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Carpi 27 agosto 2019 - Personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Carpi ha deferito all'A.G. una donna di anni 29, nomade stanziale, pluripregiudicata, residente in città, per il reato di furto in abitazione.

La vittima in sede di denuncia riferiva di essersi recata presso la sala Bingo e di aver riconosciuto una ragazza vista nel cortile della sua abitazione pochi minuti prima del furto avvenuto qualche giorno prima.

Dall'abitazione dell'anziana donna ed in particolare nella sua camera da letto, erano stati asportati alcuni oggetti oltre ad un prezioso anello in oro e brillanti.

L'attività investigativa condotta dagli Agenti ha portato all'individuazione dell'autrice del furto e il successivo deferimento all'autorità Giudiziaria.

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Il furto di 250 prosciutti era stato messo in atto ai danni dell’Opas di Carpi nella notte tra domenica e lunedì da tre malviventi, il cui operato è stato ripreso dalle telecamere. Sentendosi braccati, hanno abbandonato il furgone, anch’esso rubato, lungo una strada provinciale di Parma. Proseguono le indagini per identificare i ladri.

di Manuela Fiorini Carpi (MO) 13 agosto 2019  – Si tratta probabilmente di un furto su commissione quello commesso nella notte tra domenica e lunedì ai danni dell’Opas (Organizzazione Produttori Allevatori di Suini) con sede in via Guastalla a Carpi. Nel mirino dei malviventi, una banda composta da tre membri, i prosciutti contenuti nel magazzino della ditta, destinati a essere poi immessi sul mercato “alternativo”.

I tre, dopo aver forzato il cancello e una porta antipanico si sono introdotti nel magazzino della stagionatura e hanno fatto man bassa di 250 prosciutti, per un valore che si aggira sui 30 mila euro. I prosciutti sono poi stati caricati nel cassone di un furgone in uso della stessa azienda. Prima di darsi alla fuga, i ladri hanno anche avuto il tempo di scassinare 12 distributori automatici di cibo e bevande per impadronirsi delle monetine. I tre si sono poi allontanati con il bottino, ma non hanno fatto i conti con le telecamere di videosorveglianza, che hanno ripreso il furto.

Così, quando il mattino dopo i dipendenti della Opas hanno scoperto l’accaduto, hanno immediatamente allertato i Carabinieri di Carpi e sono scattate le indagini, con il coinvolgimento dei colleghi dei territori vicini.

La banda è stata quindi intercettata nel territorio di Parma, dove gli spostamenti del furgone sono stati monitorati fino a una piazzola di sosta di una strada provinciale, dove il mezzo è stato abbandonato con tutta la refurtiva, probabilmente perché i malviventi si sono accorti di essere stati individuati e di avere alle costole le Forze dell’Ordine.

Il prezioso carico di prosciutti è quindi stato recuperato insieme al veicolo. Le indagini proseguono per identificare la banda, non solo i tre individui che materialmente hanno messo a colpo il furto, ma anche per risalire a chi lo ha commissionato e perché. Si partirà proprio dalla zona di Parma, nota per il suo rinomato prosciutto.

 

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Mercoledì, 07 Agosto 2019 05:44

Borgotaro, catturati due topi d'auto modenesi

Padre e figlio modenesi avevano preso l'abitudine di trascorrere il fine settimana a Borgotaro, non tanto per godere del più mite clima della zona, bensì per svaligiare le auto di coloro i quali erano in cerca di sollievo dalla calura estiva lungo le sponde del Taro.

Negli ultimi tempi infatti, nelle località di Ghiare, Valmozzola e Solignano, era accaduto a diversi turisti di trovare l'amara sorpresa dell'auto danneggiata e svaligiata una volta ripresa la strada del rientro.. 

E anche la scorsa domenica è andato in onda il medesimo teatrino ma, grazie alla pronta attivazione del 112 da parte del derubato, i due presunti “topi d’auto” sono caduti nella trappola dei Carabinieri di Borgotaro.

L'immediata attivazione di posti di blocco e una capillare azione di controllo da parte di 4 pattuglie della Compagnia di Borgo Val di Taro ha consentito infatti di fermare e denunciare padre e figlio modenesi, trovati in possesso di strumenti idonei allo scasso, torcia, guanti e una somma di denaro corrispondente a quanto poco prima sottratto all’interno di un veicolo a Ghiare.

 

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Ruba in un centro commerciale, 28enne ghanese bloccato da una Guardia giurata ed arrestato dalla Polizia di Stato
Nel tardo pomeriggio di sabato scorso, personale della Squadra Volante ha proceduto all’arresto di un cittadino ghanese di 28 anni, clandestino sul territorio nazionale, responsabile del reato di tentato furto aggravato, ai danni dell’ipermercato Conad del Centro Commerciale “La Rotonda”.


Lo straniero, dopo aver prelevato dal reparto hi-fi delle cuffie bluetooth e averle riposte all’interno del cestino della spesa coprendole con una busta di colore rosso, si è recato nel reparto tessili prendendo una t-shirt bianca per poi entrare in un camerino da dove dopo pochi minuti è uscito abbandonando all’interno il cestino.


