa linea innovativa che il nostro territorio persegue".
Il successo di essere entrati nel Mab Unesco è un importante traguardo e un riconoscimento anche alla bellezza e alla ricchezza ecologica delle montagne del territorio. Mab è un inizio per dare ai bambini, alle ragazze e ai ragazzi l'orgoglio di appartenenza all'Appennino, insieme con il supporto e le conoscenze necessarie per progredire sulla via dell'innovazione e dello sviluppo sostenibile.

Per questo anche Monchio delle Corti rilancia con le iniziative di Appenninfest "Siamo all'undicesima edizione che vuole festeggiare il riconoscimento Unesco: è un modo per incoraggiarci e spronarci e per comprendere che il nostro territorio offre molte ricchezze che dobbiamo saper promuovere" ha rimarcato Ilaria Lazzari. A partire dalle 9 del 13 agosto ci sarà l'apertura del mercato con prodotti tipici e dell'artigianato locale: la sera si terrà il concerto "Non solo tango" a cura dei Parchi della Musica. Per venerdì 14 agosto, a Prato Spilla, il programma offre la possibilità di divertirsi con una serie di attività: dallo yoga nel bosco all'escursione guidata sul crinale, al risveglio muscolare nel bosco. Molti gli incontri dedicati ai bambini come l'atelier delle acque o il miniworshop fotografico. Alle 11.00 si aprirà il Convegno "Vivere Appennino, prospettive e realtà" con l'intervento di esperti per riflettere sulle prospettive del territorio, sulle eccellenze gastronomiche, sulle sfide per il futuro. Alle 17.30 previsto il concerto "Estate" a cura dei Parchi della Musica. "Come diventare artefici del proprio futuro si potrebbe dire: in questi anni il Comune si è occupato di energie rinnovabili, di servizi con il primo esperimento di cure intermedie" ha ricordato Claudio Moretti. "La biodiversità e la cura del territorio in chiave internazionale segna un cambio culturale: le nostre zone sono frequentate da molti turisti stranieri che ne apprezzano la bellezza e il lavoro di promozione che facciamo".
"L'ambiente crea lavoro e occupazione, ma dobbiamo sottolineare che gli ambienti sono belli, ma anche faticosi e lenti" ha sottolineato Giancarlo Anghinolfi, Presidente della Cooperativa Biricca che gestisce gli impianti di Prato Spilla. "Se saremo capaci di coniugare bene questi significati può essere un trampolino per la valorizzazione degli spazi e degli ambienti".

Inoltre dal 10 al 16 agosto sarà possibile visitare, alla Sala Don Bosco a Monchio delle Corti, "Behind Food Sustainability – Oltre la sostenibilità alimentare" mostra itinerante dell'Unesco e del Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano.
A chiudere l'incontro le parole di Fausto Giovanelli: "Appenninfest è un evento locale ed estivo che s'inserisce in una strategia di lungo e medio periodo. Il riconoscimento Unesco è un punto di partenza da cui trarre molto per l'intero territorio. La mostra parla della storia del territorio nel mondo: ma a Monchio verrà letta e interpretata con le chiavi culturali di questi luoghi".
La manifestazione è promossa dal Comune di Monchio delle Corti, dai Parchi del Ducato, dal Parco dei Cento Laghi, dal Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano, con il patrocinio della Provincia di Parma.

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(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Pubblicato in Comunicati Turismo Parma

Preoccupazioni per la tenuta dei livelli produttivi. Al lavoro per riattivare il tavolo ministeriale. -

Parma, 7 agosto 2015 –

Si è svolto stamattina in Provincia un incontro per approfondire le problematiche dello stabilimento Heinz Italia spa di Ozzano Taro.

Presenti: il Delegato provinciale alle Attività produttive Cantoni, i parlamentari on. Patrizia Maestri e Romanini, il sen. Pagliari, la consigliera regionale Barbara Lori, il sindaco di Medesano Ghidini, il vice sindaco di Collecchio Dodi, il vice sindaco di Fornovo Valenti, il vice sindaco di Terenzo Cariboni le organizzazioni sindacali Flai-Cgil, Fai-Cisl e UILA-Uil, una rappresentanza delle Rsu aziendali; a questo incontro l'azienda ha ritenuto di non partecipare.

Si è discusso delle preoccupazioni dei lavoratori per il futuro dello stabilimento, in particolare la tenuta dei livelli produttivi e la mancanza di investimenti per l'innovazione tecnologica. L'azienda è interessata da una crisi e da una vertenza che nel novembre del 2013 aveva portato ad un incontro presso il Ministero dello Sviluppo economico.

Stamattina in Piazza della Pace gli intervenuti hanno auspicato che si possa proseguire in continuità con quanto convenuto in quell'incontro, sancito nel relativo verbale, e che sia quindi possibile condividere con l'azienda il quadro generale di riferimento e le informazioni sul piano industriale.

A questo scopo si lavorerà per riattivare il tavolo ministeriale.

(fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

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