Redazione

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Mercoledì, 21 Novembre 2018 14:29

A Sorbara l’ultimo saluto alla piccola Noemi

Si sono tenuti questa mattina nella frazione di Bomporto i funerali della bimba di 11 anni deceduta domenica a causa di un arresto cardiaco. I compagni di classe seguiti da uno psicologo per elaborare il lutto

SORBARA DI BOMPORTO (MO) –

Si sono tenuti questa mattina nella chiesa di Sorbara i funerali della piccola Noemi Nesi, la bambina di 11 anni morta domenica pomeriggio in seguito a un arresto cardiaco mentre si trovava in casa con i genitori. 

Tanta commozione per la scomparsa della piccola che, sebbene si fosse trasferita con la famiglia nella frazione di Bomporto da Pistoia appena un anno e mezzo fa, aveva conquistato il cuore dei compagni di classe e delle insegnanti della scuola elementare di Sorbara, dove frequentava l’ultima classe. 

Fin da piccolissima, Noemi si è dimostrata una guerriera. Nel 2007, a pochi mesi dalla nascita, i medici le hanno diagnosticato una cardiomiopatia dilatativa e un grave scompenso cardiaco. Fin da subito era stato chiaro che Noemi aveva bisogno di un cuore nuovo. Tuttavia, all’aggravarsi delle sue condizioni, in mancanza di un donatore, a sei mesi di vita, le era stato impiantato un cuore artificiale, alla quale era rimasto attaccata per nove mesi, a fronte di una durata media nella storia clinica di soli tre mesi. Un vero miracolo, a dimostrazione anche della tempra e della voglia di vivere della bambina. Finalmente, nel novembre del 2008, i cardiochirurghi dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna sono riusciti a eseguire il trapianto grazie a un piccolo donatore.

Quel cuore nuovo ha accompagnato Noemi per 11 anni, fino al pomeriggio di domenica, quando la bimba è stata trovata incosciente dai genitori nella sua cameretta. Inutili i soccorsi tempestivi dei sanitari, intervenuti in via della Quercia con due ambulanze e l’elisoccorso. Per più di un’ora il personale medico ha eseguito il massaggio cardiaco nella speranza di fare ripartire il cuoricino di Noemi, ma per la bimba non c’era più nulla da fare. 

Sconcerto e smarrimento tra i compagni di scuola di Noemi, che hanno avuto la notizia della sua scomparsa a piccoli passi e che nell’elaborazione del lutto sono stati affiancati da uno psicologo.

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Gioco d'azzardo. Venturi: "Stiamo ascoltando i lavoratori ma dalla Regione non c'è, né ci sarà alcun passo indietro: la lotta alle ludopatie per noi viene prima di ogni cosa"

Dopo l'incontro con i sindacati e il direttore generale dell'assessorato alle Politiche per la salute, l'assessore ribadisce: "Confermato il divieto di aprire esercizi entro 500 metri da luoghi sensibili come scuole, ospedali e centri di aggregazione giovanile, così come quello di doversi spostare per quelli che vi si trovano ora, oppure di eliminare le slot machine"

Bologna – "Abbiamo ascoltato i lavoratori, le loro preoccupazioni, così come comprendiamo le esigenze delle imprese, ma la lotta alle ludopatie per noi viene prima di ogni altra cosa. Per quanto riguarda la Regione, deve essere chiaro che non c'è, né ci sarà alcun passo indietro nella lotta al gioco d'azzardo che abbiamo messo nero su bianco nella nostra legge regionale. Con i sindacati si è trattato di un primo incontro. Se davvero, e speriamo non sia così, si porrà un problema di perdita di posti di lavoro, non ci tireremo indietro nel trovare soluzioni condivise, a maggior ragione nel momento in cui come Giunta regionale abbiamo fatto del lavoro e della tutela dell'occupazione la priorità del nostro mandato. Un impegno che anche in questo caso non verrà certo meno". Così l'assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, in merito a notizie di stampa relative all'incontro avvenuto fra i sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucus-Uil con il direttore generale dell'assessorato regionale, Licia Petropulacos.

"Nessuna ci sarà alcuna retromarcia rispetto ai divieti che abbiamo introdotto con la normativa regionale- prosegue Venturi- e quindi entro 500 metri da scuole, ospedali e centri di aggregazione giovanile non è più possibile aprire nuove Sale bingo e Sale scommesse, né installare nuove macchinette negli esercizi pubblici. Così come tutte le Sale Bingo e Videolottery che attualmente sono entro il limite dei 500 dovranno spostare la propria sede, o eliminare le slot machine, entro sei mesi dal momento in cui i Comuni avranno portato a termine la mappatura dei luoghi sensibili sul territorio. Noi stiamo facendo la nostra parte con serietà e decisione- chiude l'assessore- senza per questo, lo ribadisco, sottrarci all'ascolto dei lavoratori, ai quali assicuriamo altrettanto impegno nel trovare una soluzione a problemi che approfondiremo e affronteremo con loro".

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