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Due uomini l'hanno prima minacciata con un coltello e poi picchiata, colpendola in faccia con un pugno per derubarla: entrambi privi di una regolare residenza nel territorio nazionale e con a carico diverse pendenze penali.

di Alexa Kuhne

Parma, 27 maggio 2016 

Come poteva dimenticare le facce dei due che l'avevano presa a pugni per derubarla?
Il ricordo, la paura di quella notte fredda l'hanno accompagnata in questi mesi come un incubo, grazie al quale la polizia ferroviaria di Parma ha però potuto identificare i due rapinatori.

I fatti risalgono allo scorso inverno. Erano quasi le due del mattino e la donna, rumena, stanca e infreddolita, aveva trovato rifugio all'interno di un convoglio in sosta al binario 8 della stazione di Parma, in attesa di prendere il treno che l'avrebbe portata a casa.
La vittima ha raccontato di essere stata avvicinata dai due uomini, uno rumeno che l'ha prima minacciata con un coltello e poi l'ha picchiata, colpendola in faccia con un pugno, uno nordafricano, che le ha intimato di consegnargli denaro.
La donna ha saputo fornire una descrizione molto dettagliata dei due aggressori che però, nel frattempo, sono riusciti a dileguarsi.
Spaventati dalle urla della malcapitata, sono stati i senzatetto, in cerca di riparo proprio sullo stesso convoglio, a indurre i due ad abbandonare i loro propositi e a farli fuggire dalla stazione.

Le indagini sono state condotte dal Comando della Polizia Ferroviaria che, mediante la visualizzazione delle registrazioni del sistema di video sorveglianza della stazione, riferite agli istanti immediatamente precedenti e successivi al delitto, è riuscita a dare un volto ai due malfattori.
Le stesse persone presenti quella notte sul vagone hanno fornito testimonianze fondamentali per il prosieguo delle indagini.
Il primo ad essere stato intercettato all'interno della stazione è stato il tunisino, il quale, benché non conosciuto quale abituale frequentatore del luogo, è stato sottoposto ad accurati rilievi fotografici presso il gabinetto di polizia scientifica della Questura.
Subito dopo è stata la volta del rumeno.
La vittima ha confermato immediatamente che si trattava dei due aggressori, entrambi privi di una regolare residenza nel territorio nazionale e con a carico diverse pendenze penali. I due sono stati deferiti in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica per il tentata rapina aggravata in concorso.
Il cittadino tunisino denunciato, a carico del quale era stato accertato il sopravvenuto rifiuto del rinnovo del permesso di soggiorno, è stato segnalato ai competenti uffici per l'avvio delle procedure di espulsione dal territorio nazionale.

Pubblicato in Cronaca Parma

Sembrava una normale prestazione a pagamento, invece, al momento del saldo, il cliente ha estratto un coltello a serramanico e nella colluttazione la vittima è stata ferita a una mano.

Di Manuela Fiorini

Modena, 14 marzo 2016

Sembrava una normale "prestazione" da saldarsi alla fine del rapporto. Invece, il cliente, al momento di pagare, anziché il portafoglio ha estratto un coltello a serramanico.
E' accaduto ieri sera a Modena, nelle vicinanze di Stradello Sant'Anna, una delle mete preferite di chi cerca sesso a pagamento. Il transessuale era stato abbordato in viale Montecuccoli, nella zona dietro allo stadio Braglia, ma dopo aver consumato il rapporto, è stato il cliente a pretendere i soldi, tutti quelli guadagnati dalla vittima.
Alla vista del coltello, il transessuale avrebbe reagito e ne sarebbe nata una colluttazione, durante la quale la vittima della rapina si è ferita seriamente a una mano, probabilmente nel tentativo di parare un fendente o di disarmare il rapinatore. Alla vista del sangue, quest'ultimo si sarebbe spaventato e avrebbe scaraventato la vittima fuori dall'auto, ripartendo a tutto gas.
A quel punto, al transessuale non è rimasto altro che telefonare alle Forze dell'Ordine ed è stata inviata sul posto un'ambulanza del 118. La vittima è stata ricoverata al Policlinico dove gli è stata riscontrata una profonda ferita con danneggiamento di un tendine.

Pubblicato in Cronaca Modena

Scoperte 9 rapine commesse tra Parma e Reggio Emilia in soli due mesi ai danni di ragazze che si prostituivano. Le indagini, iniziate alla fine del mese di dicembre 2015, hanno permesso di riscontrare lo stesso modus operandi fra tre rapine. 