Il ghanese in tutti i suoi spostamenti era stato controllato a distanza per mezzo del sistema di videosorveglianza da una Guardia Particolare Giurata, che avendolo riconosciuto come soggetto dedito alla commissione di furti, non lo aveva perso di vista per tutta la durata della sua permanenza all’interno del supermercato. Una volta oltrepassata la barriera dell’uscita “senza acquisti”, l’addetto alla sorveglianza lo ha invitato a fermarsi; il malvivente per tutta risposta ha cercato di darsi alla fuga, ma è stato bloccato dopo pochi metri.


Gli agenti intervenuti lo hanno accompagnato in Questura per accertamenti più approfonditi sulla sua persona, dai quali sono emersi numerosi precedenti specifici di Polizia a suo carico.
Trattenuto presso le camere di sicurezza, come disposto dal Magistrato, sarà processato questa mattina con rito direttissimo.


La merce, per un valore commerciale complessivo di quasi 300 euro, è stata restituita al responsabile dell’esercizio commerciale in quanto non danneggiata e ritenuta rivendibile.

 

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Bloccato da un operaio dopo aver rubato in un cantiere edile: tunisino pregiudicato e clandestino arrestato dalla Polizia di Stato


Modena 31 luglio 2019 - Nella giornata di ieri, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino tunisino di 41 anni rientrato in Italia dopo essere stato espulso con accompagnamento coatto alla frontiera.
Intorno alle ore 11.00 di ieri, è stata segnalata al numero di emergenza 112 NUE una lite animata tra due persone in via Giardini nei pressi di un cantiere edile.


Sul posto gli agenti hanno trovato un uomo a terra tenuto fermo da un altro uomo, un egiziano di 49 anni, il quale lo aveva bloccato perché si era accorto che il tunisino aveva poco prima asportato un portafoglio ed un cellulare da un capanno all’interno del cantiere.
Dopo aver contatto i sanitari del 118 in quanto l’egiziano durante le fasi dell’inseguimento aveva perso l’equilibrio rovinando a terra e al momento lamentava forti dolori ad un polso, gli agenti hanno accompagnato il tunisino in Questura per più approfonditi accertamenti.
L’uomo è risultato gravato da numerosi precedenti penali e di polizia per furto in abitazione, furto con strappo, furto aggravato, violenza sessuale e possesso di documenti contraffatti. Nel giugno 2017 lo straniero era stato rimpatriato coattivamente per poi rientrare in Italia illegalmente.


Il tunisino è stato trattenuto in stato di arresto presso le celle di sicurezza della Questura in attesa del processo con rito direttissimo ed è stato, altresì, denunciato per il reato di furto.
L’egiziano è stato dimesso dal Pronto Soccorso con una prognosi di 30 giorni per frattura al polso sinistro. Portafoglio e telefono cellulare sono stati restituiti ai legittimi proprietari.

 

 





 

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Nelle prime ore di questa mattina, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino marocchino di 21 anni, responsabile del reato di rapina impropria in concorso.

Modena 12 giugno 2019 - Alle ore 4.30 è giunta alla linea di emergenza 112NUE una chiamata da parte di una donna residente in via Pagani che segnalava la presenza di due uomini intenti a forzare le portiere delle autovetture in sosta. In particolare, i due dopo aver rovistato all'interno dell'abitacolo di una Nissan Qashqai si erano allontanati con un sacchetto in plastica di colore blu.
La Centrale Operativa in costante contatto con la donna, la quale è stato in grado di fornire una perfetta descrizione dei due malviventi, riferendo altresì in tempo reale ogni loro spostamento, ha immediatamente fatto confluire sul posto due volanti.

Gli agenti hanno individuato i due soggetti in via San Faustino, i quali alla vista della Polizia, si sono dati alla fuga in direzioni opposte. Uno è riuscito a far perdere le proprie tracce, mentre l'altro per guadagnarsi l'impunità, dopo aver scagliato contro un agente il sacchetto contenente la refurtiva, ha cercato di scavalcare la recinzione di un condominio, rovinando a terra. A quel punto, vistosi accerchiato, ha iniziato a sferzare calci e pugni all'indirizzo degli agenti, che con non poca fatica sono riusciti a bloccarlo.

Un operatore durante la colluttazione ha riportato delle escoriazioni ad una caviglia, refertate dal locale Pronto Soccorso con prognosi di 10 giorni.
Il marocchino, gravato da numerosi precedenti di Polizia in materia di immigrazione e stupefacenti, clandestino sul territorio nazionale, è stato trattenuto presso le celle di sicurezza come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.

Sono in corso indagini per risalire all'identità del complice. La refurtiva consistente in diverse confezioni di farmaci, un triangolo rosso di emergenza, un sopporto per navigatori e dei cavetti USB è stata restituita al legittimo proprietario.

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Bicicletta da corsa sequestrata nel mese di aprile: la Questura cerca di rintracciarne il proprietario, che per ottenere la restituzione potrà presentarsi presso Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, munito della relativa denuncia di furto.

