Redazione

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Da dieci anni porta in teatro temi di rilevanza sociale. Con Parma facciamo Squadra sostiene i diritti dei bambini.

Parma -

Anche Zona Franca aderisce a Parma Facciamo Squadra, la Campagna che tutela i diritti dei bambini in difficoltà, grazie ai progetti delle associazioni di Parma e provincia. 

Come raccontano le parole della presidente Franca Tragni: “l’associazione Zona Franca è nata nel 2008 per sviluppare in chiave teatrale tematiche di rilevanza sociale, favorendo la diffusione dei concetti di dignità sociale e inclusione. Zona Franca crede molto nel fare squadra e noi stessi siamo una squadra, ma aderire a questa campagna ci ha permesso di fare squadra con la comunità, amplificando con l’unione la forza della solidarietà. Essere parte di Parma Facciamo Squadra è un onore perché ci consente di contribuire in modo efficace a garantire pari opportunità ai bambini di oggi e agli uomini di domani, facendo un piccolo passo avanti per la costruzione di un futuro migliore”.

Tutti possono aiutare i bambini più fragili ad avere le stesse opportunità degli altri; per contribuire con una donazione basta andare sul sito www.parmafacciamosquadra.it dove si può donare on line e conoscere meglio la campagna.

Ogni euro raccolto viene moltiplicato per quattro perché Barilla, Chiesi Farmaceutici e Fondazione Cariparma ne aggiungono uno per ciascuno

 

Una mamma e la sua neonata hanno avuto salva la vita grazie a una diagnosi tempestiva compiuta all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.

Tutto ha avuto inizio la sera del 10 luglio scorso quando una giovane donna L.G. di 33 anni, giunta alla 26esima settimana di gravidanza, veniva trasportata all’Arcispedale e condotta in Ostetricia e Ginecologia in preda a una grave crisi ipertensiva sin da subito affrontata dai medici del reparto in maniera opportuna, secondo i criteri dettati dai protocolli di emergenza.

Alle 6 del mattino successivo, vista la situazione molto seria, veniva convocato d’urgenza il dottor Aurelio Negro, medico ospedaliero esperto nella gestione della pressione alta e titolare di un incarico di alta specialità per le sindromi ipertensive presso il Dipartimento Internistico. Giunto in ospedale il professionista rivalutava la paziente insieme ai colleghi ginecologi: il quadro clinico (valori della pressione arteriosa molto elevata: 220 su 140) poteva far pensare a una comune Eclampsia, sindrome che sovente insorge dopo la 20esima settimana di gravidanza e di cui nella nostra provincia si riscontrano 200 casi all’anno. Ma dopo un colloquio più approfondito con la giovane signora, il medico si accorgeva che qualcosa non andava; quella possibile diagnosi non era del tutto convincente.

La donna, grazie anche alla preziosa collaborazione della madre presente in sala, riferiva infatti che da tempo soffriva di dolori muscolari crampiformi, stato d’ansia e irritabilità costante, stanchezza con debolezza muscolare, tachicardia con sudorazione e talora cefalea. Si decideva, di fronte a questi dati di sottoporla dapprima a una ecografia addominale e poi a una risonanza magnetica in urgenza. In 48 ore grazie alla collaborazione di diversi specialisti, si raggiungeva una diagnosi che le ha salvato la vita. Si trattava in effetti di un feocromocitoma, una neoplasia che ha origine nei surreni. In sostanza un raro tumore surrenalico che produce adrenalina e che, se non riconosciuto e curato in tempo, può portare a conseguenze gravi fino anche alla morte.

Per dare un’idea della frequenza con cui si verifica questa patologia nelle donne gravide – spiega il dottor Negro – l’ultima diagnosi effettuata in tal senso la realizzammo circa 25 anni fa. In letteratura saranno riportati 15-20 casi di donne incinte affette dalla malattia. Quello che abbiamo fatto non è nulla di speciale. Il difficile è sempre mettere insieme i pezzi del puzzle in modo giusto. Grazie alla individuazione della malattia siamo riusciti a prescrivere in maniera tempestiva la corretta terapia farmacologica che ha consentito di tenere sotto controllo la situazione fino alla data del parto con taglio cesareo programmato”.

Il 16 agosto scorso, alla 33esima settimana, è nata la bimba, l’11 ottobre la signora è stata sottoposta a surrenectomia (intervento chirurgico che consiste nell’asportazione del surrene affetto) e quel che più conta è che una famiglia è stata sottratta al peggio. Ai ringraziamenti da parte dei famigliari a tutti i professionisti coinvolti si aggiunge il grande apprezzamento da parte della Direzione dell’Azienda Usl Irccs di Reggio Emilia.

Fonte: Ufficio Stampa AUSL RE

 

Parma protagonista a Bisela per la Terza edizione della “Settimana della Cucina Italiana nel Mondo”, che promuove all’estero l’agroalimentare e la cucina italiana di qualità come segno distintivo del “Made in Italy”.

In questa occasione, l'Ambasciata Italiana in Svizzera ha ospitato presso l’Antikenmuseum Basel und Sammlung Ludwig, un’iniziativa dedicata al nostro territorio. Le eccellenze enogastronomiche, turistiche e culturali di Parma sono state presentate dal Sindaco Federico Pizzarotti, dall’Assessore al Turismo Cristiano Casa insieme alla cucina e alle degustazioni di Parma Quality Restaurants curate dagli chef Filippo Cavalli e Andrea Nizzi. I celebri piatti della cucina parmigiana, grazie a loro, e accompagnati dai vini del nostro territorio hanno stupito gli ospiti.

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L’iniziativa ha visto la partecipazione dell’Ambasciatore italiano in Svizzera Marco Del Panta, della vice Presidente del Cantone di Basilea Città Eva Herzog e di Fabrizio Macrì, Segretario Generale  della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera.

“Basilea ci ha accolto con molto entusiasmo” Ha commentato Federico Pizzarotti “Era attesa la possibilità di conoscere il nostro territorio, una capitale della cultura, dell’industria alimentare e non solo, una destinazione turistica di rilievo. Le nostre filiere, i nostri imprenditori e la nostra passione hanno dato l’idea agli amici svizzeri della bellezza di Parma”.

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“E' stata una grande occasione di promozione della nostra città e del nostro territorio” dice soddisfatto l’Assessore Cristiano Casa “Ci sono stati contatti interessanti per  l’evoluzione di un mercato di rilievo e per lo sviluppo delle nostre politiche di valorizzazione delle eccellenze locali”.

L’Ambasciatore italiano in Svizzera Marco Del Panta, dopo aver ricordato che l’evento si inserisce nell’ambito della III settimana della cucina italiana nel mondo, ha offerto un intervento dove ha sottolineato l’impegno del Governo e del Ministero degli affari esteri a favore della promozione integrata del territorio italiano. “In questo senso” ha detto Marco Del Panta  “la città di Parma può considerarsi un esempio paradigmatico: una “piccola” città che è anche una “grande” capitale in grado di offrire ai visitatori e di esportare all’estero le migliori eccellenze italiane nei campi enogastronomico, artistico, culturale, musicale.” 

 

Galleria fotografica a cura di Francesca Bocchia

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