Di A.K. - ph. Francesca Bocchia - 

Parma, 4 febbraio 2016

Andava a colpo sicuro: sapeva chi e dove cogliere nel segno. In due mesi un rapinatore seriale senegalese aveva derubato almeno nove prostitute. I Carabinieri della Compagnia di Parma hanno arrestato, a seguito di un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal Tribunale di Parma su richiesta della locale Procura, un cittadino senegalese di 33 anni ritenuto responsabile di molte rapine consumate, principalmente, in danno di prostitute.
Le indagini, iniziate alla fine del mese di dicembre 2015, hanno permesso di riscontrare, fin dalle primissime battute, lo stesso modus operandi fra tre rapine commesse in danno di prostitute.
Tutte le vittime riferivano di essere state avvicinate da un uomo di colore che, dopo averle fatte salire su una utilitaria di colore grigio, le aveva minacciate con un coltello facendosi consegnare il denaro e gli oggetti in loro possesso per poi dileguarsi.
Sulla base degli elementi raccolti i militari hanno informato la Procura della Repubblica di Parma ed iniziato ad effettuare una serie di servizi per identificare i possessori di autovetture simili a quella indicata. Dopo alcuni giorni è stata individuata, in località San Pancrazio, una Peugeot 206 di colore grigio condotta da un cittadino di colore, che si aggirava sulla via Emilia in zone normalmente frequentate da prostitute.

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Fermato ed identificato per un controllo, il 33enne è stato immediatamente riconosciuto da una delle sue vittime. Durante la perquisizione della vettura è stato inoltre rinvenuto, occultato sotto un tappetino, un coltello con lama lunga 22 cm mentre nella successiva perquisizione dell'abitazione sono stati rinvenuti molti telefoni cellulari risultati poi rubati.
In ragione di tutti gli elementi acquisiti il P.M. della Procura di Parma ha emesso, nell'immediatezza, un decreto di fermo a carico del sospettato che è stato quindi accompagnato in carcere.
La prosecuzione degli accertamenti sulla refurtiva rivenuta nell'appartamento ha permesso d'individuare altre 8 ragazze vittime di altrettante rapine, consumate dall'interessato, con le medesime modalità, tra il mese di novembre e dicembre nelle province di Parma e Reggio Emilia.
In ragione dei numerosi ulteriori riscontri acquisiti dai Carabinieri il Sostituto Procuratore titolare dell'indagine ha richiesto una misura cautelare a carico del cittadino senegalese per tutte le rapine commesse. I militari della Compagnia, ricevuta la misura di custodia cautelare in carcere, hanno quindi notificato il provvedimento all'uomo che si trovava ancora ristretto presso il carcere di Parma.

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Pubblicato in Cronaca Emilia
Martedì, 03 Novembre 2015 13:31

Rapina con abbraccio a Modena

Al ritorno da una festa di Halloween, cinque giovani originari di Sassuolo sono stati avvicinati in Piazza Matteotti da quattro coetanei tunisini che si sono dimostrati un po' troppo "espansivi". Grazie all'intervento tempestivo di una Volante della Polizia, che li ha rintracciati poco dopo con soldi e un cellulare di ultima generazione sottratti alle vittime, per i nordafricani sono scattate le manette. -

Modena, 3 novembre 2015 - di Manuela Fiorini, foto di Claudio Vincenzi -

Non accettare abbracci dagli sconosciuti. Lo hanno imparato a proprie spese un gruppo di cinque amici di Sassuolo che, alle 4 di mattina del 1° novembre, dopo aver festeggiato la notte di Halloween, nella centralissima Piazza Matteotti, sono stati avvicinati da quattro tunisini che, con un atteggiamento tra l'amichevole e il perentorio, hanno approfittato del contatto fisico per sottrarre alle vittime portafogli e cellulare.

I fatti: erano appena passate le 4 e i quattro italiani, tutti giovani di età compresa tra i 20 e i 25 anni, stavano tornando alle auto dopo una nottata trascorsa a festeggiare Halloween. Mentre attraversavano Piazza Matteotti, nel centro storico di Modena, sono stati raggiunti da un coetaneo tunisino, che si è subito dimostrato eccessivamente espansivo e insistente nel suo volere "fare amicizia". Il nordafricano è stato poi raggiunto da altri tre connazionali, anch'essi troppo "amichevoli", che hanno addirittura scambiato qualche abbraccio con i giovani sassolesi e approfittato del contatto fisico per rubare a uno di loro un portafogli con circa 20 euro e un nuovissimo smartphone Samsung Galaxy.

Il gruppo di tunisini, una volta raggiunto l'obiettivo del furto, ha messo da parte le "smancerie" e si è allontanato, ma la vittima, accortosi di non avere più in tasca soldi e cellulare, li ha rincorsi e raggiunti all'altezza di via Taglio, dove ha intimato loro di restituirgli quanto sottratto. A quel punto, però, la "simpatia" dimostrata dai tunisini ha lasciato il posto alle minacce. Anzi, il ragazzo sassolese sarebbe stato accerchiato dai nordafricani e malmenato. A quel punto si è deciso a chiamare la Polizia.

