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“Piena trasparenza e nessun coinvolgimento dell'allora sindaco Graziano Delrio”: il Comune potrebbe querelare Il Fatto Quotidiano per l'articolo sull'appalto vinto nel 2009 dal cugino del braccio destro di Renzi

Reggio Emilia 01 Marzo 2014 -- - -

“Graziano Delrio, allora sindaco di Reggio Emilia, non ha avuto alcun ruolo nell’assegnazione di un appalto per lavori di ampliamento e ristrutturazione della scuola d’infanzia Allende di Reggio Emilia alla ditta Del Rio Bonfiglio & Figli sas”. Con queste parole il Comune di Reggio ha risposto oggi all’inchiesta pubblicata in prima pagina su Il Fatto Quotidiano. L’inchiesta del giornalista Marco Lillo verte su un appalto pubblico per oltre 140mila euro, affidato nel 2009 all'azienda del cugino di Delrio, Paolo Del Rio.

La ditta Del Rio Bonfiglio & Figli sas - oggi in liquidazione - era riuscita ad aggiudicarsi l'intervento in seguito a una gara con il criterio del massimo ribasso. “Il sindaco di un Comune – spiega un comunicato stampa inviato dal Municipio - non si occupa e non ha alcuna competenza in materia d'appalti. La gara per i lavori alla Allende è stata bandita dall'Istituzione Scuole e Nidi d'infanzia del Comune di Reggio Emilia per un importo pari a 152.583,42 euro, oltre IVA. La migliore offerta è stata quella presentata dalla ditta Del Rio Bonfiglio & Figli e tale scelta è avvenuta a giudizio della commissione deputata a valutare le offerte”.

Ma sotto la lente del giornalista de Il Fatto Quotidiano c’è anche la modalità di ingresso alla gara, ovvero dietro invito da parte dell’amministrazione cittadina. “Per l’aggiudicazione della gara – rispondono ancora dal Comune - è stata svolta una procedura negoziata, una modalità prevista dalla legge che comporta l’invito di società. In quella occasione le imprese edili invitate furono 20, cioè un numero oltremodo congruo, in quanto per legge ne basterebbero cinque”.

Il quotidiano diretto da Antonio Padellaro sottolinea anche che l’1% della società di Paolo Del Rio è riconducibile alla moglie Rita Enrica Montanari, funzionaria del Servizio appalti e contratti del Comune di Reggio. “La dottoressa Montanari ha avuto un ruolo d’ufficio minimale – conclude il comunicato -, non si è occupata dell’invito alle ditte e non ha partecipato ai lavori della commissione. Il Comune ha incaricato i propri legali di valutare se i contenuti dell’articolo siano tali da ledere l’immagine e l’onorabilità dell’Amministrazione stessa”.

Ivan Rocchi

Pubblicato in Cronaca Emilia
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