QUESTURA DI PARMA
Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico
Tel. 0521/219546

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La Polizia di Stato identifica e denuncia due autori di un tentato furto con strappo a bordo treno.

Il personale della Polizia di Stato in servizio presso il Posto di Polizia Ferroviaria di Parma, al termine di un'attività di indagine lampo ha identificato e denunciato in stato di libertà due individui, uno dei quali minorenne, resisi responsabili del tentativo di furto con strappo di una borsa di una viaggiatrice.

In particolare una viaggiatrice, appena partita dalla stazione di Parma a bordo di un treno Regionale segnalava telefonicamente al 113 che poco prima, mentre era in attesa del convoglio nella stazione di Parma, due giovani avevamo tentato di strapparle di mano la borsetta, desistendo dal loro intento solo grazie all'energica reazione della signora che, oltre a metterli in fuga, forniva una dettagliata descrizione dei due all'operatore del 113.

La tempestiva segnalazione inoltrata dalla Questura agli uomini della Polizia Ferroviaria permetteva a questi ultimi di visualizzare immediatamente le immagini registrate del sistema di video sorveglianza presente in stazione e, grazie all'accurata descrizione fornita dalla vittima, gli agenti della Polizia Ferroviaria individuare i due soggetti, nel frattempo allontanatisi dalla stazione.

Poiché dalle immagini i due malviventi risultavano arrivati in treno a Parma poco prima della commissione del reato, gli operatori della Polizia Ferroviaria, convinti che i due si sarebbero ripresentati in stazione per tornare a casa, li attendevano in modo discreto, ma tenace, riuscendo ad individuarli ed identificarli alcune ore dopo quando, come previsto dai poliziotti, si sono puntualmente ripresentati nello scalo.

Al termine degli accertamenti di rito i due giovani, uno dei quali minorenne, entrambi residenti in provincia e senza precedenti di polizia a carico, venivano denunciati in stato di libertà per il reato di tentato furto con strappo in concorso.

 

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77enne denunciato per ricettazione dalla Polizia di Stato: custodiva all'interno di un capannone dei miniescavatori rubati.

Nella giornata di mercoledi, personale della Sezione Polizia Stradale di Modena è intervenuto nel Comune di Camposanto a seguito di richiesta da parte della Polizia Locale, che nel corso di un controllo anagrafico, aveva notato la presenza di quattro miniescavatori cingolati ubicati in un capannone, della cui provenienza il proprietario dello stabile non era stato in grado di fornire spiegazioni.

Da un minuzioso controllo, gli agenti hanno rilevato che i numeri di telaio non erano conformi a quelli in uso alle case costruttrici in quanto i caratteri alfanumeri erano difformi per profondità di incisione, allineamento e forma. Le targhette identificative, inoltre, erano nuove con ancora la presenza di parti di colla sulle estremità.
Tali indizi hanno portato gli agenti a ritenere che i mezzi fossero oggetto di furto. È stato accertato che due miniescavatori erano stati rubati in provincia di Modena all'interno di due cantieri edili, per gli atri sono in corso ulteriori accertamenti.

Il proprietario del capannone, un cittadino italiano di anni 77, è stato denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione.

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Nella serata di sabato 23 marzo scorso, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un italiano di anni 40, responsabile del reato di furto aggravato.
Intorno alle ore 21.00, personale dell'Istituto di Vigilanza Coopservice ha segnalato alla Centrale Operativa l'entrata in funzione del sistema d'allarme del Nido d'Infanzia comunale "Parco XXII aprile".

Gli agenti, che si trovano in via Gramsci, sono intervenuti sul posto immediatamente ed una volta entrati nel cortile della scuola hanno notato un uomo uscire dall'ingresso principale scappando all'interno del parco XXII aprile. Postisi all'inseguimento, gli operatori hanno bloccato il 40enne ancora in possesso di una borsa zaino, all'interno della quale vi erano un impianto audio con casse, un termometro ambientale, un cd musicale, tre chiavette USB, una scheda di memoria per macchina fotografica, un pezzo di parmigiano e un portafoglio contenente una carta di bancomat prepagata. In una tasca dei pantaloni sono state recuperate monete per un importo di circa 40 euro.

L'intera refurtiva, come si è potuto accertare da un successivo sopralluogo, era stata asportata dalla scuola. Le monetine erano state prelevate da un distributore automatico presente nell'istituto, che era stato scassinato con l'utilizzo di un paio di forbici a punte arrotondate, rinvenute nella disponibilità del ladro.

I vari locali della scuola erano completamente a soqquadro, compresa la cucina da dove era stato prelevato il formaggio. Il malvivente era entrato nell'edificio da una porta secondaria, utilizzando come leva per aprirla, un bastone di legno con la punta in acciaio, rinvenuto nelle immediate vicinanze.

Il 40enne, pluripregiudicato per svariati reati (ricettazione, furto aggravato, violenza e resistenza a P.U. e lesioni personali) dopo gli accertamenti di rito è stato trattenuto presso le locali celle di sicurezza, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.

Pubblicato in Cronaca Modena
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