Mentre una Volante si recava sul luogo della rapina, per caso ha notato il gruppo di stranieri che passeggiava nei pressi di Piazza Matteotti. Una volta ricevuta la descrizione dei rapinatori dai cinque sassolesi, i poliziotti si sono resi conto che si trattava proprio dei nordafricani incrociati poco prima. Li hanno così rintracciati in via Taglio, fermati e perquisiti. Sono così saltati fuori i soldi, ma non il portafogli, e il cellulare sottratti alla vittima. Per un 23 enne, un 25 enne, un 27 enne e un 29 enne tunisini, regolari sul territorio, ma con precedenti, sono così scattate le manette. L'arresto è stato infatti convalidato e i quattro si trovano attualmente nel carcere di Sant'Anna. Dalla rapina all'arresto è intercorsa solo mezz'ora, grazie alla tempestività delle Forze dell'Ordine, al quale va l'encomio del questore di Modena Giuseppe Garramone.

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Pubblicato in Cronaca Modena
Martedì, 19 Agosto 2014 14:53

Extracomunitario sorpreso a rapinare

Marocchino viene sorpreso a rubare dall'addetto alla sicurezza. Intervengono due equipaggi della Squadra Volante.

Modena 19 agosto 2014 ----
Personale in servizio presso la Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino di nazionalità marocchina, D.M., nato nel 1989, con l'accusa di rapina impropria.
Intorno alle 18.00 di ieri, lo straniero è stato bloccato da un addetto alla sicurezza dell'esercizio commerciale denominato "Zara", ubicato in via Emilia Centro, subito dopo aver strappato da un cappello con visiera la relativa placca antitaccheggio.
Mentre lo straniero era intento a guadagnare l'uscita dal predetto esercizio, alla richiesta dell'operatore di accomodarsi nell'area delle casse per pagare quanto avesse danneggiato, D.M., in tutta risposta, ha ignorato tale richiesta.
L'addetto al controllo, pertanto, si è visto costretto a bloccare il giovane, con il quale ha intrapreso una breve colluttazione durata pochi istanti, prima dell'arrivo di due equipaggi della Squadra Volante, fatti convergere sul posto dalla locale Centrale Operativa.
Nel corso della colluttazione l'addetto alla sicurezza è stato colpito con un pugno in pieno volto che ha, tra l'altro, provocato l'uscita di sostanza ematica dal naso.
Bloccato e messo in sicurezza, lo straniero è stato accompagnato in Questura in stato di arresto e trattenuto presso le locali celle di sicurezza in attesa del processo che verrà celebrato a proprio carico con rito direttissimo.

Pubblicato in Cronaca Modena

Ieri intorno alle ore 21 un giovane è stato aggredito nel parco Noce Nero, in zona Rosta Nuova. Il 26enne sarebbe stato accerchiato da 5 minorenni magrebini, che dopo averlo pestato gli hanno rubato tutto: anello e catenina d'oro, due cellulari e il portafogli.

Reggio Emilia, 24 luglio 2014 – di Ivan Rocchi

Brutta avventura per un 26enne, che ieri sera aveva deciso di fare due passi nel parco Noce Nero, in zona Rosta Nuova. Il giovane sarebbe stato avvicinato all'improvviso da cinque magrebini, tutti minorenni. Questi hanno iniziato a colpirlo con pugni e calci anche al volto, per poi derubarlo di tutto quello che aveva addosso. Se le circostanze venissero confermate, l'episodio potrebbe essere un campanello d'allarme per la zona, dove non si sono mai verificate simili aggressioni.

Poco dopo le 21 la sala operativa della Questura ha inviato una volante in via De Gasperi, in zona Rosta Nuova, per una rapina ai danni di un cittadino italiano. Una volta raggiunta la vittima, gli agenti hanno raccolto la sua testimonianza. Il giovane riferiva di aver ricevuto colpi alla mano e alla mascella, accusando al momento ancora forti dolori. Inoltre, era stato derubato di tutti i suoi averi: un anello e una catenina in oro giallo, due cellulari e il portafoglio, contenente 40 euro.

A quel punto, al 26enne è stata proposta l'ambulanza per recarsi al Pronto Soccorso, ma ha rifiutato, dichiarando che ci sarebbe andato da solo. Alla fine, il ragazzo è stato dimesso con una prognosi di 21 giorni per contusioni multiple e la frattura di una falange. Sulla vicenda sta indagando la Squadra mobile.

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia
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